sabato 8 febbraio 2025

pc 8 febbraio - Su tutto la Meloni al servizio di Trump - ovvero trascinare l'Italia verso un regime fascio imperialista al servizio dei ricchi e dei padroni

Cpi, l'Italia sta con Trump: no alla firma contro le sanzioni

Settantanove Paesi hanno diffuso una dichiarazione a sostegno di «indipendenza, imparzialità e integrità» della Corte penale internazionale (Cpi), affermando che le sanzioni «aumentano il rischio di impunità per i crimini più gravi e minacciano di erodere lo Stato di diritto internazionale, che è fondamentale per promuovere l’ordine e la sicurezza globale». La dichiarazione giunge dopo che il presidente Usa Donald Trump ha firmato un ordine esecutivo per imporre sanzioni alla Cpi. Tra i Paesi firmatari della dichiarazione ci sono Canada, Germania, Francia e Norvegia, mentre non c’è l’Italia.

pc 8 febbraio - Da Soccorso rosso proletario

pc 8 febbraio - Torino - A Barriera di Milano manifestazione popolare antifascista - info

Torino. Domenica assemblea e manifestazione popolare contro le intimidazioni fasciste nelle periferie

Contro l’abbandono delle periferie, le intimidazioni fasciste e il razzismo, ora e sempre resistenza. Domenica 9 febbraio sono state convocate una assemblea e poi una manifestazione popolare a Barriera di Milano.

OST Barriera ha subìto nella notte di sabato 1 febbraio una intimidazione fascista, un atto volto a spaventarci a cui abbiamo intenzione di rispondere chiamando gli abitanti di Barriera, le realtà politiche, i collettivi, i sindacati, i circoli e le associazioni attive nel quartiere a ragionare da una parte su come attivarsi di fronte alla violenza fascista; dall’altra a ragionare sul ruolo da avere in un quartiere abbandonato, che vive tutte le problematiche della nostra società.
Quanto accaduto ad OST non è un caso isolato, solo qualche settimana fa un episodio anche più grave

pc 8 febbraio - In piazza ovunque per la Palestina in tutte le forme

pc 8 febbraio - Libertà per Anan

 

pc 8 gennaio - Oggi a Milano per la Palestina

pc 8 febbraio - Roma sit-in all'ambasciata USA

venerdì 7 febbraio 2025

pc 7 febbraio - Va avanti il Piano Militare di Difesa Nazionale del governo Meloni con al centro il riarmo dell'Esercito imperialista italiano

Ogni passo dei governi imperialisti va in direzione della guerra. La tendenza è questa e il governo Meloni è in prima linea su questo, serva del nazi-imperialista Trump, serva dei ricchi padroni dell’industria e della finanza.

Siamo allo stadio in cui, in generale, i capi dei governi non mascherano più i loro interessi di banditi che rapinano le risorse dei popoli con le loro politiche neocoloniali, con la divisione del mondo basata sul controllo delle materie prime…NO, parlano apertamente di guerra per difendersi dalla concorrenza degli altri Stati imperialisti, di guerra per gli interessi “nazionali” minacciati da questa concorrenza, dalle guerre commerciali che anticipano quelle combattute con le armi, e puntano alla via d’uscita con un forte attivismo militare e aumentano le spese militari per questo scopo. Chiamano tutto questo “difesa degli interessi nazionali”, una menzogna che gli operai, i lavoratori, le masse popolari del nostro paese hanno conosciuto sulla loro pelle fin dalla I Guerra mondiale passando per l’Italia fascista di Mussolini alleato e servo della Germania nazista, una menzogna che copre gli interessi dei padroni “nazionali”, cioè di ogni Nazione e Stato, che maschera i profitti dei padroni “nazionali”, delle borghesie imperialiste “nazionali” che ingannano i popoli per portarli a sostenere i ricchi capitalisti borghesi seminando l’illusione che le condizioni di vita e di lavoro delle masse coincidono con quelli dei padroni, che dentro la “nazione” siamo “tutti sulla stessa barca”, tutti, operai e padroni.

“Il nemico marcia sempre alla nostra testa”, “il nemico è a casa nostra”, “le guerre sono vostre ma i morti sono nostri”: questa è la verità. 

Con la guerra in Ucraina siamo entrati nella fase della guerra interimperialista, nella fase dei preparativi di una nuova guerra mondiale. La tendenza dei governi imperialisti va in questa direzione, il fascismo/nazismo che punta al potere per conto della parte peggiore dei ricchi padroni parassiti va in questa direzione e l’elezione di Trump accelera questo processo.

In Italia è il governo Meloni a rappresentare questa necessità per la borghesia imperialista italiana. In

pc 7 febbraio - 70° corteo a Milano A FIANCO DEL POPOLO PALESTINESE E DELLA SUA RESISTENZA

PER UNA PALESTINA LIBERA DALL'OCCUPAZIONE COLONIALE SIONISTA

Partecipiamo tutte e tutti al CORTEO organizzato dalle associazioni palestinesi

SABATO 8 FEBBRAIO

partenza ore 15 Porta Venezia

con termine alla Stazione Centrale

pc 7 febbraio - Si alla mobilitazione popolare in tutte le forme e con tutti gli interlocutori possibili contro le espulsioni di massa di Trump

 Ma No all'appello a Trump degli amici di Amnesty International

Il Presidente Donald Trump

Casa Bianca

1600 Pennsylvania Avenue, NW

Washington, DC 20500, USA

webform*: https://www.whitehouse.gov/contact

Gentile Presidente Trump,

La esorto a sostenere i diritti umani delle persone migranti o in cerca di sicurezza negli Stati Uniti e ad abbandonare tutti i piani di espulsioni di massa.

Il governo degli Stati Uniti ha l’obbligo, secondo il diritto internazionale, di garantire che le sue leggi, politiche e pratiche non mettano a rischio le persone migranti o in cerca di sicurezza. Sebbene gli Stati

pc 7 febbraio - Interventi dal presidio al tribunale di Taranto contro il governo Meloni che libera criminali internazionali

Il presidio al Tribunale di ieri ha avuto il senso di portare ovunque in forma visibile la denuncia e lo scontro con il governo Meloni.

I pannelli e interventi hanno trovato interesse e partecipazione di alcuni avvocati e cittadini che hanno aderito all’iniziative con firme, e lasciando i loro indirizzi - due interventi diffusi come volantino.


 

Seguono gli interventi audio di due compagne. 

info Slai cobas sc Taranto

pc 7 febbraio - Torino ultime da corso Verona - la mobilitazione serve e deve continuare

Ne abbiamo parlato in una corrispondenza lunedì 3 - ORE 12 Controinformazione Rossoperaia - Torino: solidarietà con i migranti e lotta contro il governo - ascoltala e falla circolare

dalla stampa

TORINO – A partire dal 5 febbraio, i cittadini stranieri che necessitano di un permesso di soggiorno non postalizzato possono utilizzare il nuovo portale “Prenotafacile” della Polizia di Stato.

Il sistema, introdotto dopo le polemiche sulle lunghe attese agli sportelli di corso Verona, consente di fissare un appuntamento specificando sede, data e orario.

Sul sito della Questura di Torino è disponibile un volantino informativo in più lingue.

Il portale permette di prenotare diverse tipologie di permesso, tra cui conversioni per motivi di lavoro, richieste di protezione speciale, titoli per cure mediche, gravidanza o assistenza minori, oltre ai

pc 7 febbraio - A Torino fascio/governativi attaccano Eric Gobetti per attaccare con la montatura della foibe la Resistenza

 da la stampa

Tornano le accuse di negazionismo sulle foibe per Eric Gobetti, uno striscione a Torino

Uno striscione firmato Avanguardia Torino è stato affisso accanto al Museo Diffuso della Resistenza

TORINO – Arriva il Giorno della Memoria e puntuali tornano le accuse di negazionismo delle Foibe per lo storico Eric Gobetti. Uno striscione firmato Avanguardia Torino è stato affisso accanto al Museo Diffuso della Resistenza. Recita “Foibe: Gobetti negazionista”.

Le accuse per Eric Gobetti - Le accuse per lo storico conteporaneista si riferiscono ad alcuni suoi scritti in cui analizza la tragedia delle Foibe legandola al periodo storico e alla situazione locale precedente. Nei suoi libri inoltre Gobetti fa un’attenta analisi dei numeri, contestando alcune narrazioni e basandosi su precise ricostruzioni storiche e su dati incontrovertibili.

pc 7 febbraio - Ancora un operaio morto al porto di Genova - sciopero e corteo immediato - info solidale


 vedi video del corteo: https://tg.la7.it/cronaca/genova-sciopero-dei-portuali-corteo-protesta-basta-morti-lavoro-06-02-2025-231499

Operaio morto schiacciato, quattro ore di sciopero immediato a molo Giano

I sindacati hanno infatti subito indetto la manifestazione dopo la tragedia avvenuta questa mattina nel bacino 2 dove un operaio è morto schiacciato

Quattro ore di sciopero subito dopo il fine turno per i metalmeccanici delle riparazioni navali a molo Giano. I sindacati hanno infatti subito indetto la manifestazione dopo la tragedia avvenuta questa mattina nel bacino 2 delle riparazioni navali , dove un operaio è morto schiacciato da un pezzo di una barca caduta da un ponteggio. L’operaio metalmeccanico era dipendente di una ditta d’appalto.

Sciopero immediato di quattro ore a Molo Giano

"In attesa di comprendere la dinamica di cosa sia accaduto, Fim Fiom Uilm inviano le proprie condoglianze alla famiglia e ai colleghi del lavoratore deceduto. La reazione immediata dei lavoratori metalmeccanici delle Riparazioni Navali del Porto di Genova è quella dello sciopero sino a fine giornata".

Domani sciopero con presidio a partire dalle 8 

Una nuova azione di sciopero dei metalmeccanici delle Riparazioni Navali del Porto di Genova è stata

pc 7 febbraio - ORE 12 Controinformazione Rossoperaia - La crisi scaricata sugli operai - la linea perdente del sindacalismo confederale - il caso Stellantis

 

pc 7 febbraio – INDIA: il governo fascista indù di Modi scatena il terrorismo contro gli studenti dell’Università JNU di Delhi

una delle tante manifestazioni degli studenti contro il governo fascista

Nel mirino del governo fascista indù di Modi ci sono praticamente tutti i settori sociali che osano ribellarsi alle politiche di svendita delle risorse naturali del paese alle multinazionali locali e internazionali e che soprattutto denunciano il genocidio in corso in diversi stati delle popolazioni tribali che vivono nei territori che fanno gola alle multinazionali.

E il governo etichetta chiunque si ribelli di essere “maoista”, e questo accade anche nell’episodio di questi giorni che riportiamo sotto.

***

Dichiarazione del Fronte Studentesco Rivoluzionario contro l'arresto degli studenti all'Università Jawaharlal Nehru e il terrorismo fascista Hindutva

Questa mattina la polizia di Delhi ha arrestato quattro studenti del campus della Jawaharlal Nehru University (JNU) per aver fatto delle scritte sui muri del campus di condanna del recente genocidio degli indigeni a Bijapur, nel Chattisgarh. Tutti loro sono membri del Bhagat Singh Chhatra Ekta Manch (BSCEM). I poliziotti li hanno picchiati prima di trascinarli via su sei o sette veicoli. La colpa dei compagni è stata quella di aver scritto democraticamente sul muro per protestare contro il continuo

pc 7 febbraio - Trump razzista e fascista licenzia migliaia di lavoratrici e lavoratori

 Si vedono ogni giorno gli effetti in tutti i campi dell’arrivo di Trump al potere: da alcuni giorni anche il mondo del lavoro, per adesso principalmente quello della pubblica amministrazione, viene colpito dagli “ordini esecutivi”… del moderno fascista Trump al potere negli Usa. L’idea, oramai ripetuta apertamente, è quella di eliminare da tutti i posti di potere, anche i più insignificanti, tutti coloro che potrebbero essere d’intralcio alle iniziative della “nuova” amministrazione dello stato imperialista… e la modalità è quella del terrorismo psicologico.

Infatti, “Alcuni lavoratori, per paura di essere licenziati, stanno ripulendo i profili social da contenuti che potrebbero essere interpretati come «sleali» nei confronti del presidente. Altri stanno invece sistemando i curriculum, prevedendo che presto cercheranno un nuovo lavoro. Ma tutti sono «in preda al panico assoluto», dice un altro alto funzionario.” (L’inkiesta 3/2/25).

Trump aveva promesso che avrebbe «fatto a pezzi il deep state», il cosiddetto “stato profondo” o “stato nello stato” e cioè l’insieme di tutto l’apparato burocratico statale che spesso passa indenne da una amministrazione all’altra, e che secondo Trump potrebbe ostacolare i suoi progetti (che sono quelli della borghesia moderno fascista americana), ma che Trump, con la scusa che così taglia pure la spesa pubblica, vuole di fatto sostituire con il suo deep state!

Sono almeno 40 mila i lavoratori che hanno presentato “volontariamente” le dimissioni …ma Trump già “ha licenziato i funzionari ritenuti non allineati, messo altri in congedo forzato, vietato il lavoro da

giovedì 6 febbraio 2025

pc 6 febbraio - proletari comunisti chiama i lavoratori rispondono

 Commenti a ORE 12 Controinformazione Rossoperaia

Sulla scarcerazione di Almasri

Generale Almasri un personaggio accusato dei più gravi crimini di guerra avvenuti nella prigione libica di mittiga contro i migranti e rilasciato dal governo Meloni con le più banali scuse. Il governo Meloni con i suoi personaggi rilascia un generale accusato dei più gravi crimini di guerra giustificando il tutto con errori procedurali per ingannare le masse. Condanniamo fermamente la vergogna accaduta, che sia processato questo governo che ha permesso il rimpatrio di questo personaggio torturatore e assassino.

Sulla situazione in Germania 

In migliaia sono scesi in piazza in Germania contro l’intesa, a poco più di 3 settimane dalle elezioni legislative di giorno 23. Il popolo in grandi fette si ribella per evitare il riavvicinamento tra i conservatori della Cdu e l’estrema destra Afd. È chiaro che sarebbe molto grave l’alleanza tra Cfu e Afd, sulla linea reazionaria che avanza in Europa e nel mondo, e in Italia con il governo Meloni, sul tema immigrazione e non solo. La mozione presentata al parlamento tedesco sul respingimento dei migranti è passata grazie all’appoggio grave di Afd creando un precedente grave sulle politiche migratorie in Germania - per fortuna poi non è stata approvata in parlamento, ma sono gravi questi passaggi... 

Noi dobbiamo lottare contro i fascisti di casa nostra, il Governo Meloni che insiste sulle politiche migratorie scellerate per la sua natura politica adesso più istigata anche da paesi come USA con Trump, ecc.

pc 6 febbraio - I palestinesi rispondono a Trump/Netanyahu - Continuare le mobilitazioni solidali

Comunicato stampa

Roma, 05/02/2025

A seguito delle dichiarazioni del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, riguardanti il trasferimento forzato della popolazione della Striscia di Gaza verso paesi quali Giordania ed Egitto, è fondamentale ribadire che tali affermazioni non solo violano il diritto internazionale, ma contraddicono anche numerose risoluzioni delle Nazioni Unite.

Dopo 471 giorni di genocidio, che ha colpito ogni aspetto della vita – umano, civile e abitativo – e che ha portato alla distruzione dell’85% delle infrastrutture, la popolazione di Gaza si trova senza riparo e privata dei diritti fondamentali. Nel frattempo, i valichi di accesso restano chiusi, impedendo l’ingresso di aiuti umanitari, tende, medicinali e altri beni essenziali, aggravando ulteriormente la sofferenza di un intero popolo.

In questo contesto, tali dichiarazioni di stampo sionista estremo e destabilizzante non fanno altro che alimentare il dolore e la disperazione della popolazione palestinese. Noi dell’API (Associazione dei Palestinesi in Italia) esortiamo la comunità internazionale ad assumersi le proprie responsabilità, schierandosi a favore dei diritti umani e opponendosi al doppio standard israelo-americano che perpetua ingiustizie e favorisce un sistema di disuguaglianze inaccettabile.

Invitiamo tutti gli attori internazionali a denunciare questa ipocrisia, adottando misure concrete per garantire il rispetto dei diritti fondamentali e per fornire assistenza urgente alle vittime di questa tragedia. È indispensabile intraprendere azioni reali per rispondere alle esigenze primarie dei palestinesi a Gaza, curando i feriti e i malati, invece di diffondere affermazioni che aggravano ulteriormente il dramma umano.

È il momento di agire per la giustizia e la dignità del popolo palestinese, e per un impegno globale che metta in primo piano i diritti umani, superando il doppio standard che continua a perpetuare ingiustizie.

I palestinesi non hanno delegato a nessuno la responsabilità di negoziare il loro futuro; in ogni caso, il loro ritorno avverrà esclusivamente verso le città e i villaggi di origine, situati a pochi chilometri dalla Striscia di Gaza, territori storicamente appartenenti alla loro identità e che oggi sono occupati da coloni israeliani, appoggiati dagli Stati Uniti e da parte dell’Europa.

Invitiamo, inoltre, i cittadini liberi a proseguire nelle mobilitazioni fino alla totale e completa liberazione dei territori palestinesi, affinché si garantisca il diritto inalienabile al ritorno di tutti i profughi dalla diaspora alle loro città e villaggi da cui sono stati cacciati nel 1948.

Associazione dei Palestinesi in Italia

Si chiamava Palestina, si chiama Palestina e si chiamerà per sempre Palestina

La risposta alla proposta di Trump di evacuare la Striscia di Gaza dai suoi cittadini è immediata e inequivocabile. Essa si manifesta nella ferma volontà dei cittadini gazawi di fare rientro nelle loro amate terre, respingendo qualsiasi proposta di trasferimento verso altri paesi, siano essi gli Stati Uniti o altre nazioni. Noi siamo palestinesi e, come tali, rimaniamo saldamente sulla nostra terra.
Caro Trump, la nostra identità, la nostra storia e la nostra dignità sono indissolubilmente legate a questo suolo. Non accetteremo un destino imposto da altri, perché la nostra patria è qui, ed essa ci appartiene.
Si chiamava Palestina, si chiama Palestina e si chiamerà per sempre Palestina. La nostra identità, la nostra storia e la nostra terra sono inseparabili, e questo nome resta un simbolo indiscutibile del nostro passato, presente e futuro. Non si chiamerà mai Israele o altro, perché la nostra patria è, ed è sempre stata, Palestina.

pc 6 febbraio - Formazione operaia - interventi sulla formazione su "Stato e rivoluzione"

Da una compagna di Palermo del Mfpr:

"...Engels ci dice quindi che lo Stato non esiste da sempre . Vi sono state società che non avevano alcuna idea di Stato e di potere dello Stato, vedi appunto le società tribali dove esistevano le norme sociali della convivenza. Ad un determinato grado di sviluppo sociale ed economico, legato alla divisione della società in classi, proprio a causa di questa divisione, lo Stato diventa una necessità.

Lo Stato emerge quando emergono le classi e con esse la lotta di classe: gli schiavi e i proprietari di schiavi; i padroni delle terre e i servi della gleba, i padroni e gli operai… La classe che possiede la proprietà dei principali mezzi di produzione deve affermare il suo dominio economico, politico, giuridico, con tribunali, militare con apparati repressivi…

Lo Stato quindi è il risultato di processo storicamente determinato.

Engels scrive: «lo Stato, poiché è nato dal bisogno di tenere a freno gli antagonismi di classe, ma contemporaneamente è nato in mezzo al conflitto di queste classi, è per regola lo Stato della classe più potente, economicamente dominante, che per mezzo suo (per mezzo dello Stato) diventa anche politicamente dominante e così acquista un nuovo strumento per tener sottomessa e per sfruttare la classe oppressa. Come lo Stato antico fu anzitutto lo Stato dei possessori di schiavi al fine di mantenere sottomessi gli schiavi, così lo Stato feudale fu l'organo della nobiltà per mantenere sottomessi i contadini, servi o vincolati, e lo Stato rappresentativo moderno è lo strumento per lo sfruttamento del lavoro salariato da parte del capitale».

Lo Stato non è astratto, al di sopra delle classi ma è il prodotto dello stretto legame tra modo di

pc 6 febbraio - A fronte del piano genocida Trump/Netanyahu - manifestiamo ovunque

pc 6 febbraio - Torino - Il governo tramite un ministrucolo come Zangrillo rilancia sgombero e repressione di Askatasuna

 e una parte del PD è pronta a dargli manforte

Il ministro Paolo Zangrillo: «Askatasuna va chiuso subito, Lo Russo pensi alle periferie»

. Ospite della redazione del Corriere Torino, l’esponente del governo Meloni si dice «sbalordito» del progetto di legalizzazione del centro sociale messo in piedi dalla giunta torinese di centrosinistra.

Ministro, perché Askatasuna la preoccupa così tanto?
«Io condivido parola per parola le riflessioni della procuratrice generale Lucia Musti, che in modo molto lucido ha invitato a non sottovalutare gli atti di violenza che da mesi ormai accompagnano le manifestazioni di piazza».

Il progetto di recupero dell’immobile di corso Regina Margherita non nasce forse con l’intento di restituire alla legalità un luogo della città lasciato a se stesso da trent’anni?
«La storia degli ultimi anni ci conferma che attorno ad Askatasuna esiste un coerente contesto di violenza che ha portato il Piemonte a essere un punto di riferimento per l’antagonismo nel nostro Paese: quello non è un centro culturale».

Andrebbe sgomberato?
«Di fronte alla reiterazione della violenza occorre avere il coraggio di alzare le mani e prendere atto che c’è un problema e va superato subito».

Lo Russo ha più volte ricordato che non spetta a lui ordinare lo sgombero, anzi ha detto che se la polizia e l’autorità giudiziaria intendono procedere «non devono chiedermi il permesso, possono farlo quando vogliono». Perché il governo, di cui lei fa parte, non ordina lo sgombero?
«Il primo cittadino non ha il potere di sgomberare, è vero. Ma se Lo Russo si muove nella direzione di un dialogo con quella realtà, diventa difficile per le istituzioni non fare i conti con la sua posizione».

Stefano Esposito: «Zangrillo dica al governo di sgomberare Askatasuna a Torino, ma Lo Russo rescinda il patto»

L'ex senatore del Pd: «Dalla destra solo propaganda, parte della sinistra è connivente»

pc 6 febbraio - Dall'Ucraina antifascista e anti mobilitazione [bellica] i - repressi da Zeleskj - un appello che raccogliamo

 https://web.telegram.org/k/#@free_antifas_ukraine

La mattina del 28 gennaio, molti giovani con convinzioni contro la guerra e antifasciste sono stati perquisiti e arrestati in Ucraina. Sono accusati di coinvolgimento nell’organizzazione del Fronte dei lavoratori dell’Ucraina e del reato di cui all’articolo 114-1 del codice penale ucraino (ostruzione dell’attività legale delle forze armate ucraine e di altre formazioni militari). L’art. 114-1 è l’articolo in base al quale vengono processati coloro che si oppongono alla violenza della mobilitazione [bellica] in Ucraina: dagli amministratori dei canali Telegram con post sull’arbitrarietà dei centri di reclutamento territoriali, alle persone con opinioni politiche contrarie al sistema attuale.

In questo momento, l’indagine sta attivamente falsificando le prove e manipolando la formulazione delle leggi. L’assistenza legale è di fondamentale importanza per i detenuti.

Chiunque ne abbia l’opportunità è pregato di sostenere gli antifascisti con denaro per gli avvocati:

USDT TRC20:

TQan5uzcDNc8KXJthb4MQPyqSeTqCNJDsn

BTC:

16iRQo6q5c1botf56StNyTr7QxKPJbufH5

XMR:

439UQSJhupU5L6Dqb1oPyW38hgn5kVzGKEkpTAqLfvyBa4YSLb6N8MZ5zqP6GyMnZFQtVTLP3PVUjazqiB36CK9HRMrWcqA

LP3PVUjazqiB36CK9HRMrWcqA

https://t.me/free_antifas_ukraine/4

https://t.me/RFU_media/3347

SBU (state security): https://t.me/SBUkr/13992

ukranian “neutral” media: https://t.me/stranaua/184784

rightist media, comments are mostly negative: https://t.me/smolii_ukraine/92057

liberal media, comments are surprisingly mostly supportive: https://t.me/telelug/31553

pc 6 febbraio - I piani dell'Italia guerrafondaia imperialista sulle spese Nato

 da il messaggero

Spese Nato, il piano dell’Italia per raggiungere in anticipo il 2%: l'idea di includere i costi per la Guardia Costiera

La strategia per centrare l’obiettivo nel 2027: mettere nel conto anche il budget delle Capitanerie di porto e utilizzare parte dei fondi del Pnrr. Nel dossier di Palazzo Chigi anche la clausola del «comprare europeo»

Spese Nato, il piano dell’Italia per raggiungere in anticipo il 2%

È solo questione di tempo prima che qualcuno si ponga la domanda alla Casa Bianca. L’Italia ha i conti in regola sulla difesa? Spende abbastanza per la Nato? Giorgia Meloni vuole farsi trovare pronta prima che quella domanda arrivi alle orecchie di Donald Trump. E presentarsi a Washington – dove potrebbe tornare per un bilaterale ufficiale tra marzo e aprile – con i conti rivisti. A Roma la caccia ai fondi è partita. Mentre a Bruxelles gli Stati Ue si dividono sul da farsi. Da settimane sulla scrivania della premier è atterrato un dossier aggiornato sulle spese militari. Meloni ne ha parlato con i ministri Guido Crosetto e Giancarlo Giorgetti in un recente vertice a tre a Palazzo Chigi, poi ha affrontato il tema al Consiglio europeo.

pc 6 febbraio - Oggi presidio davanti al Tribunale di Taranto

 - SI all’inchiesta nei confronti di Meloni, Nordio, Piantedosi per    la scarcerazione del criminale/torturatore Almasri

- Le sentenze della Corte Penale Internazionale vanno rispettate

- NO alla riforma Nordio

- Appoggio alle sentenze dei magistrati sull’illegale deportazione    dei migranti in Albania

 

Conferenza stampa - raccolta firme

mercoledì 5 febbraio 2025

pc 5 febbraio - Info e immagini delle proteste negli USA negli ultimi giorni - un info da fonti dirette che proseguirà nei prossimi giorni

Hundreds of students at Arizona State University protest Republicans United urging students to report "their criminal classmates to ICE for deportations,"  January 31, 2025, in Tempe, Arizona.

Hundreds of students at Arizona State University protest Republicans United urging students to report "their criminal classmates to ICE for deportations,"  January 31, 2025, in Tempe, Arizona.   

Protests full of rowdy, defiant and overwhelmingly young people have started popping off in cities across the country. Thousands taking over the freeway in Los Angeles; hundreds squaring off with violent police in West Phoenix, AZ; thousands in Houston, TX; hundreds in Dallas doing an anti-ICE line dance... in some places, a few people are standing out on a corner with signs... in other places, it's been hundreds and thousands organized spontaneously through social media. The protests have predominantly, but not only, been Latino. They have come with their stories of immigrant friends and loved ones, of fear and fury. These initial protests are a very good thing!

1. So far, the protests have been mainly directed against the Trump MAGA fascist regime's deportations and extreme threats of much more—with his ugly demonization of and threats against all immigrants. This is very important and needs to be just a beginning—these protests need to grow and spread.

a commentary

Trump 2025 is not just another administration coming into office. This is fascism: the undisguised dictatorship of this system of capitalism-imperialism in the world’s most powerful capitalist-imperialist country—openly and aggressively oppressive and repressive—a fascism fueled by anti-scientific and Christian fundamentalist lunacy, moving to forcibly impose its racist, immigrant-persecuting, woman- and LGBT-hating MAGA madness, determined to unleash unbridled capitalist plunder and naked imperialist expansionism, prepared to violently crush any opposition or resistance.

And the fascist regime is on a determined offensive with this program and an organized and determined social base of millions. They can be backed down, but this will be a fierce struggle.

info dalle varie città

 St. Louis, MO, February 1: The booming beating of drums, chants and cheers echoed as around 1,000

pc 5 febbraio - Sui rapporti economici, culturali e militari Italia/Israele e altro - un incontro utile e materiali interessanti

a cura del - by the Centro di documentazione contro la guerra

il podcast dell’incontro lo potete trovare qui:


Opuscolo di Daniele Ratti disponibile è questo:

Daniele Ratti, Massimiliano Bonvissuto, ITALIA e ISRAELE Storia e attualità di una collaborazione. Introduzione, L’innovazione tecnologica e le startup, Le relazioni con l’Italia e lo sviluppo nel settore militare, Il ruolo delle fondazioni, I giacimenti di gas e il nuovo ruolo energetico israeliano, Il gas palestinese, Esercito e istruzione, Leonardo e Israele, Finanziamenti Europei (40), L’accordo di fusione tra Leonardo DRS e Rada (49), Missili Spike per l’esercito italiano (50), Conclusioni, Note. 


potete scaricarlo da qui 

Sui legami tra Microsoft, Google,Amazon e l’esercito Israeliano.

Yuval Abraham, Documenti riservati rivelano i legami tra l’esercito israeliano e Microsoft, Pagine Esteri, 31-1-2025.

https://pagineesteri.it/2025/01/31/medioriente/documenti-riservati-rivelano-i-legami-tra-lesercito-israeliano-e-microsoft/

pc 5 febbraio - Ora più che mai con la Resistenza palestinese - Taranto sabato 8 febbraio

Le dichiarazioni di Trump/Netanyahu mostrano il criminale piano genocida/deportazione del popolo palestinese.


La Resistenza palestinese ha definito questo piano "ridicolo, la nostra gente non lo permetterà. Ciò che serve è la fine dell’occupazione e dell’aggressione del nostro popolo non l’espulsione della sua terra".

Ora più che mai denunciamo e informiamo la "nostra gente". 

Costruiamo una grande mobilitazione locale a Taranto e nazionale sabato 8 febbraio sit/in itinerante ore 17 p.zza Ramellini - ore 18 via Di Palma di fronte Ovs - ore 19 p.zza Immacolata - conclusione in città vecchia. 

 #iostoconlapalestina Taranto

pc 5 febbraio - ORE 12 Controinformazione Rossoperaia - Guerra imperialista ed esercito imperialista italiano

 

pc 5 febbraio - "Il caso Almasri e l’idea di Stato della destra" - Un intervento di Gianluca Vitale


03-02-2025 - di: Gianluca Vitale

La difesa del Governo, modificatasi in breve tempo, nella vicenda del generale Almasri ha confermato qual è l’idea di Stato, o meglio di forma di Stato, che si sta tentando di affermare e consolidare.

Inizialmente abbiamo assistito a un goffo tentativo di dar la colpa alla Digos (che avrebbe errato nell’eseguire l’arresto senza la richiesta del Ministro) e al decorso del tempo (non abbiamo avuto il tempo di seguire la procedura corretta), di conclamare il sacro rispetto dei diritti della persona, chiunque egli sia (proprio come avviene, per non allontanarci troppo dal generale, nella navi che conducono alcune delle sue vittime in Albania, trattenendoli ben oltre le 96 ore di Costituzione prima di vedere un giudice…) e di affermare che si è deciso di allontanarlo come un qualunque pericoloso criminale extracomunitario (è, infatti, noto che il rimpatrio sia sempre seguito in guanti bianchi, con un aereo di Stato dedicato, e non con l’applicazione di fascette ai polsi e in spregio della dignità della persona).

Ben presto, però, abbiamo assistito a un cambio di direzione, dalla difesa all’attacco: non guardate a cosa abbiamo fatto noi, ma alla Corte Penale Internazionale, che “non è la bocca della verità” (frase utile a prepararsi all’accoglienza di altri criminali, magari provenienti dalla sponda est del Mediterraneo); inoltre, il mandato di arresto è stato emesso non a caso quando il generale era in Italia, che è come dire che egli è quasi una pedina incolpevole di un oscuro piano politico orchestrato, dalla Corte con qualcun altro, contro l’Italia e, soprattutto, contro il Governo italiano. Siamo noi le vittime,

pc 5 febbraio - Botte, torture, fame: le accuse delle ong sulle condizioni dei detenuti palestinesi. NAZI/SIONISTI CRIMINALI FINO AL MIDOLLO

di Alessia Candito 

All’indomani dell’ultimo rilascio, associazioni per i diritti umani israeliane e internazionali lanciano l’allarme sul trattamento nelle carceri dello Stato ebraico Botte anche immediatamente prima del rilascio. Un braccialetto di carta bianco, con su scritto “La nazione eterna non dimentica. Darò la caccia ai miei nemici e li sconfiggerò”. Fascette o manette per legare strette le mani dietro la testa, che sembrano aver fatto indispettire persino la Croce Rossa, costretta a abbandonare il consueto aplomb per ricordare alle parti “che hanno la responsabilità di garantire trasferimenti nel rispetto della dignità e della sicurezza dei singoli”.

pc 5 febbraio - Operai Contro su ex Ilva: Quando la demagogia populista serve solo a piangere addosso

Riportiamo dei pezzi da un testo di Operai Contro (volantino diffuso agli operai? O semplicemente postato nei propri strumenti internet?), perchè è un esempio di come si possa deformare la realtà degli operai per sostenere la tesi di fondo di questa organizzazione, per cui gli operai così come sono vanno bene, per cui la spontaneità è tutto, indipendentemente da un'analisi della situazione concreta effettiva e dal fatto che gli operai sono parte in causa della loro grave situazione, non sono neanche loro "innocenti", e che, quindi, perchè assumano una posizione di classe, di lotta, occorre una direzione di classe, che non sta lì a lisciarli, ad esaltare la loro "spontaneità", ma ad assumersi la responsabilità di portare coscienza della realtà e di indicare la strada. 

Gli operai dell'ex Ilva, in particolare "l'operaio tarantino" come scrive OC (che brutta formulazione, da bassa sociologia...) è vero che sono rassegnati, o meglio sfiduciati, che temono "i tagli occupazionali", ma non è vero, purtroppo, che sono arrabbiati, disperati, ecc.; ne tantomeno che conoscono "perfettamente l'alienazione estrema del lavoro salariato". Gli operai, anche dell'ex Ilva - soprattutto dell'ex Ilva dato che sono tuttora tantissimi e la fabbrica è tuttora quella con il maggior numero di operai a livello nazionale ed europeo - quando non lottano (ed ora è un pò che non lottano seriamente) si lamentano, ma quando, senza la lotta, non si sentono, non si possono sentire, forza collettiva ma individuale, pensano e dicono spesso sciocchezze, pensano di sapere perchè si informano in internet soprattutto, ma in realtà non sanno; sono all'interno di una vicenda internazionale della guerra capitalista/imperialista dell'acciaio ma parlano come "gattini ciechi". Ma questo è inevitabile! 

Senza una direzione comunista anche nella lotta sindacale; senza, come dice Lenin, portare dall'esterno dei rapporti di produzione, della vita in fabbrica e fuori dalla fabbrica, la coscienza di quello che avviene e del perchè avviene, gli operai diventano impotenti, lamentosi.  

Ma OC non si assume affatto questa responsabilità, usa la demagogia populista, che guarda ma non può contribuire a smuovere una realtà di operai che oggi come oggi non va bene.

MC

EX ILVA, FINIRÀ COME NEL 2018?

Operai Contro - 28 Gennaio 2025

"...Paura. Ansia. Preoccupazione. Paura e rabbia. Paura che a essa subentri la disperazione. Rabbia per essere costretti ogni giorno a vivere nella paura. Perché alla paura di perdere il lavoro in fabbrica, unica fonte di reddito per sfamare una famiglia, e di piombare, da un momento all’altro, nella miseria più nera, non ci si abitua, anche dopo anni. Sono i drammatici sentimenti che animano i giorni e le

martedì 4 febbraio 2025

pc 4 febbraio - Giustizia e libertà per Anan e il popolo palestinese! Presidio il 9 febbraio dalle ore 14 al carcere di Terni


 La Resistenza non si arresta, libertà per Anan e per la Palestina!

Domenica 9 febbraio, dalle ore 14:00, PRESIDIO davanti al carcere di Terni per la liberazione di Anan Yaeesh, contro il genocidio e i crimini di guerra compiuti da Israele con la complicità del governo Meloni, in appoggio alla resistenza del popolo palestinese.

Nonostante il cessate il fuoco a Gaza, ottenuto dopo un anno e tre mesi di interminabili bombardamenti, crimini contro l’umanità, distruzione e genocidio del popolo palestinese da parte dell’esercito israeliano, non si ferma la furia omicida e repressiva dello stato nazi-sionista di Israele, che ha ripreso ad attaccare massicciamente, oltre che il Libano, anche la Cisgiordania, in particolare a Jenin,

pc 4 febbraio - Intervista di ORE 12 all'Avv. Gianluca Vitale sul processo politico ad Askatasuna

Nuovo episodio podcast

ORE 12 Controinformazione rossoperaia - Speciale approfondimento processo Askatasuna

Descrizione dell'episodio

Il processo politico ad Askatasuna, intervista all'avvocato Vitale

pc 4 febbraio - Con la legge di Bilancio il governo Meloni taglia su tutto quello di cui hanno bisogno i lavoratori e le masse tranne i fondi per la Difesa (e per Lollo e Santanchè) che invece vengono aumentati

pc 4 febbraio - Aggressione fascista allo Spazio Popolare Culturale Ricreativo OST Barriera di Torino - Massima solidarietà

“Così, un secolo fa, – ricordano i portavoce del Coordinamento Alessandra Algostino e Livio Pepino – è iniziato il fascismo”

TORINO – Nella notte tra sabato e domenica ignoti, dopo aver rotto una finestra, sono entrati nello Spazio Popolare Culturale Ricreativo “OST Barriera” imbrattando i muri con simboli fascisti e con la scritta “Figli del ‘68 e della borghesia vi spazzeremo via”. Dopo la bomba al circolo Banfo, si tratta di un altro tentativo di intimidazione in Barriera di Milano.

“Così, un secolo fa, – ricordano i portavoce del Coordinamento Alessandra Algostino e Livio Pepino – è iniziato il fascismo. Si è cominciato distruggendo e imbrattando le sedi delle forze sindacali e democratiche. La sottovalutazione e la tolleranza a fronte di questi episodi hanno, poi, consentito l’affermarsi del regime. Oggi la storia sembra ripetersi. L’intimidazione è stata ignorata dai media e considerata alla stregua di una ragazzata. Non è così. Lo abbiamo scritto a commento della bomba al circolo Banfo e oggi lo ribadiamo: l’intolleranza, la prevaricazione e l’intimidazione di stampo fascista stanno ritornando a Torino. L’antidoto è, ancora una volta, la vigilanza e la mobilitazione popolare”.

pc 4 febbraio – Germania: i neonazisti dell’AfD andranno al governo con i cristiano-democratici della Cdu/Csu?

 

In Germania in questi giorni si è gridato allo scandalo, perché per la prima volta dalla Seconda Guerra Mondiale i conservatori della Cdu/Csu hanno approvato, il 29 gennaio, grazie ai voti in Parlamento dei neonazisti dell’AfD (Alternative fur Deutschland) una mozione che colpisce pesantemente i diritti dei migranti che prevede, tra l’altro, l’abolizione del diritto di asilo, la blindatura dei confini, stretta sui ricongiungimenti familiari e l’estensione dei poteri della polizia.

Avete abbattuto il “muro di fuoco” contro i nazisti: è stata questa nella sostanza l’accusa alla Cdu, guidata attualmente dal successore della Merkel, Merz; avete rotto un tabù, un accordo di fatto tra i maggiori partiti che li impegnava a non allearsi mai con un partito dichiaratamente neonazista, come, tra i tanti, ha detto subito Scholz: "C'era un consenso nella storia del dopoguerra della Repubblica democratica sul fatto che non ci sarebbe stata mai una collaborazione con forze politiche di estrema destra. E questo è successo".  L’indignazione è stata messa in risalto anche dalla decisione di un ex

pc 4 ottobre - Massima info e sostegno a tutte le manifestazioni in solidarietà con il popolo palestinese - Viterbo

Unione Democratica Arabo Palestinese - UDAP

CORTEO PER LA PALESTINA A VITERBO
Ieri pomeriggio a Viterbo si è tenuto un corteo partecipato e determinato: diverse centinaia di persone hanno sfilato nel capoluogo per esprimere solidarietà al popolo palestinese e alla sua resistenza, condannare l'occupazione e il genocidio, e denunciare la complicità dell'Italia con Israele.
La manifestazione ha visto una significativa partecipazione della comunità araba. Gli interventi, oltre a esprimere vicinanza al popolo palestinese, hanno denunciato in modo netto e deciso la collaborazione militare tra l'Italia e Israele, una cooperazione che avviene a discapito di servizi essenziali come sanità, istruzione e diritti sociali in Italia. È stata inoltre messa in evidenza l'intensificazione della repressione, soprattutto in relazione al DDL 1660.
Una condanna chiara e forte è stata indirizzata anche alla cosiddetta “falsa opposizione”, che, pur avanzando condanne generiche alla “guerra”, ha continuato, nel corso degli anni, a sostenere l'invio di armamenti all'occupazione israeliana e l'aumento della spesa militare.

pc 4 febbraio - L'imperialismo è guerra interimperialista - da Biden a Trump - sui preparativi USA

Lo scenario Indo/Pacifico comprende la partecipazione dell'Italia imperialista

Gli Usa lavorano alla strategia Hellscape: così preparano "l'inferno" contro la Cina

La prima fase dell'iniziativa Replicator, un programma Usa focalizzato sullo sviluppo di sciami di droni aerei e navali da impiegare nel teatro dell’Indo-Pacifico, sarà operativa entro agosto. Ecco cosa c'entra con la difesa di Taiwan.

Gli Usa lavorano alla strategia Hellscape: così preparano "l'inferno" contro la Cina

Gli Stati Uniti hanno confermato di adottare la strategia denominata Inferno (Hellscape) nel caso in cui la Cina dovesse lanciare un'offensiva militare per conquistare Taiwan. Lo ha fatto capire in maniera abbastanza inequivocabile il capitano della Marina degli Usa, Alex Campbell, secondo cui la prima fase dell'iniziativa Replicator, un programma focalizzato sullo sviluppo di sciami di droni aerei e navali da impiegare nel teatro dell’Indo-Pacifico, dovrebbe diventare operativa entro agosto. Considerando che Hellscape è stata concepita proprio per rispondere con la massima durezza a una fantomatica offensiva lampo di Pechino sfruttando il contributo di migliaia di droni sottomarini, marittimi e aerei - da scatenare non appena un'ipotetica flotta d’invasione cinese intraprendesse l’attraversamento dello Stretto di Taiwan - questo significa che il piano di Washington sta iniziando a prendere forma.

Prende forma la strategia Usa per difendere Taiwan

Intervenendo alla conferenza West 2025 ospitata dall'US Naval Institute e dall'AFCEA, Campbell ha spiegato che la prima versione dei droni, destinata a far parte della strategia americana "unmanned