sabato 30 maggio 2020

pc 30 maggio - Libia .. l'Italia imperialista in aiuto alla fazione governativa di Al Serraj in alleanza con la Turchia e dentro i piani dell'imperialismo americano

 il governo di Tripoli chiede aiuto all'Italia per rimuovere le mine di Haftar

Libia: il governo di Tripoli chiede aiuto all'Italia per rimuovere le mine di Haftar
Tripoli, 30 mag 17:02 - (Agenzia Nova) - Il governo di Tripoli chiede all'Italia di fornire assistenza nella rimozione delle trappole esplosive piazzate dalle forze alleate al generale Khalifa Haftar durante le ultime ritirate dal fronte. E' questo uno dei temi principali del colloquio telefonico avvenuto oggi tra il presidente del Consiglio dell’Italia, Giuseppe Conte, e il premier del Governo di accordo nazionale (Gna) libico, Fayez al Sarraj. A darne notizia è il Consiglio presidenziale della Libia, l’organo esecutivo riconosciuto dalle Nazioni Unite con sede a Tripoli. Al centro dei colloqui, riferisce il Consiglio presidenziale su Facebook, gli ultimi sviluppi in Libia e le relazioni bilaterali tra i due paesi amici.  

le parole ipocrite di Conte, non celano i fatti in corso e venuti in luce anche nella vicenda Silia Romano

...secondo quanto riferito dalle autorità libiche, Conte “ha espresso la preoccupazione del suo Paese per il continuo invio di armi in Libia ad opera di attori esterni, considerando questo sviluppo come un'escalation che contribuisce ad alimentare il conflitto, che prolunga le sofferenze del popolo libico e che costituisce una minaccia per i vicini della Libia e per la sicurezza europea”. Il presidente del Consiglio, prosegue la nota diffusa da Tripoli, “ha sottolineato la necessità di tornare sulla strada politica in conformità con le risoluzioni del Consiglio di sicurezza e i risultati della conferenza di Berlino”. Conte ha affermato che “il futuro della Libia dovrebbe essere deciso dai libici e non dall’esterno”, aggiunge la nota del Consiglio presidenziale. Il premier italiano ha sottolineato anche “l'importanza di accelerare la nomina di un nuovo inviato Onu in Libia” e “la necessità di riprendere la produzione di petrolio libica, che rappresenta la ricchezza di tutti i libici e la loro principale fonte di reddito". 

Da parte sua, Sarraj ha detto che il suo governo vuole “raggiungere una soluzione politica” ma solo “una volta sconfitto l'aggressore”, ovvero il generale Khalifa Haftar. “Il flusso di armi in favore dell’aggressore non si è mai fermato, anzi è aumentato di recente”. Il premier libico ha denunciato che le “milizie aggressori” hanno piazzato “trappole esplosive e mine nelle aree residenziali dalle quali sono state espulse, uccidendo alcuni civili rientrati nelle loro case”. A tal proposito, Sarraj ha ufficialmente richiesto “l'assistenza dell'Italia per il rilevamento e la rimozione di queste mine”. Le due parti hanno altresì parlato della missione europea “Irini” per attuare l'embargo sulle armi in Libia. La nota del Consiglio presidenziale riferisce che Conte ha sottolineato che l’operazione a guida italiana è “neutrale” e “imparziale”, mentre Sarraj ha rinnovato la posizione del suo governo “secondo cui la missione, per essere efficace, dovrebbe essere integrata” per bloccare le armi non solo via nave, ma anche via terra e via aerea. Spazio anche alla questione delle migrazioni illegali e dello sviluppo di meccanismi di coordinamento su quest'ultimo tema: “In tale contesto, il Presidente ha chiesto di fornire un sostegno reale alla Guardia costiera libica affinché continui nel suo ruolo efficace nel salvare i migranti”, conclude la nota.

pc 30 maggio - Le multinazionali italiane, Leonardo in testa, armano il regime di dittatura proimperialista di Al Sisi in Egitto - assassino di Regeni

Navi e caccia all’Egitto di Al Sisi.
Già pronte due fregate da 1,2 miliardi, poi altri mezzi e 48 aerei. Ma pesa il caso Regeni
Il governo italiano si prepara ad approvare la vendita di 6 fregate, di una ventina di pattugliatori navali, di 24 cacciabombardieri Eurofighter e 24 aerei addestratori M346 all’Egitto del presidente Abdel Fatah Al Sisi. Una “commessa del secolo” che per l’Italia non ha soltanto un valore commerciale e industriale. «Fra mille difficoltà, l’Italia vuole mantenere un rapporto solido con l’Egitto, mantenere un dialogo politico che riguarda mille ...     

pc 30 maggio - Appello del Patto d'azione - SABATO 6 GIUGNO giornata di mobilitazione nazionale

Appello del "Patto d'azione per un fronte anticapitalista"

FACCIAMO PAGARE LA CRISI AI PADRONI!

L’emergenza pandemica sta evidenziando le contraddizioni strutturali di questo sistema in ogni suo aspetto del suo dominio.
Un’emergenza epidemiologica non fortuita, ma strettamente connessa all’invasiva espansione della produzione capitalistica che non risparmia alcun ecosistema. Sono infatti in progressivo e costante aumento la deforestazione e la desertificazione, l’incremento irreversibile della temperatura terrestre che produce ciclicamente catastrofi naturali, l’agribusiness e l’allevamento intensivo.
Un sistema che è fondato unicamente sulla ricerca della massimizzazione del profitto e all’accumulazione, sul massiccio sfruttamento di vite e sulla predazione di risorse su scala globale non poteva che provocare, tra i suoi rovinosi effetti sociali, anche questa crisi sanitaria mondiale.
Una crisi che, esasperando e aggravando una recessione economica già preesistente, sta scuotendo

pc 30 maggio - Tutte le posizioni negazioniste e complottiste in materia di coronavirus sono padronal/bottegaie fascio/populiste e vanno combattute tra le masse e nel movimento

Da Trump, Bolsonaro a Casa Pound, passando per un lurido personaggio come Pappalardo ben coperto dai fasciopopulisti nostrani al carro di Salvini


Sono eloquenti le immagini della manifestazione milanese - che si è svolta in contemporanea con altre piazza italiane - dei 'gilet arancioni', il movimento di protesta guidato dall'ex generale dei carabinieri Antonio Pappalardo che chiede, tra le altre cose, la fine del governo Conte, l'avvio di un nuovo governo nazionale e il "ritorno alla lira italica". Un presidio che ha radunato qualche centinaio di persone sabato mattina in piazza Duomo. Pappalardo al microfono, all'interno di uno spazio di sicurezza creato da alcune persone che facevano da security, e centinaia di persone accalcate oltre le transenne provvisorie.

E la polizia sta a guardare - mentre per le manifestazioni proletarie e antagoniste sarebbero partite cariche

Nessun distanziamento come impongono le norme anti coronavirus, tantissime mascherine abbassate o del tutto mancanti (e in Lombardia, tra l'altro, la mascherina è obbligatoria).

pc 30 maggio - La Tunisia diventa base USA per la guerra interimperialista per interposta persona in corso in Libia


L'Italia imperialista schierata con la cordata USA/Turchia/ Serraj... come il caso Silvia Romano ha messo in luce

Libia, allarme Usa per il ruolo russo “Schieriamo una brigata in Tunisia”

Il Pentagono: “I Mig di Mosca a Jufra sono 14, una sfida pericolosa anche per l’Europa”
un articolo ben informato da repubblica
GIORNO DOPO GIORNO gli Stati Uniti alzano il livello dell’allarme sulla presenza russa in Libia. Oggi tocca a un generale dell’Africom, il comando militare del Pentagono per l’Africa, lanciare un avvertimento sull’espansione della Russia: “L’arrivo di aerei da guerra russi in Libia potrebbe non incidere sullo stallo della guerra civile in corso, ma potrebbe aiutare la Russia ad assicurarsi una roccaforte geostrategica in Nord Africa”, dice il generale Gregory Hadfield, vice direttore dell’intelligence del Comando Usa per l'Africa (Africom). “Sostenere l’Esercito nazionale libico

pc 30 maggio - Libia migranti. Dall'orrore dei campi lager ai massacri per commissione dentro la guerra sporca tra le fazioni libiche


Giallo in Libia, trafficante uccide trenta migranti a Gharyan

Giallo in Libia, trafficante uccide trenta migranti a Gharyan
E’ ancora giallo sul massacro di trenta migranti nella cittadina di Gharyan, a Sud di Tripoli, mercoledì scorso. E’ un’area al centro degli scontri fra le forze del maresciallo Khalifa Haftar, in ritirata, e le milizie del governo di Fayez al-Serraj. I migranti erano tenuti in un campo clandestino nella località di Mezda, in attesa di un passaggio verso l’Italia. Uno dei trafficanti avrebbe fatto irruzione, forse per vendetta, e li ha massacrati a colpi di di fucile.

pc 30 maggio - All'ombra illuminata della Merkel la Germania uber alles si nazifica a partire dagli apparati repressivi dello Stato

Neonazisti nei corpi speciali della Bundeswher. 


Federico Ruocco - contropiano
In Germania ha destato parecchio scalpore l’arresto, avvenuto il 13 maggio scorso, di un sottufficiale dei Ksk ( Kommando Spezialkräfte ossia i corpi speciali delle forze armate tedesche), che nella propria abitazione in Sassonia nascondeva armi, munizioni ed esplosivi.
In parte, i proiettili sono risultati sottratti all’arsenale del Ksk, il cui comando ha sede a Calw in Baden-Wuerttemberg. Inoltre, nell’abitazione del sottufficiale, su cui il Servizio di controspionaggio militare indagava da tempo per sospetto estremismo di destra, la polizia ha sequestrato oggetti e materiali ispirati al nazismo.
Ma l’arresto di un militare dei corpi speciali della Bundeswhar, non è stato una sorpresa. Da tempo,

pc 30 maggio - I fascio-populisti tirano la volata alla repressione di stile regime fascista verso gli studenti a Torino

Torino, proposta choc: niente borse di studio agli studenti che hanno commesso reati

L'idea del presidente dell'ente diritto allo studio Sciretti della Lega.
Togliere la borsa di studio per frequentare gli atenei a chi ha commesso reati. Questa la proposta choc avanzata oggi dal presidente dell'Edisu, l'ente per il diritto allo studio, Alessandro Sciretti. Nel nuovo regolamento che contiene i criteri per l'assegnazione dei sussidi del prossimo anno la giunta Cirio e il presidente dell'ente vorrebbero mettere una nuova clausola che prevede “la revoca delle borse di studio e dei benefici erogati da Edisu Piemonte di Diritto allo Studio per gli studenti che abbiano commesso reati o diverse violazioni che vadano contro i principi dell’ente all’interno degli atenei”.
È la messa in pratica di un proposito che Sciretti, con il supporto della Lega e di Fratelli d'Italia, aveva già annunciato all'indomani degli scontri e dell'arresto di tre studenti che partecipavano a un presidio contro la presenza del Fuan, organizzazione universitaria di destra, durante un convegno organizzato dall'Anpi al Campus Luigi Einaudi per riflettere sulle Foibe e il giorno del Ricordo. “Sarà

pc 30 maggio - Bologna. Ancora repressione su xm 24 - la solidarietà di soccorso rosso proletario



“Anche qui, anche oggi, proprio nel giorno di mercato, l’ennesimo abuso di potere, l’ennesimo tentativo di farci scomparire”. Sono queste le dichiarazioni degli attivisti di Xm24 che ieri notte hanno tentato di requisire il vecchio stabile di via Fioravanti, che dopo averli ospitati per 17 anni era stato sgomberato l’estate scorsa e a distanza di quasi un anno è ancora vuoto (leggi qui).
Ieri il parco adiacente all’ex Xm24 aveva preso nuova vita grazie al mercato di quartiere organizzato da Campi Aperti, e mentre le ruspe e le forze dell’ordine avevano iniziato a disboscare piante e attrezzi, gli attivisti in presidio hanno riaperto, per qualche ora lo storico centro sociale bolognese. Solo per qualche ora, perchè anche in tempi di emergenza sanitaria, c’è chi sta li a ricordare che la

pc 30 maggio - Minneapolis incendia tutte le città USA - Senza Giustizia nessuna Pace





pc 30 maggio - DEDICATO AI SOSTENITORI DI UN CAPITALISMO RIFORMABILE...

L'articolo, di cui pubblichiamo stralci, è uscito su Sole 24 Ore il 28 maggio ed è stato scritto da Philip Kotler Professore di International Marketing presso la Kellogg School of Management della Northwestern University di Evanston, Illinois. Considerato il padre del marketing moderno è noto per aver elaborato la teoria del marketing sociale.
E' un articolo significativo ed emblematico per vari aspetti (ne indichiamo alcuni di seguito), e consigliamo di leggerlo a coloro che pensano che crisi dopo crisi il capitalismo crollerà da sè; a coloro che vedono solo un aspetto del capitale, quello più apparentemente brutale, antiambientale; a coloro che non fanno una analisi critica marxista, leninista del capitale e vedono solo i suoi effetti e non analizzano le sue leggi; a coloro che pensano che basti una patrimoniale del 10% per "espropriare gli espropriatori.

Nell'articolo:
1) Chiaramente Kotler è decisamente dalla parte del capitalismo, considerato "il motore migliore per una crescita economica efficiente";
2) proprio per questo vuole salvarlo, consigliando ad esso la strada dell'equità, perchè riduca un pochino le sue brame, i suoi profitti, e cambi per non cambiare;
3) quindi lo mette in guardia: attenzione il Covid-19 può essere stato uno shock per tante persone che ora potrebbero ridurre i consumi, essere consumatori più attenti, più morigerati, più green, per rispettare ambiente, natura;
4) quindi, dice ai capitalisti: fatevi i conti in tasca. Tra quanto il vostro sistema deve spendere per il rallentamento della crescita economica, il contenimento dell'impatto di milioni di disoccupati, gli inevitabili provvedimenti di assistenza sociale e quanto dovrebbe spendere per una distribuzione più equa dei redditi, vi conviene (per salvaguardare il vostro sistema, i vostri profitti, le vostre leggi) "ripensare e riconnettere il capitalismo e dargli una forma più equa, basata sulla democrazia e sulla giustizia sociale...".
5) Cosa è - suggerisce - "aumentare l'aliquota fiscale... pagare salari e tasse più alti e condividere una quota maggiore dei profitti con la classe lavoratrice...", di fronte al fatto che, come dice un miliardario americano, Nick Hanaue... «i forconi stanno arrivando» (e chiaramente per "forconi" intende le rivolte, ondata di scioperi, ma forse anche "rivoluzione"). 
6) Tanto, non vi allarmate miei capitalisti - "non si trasforma in socialismo se aumentiamo le tasse per i ricchi" - questo serve solo per salvare e dare continuità al vostro sistema... (capito "espropriatori degli espropritori"?!)

Dobbiamo dire, però, che anche questo "consigliere del principe" si illude che il capitale può realmente fare quello che lui suggerisce (se non singoli capitalisti, Bill Gates, e pochi altri). 
E una cosa dice giusta: "Le vite dei ricchi normalmente non sono influenzate dal dolore e dalle difficoltà dei poveri"...

L'articolo di Philip Kotler

Il covid-19 ci ha fatto entrare nell’epoca del postconsumismo

"Il Covid-19 si è diffuso nel mondo senza sosta e lascia dietro di sé un percorso di morte e distruzione. Il mondo rischia di cadere in una Grande depressione, con milioni di disoccupati in tutto il pianeta e la disuguaglianza di reddito è destinata ad aumentare ulteriormente.
Prevedo che questo periodo di privazione e ansia porterà a nuovi atteggiamenti e comportamenti dei

pc 30 maggio - Minneapolis ancora...


pc 30 maggio - Minneapolis incendi e manifestazioni in tante città


Manifestanti incendiano il commissariato Minneapolis, manifestazioni a Los Angeles, New York, Denver, Louisville, Phoenix Albuquerque

pc 30 maggio - India - grande preoccupazione per le condizioni di salute di Saibaba

India sulle condizioni di salute di Saibaba 


pc 30 maggio - GRAVISSIMA PROVOCAZIONE CONTRO IL SI COBAS DI MODENA E CONTRO UN SUO MILITANTE, MARCELLO PINI

Ieri pomeriggio presso la nostra sede sindacale di Modena è stato fermato e portato in questura il nostro compagno Marcello Pini, mentre stava filmando quella che sembrava essere una colluttazione tra spacciatori.
In realtà la polizia in borghese stava eseguendo un fermo e accortasi della presenza di Marcello, si è avventata su di lui facendo poi una irruzione nella sede sindacale, in quel momento affollata di lavoratori e lavoratrici, dando così inizio a una vera e propria perquisizione dei locali, condita
da minacce nei confronti del sindacato e in particolare verso alcune compagne presenti per il normale lavoro di sportello.
"Noi siamo la polizia e facciamo quello che ci pare, voi siete il Si Cobas e vi arrestiamo tutti e tutte" è stato il motivo che ha accompagnato tutta la scena, ricordandoci le immagini del Cile di Pinochet o della Managua del dittatore Somoza.
A quel punto e dopo una lunga telefonata tra la polizia presente sul luogo e la Digos di Modena,

pc 30 maggio - Minneapolis cresce la rivolta - il regime fascio imperialista di Trump manda la guardia nazionale - prepariamo servizio dagli Usa

pc 29 maggio - Padroni e Regione Lombardia (RSA), responsabili della trasformazione della pandemia in strage

Oggi  Fontana presidente regione Lombardia in Procura a Bergamo è stato accolto da una giusta contestazione di piazza.

Avanti fino in fondo per colpire e inchiodare i responsabili, padroni e Regione e il loro sistema affaristico/corruttivo nella sanità...

https://proletaricomunisti.blogspot.com/2020/04/pc-16-aprile-padroni-e-regione-lombarda.html




venerdì 29 maggio 2020

pc 29 maggio - Aderisci a soccorso rosso proletario - basta un email inviata a srpitalia@gmail.com - le adesioni possono essere individuali e collettive




19 giugno mobilitazione nazionale contro l’uso dell’emergenza coronavirus per intensificare la repressione antiproletaria e antipopolare – l’attacco al diritto di sciopero e alla libertà di manifestazione – contro il carcere assassino e il carcere tortura – a sostegno delle lotte nelle carceri e in solidarietà con i prigionieri politici nel mondo


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A fronte della crisi economico/pandemica, frutto del modo di produzione capitalista nella fase imperialista, il governo sfrutta le lezioni dell’emergenza per imporre le leggi e gli interessi dei padroni ed affinare le armi della repressione a tutti i livelli.
La Fase 2 per padroni e stato è all’insegna delle leggi e i provvedimenti liberticidi. Ai vari decreti e pacchetti sicurezza si aggiungono misure emergenziali, sanzioni e controllo sociale sempre più capillare, per usare il distanziamento sociale e le leggi anti-assembramento per impedire le lotte sociali e i movimenti di opposizione politica anticapitalista, antirazzista e antimperialista
Il cuore è l’attacco preventivo al diritto di sciopero – già esercitato in occasione della giornata internazionale delle donne – al diritto di manifestazione sindacale e politica in un quadro in cui si vuole cancellare ogni forma di libertà di espressione, militarizzando ogni aspetto della vita sociale. Ogni manifestazione di dissenso viene immediatamente punita, sia attraverso multe comminate a proletari sia utilizzando l’arresto ed il carcere per punire la solidarietà proletaria.
Il diritto alla salute viene usato dal governo per un lockdown a favore di padroni che deve essere solo “lavorare per produrre profitto”.
Così diventano numerose le sanzioni, i licenziamenti punitivi su lavoratrici e lavoratori che si sono rifiutati di lavorare in condizioni di insicurezza, o che hanno osato solo denunciare la mancanza di dpi sul luogo di lavoro; le cariche, il controllo militare, la repressione poliziesca delle lotte operaie e sindacali, sulle manifestazioni e scioperi di lavoratori, disoccupati, migranti, pur se effettuate rispettando le regole sul distanziamento sociale e l’uso delle mascherine; i divieti e le misure “cautelari” imposte a lavoratrici e lavoratori precari, denunciati per aver difeso lavoratrici e lavoratori sfruttati, come successo a Bologna con accuse gravissime, come tentata estorsione, diffamazione ecc.
La repressione padronale delle lotte proletarie è andata ben oltre i limiti della cosiddetta “legalità”, innescando vere e proprie aggressioni criminali sui posti di lavoro ai danni di lavoratori ribelli e delegati dei sindacati di base e di classe (ultimi esempi, l’episodio del bracciante di Terracina, picchiato e licenziato perché chiedeva una mascherina, oppure quello che ha colpito il delegato Slai Cobas s.c. a Taranto, vigliaccamente aggredito perché pretende il rispetto dei diritti dei lavoratori al Cimitero di Taranto.
Intanto la procura di Bologna avvalora l’arresto di 12 compagne e compagni, accusati di associazione sovversiva, costruendo una montatura con la «strategica valenza preventiva, volta ad evitare che in eventuali ulteriori momenti di tensione sociale, scaturiti dalla particolare descritta situazione emergenziale, possano insediarsi altri momenti di più generale “campagna di lotta antistato” oggetto del citato programma criminoso di matrice anarchica, in quanto gli indagati avrebbero partecipato negli ultimi mesi di lockdown a sit-in e proteste in favore delle rivolte nelle carceri per il rischio coronavirus».
A Milano viene imbastita una campagna contro la scritta ‘fontana assassino’ rivendicata dai CARC per criminalizzare tutti coloro che giustamente accusano la giunta regionale lombarda di aver contribuito a trasformare la pandemia in strage.
Intanto nelle carceri, dove dall’8 marzo è esploso il conflitto, si è abbattuta con virulenza la repressione, causando il massacro di almeno 14 persone, torture, pestaggi, riduzione alla fame, umiliazioni, trasferimenti punitivi e ulteriore aggravamento delle già tragiche condizioni sanitarie e di sovraffollamento, che hanno favorito il diffondersi dell’epidemia nel silenzio più totale. Dobbiamo sostenere la legittima lotta dei detenuti per il diritto alla cura e all’affettività, per una vita dignitosa, la richiesta di amnistia/indulto. Essa va sostenuta con la controinformazione e le iniziative dentro e fuori le carceri.
Per questo proponiamo una mobilitazione specifica, unitaria e organizzata contro la repressione sociale e politica, contro il carcere assassino e il carcere tortura, per la solidarietà di classe e militante nei confronti di tutti i prigionieri politici e dei proletari ribelli detenuti nelle carceri dell’imperialismo.
Un appuntamento da costruire insieme per il 19 giugno, giornata storica di solidarietà internazionale con i prigionieri rivoluzionari.
Soccorso rosso proletario
27 maggio 2020

pc 29 maggio - FORMAZIONE OPERAIA - oggi alle 17 appuntamento telematico aperto - tutti possono ascoltare tutti possono intervenire

con il Prof. Di Marco  Formazione on line da parte di compagni, compagne, operai, lavoratori, e riguardanti l'analisi del sistema del capitale responsabile anche delle crisi pandemiche.


Il 29 maggio ore 17 appuntamento telematico aperto
a cui chiunque può partecipare e intervenire. 


Per collegarsi: 
Link della riunione pubblica
https://meet.google.com/ofi-gytp-ynj

info 347-5301704

pc 29 maggio - India sulle condizioni di salute di Saibaba




Dr. G.N. Saibaba’s health condition in Nagpur Central Prison is in an abysmal condition. His application for parole was rejected by the High Court citing that his brother’s family is living in a COVID containment zone, but this information is not true.
His brother’s house is not in any red alert areas. The Nagpur summer heat has brought his immunity and health conditions to an all-time low and there is no reprieve. Recently, the jail rejected Dr. Saibaba’s request for helpers, as he cannot do anything on his own because of his 90% disability and non-functional of both hands. He cannot even go to the toilet, take care of his daily necessities, move from the bed to the wheelchair, etc. without help.
When the High Court rejected his previous bail applications it was claimed that two dedicated helpers

pc 29 maggio - Minneapolis brucia ragazzo brucia!

Notte di scontri e un morto dopo l’omicidio dell’afroamericano George Floyd per mano di un poliziotto. Barricate, incendi e vetrine infrante. La protesta arriva a Los Angeles e tra gli atleti della Nba

Minneapolis: George Floyds Tod bei Polizeieinsatz erschüttert US ...
George Floyd's Death and Minneapolis Protests: Live Updates - The ...

Riots in Minneapolis – No Main Stream Media Coverage #GeorgeFloyd ...
Photo gallery: Images from riots and protests in Minneapolis


George Floyd: Black man's death in police custody spurs US protests

giovedì 28 maggio 2020

pc 28 maggio - Osservatorio contro la repressione pubblica appello per il 19 giugno

          Osservatorio Repressione

         Appello: 19 giugno mobilitazione nazionale contro l’uso dell’emergenza coronavirus per intensificare la repressione   

        Soccorso rosso proletario  srpitalia@gmail.com                                                    19 giugno mobilitazione nazionale contro l’uso dell’emergenza coronavirus per intensificare la repressione antiproletaria e antipopolare – l’attacco al diritto di sciopero e alla libertà di manifestazione – contro il carcere assassino e il carcere tortura – a sostegno delle lotte nelle carceri e in solidarietà con i prigionieri politici nel mondo

A fronte della crisi economico/pandemica, frutto del modo di produzione capitalista nella fase imperialista, il governo sfrutta le lezioni dell’emergenza per imporre le leggi e gli interessi dei padroni ed affinare le armi della repressione a tutti i livelli.
La Fase 2 per padroni e stato è all’insegna delle leggi e i provvedimenti liberticidi. Ai vari decreti e pacchetti sicurezza si aggiungono misure emergenziali, sanzioni e controllo sociale sempre più capillare, per usare il distanziamento sociale e le leggi anti-assembramento per impedire le lotte

pc 28 maggio - USA Minneapolis esplode la protesta per l'assassinio di george Floyd ..

Home / Internazionale / «I can’t breathe». Esplode la protesta negli USA dopo l’assassinio di George Floyd

«I can’t breathe». 

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In migliaia sono scesi in piazza con cortei spontanei, attaccando le forze dell’ordine. Un corteo si è mosso dal luogo dell’uccisione fino al distretto di polizia, scandendo la frase “I CAN’T BREATHE”, diventata slogan della protesta. Il sindaco ha annunciato il “licenziamento” (sic) degli agenti coinvolti, e la stampa rende noto che sul caso indagherà l’FBI.
Che negli USA gli abusi nei confronti della popolazione afroamericana siano una costante, è purtroppo cosa nota. Del resto, una protesta del genere non esplode per un semplice “caso isolato” e sarebbe ingenuo giustificarlo in questi termini. Ogni anno la polizia negli USA uccide arbitrariamente migliaia di persone. Per una parte consistente, si tratta di afroamericani appartenenti alle classi popolari, a dimostrazione di come la “questione razziale” negli USA sia legata all’oppressione di classe, e non invece slegata da essa. Un dato che agli occhi di tutti è ormai strutturale, consolidato: l’oppressione dei cittadini e dei lavoratori afroamericani che vivono nelle periferie e nei ghetti degli USA non è finita con il Civil Rights Act del 1964 che solo formalmente ha abolito la segregazione e la discriminazione razziale. La favola di cristallo del “sogno americano” si infrange ancora oggi sulla realtà dell’ingiustizia e dello sfruttamento.100545173_971217293322102_4280225726994579456_n 101001380_2624664761104848_5083842618069090304_o 101058573_971217216655443_4823377891226025984_o

pc 28 maggio - Giovani comunisti aprono lo scontro con il governo - presidi e manifestazioni

«Se la didattica a distanza è stata un disastro, arrivando a escludere anche uno studente su due, ammettere le bocciature significa far pagare agli studenti le carenze della scuola italiana» – così Pietro Mazzucco, Presidente della Consulta degli Studenti di Torino – «Dopo anni di tagli alla scuola, la situazione di emergenza ha evidenziato tutte le carenze del sistema educativo. Le lezioni online sono partite in modo efficiente solo nelle scuole più “digitalizzate”, acuendo il divario tra scuole di serie A e di serie B. Così non si può continuare».
«Serve da subito un piano straordinario per garantire a settembre la riapertura delle scuole in sicurezza, assumere docenti, stanziare fondi per l’edilizia scolastica. Via la vergogna dei 150 milioni di euro stanziati per le scuole private, vadano alle scuole pubbliche. No alle bocciature perché non si può lasciare indietro chi non poteva accedere alle videolezioni, mentre il governo stanziava pochi spiccioli per il diritto allo studio. Bocciamo il Ministro, non gli studenti».
sotto la prefettura a Taranto

pc 28 maggio - Milano Regione - manifestazione e scontri - proletari comunisti nazionale appoggia incondizionatamente il movimento che deve rafforzare il suo carattere antagonista fino alla cacciata della giunta Fontana

Lombardia, scontri e proteste sotto alla Regione. Antagonisti pretendono di sfilare in corteo
Lombardia, scontri e proteste sotto la Regione, a Milano, con i manifestanti, a, che chiedono di sfilare in corteo: «Vogliamo condizioni di vita dignitosa». Corteo vietato, e gli agenti di polizia stanno bloccandone la partenza. I manifestanti dei sindacati di base e dei centri sociali, riuniti sotto il Palazzo di Regione Lombardia, a Milano, sono schierati e vorrebbero partire. Di fronte a loro, un cordone di polizia e carabinieri con caschi e scudi. Le misure di sicurezza per il contenimento al coronavirus al momento impediscono cortei consentendo solo presidi. I manifestanti, oltre seicento, sono assembrati e vicinissimi alle forze dell'ordine a cui gridano: «Voi siete onesti fateci passare. Abbiamo il diritto di manifestare».

Questa è una balla i poliziotti sono i servi dei padroni e delle istituzioni assassine e non sono onesti... nota di proletari comunisti

pc 28 maggio - Operai ArcelorMittal Novi - lotta/accordo... che si rivela subito un bidone

Un documento dell’azienda prevede 12 settimane di cassa dal 22 giugno

NOVI LIGURE. Altra battuta d’arresto imprevista per i lavoratori dell’ex Ilva. A distanza di pochissime ore dall’accordo siglato ieri con i sindacati per una ripresa sia pur a turnazione, ArcelorMittal gela nuovamente le trattative con un documento diffuso  fa alle segreterie territoriali alessandrine di Fim, Fiom e Uilm.
Tale documento prevede la sospensione del lavoro e l’intervento della cassa integrazione guadagni ordinaria (Cigo) a partire dal 22 giugno, per un periodo di 13 settimane, quindi sino all’inizio di settembre.
L’ammortizzatore sociale riguarda indistintamente i 666 dipendenti attualmente in forza allo stabilimento novese. Mittal giustifica questo ennesimo cambio di rotta con «la prosecuzione dell’emergenza epidemiologica ancora in atto in tutto il territorio nazionale ed internazionale i cui effetti continuano ad avere riflessi in termini di calo di commesse e ritiro degli ordini prodotti.

pc 28 maggio - Nissan Barcellona crisi e chiusura - immediata risposta degli operai


- Anche la casa automobilistica giapponese Nissan si trova a fare i conti con gli effetti della crisi del Covid: ha annunciato che intende ridurre del 20% le sue capacità di produzione mondiali entro il marzo del 2023 a 5,4 milioni di unità l'anno.

Tra le misure previste dal piano strategico c'è la chiusura dello stabilimento di Barcellona, dove lavorano 3 mila persone, che era stata confermata dal governo spagnolo: "Ci dispiace questa decisione di Nissan, che lascia non solo la Spagna, ma l'Europa, un mercato di 700 milioni di consumatori e di concentrare le sue attività in Asia. E questo nonostante gli enormi sforzi permessi dal governo per mantenere lo stabilimento in attività", ha detto la ministra degli esteri, Arancha Gonzalez Laya, parlando alla radio nazionale.

L'annuncio della Nissan ha provocato la forte reazione dei lavoratori
L'annuncio della Nissan ha provocato la forte reazione dei lavoratori

Ufficializzando questa posizione, il gruppo ha fatto sapere che sarà "razionalizzata" del 20% la linea

pc 28 maggio - Strage Thyssenkrupp - padroni assassini condannati ma liberi

No, non è una barzelletta... è la giustizia dei padroni, su cui ci si fa illusione !

Rogo Thyssen, ancora liberi i due manager tedeschi condannati a cinque anni

Rogo Thyssen, ancora liberi i due manager tedeschi condannati a cinque anni
Notizia diffusa da Radio Colonia, emittente del Nord Reno-Westfalia: Harald Espenhahn (sopra in foto) e Gerald Priegnitz, i due manager tedeschi condannati in via definitiva il 13 maggio 2016, sono ancora liberi nonostante a febbraio il Tribunale regionale superiore di Hamm abbia respinto il loro ultimo ricorso.

Devono scontare cinque anni di carcere per omicidio colposo, incendio doloso e omissioni di misure antinfortunistiche, pena massima prevista in Germania per questi reati, ma manca un ultimo atto: per via della ridotta attività giudiziaria durante la pandemia, non è ancora stato emesso l’ordine di presentarsi in carcere. Secondo la procuratrice e portavoce del tribunale di Essen, Anette Milk, questo documento sarà trasmesso nelle prossime settimane. Nel frattempo Espenhahn e Priegnitz hanno chiesto una misura detentiva simile alla semilibertà. Se la loro richiesta fosse accolta, potrebbero uscire dal carcere il giorno, rientrare in cella la notte (con una sorveglianza leggera) e passare i weekend in famiglia. Per la legge tedesca, spiega Radio Colonia, potrebbe giocare a loro favore il contratto di lavoro con la multinazionale dell’acciaio ThyssenKrupp.
“Questa sentenza si sta tramutando in una barzelletta”, ha dichiarato Boccuzzi. “Sono passati 13 anni, ma per noi il dolore è sempre quello. Io non sentirò più la voce di mio figlio, i suoi baci. Sono degli assassini, ma come fanno?”, ha dichiarato Rosina Demasi, madre di Giuseppe, morto a 26 anni per l’incendio. Sui ritardi nell’esecuzione della sentenza la Corte europea dei diritti dell’uomo ha aperto un procedimento contro l’Italia e la Germania.

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