PARTITO COMUNISTA DELL’INDIA (MAOISTA)
Comitato Centrale
5 giugno 2022
Appello del Partito Comunista dell'India (maoista)
Facciamo della settimana di azione internazionale dal 13 al 19 settembre
un successo
per la liberazione dei prigionieri politici ed esigere
la fine agli attacchi con droni, come da appello del ICSPWI
L'ICSPWI ha lanciato un appello a tenere dal 13 al
19 settembre una Settimana d'azione per la liberazione dei
prigionieri politici e la fine degli attacchi con droni contro il
popolo e le masse nelle aree del movimento rivoluzionario in
India, in occasione di 93"' anniversario della morte del
compagno Jatin Das, compagno di eminenti rivoluzionari come icompagni Bhagat Singh, Rajguru e Sukhdev. Il Comitato Centrale del
nostro Partito, PCI (Maoista), fa appello a tutte le unità del
Partito, al PLGA, agli organismi popolari rivoluzionari, ai
rivoluzionari, agli operai, contadini, studenti, intellettuali, donne,
minoranze religiose, dalit e tribali, ai partiti e organizzazioni
marxisti-leninisti-maoisti, alle organizzazioni e singoli
antimperialisti, alle nazionalità e classi oppresse dei vari paesi
del mondo a partecipare con ferma determinazione alla Settimana
d'Azione e a farne un successo.
Sullo sfondo dell'ulteriore intensificazione della
crisi finanziaria ed economica dell'imperialismo, per superarla gli
imperialisti stanno attuando politiche di globalizzazione dei mercati al servizio dele loro multinazionali e di rapina delle risorse naturali. Per
accelerare la privatizzazione nei paesi semi-coloniali e semi-feudali
arretrati, portano al potere i partiti fascisti. In questo contesto,
nell'India semi-coloniale e semi-feudale hanno portato al potere il
governo Modi, capo del partito fascista brahmanico Hindutva RSS-BJP.
Da quando il governo Modi è in carica, gli attacchi fascisti si sono
ulteriormente intensificati in tutto il paese. Gli organi
costituzionali sono zafferanizzati/fascistizzati. Nel bilancio
nazionale della difesa gli stanziamenti del governo per forze di
polizia, paramilitari ed esercito sono costantemente aumentati e il
paese è sempre più militarizzato. Sono state approvate diverse
leggi antipopolari, in particolare leggi repressive draconiane contro
gli interessi degli operai, contadini, classe media, dei piccoli e medi
commercianti ambulanti e negozianti. I governi fascisti non si
occupano dei problemi quotidiani, fondamentali e vitali del popolo.
Fanno grande propaganda contro il terrorismo e l'estremismo di
sinistra che mettono in pericolo la sicurezza del paese. I media
borghesi amplificano questa propaganda. Ne sono parte la legge sulla
prevenzione delle attività illecite (UAPA)-2019, la legge di
emendamento sulla Commissione per i diritti umani-2019, la legge di
emendamento della NIA-2019, la legge di emendamento sul diritto
all'informazione-2019 e altre simili che calpestano ogni minima
libertà
e autonomia delpopolo. Ne conseguono
attacchi fascisti contro attivisti dei diritti umani, attivisti
sociali, avvocati, dirigenti operai e contadini, attivisti
democratici, masse tribali in lotta per il loro
'jal-jungle-zameen-ijjat-adhikar'('a noi il potere nel nostro
villaggio'), musulmani, donne, studenti, insegnanti, docenti,
accademici e artisti. Vengono implicati in false imputazioni secondo
leggi draconiane come l’UAPA e il Sedition Act. imprigionati e
sottoposti a torture fisiche e mentali. Soprattutto negli ultimi 50
anni è diventata prassi comune arrestare dirigenti, quadri,
attivisti di Organizzazioni di massa, presidenti e membri dei
Comitati Popolari Rivoluzionari, attivisti della Milizia popolare,
simpatizzanti del nostro partito, che combattono per liberare il
paese dallo sfruttamento e oppressione imperialista e delle classi
dominanti e stabilire un sistema di Nuova Democrazia,
arrestare dirigenti, attivisti e simpatizzanti di organizzazioni che
lottano per la liberazione di nazionalità come i Kashmir, Naga,
Manipur, Asom e Bodo. Centinaia di loro languiscono nei carceri nelle
aree del nostro movimento. Forze di polizia e paramilitari non si
preoccupano delle ripetute pronunce della Corte Suprema che
raccomandano il minimo uso della forza quando si tratta di movimenti
popolari né dei numerosi rapporti redatti da agenzie governative
quali le Commissioni per i diritti umani per gli omicidi in carcere,
le atrocità sulle donne e le torture ad opera della polizia. Al
contrario, imprigionano attivisti di varie organizzazioni popolari e
sociali. Minacciano gli avvocati che si occupano dei loro processi e
negano giustizia a tutti loro. La polizia non risparmia gli attivisti
che difendono i diritti e gli avvocati che professionalmente lavorano
con impegno per la liberazione dei prigionieri politici. Le
associazioni che dovrebbero proteggere gli interessi di avvocati e
clienti sono degenerate in "Khap Panchayats" che ordinano
agli avvocati di non occuparsi di nessun caso contro musulmani,
cristiani, Dalit e maoisti. I magistrati che indagano su arresti
illeciti e indiscriminati di indigeni innocenti vengono attaccati. Il
magistrato distrettuale di Sukma Prabhakar Gwal è stato rimosso dal
suo incarico in nome “dell’interesse popolare”. Il vice
direttore della prigione centrale di Raipur, Varsha Dongre, è stato
sospeso. Le atrocità sessuali sono usate come arma per sopprimere i
movimenti. C'è una pressione costante sul popolo perché si
arrendano, diventino informatori e si uniscano alle forze di polizia
e paramilitari. Cercano di allettarli in ogni modo. Migliaia di
persone hanno abbandonato i loro villaggi perche non potevano più
sopportare le molestie della polizia.
Il leader del Fronte Democratico Rivoluzionario
(RDF), professor Saibaba, lo scrittore rivoluzionario Varavara Rao,
il professor Anand Teltumbde e tutti gli imputati della montatura
Bhima Koregaon languiscono in prigione da anni. Uno di loro, padre
Stan Swamy, è stato assassinato in prigione, privato delle più
elementari cure mediche. Il membro del CC del nostro partito,
compagno Milind Teltumbde, è stato assassinato nell'attacco di
Mardintola-Pareva, realizzato in collaborazione dal governo fascista
Hindutva di Modi e del governo statale locale. Il governo Modi
cospira per uccidere anche gli altri, in un modo o nell'altro.
Nonostante a Varavara Rao sia stata concessa la libertà su cauzione,
su pressione dei movimenti popolari, continua ad essere detenuto agli arresti
domiciliari. A Sudha Bharadwaj è stata concessa la libertà su
cauzione. Esigiamo per loro la revoca di ogni restrizione. Altri
imputati dello stesso processo soffrono di parecchie malattie
prolungate. Dobbiamo chiedere il loro rilascio immediato. La Procura
Nazionale fa ostruzionismo contro tutti i loro ricorsi per il
rilascio su cauzione. Sappiamo che molti esperti giudiziari del
Paese e del mondo si oppongono duramente a tutto ciò.
I membri del nostro Ufficio Politico del CC del
nostro Partito e il responsabile del Dipartimento Orientale, compagno
Kishanda (Prasant Bose) e la compagna Sheela Marandi del CC sono
stati arrestati a Saraikela dalla polizia del Jharkhand il 12
novembre 2021. Il compagno Kishanda ha 76 anni e dal 2014 soffre di
patologie coronariche, angina, cancro alla prostata, artrosi,
ipertensione, diabete e altre malattie ancora. La compagna Sheeladi
soffre di ipertensione e ipertrofia ventricolare, calcoli della
cistifellea, osteoartrite, osteoporosi e cataratta. Erano in terapia.
Le loro malattie necessitano cure immediate e urgenti. Ma il governo
intende invece imprigionare e uccidere il compagno Prasant Bose,
sostenendo che è l’imputato principale del caso Bhima Koregaon. In
realtà l'autorevole Arsenal Forensic Lab, statunitense ha già
dimostrato che il caso Bhima Koregaon è una montatura del governo.
La Procura non ha neppure presentato in tempo l’atto di accusa. La
magistratura, che dovrebbe annullare il procedimento e rilasciarli,
obbedisce ai diktat del governo. Alla procura sono stati dati pieni
poteri per questo processo.
Il membro del CC e del Comitato Zonale Speciale
dei Ghati Occidentali, il compagno Vijay (BG Krishnamurty) è stato
arrestato insieme alla compagna Savitri nel villaggio di Sultan
Batheri nel distretto di Wayanad nel Kerala il 9 novembre 2021.
Il membro del CC, compagno Kanchanda (Arun Kumar
Bhattacharya) è stato arrestato insieme ad Aakash Urang
(Rahul/Kajallon) il 5 marzo 2022 in una piantagione di tè nella zona
di Udarband ad Asom. Ha 72 anni e guidava il movimento rivoluzionario
in clandestinità nonostante soffra da tempo di diverse malattie.
Il Membro del CC, compagno Jaspalji (Vijay Kumar
Arya), è stato arrestato nel villaggio di Samhata nella
giurisdizione della stazione di polizia di Rohtas del distretto di
Rohtas in Bihar il 13 aprile 2022. IIl giornalista Rupesh Kumar Singh
(Bhagalpur), Anil Yadav (Rafiganj, Aurangabad) , Rajesh Gupta, Umesh
Chowdary (Samhata, Rohtas) sono stati perseguiti dalla Procura
Nazionale secondo le leggi draconiane.
I governanti borghesi e compradori al potere pianificano di assassinare
tutti loro e in particolare la direzione del nostro partito,
perseguendoli secondo le diverse leggi draconiane e uccidendoli in
carcere. Calpestano principi democratici quali “la prigione non è
una necessità”, “La cauzione è la regola”. La Corte Suprema
ha ordinato di dare priorità importanza ai ricorsi per la cauzione
ma nessuno se ne preoccupa. Questo è incostituzionale.
Il governo Hindutva Modi non ha arrestato i veri
cospiratori, un insegnante Hindutva Milind Ekbote e Anil Bhide e ha
violato la democrazia formale. Nessun agente di polizia è stato
punito, nonostante i rapporti sui massacri di Sarkinguda e di
Edsametta in Chhattisgarh indicassero che si trattava di crimini
della polizia. Nessuno parla degli assassini di padre Stan Swamy. In
tutto paese continuano linciaggi di massa scatenati da decine di
organizzazioni estremiste Hindutva al canto di "Gayi, Ganga,
Geeta". Nonostante organizzazioni abbiano avuto un ruolo negli
omicidi di Narendra Dabholkar, Govind Pansare, Kalburgi e Gowri
Lankesh, continuano ad operare "legalmente".
Minoranza religiosa del Paese, i musulmani sono la
maggioranza nelle carceri. Dalit e indigeni oppressi sono
imprigionati a migliaia senza colpa. Tutti gli imputati secondo le leggi TADA,
POTA e l'attuale UAPA (leggi repressive draconiane, ndt) provengono
principalmente dalle classi povere e appartengono alle comunità
musulmane, dalit e tribali. Padre Stan Swamy aveva scritto nel suo
rapporto di inchiesta che il 97% dei tremila indigeni rinchiusi per
anni nelle prigioni del Jharkhand erano accusati di false
imputazioni. Soprattutto, la maggior parte dei prigionieri politici è
tenuta in carcere senza processo. Attivisti per i diritti umani,
attivisti sociali, avvocati, democratici, laici, progressisti,
patrioti, poeti, scrittori e artisti che si battono per i diritti
delle donne e dei Dalit, delle minoranze tribali e religiose sono
attaccati. Sono bollati come "maoisti urbani" e
imprigionati. Sono condannati all'ergastolo o a lunghi anni di
carcere duro. Migliaia di persone sono tenute dietro le sbarre per
anni con false accuse e alla fine vengono riconosciute non colpevoli.
Il tribunale distrettuale di Jehanabad in Bihar ha
comminato la pena di morte per impiccagione a 10 compagni e
l'ergastolo a ad altri tre nel processo Sinari. La richiesta di
grazia contro l'impiccagione per quattro prigionieri maoisti nel
processo Bara è rimasta pendente presso l'ufficio del Presidente per
24 anni. Infine il presidente ha deciso che "devono rimanere in
prigione finché vivono". Il tribunale distrettuale di Munger ha
condannato a morte cinque attivisti tribali e contadini. Il tribunale
distrettuale di Dumka in Jharkhand ha proclamato la condanna a morte
del compagno Praveer, membro del Comitato dell'area speciale del
Bihar orientale e del Jharkhand nordorientale del nostro partito.
Negli anni dal 1985 al 1990 Ranaveer Sena, un
esercito privato della casta dei proprietari terrieri oppressori del
Bihar, ha massacrato 256 poveri Dalit in 23 incidenti. Nessun
tribunale ha mai condannato all’impiccagione o incarcerato nessuno
degli agenti di polizia che negli ultimi 50 anni hanno massacrato
migliaia di dirigenti, quadri del partito rivoluzionario. Nessuno dei
dirigenti del Congresso o del BJP responsabili del massacro dei sikh
del 1984 e del massacro del Gujarat del 2002 è stato impiccato.
Questa è la giustizia di classe dei tribunali governativi.
Rivoluzionari e combattenti per la liberazione
nazionale vengono perseguitati e torturati in ogni modo. Nonostante
decenni di sentenze della Corte Suprema che ordinano di non
incatenarli, questi prigionieri, in particolare i prigionieri
politici, sono incatenati per tutto il corpo e tenuti in isolamento.
Rivoluzionari come Bhupeshda, Sadhanala Ramakrishna, Amit Bagchi,
Asutosh, Madkam Gopanna stanno scontando l'ergastolo. Questi compagni
tengono alta la bandiera della rivoluzione. Stanno trasformando le
prigioni in scuole rivoluzionarie e centri di lotta popolare. I
dirigenti del nostro partito stanno conducendo lotte nelle carceri di
tutto il paese sulla principale richiesta di riconoscerli come
prigionieri politici, per i diritti e le strutture minime per i
prigionieri e altre giuste richieste, trasformando così la prigione
in un'altra arena di guerra. Dobbiamo lottare per il rilascio
incondizionato di tutti loro. Il problema principale è che non viene
loro concessa la libertà su cauzione. Non vengono presentati alla
corte, il processo si prolunga e ogni volta che vengono rilasciati
vengono subito riarrestati appena fuori dal cancello del carcere. I
tribunali dovrebbero imporre alla polizia di registrare tutti i
procedimenti contro persone arrestate entro 4 mesi dall’arresto. Si
dovrebbero adottare misure per attuare tutte le pene inflitte dai
tribunali in diversi in una sola volta, cioè in concorso. Ma questo
non avviene. Questo è contro la Costituzione indiana. Dobbiamo
lanciare una campagna politica nel paese e a livello internazionale
affinché i prigionieri abbiano strutture fondamentali, si soddisfino
le loro necessità materiali siano soddisfatti e si tengano i
processi.
La costituzione indiana specifica che le carceri
devono fungere da centri per riabilitare i prigionieri. Tuttavia,
l'Indian Prisons Act e i regolamenti adottati dai vari governi
statali non sono che copie del regolamento carcerario adottato dal
governo britannico nel 1894. Altro grande ostacolo alle riforme
carcerarie è che gli ufficiali dell'IPS sono ufficiali carcerari.
Così le regole carcerarie sono attuate secondo gli interessi degli
agenti di polizia. Di conseguenza, migliaia di detenuti comuni nei
1.382 carceri del paese in attesa di giudizio o sottoposte a processo
o punizione si trovano in condizioni pietose. Le prigioni indiane
sono considerate le peggiori del mondo. La corruzione e le atrocità
degli agenti penitenziari non hanno limiti. Gli ufficiali praticano
abitualmente torture di terzo grado sui prigionieri che contestano la
violazione dei regolamenti e dei diritti carcerari. Va notato che la
Corte Suprema ha commentato che i detenuti sono stipati nelle carceri
ben oltre la capienza di queste. Per fare un esempio, la capacità
delle carceri in Chhattisgarh è di 6.070, nel 2017 vi erano più di
16.000 prigionieri. Il 43% dei prigionieri in attesa di giudizio sono
incarcerati da 6 mesi a 5 anni. Le pene per i reati contestati non li
avrebbe tenuti in prigione tanto a lungo. A causa della povertà e
della repressione poliziesca, i parenti dei detenuti devono
affrontare molte difficoltà per presentarsi ai colloqui.
L'acqua, l'igiene, il cibo per i prigionieri, sono
orribili anche rispetto agli allevamenti di bestiame. Mancano
strutture sanitarie minime. Se un tubo dell'acqua si rompe, ci
vogliono dai 3 ai 4 mesi per ripararlo. Le morti innaturali (omicidi)
sono diventate una realtà quotidiana in tutte le carceri del paese.
Molti dei nostri attivisti e attivisti per i diritti umani hanno
perso la vita in questo modo. Secondo un'indagine, ogni anno nel
paese muoiono tra 1900 e 2100 prigionieri. I membri del Polit Bureau,
compagni Barunda (Susheel Roy) e Vijayda (Narayan Sanyal), i membri
del CC compagni Tapasda (Patit Pavan Haldar) e Chintanda (Narendra
Singh) sono morti poco tempo dopo il loro rilascio a causa di
problemi fisici e mentali provocati dalle torture da parte della
polizia e delle autorità carcerarie erano in prigione. La compagna
Narmada, dirigente del movimento Dandakaranya sottoposta a cure per
il cancro e il suo compagno Kiran sono stati arrestati e la compagna
Narmada ha perso la vita in ospedale il 9 aprile 2022, privata di
cure adeguate. Tutti questi sono omicidi di Stato.
Le donne soffrono spesso di problemi di salute
nelle carceri. Le prigioniere politiche affrontano ancora più
problemi. Il patriarcato feudale brahmanico le opprime. Le detenute
devono togliersi i sandali e inchinarsi alle autorità carcerarie.
Devono coprirsi la testa con il sari, se non lo fanno subiscono gravi
abusi. Hanno bisogno di cibo nutriente, ma non gli è dato. Alcune
strutture speciali non sono disponibili per le donne. Le atrocità
sessuali sulle donne nelle carceri sono abituali. Nessuno denuncia
questi fatti. Il regime borghese compradore asservito e alleato dell'imperialismo scatena lo stato di polizia.
Le reti di spionaggio umano (informatori, spie e
traditori), e tecnico (vari tipi di software e tecnologie di
vigilanza come Pegasus, intercettazioni mobili, telecamere CC e
sorveglianza per mezzo satelliti e droni) si stanno diffondendo in
tutto il Paese e lo hanno trasformato in una grande prigione. Tutto
ciò è parte della Guerra di Quarta Generazione per reprimere la
società civile, le comunità non statali, le organizzazioni e i
partiti che conducono vari tipi di proteste e lotte popolari contro
gli imperialisti e il regime borghese e compradore.
Tuttavia, grazie ai movimenti democratici
militanti in tutto il paese, il governo ha dovuto fare marcia
indietro sull’art. 124 A (legge sulla sedizione) e sull'AFSPA-1958.
Ha revocato l'AFSPA in molte aree degli stati nordorientali. Inoltre,
ci sono diversi movimenti democratici a livello nazionale e
internazionale per l'annullamento di leggi draconiane come l'UAPA.
Dobbiamo intensificare queste lotte. Democratici, organizzazioni per
i diritti umani, dalit e organizzazioni tribali, organizzazioni di
donne, studenti e insegnanti-docenti, individui e partiti,
organizzazioni, gruppi e individui marxisti, leninisti, maoisti,
antimperialisti stanno lottando nel Paese per 'salvare la democrazia' dalgoverno fascista indutva di Modi
Cresce il pericolo di attacchi aerei con uso di droni nelle aree
di movimento, principalmente in Bihar, Jharkhand, Chhattisgarh,
Maharashtra, Telangana, Andhra Pradesh e Odisha. 12 bombe sono state
sganciate da droni nelle prime ore del 19 aprile 2021 nel distretto
di Sukma in Chhattisgarh. Nel 2022 più di 50 bombe ad alto
potenziale esplosivo sono state sganciate in quattro punti tra l’1:09
all’1:35 tra il 14 e il 15 aprile. Questi attacchi con droni
rappresentano chiaramente il pericolo per le masse indigene. Grazie alle
nostre forze dell'esercito popolare PLGA che hanno preso le precauzioni necessarie
contro i bombardamento, nei villaggi dei tribali non ci sono state
perdite di vite umane. Tuttavia, i bombardamenti mettono in pericolo
la vita delle popolazioni tribali impegnate nel lavoro agricolo
quotidiano. In occasione di entrambi i bombardamenti con droni, le masse
tribali si sono mobilitate su larga scala e hanno tenuto
manifestazioni e riunioni di protesta. I media ne hanno parlato
ampiamente. Hanno anche coperto i crateri provocati dai due attacchi
e ripiantato gli alberi colpiti. La polizia ha negato di aver
effettuato attacchi con i droni. Hanno invece accusato i maoisti di
diffondere menzogne per istigare il popolo. In entrambi i casi, ci
sono le testimoniamze oculari di persone e media. Il CC, il DKSZC e
l'Ufficio sub-zonale meridionale hanno rilasciano dichiarazioni
stampa di condanna di questi bombardamenti. Hanno allegato le prove
degli attacchi. Al secondo attacco hanno preso parte, oltre alla
polizia locale, unità COBRA, DRG, STF, Greyhound Commando e forze
dell'esercito indiano, principalmente ufficiali, truppa, tecnici,
droni ed elicotteri ultramoderni dell'Aeronautica. L'attacco è stato
coordinato tra il campo di polizia di Pamed (distretto di Bijapur),
il campo di Vimpa (distretto di Sukma) e Chennapuram (distretto di
Bhadradri Kottagudem di Telangana). I preparativi sono durati 50
giorni. Nel campo di polizia di Pamed sono in corso intensi
preparativi per ulteriori attacchi con droni. I preparativi sono
stati supervisionati da alti ufficiali mimetizzati con tenute verdi
all'interno del campo. L’esercito indiano sta scatenando la guerra
contro il popolo. Attualmente, in tutti i campi nelle aree del
movimento le forze dell'esercito indiano sono schierate in gran
numero sotto la copertura di forze locali.
Gli attacchi con i droni si sono svolti sotto la
diretta supervisione di polizia, paramilitari, forze armate e dei
funzionari con l’assenso del Primo Ministro del Chhattisgarh
Bhupesh Baghel e sotto il comando del Ministro dell'Interno centrale
Amit Shah, Ajit Dobhal e Vijay Kumar, secondo le indicazioni del
primo ministro Modi. Da cinque a seimila effettivi sono stati
impiegati per questi attacchi. Le truppe sono state schierate a
Cherla, Pamed, Basaguda tra cui Kollai, Kadiyum, Pottong, Vimpa,
Elmagunda, Sonad Ervu, Burkapal, Chintalnar, Chintagupha, Basaguda e
Chennapuram. Il 29 aprile è stato allestito un nuovo campo di
polizia nel villaggio di Poosuguppa, al confine tra Chhattisgarh e
Telangana. La popolazione indigena locale ha tenuto manifestazioni
per mesi per protestare contro questo campo. Ma le autorità non
hanno dato ascolto alle proteste popolari. Lo stesso giorno nel
villaggio di Uddipenta c'era un altro campo di polizia. In Bastar è
in attuazione il Quinto Programma. Dal novembre 2019 gli indigeni del
Bastar sono in agitazione in molte zone per protestare contro i campi
allestiti senza il permesso di Gram Sabha e contro i massacri
perpetrati dalla polizia. Nonostante queste mobilitazioni, si
allestitiscono nuovi campi di polizia. Ci sono altro assassinii in
falsi scontri. Molti vengono arrestati con false accuse e picchiati
e le atrocità sulle donne continuano senza sosta.
Questa guerra contro il partito e le masse popolari è
condotta dal governo indiano per depredare il jal-jungle-zameen e le
risorse naturali e consegnarle ai grandi capitalisti nazionali ed
esteri. Non è possibile depredare quelle risorse senza deportare i
tribali ed eliminare il nostro partito. Questa guerra viene fatta per
eliminare i Krantikari Janatana Sarkars, che rappresentavano un
raggio di speranza per i poveri e gli oppressi. Questa è una grave
violazione della costituzione indiana. Ecco perché la guerra viene
fatta nelle aree del Quinto Programma. Questo viola i diritti del
Gram Sabha sanciti dal PESA. È una violazione del diritto
internazionale e delle norme sui popoli indigeni dell'ONU.
La nostra guerra di resistenza, guerra popolare, è
giusta. Essa è nell'interesse della maggioranza. Il nostro partito
sta lavorando nell'interesse del proletariato e di tutto il popolo oppresso. Stiamo
combattendo contro la guerra ingiusta del governo. Stiamo resistendo
a questa guerra nell'interesse delle grandi masse, per fermare la
distruzione dell'ambiente e per proteggere le risorse per le
generazioni future, oltre che per proteggere le popolazioni tribali.
Il popolo, le organizzazioni di massa, il partito, il PLGA, i RPC
stanno resistendo contro questa guerra per proteggere e rafforzare i
RPC e il jal-jungle-zameen-vita-identità-rispetto di sé. Non ci
arrenderemo, siamo pronti a ogni sacrificio per fare la rivoluzione.
Al contrario, polizia, paramilitari e forze armate stanno facendo
guerra al loro stesso popolo nell'interesse di sfruttatori come
Ambani e Adani. Nella storia nessuna guerra ingiusta ha mai vinto. Le
loro vittorie sono temporanee. Il popolo conquisterà la vittoria
finale.
Il CC del nostro Partito fa appello a democratici,
esperti di diritto, organizzazioni per i diritti umani, nel Paese e nel
mondo, alle organizzazioni solidali con la Guerra Popolare in India,
all’ILPS, a intensificare il movimento di protesta contro i
crescenti attacchi del governo fascista brahmanico Hindutva di Modi
al rivoluzionario movimento diretto dal nostro partito e i movimenti
delle classi, settori e nazionalità oppresse per diritti democratici
e soprattutto contro i pesanti attacchi con droni in corso e in
programma. Fa appello a intraprendere iniziative di protesta in
occasione della Settimana internazionale dal 13 al 19 settembre con
azioni davanti alle ambasciate indiane nei rispettivi paesi insieme
ai lavoratori e ad altre masse lavoratrici, impiegati, intellettuali
e giornalisti di origine indiana.
Richieste
1. Rilascio incondizionato dei prigionieri
politici.
2. Mettere fine ai pesanti attacchi con droni in
corso e pianificati dai governi Modi e del Chhattisgarh nelle aree
del movimento.
3. riconoscimento dello status di prigionieri
politici per tutti quanti sono in carcere per fatti relativi a lotte
sociali e politiche.
4. abrogazione di UAPA, AFSPA e delle leggi sulla
sicurezza dei vari stati. La legge sulla sedizione deve essere
rimossa dal codice penale indiano. Tutti quanti sono stati arrestati
in forza di queste leggi devono essere rilasciati
incondizionatamente.
5. Mettere fine alla violazione dei diritti dei
prigionieri, in particolare dei prigionieri politici e delle donne e
alla repressione e alle atrocità su di esse.
6. I regolamenti carcerari devono essere
riformati. Le condizioni nelle carceri devono essere migliorate.
7. Mettere fine all'offensiva fascista
"SAMADHAN"-Prahar.
8. Mettere fine alla repressione delle voci che
denunciano l'ingiustizia.
9. Mettere fine alle repressione delle lotte degli
indigeni per proteggere le risorse naturali del paese.
10. Fermare la feroce repressione per mano delle
forze mercenarie governative contro i movimenti di liberazione
nazionale delle nazionalità oppresse quali Kashmir, Nagaland, Asom e
Manipur.
11. Fermare l'offensiva brahmanica Hindutva
fascista contro lavoratori, contadini e altre classi
oppresse, contro studenti, giovani, docenti, minoranze religiose,
dalit, donne e gli altrisettori oppressi.
Abhay
Portavoce
Comitato Centrale PCI(Maoista)