sabato 11 maggio 2019

pc 11 maggio - La strage operaia quotidiana domanda la mobilitazione operaia e popolare - organizzazione su scala nazionale della Rete - lo sciopero generale

Il bilancio dei morti sul lavoro, negli ultimi due giorni, è di sei morti e due feriti. Le storie delle morti bianche sono sempre più numerose e il Sud è l’area del Paese più affetta da questa piaga. Sono storie come quella di Giuseppe Lauidicina che oggi è caduto dal tetto mentre stava riparando un’antenna, a Marsala, in provincia di Trapani. Quando è arrivata l’ambulanza, gli operatori hanno potuto solo constatare il decesso. Giuseppe era tornato a lavoro poco dopo avere avuto un ictus. È morto all’età di 56 anni. Alla stessa età del padre e allo stesso modo. Anche lui era precipitato da una casa mentre stava facendo il lavoro che avrebbe poi lasciato al figlio.
A Sant’Antimo, in provincia di Napoli, un operaio è morto e un altro è rimasto ferito. I due stavano lavorando sul tetto di un ex distilleria che è crollato facendoli cadere da un’altezza di 15 metri. Giuseppe Dell’Omo, di 54 anni, è morto sul colpo. Il suo collega, 43enne, è ricoverato in gravi condizioni all’ospedale Cardarelli.
Anche a Maranello, in provincia di Modena, un uomo di 46 anni ha perso la vita nell’azienda Cisa-Cerdisa, forse per una caduta dall’alto. Sempre nel napoletano, a Casoria, un altro operaio è stato investito dai detriti di un muro di contenimento, mentre stava svolgendo alcuni lavori di scavo. Quando sono arrivati i
soccorritori, era già tardi.
A Foggia invece, Pasquale Stefanelli, operaio di 47 anni, è morto ieri sera sulla strada statale 89, nei pressi di Manfredonia. Era impegnato in un trasporto eccezionale quando è stato investito da un suv. Pasquale, originario di Altamura, è morto sul colpo.
A Porto Empedocle, in provincia di Agrigento, è morto Giulio Albanese, 65 anni, un ex pentito di mafia da tempo fuori dal programma di protezione. Lavorava come operaio alla miniera Italkali ed è rimasto schiacciato dai nastri che nel porto trasportavano il sale dai container alle navi. È morto all’istante.
Ad Amatrice, è stato ferito gravemente un muratore di 35 anni mentre stava lavorando in un cantiere per la ricostruzione post-sisma. Sembra che gli sia caduto qualcosa addosso, provocandogli uno schiacciamento toracico. A quanto pare, indossava il caschetto di protezione. L’operaio è stato trasportato in elisoccorso al Policlinico di Tor Vergata. Ora è vigile e sta ricevendo le cure necessarie.
La vittima più giovane delle ultime ore è invece Angelo Carbone, morto all’età di 21 anni in provincia di Ragusa. Stava lavorando su un terreno in contrada Balatelle, quando è stato travolto da un trattore. Trasportato all’ospedale Cannizzaro di Catania, è morto per i traumi riportati nell’incidente.

In tutta Italia, le morti sul lavoro sono aumentate. Nel 2018, i decessi registrati dall’Inail sono stati 1.133. Di questi, 786 mentre lavoravano e gli altri durante nel tragitto casa-lavoro. Le città con maggiori infortuni sono soprattutto le province del Sud: CrotoneIserniaCampobasso. L’aumento più significativo di incidenti riguarda quelli con esito mortale, aumentati del 10,1% rispetto al 2017 e avvenuti in particolare durante l’utilizzo di mezzi di trasporto.

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