domenica 24 novembre 2024

pc 24 novembre - "A pieno regime", una chiamata alla lotta contro il Ddl Sicurezza - info

 Il 16 novembre 2024 si è radunata la prima assemblea della rete “A pieno regime”, che ha indetto un corteo nazionale per il 14 dicembre.  

Una chiamata alla lotta, più che una semplice assemblea, per “i custodi della Costituzione”, come ha definito Gianna Fracassi – segretaria generale di Flc Cgil – il blocco ampio e unitario contro la legge che costituisce uno sfregio alla Costituzione della nostra Repubblica antifascista. Sfregio stigmatizzato dal professor Luigi Ferrajoli, che ci ricorda le ragioni che determinano l’urgenza di una mobilitazione di massa contro questo Ddl che, oltre a minacciare alle sue fondamenta la libertà di protesta, “colpisce gravemente la libertà di riunione, il più importante strumento per la manifestazione del pensiero per le persone comuni”. Sempre secondo Ferrajoli il governo Meloni dimostra “disprezzo per i diritti delle persone, mostrandoci, attraverso la disumanità ostentata a livello istituzionale, la fascistizzazione del senso comune, che ottiene consenso punendo i più deboli. Il Premierato è il punto di arrivo di questo processo che personalizza il sistema politico e lo riduce al semplice voto di un’autocrazia elettiva, subalterna nei confronti dei mercati”.

pc 24 novembre - Solidarietà agli studenti di Pisa colpiti dalla repressione

Sono stati emanati 13 avvisi di garanzia ai danni dei partecipanti alla manifestazione studentesca per la Palestina del 23 febbraio scorso a Pisa repressa con le manganellate.

La violenza in quella piazza l’abbiamo vista tutti: nelle manganellate delle forze di polizia e subito dopo nelle parole degli esponenti del Governo Meloni, che attraverso il ministro Piantedosi ha subito criminalizzato la manifestazione studentesca, giustificando nei fatti le teste spaccate degli studenti per un “mancato preavviso”.

Nonostante l’art. 17 della Costituzione preveda che “i cittadini hanno diritto di riunirsi pacificamente e senz’armi. Per le riunioni, anche in luogo aperto al pubblico, non è richiesto preavviso”, il governo ha provato a far passare il messaggio per cui in piazza si può scendere solo previa “autorizzazione”,

pc 24 novembre - Contro la guerra imperialista - Un manifesto sempre attuale