sabato 24 giugno 2017

pc 24 giugno - ILVA Taranto - una sentenza che assolve i padroni assassini sull'amianto - l'unica giustizia è quella proletaria!




La Corte d’Appello di Taranto  ha riformato la sentenza di primo grado per le morti causate dall’amianto ed altri cancerogeni provenienti dallo stabilimento siderurgico, condannando 3 ex dirigenti dell’Ilva e decretando l’assoluzione piena o per prescrizione per un’altra ventina di imputati. Tra questi Fabio Riva, ex vicepresidente di Riva Fire, e l’ex direttore della fabbrica Luigi Capogrosso, che in primo grado avevano rimediato invece una condanna a 6 anni e per i quali il pg aveva chiesto la condanna a 3 anni e mezzo.

"La Corte presieduta dal giudice Patrizia Sinisi ha condannato a 2 anni e 8 mesi Giambattista Spallanzani (9 anni in primo grado), a due anni e 4 mesi Sergio Noce (9 anni e sei mesi in primo grado), a due anni Attilio Angelini (9 anni e 2 mesi in primo grado). Per tutti (assolti da diverse ipotesi di omicidio colposo) la pena è interamente condonata ma restano le statuizioni civili.
Nello specifico, sono stati assolti con la formula «per non aver commesso il fatto», Aldo Bolognini, Massimo Consolini, l’ex commissario straordinario di Lucchini Piombino Piero Nardi (condannati a 8 anni e sei mesi in primo grado), l’ex direttore generale di Finmeccanica Giorgio Zappa (8 anni in primo grado), Mario Masini, Lamberto Gabrielli, Tommaso Milanese, Augusto Rocchi e Fabio Riva. Per Luigi Capogrosso ed Ettore Salvatore (condannato a 4 anni in primo grado) è scattata l’assoluzione da due omicidi colposi. Altri hanno beneficiato della prescrizione".

pc 24 giugno - Torino - il coraggio di una compagna e l'indegna vigliaccheria di sbirri e giudici

La polizia e i giudici, storie di ordinaria impunità.

Mentre si moltiplicano i casi di cronaca che vedono uomini in divisa abusare dei propri poteri sfogando i loro più bassi istinti e le loro frustrazioni su donne ed uomini rei di opporsi alla prevaricazione ed ai soprusi o più semplicemente di tentare di sopravvivere, la magistratura torinese continua a prodigarsi nell’assicurare impunità a questi eroi.
Mentre Maya con coraggio denuncia le umiliazioni e le botte subite in via Veglia, Marta vede negarsi giustizia per l’ennesima volta. I due poliziotti per i quali era già intervenuta una scandalosa archiviazione per i reati di violenza sessuale, minacce, ingiurie, lesioni ed abuso di autorità contro arrestati, possono ora gloriarsi di una nuova archiviazione per il reato di calunnia.
I due agenti (anche loro in allora in servizio presso il Reparto Mobile dove Maya è stata trattenuta e picchiata pochi giorni fa) nella notte del 19.7.2013, dopo avere oscenamente palpeggiata e brutalmente picchiato Marta, l’avevano anche denunciata per violenza aggravata a pubblico ufficiale e lesioni in quanto, così si legge nelle loro annotazioni,  “facente parte del gruppo dei manifestanti

pc 24 giugno - Minniti, il fascio-servizi segreti di Stato oggi ministro di polizia, non deve trovare mai pace ovunque vada


Se vuoi un’immagine del futuro, immagina uno stivale che calpesta un volto umano — per sempre.” 1984
Ma quanto è bello, gradevole e desiderabile il Mondo che ci stanno configurando attorno, tutto decoro e sicurezza? Droni-agenti che sorvolano le città manco fossimo in Afghanistan, celere in biblioteca, celere sui dehors e il manganello che ruota sempre più vorticosamente su chiunque. Eppure. Eppure basta una finale di Champions League o un uomo denominato Igor che qualcosa non torna proprio nel conto. La fregatura c’è e si nota. Un’eterogenesi dei fini che prevede il saldo, nemmeno troppo scontato, di avere la polizia dappertutto e la sicurezza da nessuna parte. In attesa del coprifuoco rimangono l’ansia, la paura, un terrore che penetra lentamente nel profondo, che sembra non attecchire ma che dagli schermi luminosi cala anche impercettibilmente nel buio delle viscere, dati di Coltan che si tramutano in sentimenti umani, umanissimi, con tutti i loro difetti e le loro controindicazioni.
Viviamo in una città che si appresta a celebrare un megaevento fantasmagorico, il

pc 24 giugno - Roma - respinti i fascio razzisti di m.. di Casapound

Casa Pound strumentalizza l’immigrazione nei territori. Respinti sul campo



A Roma i fascisti di Casa Pound da tempo stanno cercando di penetrare nell’area della Tiburtina, un quadrante operaio e popolare della immensa periferia Est. Il cavallo di Troia per entrare sul territorio è, come al solito, la questione immigrati. Da tempo hanno preso di punta un centro di accoglienza a Tiburtino III, mentre la polizia ha sgomberato (lasciando la gente in mezzo alla strada) una occupazione spontanea di migranti e rifugiati a Via Vannina, sempre in zona Tiburtina.
La mattina di giovedi i fascisti hanno provato a issare un presidio-gazebo al mercato di San Basilio ma, a conferma che non conoscono bene i territori che vorrebbero inquinare con la loro attività, non hanno fatto i conti con la storia e la coscienza antifascista del quartiere.
Un rapido tam tam ha visto i compagni e gli abitanti di San Basilio mobilitarsi rapidamente costringendo i fascisti – come al solito protetti dalla polizia – a smontare i gazebo e ad andarsene dal quartiere: Guarda il video

Ma sulla Tiburtina la partita con i fascisti non è ancora chiusa. Per venerdi 30 giugno hanno convocato una manifestazione contro il centro di accoglienza che ospita migranti e rifugiati in via del Frantoio (Tiburtino III). Le realtà popolari e antifasciste del territorio hanno così messo in cantiere delle iniziative di ripudio della manifestazione razzista di Casa Pound di venerdi 30. Varie riunioni

pc 24 giugno - SULL'APPELLO PER NADIA LIOCE CONTRO IL 41bis - INTERVENTI

L'appello, già pubblicato in questo blog, e che riportiamo in coda, è uscito il 19 giugno - giornata di solidarietà con i prigionieri politici, in cui a livello internazionale, in tanti paesi si ricorda l'eroica resistenza dei prigionieri politici e di guerra del Perù.

L'appello è volto, da parte del Mfpr, a far uscire dal silenzio e invitare a mobilitarsi nelle varie forme possibili sulla condizione in Italia delle prigioniere politiche - tra cui, Nadia Lioce, l'unica prigioniera politica in stato di 41bis; questo è già avvenuto l'anno scorso con iniziative tra cui un presidio al carcere de L'Aquila all'interno della campagna di "pagine contro la tortura".
L'appello sta cominciando a suscitare interventi, dibattito - speriamo nell'immediato futuro anche iniziative a cominciare dal firmare l'appello -; questo è utile - anche quando, come alcuni commenti, sono superficialmente negativi. 
Ma è giusto che, come viene detto qui sotto dal Mfpr de L'Aquila: per parlare è bene conoscere...

Dalla mailing list di "nounadimeno":

Mfpr L'Aquila: "Innanzitutto un consiglio: prima di offrire in lista commenti fuori dalla storia, è bene studiarla la storia. Quindi chiedo di leggere il libro "Sebben che siamo donne, storie di rivoluzionarie" di Paola Staccioli (http://www.sebbenchesiamodonne.it/), di cui incollo stralci della presentazione in calce.
Aggiungo la lettera inviata lo scorso anno a "Il centro" (quotidiano abruzzese), cui il direttore risponde in maniera molto più oggettiva e l'interrogazione a risposta scritta di Luigi Manconi 

Detto ciò alcune precisazioni. Nadia Lioce non è l'unica donna in 41 bis in Italia. Fino allo scorso

venerdì 23 giugno 2017

pc 23 giugno - Assemblea dei 500 FIOM: Un operaio spiega perchè il CCNL Metalmeccanici è una sciagura

CORRISPONDENZE OPERaie 

  • Data : Giugno 23, 2017
  • Sezione : Corrispondenze OperaieLavoro
  • riflessioni di un operaio presente all’Assemblea dei 500 FIOM, centrata sul nuovo contratto nazionale dei metalmeccanici. 
    Il giorno 21 di giugno si è tenuta a Roma l’assemblea dei 500 delegati Fiom che ha votato ed approvato a maggioranza le linee guida per la contrattazione di secondo livello.
    Nulla di nuovo sotto il sole : tutto coerentemente in linea con il Contratto (?) collettivo nazionale di categoria firmato da Fiom Fim e Uilm qualche mese fa.
    L’assemblea è iniziata con la relazione del segretario Landini: un’arrampicata sugli specchi degna del miglior spider-man: ha sottolineato il fatto che il CCNL è tornato ad essere finalmente unitario, come se l’unità [rigorosamente dei sindacati confederali!] in sé fosse un valore.
    Landini: “Si possono avere opinioni differenti sui contenuti del contratto ma la sua riconquista unitaria è un patrimonio da conservare”. Si ammette esplicitamente che non sono tanto i contenuti quanto l’unità in sé il risultato da conservare.
    In seguito il segretario ci dice che sono stati riconquistati i 2 livelli contrattuali, come se firmare

    pc 23 giugno - NON VEDEVANO L'ORA... RESPINGERE L'ATTACCO AL DIRITTO DI SCIOPERO

    Il garante Giuseppe Santoro Passarelli, che ieri ha presentato la relazione sull’attività della commissione sull’attuazione della legge sullo sciopero, scioperi nella stragrande maggioranza dovuti alla mancata retribuzione o al ritardo del rinnovo del contratto, nonostante le giornate di sciopero siano diminuite, ha ribadito che il ricorso allo sciopero è "eccessivo". Quindi, la relazione è stata la nuova occasione per riprendere la discussione, avviata alla grande dopo lo sciopero del 16 giugno, sull'attacco al diritto di sciopero.

    Il 16 giugno scorso, il governo, la stampa, le aziende del trasporto hanno artatamente creato una situazione allarmista prima, durante e soprattutto dopo lo sciopero generale nei trasporti e nella logistica. Ancor prima di vedere l'esito dello sciopero hanno fermato, cancellato aerei, treni, metrò, bus - se avessero potuto bloccare tutte le città l'avrebbero fatto - fregandosi le mani per l'opportunità di rilanciare alla grande la messa in discussione del diritto di sciopero.

    E, quindi, puntuale questo attacco viene messo all'opera, mobilitando ex e attuali capi di

    pc 23 giugno - Ilva affittata dal governo ai nuovi padroni perchè completino l'opera di Riva tagliando lavoro, sicurezza e salute, e perchè tornino a fare profitti



    Firmato il contratto per l’acquisto di Ilva. Affitto da fine anno


    Firmato il contratto per l’acquisto di Ilva. Affitto da fine anno

    pc 23 giugno - BALLOTTAGGIO A TARANTO: NON VOTATELI! - dal blog tarantocontro

    Non votare al ballottaggio di domenica, oltre che giusto è, diremmo, una questione anche di dignità.

    Non è possibile votare come Sindaco una come la Baldassari (centrodestra) direttrice del carcere che ha riempito - come era prevedibile - le sue liste di personaggi legati alla malavita o direttamente essi malavitosi, legati alla grande speculazione verso i migranti: da Barbara Micelli, capolista della Lista “Progetto in Comune” che con i suoi fratelli è da anni dedita a truffe e evasioni fiscali, alla Viafora Lucia già messa fuori dalla giunta Stefano, operatrice nel famigerato centro di S.Maria del Galeso, a Claudio Messinese che rifilava cibo con i vermi ai migranti e che prima era sponsor di Cito; che ha candidato figli incompetenti riciclati dai padri esponenti politici (il figlio di Calzolaro, il figlio di Ungaro, ecc.); che ha raccolto i residuati della Di Bello (che si è mangiata Taranto); e così via!... Liste che non si possono chiamare tali, ma "associazione a delinquere"!
    Per non parlare del fatto che la Baldassari, come direttrice del carcere, permetteva bellamente che i

    pc 23 giugno - ANCHE A GENOVA: NON VOTARE!

    ALCUNI MOTIVI PER NON VOTARE CRIVELLO (AREA PD) AL BALLOTTAGGIO: BASTA LEGGERE LE SUE RISPOSTE ALLE DOMANDE GIUSTE

    Lunedì diciannove giugno, a partire dalle ore 21:00, va in onda – sugli schermi di Primocanale, la più importante televisione privata genovese, di proprietà del senatore Maurizio Rossi, di Liguria Civica – l'ultimo confronto televisivo in vista del ballottaggio.
    Di fronte sono: Giovanni Antonio Crivello detto Gianni – sostenuto dal Partito Democristiano, dai suoi maggiordomi, e dall’apparentato ex assessore al traffico (noto per essere da sempre sprovvisto di patente di guida) Arcangelo Merella – ed il candidato della destra radicale, Marco Bucci.

    Se qualcuno avesse avuto qualche dubbio se andare o meno ad esprimere la propria preferenza per

    pc 23 giugno - La repressione contro le operaie alla FCA di Pomigliano - causa aggiornata all'11 luglio

    comunicato info
    Pomigliano: una giornata campale delle operaie in campo contro Modello-Marchionne

    SCIOPERI AL 30% REPARTO-CONFINO WCL DI NOLA, OPERAIE IN ASSEMBLEA A POMIGLIANO, IN DIFFICOLTA’ LA FCA AL TRIBUNALE DI NOLA CON UDIENZA AGGIORNATA AL PROSSIMO 11 LUGLIO

    Alla sezione lavoro del Tribunale di Nola, giudice dott. Francesca Fucci la FCA, denunciata per repressione di genere ed antisindacale, era in evidente difficoltà asserendo nella sua memoria difensiva di …”non aver mai cambiato i turni lavorativi di Antonietta e Carmela”, ciò a fronte dell’evidenza probante documentata nella denuncia (con allegati riscontri delle variazioni del calendario dei turni delle due operaie) dagli Avv.ti Arcangelo Fele e Daniela Sodano dello Slai cobas. La causa si è aggiornata al prossimo 11 luglio.   

    pc 23 giugno - Corridoio Rosso - i maoisti indiani nelle zone liberate - per il 50° anniversario della 'rivolta di Naxalbari'



    pc 23 giugno - Conoscere il Partito Comunista Francese maoista - un video

    pc 23 giugno - Azione antifascista - giornale dei compagni austriaci - ultimo numero


    pc 23 giugno - Piattaforma per il G20 di Amburgo

    Lottiamo contro l’imperialismo e i suoi lacchè: combattere e opporre resistenza al vertice del G20 di Amburgo!

    Il vertice del G20 ad Amburgo nel luglio di quest’anno si troverà di fronte una resistenza massiccia. Le manifestanti e i manifestanti da tutta la Germania insieme a persone provenienti da tutta Europa e altre parti del mondo, esprimeranno la loro rabbia e il loro rifiuto di questo incontro dei peggiori assassini e ladri di tutto il mondo in molti modi diversi – e questo va benissimo.
    Prenderemo parte a questa lotta per mandare, insieme ad altre forze rivoluzionarie e coerentemente antimperialiste, un chiaro segnale alla classe operaia in Germania e agli oppressi e sfruttati in tutto il mondo: anche qui si combatte contro gli imperialisti e i loro lacchè, non li lasceremo in pace, e il loro sogno di un „retroterra tranquillo“ si ridurrà in cenere!
    In questo senso, mobilitiamoci sulle seguenti basi:
    Nessuna pace con l’imperialismo!
    Che cos’è l’imperialismo oggi? Imperialismo non è un unico blocco monolitico e non è suddiviso nemmeno in differenti blocchi. L’imperialismo come stadio del capitalismo è un sistema su scala mondiale. Ma le forze imperialiste, le potenze politiche esistono in uno stato di cospirazione e discordia. Stanno combattendo tra loro per il controllo del mondo, i mercati, materie prime, e le zone di dominio, ecc. Come ladri si contendono il bottino. Ma combattono anche insieme contro i popoli del mondo, contro il proletariato internazionale e contro qualsiasi forza che mette in discussione il ​​loro dominio. Tra le potenze imperialiste gli Stati Uniti sono oggi la più potente. L’imperialismo yankee è il gendarme del mondo della contro-rivoluzione, e quindi il principale nemico dei popoli del mondo. L’unica potenza in generale in grado di sfidare l’imperialismo Yankee direttamente in modo militare è l’imperialismo russo, ciò che gli sviluppi, in particolare in Ucraina e in Siria mostrano molto chiaramente. L’imperialismo russo può fare questo sulla base del suo patrimonio nucleare. Soprattutto gli Stati Uniti possono prevaricare e dominare le altre potenze imperialiste.
    È molto importante non cadere nella trappola „Tutti contro Trump,“ con il pretesto di formare una sorta di „fronte democratico“ con l’imperialismo tedesco. Trump rappresenta una frazione della classe dominante degli Stati Uniti, che, tra le altre cose, vuole dividere l’Unione europea, e ciò comporta soprattutto l’indebolimento politico, economico e militare della BRD. La classe dominante in Germania sogna di elevarsi a una nuova potenza egemone, in modo da poter poi competere per il dominio del mondo – per la terza volta. Questo è il cuore del conflitto tra USA e RFT. Non è una battaglia tra il „fascista Trump“ e la „democratica Merkel“, come la rappresentano gli strombazzatori propagandistici fedeli allo stato. Trump rappresenta l’unica potenza mondiale egemone e come tale il nemico principale dei popoli del mondo. In Germania, la Merkel rappresenta la borghesia imperialista e per conseguenza il principale nemico della classe operaia e di tutti gli oppressi in questo paese. Le proteste contro il vertice del G20 non devono ridursi in nessun caso ai “cattivi” imperialisti stranieri o reazionari fascistoidi come Erdogan, ma devono indirizzarsi anche costantemente contro l’imperialismo tedesco.
    Il sistema imperialista è la fonte della guerra, della fame, della povertà, della miseria e distrugge per il suo profitto e avidità anche l’ambiente in una scala così massiccia da minacciare perfino i requisiti fisici per la vita degli uomini in sempre più ampie parti del mondo. L’imperialismo è il nemico mortale del progresso e dei bisogni della maggioranza assoluta della popolazione mondiale. E con esso non ci può essere nessuna pace. Deve essere distrutto dalla rivoluzione proletaria mondiale.
    Contro sfruttamento e oppressione!
    Indipendentemente dalle differenze tra i rappresentanti dei partecipanti al G20, tutti sono rappresentanti politici degli Stati imperialisti e reazionari. Non importa il modo in cui cercano di camuffarsi. Non sono per niente amici nella lotta per l’eliminazione dello sfruttamento e dell’oppressione, ma piuttosto coloro che hanno la responsabilità diretta del loro mantenimento. Sono nemici del proletariato internazionale e dei popoli del mondo.
    In tutto il mondo, lo sfruttamento si acutizza: anche qui in Germania, aumenta lo sfruttamento del proletariato. Sempre più persone vivono in povertà, nonostante ogni giorno vendano la propria forza lavoro. Nell’Unione europea, lo sviluppo in paesi come la Grecia e la Croazia, per citare solo due esempi, mostra come dall’“Unione europea“ vengano povertà e fame, e che questa alleanza imperialista, sotto la guida della RFT è un progetto degli sfruttatori. Nell’Europa orientale e nei Balcani, le condizioni di vita della classe operaia e delle larghe masse popolari sono così precarie che i governi reazionari hanno un problema enorme nel tentativo di sopprimere le masse. Nei paesi oppressi dell’Asia, dell’Africa e dell’America Latina l’illusione sui „vantaggi“ della cosiddetta „globalizzazione“ è sparita da tempo e ancora una volta viene posto il sogno riformista sul „progresso“ da parte di governi opportunisti. La povertà e la miseria portano le masse a sempre più grandi scontri con i lacchè dell’imperialismo.
    Allo stesso tempo gli imperialisti si posizionano su un’oppressione sempre più massiccia, guerre imperialiste di aggressione contro ogni forma di resistenza, massiccia militarizzazione dei loro paesi, massiccia sorveglianza delle proprie popolazioni e sviluppo forzato dei movimenti fascisti. Ma l’oppressione porta resistenza. In tutto il mondo le masse stanno combattendo eroicamente contro l’“ordine“ dominante. Il problema è che nella maggior parte dei paesi manca una forza che organizzi questa lotta e le dia una direzione veramente rivoluzionaria.
    Proletari di tutti i paesi e popoli oppressi, unitevi!
    Vogliamo lottare con tutti ed ognuno contro i criminali del G20 e resistere, stare insieme, non importa in quale forma essi scelgono di agire. Rifiutiamo decisamente qualsiasi divisione in „manifestanti buoni e cattivi“ e neghiamo ogni collaborazione con quelle forze che denunciano le altre manifestanti e gli altri manifestanti o utilizzano la stampa borghese come una piattaforma per gli attacchi contro i rivoluzionari e le rivoluzionarie. I nostri avversari sono gli imperialisti e i loro lacchè!
    All’interno delle diverse forme di resistenza ci batteremo per inviare un messaggio chiaro internazionalista e rivoluzionario a tutti coloro che in tutto il mondo lottano contro l’imperialismo: Noi siamo con voi, la vostra lotta è la nostra! Inviamo questo messaggio, tra gli altri, ai poveri contadini in Brasile che danno la vita per sviluppare una grande rivoluzione; inviamo questo messaggio a tutti coloro che lottano in Kurdistan, Siria e Iraq contro l’aggressione imperialista; inviamo questo messaggio alle compagne e ai compagni che danno la vita nella guerra popolare in Perù, Turchia, India e nelle Filippine per condurre fino in fondo la rivoluzione; noi inviamo questo messaggio a tutti coloro che contro il genocidio e la repressione draconiana del regime di Erdogan in Turchia, tengono alta la bandiera della resistenza; noi inviamo questo messaggio a coloro che nelle segrete galere della reazione in tutto il modo tengono alte le bandiere della ribellione; inviamo questo messaggio alle comuniste e ai comunisti e rivoluzionari che nei paesi imperialisti nonostante tutte le loro differenze combattono insieme, per distruggere la bestia imperialista.
    Svilupperemo le nostre attività insieme a tutti coloro che coerentemente saranno contro il summit. Invitiamo tutti coloro che vogliono fare questo insieme a noi, ad unire le nostre forze.

    Abbasso l’imperialismo e tutti i suoi lacchè!
    Ribellarsi è giusto!
    Viva l’internazionalismo proletario!

    Per il comunismo!


    Internationalistisches Kollektiv Berlin

    Kollektiv Rotes Hamburg


    Kommunistischer Aufbau

    Revolutionärer Aufbau Bremen

    Revolutionärer Aufbau Waterkant

    Netzwerk Freiheit für alle politischen Gefangenen – Magdeburg

    Revolutionäre Jugend, Dev-Genç Hamburg

    Antiimperialistische Gruppe Wien

    Internationalistisches Solidaritätskollektiv Oberösterreich

    Rotes Kollektiv Westösterreich

    Rote Aktion Köln

    Rote Aktion Berlin

    West Antifa Connection

    ADHK – Konföderation für demokratische Rechte in Europa

    Red Liberation Cottbus

    YDG – Neue Demokratische Jugend

    Revolutionärer Jugendbund

    pc 23 giugno - Sostenere la guerra popolare in India in tutte le forme

    গ্রামবাসীদের মারধর ও পুলিশের চর হিসেবে কাজ করায় কংগ্রেস নেতাকে খতম করেছে মাওবাদীরা


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    পুলিশের চর সন্দেহে ছত্তীসগঢ়ের দান্তেওয়াড়া জেলায় কংগ্রেসের কৃষক মোর্চার এক নেতাকে খতম করল মাওবাদীরা। জনা ২৪ সশস্ত্র মাওবাদী গত কাল রাতে বস্তারের চোলনার গ্রামে ছন্নু মণ্ডবীর (৫৫) বাড়িতে চড়াও হয়। ছন্নুকে তাঁর ‘অপরাধের তালিকা’ ও মাওবাদীদের ‘বিচারের রায়’ শোনানো হয়। এর পরেই ছন্নুকে গুলি করে খতম করে মাওবাদীরা। চলে যাওয়ার আগে কিছু কাগজ ছড়িয়ে যায় তাঁর দেহের কাছে। তাতে লেখা, এলাকায় পুলিশ ক্যাম্প স্থাপনে সহযোগিতা ও পুলিশের চর হিসেবে কাজ করা ও গ্রামবাসীদের মারধর করার অপরাধে এই শাস্তি। ছুন্নুকে এই ধরণের কাজ থেকে বিরত থাকতে ২০০৪ সাল থেকেই মাওবাদীরা সতর্ক করে দিয়ে আসছিল। কিন্তু সে এসব উপেক্ষা করে আসছিল।

    উল্লেখ্য যে, বর্তমান কংগ্রেস নেতা ছন্নু এক সময়ে ব্লকের কংগ্রেস সমর্থিত জনপদ অধ্যক্ষ ছিলেন।

    pc 23 giugno - “In lotta contro l’oppressione”. Dopo la vittoria dei prigionieri, cosa sta succedendo in Palestina?

    Sabato 24 giugno – ore 17 – Ex Opg “Je so’ pazzo”

    Dibattito e presentazione del libro “Cinquant’anni dopo (1967-2017). I territori palestinesi occupati e il fallimento della soluzione dei due Stati”. Con gli autori: Michele Giorgio e Chiara Cruciati, giornalisti di Nena NewsAgencyil manifesto.
    Intervengono, in collegamento da Ramallah:
    – Somoud Sa’adat, figlia di Ahmad Sa’adat, segretario del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina;
    – gli attivisti di Addameer Prisoner Support & Human Rights Association, Associazione a sostegno dei prigionieri palestinesi.
    PRESENTAZIONE DI Roberto Prinzi DEL PROGETTO DELL’AGENZIA DI STAMPA INDIPENDENTE Nena NewsAgency E CENA A SOSTEGNO DEL PROGETTO!

    Quasi 2000 prigionieri palestinesi per oltre 40 giorni in sciopero della fame. Una delle mobilitazioni più importanti a cui il popolo palestinese abbia dato vita negli ultimi anni si è chiusa lo scorso 27 maggio. Insieme alla protesta dei detenuti, le manifestazioni di supporto di un intero popolo, uno sciopero generale che ha coinvolto tutti i territori palestinesi (e non accadeva dal 1987, anno della prima intifada), la “giornata della rabbia” in occasione dell’ultima visita di Trump, presidi permanenti, tutto nel silenzio tombale delle istituzioni e dei media occidentali. Eppure, nonostante tutto, la protesta dei palestinesi è riuscita ad irrompere ben lontano dalle carceri, costringendo i

    pc 23 giugno - Ovunque lavori operaio immigrato sei a rischio vita!

    Gli resta il braccio nel tritacarne in un ristorante di Sanremo

    Grave incidente sul lavoro in mattinata a Sanremo, in un ristorante di via Corradi, nel cuore della città. Un giovane, mentre stava lavorando con un tritacarne, è rimasto incastrato con il braccio sinistro nella macchina
    Genova - Un giovane è rimasto con la mano e parte del braccio incastrati in un tritacarne industriale all’interno di un ristorante di Sanremo: il macchinario gli avrebbe reciso due dita.
    Il giovane, di origine sudanese, è stato soccorso dal 118 e dai vigili del Fuoco che hanno smontato il tritacarne per liberare la mano; il ferito è stato poi portato all’ospedale San Paolo di Savona, specializzato in questo tipo di interventi, a bordo dell’elicottero del 115.

    Savona, morto l’operaio caduto dal tetto del capannone: s’indaga per omicidio colposo

    Savona - Potrebbero scattare nelle prossime ore i primi avvisi di garanzia per la morte di Edmond Ndou, l’operaio di origini albanesi di 33 anni che abitava a Borgo San Dalmazzo e che ieri mattina

    giovedì 22 giugno 2017

    pc 22 giugno - Stalking: Non andate dalla polizia!! Andate dalle altre donne... è piú probabile che riuscirete a salvarvi la vita

    "Aveva presentato due denunce contro il suo stalker, ma erano state entrambe archiviate". Lo ha raccontato Caterina Longo, amica di Ester Pasqualoni, il medico ucciso a Sant'Omero (Teramo). L'uomo, dice Longo, la perseguitava "da diversi anni", la "osservava e seguiva, sempre e dappertutto. Si era intrufolato nella sua vita non sappiamo neanche come, con artifici e raggiri. Non era un suo ex, non avevano niente a che fare, era solo ossessionato da lei".

    "Aveva presentato due denunce in autonomia, non da me - continua l'avvocato Longo - A me si era rivolta dopo l'archiviazione. Io le suggerivo di andare avanti, ma lei non voleva problemi. Era stanca ed era rimasta malissimo per l'archiviazione. Era andata dove pensava di potersi far proteggere, ma così non è stato. E' il sistema italiano purtroppo". "Voleva che lui la lasciasse in pace e voleva vivere serenamente e far stare tranquilli i suoi due figli. Lei era per la pace, era per la vita. Incontrava la morte e il dolore tutti i giorni a causa del lavoro che faceva e non ne voleva altro. Nella sua vita privata voleva solo stare tranquilla. Era buona, vitale. C'era sempre per tutti", conclude Caterina Longo.

    pc 22 giugno - G20 Amburgo - che la festa cominci! - ricordando come è finita al G7 di Taormina

    Cumbre Anti G20 en 6-7 julio Hamburgo: G20 Welcome to Hell

    Toda la información -  https://g20tohell.blackblogs.org/

    DÍAS DE ACCIÓN: 6,7 Y 8 DE JULIO DEL 2017
    * Jueves 6 de Julio 2017: Manifestación internacional anticapitalista de la izquierda radical.
    * Acciones dinámicas en Hamburgo y alrededores entorno a la militarización, Migración, explotación, resistencia en las ciudades y otros temas.
    * Formación de un bloque de resistencia y de bloques anticapitalistas para la manifestación plural del día 8 de julio del 2017.
    * Durante todo el tiempo habrá resistencia contra la propia cumbre!


    Salud!

    pc 22 giugno - La dichiarazione di George Ibrahim Abdallah alla manifestazione di Parigi del 17 giugno e il comunicato degli organizzatori

    Dichiarazione di Georges Ibrahim Abdallah – 17 giugno 2017
    Dichiarazione in occasione della manifestazione di Parigi del 17 giugno 2017

    Care/i Compagne/i, care/i amiche/amici,
    in questa “giornata internazionale dei rivoluzionari prigionieri” sono numerosi, molto numerosi nel mondo coloro che resistono dietro le abominevoli mura. Spesso in condizioni particolarmente difficili, riescono a reggere malgrado i tanti anni di prigione. Certamente la situazione sarebbe stata terribilmente differente se non potessero contare sulla mobilitazione solidale che permette di far rientrare  la loro resistenza nella dinamica globale della lotta in corso.
    Care/i Compagne/i, care/i amiche/amici, all’indomani delle vostre varie iniziative di solidarietà che hanno accompagnato lo sciopero della fame dei nostri compagni rinchiusi nelle prigioni sioniste, la vostra manifestazione d’oggi mi infonde molta forza ed entusiasmo.
    Dobbiamo constatare Compagni che appena le forze d’occupazione sionista hanno accettato di soddisfare alcune rivendicazioni fondamentali, gli imperialisti d’ogni tipo e i loro alleati reazionari arabi hanno cominciato a fare di tutto per rompere l’unità realizzata durante lo sciopero. Le fuoriuscite orchestrate negli ultimi giorni fanno supporre si stia tentando di trattare diversamente le famiglie dei prigionieri. Sono unicamente fuoriuscite organizzate al momento. Aspettando il seguito, è nostro dovere, Compagni, essere vigili e denunciare qualunque politica di differenziazione fra i prigionieri palestinesi e ogni trattamento delle loro famiglie. E poco importa quale sedicente autorità nazionale si incaricherà di questo sporco compito.
    Che mille iniziative solidali fioriscano a favore di questi Fiori e piccoli leoni imprigionati affinché i loro carcerieri sionisti comprendano che non saranno mai soli!
    Che mille iniziative si propaghino  a favore della Palestina e la sua promettente Intifada!
    Solidarietà, ogni solidarietà con i resistenti nelle prigioni sioniste e nelle celle d’isolamento in Marocco, Turchia, nelle Filippine e altrove nel mondo!
    Solidarietà, ogni solidarietà verso i compagni rivoluzionari che resistono nelle carceri greche!
    Solidarietà, ogni solidarietà verso i giovani proletari dei quartieri popolari!
    Il capitalismo è solo barbarie, onore a tutti/e coloro che vi si oppongono nella diversità delle loro espressioni!
    Insieme, Compagni, e solo insieme vinceremo!
    A tutti voi Compagni e amici/amiche i miei saluti rivoluzionari più calorosi.
    Il vostro compagno Georges Abdallah

    Succès de la manifestation pour la libération de Georges Ibrahim Abdallah A Paris le 17 juin 2017

    Succès de la manifestation pour la libération de Georges Ibrahim Abdallah A Paris le 17 juin 2017



    Quelque 300 personnes venues de Bruxelles, Lille, Bordeaux, Tarbes, Annecy, Ile de France… ont manifesté dans les rues de Paris leur exigence de libération de Georges Ibrahim Abdallah, scandant entre autres slogans : « Il est de nos luttes, nous sommes de son combat, libérez Georges État d’Israël, État criminel, boycott ! » « Vive la solidarité internationale des peuples ! » « Toute une vie de combat ! Liberté pour Abdallah ! ».
    Arrivés à République, les manifestants ont pu écouter quelques interventions de la Campagne unitaire, du PIR, d’EuroPalestine, du Secours Rouge Bruxelles, du PCM, de la Plate-forme des prisonniers politiques de Turquie et du Kurdistan…
    Une intervention écrite de Georges Abdallah a été lue, tandis qu’un drapeau géant de la Palestine était érigé sur la statue de la République.
    Ce même jour, des rassemblements pour la libération de notre camarade étaient organisés   à Tunis, à Bruxelles et à Milan. voir photo

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