Nei lunghi anni della sua
attività, anche come RSU, lo Slai cobas per il sc ha denunciato e lottato
contro lo sfascio assoluto del Policlinico di Palermo; sfascio che viene pagato
naturalmente dalle lavoratrici e dai lavoratori dell’ospedale (oltreché dai
malati e dai loro familiari).
E da questo punto di
vista il Policlinico di Palermo è parte integrante del quadro disastroso della
sanità nazionale, a cominciare dai locali fatiscenti e poi tutto quello che
viene denunciato nel documento che riportiamo!
Mentre si attendono
risposte da parte delle istituzioni, dei diretti responsabili, a queste giuste
richieste, che non arrivano mai! in questo particolare frangente, di “emergenza
coronavirus” continua verso i lavoratori quotidianamente l’aggiornamento e la
controinformazione cercando di chiarire quanto più scientificamente possibile e
con dati alla mano come stanno realmente le cose.
****
S. L. A. I. COBAS per il sindacato di
classe
Sede provinciale: Via G .del Duca,
4 - 90138 Palermo – tel. 091/203686 –
3387708110
e- mail:
cobas_slai_palermo@libero.it
Prot. 120/2020 Palermo, 17.03.2020
Al Ministro della
Salute
All’Assessore della Salute della Regione Sicilia
Al Rettore dell’Università degli Studi
di Palermo
Alla Direzione Generale dell’A.O.U.P.
“ P. Giaccone” di Palermo
p.c. Al Sig. Prefetto di Palermo
All’Ispettorato regionale del Lavoro
Agli Organi di Stampa
Agli Organi di Stampa
Alle Lavoratrici e ai Lavoratori
Oggetto: Assenza di Dispositivi di
Protezione Individuale/Grave carenza di personale addetto
all’assistenza/Emergenza igienico-sanitaria/ Richiesta applicazione Smart
Working, Policlinico Palermo
Con la presente la scrivente O.S. denuncia
innanzitutto l’assenza prolungata dei D.P.I., a cominciare dalle mascherine,
che costringe i medici e tutto il personale addetto all’assistenza presso il
Policlinico di Palermo a lavorare senza sicurezza, rischiando, alla luce
dell’emergenza coronavirus, la compromissione del proprio stato di salute.
Inoltre, si fa rilevare ex novo la grave
ed atavica carenza di infermieri, O.S.S., OTA, tecnici, medici, che comporta,
per quelle poche unità in servizio, turni massacranti e un notevole stress
lavoro-correlato, in aperta violazione della legge n.81/08 e dell’A.Q.E. in
merito alla questione “salute e sicurezza” nei luoghi di lavoro. In tal senso
si diffida dall’utilizzo del personale invalido, in precario stato di salute e
con limitazioni imposte dal M.C., in reparti, turni e mansioni non compatibili.
Altresì si denuncia ancora una volta il
persistere dell’emergenza igienico-sanitaria all’interno del nosocomio in
oggetto, a cominciare dalle corsie e dalle sale operatorie, così come più volte
evidenziato anche dalla RSU dell’Università degli Studi di Palermo; emergenza
che, ancor più in questo frangente, rappresenta un fatto gravissimo.
Infine si chiede l’estensione dello “Smart
Working” al personale non impegnato nell’assistenza diretta ai degenti, qualora
ne facesse richiesta.
Nessun commento:
Posta un commento