venerdì 27 agosto 2021

Dichiarazione del Partito Comunista (Maoista) d’Afghanistan

Dichiarazione del Partito Comunista (Maoista) d’Afghanistan


Sulla caduta e il collasso del regime 

fantoccio e i compiti urgenti della nostra 

lotta


Gli occupanti imperialisti capeggiati dall'imperialismo USA, negli ultimi vent'anni di occupazione hanno speso circa 1.000 miliardi di dollari per la costruzione del regime fantoccio e l’addestramento delle forze di sicurezza. Nonostante tutta questa spese abbiamo visto il regime fantoccio e il suo esercito crollare immediatamente e rapidamente sotto gli attacchi dei talebani. La rapida caduta del regime fantoccio ha sorpreso il mondo intero. Nel crollo precipitoso del regime fantoccio hanno avuto un ruolo anche i paesi della regione circostante, in particolare l'imperialismo russo e il socialimperialismo cinese. Comunque, gli occupanti americani pianificano di organizzare il regime talebano secondo i loro interessi, dispiegando in Afghanistan 7.000 truppe fresche. Gli americani sanno bene che l'imperialismo russo e il socialimperialismo cinese non rinunciano ai loro interessi in Afghanistan. L'annuncio che le ambasciate russa e cinese in Afghanistan non saranno evacuate, così come il sostegno di entrambi i paesi ai talebani, è un segnale di avvertimento per gli imperialisti americani occupanti. Perciò gli occupanti americani intendono svolgere un ruolo chiave nella ricostruzione e istituzione del regime talebano.


È per questo motivo che le forze fresche d’occupazione americane non solo non hanno intrapreso nessuna azione per impedire alle forze talebane di entrare in Kabul, ma anzi hanno facilitato la loro marcia ininterrotta fino alla presa nel palazzo presidenziale. Così, dopo vent'anni, sul Paese si è levata nuovamente la bandiera bianca del regime talebano, segnando ufficialmente il loro ritorno al potere. Vent'anni fa gli occupanti imperialisti guidati dall'imperialismo USA invasore, entrarono in Afghanistan con le false parole d’ordine di "lotta al terrorismo" e "liberare le donne dalla morsa dei talebani" e occuparono l'Afghanistan, provocando la caduta dell’“Emirato islamico”.


Al momento dell’invasione del paese, il 22 giugno 2002, in una dichiarazione intitolata "Emergenza Loya Jirga" o "Ridicola manifestazione degli imperialisti aggressori e dei reazionari loro fantocci", condannavano l'occupazione del paese e denunciavano gli oscuri scopi degli imperialisti occupanti.


I nazionalisti invece consideravano questa aggressione e occupazione una buona cosa ed esprimevano la loro gratitudine agli occupanti imperialisti e alle "Nazioni Unite", definendo l'occupazione "l'inizio della speranza agli occhi pieni di lacrime della nazione afghana ferita". Dichiararono: "Ora che la culla della ferocia talebana e i principali nidi della corruzione e del terrorismo sfrenato sono stati rimossi dal grembo della nostra patria inizia un soffio di speranza negli occhi pieni di lacrime della nazione afghana ferita". "Le tendenze autenticamente nazionaliste e progressiste, grazie a un tale storico sostegno e integrandosi con la tendenza generale del nostro popolo musulmano, possono ore aprire le porte della felicità, della prosperità, del progresso e della liberazione". Per soggiogare il più possibile le masse lavoratrici del paese, pubblicarono "Il modello della democrazia americana ..." per giustificare la loro resa agli occupanti.


Il Partito Comunista (Maoista) dell'Afghanistan dichiarò chiaramente che la resa agli occupanti imperialisti era un tradimento nazionale. Dichiarammo che gli occupanti imperialisti contavano sui settori più corrotti, medievali e collaborazionisti, e che in realtà i maggiori terroristi al mondo erano gli imperialisti, coi stretti legami con il terrorismo internazionale. Quelli che si arrendevano, invece, cercavano di giustificare e dipingere gli occupanti imperialisti come nemici del terrorismo, mentre in realtà ne erano i fomentatori.


L'analisi dell'imperialismo e dell'occupazione del Partito Comunista (Maoista) d’Afghanistan era una giusta e corretta analisi marxista-leninista-maoista. La previsione fatta attraverso quell'analisi è dimostrata vera oggi, vent'anni dopo, e ha mostrato concretamente come le false promesse fatte dagli occupanti e dal loro regime fantoccio in nome della "lotta al terrorismo" e della "liberazione delle donne dalla morsa dei talebani" non erano che slogan assurde e ingannevoli che servivano a coprire l’occupazione del paese.


L'imperialismo USA occupante, in nome di questi falsi slogan, cercava di imporre la sua egemonia mondiale, in particolare su Asia Centrale, Medio Oriente e Asia meridionale. Nelle loro ambizioni, gli occupanti americani puntavano a controllare la regione attraverso l'Afghanistan, grazie alla sua particolare posizione strategica, ma non riuscirono a realizzare queste ambizioni a causa della crescita nella regione dei loro rivali strategici (Russia e Cina).


Il Partito Comunista (Maoista) d'Afghanistan ha sempre ribadito che qualora gli interessi degli occupanti imperialisti, in particolare degli imperialisti americani, lo avessero richiesto, questi sarebbero stati pronti a rinunciare a tutti i loro slogan e a mettere tutti i loro mercenari, passati e presenti, sotto l’unico ombrello di un cosiddetto governo islamico inclusivo.


Le manovre giocate dietro le quinte dell'imperialismo USA mostrano chiaramente che oggi vogliono proteggere i loro interessi nella regione attraverso i talebani. Perciò non hanno potuto salvare il regime fantoccio dal sicuro crollo. Gli occupanti americani erano ben consci che l'imperialismo russo, il socialimperialismo cinese, l'Iran e il Pakistan avrebbero facilitato i talebani e cercato di rovesciare il regime fantoccio. La rapida caduta delle città e delle province lo ha dimostrato. Perciò gli imperialisti USA occupanti hanno lasciato che i talebani prendessero il palazzo presidenziale.


Dopo che i talebani hanno stretto i loro legami col socialimperialismo cinese e l'imperialismo russo, mentre militarmente l'imperialismo USA era in un vicolo cieco nella guerra in Afghanistan, gli imperialisti americani non hanno avuto altra scelta che scendere a patti con i talebani per garantire i loro interessi nella regione. È stata questa politica reazionaria dell'imperialismo americano che ha portato alla caduta in pochi giorni del regime fantoccio.


Vent'anni di occupazione hanno dimostrato abbastanza chiaramente che il popolo voleva la resa e quanti si sono arresi hanno fatto del loro meglio per servire gli occupanti imperialisti e il regime fantoccio.


Uno dei principali ostacoli al lancio e sviluppo della guerra di resistenza rivoluzionaria, nazionale e popolare (Guerra popolare), è stata l'azione del movimento cosiddetto di sinistra, in particolare della "Organizzazione per la liberazione dell'Afghanistan" e della "Organizzazione per la liberazione dei popoli dell'Afghanistan".


Il Partito Comunista (Maoista) d'Afghanistan si aspetta che queste organizzazioni facciano un bilancio del loro passato in modo corretto, scientifico, logico e lo rivedano criticamente per essere utili all'unità del movimento maoista nel paese.


Secondo gli accordi tra gli occupanti USA e i talebani e reazionari, l'occupazione del paese continuerà su scala minore e, dall’altro lato, la morsa sull’Afghanistan del regime della sharia islamica sarà più stretta di prima e appare improbabile una pace generale in Afghanistan. Dopo la caduta del loro regime fantoccio, gli imperialisti occupanti cercano di unire tutte le forze decadenti e medievali in nome della "Sovranità inclusiva".

Riteniamo che con l'avvento del regime frutto dell’accordo ("regime inclusivo"), in cui i talebani giocheranno il ruolo chiave, non ci sarà una pace basata sui più alti interessi delle masse lavoratrici dell'Afghanistan e sull'indipendenza del paese e continueremo a lottare e combattere strenuamente per il completo rovesciamento di questo regime e la cacciata dei suoi sostenitori imperialisti.


Con il crollo del regime fantoccio di Ashraf Ghani, c'è una netta svolta nelle principali contraddizioni. Perciò dobbiamo cogliere la nuova situazione e adeguare di conseguenza la nostra campagna per approcciarla.


Nell'attuale situazione di emergenza della lotta non dobbiamo trascurare il compito di lotta più urgente. Nostro compito urgente nella situazione attuali è denunciare la guerra segreta degli occupanti imperialisti USA, dei paesi della regione, compresi Russia e Cina, e del regime fantoccio post-accordo, il cosiddetto regime inclusivo che gli imperialisti stanno cercando di stabilire.


Il Partito Comunista (Maoista) d'Afghanistan chiama tutti i maoisti e le forze nazional-democratiche e rivoluzionarie in Afghanistan a comprendere l'urgente necessità della lotta attuale e avanzare verso l'unità di tutti i maoisti e di tutte le forze nazional-democratiche e rivoluzionarie. Il Partito Comunista (Maoista) d'Afghanistan farà del suo meglio in questo senso e in questa direzione.


Viva l’unità di tutte le forze maoiste e di tutte le forze nazional-democratiche e rivoluzionarie del paese!

Avanti nel lancio e sviluppo della guerra di popolo di resistenza rivoluzionaria e nazionale!


Partito Comunista (Maoista) d’Afghanistan


28 - 5 - 1400


19 agosto, 2021


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sholajawid2@hotmail.com