domenica 5 maggio 2019

pc 5 maggio - I 49 milioni imboscati dalla Lega sono nelle mani del clan Salvini/Giorgetti/Siri, nuovi gestori del denaro 'truffato'

Genova - C’è una nuova pista nella caccia ai 49 milioni di euro della Lega, proventi della maxi-truffa allo Stato e, secondo la Guardia di finanza, riciclati all’estero per sottrarli ai sequestri. Nel mirino è finito un trasferimento di altri 10 milioni di euro, uscito ancora una volta dalla Cassa di risparmio di Bolzano, la Sparkasse, e approdato di nuovo in Lussemburgo. Il denaro in questo frangente sarebbe però passato attraverso un intermediario svizzero, la Julius Baer.
È la seconda operazione sospetta su cui indaga la Procura di Genova, che aveva già acceso i fari su una triangolazione, sempre di 10 milioni, fra l’istituto altoatesino e il Granducato. In quel caso una parte dei soldi, 3 milioni, erano rientrati in Italia nel febbraio del 2018, data considerata interessante poiché di poco successiva a parziali sequestri scattati sui depositi del Carroccio. L’ipotesi investigativa è che entrambe le tranche da 10 milioni, passate fra 2015 e 2016 attraverso conti di transito anonimi della Sparkasse, fossero in realtà del partito.

Non solo. Nei giorni scorsi i magistrati hanno sentito Dario Bogni, il manager bancario che per gli inquirenti sarebbe dietro entrambe le operazioni sospette. Ex responsabile investimenti Sparkasse, di area leghista e da tempo residente in Svizzera, Bogni è stato sentito su rogatoria.

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