sabato 1 dicembre 2018

pc 1 dicembre - REPORT DELL'ASSEMBLEA NAZIONALE DELLE DONNE DEL 25 NOVEMBRE - Dalle compagne del Mfpr che hanno partecipato

Gli interventi, sia in video, sia riportati delle compagne del Mfpr e lavoratrice Slai cobas sc si trovano in questo linkhttps://proletaricomunisti.blogspot.com/2018/11/pc-27-novembre-allassemblea-del-25-nov.html
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L'assemblea nazionale del 25 novembre convocata da Nudm ha visto la presenza di più di 300 donne e tantissimi interventi.
L'introduzione, nel dare una valutazione molto positiva della manifestazione del giorno prima, ha sottolineato il cambiamento della fase politica che avanza, sia a livello locale che internazionale, creando un clima d'odio contro poveri, migranti, e creando esso insicurezza, degrado, restringimento degli spazi di democrazia. Contro tutto questo - è stato detto- l'unica reale opposizione sono le donne. Da qui la costruzione dello sciopero delle donne dell'8 marzo prossimo, con campagne sui temi immigrazione, lavoro/molestie, Pillon, aborto.

A fronte di questa giusta denuncia, le compagne del’Mfpr pongono la necessità, lo hanno fatto nella manifestazione del 24 e negli interventi del 25, che si risponda “colpo su colpo” alle politiche e azioni fasciste, razziste, sessiste di Lega/M5S, ponendo al centro anche dello sciopero delle donne dell'8 marzo il rovesciamento di questo governo.

Sono quindi iniziati gli interventi, purtroppo brevi dato il tempo ristretto in cui dovevano contenersi.
Chiaramente tutti gli interventi hanno dato una valutazione positiva, orgogliosa della manifestazione

pc 1 dicembre - Scontri a Parigi, in centro e in diversi quartieri - le notizie da infoaut e dalla stampa francese

pc 1 dicembre - MIGLIAIA ALLA MANIFESTAZIONE DI MILANO - PRIME FOTO

(da Repubblica) - Collettivi politici di sinistra e anarchici, sindacati di base, centri sociali, associazioni cattoliche e laiche che si occupano di accoglienza agli immigrati. Sono almeno 3mila i cittadini che si sono dati appuntamento in piazza Piola a Milano per manifestare contro la decisione del ministero dell'Interno di chiudere la struttura di accoglienza per richiedenti asilo di via Corelli, il Cas, per trasformarlo in Cpr, centro per il rimpatrio. L'intervento del governo riporta la storia del centro di via Corelli indietro di cinque anni. Nel 2013 infatti che fu decisa la svolta per la struttura: da luogo di detenzione amministrativa degli stranieri senza permesso di soggiorno a centro per l'integrazione. 
I Cpt, centri di permanenza temporanea, furono infatti istituiti nel 1998 dalla legge Turco-Napolitano e al tempo i Radicali e Rifondazione comunista parlarono di "strutture inumane e illegali". Di fatto, gli stranieri senza permesso di soggiorno o con documenti non validi vi venivano rinchiusi in stato di detenzione, identificati e nel caso ce ne fossero i presupposti, espulsi dall'Italia. Successivamente i centri furono rinominati dai governi di centrodestra in Cie, centri di identificazione ed espulsione, senza di fatto cambiare formula. La svolta in senso umanitario, arrivata nel 2013, è stata cancellata ora per decisione del ministro dell'Interno, Matteo Salvini.
John, 36 anni, senegalese. "Mio fratello, più grande di me, si è fatto in via Corelli tre mesi nel 2004 - racconta - era inverno, si gelava, mangiavano poco e male. I centri di rimpatrio sono una vergogna, riaprirli è grave".

Sventolano le bandiere palestinesi, quelle rosse dei Cobas. "Ho 51 anni, sono disoccupato dopo quasi 30 anni in azienda -dice Sandro - noi, come i migranti, siamo vittime di una crisi economica di cui non abbiamo responsabilità, che ha messo le persone una contro l'altra". 








pc 1 dicembre - MA SALVINI UNA COSA BUONA LA FA... UNISCE NELLA NECESSITA' DI UNA FORTE LOTTA MIGRANTI E LAVORATORI ITALIANI

Migranti, la grande espulsione. Quarantamila fuori dai centri
I migranti sotto protezione umanitaria dovranno lasciare anche i centri di prima accoglienza. Tutti, anche famiglie con bambini. La comunicazione arriva dalle Prefetture. Prime espulsioni in tutta Italia.
15mila operatori perderanno il lavoro.


pc 1 dicembre - Stanno arrivando tanti messaggi e condivisione della notizia del rientro di tutte le operaie di Montello al lavoro. L'ARMA DELLA SOLIDARIETA' SI CONFERMA

Ina Di Mio precaria Benissimo
le nostre sorelle operaie della Montello hanno resistito e sono un esempio per tutte e tutti noi! 
precarie e precari Coop Sociali Palermo
Bellissima notizia!! 🙂 Antonio docente precario
Anam Namaste✊🏾✊🏾✊🏾✊🏾✊🏾✊🏾
Ecco una bella storia di lotta.
Dopo 40 giorni di grande coraggio e tenacia sono state tutte reintegrate le 17 operaie escluse nell'ultimo cambio di cooperativa nell' appalto della Montello spa sono tornate a lavoro!
Quale era stata la loro colpa? Ricordate la loro storia? 
Le lavoratrici avevano osato chiedere uno stipendio degno, adeguato alle ore di lavoro e , udite udite, mezz’ora di mensa compresa. Tanto il sostegno, il supporto ricevuto da tutte le parti del mondo. Un'ondata di solidarietà e di umanità, così rare di certi tempi, hanno dimostrato ancora una volta che la lotta paga, e che uniti siamo tutto, divisi siamo niente.




Movimento Aretuseo " Per il Lavoro, la Sicurezza e le Bonifiche" condivide

Maria Concetta E vaiiiiiii! Bene! è una vittoria per tutti i proletari.
brave e forti! Gisetta precaria in lotta
Beppe Bruzzone Genova RIENTRANO A LAVORARE LE 17 OPERAIE DELLA MONTELLO!
Rosanna Concialdi Buon lavoro!!
Teresa Di Bella precaria Bellissimo
Tony Ingrassia precario Crederci sempre di più!!!!!

Angelika Mora Ottimo!!!!!!!!!!!
Annalisa Lunati Seriate - Benissimo!
Maria Saba - Vittoria!! Grazie della bella notizia

Maurizio Frare  PUBBLICA nel gruppo: BACHECA DEL FRONTE DI LOTTA NO AUSTERITY.
GRAZIE DELLA VOSTRA SOLIDARIETA': TUTTE LE OPERAIE RIENTRANO AL LAVORO 

Comitato antisfratti-DA CIASCUNO SECONDO LE SUE CAPACITA' A OGNUNO ...
Stella Ciao Ancora una volta: LA LOTTA PAGA!!!

Stella Ciao La felice conclusione di questo ennesimo tentativo di prevaricare i diritti delle lavoratrici riempie di speranza e di consapevolezza: la lotta paga se portata con coerenza e credendoci davvero: benissimo avanti così!



Montello 
Tutte le operaie 
rientrano al lavoro!
Potere al Popolo Palermo - Ottimo!
Anpi Palermo "Comandante Barbato"  sostiene
Collettivo Nadezdha - Grandi compagne!




LOTTA Continua Palermo ha condiviso un post.
Montello - tutte le operaie rientrano al lavoro. Abbiamo vinto!💪

E ALTRI ANCORA...
la solidarieta' di classe e di genere e' un'arma! 
Commenti

pc 1 dicembre - NON SONO GLI IMMIGRATI CHE RUBANO MA I PADRONI AI LAVORATORI IMMIGRATI

Gli immigrati non rubano il lavoro. ANZI. Sono i datori di lavoro e il Governo che rubano ai lavoratori immigrati!
Si dice tanto che gli immigrati rubano il lavoro. Ma in realtà sono i lavoratori stranieri ad essere derubati.
Vediamo come, a partire da qualche articolo di giornale.
1) Prendiamola alla lontana: il Sole 24 ore cita gli ultimi dati dell'Ispettorato del Lavoro sul lavoro nero di colf e badanti.
Il 50% lavora senza contratto. È noto a tutti quanto sia grande la parte di questo settore di lavoro composta da mano d'opera immigrata. Molti di loro - generalmente tra i lavoratori più poveri e spesso decisamente sottopagati - non riescono ad ottenere un contratto dai propri datori di lavoro e/o non possono ottenerlo a causa della vecchia e infame legge Bossi-Fini. Infatti - nonostante molti credano il contrario - anche se dovesse trovare un lavoro con un contratto, l'immigrato senza permesso di

pc 1 dicembre - INDIA - DONNE: STUPRI DI MASSA, RIVOLUZIONE DELLE DONNE, BATTAGLIA TEORICA - ne parliamo al meeting internazionalista dell'8 dicembre a Milano

Invitiamo le compagne, le proletarie e ragazze in lotta, le femministe a venire


Meeting internazionalista sull'India - Milano 8 dicembre

tra i temi trattati

- la denuncia del regime indiano del fascista indu Modi e dell'imperialismo – repressione, massacri, prigionieri politici

- gli stupri di massa delle donne in lotta e delle popolazioni adivasi da parte delle forze speciali indiane

- presentazione del libro in uscita in italiano di Anuradha Ghandy
sul movimento rivoluzionario delle donne in India e analisi critica del movimento femminista occidentale

8 dicembre a Milano dalle 10 alle 17/18 CS Micene
Via Micene - Mezzi di trasporto: 49-98-16- MM Lilla Segesta
Da via Preneste la 1° a dx

info

pc 1 dicembre - Il fascio decreto sicurezza immediatamente applicato a Bari

Blocco stradale: applicato per la prima volta il DL Salvini a Bari novembre 30, 2018

Il DL Salvini trasformato in legge con voto di fiducia martedì 27 novembre dalla Lega e dal Movimento 5 Stelle (e con il supporto di Forza Italia e Fratelli d’Italia) è stato immediatamente applicato a Bari al termine del corteo antifascista in memoria di Benedetto Petrone, ucciso dai fascisti nel 1977.

Ieri verso le 12.30, 3 attivisti di Ex-Caserma Liberata sono stati convocati presso la questura di Bari per la notifica di una denuncia per manifestazione non autorizzata, vilipendio delle forze armate e per blocco stradale (violazione dell’Art.1 del d.gls 22 gennaio 1948, così come modificato dall’Art.23 del decreto legge n°113 – 4 ottobre 2018).
Al di la delle risibili motivazioni che hanno portato al questura di Bari ad emettere un tale provvedimento quello che è evidente a

pc 1 dicembre - Volantino in diffusione oggi manifestazione regionale di Milano: NO CPR - NO SALVINI

pc 1 dicembre - Oggi manifestazione antirazzista contro il decreto sicurezza a Milano


pc 1 dicembre - Argentina - contro il G20 grande marcia proletaria e popolare

Ciudad de Buenos Aires

 marcha contra el G20 y el FMI

A las 15 hs partió la marcha encabezada por las organizaciones políticas, sociales, sindicales, de derechos humanos, nucleadas en Confluencia contra el G20 y el FMI.

Esta marcha fue la culminación de las múltiples actividades en repudio al Cumbre del G20. A lo largo de la avenida 9 de Julio se escucharon incesantemente los cánticos, expresión de la indignación popular contra los responsables del hambre, guerras y grandes migraciones que  se reúnen en nuestro país. También se coreó repetidamente contra el gobierno de Macri y su actitud cipaya.
Una colorida columna del PCR, el PTP y la CCC marchó encabezada por pancartas con la imagen de los principales jerarcas imperialistas. Marcharon en conjunto con el Movimiento Evita y Somos Barrios de Pie. Al llegar al Congreso se quemaron las imágenes de Donald Trump (EEUU), Xi Jinping (China), Vladímir Putin (Rusia) y Theresa May (Inglaterra).
Rosa Nassif del Comité Central del PCR, decía que “esta marcha de repudio en CABA y las movilizaciones en todo el país muestran que el pueblo argentino es un pueblo que sigue luchando para terminar con toda dependencia y con todos los gobiernos cipayos que apoyan esa dependencia”.
Por su parte, Luciano Alvarez, secretario de la JCR, declaraba que “miles de jóvenes se están movilizando para repudiar la presencia de los principales jefes imperialistas en la Argentina. Les decimos que no son bienvenidos, porque son los responsables del sufrimiento y el hambre de los pueblos del mundo y porque vienen a llevarse la riqueza, fruto del trabajo del pueblo argentino”.
Luciano Nardulli, dirigente de la CCC, manifestaba que “los sectores de clases dominantes que son hegemónicos no tienen patria, su patria es el dinero, para ellos nosotros somos meros números que a lo mejor le servimos para las elecciones. Pero este pueblo tiene dignidad y no va a abandonar la calle, vamos a impedir que el ajuste siga adelante y sigan hambreando a los trabajadores y al pueblo”.
  
 

pc 1 dicembre - MIRAFIORI, OPERAI AUTORGANIZZATI CONTESTANO BENTIVOGLI, SEGRETARIO GENERALE DELLA FIM, DOPO L’INCONTRO CON FCA.

Mirafiori, in una fabbrica già chiusa, con produzioni dismesse e operai deportati in massa in un altro stabilimento, c’è stato oggi l’incontro tra la dirigenza FCA e i sindacati per discutere un possibile piano industriale. La scelta del luogo è già indicativa della situazione in cui sta precipitando FCA: da un cimitero di lamiere raccontano come dovrebbe essere il futuro degli operai metalmeccanici. La verità è che non c’è nessun piano se non quello che vede la proprietà impegnata a ridefinire i suoi obbiettivi strategici sul mercato mondiale, lo impongono i cali delle vendite in Italia e nel resto d’Europa e la crisi di un intero settore che sta inasprendo i livelli di concorrenza e porterà nei prossimi anni a operazioni di fusione e vendita di marchi importanti. Gli Agnelli fiutano che è arrivato il momento in cui è più conveniente riempire le borse di soldi e cedere il marchio che avventurarsi in qualche strampalata operazione di rilancio dagli esiti oggi più che mai incerti, per rendere quindi l’involucro FCA più appetibile per i compratori esteri hanno già cominciato a spacchettare (venduta Magneti Marelli ora si procede con la vendita della società di progettazione robotica Comau).
I sindacati che vivono di accordi ai tavoli e concertazione, in crisi di consensi, non sanno più cosa raccontare agli operai per mantenere il controllo in fabbrica e scongiurare reazioni improvvise che li metterebbero nell’angolo, oggi per l’ennesima volta sono usciti con una nota programmatica che rimanda tra il 2021 e il 2022 la definizione dei nuovi modelli che permetterebbero agli impianti italiani di ripartire. L’unica notizia certa è che fino ad allora gli operai resteranno in cassa integrazione, spremuti quando si lavora a ritmi esasperanti e con salari che non superano i mille euro.
Abbiamo supportato gli operai autorganizzati delle fabbriche di PomiglianoMelfiCassino e Grugliasco che sono rimasti invece in presidio per diverse ore denunciando la farsa dell’annuncio del nuovo piano industriale e contestando all’uscita i segretari dei sindacati padronali. In un comunicato diffuso dagli operai autorganizzati si legge “a chi attendeva risposte e soluzioni da questa messinscena diciamo che solo riprendendo il filo della lotta, solo organizzandoci unitariamente, sulle nostre prerogative e i nostri interessi, non stando più alla coda di un manipolo di servetti sindacali e dei loro partiti borghesi, possiamo uscire da questo pantano! ORGANIZZIAMOCI COME OPERAI E LOTTIAMO