Miscellanea di notizie a cura della redazione di proletari comunisti
La tendopoli di San Ferdinando è zona rossa dopo che 14 migranti sono
risultati positivi al tampone. I non contagiati, però, vogliono andare a
lavorare nei campi, unico mezzo di sostentamento, ma sono bloccati. Così monta la protesta, nella terra dove nel 2010 c’è stata la rivolta
dei braccianti africani, vittime dello sfruttamento nelle campagne e di
soprusi
- Nella tendopoli di San Ferdinando in Calabria, 14 migranti sono risultati
- positivi al Covid-19 dopo l'effettuazione di 30 tamponi. Altri tre positivi,
- tra gli operatori dell'Associazione Guardie Ambientali che gestiscono la struttura.
- Decretata la zona rossa sia nella tendopoli che nel campo container di Rosarno,
- dove ci sono altri casi. Tutta l'area è blindata in entrata e in uscita da un cordone
- delle forze dell'ordine.
- I migranti sono attualmente in quarantena, ma sempre all'interno della tendopoli.
- Nelle ultime ore per questo è cresciuta la tensione. Un gruppo di braccianti ha
- risposto con una sassaiola contro la polizia, all'ordine di non entrare e non uscire senza permessi dal campo. Due gli agenti feriti.
Forti tensioni, con scontri con le forze dell’ordine alla tendopoli di San Ferdinando, dichiarata zona rossa sabato scorso dopo 14 positivi su 30 tamponi eseguiti.
Una decisione presa dalla Regione Calabria e che riguarda gli oltre 250
immigrati ospitati nella struttura. All’alba un gruppo di loro ha
provato ad uscire, come ogni giorno, per andare al lavoro. È il motivo
per il quale sono qui, soprattutto ora che inizia la stagione della
raccolta degli agrumi.
Ma con la zona rossa ora nessuno può
entrare né uscire. È quello che le forze dell’ordine e i mediatori
culturali hanno provato a spiegare. Ma dopo un paio di ore un gruppetto
di una ventina di persone è tornato verso il cancello cominciando a
lanciare sassi e oggetti contro carabinieri e poliziotti. Si tratterebbe
degli stessi che sabato sera avevano già provato ad uscire, lanciando
anche allora sassi, ferendo non gravemente due poliziotti. Ieri, oltre
al lancio, hanno danneggiato i cancelli e la struttura dell’ingresso
della tendopoli, quella dove vengono controllati. La situazione poi si è
calmata, ma non sono da escludere nuove proteste.
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