Raggi 'Questa famiglia risulta legittima
assegnataria di un alloggio. Ha diritto di entrare e la legge si
rispetta. Siamo andati a conoscerli e sono terrorizzati. Abbiamo avuto
modo di far conoscere questa famiglia ad alcuni condomini. Chi insulta i
bambini e minaccia di stuprare le donne forse dovrebbe farsi un esame
di coscienza. Non è questa una società in cui si può continuare a
vivere". Sono le parole che ha pronunciato la sindaca uscendo dalla casa
popolare assegnata alla famiglia nomade a Casal Bruciato dove è stata
accolta da una raffica di insulti e offese sessiste da parte dei
residenti che da due giorni protestano contro l'assegnazione del Comune di un alloggio popolare a una famiglia bosniaca di 14 persone.
Raggi è stata contestata da circa una
trentina di persone che hanno seguito il cordone di polizia che
accompagnava la prima cittadina. I cittadini si erano radunati in strada
poco prima per l'arrivo della presidente del municipio IV, Roberta
della Casa. I cittadini urlano e chiedono principalmente legalità,
rispetto e trasparenza nell'assegnazione delle case popolari. "Salvini,
Salvini" ha urlato un gruppetto
di donne che manifestano
Casal Bruciato, Virginia Raggi in visita alla famiglia rom assediata: “Mafiosa, schifosa, buffona. Portali a casa tua”
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