giovedì 13 giugno 2019

pc 13 giugno - Memphis USA - i vigliacchi killers seriali della polizia USA uccidono ed è rivolta - serve un nuovo Black Panther Party adeguato alla guerra di classe oggi contro lo stato del fascioimperialista Trump e la sua polizia

Memphis, polizia uccide un afroamericano: esplode la rivolta

Scontri dopo la morte di un 20enneMemphis, rivolta dopo nero ucciso da polizia: 24 agenti feriti Polizia: ucciso aveva un fucile. Testimoni oculari smentiscono. Avviata inchiesta Tweet Un altro ragazzo nero ucciso dalla polizia: notte di rabbia a Memphis 13 giugno 2019 L'uccisione di un ragazzo afroamericano da parte degli agenti della polizia penitenziaria, a Memphis, negli Stati Uniti, ha provocato una rabbiosa protesta nella notte, durante la quale 24 poliziotti sono stati feriti dalle pietre e dai mattoni lanciati dai manifestanti. L'uccisione di un ragazzo di 21 anni, Brandon Webber, è avvenuta ieri sera, intorno alle 19, a Frayser, quartiere popolare a nord del centro di Memphis. Webber, ricercato dalla polizia, avrebbe puntato un'arma contro gli agenti mentre cercava di fuggire, secondo il racconto delle autorità; non è chiaro se a sparare contro di lui siano stati uno o più agenti. Secondo alcune fonti del Daly Memphian, contro Webber sarebbero stati sparati fino a venti proiettili; l'uomo è morto davanti alla sua abitazione. Polizia: ucciso aveva un fucile Brandon Webber è stato descritto come un "sospettato violento" dalla polizia, secondo la quale il ragazzo avrebbe puntato un fucile contro gli agenti. Ricostruzione smentita da alcuni testimoni oculari e sulla quale sono state avviate delle indagini. Indagine avviata dal Tennessee bureau of investigation Il Tennessee Bureau of Investigation ha aperto un'indagine sulla morte di Brandon Webber, il giovane afroamericano di 20 anni ucciso a Memphis dalla polizia che lo aveva fermato per un controllo. Episodio che ha scatenato le ire della comunità nera della città. - See more at: http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/memphis-rivolta-nero-ucciso-polizia-1e0a85ad-a2a6-4da6-a840-4c67c2013398.html

I precedenti

Solo nei primi 6 mesi dello scorso anno sono state oltre 500 le persone uccise dalla polizia negli Stati Uniti. Nel 2018, dopo la morte di un uomo durante un controllo a Chicago si sono verificate  forti proteste in città. Negli Usa i precedenti analoghi, quasi sempre con vittime afroamericane, sono tantissimi. Uno dei casi più eclatanti è stato quello di Trayvon Martin, 17enne di colore ucciso in Florida il 26 febbraio del 2012: camminava con il cappuccio della felpa in testa e dopo una lite è stato ucciso da un vigilante volontario. L'uccisione del ragazzo ha scatenato manifestazioni in tutto il Paese. Nel 2014 altre violente proteste sono scoppiate a Ferguson, in Missouri, dove il 18enne afroamericano Michael Brown, sospettato di aver commesso un furto in un negozio, è stato ucciso nonostante fosse disarmato. Nel novembre dello stesso anno, un ragazzino di 12 anni è stato ucciso da un agente a Cleveland, Ohio: Tamir Rice stava giocando con una pistola giocattolo e il poliziotto ha fatto fuoco pensando fosse un'arma vera. Nel 2015, Freddie Gray, 25enne afroamericano è morto a Baltimora, Maryland, dopo essere stato arrestato e caricato su un furgone della polizia con l'accusa di avere con sé un coltello a serramanico. Nel 2016, a Charlotte, in North Carolina, è morto il 43enne di colore Keith Lamont Scott davanti alla moglie. L’episodio ha scatenato la rabbia dei manifestanti.

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