Eliminare il tetto del 20 per cento ai contratti a termine e
per i lavoratori «somministrati» è questo il contenuto di un emendamento che “porta
la firma di Chiara la Porta e Maria Cristina Caretta ed è stato pensato per
il personale assunto dalla pubblica amministrazione con i soldi del Piano
nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr).”
Già il fatto che migliaia di precari, dalla scuola, alla
sanità ecc. siano presenti nella pubblica amministrazione significa caporalato
di stato, e come si vede non c’è nessuna volontà di risolvere il problema,
anzi.
E questo fa il paio con la “logica del Ddl lavoro approvato
alla Camera, ora all’esame al Senato. Qui si intende applicare una norma simile
a tutti i contratti a termine, e somministrati. Si escluderanno dal tetto del
30% i somministrati a tempo indeterminato assunti dalle agenzie per il lavoro e
i somministrati per nuove attività, start-up, attività stagionali, spettacoli,
sostituzioni, over 50. Nel Ddl lavoro non si applicheranno i limiti di durata e
le «causali» per quelli a termine se disoccupati. «Con questo provvedimento
aumenterà flessibilità e contratti poveri e di breve durata» ha osservato la
Cgil.” (il manifesto)
A tutto questo si aggiunge l’accentuata crescita dell’apprendistato
duale: il primo livello regista +14,8%, il terzo livello, +11%, mentre
l’incremento è più contenuto per l’apprendistato professionalizzante (+4,3%).
Una manna per i padroni, che hanno sempre più a disposizione
forza-lavoro a basso costo e sempre più precaria da sfruttare a proprio piacimento…
Verso lo sciopero, quindi che “…
è una ragione in più per mobilitare effettivamente i lavoratori nelle forme che
è possibile nell'attuale situazione perché rispondano non solo rivendicando il
cambio della manovra economica, come rivendicano i sindacati confederali, non
solo facendo proprie le rivendicazioni che vengono da ampie parti dei sindacati
di base, compreso noi che promuoviamo autonomamente questo sciopero generale,
ma assumendo il fatto che il governo vuole lo scontro sociale, vuole
imporre con la minacce dell’ordine pubblico, con l’attacco ai sindacati, al
diritto di sciopero, la sua politica economica, che è la politica dei
padroni, dei capitalisti.
https://proletaricomunisti.blogspot.com/2024/11/pc-16-novembre-verso-lo-sciopero.html
Nessun commento:
Posta un commento