venerdì 14 giugno 2019

pc 14 giugno - Contro il carcere assassino e il carcere tortura - scritte a Genova

alla sede Rai a Genova

Solidarietà con i prigionieri in sciopero della fame'

La facciata della sede Rai di corso Europa è stata imbrattata questa notte con scritte anarchiche.
E' stato scritto su una vetrata con riferimento a alcuni detenuti anarchici che si trovano in carcere in seguito all'operazione Scripta manent e in particolare a due detenute che si trovano recluse nel carcere dell'Aquila che da una settimana sono in sciopero della fame. Tra le altre scritte, oltre a 'Stato Boia' il 'No 41 bis' accompagnate dalla A cerchiata.

pc 14 giugno - Malpensa/DHL - morte e sfruttamento

Tragedie in aeroporto, due morti in poche ore

Si tratta di due lavoratori di Malpensa
Ieri mattina, mercoledì 12 giugno, per una coincidenza incredibile quanto assurda, due operai hanno perso la vita mentre lavoravano alla DHL dell’aeroporto di Malpensa.

Infortunio mortale
Un operaio di 49 anni è rimasto schiacciato da un mezzo impiegato in alcune operazioni di manovra al terminal 2 dell’aeroporto di Malpensa questa mattina poco prima delle 7. La tragedia è avvenuta nei magazzini cargo della DHL. A dare l’allarme al 118 i colleghi che erano presenti. Nonostante l’immediato intervento dei soccorsi l’uomo è deceduto.

Un'altra tragedia alla DHL di Malpensa
A poche ore di distanza dall’incidente mortale sul lavoro al terminal 2 dell’aeroporto milanese, un altro lavoratore, un 54enne è morto per arresto cardiaco a Malpensa. Da quanto riportato dal sindacato Cub Trasporti sembrerebbe che l’uomo, dipendente di Airport Handling, intorno alle 11.15 sia stato colto da malore al Cargo sotto Cargolux durante le operazioni di carico. Soccorso sul posto è stato poi trasportato in codice rosso all’ospedale Circolo di Varese dove, purtroppo, è deceduto per arresto cardiocircolatorio.

pc 14 giugno - Memphis USA - quanti morti ancora per mano dei pigs serial killers USA? Revolt/Party/Revolution

Brandon Webber


On June 12, federal marshals killed Brandon Webber, a young Black man from the Frayser neighborhood in Memphis. People in the neighborhood had had enough and decided to let the world know just how fed up they are, bravely standing up against guns, gas and all the rest. This gives heart not just to people in America, but all over the world. Standing up against police murder is righteous and we need more of it.

North Memphis, Tenn., June 12, 2019, after the murder by police of Brandon Webber. Photo: Jim Weber/Daily Memphian via AP

Memphis: People Righteously Rebel After Pig Murder of 20-Year-Old Brandon Webber

| revcom.us
On the night of June 12, a death squad anchored by U.S. Marshals called the “Gulf Coast Regional Fugitive Task Force” murdered 20-year-old Brandon Webber in the Frayser neighborhood of

pc 14 giugno - Lotta e barricate in Brasile

Greve Geral: Brasil amanhece com barricadas contra a 'reforma' da Previdência. Imagens (AND).


Greve Geral de 14 de junho: Desde a madrugada desta sexta-feira, todas as cinco regiões do Brasil registram protestos, cortes de estradas e paralisações contra a "reforma" da Previdência do governo Bolsonaro - tutelado pelo Alto Comando das Forças Armadas.
Compartilhamos com nossos leitores e leitoras imagens extraídas de veículos de imprensa de algumas das mobilizações. Durante todo o dia, a reportagem de AND e seus comitês de apoio espalhados pelo Brasil continuarão acompanhando as movimentações das classes trabalhadoras e divulgando as principais informações.
Bloqueio da BR-290, em Porto Alegre (RS). Foto: Eduardo Teixeira/Futura Press
Bloqueio na subida da ladeira do bairro de Oitizeiro, em João Pessoa (PB). Foto: Walter Paparazzo/G1
Rodovia Anhanguera, São Paulo: Foto: Reprodução
Barricada no bairro Bebedouro, em Maceió (AL). Foto: Movimento Unificado dos Trabalhadores
Barricada próxima a entrada da garagem da empresa Guanabara. Foto: Elizama Cardoso/Inter TY Cabugi
Barricada no bairro dos Bancários, em João Pessoa (PB). Foto: Danilo Alves/TV Cabo Branco
Manifestação na USP. Foto: Ronaldo Silva/Futura Press
 
 São Paulo. Foto: Reprodução

pc 14 giugno - Cremona - per le lotte dei facchini solo polizia

Cremona. Caricati dalla polizia i facchini della Finiper


Polizia e carabinieri hanno caricato con violenza i 170 facchini licenziati da Finiper, che con le loro famiglie protestavano questa mattina a Soresina, davanti alla sede della società. Ci sono feriti.
Dopo aver sottoscritto un accordo alla Prefettura di Cremona, la Finiper – proprietaria dei supermercati IPER con un fatturato di 2 miliardi e una quota di mercato della grande distribuzione pari al 20,5 % – si era rimangiato tutto e aveva sbattuto i 170 facchini in mezzo alla strada.
Questa mattina i lavoratori avevano dato vita a una nuova mobilitazione insieme all’Unione Sindacale di Base, minacciati dalle forze dell’ordine in assetto antisommossa nonostante la presenza di tanti bambini, figli dei facchini licenziati.
Finiper ha preso a pretesto il cambio di sede del magazzino con il tentativo di non confermare gli attuali livelli occupazionali. Come sempre i padroni vogliono fare profitto sulla pelle delle persone.
Nei giorni scorsi i facchini avevano attuato iniziative nei vari supermercati IPER -riscuotendo la solidarietà degli altri lavoratori e dei clienti – come ad esempio riempire i carrelli e lasciarli alle casse belli carichi.
Il video sulle cariche di polizia:


pc 14 giugno - Giù le mani da Sole e Baleno - Boicottare comunque il film e trasformare la mobilitazione in elogio della rivoluzione e dichiarazione di guerra allo stato borghese e al capitale

“Parla, in maniera distorta, della storia dei nostri compagni e di chi quei giorni convulsi li ha vissuti sulla propria pelle”, erano state le ragioni del boicottaggio

Esce in Italia ma non a Torino Soledad, il film sulla storia dei due anarchici No-Tav

La regista è Agustina Macri, figlia del presidente dell'Argentina, il paese da cui proveniva la ragazza. La pellicola sarà proiettata solo nel Cuneese
Esce oggi in 26 sale italiane - ma non a Torino - “Soledad”, il film sulla storia d’amore e di anarchia di Sole e Baleno, arrestati nel 1998 con l’accusa di essere i “lupi grigi” responsabili di diversi attentati contro la Torino-Lione e morti suicidi in carcere. Nonostante la pellicola sia ambientata a Torino e sia stata anche finanziata dalla Film commission piemontese, infatti, la realizzazione del film era stata accolta da forti contestazioni e oggi nessun cinema ne ospiterà la proiezione: le uniche due sale in Piemonte che hanno scelto di mettere Soledad in cartellone sono a Savigliano e a Saluzzo, in provincia di Cuneo.
La pellicola che ripercorre le vite di Edoardo Massari, detto “Baleno”, e Maria Soledad Rosas, “Sole”, arrivata ventenne dall’Argentina a Torino, è stato girato tra molte polemiche dalla regista Agustina Macri, figlia del presidente argentino Mauricio Macri, sulla base sul saggio di Martín Caparrós, “Amore e Anarchia – La vita urgente di Soledad Rosas 1974-1998”, edito da Einaudi.
Alcuni manifestanti del mondo anarchico torinese si erano ritrovati per contestare le riprese del film fatte alla Certosa di Collegno e al carcere Le Nuove due anni fa: “Parla, in maniera distorta, della storia dei nostri compagni e di chi quei giorni convulsi li ha vissuti sulla propria pelle”, erano state le ragioni del boicottaggio. Probabilmente anche per il clima che si era creato attorno alla pellicola, la produzione aveva scelto altre location in Liguria per continuare le riprese.

pc 14 giugno - Ai metalmeccanici che manifestano a Napoli - da Taranto Arcelor Mittal

ARCELORMITTAL TARANTO una cassintegrazione che smaschera l’infame accordo AM-DI MAIO-FIM/FIOM/UILM/USB che taglia lavoro e salute e prosegue l’opera di padron RIVA

Siamo di fronte da tempo ad una crisi mondiale della siderurgia che è una crisi di sovrapproduzione, non perchè si produce troppo acciaio per i bisogni delle popolazioni del mondo, che anzi, avrebbero un bisogno enormemente superiore dell’attuale produzione, quanto perché si produce per il profitto dei padroni e per il mercato mondiale in preda ad un’acuta guerra commerciale alimentata negli ultimi tempi dal protezionismo imperialista di Trump e dalla contesa con la Cina.
Era del tutto evidente che questo si sarebbe riversato in maniera diretta o indiretta sull’Europa dell’acciaio sia sulla concorrenza nel mercato europeo, sia sull’esportazione di acciaio da parte dei monopoli europei. In questo quadro l’ArcelorMittal è entrata di fatto nell’occhio del ciclone,
Ma come reagisce ArcelorMittal alla crisi. Secondo la ricetta di sempre, scaricandola su operai, su condizioni di lavoro, salari, occupazione, sicurezza e costi antinquinamento
A Taranto ad AM è stato dato lo stabilimento da DI MAIO e Sindacati confederali più USB con un accordo che ha buttato fuori 2600 operai con criteri di discriminazione selvaggia – recentemente smascherata anche da una sentenza della magistratura – cui hanno attivamente partecipato capi e sindacalisti del padrone. E ora i piani del padrone proseguono con la richiesta di 1400 operai in CIGO – mentre lo stabilimento al di là delle promesse e piani del padrone continua a produrre insicurezza, incidenti, infortuni e sopratutto prosegue nell’inquinamento ambientale.

SLAI COBAS per il sindacato di classe
via L. Andronico 47 TA slaicobasta@gmail.com 3475301704
blog tarantocontro

pc 14 giugno - Sciopero dei metalmeccanici - ma quale sciopero per gli investimenti...

da operai contro

FUORI LOGICA. INVESTONO PER LICENZIARE, SCIOPERIAMO PER PIÙ INVESTIMENTI

 Dalla pagina facebook del collettivo 48ohm, post del 7 giugno 2019 (www.facebook.com/collettivo48ohm/) Ed anche questa è andata. Meno di un anno fa il governo celebrava la sua vittoria con il […]

Dalla pagina facebook del collettivo 48ohm, post del 7 giugno 2019 (www.facebook.com/collettivo48ohm/)

Ed anche questa è andata.
Meno di un anno fa il governo celebrava la sua vittoria con il rilancio della produzione nei siti dell’ex Ilva, anche i sindacati che utilizzarono il referendum per lavorare ai fianchi gli operai facendo leva sulla paura e sul ricatto avevano di che festeggiare. Il loro era il migliore degli accordi possibili, dicevano.
Gli operai con i migliori accordi promossi da padroni, governi e sindacati vengono prima tenuti nella condizione di non nuocere, di non disturbare i piani di ripresa dei profitti padronali, di accettare lo sfruttamento alle condizioni più meschine, poi vengono definitivamente condannati alla miseria.

Gli operai di Taranto sono stati prima avvelenati poi messi sulla via del licenziamento. Anche in

pc 14 giugno - Assemblee contro la repressione da sostenere - La definizione stato penale non ci piace, si tratta di moderno fascismo-stato di polizia-dittatura del capitale - proletari comunisti/PCm Italia

Roma. Contro lo Stato penale e di polizia. Assemblea del centro-sud



pc 14 giugno - Verso il 19 giugno - India: libertà per Saibaba e tutti i prigionieri politici in india

La condizione di salute attuale del Prof. G.N. Saibaba, sotto l'ondata di caldo che investe Nagpur

Oggi, sabato 11 maggio 2019, ho in carcere incontrato mio fratello, Dr. G. N. Saibaba, per accertarmi delle sue attuali condizioni di salute e dargli alcuni libri e medicine. Durante la nostra conversazione di meno di mezz'ora, non sono riuscito a ottenere informazioni complete sui suoi problemi di salute nel concitato scambio di parole attraverso i telefoni separati da una lastra di vetro sbiadita, vi faccio in breve relazione:

1. L'11 maggio 2019 a Nagpur il sole è estivo e molto caldo, è umido e fa terribilmente caldo. Dalle 9 alle 17 i raggi solaro entrano direttamente nella piccola "cella Anda" (cella ad alta sicurezza), dove

pc 14 giugno - Il 19 giugno diamo informazione e sostegno alla manifestazione nazionale a parigi del 22 giugno per la liberazione di Georges Ibrahim Abdallah

Manifestazione nazionale per la liberazione Georges Abdallah!
Mentre il nostro compagno Georges Abdallah ha iniziato, dallo scorso ottobre, un 35 ° anno di detenzione, le voci e le forze che si mobilitano per chiedere la sua liberazione continuano a crescere oggi. Questa mobilitazione si concentra sul livello nazionale e internazionale e sta ora smuovendo le acque.
Più che mai, la richiesta per la liberazione del nostro compagno deve essere difesa e riaffermata, ma non, come afferma lo stesso Georges Abdallah chiedendo la sua libertà, ma combattendo e stabilendo un vero equilibrio di potere attraverso azioni militanti ovunque e su tutti i fronti. È attraverso questa

pc 14 giugno - Sistema delle cooperative = caporalato legalizzato

Ogni inchiesta che squarcia il velo sul sistema delle cooperative trova facilmente del marcio.
Ma solo la rabbia e la forza organizzata dei lavoratori, potrà fare i conti con il caporalato legalizzato, e con i padroni appaltanti i veri responsabili di questo sfruttamento.


Rinviati a giudizio i vertici della cooperativa CLG, già operante nell’appalto NIIAG una storica fabbrica di Bergamo, (ex Arti Grafiche) da molti anni trasformata in maxi appalto, dove almeno metà del lavoro produttivo è andato alle cooperative logistiche, con buona pace dei confederali che incassavano le tessere.
Su azione dei lavoratori e del sindacato, sono finiti sotto accusa per estorsione, per aver sottoposto i lavoratori al ricatto del posto di lavoro in cambio della sottoscrizione di una conciliazione tombale per differenze retributive quali 13, TFR...
Lo Slai Cobas per il sindacato di classe è stato ammesso come parte civile.
Le conciliazioni tombali, molto diffuse nel settore delle cooperative, sono una propria e vera piaga, usata per far sottoscrivere ai lavoratori, quasi sempre di fronte a sindacati compiacenti, la rinuncia al pregresso in cambio di importi, sempre insufficienti e troppo spesso bassissimi.
Nel silenzio generale di ogni tipo di autorità.
In questo caso, dopo aver subito per anni, i lavoratori hanno deciso di ribellarsi con lo Slai Cobas.




giovedì 13 giugno 2019

pc 13 giugno - LE MAMME DEI TAMBURI/TARANTO OCCUPANO LA SCUOLA - SOLIDARIETA' DELLE LAVORATRICI DELLO SLAI COBAS

(dal blog tarantocontro)
Questa mattina una rappresentante dello Slai cobas per il sindacato di classe è andata alla scuola Deledda per portare la solidarietà e l'appoggio alla decine di mamme, ma anche padri, che stanno occupando da ieri la scuola (una delle due scuole chiuse dal Sindaco di Taranto per l'inquinamento delle collinette Ilva) per pretendere di sapere il futuro dei loro figli, a fronte delle non risposte da parte del Sindaco.
Sono determinate a occupare finchè non saranno fatti degli atti concreti per tutelare la salute e l'istruzione dei loro figli.
"In questa scuola i bambini non possono tornare a studiare - hanno detto - Sulle collinette abbiamo documenti dell'Arpa che dimostrano un superamento della concentrazione massima di diossina del 4,5% in più (la soglia massima è fissata a 10 nanogrammi, e invece ne risultano 45,06). Ma vi è anche

pc 13 giugno - USA Memphis brucia - contro la brutalità poliziesca rivolta

Violence erupts in Memphis after US marshals kill suspectMemphis shooting

Memphis shooting: Police injured with bricks in violent protest after shooting in Frayser (Image: Twitter @stoolmemphis/ @cole_brundege )
Memphis police officers were called in to assist US Marshals, WMC reported.
Several officers have been injured as public attack them with bottles and bricks after hearing gunfire.


The US marshals shot a man they were trying to arrest on a warrant on Wednesday evening in the working-class neighbourhood of Frayser, according to the Tennessee Bureau of Investigation.

At least 24 police officers were injured in Memphis, Tennessee in violent clashes Wednesday night with protesters, who took to the streets following the shooting death of a man killed by US Marshals during an attempted arrest.
At least 24 police officers were injured in Memphis, Tennessee in violent clashes Wednesday night with protesters, who took to the streets following the shooting death of a man killed by US Marshals during an attempted arrest. (Reuters)                         

pc 13 giugno - “Sono stata violentata più volte, da più uomini insieme, per giorni, settimane. l'inferno dei lager libici - dove la carogna Salvini vuole ricacciare i migranti

Tunisia, il rifugio di chi scappa dalla Libia. ‘Io incinta dopo gli stupri nei lager’: ora Isatu deve decidere se tenere il bambino



 REPORTAGE - Ha 28 anni, è originaria della Sierra Leone ed è "scappata di casa perché non volevo sottopormi a mutilazioni genitali", racconta nel centro di accoglienza gestito dalla Mezzaluna Rossa a Medenina. E' fuggita da Tripoli durante gli scontri tra le truppe di Sarraj e quelle di Haftar. Rose Marie, invece, in Tunisia è arrivata già morta, vittima di un naufragio: ora riposa nel ‘Cimitero degli Sconosciuti’, dove sono sepolte oltre 400 persone: lei è l'unica ad avere una tomba con il nome



 Molti particolari li ho rimossi, li voglio dimenticare. Le prigioni in Libia sono così, quelli non sono uomini, sono bestie. Tentare ancora la fortuna in barcone verso l’Italia? La mia famiglia non mi avrebbe mandato un centesimo dopo che sono scappata di casa perché non volevo sottopormi a mutilazioni genitali”. La lucidità con cui Isatu ricorda l’inferno della detenzione nei lager delle milizie in Tripolitania è disarmante.
Lo stupro, etnico e di massa, riconosciuto come arma di guerra e parte dell’accusa nel processo genocidiario durante il conflitto nei Balcani nella prima metà degli anni ’90, oggi ormai è di drammatica attualità. Come migliaia di donne vittime di questa pratica disumana in decenni di violenze nei conflitti più cruenti della storia, dal Ruanda alla Cecenia passando per quanto accade ogni giorno in Congo, Centrafrica e così via, Isatu la conseguenza degli stupri se la porta in grembo. Lei ha 28 anni, originaria di un villaggio della Sierra Leone ed è scappata dalle imposizioni della sua famiglia e della sua comunità.
“Quando la Guardia nazionale ce l’ha portata qui nel centro di Medenina, Isatu era incinta di pochi mesi, adesso è al settimo circa e stiamo cercando di capire con lei la sua volontà. Conoscendo l’origine della sua gravidanza, al tempo le abbiamo chiesto se volesse interrompere il processo, in fondo la legge nel nostro Paese lo consente. Lei ha voluto proseguire, ora il dubbio è legato alla sua volontà o alla necessità che quel figlio, o figlia che sia, resti con lei”. Mongi Slim è il responsabile della Mezzaluna Rossa tunisina del governatorato di Medenina e Zarzis. Tocca a lui gestire coi pochi fondi che il governo di Tunisi garantisce una mezza dozzina di centri di accoglienza dove, soprattutto dall’inizio del 2019, i migranti in fuga da una Libia fuori controllo arrivano ormai quotidianament

pc 13 giugno - Libia- il lurido e corrotto Serraj torna a chierere aiuti militari all'Italia, parlando come Salvini.. ma sia lui che l'imperialismo italiano e il suo governo sono i cavalli perdenti che affondano nel pantano libico

Libia, al-Sarraj a SkyTg24: “Haftar ha fallito, ma c’è bisogno dell’Italia. Rischi? Migrazione e infiltrazioni terroristiche”

Il premier del cosiddetto Governo di Accordo Nazionale sostenuto dalle Nazioni Unite fa la voce grossa prevedendo una sconfitta del suo principale rivale sul terreno, ma disegnando una situazione che, dopo mesi di scontri tra le diverse fazioni in campo, si è già trasformata in una crisi umanitaria. Poi parla di rischio Isis: "Stanno di nuovo crescendo, stanno combattendo nelle città del sud"



Fayez al-Serraj torna a parlare e a chiedere appoggio a Italia e Unione europea paventando un nuovo aumento delle partenze di migranti dalle coste libiche con il rischio di infiltrazioni terroristiche, visto che “l’Isis sta crescendo nel nostro Paese”. In un’intervista rilasciata a SkyTg24 Mondo, il premier del cosiddetto Governo di Accordo Nazionale sostenuto dalle Nazioni Unite fa la voce grossa prevedendo una sconfitta del suo principale rivale sul terreno, il generale della Cirenaica Khalifa Haftar, ma disegnando una situazione che, dopo mesi di scontri tra le diverse fazioni in campo, si è già trasformata in una crisi umanitaria. “Haftar tornerà da dove è partito – ha detto – Eppure non c’è da essere soddisfatti. Ci sono centinaia di vittime, più di 100mila sfollati, quartieri distrutti, denuncio inoltre bombardamenti su obiettivi civili come scuole, ospedali, aeroporti. La Comunità internazionale deve aiutarci a fermarli. Il rischio è che anche Paesi vicini, compresa l’Italia, ne subiscano le conseguenze”

pc 13 giugno - verso il 19 giugno - massimo sostegno allo sciopero della fame nel carcere dell'Aquila

Carcere dell'Aquila. Sciopero della fame contro il 41 bis.

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Grazie al coraggio di due detenute si torna a parlare delle vergognose condizioni detentive al carcere de l’Aquila. Lo sciopero arriva nel contesto di un tentativo di inasprimento del regime del 41 bis.

Il 6 giugno scorso il capo del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria Francesco Basentini ha ipotizzato un ulteriore restrizione della possibilità di interrompere l’isolamento a cui sono costretti i detenuti sottoposti 41 bis.
Il dirigente del DAP, in commissione antimafia, ha parlato di «una proposta di modifica normativa nel senso di escludere i garanti locali dal potere di visita e di colloquio con i detenuti al quarantuno bis».
La gravità di tali esternazioni ha prodotto immediatamente polemiche: prima tra tutte è arrivata la reazione dell’Unione delle Camere Penali che ha espresso la sua preccupazione per una norma che interviene su detenuti a cui sono già “oltremodo contratti i diritti soggettivi e le libertà individuali” (oltre a rivelare la cultura dell’amministrazione penitenziaria che considera evidentemente i garanti un ostacolo al sereno funzionamento del carcere).

pc 13 giugno - Contro l'imperialismo e i regimi reazionari - la via giusta e necessaria è la lotta armata dentro la strategia e la tattica della guerra di popolo di lunga durata

jueves, 13 de junio de 2019

INDIA: Acciones de la guerra popular en Andhra Pradesh y Chhattisgarh.


 
correovermello-noticias
New Delhi, 13.06.19
Un enfrentamiento entre fuerzas del maoísta Ejercito Guerrillero Popular de Liberación y fuerzas represivas Greyhounds y Special Police Party, se ha producido en el Estado de Andhra Pradesh.
El reporte informa, que según fuentes policiales, en el día de ayer, una unidad maoísta, formada por aproximadamente 20 combaitentes rojos, ataco a las fuerzas gubernamentales en una zona boscosa. Según el reporte el ataque del EGPL, estaba dirigido por el camarada Naveen, responsable del Comité del Área de Galikonda del PCI (maoísta). 

En otra información de la prensa india se informa de un ataque, ayer miércoles, de unidades maoístas contra un almacén de hojas de Tendu (planta Diospyros Melonoxylon), en la aldea de Nawamguda, distrito de Chiyattand en Chhattisgarh.
Las perdidas, según medios de prensa, ascienden a 90 millones de INR y se han destruido cerca de 1700 sacos de hojas. La policía afirma que tras el ataque esta el Comité Divisional de Manpur del clandestino PCI (maoísta).

pc 13 giugno - Memphis USA - i vigliacchi killers seriali della polizia USA uccidono ed è rivolta - serve un nuovo Black Panther Party adeguato alla guerra di classe oggi contro lo stato del fascioimperialista Trump e la sua polizia

Memphis, polizia uccide un afroamericano: esplode la rivolta

Scontri dopo la morte di un 20enneMemphis, rivolta dopo nero ucciso da polizia: 24 agenti feriti Polizia: ucciso aveva un fucile. Testimoni oculari smentiscono. Avviata inchiesta Tweet Un altro ragazzo nero ucciso dalla polizia: notte di rabbia a Memphis 13 giugno 2019 L'uccisione di un ragazzo afroamericano da parte degli agenti della polizia penitenziaria, a Memphis, negli Stati Uniti, ha provocato una rabbiosa protesta nella notte, durante la quale 24 poliziotti sono stati feriti dalle pietre e dai mattoni lanciati dai manifestanti. L'uccisione di un ragazzo di 21 anni, Brandon Webber, è avvenuta ieri sera, intorno alle 19, a Frayser, quartiere popolare a nord del centro di Memphis. Webber, ricercato dalla polizia, avrebbe puntato un'arma contro gli agenti mentre cercava di fuggire, secondo il racconto delle autorità; non è chiaro se a sparare contro di lui siano stati uno o più agenti. Secondo alcune fonti del Daly Memphian, contro Webber sarebbero stati sparati fino a venti proiettili; l'uomo è morto davanti alla sua abitazione. Polizia: ucciso aveva un fucile Brandon Webber è stato descritto come un "sospettato violento" dalla polizia, secondo la quale il ragazzo avrebbe puntato un fucile contro gli agenti. Ricostruzione smentita da alcuni testimoni oculari e sulla quale sono state avviate delle indagini. Indagine avviata dal Tennessee bureau of investigation Il Tennessee Bureau of Investigation ha aperto un'indagine sulla morte di Brandon Webber, il giovane afroamericano di 20 anni ucciso a Memphis dalla polizia che lo aveva fermato per un controllo. Episodio che ha scatenato le ire della comunità nera della città. - See more at: http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/memphis-rivolta-nero-ucciso-polizia-1e0a85ad-a2a6-4da6-a840-4c67c2013398.html

I precedenti

Solo nei primi 6 mesi dello scorso anno sono state oltre 500 le persone uccise dalla polizia negli Stati Uniti. Nel 2018, dopo la morte di un uomo durante un controllo a Chicago si sono verificate  forti proteste in città. Negli Usa i precedenti analoghi, quasi sempre con vittime afroamericane, sono tantissimi. Uno dei casi più eclatanti è stato quello di Trayvon Martin, 17enne di colore ucciso in Florida il 26 febbraio del 2012: camminava con il cappuccio della felpa in testa e dopo una lite è stato ucciso da un vigilante volontario. L'uccisione del ragazzo ha scatenato manifestazioni in tutto il Paese. Nel 2014 altre violente proteste sono scoppiate a Ferguson, in Missouri, dove il 18enne afroamericano Michael Brown, sospettato di aver commesso un furto in un negozio, è stato ucciso nonostante fosse disarmato. Nel novembre dello stesso anno, un ragazzino di 12 anni è stato ucciso da un agente a Cleveland, Ohio: Tamir Rice stava giocando con una pistola giocattolo e il poliziotto ha fatto fuoco pensando fosse un'arma vera. Nel 2015, Freddie Gray, 25enne afroamericano è morto a Baltimora, Maryland, dopo essere stato arrestato e caricato su un furgone della polizia con l'accusa di avere con sé un coltello a serramanico. Nel 2016, a Charlotte, in North Carolina, è morto il 43enne di colore Keith Lamont Scott davanti alla moglie. L’episodio ha scatenato la rabbia dei manifestanti.

pc 13 giugno - verso il 19 giugno - dare continuità e organizzazione nazionale stabile alla lotta contro il carcere assassino e il carcere tortura - srpitalia@gmail.comcarcere -

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Si tratta innanzitutto di supportare e dare voce a chi, tra enormi difficoltà, trova il coraggio e la forza di opporsi da dentro a questo regime, a quanti osano ribellarsi agli abusi quotidiani pur consapevoli delle conseguenze cui vanno incontro: pensiamo alle mobilitazioni tramite scioperi della fame e battiture effettuate nella sezione maschile del 41bis a L’Aquila contro le vessatorie limitazioni sull’uso della tv, così come lo sciopero della fame da parte degli internati al 41bis di Tolmezzo (carcere in cui era stata da poco trasferita in blocco – e qui non funzionante – la “casa lavoro” dal carcere de L’Aquila), per il ripristino del minimo di attività lavorative necessarie alla cessazione della misura di sicurezza cui sono sottoposti pur avendo terminato di scontare la pena. Abbiamo sostenuto e seguito da vicino la protesta della compagna Nadia Lioce, processata (e assolta…) per una serie di battiture motivate dalla sottrazione di alcune carte processuali; di fatto le sue dichiarazioni rese al processo e le memorie difensive, oltre a dimostrarsi un boomerang nei confronti dell’amministrazione penitenziaria, hanno contribuito a squarciare il velo rispetto alle angherie e ai soprusi di chi è recluso nelle sezioni 41bis, in questo caso del carcere de L’Aquila.
La sezione 41bis di Cuneo, riaperta di recente, è una delle “peggiori” come conferma Alessio Attanasio, sepolto nelle sezioni 41bis ininterrottamente dal 2002, nelle pagine del suo libro, “L’inferno dei regimi differenziati”. Frutto di una serie di corrispondenze, dopo anni di sforzi e difficoltà, è riuscito a essere pubblicato. Il testo, una preziosa testimonianza dell’inferno del 41bis e dei regimi differenziati, ci ha sollecitato, come Campagna, a supportare la sua lotta attraverso presentazioni del libro in diverse città.

pc 13 giugno - verso il 19 giugno - materiali per un bollettino nazionale in uscita - srpitalia@gmail.com


Silvia Ruggeri e Agnese Trentin fan parte delle due ultime retate repressive, quelle che a partire dal 7 febbraio, e insieme allo sgombero dell’Asilo occupato di Torino, hanno segnato questa fase sia di escalation militarizzante del potere sia di una nuova determinazione di lotta che ha attraversato il movimento e alcuni settori proletari.
Così è molto significativo che le imputazioni contro le/i compagne/i traducano in associazione sovversiva e terrorismo lotte e militanza solidale a fianco dei settori proletari più sfruttati e oppressi e contro le strutture militari loro indirizzate, come i CPR. Lottare, attaccare queste strutture diventa un crimine. Impoverire, sfruttare popolazioni intere, deportare, affogare migranti, invece, lo chiamano “gestione dei flussi migratori”, o ancor più cinicamente “cooperazione internazionale”. Il rovesciamento della realtà non ha più limiti, una classe dominante semplicemente criminale e terrorista bolla con tali epiteti chi resiste e lotta, magari per la rivoluzione sociale. I nazisti hanno fatto scuola.
la forma di carcerazione inflitta a Silvia, Agnese ed Anna ne è un ulteriore salto di qualità: Alta Sicurezza aggravata, informata dal regime 41bis. È grave per le prime due compagne, appena arrestate, e lo è anche per Anna Beniamino che è stata appena condannata a ben 17 anni. Ed è ancor più grave il trattamento perpetuato ai danni di Nadia Lioce che da 15 anni resiste al 41bis.





pc 13 giugno - morti amianto ilva.. troppo fiducia nellamagistratura - poca fiducia su un lavoro realeper una verra guerra al capitale che uccide


E' giunta l'ora della giustizia per i morti di amianto all'ex ITALSIDER- ILVA di Taranto: giovedì
13 giugno attesa la sentenza della Suprema Corte di Cassazione di conferma delle condanne agli
ex dirigenti aziendali. AIEA parte civile nella lunga e dolorosa vicenda processuale .
“Attendiamo da quasi 10 anni anni che ci sia un atto tangibile di giustizia per 'i morti di amianto'
all'ex ITALSIDER-ILVA di Taranto e ci auguriamo vivamente che questa sia la volta buona, con la
conferma in Cassazione delle condanne per gli ex dirigenti aziendali, imputati della morte per
mesotelioma di numerosi lavoratori!”: è quanto ha dichiarato Maura Crudeli, presidente nazionale
di AIEA, Associazione Italiana Esposti Amianto, parte civile nella lunga e dolorosa vicenda
processuale il cui ultimo atto, è previsto giovedì 13 giugno presso la Suprema Corte di Cassazione,
IV Sezione Penale (piano 2).
Un atto che arriva a due anni esatti dalla sentenza del 23 giugno 2017 della Corte d'Appello di
Lecce, Sezione Distaccata di Taranto: furono tre gli ex dirigenti dello stabilimento ex ITALSIDERILVA
di Taranto condannati con l'accusa di omicidio colposo e di omissione dolosa di cautele, ma
che adesso sono rimasti in due, in seguito del decesso di Giambattista Spallanzani, condannato in
appello a 2 anni e 8 mesi (9 anni in primo grado). Rimangono quindi Sergio Noce, condannato a 2
anni e 4 mesi (9 anni e 6 mesi in primo grado) e Attilio Angelini a 2 anni (9 anni e 2 mesi), mentre
Fabio Riva, ex vicepresidente di Riva Fire, e Luigi Capogrosso erano stati precedentemente assolti
dalla Corte d'Appello.

pc 13 giugno - ci aspettiamo un nuovo appello da padre Zanotelli - ci aspettiamo una proposta di assedio permanente del Parlamento contro il decreto sicurezza bis

Il 27 novembre 2018 sarà ricordato come il Martedì Nero della Repubblica italiana perché il Parlamento ha trasformato in legge il Decreto Sicurezza che è in netta contraddizione con i principi della nostra Costituzione. E questo è avvenuto senza una discussione parlamentare e senza la possibilità di inserire emendamenti.
Altro che centralità del Parlamento! E’ un brutto segnale per la nostra democrazia!

Infatti il Decreto Sicurezza è una legge repressiva anche nei confronti degli italiani. Rende reato, per esempio, il blocco delle strade o delle ferrovie (strategia nonviolenta attiva), proibisce l’assembramento di persone (elemento costitutivo della stessa democrazia), impone il daspo e gli sgomberi . E’ forse l’inizio di un sistema poliziesco guidato dall’uomo forte?
Ma la gravità di questo Decreto sta nel fatto che nega i principi di solidarietà e di uguaglianza che sono alla base della nostra Costituzione. Infatti questo Decreto prevede per i migranti l’abolizione della protezione umanitaria, il raddoppio dei tempi di trattenimento nei Centri per il Rimpatrio (CPR), lo smantellamento dei centri SPRAR (Sistema per i richiedenti asilo e rifugiati) affidati ai Comuni (un’esperienza ammirata a livello internazionale, per non parlare di Riace), la soppressione dell’iscrizione anagrafica con pesanti e concrete conseguenze, l’esclusione all’iscrizione del servizio sanitario nazionale e la revoca di cittadinanza per reati gravi.

pc 13 giugno - FORMAZIONE OPERAIA - IL SALARIO E' UNA GRANDEZZA FISSA CHE NON PUO' AUMENTARE? E PERCHE' INVECE PUO' DIMINUIRE? - Marx - "Salario prezzo e profitto" 1° parte

Marx inizia la sua esposizione al Consiglio generale dell'Associazione internazionale dei lavoratori, conosciuta poi come 'Prima Internazionale', con la critica al "cittadino Weston" - un operaio influente attraverso i suoi scritti nelle Trade Unions nell'Inghilterra dell'epoca che erano le più forti organizzazioni sindacali formate dai lavoratori - perchè ritiene importante chiarire la questione della lotta per il salario in una fase caratterizzata da "infezioni di scioperi".
Egli dice che il cittadino parte innanzitutto da due premesse sbagliate. Una che "l'ammontare della produzione nazionale è qualcosa di fisso"; due che "la somma dei salari reali" è anch'essa "un "importo fisso", una grandezza costante".
La prima questione è palesemente fasulla perchè, dice Marx, "il valore e la massa della produzione aumentano di anno in anno... le forze produttive del lavoro nazionale aumentano... la quantità di denaro necessaria per la circolazione di questa produzione accresciuta cambia continuamente". Quindi, non è una grandezza costante ma una grandezza variabile, grazie "all'accumulazione del capitale e delle forze produttive del lavoro".

Un aumento generale dei salari ottenuto dai lavoratori interverrebbe in questo stato di cose esistente, ma non nel senso sostenuto da Weston, perchè interverrebbe nel rapporto tra profitti e salario. E questo perfino se Weston avesse ragione sulla quantità costante della produzione, dato che, spiega Marx con un esempio, pur ponendo un numero determinato, per esempio 8, esso può essere composto

pc 13 maggio - A proposito dello sciopero dei metalmeccanici - sui sindacati confederali e sulla Fiom alla Tenaris di Bergamo e nella siderurgia

I  principali responsabili della situazione attuale negativa per gli operai, ottima per i padroni, non sono solo Fim e Uilm, da sempre sindacati filo-aziendali (concertazione-partecipazione agli utili da parte della Fim e produttivismo da parte della Uilm - i delegati della Uilm in acciaieria sono quelli che sponsorizzano le magliette con il record di colate), ma in particolare è il ruolo della Fiom, come ha detto il segretario Mirco Rota: “dal 2000 siamo il sindacato maggioritario in fabbrica, che ha determinato la linea sindacale in fabbrica… nei prossimi mesi nella siderurgia come in altri settori si sta avvicinando una situazione di crisi… vogliamo parlare con questo governo, vedere se quello che si sta facendo è nella giusta direzione per difendere l’economia italiana, l’industria italiana...".
Una linea sindacale di subordinazione degli interessi operai alla produzione a tutti i costi per i profitti dei padroni (Rocca, ENI, etc.) e che nella crisi capitalista porta all’aumento della concorrenza tra gli operai nelle varie nazioni per mantenere alti i margini di profitto dei padroni, con conseguenza diminuzione del salario, taglio di posti di lavoro, aumento della produttività, della flessibilità, della precarietà, dei morti sul lavoro.
SE QUESTA E’ LA REALTA’ AGLI OPERAI CHE VOGLIONO LOTTARE PER CAMBIARE, SERVE UN SINDACATO CON UNA LINEA DI CLASSE, PER SVILUPPARE LA NECESSARIA guerra di classe contro padroni e governo

Unico modo per ottenere AUMENTI SALARIALI, SICUREZZA E DIGNITA’ SUL LAVORO.

operai Dalmine Tenaris
Slai cobas per il sindacato di classe - BG

pc 13 giugno - "Ancora un giorno" un film interessante - pubblichiamo una recensione

Film rivoluzionario, sia nella forma che nel contenuto, narra la lotta per la liberazione dal colonialismo e dall’apartheid attraverso un geniale utilizzo di immagini odierne, di repertorio e disegni animati

Ancora un giorno l
Ancora un giorno di Raúl de la Fuente e Damian Nenow, Spagna, Polonia, Germania e Belgio 2018 è certamente il miglior film uscito nelle sale italiane quest’anno. È tratto dal più sentito libro-reportage del grandissimo giornalista socialista polacco Ryszard Kapuscinski. Quest’ultimo si ritrova a essere l’unico giornalista straniero che ha avuto il coraggio di rimanere in Angola in un momento decisivo della storia della liberazione del terzo mondo dal dominio colonialista. In Portogallo aveva appena avuto luogo l’ultima grande rivoluzione europea, la Rivoluzione dei garofani del 25 settembre 1974, che ha portato alla rovinosa caduta del più longevo regime fascista del mondo, quello instaurato dall’economista ultraliberista António de Oliveira Salazar nel lontano

pc 13 giugno - Torino - Le vite dei lavoratori come strumento di propaganda - un contributo

stralci 
Enzo Pellegrin
11/06/2019

Ha destato un certo scalpore il trattamento riservato dai riders torinesi scesi in manifestazione qualche giorno fa ad alcuni rappresentanti politici dei Cinquestelle, i quali avevano avvicinato i manifestanti per portare solidarietà (e verosimilmente documentare la loro vicinanza sulle rispettive bacheche propagandistiche).


Nel video che può vedersi qui, i riders cacciano via senza mezzi termini la consigliera regionale Francesca Frediani e la deputata Jessica Costanzo. In particolare, i lavoratori apostrofano i politici gridando "Fatevi il selfie che poi domani fate il post".
A gennaio, nelle bacheche del Movimento 5 stelle Piemonte, si menava vanto di aver fatto approvare una proposta di legge "a forte matrice M5S" a tutela dei riders. In realtà, la proposta di legge non era nemmeno del M5S, ma dei consiglieri Grimaldi e Valle,
Tuttavia, il contenuto della proposta non è affatto parto spontaneo dei suddetti  politici. La proposta si ispira in gran parte a quella elaborata dai lavoratori della piattaforma Deliverance Milano. Il M5s Piemonte rivendica ad un proprio emendamento l'introduzione del divieto di lavoro a cottimo. In realtà, anche questo era una delle rivendicazioni principali che Deliverance esplicitava, forse in modo

pc 13 giugno - Polonia - il neonazismo del capitale viene da Est e influenza l'avanzata del moderno fascismo in tutta Europa

Appello all'azione contro la messa al bando del comunismo in Polonia


Partito Comunista di Polonia (KPP) | solidnet.org
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
04/06/2019

La persecuzione anticomunista in Polonia si intensifica. Le autorità statali tentano di criminalizzare l'attività comunista con cambiamenti del codice penale. Questo è un elemento della campagna anticomunista volta a bandire il Partito Comunista di Polonia. Anche le modifiche legislative fanno parte della persecuzione, come il processo ai membri del KPP e al comitato editoriale "Brzask", che dura da circa 3 anni e mezzo nonostante che il tribunale li abbia dichiarati innocenti nel gennaio scorso. Allo stesso tempo le autorità polacche pongono altri ostacoli all'attività comunista,

pc 13 giugno - Sullo sciopero generale dei metalmeccanici - leggi proletari comunisti di giugno

pc 13 giugno - Corteo solidale a Napoli contro il licenziamento di Giuliano

Arzano (Na). Corteo popolare contro i licenziamenti. “Chi tocca uno tocca tutti!”

Il 29 maggio scorso Giuliano Granato, attivista di Potere al Popolo e rappresentante sindacale Usb è stato licenziato con una scusa qualsiasi (“calo di fatturato”) dalla Klever.
Nelle strade della zona industriale di Arzano, dove si trova la fabbrica di Giuliano, è sfilato un corteo popolare contro il licenziamento e contro i licenziamenti.

pc 13 giugno - Brasile - verso lo sciopero generale - manifestazioni in tutto il paese

A NOVADEMOCRACIA BRASIL:  Huelga General el 14 de junio habrá manifestaciones en todo el Brasil; confirma la agenda

El próximo viernes 14 de junio, miles de trabajadores de innumerables categorías van a paralizar los servicios en todo Brasil durante la Huelga General contra la "reforma" de la Previdencia del gobierno Bolsonaro - tutelado por el Alto Comando de las Fuerzas Armadas reaccionarias. En esta fecha, innumerables actos y otros tipos de actividades serán realizados por las clases trabajadoras brasileñas. Divulgamos aquí una agenda con la programación de las manifestaciones de la Huelga General en las capitales e interior de los estados.

Foto: Liga Operária e Sindicato dos Trabalhadores nas Indústrias da Construção de BH e Região (Marreta) erguem faixa pela Greve Geral de Resistência Nacional durante ato em Minas Gerais

* Esta lista será actualizada a cada nueva información de manifestaciones o actividades en otros municipios. Nos envía información de su lugar de trabajo, barrio o municipio a través de añovademocracia@gmail.com.

*Esta lista será atualizada a cada nova informação de manifestações ou atividades em outros

pc 13 giugno - Ivrea - Franco Iachi Bonvin un lurido e bugiardo assassino - oggi di Stato, nella Ivrea da scene di caccia in bassa baviera

Ladro ucciso a Ivrea, fiaccolata per il tabaccaio: “Siamo tutti con Franco. Ha sparato dal balcone? Lo farei anche io”


“Siamo con Franco”. Sono queste le parole che hanno aperto il corteo in solidarietà a Franco Iachi Bonvin, il tabaccaio di Pavone Canavese che nella notte tra giovedì e venerdì ha ucciso il ladro che insieme a due complici stava rubando nel suo negozio. Una marcia silenziosa composta da un migliaio di persone che si è conclusa proprio davanti alla tabaccheria. Tanti i cittadini della zona insieme ad alcuni politici senza simboli di partito. “Sono vicino a quest’uomo perché anche io in passato ho subito dei furti – racconta il consigliere regionale della Lega Gianluca Gavazza – ma non ho reagito come lui perché all’epoca non ero armato, oggi mi troverebbero preparato”.
La dinamica dei fatti è ancora al vaglio degli inquirenti, ma secondo l’autopsia, Bonvin avrebbe esploso i colpi dall’alto verso il basso, una versione diversa rispetto a quella fornita agli inquirenti subito dopo il fatto. I cittadini di Pavone Canavese non hanno dubbi e difendono a spada tratta il signor Bonvin invocando la “legittima difesa”. Tra di loro c’è anche il sindaco di Ivrea Stefano Sertoli, presente a titolo personale, e un altro consigliere regionale leghista Mauro Fava che invoca le maniere forti: “Servirebbe una legge più severa verso chi va a delinquere come fanno in certi paesi che se vai a rubare anche solo il minimo, un esempio stupidissimo, ti tagliano la mano, vedi che forse incomincerebbero a calmarsi un pò invece che entrare ed uscire dalla galera”.

pc 13 giugno - Il nazi/imperialismo dei nostri tempi: “1151 morti e 10mila persone nei lager”

pc 13 giugno - Sovranismo uguale fascismo nel nuovo Parlamento europeo - Salvini con Le Pen e neonazisti

Ue, nasce la nuova famiglia sovranista: Identity Democracy. Marco Zanni (Lega) capogruppo al Parlamento

Ue, nasce la nuova famiglia sovranista: Identity Democracy. Marco Zanni (Lega) capogruppo al Parlamento


Il neoeletto eurodeputato sarà a capo della quinta formazione politica europea e colui che in plenaria porterà le istanze di partiti nazionalisti come Rassemblement National di Marine Le Pen o dei tedeschi di Alternative für Deutschland


Si chiamerà Identity Democracy la nuova famiglia sovranista europea di cui farà parte anche la Lega. E alla guida del gruppo ci sarà proprio il Carroccio, visto che, secondo quanto si apprende da fonti interne al partito, il capogruppo sarà il neoeletto eurodeputato leghista Marco Zanni. Sarà lui a capo della quinta formazione politica europea e colui che in plenaria porterà le istanze di partiti nazionalisti come Rassemblement National di Marine Le Pen o dei tedeschi di Alternative für Deutschland. Viene così definitivamente disciolto il vecchio gruppo Europa delle Nazioni e della Libertà (Enf) di cui Salvini e compagni hanno fatto parte fino a oggi.