Nel nuovo DPCM è inserito anche l'"Assegno unico" che però partirà da luglio 2021. Andrà da 50 a 200 euro al mese in base all'Isee per ciascun figlio, dal settimo mese di gravidanza, fino al ventunesimo anno di età. L'importo sarà maggiorato per ciascun figlio successivo al secondo.
Sembra una utile riforma... MA
Da dove prenderanno la maggiorparte delle risorse, 18 miliardi? Dalle stesse retribuzioni dei lavoratori e delle lavoratrici. Con una mano danno, con l'altra ti tolgono. Dovrebbero infatti sparire le detrazioni per i figli a carico, ma anche il bonus bebè, il premio alla nascita.. Quindi, una buona fetta di questo nuovo assegno unico lo pagheranno gli stessi lavoratori e soprattutto le lavoratrici!Ma soprattutto, dietro una cosa che sembra buona per le donne c'è il trucco: dovete fare più figli...
La Min. della famiglia Elena Bonetti ha dichiarato: "La sfida è invertire il calo della natalità, costante da anni, e che potrebbe essere aggravato dall’effetto Covid sull’economia". «Molti Paesi - nota il
deputato Stefano Lepri (Pd), tra i primi firmatari di progetti di legge sull’assegno unico - hanno aumentato il numero di figli per donna con misure simili...».E qui, sulla crescita della famiglia c'è la convergenza tra maggioranza e opposizione.Elena Bonetti l'aveva già detto nella sua prima intervista da Ministra: “Se la scorsa legislatura è stata quella del Jobs act, questa dovrà essere quella del Family act: asili nido, assegno per i figli, più diritti per i genitori.... questo governo nasce ponendo al centro l’investimento sull’educazione e sulle famiglie, che significa investire sul futuro e sulle nuove generazioni, promuovere la natalità”.
Quindi dietro l'annuncio compare il vero scopo di questo provvedimento: fate più figli! La stampa scriveva: “Serve per dare un segnale anche in direzione del calo demografico... Assegno unico, un intervento a sostegno della natalità da anni in calo nel nostro paese”.MFPR
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