sabato 24 ottobre 2020

24 ottobre - In piazza a Palermo nella giornata di mobilitazione nazionale contro padroni e governo

24 ottobre giornata nazionale di lotta - Manifestazione anche a Palermo alla Prefettura
Precari, lavoratori dello Slai Cobas sc e Cobas lavoro privato, attivisti in lotta per la casa e lavoratori di Potere al Popolo, le compagne/lavoratrici del Mfpr, i giovani del FGC, di Antudo, Proletari Comunisti, PCL, PCI

LA CRISI AMPLIFICATA DALLA PANDEMIA PRODOTTA DA QUESTO SISTEMA CAPITALISTA LA DEVONO PAGARE I PADRONI
E I GOVERNI AL LORO SERVIZIO




IL POSTO DI LAVORO NON SI TOCCA LO DIFENDEREMO CON LA LOTTA
Gli Assistenti igienico personale degli studenti disabili Slai Cobas sc senza salario e alcun reddito da mesi in lotta in difesa del loro lavoro anche oggi in piazza



NON VOGLIAMO NESSUN BONUS CASALINGHE DAL GOVERNO!
CONTRO DOPPIO SFRUTTAMENTO E DOPPIA
OPPRESSIONE LA NOSTRA DOPPIA RIBELLIONE!

Battaglie quotidiane per il lavoro, salario, reddito, case, risorse per la sanità, scuole, servizi... ma nell'ottica più ampia che deve fare avanzare nel percorso di lotta verso un vero e necessario cambiamento sociale con la lotta rivoluzionaria



pc 24 ottobre - Napoli, e non solo - la rivolta necessaria è quella condotta sulla base di una linea di classe, un fronte di classe, l'uso della forza di massa quando è necessaria

Nella giornata del 24 ottobre, nel corso della manifestazione sotto la Prefettura di Taranto, un rappresentante di proletari comunisti è intervenuto per portare la posizione sulla rivolta della notte di venerdì scorsa a Napoli e per invitare i lavoratori, lavoratrici e studenti presenti a comprendere e riflettere sulla situazione. a partire da quello che è avvenuto sabato a Napoli nel corso della grande giornata di lotta indetta dal patto d'azione per un fronte unito anticapitaliasta e dall'assemblea nazionale di Bologna - vedi cronache su questo blog oggi 25 ottobre

Siamo partiti dalla considerazione che se il governo, i padroni, insisteranno sulla strada dello scaricamento della crisi e della pandemia sui lavoratori e le masse popolari, allora sarà necessario andare oltre la giornata di lotta di oggi, lo sciopero generale che stiamo preparando come orientamento dell'assemblea nazionale delle lavoratrici e lavoratori combattivi, sarà necessaria la rivolta sui posti di lavoro, nei quartieri proletari, nelle piazze. 

Non possiamo accettare un salario sempre più povero, taglieggiato dalla cassa integrazione, licenziamenti e chiusura di fabbriche, scuole chiuse  con i ragazzi mandati a casa e la vita dei lavoratori messa a rischio sui posti di lavoro; così, non possiamo accettare l'orribile condizione dei nostri fratelli migranti, malati e rinchiusi. 
In questo quadro va inserita la questione Napoli. 

Il governatore De Luca si fa propaganda e pubblicità e costruisce la sua ascesa politica facendo il duro, il bullo, lo sceriffo, forzando l'autonomia regionale, andando oltre i provvedimenti del governo, e decide

pc 24 ottobre - EMERGENZA PANDEMIA - COSI' NON PUO' ESSERE!

L'estensione della pandemia, il numero dei morti in costante aumento, così come quello dei ricoveri nelle terapie intensive torna ad essere molto grave e scienziati e medici dicono che nei prossimi mesi sarà peggio. 

Nonostante questo quotidiano incremento della pandemia, il governo continua essenzialmente a fare appelli alla responsabilità individuale delle persone, allo scopo di assicurare i medi e grandi padroni che non vi sarà un lockdown generalizzato. 
Tutto l'opposto di quello che servirebbe: una difesa della maggioranza della popolazione che sono i proletari: lavoratori, giovani, donne, e un'organizzazione di soluzioni collettive.

Anche nella pandemia i comunisti rivoluzionari non assumono la logica: siamo tutti nella stessa barca. "La classe non è acqua" neanche in questa occasione. Serve, anche su questo importante terreno della difesa della salute e vita, una chiara lotta di classe e obiettivi di classe, una divisione/scontro tra interessi proletarie e interessi borghesi. 
Se si fa questo, se dei passi avanti nella difesa della nostra classe si faranno, questi serviranno a tutte le masse popolari, a tutti i settori popolari impoveriti dalla pandemia/crisi.
I comunisti si devono concentrare sulle condizioni ed effetti nel proletariato e sulle soluzioni necessarie alla classe per la difesa attuale, per affrontare e attrezzarsi per la necessaria battaglia per rovesciare il capitale, l'imperialismo, il loro sistema che è la causa originaria e principale della pandemia e del suo estendersi.
E' una guerra di classe: se è il capitale che deve essere salvato o i lavoratori e le masse popolari.

Il governo non può frenare l'espandersi della pandemia perchè è al servizio del capitale. Tutto può essere fatto ma non deve intaccare ora, di nuovo, gli interessi dei padroni, soprattutto dei grandi padroni.

Si assiste, per questo, ad una realtà rovesciata. 
Invece che decidere provvedimenti per aumentare i trasporti, requisendo tutto il possibile ad agenzie

pc 24 ottobre - proletari comunisti nella giornata del 24 nelle mani di operai, lavoratori, studenti

pc 24 ottobre - Roma, protesta nel centro d’accoglienza: barricati nella struttura - «In gabbia con cibo scadente e acqua fredda»

Si sono barricati per alcune ore nella struttura bloccando anche alcuni dipendenti della cooperativa. Agli immigrati era stata impedita l’uscita dopo la scoperta di alcuni casi Covid positivi.

pc 24 ottobre - Libia accordo tra banditi - sotto l'egida degli Stati imperialisti nella guerra per interposta persona nel pantano libico

Libia, firmato a Ginevra l’accordo per il “cessate il fuoco”

Libia, firmato a Ginevra l’accordo per il “cessate il fuoco”

GINEVRA. Le delegazioni libiche a Ginevra hanno firmato un accordo per un cessate il fuoco in Libia alla presenza dell'inviato Onu, l'americana Stephanie Williams. Lo annuncia la Missione di supporto delle Nazioni Unite in Libia (Unsmil). 

pc 24 ottobre - Ancora Morti nel Mediterraneo - Imperialismo italiano assassino!

  • Cinque persone, fra cui due donne e un bambino, risultano disperse da giovedì nel Mediterraneo. Quando un peschereccio è finalmente intervenuto in soccorso, per loro era già troppo tardi.
  • Mentre questa tragedia si consumava, la nostra nave Sea-Watch 4, bloccata a Palermo da un fermo amministrativo, ha ricevuto una segnalazione da parte di Malta ma non ha potuto lasciare il porto.
  • Per queste tre vite e per quelle delle altre persone che sono annegate, nell’indifferenza delle autorità, abbiamo depositato un ricorso amministrativo contro il fermo della nave per opporci e resistere al

pc 24 ottobre - Vertici dei Carabinieri assassini - Il pestaggio di Cucchi e le manovre dei generali che hanno sviato il caso

da Domani quotidiano

  • Sono passati undici anni da quando ho ricevuto la prima telefonata da Ilaria Cucchi. Aveva appena visto il povero corpo del fratello Stefano all’obitorio di piazzale del Verano. Quel che entrambi non sapevamo era che i depistaggi dei responsabili e dei loro superiori in divisa erano già iniziati, silenti ma terribilmente efficaci.
  • In buona sostanza la verità doveva essere che se Stefano Cucchi era stato picchiato da qualcuno, a usare la violenza non potevano essere stati i militari dell’Arma. E siccome era morto dopo sei giorni di ospedale, ricoverato per il pestaggio subito, lui era mancato perché stava male di suo.
  • Stefano Cucchi poteva essere morto per qualsiasi cosa a patto che non fosse riconducibile alle lesioni riportate dalla botte. Di fame, di sete, di droga, di epilessia. Stefano Cucchi era di fatto un dead man walking. Ma sua sorella non la pensava cosi. E non solo lei.

Sono passati undici anni da quando ho ricevuto la prima telefonata da Ilaria Cucchi. Aveva appena visto il

pc 24 ottobre - Anche le lavoratrici e lavoratori della scuola in piazza oggi nella giornata nazionale di lotta

24 ottobre giornata di mobilitazione nazionale

anche per le lavoratrici e lavoratori della scuola

 

La ministra Azzolina durante tutta l’estate scorsa ha sostenuto che la scuola avrebbe riaperto in presenza e sicurezza decantando il potere miracoloso delle “sedie con le rotelle” e banchi monoposto, per cui rimandiamo a chi l’ha visto? per non parlare di reperimento di spazi. Ha sovente dichiarato che nelle scuole il personale ha lavorato per tutta l’estate per garantire la possibilità di riapertura a settembre e che tutto sarebbe andato bene...

Ma NO ministro Azzolina, non sta andando affatto tutto bene!

Sin da subito le criticità sono emerse: intanto, nelle scuole per le politiche di tagli, risparmi di anni ed anni tutti gli spazi sono stati occupati da aule sacrificando persino aule magne e biblioteche, spazi resi evidentemente superflui nell’ottica della trasformazione della scuola in senso privatistico, funzionale al capitale, ma pur occupando palestre etc. in tante scuole come le superiori si è comunque dovuto fare ricorso all’alternarsi di metà classe in presenza e metà a distanza; si è fatto ricorso agli ingressi ad orari scaglionati sia per evitare assembramenti all’ingresso, sia per evitare sovraffollamenti sui mezzi pubblici. Gli spostamenti all’interno delle scuole sono assolutamente centellinati; gli intervalli vengono fatti rigorosamente in classe, praticamente non si fa più l’attività fisica.. ma ciò nonostante nelle scuole di ogni ordine e grado si stanno rendendo sempre più frequentemente necessari quarantene, isolamenti fiduciari, tamponi etc.: basta salire sui mezzi pubblici all’ora di punta per rendersi conto che non sono stati potenziati e che rappresentano un reale problema di diffusione del virus sia tra gli studenti che tra il personale delle scuole che di essi si avvalgono sia tra i familiari. 

Le immagini delle file per sottoporsi ai tamponi sono più che esplicative.

 

Ora le ordinanze di alcune  Regioni come la Lombardia o la Campania...con il beneplacito del ministro Speranza vorrebbe imporre la didattica a distanza per le classi delle superiori. La ministra Azzolina ha chiesto a Fontana per esempio di fare un passo indietro. Lo stesso appello di Conte, in questi giorni, ai sacrifici suona come una beffa. I sacrifici sono stati ampiamente fatti nei durissimi mesi di lockdown. A questi non hanno corrisposto i fatti che servivano da parte di governo, giunte regionali, ministri.

La ministra Azzolina non perde occasione per sbandierare gli slogan: priorità alla scuola e la scuola non si chiude, la chiusura delle scuole è sbagliata ma questo significa ribaltare le politiche scolastiche e risolvere tutti i problemi pregressi, strutturali che sono rimasti irrisolti:

-Reperimento di spazi innanzitutto per permettere a tutti gli studenti di seguire in presenza, No alla Dad né alla Didattica integrata che si vuole invece  rendere strutturali!

- potenziamento dei mezzi di trasporto anche istituendo /potenziando  bus per servizio per le scuole

- ripristino del servizio di medicina scolastica

- riduzione del numero di alunni per classe

- assunzione di personale ATA e docenti, ma invece è notizia di ieri che sono stati sospese le nomine per i contratti COVID perchè il MIUR ha sbagliato i conti sulle risorse!

- basta attacchi ai diritti dei lavoratori della scuola in nome dell’emergenza pandemia. - basta scuole paritarie finanziate anche per la chiusura durante il lockdown- potenziamento della scuola pubblica e copertura di tutto il territorio nazionale a partire dai nidi, scuola dell’infanzia, internalizzazione di tutti i servizi come per esempio  l' assistenza degli studenti disabili...

Non vogliamo il coprifuoco, ma la fine delle spese militari a discapito della scuola, sanità, servizi…

Il 24 ottobre presidi in ogni città. Portiamo la voce e le ragioni dei lavoratori della scuola


Lavoratrici e lavoratori scuola Slai Cobas per il sindacato di classe 

venerdì 23 ottobre 2020

pc 23 ottobre - proletari comunisti - alcune delle nostre parole d'ordini per il 24

Sviluppiamo la lotta rivendicativa in funzione della lotta per il potere

Trasformare lo sciopero economico in sciopero politico contro governo e Stato dei padroni

Unire i proletari in un unico sindacato classista e combattivo

Costruire  nel fuoco della lotta di classe in stretto legame con le masse

il partito comunista marxista-leninista-maoista

il fronte unito proletario e popolare

la forza combattente necessaria per sconfiggere padroni e Stato


proletari comunisti/ PCm Italia

24 ottobre 2020

pc 23 ottobre - Un milione di posti di lavoro a rischio nelle piccole e medie imprese: e lo chiamano "Festival del Lavoro"…

Blocco dei licenziamenti! Riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario… sono alcune delle parole d’ordine delle lavoratrici e dei lavoratori in lotta che si confermano necessarie di fronte agli scenari che ci si presentano.

Il Sole 24 ore di oggi riporta una indagine uno studio dei Consulenti del lavoro che si occupano in questo caso di medie e piccole imprese, tra gli ospiti dell’iniziativa, chiamata appunto Festival del Lavoro, il ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo, del Mise, Stefano Patuanelli, e degli Affari regionali, Francesco Boccia.

“Tra il 2020 e il 2021 – dicono - il sistema delle Pmi italiane potrebbe perdere circa un milione di posti di lavoro per effetto del perdurare della crisi e dell’inevitabile sblocco dei licenziamenti, colpendo particolarmente i dipendenti delle piccole imprese.”

I problemi maggiormente evidenziati sono la gestione della cassa integrazione che padroni grandi e piccoli non vogliono pagare, le ristrutturazioni, che significa altri licenziamenti, per recuperare la riduzione dei livelli di produttività!

“… la preoccupazione maggiore – continua l’articolo - espressa dai consulenti del lavoro non è tanto quella di dover gestire l’emergenza sanitaria - ritenendo il 59% degli intervistati che le aziende siano ad

pc 23 ottobre - A Bergamo contro padroni e governo 24 ottobre - giornata nazionale

pc 23 ottobre - Oggi sciopero nazionale dei lavoratori della logistica - massimo appoggio di proletari comunisti

23 OTTOBRE SCIOPERO NAZIONALE DELLA LOGISTICA

PER RIPRENDERE LA LOTTA PER IL RINNOVO DEL CCNL
PER NON FAR PAGARE AI LAVORATORI I COSTI DELLA CRISI ESASPERATA DAL COVID

Il CCNL è scaduto a dicembre dello scorso anno e ogni tipo di trattativa si è interrotta a causa della crisi esasperata dal Covid19.

I padroni, interpretando i decreti governativi a modo loro, hanno comunque lavorato nel settore della Logistica mettendo a rischio la vita del personale e negando, nella maggior parte dei casi, la possibilità che si facessero con i nostri due sindacati protocolli più stringenti a difesa della salute dei lavoratori.

Anzi, hanno preteso e avuto dai sindacati confederali la possibilità di negare i soldi della vacanza contrattuale nel periodo di maggior difficoltà economica per i lavoratori. Nella logistica abbiamo lavorato, portandoci il contagio a casa in moltissimi magazzini, senza alcun riconoscimento a tutela del salario.

Si apre un periodo di profonda crisi del capitalismo a livello non solo italiano, di ristrutturazione

pc 23 ottobre - EX ILVA: "LA FIOM DI GENOVA NON VOLEVA AFFATTO LA CHIUSURA DELL'AREA A CALDO..." - Una "verità" che sgombera il campo da populismi corporativi

Ieri si è tenuta una conferenza on line sul "futuro dell'ex Ilva" organizzata da Federmanager e a cui hanno partecipato e sono intervenuti, oltre il presidente della Confindustria di Taranto e commissari Ilva AS, i segretari di Fim, D'Alò, di Uilm, Palombella e per la Fiom, Bruno Manganaro da Genova. 

Una conferenza che aveva come obiettivo di dare una soluzione per il rilancio dello stabilimento siderurgico di Taranto, "tecnicamente compatibile con gli obiettivi di produzione e di sostenibilità, per riportare l’ex-Ilva sul mercato".

La soluzione "trovata" non è stata affatto una novità. Si tratta della combinazione del ciclo tradizionale, che porterebbe ad una produzione degli altoforni 4 e 5 di circa 6 Mt/annue, con un secondo ciclo, basato sulla tecnologia della riduzione diretta e forno elettrico, in grado di produrre inizialmente circa 2 Mt/a, e finanziato con l'utilizzo anche dei contributi pubblici e approfittando delle opportunità del Green Deal europeo".
Quindi, "con un investimento di circa un miliardo di euro, hanno spiegato i manager che hanno elaborato lo studio, si potrebbero completare tutti gli interventi impiantistici necessari a dar vita a un nuovo assetto, basato, appunto, su questi due diversi cicli produttivi, coordinati tra loro.
Tempo necessario: 36 mesi da quando saranno stati risolti tutti i nodi giuridici, contrattuali, normativi e politici e sarà individuata una adeguata struttura di ingegneria e project management in grado di agire".(da Corriere di Taranto).

Da parte dei sindacati:

La Fim, attaccando gli "opposti estremismi", ha fatto al solito il megafono dell'azienda: sul no allo scudo penale; Aia, sì ma non si può cambiarla ogni due mesi; AM sta pagando le ditte dell'appalto; ci vuole un ruolo attivo dello Stato nell'entrata nella società; non si può parlare di "forni elettrici" e poi pensare di bloccare la Tap...

La Uilm di Palombella ha detto che non esiste la produzione dell'acciaio in Italia senza il ciclo integrale di Taranto che non può funzionare senza area a caldo; che Mittal se va via pretenderà tantissimi soldi; che parlare di ambiente pensando di chiudere l'Ilva è fare dello stabilimento una polveriera: se ci sono voluti 25 anni per cominciare a parlare di risanamento per la Belleli - che è grande 364 metri quadri, figurarsi quanti anni ci vorranno per l'Ilva che è 2 volte la città... (e questo è vero - ndr), e comunque non si può risanare se non ci sono gli impianti che marciano e non si mettono i fondi. Ma qui noi diciamo invece: non si può risanare senza gli operai in fabbrica, con gli operai mandati a casa.    

Invece "novità" - nel senso di chiarezza di posizioni sono venute dalla Fiom di Genova. Che, sgomberando il campo da qualsiasi equivoco e populismi che vengono ogni tanto dalla Fiom di Taranto,

pc 23 ottobre - Per la giornata di mobilitazione del 24 alla Fincantieri di Palermo


pc 23 ottobre - Sussidistan: Montezemolo e Whirpool, padroni dalla faccia come il c..

Mentre la Confindustria di Bonomi attacca salari e contratti, a partire da quello dei metalmeccanici, (il salario medio in Italia è passato da -5.381 (2002-2007) sulla media europea (21.705), a -7.650 euro (2013-2018) rispetto al salario medio europeo (27.283 euro)

aumenta lo sfruttamento (produttività): le ore annue lavorate in Italia superano le 1.700 ore, contro le  1.500 ore della Francia e le 1.400 della Germania) 

e la povertà cresce sempre più (4,6 milioni i poveri assoluti e 16 milioni a rischio, secondo i dati)...

oggi eccone altri di quelli del Sussidistan:

Montezemolo: "Senza aiuti Italo chiude". 

Whirpool di Napoli: i padroni chiudono la fabbrica il 31 ottobre dopo aver ricevuto aiuti pubblici per quasi 100 milioni.

giovedì 22 ottobre 2020

pc 22 ottobre - FORMAZIONE OPERAIA - ENGELS - CONTRO UNA DENUNCIA MORALE IMPOTENTE DEL CAPITALE... - Questa FO è interna alla celebrazione del 200° anniversario della nascita di Engels

Abbiamo detto che celebrare Engels è prima di tutto restituire agli operai, alle donne proletarie, ai giovani "ribelli controcorrente" il suo grande lavoro teorico immenso e su tutti i campi della scienza del proletariato, dell'umanità. 

In questi mesi potremo dare nella Formazione Operaia solo alcuni brevi riferimenti di questa immensa opera di Engels, maestro del proletariato.  

In questa Formazione Operaia pubblichiamo brevi passi da il Libro "Antiduhring" in cui Engels dimostra come il modo di produzione capitalista non è frutto della "violenza" - che è solo un mezzo per raggiungere il fine che è economico; smascherando in questo modo coloro che fanno una denuncia meramente "morale" del capitale, denuncia che diventa impotente e fuorviante, perchè il problema non è eliminare il "mezzo", ma eliminare il "fine": il monopolio dei mezzi di produzione e di sussistenza nelle mani di una sola classe poco numerosa, e la degradazione dell'altra classe, che costituisce l'enorme maggioranza, a classe di proletari impoveriti. 
All'inizio di questo passo, Engels utilizza la vicenda di Robinson Crusoe. Leggiamo...

ENGELS: “...ci si chiede... come Robinson sia arrivato ad asservire Venerdì. Per il semplice piacere di asservirlo? Assolutamente no! Vediamo invece che Venerdì "come schiavo o semplice strumento viene costretto a servigi economici e precisamente come strumento viene anche mantenuto". Robinson ha asservito Venerdì solo perché Venerdì lavori a profitto di Robinson. E come può Robinson trarre un profitto per sé dal lavoro di Venerdì? Solo per il fatto che Venerdì produce col suo lavoro più mezzi di sussistenza di quanto gliene debba dare Robinson perché resti atto al lavoro... 
...(ciò) dimostra che la violenza è solo il mezzo e che il fine invece è il vantaggio economico. Quanto il fine è "più fondamentale" del mezzo che si impiega per raggiungerlo,

pc 22 ottobre - Il governo Conte aumenta le spese militari

Investimenti per la Difesa.

Il ministro Lorenzo Guerini ha firmato e inviato alle Camere il Documento programmatico pluriennale 2020-2022.

Per l’anno in corso è già noto il budget complessivo per la Difesa, pari a 22,9 miliardi di euro (1,38% del Pil nazionale), circa uno e mezzo in più rispetto allo scorso anno, un balzo notevole rispetto a quanto visto nell’ultimo decennio. È cresciuta soprattutto la Funzione Difesa (15,3 miliardi), con al suo interno segnali di un iniziale riequilibrio della sproporzione tra le voci personale (in leggero calo), esercizio (in aumento, +22%) e investimento (in forte aumento, oltre +50%). Nel Dpp si prevedono 23 miliardi per il 2021 e 22,9 miliardi per il 2022, nonché la nuova discesa sulla percentuale del Pil (1,2%).

pc 22 ottobre - la giornata nazionale del 24 a taranto - fabbriche - scuole - Confindustria/Prefettura


A TARANTO: 

23 ottobre - presidio con assemblea esterna 

ore 6 - portineria appalto Arcelor Mittal

ore 14/15 - portineria A Arcelor Mittal

ore 10 presidio alla Confindustria

24 ottobre ore 10,30 presidio alla Prefettura  - aderiscono studenti FGC TA e Potere al popolo TA

 ASSEMBLEA DELLE LAVORATRICI E DEI LAVORATORI COMBATTIVI

IL GOVERNO CONTE CI VUOLE DOCILI E RASSEGNATI

CONFINDUSTRIA CI VUOLE SCHIAVI E AFFAMATI

IL 24 OTTOBRE TUTTI IN PIAZZA


  • Per il rinnovo immediato di tutti i CCNL scaduti, con forti aumenti salariali e forti disincentivi ai contratti precari e a termine;

  • No ai licenziamenti di massa; riduzione dell'orario di lavoro a parità di salario, salario medio garantito a disoccupati e precari e integrazione della Cig al 100%;

  • I costi della crisi sanitaria siano pagati da chi non ha mai pagato: patrimoniale sulle grandi ricchezze per rilanciare la sanità, la scuola pubblica, i trasporti e i servizi sociali;

  • Documenti, diritto d’asilo, regolarizzazione contrattuale e pieni diritti di cittadinanza per tutti i lavoratori immigrati, con l’abolizione dei decreti sicurezza (che reprimono anche dissenso e conflitto sociale).

  • Contro ogni autonomia differenziata, oggi rilanciata dal governo

  • Annullamento delle spese militari e riconversione di tutta la filiera dell’industria bellica e militare, a spese dello Stato e piena garanzia del lavoro;

  • Tutela piena della sicurezza sui luoghi di lavoro con nuovi e stringenti protocolli per la prevenzione del contagio da Covid 19, gestiti da comitati e rappresentanti eletti da lavoratori e lavoratrici.


 ASSEMBLEA DELLE LAVORATRICI E DEI LAVORATORI COMBATTIVI

24 ottobre - NON MANCARE!

 



pc 22 ottobre - da i 'jeunes revolutionnaires' Francia

 

pc 22 ottobre - dai Jeunes Revolutionnaires in Francia

 MohamedBenmouna

11 anni fa  Mohamed Benmouna fu ucciso in un sobborgo di  Saint-Étienne, i compagni lo ricordano con un murales - nonostante il coprifuoco operante in città

pc 20 ottobre - USA - la polizia sostenuta dal fascio/imperialista TRUMP continua ad uccidere - Oggi nuova protesta nazionale negli USA

 


Waukegan, in Illinois: la vittima è Marcellis Stinette

La famiglia del diciannovenne Marcellis Stinnette ha detto che è stato ucciso mentre era seduto in un'auto con la sua ragazza e madre di suo figlio, Tafarra Williams, che guidava il veicolo. La famiglia della Williams ha detto che le hanno sparato allo stomaco e alla mano e che si stava riprendendo dopo l'intervento. Mentre la famiglia sostiene che Stinnette è morto sul posto, la polizia dice che è morto in ospedale.

"Quando sono arrivata, ha detto:" Mamma, ci hanno sparato per niente ", ha detto Clifftina Johnson, madre di Williams." Mia figlia ha detto che alzava la mano e, se non la alzava, ha detto: "Mamma, sarei morta" ".

We received the following from the October 22 Coalition:

Call for the 25th National Day of Protest to Stop Police Brutality, Repression and the Criminalization of a Generation—

....Un Día Nacional de Protesta, que se celebrará días antes de las elecciones presidenciales del 3 de noviembre, mostra.. que nos negamos a aceptar una sociedad en la que la policía mata con impunidad, en la que la encarcelación en masa es una cuestión de raza, en la que los niños inmigrantes permanecen detenidos y separados de sus familias, en la que está cada vez más claro cuántas vidas se consideran y se tratan como desechables, y en la que policías, tropas federales no identificadas y asesinos fascistas organizados llevan a cabo represión política y violencia contra disidentes. 

Este 22 de octubre, nos solidarizaremos con miles de personas en todo Estados Unidos para expresar nuestra colectiva indignación, creatividad y resistencia en respuesta a los crímenes de este sistema. Demos a conocer las decenas de miles de vidas robadas por las fuerzas del orden de Estados Unidos durante el último cuarto de siglo. ---


pc 22 ottobre - Milano in piazza il 24 ottobre - un grande segnale proletario di lotta a fronte di padroni governo e gestione scellerata della regione lombarda

giornata di mobilitazione

pc 22 ottobre - Fascisti e negazionismo - un articolo dell'espresso ne documenta i legami e progetti

si tratta comunque di gruppazzi senza seguito di massa e gestiti a fini di infiltrazione e provocazione da pezzi dello stato borghese

L'Espresso.Repubblica.it

I movimenti di estrema destra si organizzano su Telegram per "mettere a disposizione" la loro esperienza nelle manifestazioni di piazza organizzate dalle categorie piegate dalla crisi Covid. Una strategia ben nota per ottenere visibilità e allargare il bacino di consenso
ANDREA PALLADINO
Cala il coprifuoco su Milano: è l’azione anti Covid chiesta dal governatore Attilio Fontana, mentre in tutta la Lombardia torna la paura. Lockdown, restrizioni, ordinanze. Alla crescita dei contagi affiancano, inevitabilmente, le decisioni drastiche, difficili.
Ma c’è un secondo fronte che preoccupa sempre di più. La crisi economica e il crollo - anche questo spesso esponenziale - del lavoro e del reddito, con proteste e tensioni dietro l’angolo. Ed è in questo cuneo che sta tentando di infilarsi l’estrema destra, pronta ad utilizzare la tensione sociale nata con il Covid per conquistare la piazza, la visibilità mediatica e il consenso. “Ora che le manifestazioni autorizzate saranno probabilmente vietate, Il Movimento Nazionale mette a disposizione di tutta la popolazione lombarda la sua esperienza

pc 22 ottobre - LE "MODIFICHE" AI DECRETI SICUREZZA LASCIANO COME E PIU' DI PRIMA LA REPRESSIONE DELLE LOTTE OPERAIE E SOCIALI - Un contributo

www.resistenze.org 

No, il PD non ha cancellato i Decreti Sicurezza di Salvini - Riportiamo stralcio

Alessandro Fiorucci | senzatregua.it 

Le modifiche si concentrano sui temi dell'immigrazione, delle procedure di respingimento e rimpatrio, della cittadinanza. Proprio su quest'ultimo fronte si assiste a un peggioramento, portando i tempi di attesa per ottenere la cittadinanza a 3 anni, meno dei 4 vigenti, ma più dei 2 previsti prima del decreto sicurezza Salvini. Torna a 90 giorni il limite massimo di trattenimento nei Cpr in attesa del rimpatrio, la metà dei 180 attuali. E ancora, la possibilità di revocare la cittadinanza viene abrogata perché in contrasto con la Costituzione.

Qui termina il capitolo delle modifiche e comincia quello della continuità. C'è una parte importante dei decreti sicurezza che il governo non vuole toccare e riguarda la repressione delle lotte operaie e sociali. Un pacchetto di disposizioni che inasprisce le pene per i reati commessi nelle manifestazioni e criminalizza le forme di lotta del movimento operaio. Con la reintroduzione del reato di blocco stradale si procede ad alta velocità sui binari della repressione, con la stessa logica che poche

pc 22 ottobre - Padroni e sindacati chiudono i contratti al'insegna del 'patto di fabbrica' collaborazionista

POCHISSIMI SOLDI E MASSIMA FLESSIBILITA'
Dopo la chiusura dei CCNL di vetro, gomma plastica e sanità privata, stanno per essere definiti quelli del legno e penne, spazzole e pennelli. Mentre ancora lontana è la chiusura del CCNL dei metalmeccanici.

Ma nessun lavoratore può gioire di come si stanno chiudendo i contratti.

I negoziati vengono fatti, come scrive Sole 24 Ore "nei binari del 'Patto di fabbrica' e in quelli della sostenibilità" dei padroni, che vuol dire accettare di porre a premessa delle richieste contrattuali il fatto che "molte aziende sono sottoposte allo stress test del mercato nazionale e internazionale fermo e della massimo flessibilità richiesta da alcune commesse internazionali o nazionali", e quindi gli operai devono accettare di avere aumenti irrisori e soprattutto essere flessibili secondo le necessità del "mercato".

Sarà che i sindacati confederali sanno bene che questi risultati, dopo anni che i contratti non si rinnovano, possono far arrabbiare i lavoratori che hanno preso "l'impegno comune tra FederlegnoArredo e Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil al riserbo sui contenuti". Gli operai li sapranno a firme concluse... 

D'altra parte se si guarda a come si stanno chiudendo altri contratti nazionali, sarebbe più che legittimo

pc 22 ottobre - I padroni vogliono la sospensioni degli scioperi - chi accetta questo consiglio/diktat è con i padroni e contro gli operai

LETTERA DELLE AZIENDE ALIMENTARISTE AI SINDACATI: SOSPENDETE LE AGITAZIONI E TRATTIAMO...

I padroni delle aziende alimentari temono che, anche per la nuova minacciosa pandemia, si sviluppino scioperi o varie forme di protesta nelle fabbriche. E quindi, se da un lato sono in contraddizione momentanea con la linea rigida di Bonomi, che vuole imporre soltanto gli interessi del padronato, accusando i sindacati di aver tradito il Patto di fabbrica del 2018 (ma quando mai...?), e considera impraticabili gli aumenti salariali, puntando al massimo sul welfare; dall'altra aprono ma pongono il ricatto: "no agitazioni dei lavoratori", il che, lo sappiamo bene, senza lotta vuol dire che il risultato della trattativa sarebbe di pochi spiccioli salariali, ma grande richiesta di più lavoro. Non a caso, nella lettera delle sette associazioni dell'alimentare si sottolinea che l'incontro richiesto "comporta la sospensione immediata delle agitazioni". 

E poi c'è la solita fregatura del "siamo tutti nella stessa barca...". La lettera, infatti, continua: "E' emersa l'esigenza di trovare il necessario equilibrio che tuteli lavoratori ed imprese (...) chiediamo un incontro con l'auspicio di finalizzare un accordo negoziale nell'interesse dei lavoratori e delle imprese"

I lavoratori non possono accettare questo ricatto. L'unica arma di "trattativa" è la lotta, è lo sciopero. Se questa viene bloccata, di che parliamo?