sabato 11 maggio 2019

pc 11 maggio - IL 1969 OPERAIO - NEL 50° DELLA GRANDE STAGIONE DI LOTTA OPERAIA, CON IL CUORE NELL' "AUTUNNO CALDO"

Cominciamo da questo mese, e proseguiremo negli altri mesi fino a fine anno, una cronistoria del 1969 operaio - anno in cui continua e si intreccia sempre più con gli scioperi e lotte operaie il grande movimento degli studenti che ebbe il suo cuore nel '68 ma che proseguì fino a tutti gli anni 70.
Chiaramente anche per gli operai la grande lotta non inizia solo nel 69, nè si conclude nel 69, ma è quest'anno che mette in mostra tutta la forza, potenzialità degli operai come classe, non solo sindacale ma politica, potenziale avanguardia di tutti i settori sfruttati e oppressi e che può e deve conquistare il nuovo potere proletario.
Questa cronistoria entusiasmante, preannuncia un'importante iniziativa - un Convegno sul 68/69 - che organizzeremo a fine anno.

AVVIAMO DA DOMANI, 12 MAGGIO QUESTA CRONACA.
Oggi invece riportiamo alcune note contenute nella rivista "LA NUOVA BANDIERA": "Il 1968  - il vento rivoluzionario che fece tremare la borghesia"

"300 milioni di ore di sciopero di cui oltre 230 milioni dell’industria: questo  il bilancio dell”’autunno caldo”, delle lotte operaie del 1969. Secondo lo storico inglese Robert Lumley si tratta del “terzo movimento della storia quanto a numero di ore di lavoro perdute (dopo lo sciopero generale del maggio ’68 in Francia e quello generale del 1926 in Gran Bretagna)”.

"Il movimento sindacale assume un’ampiezza e un ruolo senza precedenti nella storia italiana

pc 11 maggio - VENEZUELA - GUAIDO' E IL SUO PADRINO, IMPERIALISMO USA, NON STANNO RAGGIUNGENDO I LORO SPORCO OBIETTIVO, GRAZIE ALLA MOBILITAZIONE DEL POPOLO VENEZUELANO

Pubblichiamo la presentazione di una Dichiarazione internazionalista pubblicata nel giornale 
proletari comunisti di marzo 

Mentre in Venezuela si vivono ore drammatiche e senza sosta e quotidianamente l’imperialismo yankee e altri governi dell’America Latina, legati ad esso, nel cosiddetto “gruppo di Lima” preparano attivamente l’invasione del paese, facendola passare attraverso Guaidò e le sedicenti “masse” che lo seguono, per trasformare il tentativo di colpo di Stato in corso in rovesciamento effettivo del governo legittimo del Venezuela, la forze rivoluzionarie conseguenti dell’America Latina e in primis i maoisti scendono in campo a sostegno delle masse venezuelane contro l’imperialismo, e lo fanno sulla base di un comunicato congiunto di partiti e organizzazioni maoiste di diversi paesi.
I maoisti italiani e proletari comunisti sostengono e sottoscrivono questo comunicato, consapevoli dell’importanza del momento e del ruolo della crisi venezuelana può avere nello scenario mondiale non solo in America Latina ma in tutto il mondo.
Non conta in questa adesione che si sia d’accordo su tutti i punti di analisi e le formulazioni contenute nel comunicato. Conta scegliere in nome dell’internazionalismo autentico da che parte stare e come contribuire affinchè vincano le masse, in questo caso le masse popolari venezuelane, e perdano l’imperialismo e i suoi servi; affinchè ogni paese dell’America Latina diventi terreno di scontro, non solo a sostegno del

pc 11 maggio - SALARIO MINIMO E LOTTA PER IL SALARIO - Dibattiamone 3 - Dal numero di aprile del giornale proletari comunisti - 2° Parte

Salario minimo – una necessità o una generalizzazione della miseria?

In questo periodo è tornata alla grande, non la lotta necessaria per forti aumenti salariali, ma, con interventi, dibattiti sia da parte di operatori al servizio del capitale, sia di intellettuali e stampa, la questione del “salario minimo”.
Fino alla riformulazione da parte del governo fascio-populista di una proposta di legge come quella presentata in Senato dal M5S per l’introduzione di un salario minimo garantito a 9 euro lorde complessive l’ora – che comunque sarà molto più basso: le manovre del M5S/Di Maio da ingannapopolo, di sparare alto e realizzare bassissimo già le abbiamo viste all’opera; a questa si unisce la proposta del PD che parla di 9 euro nette.

La questione non è nuova, si è dibattuta e posta già negli anni passati – e tra i primi ad avviare il dibattito è stata la Confindustria tramite il suo giornale ‘Sole 24ore’ che dimostrava la positività, convenienza per le aziende stesse di fissare per legge un “salario minimo” (ma molto minimo: 5 euro

pc 11 maggio - Lo Stato borghese, il governo dei padroni fascio/populista tramite Salvini prepara l'ulteriore passo verso il fascismo - prepararsi alla resistenza e alla battaglia campale

Dl Sicurezza bis, pene più severe per immigrazione clandestina e reati contro ufficiali. 
Maglie più strette per coloro che effettuano salvataggi in mare dei migranti, con il ministro dell’Interno che avrà la possibilità di “limitare o vietare il transito e la sosta” nelle acque territoriali italiane e pene più severe a chi imbarca persone violando le disposizioni delle autorità Search and rescue (Sar) o dello Stato di bandiera. Ma anche pugno duro contro i reati di devastazione e danneggiamento, soprattutto in caso di manifestazioni, maggiore tutela dell’incolumità delle forze dell’ordine con l’inasprimento delle pene per oltraggio a pubblico ufficiale e 800 assunzioni per notificare le condanne definitive e accelerare i processi di incarcerazione dei criminali. 
Immigrazione, pene più severe per salvataggi che non rispettano disposizioni

La prima parte del testo del decreto si concentra sui provvedimenti in materia di immigrazione e salvataggio in mare
All’articolo 1 si legge che per “chi, nello svolgimento di operazioni di soccorso in acque internazionali, non rispetta gli obblighi previsti dalle Convenzioni internazionali, con particolare riferimento alle istruzioni operative delle autorità Sar (Search and rescue, ndr) competenti o di quelle dello Stato di bandiera, le sanzioni previste sono di duplice natura: una sanzione amministrativa pecuniaria da 3.500 a 5.500 euro per ogni straniero trasportato e nei casi più gravi o reiterati e laddove la violazione sia commessa da navi battenti bandiera italiana, la sospensione da 1 a 12 mesi o la revoca della licenza, autorizzazione o concessione ad opera delle autorità amministrative competenti”. Una norma che, oltre a mettere un freno ulteriore all’attività delle ong nel Mediterraneo, potrebbe anche scoraggiare l’intervento di pescherecci o imbarcazioni che transitano vicino ai gommoni in difficoltà che trasportano i migranti.
Sempre in tema d’immigrazione, il ministro dell’Interno avrà la possibilità di limitare o vietare transito e sosta nelle acque territoriali per ragioni di ordine pubblico. Il testo fa particolare riferimento all’art.19, comma 2, lettera g della Convenzione di Montego Bay sul diritto del mare che recita: “Il passaggio di una nave straniera è considerato pregiudizievole per la pace, il buon ordine e la sicurezza dello Stato costiero” in caso di “carico o scarico di materiali, valuta o persone in violazione delle leggi e dei regolamenti doganali, fiscali, sanitari o di immigrazione vigenti nello Stato costiero”. Il ministro avrà quindi la possibilità di limitare o vietare il transito o la sosta nelle acque territoriali nel caso in cui reputi una minaccia il trasbordo di persone in caso di soccorsi reputati illegali.
Il ministero stanzierà anche 3 milioni di euro, uno all’anno dal 2019 al 2021, per finanziare l’impiego di poliziotti stranieri sotto copertura “anche con riferimento alle attività di contrasto del delitto di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina

Tutela delle forze dell’ordine, pene più severe per oltraggio a pubblico ufficiale
Il decreto interviene sul Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza inasprendo le sanzioni per i reati di devastazione, saccheggio e danneggiamento commessi durante eventi che si tengono in luogo pubblico o accessibile al pubblico, come ad esempio una manifestazione. Inoltre, le strutture ricettive avranno l’obbligo di comunicare alle forze dell’ordine le generalità dei loro ospito entro le 24 ore dal loro arrivo.
Per chi arriverà allo scontro, non soltanto fisico, ma anche verbale, con le forze dell’ordine saranno inasprite le pene e introdotte anche nuove fattispecie di reato. Ad esempio, per coloro che si oppongono agli ufficiali in servizio usando “scudi o altri oggetti di protezione passiva” e “di materiali imbrattanti”. Punizioni anche per coloro che utilizzano “razzi, fuochi artificiali, petardi o oggetti simili, nonché coloro che fanno ricorso a mazze, bastoni o altri oggetti contundenti”.All’articolo 8, poi, vengono introdotte anche delle aggravanti nel caso in cui il colpevole “abbia ostacolato, impedito o ritardato lo svolgimento di attività sanitarie, di soccorso pubblico e di protezione civile“, oltre all’inasprimento del reato di resistenza a pubblico ufficiale, devastazione, saccheggio e danneggiamento nel caso in cui vengano “commessi nel corso di manifestazioni in luogo pubblico o aperto al pubblico”. Aumentate anche le pene per oltraggio a pubblico ufficiale e la “causa di esclusione della punibilità per ‘particolare tenuità del fatto’ in caso di reato di violenza, resistenza, minaccia e oltraggio” a pubblico ufficiale.

Esecuzioni delle sentenze di condanna: 800 assunzioni per velocizzarle
L’obiettivo dichiarato e circolato nelle ultime 48 ore era anche quello di velocizzare la notifica delle sentenze per evitare che persone condannate in via definitiva rimanessero a piede libero in attesa dello svolgimento delle lungaggini burocratiche. Per questo, sarà nominato un commissario straordinario che metterà in piedi un “programma di interventi finalizzati ad eliminare l’arretrato relativo ai procedimenti di esecuzione delle sentenze di condanna divenute definitive”. Il lavoro del commissario sarà supportato anche da un programma di 800 assunzioni a tempo determinato, con contratti di durata annuale, “con impegno di spesa di oltre 25 milioni di euro“.

pc 11 maggio - La strage dei migranti al largo della Tunisia viene dalla guerra in Libia - Imperialismo - Italia in primis - e governi dell'area assassini e complici

Migranti, naufragio di un barcone al largo della Tunisia. Oim: “Ci sono tra i 60 e i 70 morti”

Migranti, naufragio di un barcone al largo della Tunisia. Oim: “Ci sono tra i 60 e i 70 morti”


L'imbarcazione si trovava in acque internazionali, a 40 miglia dalla città di Sfax. Secondo le prime ricostruzioni, i migranti, in prevalenza di origine subsahariana, sarebbero partiti dalla Libia. Al momento sono in corso le operazioni di salvataggio e recupero ad opera della Marina militare tunisina.a i 60 e i 70 migranti sono annegati, mentre sono decine i dispersi a causa dell’affondamento di un’imbarcazione in acque internazionali, a 40 miglia dalla città di Sfax in Tunisia. Lo riferisce l’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim). Fino a questo momento sono sedici i sopravvissuti, salvati da pescherecci che si trovavano nella zona, secondo quanto hanno riferito le autorità tunisine. I migranti, in prevalenza di origine subsahariana, ma provenienti anche da Bangladesh e Marocco, sarebbero partiti dalla città costiera di Zuara, in Libia. Il timore delle autorità tunisine è che il numero delle vittime possa aumentare. 

pc 11 maggio - AMIANTO IN ILVA/ARCELORMITTAL TARANTO - IL PIANO DELLA MITTAL E LA CRITICA E INDICAZIONI DELLO SLAI COBAS

Dal blog tarantocontro

Riportiamo ampi stralci del documento riportato dal Corriere di Taranto. Alcune cose vanno notate subito sul problema amianto.
1) Mittal dice che " le analisi effettuate mostrano l’assenza di rischi per i lavoratori“. Come commenta lo stesso giornalista GM. Leone, questo è "sinceramente è un’espressione alquanto audace, viste le tante denunce degli ultimi anni“, che riguardano anche lo stato friabile in cui si trova la maggiorparte dell'amianto, e visto anche che si tratta - come peraltro sostiene la stessa AM - di amianto vecchio, di impianti dismessi e abbandonati. Con questa premessa falsa di "assenza di rischi" non c'è garanzia, quindi, di effettivo e rapido smaltimento - come in effetti si evince dal resto del documento;
2) il documento Mittal dice che una parte cospicua dell'amianto presente presso lo stabilimento AMI di Taranto è da associare ad impianti la cui bonifica è possibile solo alla fine della vita tecnica degli impianti e alla loro conseguente fermata; per l'amianto su apparecchiature elettriche di vecchia generazione ma in esercizio e ancora funzionanti, la sua bonifica è vincolata all’acquisto e alla disponibilità dei relativi ricambi di nuova generazione. Quindi, per ora non se ne parla. L'amianto può

pc 11 maggio - La strage operaia quotidiana domanda la mobilitazione operaia e popolare - organizzazione su scala nazionale della Rete - lo sciopero generale

Il bilancio dei morti sul lavoro, negli ultimi due giorni, è di sei morti e due feriti. Le storie delle morti bianche sono sempre più numerose e il Sud è l’area del Paese più affetta da questa piaga. Sono storie come quella di Giuseppe Lauidicina che oggi è caduto dal tetto mentre stava riparando un’antenna, a Marsala, in provincia di Trapani. Quando è arrivata l’ambulanza, gli operatori hanno potuto solo constatare il decesso. Giuseppe era tornato a lavoro poco dopo avere avuto un ictus. È morto all’età di 56 anni. Alla stessa età del padre e allo stesso modo. Anche lui era precipitato da una casa mentre stava facendo il lavoro che avrebbe poi lasciato al figlio.
A Sant’Antimo, in provincia di Napoli, un operaio è morto e un altro è rimasto ferito. I due stavano lavorando sul tetto di un ex distilleria che è crollato facendoli cadere da un’altezza di 15 metri. Giuseppe Dell’Omo, di 54 anni, è morto sul colpo. Il suo collega, 43enne, è ricoverato in gravi condizioni all’ospedale Cardarelli.
Anche a Maranello, in provincia di Modena, un uomo di 46 anni ha perso la vita nell’azienda Cisa-Cerdisa, forse per una caduta dall’alto. Sempre nel napoletano, a Casoria, un altro operaio è stato investito dai detriti di un muro di contenimento, mentre stava svolgendo alcuni lavori di scavo. Quando sono arrivati i

pc 11 maggio - 11 maggio 1968: Parigi, la notte delle barricate - ricordiamo e leggiamo la rivista La Nuova Bandiera dedicata al maggio francese

Nella notte tra il 10 e l’11 maggio 1968, a Parigi si ha uno degli episodi più significativi del Maggio Francese: la “notte delle barricate”.
Il 10 maggio un corteo di 20’000 persone si muove verso il ministero della giustizia per chiedere la riapertura della Sorbona (fatta chiudere dal rettore dopo i fatti del 3 maggio) e la liberazione degli studenti arrestati. La polizia occupa i ponti sulla senna, il corteo decide dunque di non provare a forzare gli sbarramenti della polizia per continuare verso il ministero, ma di occupare il Quartiere latino, area universitaria nei pressi della Sorbona. E’ intorno alle 21 che si concretizza l’idea di ingaggiare le forze dell’ordine in uno scontro deciso e iniziare la resistenza ad oltranza: una sessantina di persone inizia ad erigere le prime barricate. Da subito tutti accorrono a rafforzare le difese
Verso mezzanotte una delegazione di studenti ed insegnanti viene accolta dal rettore, che decide di

pc 11 maggio - Assemblea riuscita a Torino contro la repressione

Si è tenuta l'iniziativa sulla repressione, co-organizzata con l’Osservatorio Repressione. Un dibattito veramente di alto livello, di cui su questa pagina è disponibile la registrazione, e da cui usciamo con la consapevolezza da un lato della centralità del conflitto per ribaltare i rapporti di forza tra le classi, dall'altro della necessità di saldare la solidarietà contro le varie dimensioni della repressione.
E' disponibile la registrazione in due parti su potere al popolo torino facebook

pc 11 maggio - il fascismo è un crimine non un'opinione

pc 11 maggio - Roma. Lunedi presidio antifascista alla Sapienza - massimo sostegno

APPUNTAMENTO ALLE ORE 11 AL PIAZZALE DELLA MINERVA!


Lunedì alle 14.30 i fascisti di Forza Nuova hanno indetto un “controcomizio” per contestare la presenza del Sindaco di Riace Mimmo Lucano ad un’iniziativa organizzata dal Dipartimento di Storia Antropologia Religioni Arte e Spettacolo della Sapienza che si svolgerà dalle 15 alle 19 in Aula I alla Facoltà di Lettere e Filosofia.
Le studentesse e gli studenti della Sapienza rifiutano la presenza dei nazi-fascisti negli spazi

pc 11 maggio - Il fratello di Peppino Impastato allontana il M5S: governate con i fascisti

Un corteo lunghissimo, circa diecimila persone. E, in mezzo, un gruppetto di attivisti 5Stelle con in testa due parlamentari nazionali e una regionale. Per Giovanni Impastato, fratello di Peppino, il militante di Democrazia Proletaria ucciso dalla mafia 41 anni fa e ricordato con la manifestazione ieri, un affronto intollerabile. «Sono al governo con i fascisti e lì tra noi non potevamo starci», racconta.
Ed è per questo che, dopo averli visti, si è avvicinato e ha detto loro, senza mezzi termini, che dovevano andarsene. «Prima gliel’ho chiesto, poi li ho proprio buttati fuori di peso», spiega.
Poco prima aveva saputo che il gruppetto di esponenti 5Stelle era andato al cimitero in cui è sepolto

venerdì 10 maggio 2019

pc 10 maggio - il fascio ministro Salvini va contestato duramente ovunque si presenti!


Catanzaro, Salvini contestato per tutto il comizio: “Buffone, Lega vergogna”. Lui: “Andate a trovare Oliverio”
di Lucio Musolino | 10 Maggio 2019

Matteo Salvini è stato fortemente contestato a Catanzaro dove nel primo pomeriggio ha tenuto un comizio in piazza prefettura. “Odio la Lega”, “buffone”. Sono solo alcuni dei cori organizzati da Potere al Popolo, dall’Anpi, da Articolo 1 e dalla Sinistra che sono riuscite a portare più di un centinaio di persone vicino al palco di Salvini.
Molti di meno erano i sostenitori del ministro dell’Interno che, alle contestazioni, ha risposto infastidito citando il presidente della Regione Calabria del Pd: “Andate a trovare Oliverio che gli fate compagnia. Chi si somiglia, si piglia”. “Scemo, scemo” è stata la replica di chi è sceso in piazza per protestare contro Salvini. Replica poi seguita dalla canzone “Bella Ciao”.

pc 10 maggio - E' ORA DI METTERE ALL'ORDINE DEL GIORNO L'AUMENTO DEL SALARIO! - Dal numero di aprile del giornale proletari comunisti - 1° Parte

Sempre più il salario dei lavoratori viene ridotto, attaccato da ogni parte. I padroni usano vari strumenti: l'allungamento della giornata lavorativa e/o aumento della produttività – per cui gli operai lavorano di più o più intensamente ma il salario non aumenta, anzi relativamente si impoverisce; il blocco da anni della contrattazione nazionale, sostituendo al massimo, soprattutto a livello aziendale, aumenti salariali con forme di pacchetto di welfare (in parte scaricato sullo Stato), miserie di buoni, ticket, o con indennità/premi che hanno soprattutto lo scopo di dividere/discriminare gli operai - una sorta di “gabbia salariale aziendale” - e legare come dei servi elemosinanti ai propri piani di profitto una minoranza di essi. Tutto questo, in generale, con l'accordo o il silenzio-assenso di buona parte dei sindacati confederali.
A tenere bassi i salari contribuisce poi la pressione usata dai padroni della massa sempre più grande di lavoratori tenuti con contratti atipici, a bassissimo reddito, considerati dalle aziende piccole, medie, o grandissime, come Amazon, non dipendenti, benchè di fatto lavorino come e peggio dei lavoratori dipendenti; la pressione dei disoccupati, dei lavoratori espulsi dal ciclo produttivo. Per non parlare del salario tagliato per la cassa integrazione che ormai sta diventando il reddito stabile di decine di migliaia di lavoratori.
Il governo e lo Stato da parte loro attaccano il salario, anch'essi in vari modi, con l'aumento astronomico delle bollette, con il carovita, caro sanità, caro scuola, ecc. ecc.
Il fatto di dare ormai come assodato e immodificabile “l'esistenza della povertà”, che una parte della popolazione è costituita da “poveri” come una sorta di marchio naturale di vita – ci sono i ricchi, ci sono i lavoratori e ci sono i “poveri”, che diventano sempre di più perchè diventano “poveri” una parte consistente dei lavoratori; il fatto di adottare miseri provvedimenti a questo scopo – i cui effetti

pc 10 maggio - Operai morti alla Lamina, al titolare 1 anno e 10 mesi: non andrà in carcere...

Una schifezza a cui è necessario rispondere. Gli operai, i loro

familiari, le associazioni, il sindacalismo di base e di classe, 

devono unirsi contro questa guerra che miete 1400 vittime. 

Ricostruiamo la Rete nazionale per la sicurezza e la salute sui 

posti di lavoro e sul territorio.


Roberto Sanmarchi pena sospesa con la condizionale dopo il 

patteggiamento. In precedenza aveva risarcito le famiglie delle 

vittime per un totale di 4, 5 milioni
 Milano, 9 maggio 2019 - Ha patteggiato 1 anno e 10 mesi, pena sospesa, dopo aver risarcito le famiglie delle vittime e l'Inail per un totale di circa 4,5 milioni di euro, Roberto Sanmarchi, il titolare della Lamina, l'azienda metallurgica milanese dove il 16 gennaio 2018 morirono quattro operai a causa di una fuoriuscita di gas argon nella vasca di un forno. Lo ha deciso il gup di Milano Manuela Scudieri accogliendo la richiesta della Procura e dei legali Roberto Nicolosi Petringa e Elena Benedetti. L'accusa era omicidio colposo. Il titolare della Lamina era accusato di omicidio colposo plurimo con l'aggravante di aver commesso il fatto in violazione della normativa in materia di sicurezza sul lavoro. L'inchiesta, coordinata dall'aggiunto Tiziana Siciliano e dai pm

pc 10 maggio - Info solidale: Vignola, incendiata l'auto di un sindacalista Si.Cobas presso Italpizza. Toccano Uno Toccano Tutti

Il rogo nel cuore della notte, sul posto i vigili del fuoco. Non ci sono dubbi sull'origine dolosa del rogo. Indagano i carabinieri
09 Maggio 2019 
VIGNOLA. Incendio doloso nella notte a Vignola. Ignoti hanno appiccato il fuoco all'auto di proprietà di uno dei delegati sindacali Si. Cobas presso Italpizza. L'auto era parcheggiata davanti casa, il rumore del rogo ha svegliato il proprietario e i vicini che nulla hanno potuto se non chiamare i vigili dle fuoco. L'auto è andata praticamente distrutta. Sul posto i vigili del fuoco e i carabinieri che hanno avviato le indagini.
Questa la nota ufficiale con la ricostruzione dell'accaduto fornita dal sindacato Si. Cobas
"Questa notte è stata incendiata l'automobile di uno dei delegati sindacali del S.I. Cobas, rappresentante dei lavoratori ad Italpizza. Poco dopo le due di notte i vicini si sono svegliati per un forte rumore di vetri rotti sotto le loro finestre, trovando l'auto già in fiamme. Solo grazie all'intervento tempestivo dei vigili del fuoco l'incendio non si è propagato alla casa, la cui porta si

pc 10 maggio - Viva la grandiosa vittoria sul Nazismo!

Viva la liberazione dai campi di concentramento di Auschwitz e Mathausen! 

Viva l'Armata Rossa! Viva STALIN! Viva la Terza Internazionale Comunista!  

proletari comunisti/PCm Italy  maggio 2019

-------------------------------------------------------------------------------------------------------The SacRed War-Священная война Democracy and ClassStruggle


AUSTRIA - Compagni  celebrano il 74° anniversario della liberazione del campo di concentramento di Mauthausen 


On May 5, 1945, the Mauthausen concentration camp was liberated.For the 74th anniversary of the liberation of the Mauthausen concentration camp, revolutionaries and antifascists from Austria and Turkey formed a joint delegation to commemorate the hundred of thousands victims of Nazi fascism in Mauthausen. In addition to marching through the concentration camp, at the Soviet Memorial the delegation sang two songs together to commemorate the murdered Red Army fighters and the partisans. The famous partisan song "Bella Ciao" was sung alternately in Turkish and German and was a good expression of internationalism! There was also a song sung honoring the "12 Heroes of the Central Committee", those communists who formed the Central Committee of the Communist Party of Austria during Nazi Fascism and reorganized all party work that was the most important for the anti-fascist resistance

pc 10 maggio - Da Ispettorato del lavoro a Ispettorato dell'impresa - un contributo

Una volta si pensava che l'Ispettorato del lavoro esistesse per difendere la parte più debole, ovvero il lavoratore. Per la semplice ragione che "padroni", "padroncini" e imprese da sempre hanno il potere totale sui dipendenti e gli strumenti per difendersi da soli, senza il bisogno del supporto delle Istituzioni.
Ecco a voi invece un articolo del funzionario dell'INL, Roberto Camera, che ci chiarisce cosa è diventato il ministero del lavoro e l'Ispettorato Nazionale. Funzionari che illustrano alle imprese come usare le norme delle cosiddette tutele crescenti per "Licenziare in regola".
Idee pienamente legittime, ma sempre meglio sapere con chi si ha a che fare. Suggerisco semplicemente di cambiare il nome in "Ispettorato Nazionale dell'Impresa", ma solo per chiarezza e trasparenza.
Fermo restando quanto sopra, l'articolo è comunque utile per avere idea di chi lavora all'INL nonché il quadro dello stato del diritto del lavoro in materia di licenziamenti (vedi tabella in fondo), con particolare riguardo alle fattispecie in cui non è previsto il 'reintegro' ma solo l'indennità, pari ad alcuni mesi di retribuzione.
Ciao
Dante

Fonte: http://www.ipsoa.it/documents/lavoro-e-previdenza/amministrazione-del-personale/quotidiano/2019/03/29/tutele-crescenti-licenziamenti-illegittimi-azienda-regola?utm_source=DPL&utm_medium=referral&utm_content=DPL-QI

Tutele crescenti e licenziamenti illegittimi: cosa deve fare l’azienda per essere in regola

Roberto Camera - Funzionario dell'Ispettorato Nazionale del Lavoro

In questo articolo trovi anche: Check list per i datori di lavoro
Il contratto a tutele crescenti e la disciplina del licenziamento illegittimo sono stati profondamente rivisti nel corso degli anni. Gli ultimi interventi ad opera della sentenza n. 194/2018 della Corte

pc 10 maggio - Elezioni europee. La falsa 'estrema sinistra' e pezzi del sindacalismo di base e dei 'movimenti si appresta a votare M5Stelle

Politicantismo piccolo borghese e riformismo tinto di rosso - 
da pezzi di No TAV a NO ILVA a pezzi di 'no Europa/no Euro' - base d'appoggio della scelta di votare Di Maio e suoi cercatori di poltrone

Salvini diventa non l'uomo nero che i 5stelle hanno portato al governo, ma quello da cui salvarsi scegliendo la trincea populista dei 5stelle

La coazione a ripetere di questi settori non è la soluzione ma parte del problema

L'alternativa rossa e proletaria passa dalla ricostruzione 

pc 10 maggio - La locomotiva Usa della spesa militare mondiale - un contributo

 Manlio Dinucci | ilmanifesto.it  07/05/2019  

La spesa militare mondiale - secondo le stime pubblicate dal Sipri il 29 aprile - ha superato i 1800 miliardi di dollari nel 2018, con un aumento in termini reali del 76% rispetto al 1998. Secondo tale stima, ogni minuto di spendono nel mondo circa 3,5 milioni di dollari in armi ed eserciti. Al primo posto figurano gli Stati uniti con una spesa nel 2018 di 649 miliardi. Tale cifra rappresenta il budget del Pentagono, comprensivo delle operazioni belliche all'estero, non però l'intera spesa militare statunitense.  Si aggiungono infatti altre voci di carattere militare. Il Dipartimento per gli affari dei veterani, che si occupa dei militari a riposo, ha avuto nel 2018 un budget di 180 miliardi di dollari. La

pc 10 maggio - Aveva detto: "Diventerò l'avvocato dei più deboli" - Ora è consulente del governo. Mah...

Torino, l'ex pm Guariniello non lascia la toga: "Diventerò l'avvocato dei più deboli"

Torino, l'ex pm Guariniello non lascia la toga: "Diventerò l'avvocato dei più deboli"

Dopo la pensione è troppo forte la nostalgia del Palazzo: "L’iscrizione all’albo dalla prossima settimana, ma per due anni non potrò esercitare qui"Troppo forte la nostalgia e il richiamo dell’aula. Ma soprattutto la sfida di continuare a dar voce alle vittime e ottenere, per loro, giustizia. Per chi, come lui, ha costruito la propria vita scoprendo ciò che non funziona, anticipando e processando i problemi, intervenendo a sanare le falle che li avevano causati, la tentazione è troppo forte. Per questo il procuratore Raffaele Guariniello ha deciso di non dire addio alla toga, ma di tornare a

pc 10 maggio - La mafia è una montagna di merda... ma è un prodotto del capitalismo da rovesciare

TERRASINI/CINISI MANIFESTAZIONE 9 MAGGIO PER PEPPINO IMPASTATO

Diffusione al concentramento del giornale di proletari comunisti
positivo interesse dei giovani studenti





giovedì 9 maggio 2019

pc 9 maggio - FORMAZIONE OPERAIA - "DENTRO GLI AVVENIMENTI POLITICI LO SVILUPPO DELLA LOTTA TRA LE CLASSI" - Intervento da Palermo

Pubblichiamo ancora interventi che danno un contributo alla lettura/comprensione del testo di Marx "Le lotte di classe in Francia", insieme ad un dibattito (sintetizzato in questo intervento in alcuni passi - evidenziati in corsivo) che utilizza il metodo scientifico di Marx per analizzare la realtà odierna. 

Lotte di classe in Francia è un testo con cui Marx ci insegna attraverso il metodo materialistico-dialettico a sviscerare dai reali fatti storici le dinamiche della lotta di classe che essi contengono in sé e che si manifestano all’esterno, negli avvenimenti politici.
Lotte di classe in Francia, come scrive Engels nella bellissima prefazione, è “il primo tentativo di spiegare attraverso la concezione materialistica un frammento di storia contemporanea partendo dalla situazione economica corrispondente”.

Nella produzione delle condizioni materiali che sono alla base della vita e che costituiscono la struttura della società, gli uomini sviluppano un insieme di relazioni. La politica, la filosofia, la religione ecc. che emanano da quella struttura e che costituiscono la sovrastruttura. Il cambiamento dei sistemi sociali è strettamente correlato ai livelli di organizzazione sociale con cui l’umanità avanza e progredisce, alla base vi è sempre l’organizzazione della produzione economica, ma ciò, nella lotta di classe che si sviluppa, porta a inevitabili e insanabili contraddizioni sociali che si trasformano in rivoluzioni sociali.
Dentro ogni avvenimento politico vi è lo sviluppo della lotta tra le classi esistenti in quella data società, tra la classe dominante di fase storica e le classi oppresse, nel sistema oggi capitalistico, fondato sulla contraddizione capitale/lavoro salariato, tra la borghesia dominante nel suo insieme e il proletariato.

È importante capire bene il concetto del  potere nelle mani della borghesia, che come classe nel suo insieme difende tale potere con tutti  mezzi “legali” e illegali di cui è in possesso  e si dota

pc 9 maggio - Torino - la Fiera del Libro si decide a cacciare l'editore fascista. Ma La Gioia Viale e altri che lo avevano accettato vanno contestati - la mobilitazione antifascista confermata


Salone del Libro, Altaforte è fuori. Birenbaum: «Un'altra prova per me che il male non vincerà»

La decisione è arrivata alla vigilia dell'inaugurazione della 32esima edizione della buchmesse torinese e dopo una lunga giornata di trattative. Decisiva la posizione di Halina Birenbaum, sopravvissuta ad Auschwitz, che ora aprirà la kermesse


Salone del Libro, Altaforte è fuori. Birenbaum: «Un'altra prova per me che il male non vincerà»
Lo stand che avrebbe dovuto ospitare la casa editrice Altaforte
Altaforte fuori dal Salone del Libro di Torino. La decisione è arrivata alla vigilia dell'inaugurazione della buchmesse torinese e dopo una lunga giornata di trattative. Decisiva la posizione di Halina Birenbaum, sopravvissuta ad Auschwitz, scrittrice, traduttrice e poetessa, nata a Varsavia nel 1929, e oggi residente a Herzliya, in Israele. 90 anni, sulla presenza della casa editrice vicina a CasaPound non ha avuto dubbi fin dall'inizio: «O noi, o loro». Così come ha scritto anche il Treno della Memoria in un post su Facebook. E sarà affidata proprio a Birenbaum l'apertura del Salone. «Noi ci saremo — ha detto la sindaca Chiara Appendino — ma lasceremo a lei la parola».
E la scrittrice e poetessa ha inviato un video in cui ringrazia la Regione Piemonte, la Città di Torino e il Salone Internazionale del Libro: «Dopo aver sopravvissuto ad Auschwitz, questa è un’altra prova - per me - che il male non vincerà. Che questo esempio arrivi forte all’Italia, all’Europa e al mondo».
«Bisognava scegliere se lasciare fuori dal Lingotto Halina Birenbaum, testimone dell'Olocausto, che deve tenere una lezione agli studenti, e stare dentro con chi ne nega l' esistenza: un'opzione inaccettabile per la storia democratica di Torino, del Piemonte e dell'Italia». E anzi, si farà di più. «Domani Halina Birenbaum farà una lectio inaugurale proprio per segnare da che parte stiamo - ha annunciato il direttore artistico del Salone del Libro, Nicola Lagioia - La sua assenza sarebbe stata uno sfregio per l'evento e per Torino».

Il tweet di Zerocalcare
Poco dopo l'annuncio, il tweet di Zerocalcare, il fumettista romano che insieme ad altri scrittori e intellettuali (da Wu Ming a Carlo Ginzburg) aveva deciso di disertare l'appuntamento con la fiera del libro proprio a causa della presenza di Altaforte: «I nazisti stanno a casa e quindi ci vediamo al Salone di Torino!». Christian Raimo, che si è dimesso da consulente editoriale innescando una reazione a catena, alla fine del reading teatrale che stasera ha inaugurato il Salone del Libro 2019 alle Officine Caos: «Sono molto contento. È un principio comune di democrazia. Sono contento anche che siano stati gli scrittori, gli editori e il Comitato editoriale a supplire al ruolo della politica, ma finalmente la politica si assume le sue responsabilità». «Spero venga tolto anche il gazebo davanti alla famiglia rom a Casal Bruciato a Roma», ha concluso.

Di poche parole invece il presidente dell'associazione «Torino. La città del libro» Silvio Viale: «Di fronte alla decisione della Città di Torino e della Regione Piemonte, che è un atto politico, noi come organizzatori non possiamo che adeguarci».«Il contratto è stato rescisso - ha detto - Altaforte domattina non ci sarà». Poi sui social la nota ufficiale del Salone del Libro: «Siamo d'accordo con la Regione Piemonte e il Comune di Torino, che ci hanno chiesto di revocare l'ammissione della casa editrice Altaforte: tra le ragioni di una testimone attiva dell'Olocausto e quelle di Altaforte è necessario far prevalere le prime, ricordando che Torino è insignita della medaglia d'Oro al valor Militare per la Resistenza contro il nazifascismo».

pc 9 maggio - Appello per la solidarietà ai prigionieri politici in sciopero della fame in Turchia nord kurdistan

Demands of Hunger Strikers are Just and Legitimate, So is the Solidarity!
On 7 November 2018, an elected MP of the Turkish parliament from Peoples’ Democratic Party (HDP), Leyla Güven, initiated a historical step for the struggle against fascism in Turkey and North Kurdistan while she was being kept in Diyarbakır prison as a political prisoner. On that day, she declared in front of the judge that she will no longer attend to the courts and start an indefinite hunger strike action with a demand of lifting the total isolation imposed on Abdullah Öcalan, the founding leader of the Kurdish liberation movement, who has been in prison for 20 years.
This step has been put forward under such political circumstances, where any voice against the policies of the Erdogan-dictatorship are heavily suppressed and responded with mass detentions. It has sparked a fire of hope in terms of awakening wide masses, which are under suppression but have not actually yield to the fascist regime yet, and mobilize them towards a resisting line. In this sense, the purity of the resistance brings about a defiant stronghold with the embodiment in a Kurdish woman at the most sensitive point of the Turkish state, at the sharpest edge of the political struggle.

pc 9 maggio - India - Libertà per i compagni arrestati e perseguitati - siamo tutti 'naxaliti urbani' - ICSPWI info: csgpindia@gmail.com

రాజ్యమా తప్పదు మరి. చరిత్రలో ఏలిక ఎవరైనా ప్రజల ముందు తల వంచవలసిందే. ఇవ్వాళ సుందరయ్య విజ్ఞాన కేంద్రంలో అదే జరిగింది. విరసం నిర్వహించాలనుకున్న మూడురోజుల ధర్నాకు పోలీసులు అనుమతి నిరాకరిస్తే, దానిని నిరసిస్తూ ఇవ్వాల అక్షరాల 137 మందితో ఎస్ వి కే లో సభ జరిగింది. ఈ సభలో కవులు, రచయితలు, కళాకారులు, మేధావులు, విప్లవ పార్టీలు, ప్రజా సంఘాల నాయకత్వం పాల్గొని ఈ పోరాటానికి తమ సంఘీభావాన్ని ప్రకటించారు.
ప్రొ సాయిబాబా, విరసం వ్యవస్థాపక సభ్యులు వరవరరావు విడుదల కోసం విరసం నిర్వహించిన ఈ కార్యక్రమం ఉదయం 11 గంటలకు ప్రారంభమై రెండు గంటలకు ముగిసింది. ధర్నాకు అనుమతి నిరాకరించి నిరసనను అడ్డుకోవాలన్న రాజ్యం పన్నాగం పటాపంచలైంది. నిర్బంధం ఎంత ఎక్కువగా ఉంటే ఉద్యమం అలలాగా ఎగిసి పడుతుందని మరోసారి రుజువయ్యింది. ఈరోజు జరిగిన కార్యక్రమంలో ప్రతి ఒక్కరు తమ సంపూర్ణ మద్దతును ప్రకటించి రాజ్య స్వభావాన్ని ఎండగట్టారు. దేశంలో నిరసన గొంతులకు అవకాశం లేకుండా బ్రాహ్మణ ఫాసిజం నాలుగు పడగల హైందవ నాగరాజు వేయిపడగలతో బుస కొడుతున్నది. ఈ క్రమంలోనే నిరసన గొంతులకు అవకాశం లేకుండా పోతుందని వక్తలందరూ అభిప్రాయపడ్డారు.

ప్రజా కళా మండలి కళాకారుల పాటతో ప్రారంభమైన కార్యక్రమం విరసం కార్యవర్గ సభ్యుడు

pc 9 maggio - ArcelorMIttal Taranto: il sindacato aziendalista e neocorporativo UILM occupa il consiglio di fabbrica... per un pranzo sontuoso di autofesteggiamento

Forte denuncia oggi da parte di diversi operai Arcelor Mittal in occasione dell'intervento dello Slai cobas per il sindacato di classe che ha fatto ascoltare gli interventi al presidio della Direzione Arcelor Mittal del 4 maggio.

LE FOTO CHE VEDETE, SONO STATE FATTE ALL'INTERNO DEL CONSIGLIO DI FABBRICA. IL CONSIGLIO DI FABBRICA SERVE PER FARE ASSEMBLEE CON I LAVORATORI E NON PER FARE PRANZI...!

pc 9 maggio - Imperialismo USA ora - un articolo interessante su cui tornare

Una valutazione sugli USA come potenza globale nell'era Trump

James Petras | petras.lahaine.org
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

01/05/2019

Introduzione
La potenza mondiale degli Stati Uniti nell'era Trump si riflette nelle continuità e nei mutamenti che si dipanano con rapidità e profondità nel mondo e che influenzano la posizione di Washington. Valutare le dinamiche del potere globale degli Stati Uniti è un problema complesso che richiede un esame multidimensionale.
Procederemo con:
1) Ponderare i principi che dettano la costruzione dell'impero, specificamente le basi del potere e i cambiamenti dinamici nelle relazioni e nelle strutture che determinano la posizione attuale e futura degli Stati Uniti;
2) Identificare le sfere di influenza e di potere e la loro crescita e declino;
3) Esaminare le regioni teatro di conflitto e contesa;
4) le rivalità principali e secondarie;
5) le relazioni stabili e dinamiche tra centri di potere esistenti ed emergenti;
6) le dinamiche interne che formano la forza relativa dei centri concorrenti del potere globale;
7) l'Instabilità dei regimi e degli stati che cercano di mantenere ed espandere il potere globale.

Ponderazione della potenza globale
La potenza globale degli Stati Uniti è stata costruita su diversi fatti significativi, che includono: la

pc 9 maggio - Chiudere le sedi fasciste è legittimo, legale, giusto e necessario

Avviso di conclusione delle indagini per l'aggressione ai manifestanti che protestarono contro il vicepremier. La Cassazione conferma i sigilli per la sede dell'associazione di estrema destra

"Riorganizzazione del disciolto partito fascista e manifestazione fascista" sono i reati contestati dalla Procura di Bari a 28 militanti di CasaPound la cui sede di  via Eritrea resta sotto sequestro. La Corte di Cassazione ha confermato i sigilli disposti a dicembre dal gip Marco Galesi, su richiesta del procuratore aggiunto Roberto Rossi. Condivisa, evidentemente, la tesi secondo cui in quei locali - da