mercoledì 16 ottobre 2024

pc 16 ottobre - USA e Canada: Interdiction de Samidoun - se Samidoun è terrorista - siamo tutti terroristi! - massima solidarietà

 

Les États-Unis et le Canada ont annoncé aujourd’hui qu’ils sanctionnaient conjointement le réseau de solidarité avec les prisonniers palestiniens « Samidoun » en l’inscrivant sur la liste des organisations terroristes. Le Canada a inscrit Samidoun sur la liste des groupes terroristes, ce que les conservateurs avaient demandé la semaine dernière, tandis que les États-Unis ont en plus ajouté un citoyen canadien représentant de l’organisation à leur liste antiterroriste. Le département d’État justifie l’interdiction en décrivant Samidoun comme une organisation collectant des fonds pour le Front populaire de libération de la Palestine (FPLP), et désigne Khaled Barakat comme « membre de la direction » du FPLP.


pc 16 ottobre - genocidio-violazione diritti umani crimini di guerra quotidiani dell'esercito sionista

 

Prigionieri palestinesi usati a Gaza come scudi umani dall’esercito israeliano per cercare miliziani di Hamas ed esplosivi

Soldati israeliani davanti a un tunnel nel Corridoio Philadelphi a Gaza
Soldati israeliani davanti a un tunnel nel Corridoio Philadelphi a Gaza (reuters)

Il New York Times ha raccolto le denunce di detenuti e soldati dello Stato ebraico che hanno parlato dopo aver contattato l’associazione “Breaking the Silence”. Gli esperti: “Una condotta che viola il diritto internazionale e di Israele

martedì 15 ottobre 2024

pc 15 ottobre - Sentenza processo Ilva e situazione in fabbrica - Dopo assemblea di Taranto, incontro a Torino

 

pc 15 ottobre - L'appello della Rete Liberi/e di lottare per il 18/19 ottobre - infosolidale

Lavoratori, lavoratrici,

il Parlamento sta per approvare una proposta di legge del governo Meloni che stabilisce pene pesanti e carcere per chi organizza o fa picchetti, per chi prende parte a manifestazioni contro la guerra, le basi militari, le “grandi opere”, i disastri ecologici, per chi per bisogno occupa case sfitte, per chi protesta nei centri per immigrati o nelle carceri contro condizioni insopportabili, perfino per chi ha in casa scritti che il governo considera “terroristi” – una legge da stato di polizia.

Questa legge-manganello serve al governo e allo stato per mettere a tacere chiunque si opponga all’economia di guerra, che sta spostando sempre più risorse dai salari e dalla spesa sociale e sanitaria alle enormi spese per le guerre in corso (Ucraina, Palestina) in cui l’Italia, con la NATO e l’Unione europea, è implicata, e per la preparazione di nuove guerre, fino a Taiwan.

Per fermare questa corsa all’instaurazione di uno stato di polizia e ad una nuova guerra mondiale,

pc 15 ottobre - Pulizia etnica e crisi umanitaria nel nord di Gaza

Dal 1° ottobre 2024, l’esercito israeliano ha avviato una nuova operazione militare di intensità crescente a nord di Gaza nelle città di Jabalia, Beit Lahia e Beit Hanoun, colpendo la popolazione civile con una brutalità senza precedenti, in quello che appare con evidenza un tentativo di pulizia etnica.

I bombardamenti, incessanti giorno e notte, insieme alle incursioni dei droni che aprono il fuoco su chiunque cerchi di fuggire dalle zone assediate, hanno portato a una crisi umanitaria di proporzioni devastanti.

Nord di Gaza, blocco totale di beni e assistenza umanitaria

Il World Food Program ha confermato che Israele sta bloccando tutte le consegne di cibo al nord di Gaza, creando una situazione di fame acuta per centinaia di migliaia di civili.

Dal 1° ottobre, non è entrato neanche un chilo di farina, mentre tutti i punti di distribuzione alimentare, le cucine collettive e i panifici sono stati chiusi. La carenza di cibo è così grave che molte famiglie sono ormai allo stremo, senza alcuna prospettiva di sopravvivenza a breve termine.

Parallelamente, il carburante per il trasporto è esaurito, lasciando le ambulanze inutilizzabili. Le ultime sei ambulanze rimaste, che avevano evitato la distruzione, sono ora ferme, impedendo così il trasporto dei feriti verso gli ospedali, già in condizioni critiche a causa del sovraccarico.

Questa paralisi sanitaria ha portato molte persone a morire sul posto, incapaci di ricevere cure mediche di base. Anche i giornalisti hanno difficoltà a documentare la situazione, il che contribuisce a un silenzio mediatico sul massacro in corso.

Operazioni militari e distruzioni su vasta scala

pc 15 ottobre - MILANO, GRAVE E ILLEGGITTIMO, ATTO INTIMIDATORIO ALLA SOLIDARIETÀ E PER LA FINE DEL GENOCIDIO,

 da radio popolare: 

400 euro di multa aver esposto uno striscione contro il genocidio a Gaza.

Massima solidarietà e sostegno a Marco

A cura di: Redazione

È l’assurda storia successa a Marco Borella, un apicoltore che al mercato di Desio, in provincia di Monza e Brianza, aveva esposto come ogni settimana sul suo banchetto del miele uno striscione con scritto sopra “stop bombing Gaza, stop genocide”. Qualcuno però lunedì mattina ha chiamato i Carabinieri che hanno intimato a Marco di togliere lo striscione, pena una multa da 430€ per “propaganda politica non autorizzata”. Lo striscione è rimasto al suo posto e Marco ha preso la multa. Nei prossimi giorni farà ricorso contro questa sanzione, ma intanto la repressione ha già ottenuto un risultato: Marco rischia di prendere ogni volta una multa e per questo probabilmente non esporrà più lo striscione.

pc 15 ottobre - ORE 12 Controinformazione rossoperaia - La deportazione in Albania nuovo crimine razzista del governo Meloni - Da Milano la voce forte e chiara della Palestina

 

pc 15 ottobre - "Non finisce qui!" - avevamo detto alla lettura di annullamento della sentenza processo Ilva di 1° grado - E ieri abbiamo cominciato a renderlo realtà...


Riportiamo i temi principali che sono stati posti nell'assemblea di parti civili e avvocati, tenutasi ieri alla Provincia.

Prima di iniziare vi è stato un forte saluto/ricordo di Massimo Battista, operaio, delegato Ilva, morto il 7 ottobre, che ha combattuto contro i Riva, i padroni pubblici e privati dell'ex Ilva e che nella sua lunga battaglia soprattutto in fabbrica è stato un riferimento per tanti operai.

Noi avevamo detto dall'inizio che questo processo "Ambiente svenduto" era ed è un processo storico. Non andava visto, quindi, come un processo normale, sia pur necessario, contro padroni, ma anche rappresentanti complici delle istituzioni, della politica, ecc.. E' un processo storico sia per la quantità di imputati, chiaramente prima di tutto i Riva e le società che hanno gestito l'Ilva per vari anni, poi tutta la catena che in un certo senso dà un'immagine concreta di quello che è il sistema del capitale, perché ci sono i politici, ci sono i rappresentanti istituzionali, gli Enti che dovevano controllare, c'è la Chiesa, le forze dell'ordine; sia per l'insieme dei reati che in un certo senso coprono tutto l'arco di violazioni sulla sicurezza e la salute per cui i lavoratori sono colpiti e viene messa in pericolo la vita degli operai e delle popolazioni - dalle violazioni che avvengono nei cantieri edili a quelle nella siderurgia, a quelle nei porti, nei trasporti ferroviari, eccetera.

E anche questa sentenza di annullamento, fa diventare questo un processo storico.

Il 13 settembre è stata scritta una brutta pagina per la città di Taranto, per la difesa del diritto alla salute dei cittadini, per la difesa dei diritti dei lavoratori, della sicurezza.

Sono stati cancellati 7 anni del processo di primo grado. Ma in realtà di più, perché dal 2012 che la

pc 15 ottobre - Lo sciopero del 18 - parla una operaia della Stellantis

L’operaia Stellantis: «Negli ultimi sette mesi ho lavorato 8 giorni... Tavares? Non è un manager che stringe la mano agli operai»

Ma non serve solo lamentarsi...
Leggi l'articolo in questo blog:

La vita in Cig di Sabrina De Luca, addetta alla 500 elettrica: «Lavoro da 24 anni in fabbrica. Più di dieci li ho trascorsi in cassa integrazione. E da marzo ho prestato servizio in linea a Mirafiori solo 8 giorni. Così non si può andare avanti, non con uno stipendio da Cig di mille euro al mese e due figli da sfamare e da mandare a scuola». Sabrina De Luca è una delle 2.800 tute blu delle Carrozziere di Mirafiori, chiuse fino al 4 novembre e con poche speranze di varcare quei cancelli prima del nuovo anno, che giovedì parteciperà all’assemblea di piazza davanti alla palazzina di corso Agnelli. Cinquantadue anni, sposata, due figli, ha vissuto sulla sua pelle tutti i testacoda dell’automotive torinese dell’ultimo quarto di secolo: «operaia Bertone a Grugliasco, 9 anni filati di cassa, poi l’arrivo di Sergio Marchionne, le speranze, e il rilancio dello stabilimento nel segno di Maserati fino alla vendita della fabbrica e al trasferimento a Mirafiori dell’era Tavares».
Signora De Luca, come si vive con mille euro al mese?
«Male. Ovviamente io e mio marito non possiamo comprare un’auto nuova, e viaggiamo con una Lancia Ypsilon vecchia di dieci anni con il tubo di scappamento mezzo rotto. Si capisce poi perché il mercato dell’auto in Italia è fermo. Non ci sono soldi per andare in pizzeria, infatti io la preparo in casa per risparmiare, figurarsi per comprare una vettura elettrica o modelli Maserati scontati, come l’azienda ha avuto il coraggio di proporci qualche settimana fa. Faccio fatica a capire come siamo finiti a questo punto. Prima vivevamo un sogno ora un incubo».
Quando ha vissuto il sogno?
«I giorni di Marchionne. Io ero operaia alla Bertone, 9 anni filati di cassa integrazione e il fallimento. Poi siamo stati acquistati da Fca.
Come immagina il suo futuro?
«Grigio. Non so neppure quando e come andrò in pensione dopo una vita di cassa integrazione. Oggi il pensiero va ai miei figli, fanno le superiori. Tutto costa caro: libri per la scuola, le scarpe, il cibo, i vestiti e il mutuo da pagare. Per fortuna mio marito, che lavora in Stellantis, non è in cassa, ma il budget familiare resta risicato».
L’azienda propone trasferte ben pagate in Polonia e Francia dove il lavoro non manca.
«L’azienda vuole lavoratori sani al 100%. In tanti alle Carrozzeria abbiamo più di un acciacco, l’età media dei lavoratori è sopra i 54 anni. Io sono reduce da un tumore che mi ha lasciato un’invalidità. Non posso far altro che aspettare la riapertura delle Carrozzerie e tornare allo stipendio standard di 1.500 euro».
A Mirafiori soffrono le Carrozzerie ma vanno bene gli impianti dei cambi ibridi e l’hub di Economia Circolare. Perché non chiede il trasferimento?
«Perché sono al completo a quanto mi risulta. Tanti colleghi delle Carrozzerie si sono già trasferiti, altri arrivano da altri stabilimenti».
Di cosa si occupa in linea?
«Oggi di diagnosi della vettura. Prima ero deliberatrice a fine linee, ovvero verificavo che tutto fosse a posto».
Stellantis chiede incentivi per ripartire.
«Chi in Europa ha deciso di passare alla mobilità elettrica non ha fatto i conti con la realtà. E oggi se non c’è lavoro non compreremo né diesel né elettrico»...

lunedì 14 ottobre 2024

pc 14 ottobre - La crisi Stellantis, lo sciopero del 18, la nostra posizione e azione

 

La situazione delle fabbriche è sotto la nostra lente da sempre perché riteniamo che senza una ripresa della lotta e dell'organizzazione sindacale di classe nelle fabbriche, senza il reingresso degli operai in prima fila nel movimento generale di lotta contro il governo e senza la partecipazione, la posizione operaia nei confronti dei grandi temi della guerra, della situazione in Palestina, della repressione, il movimento nel nostro paese non può fare quel salto di qualità necessario per difendere gli interessi della classe operaia e delle masse popolari.

Però nelle fabbriche la situazione dal punto di vista degli operai va sempre peggio. Le fabbriche Stellantis sono in profonda crisi e tutti i discorsi su ripresa e piani futuri ogni giorno vengono smentiti dai fatti. Tutto il gruppo attraversa una crisi profonda che vede nella maggior parte dei casi la cassa integrazione.

Ma non è tanto ciò che esiste adesso, ma quello che può succedere dopo il vero problema, perché è legato a questi livelli produttivi, alla guerra commerciale che esiste nel mondo, al generale calo del mercato - che naturalmente è frutto e, nello stesso tempo, il risultato, la ragione della crisi generale di tutto il sistema industriale mondiale da cui nessun paese del mondo è escluso, neanche la stessa Cina.

Il problema centrale è la ripresa della lotta operaia.

Lo sciopero del 18 per il gruppo Stellantis deciso dalla Fiom che vedrà anche una manifestazione a

pc 14 ottobre - Fuori Israele dalla Fifa! Manifestazione a Udine per la partita Italia/Israele





 "Questa partita è una competizione internazionale, che dà spazio a Israele per legittimarsi e nascondere i suoi crimini", lamentano alcuni rappresentanti del Comitato pro Pal, che chiedono il bando di Israele dalle competizioni sportive

Circa duemila persone presenti, che hanno attraversato il centro. In testa al corteo lo striscione "Diamo un calcio all'apartheid. Fuori Israele dalla Fifa”. Presenti in gran numero le forze dell’ordine che hanno blindato il percorso e la zona rossa intorno allo stadi

pc 14 ottobre - Riesce lo sciopero dei ferrovieri

pc 14 ottobre - NOTAV In migliaia in marcia per le vie di Susa

 

Ieri pomeriggio le vie di Susa sono state attraversate da migliaia di No Tav nuovamente in marcia per esprimere il proprio dissenso contro un’opera ecocida e devastante.

A poco meno di una settimana dallo sgombero illegale del presidio di San Giuliano e dall’inizio dell’iter legato alle procedure di esproprio del terreno sul quale quest’ultimo era stato costruito, in tanti e tante hanno attraversato le vie della cittadina determinati a dare voce a ciò che l’amministrazione segusina non ha voluto raccontare fino ad ora.

Se la limitazione del traffico, la militarizzazione e le recinzioni con jersey e filo spinato costruite a San Giuliano sono solo una prima parte dei grandi disagi che il territorio di Susa dovrà subire, i prossimi

pc 14 ottobre - Giornalisti e regione al servizio della Nato e della guerra - info/denuncia

Sicilia. Giornalisti e Regione “embedded” nella Nato

Nell’ambito del potenziamento dell’area sud della Nato, la Sicilia, ovviamente, per la posizione geografica e per le basi Nato e Usa già presenti, è al centro di tale potenziamento.
Un potenziamento della Nato in Sicilia che passa anche attraverso la collaborazione dei giornalisti siciliani vincitori a Bruxelles del premio “L’Europa si racconta”, giornalisti che hanno lanciato la

pc 14 ottobre - “Lavender”: l’intelligenza artificiale che dirige i bombardamenti israeliani a Gaza

FASE 2: COLLEGARE GLI OBIETTIVI ALLE CASE UNIFAMILIARI

La maggior parte delle persone che hai ucciso erano donne e bambini”

La fase successiva della procedura di assassinio dell’esercito israeliano è quella di identificare dove attaccare gli obiettivi generati da Lavender.

In una dichiarazione a +972 e Local Call, il portavoce dell’IDF ha affermato in risposta a questo articolo che “Hamas colloca i suoi agenti e le sue risorse militari nel cuore della popolazione civile, usa sistematicamente la popolazione civile come scudi umani e conduce combattimenti dall’interno di strutture civili, compresi siti sensibili come ospedali, moschee, scuole e strutture delle Nazioni Unite. L’IDF è vincolato e agisce secondo il diritto internazionale, dirigendo i suoi attacchi solo contro obiettivi militari e agenti militari”.

Le sei fonti con cui abbiamo parlato hanno fatto eco a questo in una certa misura, dicendo che l’esteso sistema di tunnel di Hamas passa deliberatamente sotto ospedali e scuole, che i militanti di Hamas usano le ambulanze per spostarsi e che innumerevoli mezzi militari sono stati situati vicino a edifici civili. Le fonti hanno sostenuto che molti attacchi israeliani uccidono civili a causa di queste

pc 14 ottobre - Genova antifascista contesta cerimonia fascista protetta dalla polizia

 

Cerimonia per Norma Cossetto e corteo antifascista, pomeriggio di tensione in Valbisagno

Ai giardini Cavagnaro la commemorazione organizzata dal Comitato 10 Febbraio, in piazza Romagnosi il contro-presidio: Marassi e Staglieno blindate per tre ore dalle forze dell'ordine

Genova. Pomeriggio di tensione a Marassi a Staglieno in occasione dell’evento organizzato dal Comitato 10 Febbraio per commemorare Norma Cossetto, la giovane istriana uccisa dai partigiani jugoslavi nel 1943, al quale ha risposto Genova Antifascista con un contro-presidio. Diversi mezzi delle forze dell’ordine schierati con agenti in tenuta antisommossa, strade chiuse, manifestazioni

domenica 13 ottobre 2024

pc 13 ottobre - Adesione di proletari comunisti al presidio a Milano

pc 13 ottobre - Roma e Milano 12 ottobre - migliaia e migliaia ancora in piazza per la Palestina

 

video milano https://www.facebook.com/share/v/mhhBxXrMT18tJfbg/?mibextid=WC7FNe

pc 13 ottobre - Morti sul lavoro, sono padroni e governo gli assassini

 

Sembra senza fine la strage quotidiana di lavoratori nei luoghi di lavoro.

Padroni e governo vorrebbero che ci piegassimo allo sfruttamento e che ci rassegnassimo ad andare al lavoro che per noi è vita, è futuro, ma che invece in questo loro sistema di sfruttamento significa morte, infortuni, menomazioni, e, se sei bracciante immigrato, sei pure un peso fastidioso di cui questi porci sfruttatori non vedono l’ora di sbarazzarsi buttandoti per strada con un braccio amputato, come è successo a Latina con Satnam Singh.

Sulle linee ferroviarie è un continuo bollettino di guerra da aggiornare quotidianamente, gli operai delle ditte di manutenzione stanno pagando pesantemente con la propria vita quello che un sistema sociale dovrebbe garantire a tutti: il diritto al lavoro e il diritto di poterlo eseguire in assoluta sicurezza.

Invece ancora una volta l’ennesima morte sul lavoro annunciata. Venerdì 5 ottobre è rimasto ucciso sul lavoro, da un treno in corsa, come a Brandizzo e come tutte le altre morti sul lavoro avvenute sui binari, Attilio Franzini, operaio del Gruppo Salcef, a San Giorgio di Piano, sulla linea ferroviaria Bologna-Venezia.

Vogliamo rendere giustizia per questa “morte annunciata” che non deve essere il conteggio delle morti ma che dobbiamo indirizzare e organizzare la nostra rabbia contro i responsabili di questa come di tutte le altre morti e stragi sul lavoro che sono i padroni, il governo e di tutto il loro sistema.

Ancora un operaio dell’appalto della manutenzione per la Rete Ferroviaria Italiana

pc 13 ottobre - MANUALE DI FORMAZIONE DI GIORNALISTI AL TEMPO DEL GOVERNO FASCISTA MELONI, una denuncia: Parleranno di un errore di stampa?

Nel solco di occupazione di tutti gli ambiti, politici-giuridici-culturali-informativi, ecc. oggi trattiamo della informazione a partire dalla traduzione del termine "stampa embedded" ovvero incorporata o meglio dire asservita e irregimentata e diffusora di fake news e revisionismo storico

Osservatorio democratico sulle nuove destre Italia

Da "Repubblica Bologna" del 11 ottobre 2024

La strage di Bologna diventa un attentato delle Brigate Rosse nel manuale per diventare giornalisti

Il riferimento al 2 agosto 1980 inserito fra il caso Aldo Moro, l’attentato a Vittorio Bachelet e il rapimento del giudice Giovanni D’Urso. Nessun accenno alla matrice neofascista

BOLOGNA – In un volume destinato agli aspiranti giornalisti che stanno preparando l’esame per diventare professionisti la strage alla stazione di Bologna viene inserita, en passant, in un paragrafo dedicato agli Anni di Piombo, nell’elenco degli attentati delle Br, tra Tobagi e il giudice D’Urso. E ci si dimentica pure di citare la matrice neofascista del 2 Agosto. Succede nel libro “Giornalista italiano. L’esame da professionista in più di 1000 domande e risposte”, edito da Agenmedia e firmato da Carlo Gugliemo Izzo, Adriano Izzo e Francesca Pantanella, nel capitolo 21 (“Elementi di storia e tecniche del giornalismo”), al paragrafo 65 che si occupa di “Cosa accadde nel mondo dell’informazione durante gli anni di piombo”.

Ecco il passaggio che riguarda la strage del 2 Agosto, a pagina 263: "A Milano, il 28 maggio 1980, Walter Tobagi, giornalista del Corriere della Sera venne ucciso dai killer della Brigata XXVIII Marzo. Sempre nell'80, pochi mesi prima, il 12 febbraio all'Università di Roma ammazzarono il vicepresidente

pc 13 ottobre - Il governo verso una manovra "lacrime e sangue" per proletari e masse popolari

da ORE12/Controinformazione rossoperaia del 9 ottobre

Tagli, tagli, tagli…. così si è presentata la Meloni parlando della prossima legge di bilancio e il ministro Giorgetti ci ha messo il carico dicendo che bisogna fare sacrifici per 5 miliardi. Ora, 5 miliardi sembrano pochi rispetto alle loro stesse cifre, parlano di una manovra che si aggira intorno a 24/25 miliardi complessivamente, alla quale mancherebbero almeno 10 miliardi. Quindi bisogna trovare questi 10 miliardi. Giorgetti è stato tacciato di vaghezza da Bankitalia, dai padroni stessi perché nel documento che è stato presentato in Parlamento ci sono solo delle cifre indicative, delle percentuali. Ancora non si sa esattamente di quanto e come sarà questa manovra che deve essere presentata entro ottobre in Parlamento e poi all'Unione europea e approvata entro fine anno.

I dati di Giorgetti sono stati ribaltati dalla Meloni che continua a fare propaganda sulla crescita del paese, sulla crescita dell'occupazione, sulla crescita di tutti i dati positivi, salvo che poi viene costantemente smentita dai dati effettivi, dall’Istat stessa, ma anche da Bankitalia, con la quale si è pure offesa per aver messo fuori il dato della cosiddetta “crescita”, perché non sarà più l'1 virgola qualcosa - che era già niente - ma sarà lo 0,8 o lo 0,6.

I dati di Giorgetti si devono adeguare poi a trovare questi 10 miliardi. La soluzione sembra quella di

pc 13 ottobre - Attacco all'Unifil: le parole e le azioni dell'imperialismo

La presenza dei caschi blu dell'Onu in Libano era quello di creare un'area cuscinetto tra la Linea Blu e il fiume Litani, per il rispetto del "cessate il fuoco"; in realtà è servita solo a fare da diga in difesa di Israele.

Ora però per l'azione di espansione dello Stato di Israele queste truppe dell'Unifil danno fastidio e devono essere tolte di mezzo, non solo perchè la loro presenza disturba quale testimone sul campo dei massacri, distruzioni in atto; ma soprattutto perchè il governo Netanyahu vuole cancellare questa "linea blu" per riportare migliaia di coloni israeliani nei villaggi dell'Alta Galilea, come prendersi il territorio di Gaza, dopo aver completato il genocidio e la cacciata dai loro territori della popolazione di Gaza.

Ipocritamente all'azione contro le truppe Unifil si sono sollevate "indignate" dichiarazioni degli Stati imperialisti, dalla Francia, all'Italia, a Biden, ecc. 

Ma se un solo cosiddetto "terrorista" avesse anche solo ferito un soldato americano, francese, italiano, ecc., se un paese della zona mediorientale avesse violato le disposizioni/spazi e sedi dell'Onu, avrebbero non fatto "vibranti dichiarazioni" ma organizzato un intervento armato.

Ma ora Israele bombarda anche le loro postazioni e Biden dice: "Vorrei che la smettessero...", della serie: 'per favore, andateci piano...'

Come ha detto ieri su Il manifesto l'analista, Lorenzo Trombetta, "Non ci saranno conseguenze per

pc 13 ottobre - Dalla manifestazione per la Palestina sabato12 a Milano

Il grido fortissimo e combattivo di una donna palestinese

Ascolta dal minuto 1:14:07 a 1:17:30

https://www.facebook.com/share/v/mhhBxXrMT18tJfbg/?mibextid=WC7FNe

Intervento del compagno di proletari comunisti di Bergamo
 







pc 13 ottobre - India - con tristezza, rabbia, riceviamo la notizia della morte del compagno prof. Saibaba - Onore e Gloria!

INDIA: Honor and Glory comrade GN Saibaba!

pc 13 ottobre - Il prigioniero politico Dr G N Saibaba è morto all'età di 57 anni a Hyderabad District - info press


Hyderabad District, October 12, 2024: Dr G.N. Saibaba, a former political prisoner and professor of English at Delhi University’s Ram lal Anand college, passed away late today following post-operative complications after undergoing surgery for gallbladder stones. He was 57.

The wheelchair-bound Saibaba, who was 90% disabled due to a childhood bout with polio, was undergoing treatment at Nizam’s Institute of Medical Sciences in Telangana’s Hyderabad district, where he was admitted 10 days ago due to ill health. His aides said he suffered a heart attack around 8 pm and was declared dead by doctors at the hospital at 8:30 pm.

Dr Saibaba was acquitted by the Nagpur Bench of the Bombay High Court on March 5 of this year, nearly 10 years after he was first arrested in an alleged Maoist links case. He was released from Nagpur

pc 13 ottobre - Il cane pazzo Israele spara anche sui soldati italiani in Libano

Da Controinformazione rossoperaia ORE 12 dell'11/10 

Israele è un cane pazzo, le truppe sioniste dell'esercito israeliano sono cani pazzi, Netanyahu è un cane pazzo, il governo e lo Stato sionista di tipo nazista d'Israele sono cani pazzi al servizio, però, di un sistema che pazzo non è, è il sistema imperialista capeggiato dall'imperialismo americano, il sistema imperialista che è la fase superiore del modo di produzione capitalista, ma che si basa sulle sue stesse regole che in nome del profitto, della conquista dei mercati, delle fonti energetiche, non guarda in faccia nessuno. E sostiene tutte le guerre che sono a suo servizio.

E’ la guerra che sta facendo, di tipo genocida, stragista, e disumana, lo Stato sionista di Israele al popolo palestinese e ora al popolo libanese, a partire dalla sua parte schierata con il popolo palestinese che è quella degli Hezbollah. Israele vuole distruggere, trasformare il Libano in un cumulo di macerie come Gaza e avere lì un governo che sia repressore dei palestinesi e truppe di complemento dell'esercito israeliano.

Per questo Israele dice alle postazioni dell'UNIFIL della missione delle Nazioni Unite in Libano, in cui sono presenti le truppe mandate da tutti i governi dei paesi imperialisti, di andare via.

Anche i soldati italiani c'erano lì da tempo per fare da interposizione e invece si trovano oggi il cane