sabato 3 luglio 2021

pc 3 luglio - L'Italia imperialista assumerà il comando NATO in Iraq per rafforzare la sua presenza, difendere i profitti ENI e addestrare truppe in funzione repressiva

Guerini: “Il prossimo anno l’Italia assumerà il Comando della NATO Mission in Iraq, attualmente a guida danese. Siamo pronti ad adattare il nostro contributo alle future necessità che dovessero emergere dall’evoluzione della situazione sul terreno, sempre in sintonia con le esigenze delle istituzioni irachene”. Queste le parole del Ministro della Difesa Lorenzo Guerini durante l’incontro con il collega iracheno Jumaah Enad, svolto oggi a Palazzo Esercito, al quale ha preso parte anche dall’Ambasciatore d’Italia in Iraq Bruno Antonio Pasquino.

All'incontro, il capo del governo dell'Iraq, Kadhimi ha spiegato che “l’Iraq accoglie con favore un ruolo maggiore delle imprese italiane e degli investimenti nel Paese, soprattutto nel settore delle infrastrutture, oltre che l’accelerazione delle consultazioni in corso per il progetto dell’estensione della ferrovia Bassora-Turchia, che collega il porto di Al Faw”. Il capo dell’esecutivo ha accolto con favore “lo sviluppo della cooperazione con l’Italia nel settore della manutenzione delle dighe, nel settore petrolifero ed energetico, in ambito accademico, nel turismo e nelle antichità, oltre alla volontà dell’Iraq di attivare un collegamento aereo tra Baghdad e Roma”.

L’IMPERIALISMO ITALIANO RAFFORZA LA SUA PRESENZA IN IRAQ

lordinenuovo.it 01/04/2021

Nello scorso febbraio, tra il 17 e il 18, si è svolto l’ultimo incontro tra i ministri della Difesa dei Paesi membri della NATO; la riunione ha portato in dote all’Italia il comando generale della missione

pc 3 luglio - MANIFESTO DI PROLETARI COMUNISTI CONTRO GOVERNO DRAGHI

pc 3 luglio - Contro caro-affitti sfratti e sgomberi - oggi a Milano alle h.17, presidio

In piena crisi sanitaria per la pandemia, unita ad una crisi economica che va avanti da anni risulta ancor più odioso lo stillicidio di sgomberi di case in questa città che anche per i lavoratori che hanno un lavoro stabile con difficoltà riescono a sostenere gli affitti proibitivi.

Ultimo lo sgombero dell’occupazione abitativa di via Iglesias di 50 persone di cui 17 minori

In una Regione, in una città in cui i governanti per anni hanno promosso ipocriti provvedimenti familisti, in favore della famiglia, si scopre che per le “famiglie” i bisogni primari non vengono neanche lontanamente soddisfatti. Anzi, le famiglie degli occupanti di case sgomberate e degli sgomberati per morosità possono tranquillamente essere divise. Inoltre, i bambini probabilmente non riusciranno più a frequentare la stessa scuola: dopo la didattica a distanza che ha particolarmente penalizzato la popolazione studentesca più fragile. Invece di risolvere i problemi…

Lo sbocco dei licenziamenti unito allo sbocco degli sfratti per morosità renderà la vita insostenibile in

pc 3 luglio - Stellantis: che fine farà lo stabilimento - e gli operai - Maserati di Grugliasco?

Se lo è chiesto il sindaco, preoccupatissimo e quasi implorante, del paesino, e ha scritto all'ex Fiat, ricordando che sono stati spesi soldi pubblici per lo stabilimento, ma non ha ricevuto risposta!

Tavares ha i suoi piani di ristrutturazione che prevedono questo e tanto altro e non ha tempo di occuparsi del destino degli operai, tanto meno di rispondere al sindaco... 

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Incertezza sul futuro dello stabilimento Maserati di Grugliasco: il sindaco scrive ai vertici di Stellantis

Dall'azienda nessuna replica ufficiale


La Maserati di Grugliasco

 Quale futuro per lo stabilimento Maserati "Agap" (Avvocato Giovanni Agnelli Plant) di Grugliasco?

Se lo chiede anche il sindaco Roberto Montà che ha inviato una lettera all’amministratore delegato del Gruppo Stellantis, Carlos Tavares; al direttore dello stabilimento, Marco Carbonatto; ai Ministri dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti, e del Lavoro, Andrea Orlando; ai parlamentari eletti in Piemonte, al presidente della Regione, Alberto Cirio; e alla sindaca metropolitana Chiara Appendino.

Nei giorni scorsi, infatti, erano apparsi numerosi articoli sui media nazionali e locali che lasciavano parecchio perplessi sull'avvenire della realtà di corso Allamano 44.

"Nel quadro del prossimo piano industriale, il primo e molto atteso del nuovo gruppo Stellantis - scrive

pc 3 luglio - Sicilia: il presidente della regione, Musumeci, risolve la crisi strutturale dell'isola "puntando sui cavalli"

 

Il "fascista perbene" alla "tradizione" ci tiene

Tutti quanti conoscono le condizioni della Sicilia, dal punto di vista della disoccupazione, della precarietà e povertà, della distruzione ambientale e degli altri mille problemi, dalla politica/mafiosa, all’immondizia, agli studenti disabili, alla scuola… perché ogni giorno vengono documentate dalle statistiche ufficiali del governo.

Ma l’attuale presidente della Regione è ottimista tanto che in qualche anno ha “trovato” una decina di milioni per la festa dei cavalli nel suo paese natale, evento pubblicizzato alla grande sul sito della Regione e diffuso con la newsletter ufficiale!

Ecco uno dei tanti modi per farsi campagna elettorale facile facile con i soldi pubblici

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Ad Ambelia tre giorni tra cavalli e sport equestri 

Tre giorni tra competizioni di sport equestri, convegni scientifici, momenti di spettacolo. Con al centro i cavalli di razza, ma anche le specie autoctone di asini e muli. Nel Centro equestre di Ambelia, gestito dall'Istituto di Incremento ippico per la Siciliaha preso il via la terza edizione della “Fiera mediterranea del cavallo”, organizzata dalla Regione Siciliana con il supporto tecnico di Fieracavalli. «Sport e turismo - hanno detto il presidente della Regione, Nello Musumeci, e l’assessore Manlio Messina - sono un binomio vincente per la nostra Isola e questa manifestazione sportiva assume sempre più una dimensione internazionale».

Presidenza Regione Siciliana<newsletter@regione.sicilia.it> 15:53

pc 3 luglio - Operaio chiede stipendio, ex datore lavoro gli rompe tibia e costole

I padroni sono padroni e si sentono padroni della vita e della morte dei lavoratori, come un tempo il padrone di schiavi, oggi degli operai, i moderni schiavi!

C’è innanzi tutto il padrone alla Bonomi, presidente di Confindustria, che persegue gli stessi risultati con metodi “raffinati”, attraverso le leggi dei suoi governi e gli “accordi”, i “patti” e il sostegno dei sindacati confederali, e poi ci sono questi padroni che passano direttamente alle vie di fatto…

Questo è solo uno dei tanti esempi che si sono verificati in questi anni. Le lavoratrici e i lavoratori, le operaie e gli operai e i precari di ogni sorta, hanno già accumulato tanta esperienza per comprendere che se questi sono i metodi della lotta di classe in corso è bene attrezzarsi…

Operaio chiede stipendio, ex datore lavoro gli rompe tibia e costole

02 luglio 2021 | 18.02

L'uomo è stato denunciato insieme a un complice, per la vittima prognosi di 35 giorni

Un operaio edile ha 'preteso' di ricevere i soldi che si era sudato sul cantiere, ma è stato aggredito brutalmente dal suo ex datore di lavoro e da un giovane operaio. La vittima della 'spedizione punitiva' è un 33enne di origine albanese per la cui aggressione i carabinieri di Soncino (Cremona) hanno denunciato per lesioni personali aggravate, danneggiamento e minaccia un suo connazionale di 24 anni e un 29enne originario del Kosovo

I due, residenti in provincia di Brescia, lo scorso 25 giugno hanno fermato la vittima e dopo aver danneggiato l'auto sulla quale viaggiava, lo hanno aggredito colpendolo ripetutamente con calci, pugni e bastoni fino a procurargli la rottura di tibia, perone e di due costole. La prognosi è di 35 giorni. L'obiettivo era "di intimare all'uomo di non esigere ancora il pagamento di un credito di lavoro maturato", spiegano i militari che hanno denunciato i due aggressori alla procura di Cremona.

https://www.adnkronos.com/operaio-chiede-stipendio-ex-datore-lavoro-gli-rompe-tibia-e-costole_6Pyxu1DmdGze3mJfOMnvrN

pc 3 luglio - Morti e disastri ambientali causati dalle multinazionali dell’imperialismo e dai negazionisti della scienza al loro servizio: il caso Exxon

Dai morti in Canada, alle "foreste fantasma" per i ghiacciai che si sciolgono, dagli incendi eterni dell'Amazzonia e dell'Australia alle pandemie, dalla desertificazione all'inquinamento assassino...

l'imperialismo va combattuto seriamente ed eliminato come sistema sociale quanto prima...

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Tutte le grandi manovre di Exxon contro l’ambiente

Clima. Unearthed, in una importante inchiesta di Greenpeace Uk un lobbista del gigante petrolifero svela tutti i retroscena di una campagna contro regole e scienziati allarmati per il cambiamento climatico che dura da anni

La raffineria Exxon a Billings, in Minnesota 

© Matthew Brown /Ap - LaPresse

Stella Levantesi

EDIZIONE DEL 03.07.2021

PUBBLICATO 2.7.2021, 23:59

Un funzionario di ExxonMobil ha rivelato che la compagnia fa lobbying per bloccare le politiche climatiche statunitensi. Non è una novità. Ma, questa volta, c’è un video. E la conferma che il negazionismo dell’azienda – e, più in generale del settore fossile – non riguarda solo il passato.

Alcuni giornalisti sono andati sotto copertura, fingendosi cacciatori di teste per assumere un lobbista Exxon, Keith McCoy, per conto di un cliente. È la più recente inchiesta della piattaforma investigativa di Greenpeace UK, Unearthed, che mostra come ExxonMobil continua, ancora oggi, a ostacolare l’azione a favore del clima attraverso il lobbying a livello governativo.

Nell’intervista video, McCoy riconosce che Exxon ha combattuto segretamente e aggressivamente contro le politiche climatiche attraverso gruppi di facciata e quello che viene chiamato “dark money”, il flusso di “denaro oscuro” di organizzazioni che agiscono sotto traccia.

GUARDA L’INTERVISTA A MCCOY REALIZZATA DA UNEARTHED

Inoltre, dice McCoy, Exxon ha lavorato per screditare la scienza che collega il cambiamento climatico ai combustibili fossili. “Abbiamo combattuto in modo aggressivo contro la scienza (del clima, ndr)? Sì”, ha detto McCoy durante l’intervista. E conferma, con nomi e cognomi, che i senatori che la compagnia “recluta” non sono tutti repubblicani.

venerdì 2 luglio 2021

pc 2 luglio - Licenziamenti e repressione: sindacati confederali-governo-padroni uniti per la pace sociale

L'ossessione della borghesia italiana resta e rimane sempre il  mantenimento della pace sociale e oggi nella fase del moderno fascismo all'interno di un paese imperialista questo si manifesta attraverso il ruolo dell'aristocrazia operaia rappresentata dai sindacati collaborazionisti che nelle fabbriche, dal punto di vista ideologico e pratico, dà forza  ai padroni perché ne sposa gli interessi generali per mantenersi illusori privilegi....


Nell'accordo non solo sblocco dei licenziamenti ma impegno di Cgil-Cisl-Uil a collaborare con padroni e governo per il controllo del conflitto nei posti di lavoro e scaricare la crisi sulla popolazione, operai, lavoratori, disoccupati devono unirsi per rompere la gabbia  in fabbrica e ribaltare questi tavoli 

L’ACCORDO VERRÀ AFFIANCATO ANCHE DALL’ISTITUZIONE DI UN TAVOLO DI MONITORAGGIO A PALAZZO CHIGI SULL’EVOLUZIONE DELLA SITUAZIONE OCCUPAZIONALE NEL PAESE E PER VERIFICARE E AFFRONTARE OGNI RISCHIO DI EMERGENZE SOCIALI. 

pc 2 luglio - Venti di guerra nel Mar Nero: la Russia "monitora" e "avverte" la nave militare italiana che partecipa all'esercitazione NATO

La Russia 'monitora' la nave da guerra italiana 'Virginio Fasan' nel Mar Nero
Continua ad essere alta la tensione nel Mar Nero perché i paesi NATO continuano a navigare nei pressi dei confini russi o a violarli come il cacciatorpediniere britannico Defender penetrato per tre chilometri nelle acque territoriali russe al largo della Crimea lo scorso 23 di giugno.
Poi un altro ‘incidente’ si è verificato con una nave da guerra olandese che invece cambiò rotta prima di entrare in acque russe. Adesso è la volta dell’Italia. 
La flotta russa del Mar Nero sta tenendo d'occhio la fregata missilistica della Marina italiana Virginio

pc 2 luglio - I carabinieri torturatori ladri e spacciatori della Caserma Levante di Piacenza condannati a vari anni di galera: 12 anni all’appuntato Giuseppe Montella, 8 anni all’appuntato Salvatore Cappellano…

6 all’appuntato Giacomo Falanga, 3 anni e 4 mesi al carabiniere Daniele Spagnolo e 4 all’ex comandante di stazione Marco Orlando.

la caserma degli orrori
“Tutti condannati — a pene che vanno dai 12 anni ai 3 anni e 4 mesi — i cinque carabinieri della caserma Levante di Piacenza a processo con rito abbreviato per le torture, le violenze e i traffici di droga, le estorsioni e le rapine che avevano portato al loro arresto il 22 luglio del 2020. Il giudice per l’udienza preliminare, Fiammetta Modicaha accolto in gran parte le richieste dei sostituti procuratori Matteo Centini e Antonio Colonna. Il procuratore capo Grazia Pradella, che ha coordinato le indagini, aveva definito gli imputati “traditori dello Stato”.

Visti i capi di imputazione: torture, violenze e traffici di droga, estorsioni e rapine che avevano portato al loro arresto il 22 luglio del 2020, queste si possono chiamare condanne?

Ma proprio questo è lo Stato! Questo procuratore capo come tutti quelli che si stanno pronunciando sui fatti del carcere di Santa Maria Capua Vetere ripetono la tiritera bambinesca che si tratterebbe delle solite mele marce, che questi sarebbero “traditori” mentre tutti gli altri no, sarebbero la “parte sana”.

E mentre il procuratore capo dice “Siamo soddisfatti della sentenza, l’impianto accusatorio ha retto in pieno” (e ti credo che l’impianto regge, con tutte le prove che più di così è veramente difficile!), nonostante le belle chiacchiere questi criminali vengono pure rimessi in libertà! Confermando che la giustizia borghese non può essere vera giustizia.

“La condanna maggiore, 12 anni, - riporta il Fatto Quotidiano -  uotidianoè stata inflitta all’appuntato Giuseppe Montella, al centro, secondo l’accusa, del sistema criminale esistente nella caserma e rafforzato nei mesi del primo lockdown. Per lui la Procura aveva chiesto 16 anni e 10 mesi. Montella ha ammesso le sue responsabilità – ammettendo di aver partecipato a gran parte degli episodi a lui contestati, ben 58 su 60 -, ma ha sempre sostenuto di non aver agito da solo. Otto anni, invece, all’appuntato Salvatore Cappellano, sei all’appuntato Giacomo Falanga, tre anni e quattro mesi al carabiniere Daniele Spagnolo e quattro all’ex comandante della stazione di via Caccialupo, il maresciallo Marco Orlando. Nei giorni scorsi il Tribunale di Bologna aveva scarcerato Montella, disponendo per lui gli arresti domiciliari. Gli unici arrestati che rimangono in carcere, al momento, sono Salvatore Cappellano e Giacomo Falanga. Un sesto carabiniere, l’appuntato Angelo Esposito, aveva scelto di proseguire il processo con il rito ordinario, mentre un’altra decina di persone, spacciatori e complici, hanno optato per il patteggiamento.”

pc 2 luglio – Covid-19 in Africa: terza ondata senza precedenti, risultato della politica imperialista su pandemia e vaccini


Le politiche scellerate, e di fatto genocide, sulla pandemia dei paesi imperialisti sono ogni giorno sotto gli occhi di tutti: il contagio risale anche in Europa e in altri paesi come l’Australia, non si ferma il numero di varianti che bisogna rincorrere per non ricominciare tutto d’accapo e rendere meno efficaci, se non inutili, le vaccinazioni.

Mentre in Africa c’è un aumento delle malattie e gli ospedali e le camere mortuali sono già traboccanti! si continuano a garantire la “proprietà intellettuale” e cioè a mantenere i profitti miliardari fondati sui “brevetti”…

È risaputo che in Africa, a causa della rapina secolare messa in atto dai paesi imperialisti, che mantengono governi locali con finanziamenti e corruzione, manca la produzione di prodotti medicinali, ossigeno e tanto altro in maniera sufficiente da fare da argine al diffondersi della pandemia.

L’Oms, l’Organizzazione Mondiale della Sanità riporta di dati della diffusione: “Il Covid si sta

pc 2 luglio - TORINO: CARICHE CONTRO IL COMITATO “RIAPRIAMO IL MARIA ADELAIDE”. Anziché Salute e assunzioni di nuovi operatori sanitari (più che necessari) l'unica risposta è la repressione...

 ...così come tutti i lavoratori. Dalla Fedex alla Maschio BG; dalle assistenti PA ai disoccupati NA

A Torino oggi pomeriggio, giovedì 1 luglio, spintoni e manganellate della Polizia sulla manifestazione del comitato Riapriamo il Maria Adelaide fuori dall’Assessorato alla Sanità della regione Piemonte. Il comitato che si batte contro tagli e privatizzazioni nella sanità e per la riapertura dell’ospedale del quartiere Aurora, chiuso 5 anni fa, aveva lanciato un presidio all’esterno dell’assessorato in corso Regina Margherita chiedendo un incontro con l’assessore leghista alla Salute anche per consegnare le migliaia di firme raccolte negli anni in favore della riapertura del presidio sanitario. L’assessore Icardi, però, non si è presentato. Al suo posto si sono presentati due tecnici.

La delegazione che era riuscita a entrare, allora, ha dichiarato che non avrebbe lasciato le stanze del palazzo finché non si fosse presentato l’assessore. All’esterno, le pressioni del presidio sono state affrontate con scudi e manganelli. Dopo la carica della celere, una delegazione di manifestanti è stata ricevuta dall’assessore.

La corrispondenza di Matilde di Riapriamo il Maria Adelaide. Ascolta o scarica.

pc 2 luglio - Il “gusto del futuro” di Draghi è quello dell’aumento della disoccupazione e della povertà per il proletariato

                                                  

Mario Draghi attuale presidente del Consiglio e attuale "santo" dei padroni

Le frasi ad effetto di Draghi possono servire a soddisfare i presenti dell'Accademia del Lincei dove è andato a ritirare un premio (?), ma i fatti sono più duri del suo sorriso da burocrate imbalsamato!

E i fatti dicono che mancano ancora, secondo le statistiche del governo, 700mila posti di lavoro se si contano solo quelli persi durante l’anno della pandemia, il 2020.

A questi dati, tutte le dichiarazioni degli addetti ai lavori ne aggiungono tanti altri: abbiamo già riportato il numero previsto dallo sblocco dei licenziamenti, ma ci sono pure quelli che si vedono di meno, quelli previsti dalle aziende dichiarate infallibili, quasi 500mila, ma che stanno fallendo come dicono i commercialisti che tengono i conti di queste aziende in un loro studio.

“Commercialisti in allarme Finiti gli aiuti, a rischio 370mila micro imprese” titola il Sole 24 Ore di ieri, infatti!

L’anno prossimo “…più di 371mila imprese non fallibili potrebbe trovarsi in grave difficoltà, con il

pc 2 luglio - Le motovedette libiche contro i migranti sono donate dall'Italia

La Guardia costiera libica spara al barcone di migranti: il video girato dalla Sea Watch

La guardia costiera libica ha esploso dei colpi, lanciato oggetti e cercato di speronare un barcone con a bordo circa 60 migranti che stavano tentando di raggiungere l’Europa. A documentare quanto accaduto in zona SAR maltese sono i filmati girati dall’equipaggio del Seabird, l’aereo usato dall’Ong tedesca Sea Watch per monitorare il Mediterraneo centrale.

Nonostante l’equipaggio del Seabird chiedeva di interrompere subito le condotte pericolose, la guardia costiera libica ha continuato nei tentativi di bloccare il barcone, mettendo in pericolo la vita dei migranti. “Le 63 persone a bordo sono riuscite a fuggire all’attacco della motovedetta Ras, donata dall’Italia, e ad arrivare a Lampedusa”, si legge in un altro tweet dell’Ong. “La violenza a cui sono state sottoposte è inaccettabile e dimostra la necessità d’interrompere gli aiuti alla cd guardia costiera libica”.

giovedì 1 luglio 2021

pc 1 luglio - LA MATTANZA DI SANTA MARIA CAPUA VETERE: ORA NESSUNO SAPEVA... SONO INVECE TUTTI CRIMINALI!

Ora è uscito il video e le denunce di alcuni detenuti... MA AD APRILE 2020 TANTI FAMILIARI, DETENUTI, COMPAGNI, SOLIDALI, GIORNALISTI DENUNCIARONO, RACCONTARONO DELLE TORTURE, DEI MASSACRI NELLE E FUORI DALLE CELLE, NEI TRASFERIMENTI...

Ora Autorità carcerarie, magistratura, la Ministra Cartabia, gli stessi giornalisti "scoprono improvvisamente l'orrore"... Non sapevano nulla... sono innocenti... - MENTRE negli stessi giorni venivano caricati i presidi di solidarietà alle carceri, venivano denunciati e processati chi raccontava le criminalità che venivano fatte sui detenuti, e non certo di un giorno...

Ora cercano di rattoppare. 
Ma i massacratori di Santa Maria Capua Vetere sono fascisti in divisa messi apposta per imporre con le violenze le giuste proteste dei detenuti; sono fascisti convinti coperti anche ora dai Salvini
Ma sono i governi, questo Stato che mentre in questi giorni mette in libertà detenuti momentanei di "eccellenza", come un Piero Amara, inquinatore del Processo Ilva a padroni e loro complici assassini di operai, donne, bambini, usano la detenzione senza fine, le torture verso persone detenute per piccoli reati.
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Santa Maria Capua Vetere, ex detenuto su carrozzina contro la direttrice del carcere: “Anche lei col manganello”.

Vincenzo Cacace: «Secondo me erano drogati, volevano toglierci la dignità. Ci hanno massacrato, hanno ammazzato un ragazzo. Hanno abusato di un detenuto». 

«Non posso ripensarci, vado al manicomio. Secondo me erano drogati, erano tutti con i manganelli, anche la direttrice». Sono le parole con cui Vincenzo Cacace, ex detenuto sulla sedia a rotelle nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, ricorda il pestaggio da parte della polizia penitenziaria avvenuto ad aprile 2020. Ma Elisabetta Palmieri, direttrice della casa circondariale si difende e replica: «Non c'ero in quei giorni, ero assente per gravi problemi di salute. Penso che quelle immagini, che sono agghiaccianti, abbiano ferito e turbato tutti». E alla domanda su come sia potuto accadere, risponde: «Le motivazioni possono essere tante; c'era stata comunque una protesta molto, molto forte, il giorno prima da parte dei detenuti alla notizia del primo caso Covid. Si erano impossessati di alcune sezioni e anche barricati all'interno. Le Immagini, del circuito di videosorveglianza, dice di non averle viste prima. Quanto alle telecamere spente in alcune zone del carcere si sarebbe trattato di un guasto. «Probabilmente erano rotte» dice.

pc 1 luglio - Italia-Emirati Arabi: non solo Renzi-Minniti cooperano col regime sanguinario, ma anche ENI, Leonardo e i servizi segreti

Bellodi (ENI) è anche consulente presso la Libyan Investment Authority e Secretary General 

Servizi segreti, Leonardo e la fondazione dell’ex ministro Minniti

EMILIANO FITTIPALDI E GIOVANNI TIZIAN

01 luglio 2021 

L’inchiesta di Domani sui rapporti economici tra i vertici dell’intelligence degli Emirati Arabi, il patron della Marco Polo Council Leonardo Bellodi e il suo consulente Alberto Manenti (numero uno dei nostri servizi segreti esterni fino al 2018) ha creato qualche malumore. Non solo nel comparto della nostra sicurezza nazionale e in qualche stanza di palazzo Chigi. Ma anche dentro Leonardo, la multinazionale delle armi controllata dal ministero dell’Economia e guidata dall’ad Alessandro Profumo.

La neonata Med-or sta facendo in queste settimane i suoi primi passi, e si dovrà occupare di intelligence e geopolitica dei paesi che affacciano sul Mediterraneo e del Medio Oriente. Minniti, secondo quanto risulta a Domani, non lavorerà gratis: il suo stipendio è di circa 300 mila euro l’anno, assai più di quanto prendeva da semplice parlamentare. Una cifra, comunque, in linea con quella dei manager dell’azienda con responsabilità apicali.

Servizi segreti, così gli Emirati Arabi pagano l’ex capo delle spie italiane

30 giugno 2021

Inchiesta dell’antiriciclaggio su Marco Polo Council, associazione misteriosa fondata dall’ex manager Eni Bellodi.

Il think tank e un’altra società hanno avuto da Abu Dhabi 3,7 milioni. Tra i finanziatori il fondo sovrano degli sceicchi. Consulenza da 150mila euro per Manenti, numero uno Aise fino al 2018.

pc 1 luglio - ANCORA TANTI MESSAGGI PER IL COMPAGNO DIRIGENTE DI PROLETARI COMUNISTI - PCM ITALIA

Nello lotta di classe, nel lavoro per la rivoluzione proletaria e oggi principalmente per la costruzione del Partito comunista di tipo nuovo, principale arma della classe operaia, i comunisti e le comuniste trasformano anche eventi negativi in positivi, di rafforzamento di legami internazionali, e in Italia con i i lavoratori.

La realtà offre al compagno e alla organizzazione una nuova sfida per fare tutti e tutte meglio.

Questo è il senso dei messaggi, degli auguri di pronta guarigione che continuano ad arrivare, dopo quelli dei primi giorni; tante poi sono le manifestazioni di stima, affetto, arrivate in tanti modi. 

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Da organizzazioni e compagni del Nepal 

1 - We are very sorry to hear the news that the leader of the PCM Italy underwent heart surgery after the heart attack. We wish him quick recovery.  This is all for now,. With revolutionary greetings!

2 - Hello, Really sad to receive this message,Wish him a speedy recovery. What is the treatment system? Fully insured? If need we can assist from our org what we could. With greetings

3 Comrades, We wish PCm Italia Comrade and leader a speedy recovery. Pass to the Comrade solidarity from Maoists in britain, british, Nepalese, Indian and international peoples who toil in the belly of the imperialist beast. For Communism!

Ancora da Amigos de Brasil

Estimados camaradas, Estamos seguros que nuestro Camarada podra superar mas este reto y volvera a cumplir sus importantes responsabilidades. Estamos pendientes de vosostros. Saludos Rojos.

Corriente del Pueblo Sol Rojo - Messico

Recibimos vuestro mensaje. Externamos nuestra solidaridad y sinceros deseos para que el camarada responsable se recupere satisfactoriamente. Nos mantenemos atentos a la información y reiteramos nuestra solidaridad con vosotros y vuestro Partido. Con saludos internacionalistas y democráticos.

Compagni del Comitato di quartiere/Biblioteca popolare di Taranto

Tanta solidarietà, vicinanza, messi a completa disposizione

Compagni di Taranto

E' una guida necessaria alla lotta perchè i compagni lo amano, i padroni lo temono

Un cuore così grande ogni tanto si deve riposare

Da Avvocati di Torino e di Taranto 

Coraggio - Il compagno è forte - Certi che la ripresa sarà pari alla sua forza e determinazione.

Da tanti lavoratori e lavoratrici dei cobas di Taranto: Cimitero, Amiu/ex pasquinelli, Amat, ArcelorMittal/ex Ilva, Cemitaly, asili,

Da compagne e compagni di Je sò pazzo di Napoli

Da Potere al popolo di Taranto

Da Attricecontro - Roma

Da compagne di Torino

pc 1 luglio - In arrivo fino a 7 miliardi di incentivi per aziende micro, piccole e medie… il ministro leghista Giorgetti si dice soddisfatto e i padroni pure

                          

Quadro dell'incentivo fino a febbraio 2021

Ma l’ultimo monitoraggio della “misura” che risale a maggio parla di un cumulato di oltre 28 miliardi di finanziamenti. Finanziamenti agevolati dello Stato alle aziende anno dopo anno e che non c’entrano con quelli previsti dal Recovery Plan che si aggiungeranno…

E quindi torna alla grande la “Nuova Sabatini”, uno dei tantissimi incentivi per i padroni, che serve per l’acquisto di “beni strumentali”, dopo che lo sportello era stato chiuso per mancanza di fondi. Ma i padroni hanno cominciato a piangere miseria e il governo Draghi, dal cuore tenero, è corso subito ai ripari e ha riaperto subito lo sportello riempiendolo di miliardi!

“L’intervento si è reso necessario - dice il Sole 24 Ore di oggi - dopo che a partire dal 2 giugno il ministero dello Sviluppo ha disposto la chiusura dello sportello a fronte dell’esaurimento dei fondi disponibili.”

Era “necessario” e urgente sbloccare la Nuova Sabatini che attiva circa 7 miliardi di finanziamenti agevolati “La stima si ricava dalle statistiche del ministero dello Sviluppo economico sull’andamento della misura che consente a micro, piccole e medie imprese l’acquisto o il leasing di beni strumentali mediante finanziamenti bancari assistiti da un contributo statale sugli interessi.”

Per quanto riguarda “L’andamento complessivo” dice il Sole 24 Ore: “L’ultimo monitoraggio sull’andamento della misura, aggiornata a fine maggio, riporta un totale di 2,4 miliardi di contributi statali prenotati per un cumulato di 28,3 miliardi di finanziamenti deliberati. Il 45% va alle piccole imprese, il 31% alle medie e il 24% alle micro aziende.”

Mentre per quanto riguarda le Regioni più interessate: “Largamente maggioritarie le domande presentate dalle imprese del Nord-Est (48mila su 130.750) e del Nord-Ovest (47.874). dal Centro sono arrivate 19,250 istanze, dal Sud 15.484. la Lombardia è la maggiore beneficiaria, con circa 7 miliardi di finanziamenti cumulati, mentre il Veneto supera di poco 5 miliardi”.

Sono soddisfatto dell’approvazione – dice il ministro per lo Sviluppo Giancarlo Giorgetti -. Si tratta di una misura auspicata giustamente dal mondo delle imprese e sostenuto da me con grande convinzione”.

Ci crediamo, eccome, che sia soddisfatto, visto che il nord industriale è un serbatoio di voti della Lega.

“Per il viceministro dello Sviluppo Gilberto Pichetto – ci informa il quotidiano della Confindustria - è un segnale di come si intenda ‘concentrare energie sulla priorità più stringenti di questo momento, cioè la competitività del sistema produttivo’”.

E diciamolo chiaro, per chi non lo avesse capito, queste sono le “priorità più stringenti” per il capitalismo italiano capitanato da Mario Draghi!

pc 1 luglio - Via ai licenziamenti alla Lukoil di Priolo: i padroni della multinazionale non hanno aspettato nemmeno un giorno

“Via ai licenziamenti, allarme a Siracusa: i mille della Lukoil in cassa integrazione

 

                                                Il petrolchimico di Priolo Gargallo 

"Altri 1.200 posti in bilico al petrolchimico di Priolo. Venti addetti alle pulizie messi alla porta al centro commerciale Conca d'oro di Palermo”

Così titola il quotidiano La Repubblica di Palermo oggi

 “Al Petrolchimico di Priolo i primi effetti del provvedimento

Al pronti-via ci sono subito le prime conseguenze dello stop al blocco dei licenziamenti. Da lunedì tutti i 996 dipendenti Lukoil dell’Isab di Priolo Gargallo – 14 dei quali in servizio a Roma - saranno in cassa integrazione a rotazione: gli ammortizzatori sociali dureranno fino al 3 ottobre e sonno stati motivati con la crisi del settore.”

È solo una scusa, come quelle che prenderanno tutti quelli pronti a licenziare, ma con questa posizione sono d’accordo pure i sindacalisti - "lo scenario petrolifero - dicono i tre confederali -appare infatti ancora depresso, a causa principalmente del diffondersi di alcune varianti del virus e del ritardo nella campagna di vaccinazione". A parte questa "analisi" piuttosto sballata, così giustificano di fatto i padroni, mentre invece il settore petrolifero è in netta ripresa non solo nel prezzo che risale oltre i 70 dollari al barile ma come necessità produttiva che accompagna la “ripresa” post pandemia!

La firma del “protocollo d’intesa” di qualche mese fa che dichiarava la “crisi complessa” dell’area, come si vede, non è servita a niente! (https://proletaricomunisti.blogspot.com/search?q=lukoil&max-results=20&by-date=true!)

In attesa degli altri licenziamenti, non servono, le chiacchiere del governo e dei suoi vari ministri: come ha detto Orlando, questo è il sistema di mercato!

In attesa degli altri licenziamenti è necessario organizzarsi per combattere al meglio questo sistema!

pc 1 luglio - Genova: “30 giugno 1960, 30 giugno 2021. La Resistenza continua

 

Una corrispondenza della giornata

GENOVA, MERCOLEDI' 30 GIUGNO: ANNIVERSARIO DELLA RIVOLTA CITTADINA CONTRO IL CONGRESSO DEL MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO

Sono le ore 18:00 quando, in piazza Gaetano Alimonda, ha luogo il concentramento per la manifestazione di Genova Antifascista nell’anniversario della rivolta del 30 giugno 1960 che impedì lo svolgimento del previsto congresso del Movimento Sociale Italiano.

pc 1 luglio - Da Soccorso Rosso proletario: [pattodazione] Solidarietà a Eddy, l'unica associazione a delinquere è quella di stato e padroni

Il soccorso rosso proletario esprime piena solidarietà a Edoardo Sorge, un compagno generoso che ha scelto di lottare ogni giorno contro la guerra di classe che quotidianamente i padroni e lo Stato al loro servizio conducono contro la classe sfruttata.

Su di lui è stata aperta un'indagine per associazione a delinquere, ma l'associazione che Stato e padroni vogliono colpire cercando di ingessare con questa indagine l'impegno di Eddy è quella dei lavoratori e delle lavoratrici combattive, degli operai, dei disoccupati, dei senza casa, degli immigrati, degli sfruttati

mercoledì 30 giugno 2021

pc 30 giugno - Da Ozgur Gelecek, periodico rivoluzionario turco, un contributo di analisi e denuncia del ruolo del KPD, partito filo- imperialista dei curdi iracheni

 

Il 23 aprile 2021 lo stato turco ha lanciato un attacco militare contro le forze del PKK nel Kurdistan iracheno con la collaborazione del KDP (Partito Democratico Curdo, ndt). Quella che segue è la traduzione di un’analisi pubblicata sul quotidiano Özgür Gelecek (www.ozgurgecek23.net) su questo attacco e sulla posizione del KDP.

È AMORE TRA KDP E STATO TURCO!

Il 23 aprile 2021 Lo stato turco ha lanciato l’ennesima offensiva nel Kurdistan iracheno. Il ministro della Difesa turco ha annunciato alla stampa che l'esercito turco ha lanciato operazioni di terra e aerea, battezzate Pençe-Şimşek e Pençe-Yıldırım, contro la guerriglia operante in Metina, Zap e Avaşin-Basyan, all'interno del territorio della Regione amministrativa del Kurdistan iracheno (IKYB).

La stampa ha riferito di bombardamenti con aerei da guerra ed elicotteri e di atterraggi di truppe elitrasportate , soprattutto nelle zone di Zendura e Koordine Hill, dove i sono stati violenti scontri tra le forze dell'esercito turco e le forze della guerriglia del PKK.

La stampa ha anche riportato che l’uso di armi chimiche da parte dell'esercito turco, accanto ai pesanti

pc 30 giugno - CAMARA FANTAMADI, BRACCIANTE NEL BRINDISINO, E' MORTO DOPO TRE GIORNI PASSATI A ZAPPARE SOTTO IL SOLE

MORTO DI FATICA

CAMARA FANTAMADI

GENTILISSIME/I,

conosco i campi dove lavorano, per hobby faccio il ciclista, si iniziano a lavorare la mattina presto, le 12 ore ci sono tutte, chi controlla chi? La bestialità è che chi li sfrutta è il primo a lodare Salvini per i respingimenti in mare. Un paese agricolo della provincia di Foggia, Lesina, alle ultime elezione è passato in blocco dal Pd alla Lega. Sono giorni di fuoco in Puglia, il termometro va oltre i 42°, nel territorio c'è una grande azienda di trasformazione del pomodoro, Rosso Gargano, un prodotto di prima fascia, in quanto i pomodori pugliesi sono di primissima qualità per via del sole che li matura al punto giusto. L'azienda li coltiva direttamente.  Manca la volontà politica, manca il personale per i controlli. La cultura dello sfruttamento è insita negli agricoltori pugliesi, è il tratto distintivo di una categoria almirantiana. Quando il Capo del Movimento sociale, veniva a parlare a Foggia e nel Salento, Piazza 20 settembre era gremitissima per lo più di agricoltori e pensionati, romantici di Mussolini. I ghetti di Mezzanone e di Rignano garganico, sono stati il prodotto della politica criminale, uno sfregio alla povertà e alla disperazione, una sommatoria di umiliazioni che sicuramente nemmeno i cani randagi subiscono. Non c'è verso di piegarli al loro dovere di amministratori pubblici. Eppure la Puglia ha avuto Nichi Vendola, ed ha Michele Emiliano che è un magistrato. Chi nasce magistrato lo è per tutta la vita. I 5 Stelle in Puglia hanno avuto un successo strabiliante, gran parte dell' elettorato del Pd è passato a loro, difensori della legalità. Senza Legalità non c'è verità, tutto diventa un grande imbroglio, sfruttamento dei più deboli, disoccupazione dilagante.

E' un dramma che andrebbe gestito dalla presidenza del Consiglio, avevamo Conte, pugliese e sensibilissimo, con il Ministro degli Interni e con i Sindacati; quando dichiarano che sono credenti, è falso, i credenti non possono tollerare uno scempio che dura dai tempi di Di Vittorio, dichiararsi credenti, avendo i poteri, è opportunismo di bottega. La Regione Puglia rimpatri a spese di tutta la comunità CAMARA FANTAMADI, è morto anche per colpa della nostra indifferenza, è vero senatrice LILIANA SEGRE, "l'indifferenza" degli italiani quando furono emanate Le leggi razziali e lei fu espulsa dalla scuola pubblica alla terza elementare.

«Mi stendo qui, voglio riposarmi prima di prendere la strada verso casa». La fatica di quelle ore sotto il sole è nelle ultime parole di Camara Fantamadi. Zappava la terra da tre giorni, al quarto non è mai arrivato.

Le prime avvisaglie mentre era al lavoro, nei campi del brindisino. «Mi ha detto che aveva dei

pc 30 giugno - L' UE sta preparando una missione militare in Mozambico a difesa della rapina imperialista del petrolio di Total, ENI e ExxonMobil col pretesto della lotta al "terrorismo".

La missione verrà approvata in luglio presumibilmente durante la prossima riunione dei ministri degli esteri dell’UE prevista per il 12 luglio.

L'Italia probabilmente avrà un ruolo chiave: nelle aree addestrative friulane di Cellina-Meduna si è tenuta una vasta esercitazione militare che ha visto impegnato il personale della 132^ Brigata Corazzata “Ariete” e di altri reparti d’élite delle forze armate italiane che – come spiega lo Stato Maggiore dell’Esercito – costituiscono “il core del Multinational Infantry Regiment ovvero l’unità di manovra dell’European Union Battle Group (EUBG) Force Package, forza ad elevata prontezza operativa a disposizione della Comunità Europea per il 2° semestre 2021”.

ENI: l’esperienza della TOTAL in Mozambico è un segnale di allarme anche per l’ENI che è attore di primo piano nel settore energetico del Paese. Infatti, il colosso italiano è coinvolto nel settore di esplorazione e produzione in Mozambico dal 2006 e ha all’attivo due progetti: il Coral South FLNG (piattaforma galleggiante per la liquefazione del gas naturale) e il Rovuma LNG. Il progetto Coral South FLNG, del valore di 7 miliardi di dollari, (dove ENI è leading partner detenendo il 25% di partecipazione complessiva), è stato avviato nel 2017 e punta alla realizzazione di un impianto galleggiante per il trattamento, la liquefazione, lo stoccaggio e l’export del gas con una capacità di circa 3,4 milioni di tonnellate all’anno di gas naturale liquido. Il progetto Rovuma GNL (ENI partecipa con il 40%) anch’esso nasce per la produzione, la liquefazione e la commercializzazione di gas naturale e viene prodotto da tre giacimenti del complesso Mamba situati nell'Area 4, nell’offshore del Bacino del Rovuma, che si trova al largo della costa settentrionale del Mozambico. La transizione energetica e il processo di decarbonizzazione passano, secondo la linea strategica di ENI, attraverso il “ponte” offerto dal gas naturale e questo rende gli investimenti in Mozambico altamente strategici (da  CentroStudiInternazionali) 

I governi imperialisti temono le "insurrezioni" che colpirebbero i loro profitti. Il contraltare dei loro profitti è il dilagare della povertà tra le masse popolari, duramente represse dai governi-fantoccio corrotti, deportate con la violenza dalle loro terre, costrette ad emigrare: il sistema imperialista dimostra ogni giorno che la sua esistenza è una minaccia per l'avvenire dei popoli. Oggi il movimento jihadista sta rispondendo con le armi alla penetrazione imperialista ma la sua ideologia e la religione non porteranno i popoli oppressi a sconfiggere l'imperialismo. 

Questo articolo di qualche mese fa, tratto dalla stampa borghese, spiega le "preoccupazioni" della borghesia imperialista italiana

Cosa c’è dietro l’attacco in Mozambico

ispionline 30 marzo 2021

L’attacco terroristico a Cabo Delgado dev’essere più di un campanello d’allarme. Le infiltrazioni jihadiste in una zona ricca di risorse naturali, ma tra le meno sviluppate del paese, sono una miscela esplosiva.

Sono centinaia i dispersi dopo l’attacco armato dei giorni scorsi a Palma, nella provincia settentrionale di Cabo Delgado, che ha causato la fuga di migliaia di persone e un numero imprecisato di vittime. L’attacco – rivendicato dall’Isis – è iniziato mercoledì 24 marzo, quando un centinaio di uomini del

pc 30 giugno - Mele marce? Marcio il sistema e la feccia fascio-leghista che sostiene gli squadristi in divisa: Il video della spedizione punitiva del 6 aprile 2020 al carcere di S. M. Capua Vetere

I filmati inediti, pubblicati da «Domani», delle violenze: carcerati in ginocchio umiliati con calci e manganelli. Il video conferma la spedizione punitiva del 6 aprile 2020 nell'istituto penitenziario ‘Francesco Uccella' di Santa Maria Capua Vetere, provincia di Caserta. In uno dei filmati pubblicati dal quotidiano «Domani» si vedono i detenuti che vengono fatti inginocchiare e vengono colpiti con calci, pugni e manganellate. Qualcuno è trascinato a forza, altri vengono picchiati con insistenza dopo essere caduti a terra. Detenuti costretti a spogliarsi e a restare nudi anche davanti agli agenti donna, pestaggi di gruppo, ispezioni anali col manganello, e poi i "cappottoni": reclusi costretti a passare in un corridoio umano di agenti e bersagliati di colpi fino a restare senza fiato. Leggere le oltre duemila

pc 30 giugno - In Italia i ricchi e ricchissimi continuano ad aumentare: ecco chi ha beneficiato di tutti i miliardi messi in giro dalle banche centrali e dai governi a fondo perduto

                           
Chiunque sprechi fiato e alzi polveroni sul reddito di cittadinanza (questa miseria di quasi sopravvivenza sbandierata da Di Maio e dai suoi compari come la “fine della povertà”!) o altri sussidi, è in realtà molto interessato a nascondere la realtà di governi sempre al servizio permanente dei padroni grandi, medi e piccoli, ma soprattutto grandi e grandissimi.

Governi e banche che, mentre lesinano a più non posso sui salari, sui sussidi e propagandano prese in giro come la prossima riforma fiscale, continuano a fare arricchire i già ricchi. Ce lo racconta il Sole24Ore del 29 giugno 2021, il quotidiano dei padroni.

In Italia ci sono oltre 300mila persone con un patrimonio investibile di oltre 1 milione di dollari cresciuti del 9,2% rispetto al 2019.

in Italia, nel 2020, il patrimonio di questi ha raggiunto i 593 miliardi (+2,3%).

E altri 1.700 miliardi li hanno conservati, LIQUIDI, nei conti correnti.

Sono queste le “disuguaglianze” di cui chiacchierano sindacalisti e politici al servizio di questo sistema, al quale fanno finta di voler mettere delle pezze per “riformarlo”!

Chiedere che i ricchi paghino tutto, quindi, è sacrosanto, ma ancora più sacrosanto è fare in modo che questi ricchi con tutti i loro leccapiedi e questo sistema non esistano più!

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 “Paperoni italiani più ricchi grazie al boom dell’immobiliare trainato dal Covid

In Italia ci sono oltre 300mila persone con un patrimonio investibile di oltre 1 milione di dollari

29 giugno 2021

          Super-ricchi, il Nord America supera l’Asia

          Come si evolve il wealth management

Se a livello mondiale nel 2020 la popolazione globale degli high-net-worth individual (individui con un patrimonio investibile di un milione di dollari) è cresciuta del 6,3%, superando la soglia dei 20 milioni, in Italia i paperoni sono poco sopra i 300 mila individui, cresciuti del 9,2% rispetto al 2019.

Guardando invece al patrimonio degli HNWI, nel mondo è cresciuto del 7,6% nel 2020, raggiungendo quasi gli 80mila miliardi di dollari mentre in Italia ha raggiunto i 593 miliardi (+2,3%).

Super-ricchi, il Nord America supera l’Asia

Stando alle indicazioni del report di Capgemini nel mondo la crescita è stata sostenuta dall’aumento dei mercati azionari e dagli stimoli governativi, il Nord America ha superato l’Asia-Pacifico ed è diventato il leader sia per numero sia per ricchezza totale.

In Italia il fattore più determinante non è stato tanto l’andamento positivo dei listini (anzi la capitalizzazione di mercato di Piazza Affari è diminuita del 6.4%) quanto il boom dell’immobiliare trainato durante il Covid dal desiderio di vivere in abitazioni più grandi e con un aumento del valore in media del 5,2%.

Nel 2020, il segmento ultra-HNWI (chi ha patrimoni investibili sopra i 30milioni di dollari) ha guidato la crescita complessiva della popolazione e della ricchezza HNWI, con tassi rispettivamente del 9,6%, mentre i milionari “next door” hanno avuto una crescita inferiore della popolazione e della ricchezza, tra il 6% e l’8%.

pc 30 giugno - Sulla giornata di ieri a Roma, comunicato del Si Cobas: ALLA FINE SIAMO RIUSCITI A SALIRE AL MINISTERO. MA NON FINISCE QUI.

 Si è conclusa da poco l'interminabile giornata di lotta a Roma. L'incontro che dovevamo avere alle 16 del pomeriggio si è svolto alle 21 inoltrate, ma senza la presenza di Orlando. Al suo posto il viceministro e capogabinetto Elisabetta Cesqui, il responsabile di segreteria Matteo Bianchi, il direttore generale De Camillis. I rappresentanti del ministero si sono giustificati sostenendo che lo slittamento era causato dal prolungamento del Consiglio dei ministri convocato sullo sblocco dei licenziamenti. Un alibi che a prima vista potrebbe apparire fondato, se non fosse che nessuno del Ministero del lavoro (per non parlare del MISE) si sia minimamente degnato di avvisare i manifestanti (circa 400 giunti da ogni parte d'Italia) del "contrattempo", tenendoli per oltre 5 ore a "bagnomaria" sotto l'afa asfissiante e per di più assediati da ogni lato dalle forze dell'ordine, al punto che persino per recarsi a prendere una bottiglia d'acqua al bar bisognava attendere minuti e minuti al checkpoint messo in piedi dalla Questura di Roma prima di ottenere il lasciapassare delle forze dell'ordine.

A questo vero e proprio sequestro di persona collettivo abbiamo risposto prima con un fronteggiamento con le forze dell'ordine all'altezza di Barberino, poi con l'occupazione delle impalcature esterne al Mise, fin quando la delegazione del SI Cobas composta da una rappresentanza di lavoratori FedEx e della Manutenzione stradale è finalmente riuscita a salire al Ministero. Anche durante l'incontro, di fronte alla reticenza degli uomini di Orlando a stendere un verbale contenente impegni per una data chiara di riconvocazione sulla vertenza FedEx che entri nel merito della chiusura del sito di Piacenza, la convocazione del tavolo interistituzionale per i lavoratori della manutenzione stradale e la garanzia

pc 30 giugno - UN ALTRO TENTATO OMICIDIO DURANTE UNO SCIOPERO!

La conferma, come abbiamo gridato in piazza, da Roma a Novara, che ADIL è stato un omicidio ordinato dai padroni e legittimato da questo Stato

CAMIONCINO SI LANCIA A FOLLE VELOCITÀ CONTRO I LAVORATORI MILIARDO YIDA IN SCIOPERO: UN OPERAIO, SALVO PER MIRACOLO, RIMANE FERITO. BASTA VIOLENZE CONTRO I LAVORATORI!

ORE 10,30 CONFERENZA- STAMPA FUORI AI CANCELLI DELLA MILIARDO- YIDA

Stamane, durante uno sciopero alla Miliardo Yida di Pontecurone (AL) si è sfiorato un altro morto a pochi giorni dall'uccisione a Biandrate del nostro compagno Adil. I fatti: poco dopo l'inizio dello sciopero, sbucando all'improvviso dalla via Emilia col suo camioncino, il responsabile interno della Miliardo Yida si è lanciato a folle velocità contro gli operai e i solidali presenti, consapevole di investirli indiscriminatamente. Ad un operaio, salvo per miracolo essendo riuscito a schivarsi grazie ai compagni, il responsabile col camioncino è passato sulla gamba.

Come lavoratori che lottano per rivendicare miglioramenti delle condizioni di lavoro e vita, non accettiamo che chi sciopera diventi bersaglio e vittima di crumiri scatenati e assassini.
Criminali che - dopo i fatti di Biandrate e anche della Brt di Campogalliano (MO), a causa del clima antioperaio e antimmigrati creato dalla violenza di padroni e Stato - si sentono spinti e legittimati a provare a ferire e addirittura uccidere i lavoratori che scioperano per tutti: rivendicando salario, diritti e dignità contro licenziamenti, precarietà e repressione. La lotta continua: lo sciopero va avanti per ottenere il reintegro dei lavoratori licenziati, la messa in sicurezza di questa fabbrica pericolosa ed inquinante, il rispetto degli accordi migliorativi del sindacato. Invitiamo tutti a raggiungere gli operai in lotta dai cancelli della Miliardo Yida di Pontecurone (via Emilia Sud 11) - Alessandria: come lo sciopero, anche la solidarietà è un'arma... usiamola!

Chi tocca uno, tocca tutti!

pc 30 giugno - Genova. 30 giugno 1960 – 30 giugno 2021: la Resistenza continua! Mantenere alta la memoria storica al servizio del presente

 Tambroni è ormai un nome sconosciuto ai più. Al politico democristiano, salito agli onori delle cronache l’estate di più di sessanta anni fa e caduto ben presto in disgrazia, è legata direttamente una delle pagine più belle del riscatto popolare della nostra città. L’esponente marchigiano dello “Scudocrociato” era al capo di un futile governo monocolore della DC, con l’appoggio dell’allora Movimento Sociale Italiano di Giorgio Almirante, formazione che più di ogni altra raccolse l’eredità politica mussoliniana e “repubblichina”. Quel tentativo di restaurazione clerico-fascista, benedetto dal “Partito Americano” e dalle gerarchie vaticane, non andò in porto perché prima Genova e poi tutta l’Italia insorsero. Fu il Luglio ’60 in cui vecchi partigiani, giovani con le magliette a strisce, ed i migliori figli e figlie della classe operaia che avevano fatto la Resistenza fecero cadere quel progetto di torsione autoritaria e vendetta padronale. Iniziò tutto a Genova dove era previsto un Congresso, che alla fine non si tenne grazie alla mobilitazione popolare, proprio del Movimento Sociale Italiano, dove avrebbero preso la parola personaggi del calibro di Basile, un gerarca fascista responsabile – tra l’altro – della deportazione, per rappresaglia, di migliaia di operai genovesi nelle fabbriche in Germania dell’Occupante nazista. La loro colpa? Avere scioperato.

La storia, ieri come oggi non è mai stata scritta “in anticipo” dai macchinosi piani dei potenti, quando un popolo alza la testa ed usa ogni mezzo necessario per contrastarne il corso che alcuni vorrebbero

pc 30 giugno - Ancora migranti morti nel Mediterraneo, mentre oltre 14 mila sono già stati riportati nei lager della Libia: è questa la politica genocida dei paesi imperialisti europei

                                   
“Migranti: si ribalta barcone, 7 morti a largo Lampedusa

Nove i dispersi e 46 i superstiti. Tra le vittime, una donna in avanzato stato di gravidanza. Nella notte altri 256 migranti sono approdati sull'isola con quattro diversi barconi” (Ansa)

“Fra le vittime quattro donne, una delle quali in avanzato stato di gravidanza. Si cercano dispersi” (Adnkronos)

Si tratta di un vero e proprio genocidio premeditato!

Oltre 14 mila i migranti intercettati nel Mediterraneo centrale e riportati indietro dalla guardia costiera libica

827 già i morti accertati quest’anno

a cui si aggiungono le vittime dei naufragi fantasma, circa 600 persone (e ai quali purtroppo si aggiungono quelli di questi giorni)

navi dello Ong impegnate nei salvataggi sequestrate nei porti

uso delle navi quarantena che negano ancora di più i diritti dei migranti

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Tra sbarchi fantasma e imbarcazioni umanitarie bloccate

“Mare monstrum" 14 mila migranti riportati in Libia

Sono oltre 14 mila i migranti intercettati nel Mediterraneo centrale e riportati indietro dalla guardia costiera libica. Mai così tanti dalla firma del primo memorandum d’intesa tra Italia e Libia nel 2017 quando si cominciarono a gettare le basi per frenare le numerose ondate di sbarchi, ma allo stesso