sabato 4 settembre 2021

Movimento comunista - Onore e gloria al compagno Martin Naya - grande internazionalista e costruttore del Partito Comunista in Galizia

Con grande tristezza apprendiamo della morte del compagno Martin Naya (Miguel Alonso) dirigente comunista marxista-leninista-maoista galiziano, fondatore del blog internazionalista Dazibao Rojo, da sempre impegnato a sostegno dell'organizzazione internazionale del proletariato, prima del Movimento Rivoluzionario Internazionalista, oggi nella battaglia per una nuova organizzazione internazionale marxista-leninista- maoista.

Un compagno che abbiamo conosciuto in questi anni e con cui abbiamo lavorato insieme, che abbiamo imparato ad apprezzare per la determinazione e costanza del suo lavoro per l'unità del movimento comunista internazionale, attraverso la lotta ideologica e la lotta tra le due linee, per la saggezza teorica politica e pratica espressa in questo lavoro e per l'impegno costante a sostegno della guerra popolare in Perù, India, Nepal e di tutte le lotte antimperialiste e rivoluzionarie del nostro movimento.

Il suo esempio ci serve in questa difficile battaglia ed esso vive nella continuità di questo lavoro.

I compagni e le compagne marxisti-leninisti-maoisti italiani

proletari comunisti - settembre 2021

Il comunicato dei compagni galiziani in via di traduzione

GALIZA: Honor y gloria eterna al camarada Martín Naya!

Da Dazibao Rojo ci uniamo al profondo dolore sofferto da tutti noi che abbiamo condiviso la lotta con il nostro compagno e fondatore del Dazibao Rojo Martin Naya. Ci impegniamo a continuare la tua grande opera di studio e di propaganda, compagno!

Onore e gloria eterna al compagno Martin Naya

«Ci sono uomini che lottano un giorno e sono bravi, altri che lottano un anno e sono più bravi, ci sono quelli che lottano più anni e sono ancora più bravi, però ci sono quelli che lottano tutta la vita: essi sono gli indispensabili». (Bertolt Brecht)

Con profondo dolore, dobbiamo dare la cattiva notizia della morte del nostro grande compagno Martin Naya. Il 3 settembre, dopo un'intensa lotta contro varie malattie, dando il suo ultimo esempio di coraggio e determinazione, ha deciso di percorrere il sentiero luminoso dell'immortalità rivoluzionaria.

Il proletariato galiziano in particolare, e il proletariato internazionale in generale, ha perso una delle figure più importanti del maoismo negli ultimi 40 anni, un grande conoscitore del lavoro del presidente Mao e del presidente Gonzalo, così come di tutti i movimenti rivoluzionari del passato e del presente, a livello internazionale, era un vero maestro delle masse e un instancabile organizzatore e militante,  era conosciuto come Miguel Alonso dal proletariato internazionale, scrivendo numerosi articoli sul maoismo, dando grandi contributi alla lotta ideologica e a quella tra le due linee nel MCI, sempre forte e spesso polemico, ma sempre con rispetto per i compagni e aperto a correggere i suoi errori, come ci ha insegnato il presidente Mao.

Il compagno Martín Naya nacque il 28 luglio 1952, ha iniziato il suo attivismo politico molto giovane, partecipando attivamente al PTG (Partito dei Lavoratori della Galizia / PTE) organizzazione che faceva riferimento al pensiero marxista-leninista Mao Tse Tung, in cui ha ricoperto varie posizioni rappresentative, così come nella Confederazione dei sindacati unitari dei lavoratori CSUT.

Dopo il colpo di stato di Deng Xiao Ping, molte organizzazioni abbandonarono il maoismo e molte passarono al revisionismo come nel caso del PT. Così il compagno lasciò l'organizzazione e continuò a pensare che le idee del presidente Mao fossero corrette, seguendo l'evoluzione del maoismo nel mondo, in particolare ciò che stava accadendo in Perù e nell'MRI. Fu il compagno che tenne alta la bandiera rossa del maoismo in Galizia da questo momento fino alla fine dei suoi giorni. Era un uomo che rimase fermo nella difesa del maoismo con incrollabile impegno e sacrificio di fronte a molte battute d'arresto e difficoltà, combattendo instancabilmente per gli interessi del popolo e per la causa della Rivoluzione Proletaria Mondiale.

Nel 1989 ha organizzato una serie di conferenze in Galizia sulla situazione in Perù su incarico di membri del Partito Comunista del Perù.

Nel 1993, con l'arresto del presidente Gonzalo, organizzò il Comitato galiziano di Emergenza per difendere la sua vita. Insieme ad altri compagni realizzò una moltitudine di attività durante la durata del Comitato, conferenze dell'avvocato della Delegazione Internazionale Miguel Arnau, presidi davanti al Consolato del Perù a La Coruña, raccolta di firme, concerti e persino recital di poesie di César Vallejo. Il compagno è sempre stato fermo nella difesa del presidente Gonzalo e nel suo pensiero, come comandante e guida della Rivoluzione in Perù, denunciando le bufale del genocida Fujimori-Montesinos e combattendo la LOD con tutte le sue forze.

Nel 1993 ha creato Correo Vermello come apparato propagandistico del maoismo internazionale.

Nel 1996 iniziò la guerra popolare in Nepal, e subito dopo organizzò il Comitato galiziano a sostegno della guerra popolare in Nepal, che avrebbe fatto campagna in vari punti della Galiza, fino alla resa del Partito Comunista Maoista guidato dai traditori e rinnegati Prachanda-Battarai. Il compagno ha assunto in prima persona l'errore di non aver visto il tradimento in Nepal prima.

Nel 2006 ha fondato il Comité de Loita Popular "Manolo Bello", la prima organizzazione MLM in Galizia.

Nel 2008 ha creato Dazibao Rojo, diventando uno dei riferimenti informativi del maoismo nel mondo in spagnolo.

Nel 2010 ha organizzato con altri compagni il Comitato galiziano a sostegno della guerra popolare in India.

Nel 2012 ha fondato, con i suoi compagni del CLP "MB", il Comitato di Costruzione del Partito Comunista Maoista di Galiza. Il compagno è stato uno dei maggiori promotori dello svolgimento di un'unica Conferenza Internazionale Unificata Marxista-Leninista-Maoista fino ai suoi ultimi giorni.

Nel 2014 ha fondato il Movimento de Loita Popular con altri compagni, come organizzazione di massa. Diventando per diversi anni il punto di riferimento della lotta popolare a La Coruña. Ha portato avanti con forza la lotta contro gli sfratti, la corruzione e la lotta dei lavoratori, così come la solidarietà con la lotta del popolo brasiliano contro la Coppa del Mondo o il giro dell’MFPR Italia.

Nel 2018 organizza il Gruppo di Studi Marxisti della CS A Comuna de La Coruña.

Sì, compagni, il maoismo ha perso uno dei suoi elementi essenziali, un grande leader, ma il suo esempio di studio, lavoro, impegno e fermezza ideologica rimarrà per sempre nella memoria dei popoli sfruttati e oppressi del mondo.

Da qui il Comitato di Costruzione del Partito Comunista Maoista di Galizia si impegna a continuare il suo esempio maoista, a tenere alta la bandiera del maoismo, a lottare per un'unica Conferenza Internazionale Maoista Unificata e a costruire il Partito Comunista Maoista di Galizia come strumento fondamentale per costruire l'Esercito e il Fronte e attraverso la Guerra Popolare creare la Repubblica Socialista Galiziana come base di sostegno alla Rivoluzione Proletaria Mondiale.

Onore e gloria eterna al compagno Martin Naya !!!

Compagno Martin Naya, Presente nella lotta!

Lunga vita al marxismo-leninismo-maoismo!!!

Viva la rivoluzione proletaria mondiale !!!

 

Comitato di costruzione del Partito Comunista Maoista di Galiza

 

Femminismo proletario rivoluzionario - NUOVO PESANTE ATTACCO ALL'ABORTO, ALLE DONNE IN TEXAS - hanno sollevato una pietra che gli ricadrà sui piedi! - dal blog femminismorivoluzionario

 

Sono 666 le nuove leggi entrate in vigore nello Stato, tra queste il divieto di interrompere la gravidanza dopo la sesta settimana, da quando è percepibile il battito del feto. Tra le rarissime eccezioni sono escluse anche i casi di stupro o incesto, sono esentate solo donne che rischiano la vita o danni irreparabili alla salute,
E' la più restrittiva legge sull'aborto di tutti gli Stati americani. Se viene applicata si ridurrebbero di almeno l'85% le donne che ricorrono all'aborto 
La Corte suprema, la cui maggioranza è conservatrice, ha consentito che una legge incostituzionale sull'aborto entrasse in vigore la scorsa notte.
Questa nuova legge di attacco al diritto d'aborto avviene in uno Stato "tutto chiese e pistole" - ma anche ranch, rampe di lancio spaziali e pozzi di petrolio. In uno Stato in cui la vita delle persone non conta. A dimostrazione che chi è contro l'aborto non è affatto a difesa della vita dei bambini, ma vuole unicamente imporre la propria ideologia e politica reazionaria, e con questa tenere oppresse le donne, per tentare (inutilmente) di impedire la loro furia e lotta poderosa.
 

Anche gli integralisti nostrani al governo e in parlamento applaudono.

Noi siamo sicure che anche questa volta: hanno sollevato una pietra che gli ricadrà con forza sui piedi!

Le donne, e tra loro quelle più povere, immigrate, che non hanno scelta di abortire comunque, di andare in altri Stati, faranno sentire forte la loro protesta!

Diamo il massimo sostegno e controinformazione

Lotte operaie - Texprint Prato - operai in sciopero della fame, lo Stato borghese risponde con la repressione 4 operai arrestati - Solidarietà e massimo sostegno di proletari comunisti

‼️4 ARRESTI PER LO SCIOPERO DELLA FAME DEGLI OPERAI #TEXPRINT. 

➡️ APPUNTAMENTO  ORE 9:00 AL TRIBUNALE DI PRATO

Poco fa ci è arrivata la conferma che, oltre ad Abdou, lavoratore Texprint in sciopero della fame arrestato questa mattina durante lo sgombero in piazza del Comune, sono in stato di arresto anche Arturo, Milly e Lapo. Sono stati vergognosamente aggrediti dalla polizia questa mattina davanti alla

Internazionalismo - Tunisia seconda parte

Approfondire l'analisi per lottare contro il nostro imperialismo e contro il governo reazionario in Tunisia a sostegno dei proletari e delle masse popolari in lotta


seconda parte

2) Domanda: In questo tipo di conflitto se da un lato le masse possono essere in piazza, la debolezza dell'uomo singolo può essere sopperita da un eventuale alleanza geopolitica, ad es KS ha chiuso al Jazzera perchè è espressione mediatica di una forza opposta (Qatar), quale potrebbe essere il suo allineamento geopolitico con un eventuale coalizione che sostenga tale processo attuale promosso da KS?

Risposta: innanzitutto le prime reazioni internazionali devono essere analizzate per rispondere alla domanda: Francia, Italia e Usa hanno rilasciato comunicati simili esprimendo preoccupazione perchè il governo garantiva i loro affari ma sostanzialmente restando in attesa dello sviluppo degli eventi, invece la Turchia ha esplicitamente condannato il colpo di stato, negli ultimi giorni l'Algeria ha espresso contrarietà a qualsiasi ingerenza esterna in Tunisia rispettandone tutti gli sviluppi interni e ha messo in guardia chiunque a intervenire, ciò è un messaggio indiretto rivolto alla Turchia in seguito agli eventi della guerra civile libica in cui la Turchia è attore principale e attivo, e ciò non sta bene ad Algeria che è una potenza regionale in Nord Africa, d'altronde Saied aveva negato il passaggio di truppe turche verso la Libia nei mesi scorsi. In questo la comunanza strategica tra il gigante algerino e la piccola Tunisia è confermato. Infine anche l'Egitto si è espresso appoggiando KS, ma no a parallelismi forzati com'è successo in questi giorni sulla stampa occidentale, semplicemente il regime egiziano osteggia la fratellanza musulmana ovunque.

Non vedo possibili alleanze favorevoli, tutte le potenze imperialiste principali hanno interessi in contraddizione con quelli del popolo tunisino, stessa cosa anche per altri imperialismi quali Russia e Cina anche se la loro presenza nel paese non è all'ordine del giorno.

Domanda: la questione del sostegno di massa all'interventismo di KS del 25 luglio, sicuramente si è usata l'arma del populismo per evitare che ci sia un'effettiva rivolta anti regime, le forze comuniste e rivoluzionarie stanno intervenendo tra le masse o comunque che posizione hanno? Lo avevi delineato prima, se puoi approfondire questa questione del consenso. Poi la questione dell'Italia imperialista vedi la questione dell'immondizia esportata illegalmente in Tunisia.

Risposta: KS è stato definito da molti populista, secondo me rappresenta una forma di "populismo puro" perchè negli ultimi anni ha instaurato un filo diretto in cui interpreta la volontà e la pancia della

Politica proletaria - Disoccupazione e ripresa economica: i dati della borghesia e quelli reali

La borghesia utilizza i dati statistici a proprio uso e consumo e per formare l’opinione pubblica a proprio favore.

In questo caso parliamo dei dati pubblicati dall’Istat riferiti alla disoccupazione e alla cosiddetta ripresa economica.

Cogliendo, infatti, ogni occasione che può sembrare loro favorevole, politici e stampa continuano a parlare di ripresa economica, addirittura di nuovo miracolo economico: il Pil, il prodotto interno lordo, la “ricchezza nazionale”, sarebbe aumentato del 2,7% nel secondo trimestre di quest’anno, ma lo stesso Draghi ha dovuto ammettere che si tratta di normale “rimbalzo” rispetto al terribile calo del pil in questi anni e, infatti, ciononostante, non si è ancora recuperato il livello pre-covid.

E nel mese di luglio c’è stato un altro segnale negativo che ha smorzato in parte l’euforia sbandierata a piene mani.

La “frenata di luglio” dice un economista dell’Ocse, sarebbe causata da un “rallentamento

venerdì 3 settembre 2021

Internazionalismo - Tunisia - approfondire l'analisi per lottare contro il nostro imperialismo e contro il governo reazionario in Tunisia, a sostegno dei proletari e delle masse popolari in lotta

Questo blog ha largamente documentato le lotte e gli avvenimenti prodottisi in Tunisia negli ultimi due mesi. Invitiamo a leggere gli articoli usciti su questo blog, realizzati direttamente dalla Tunisia, e le posizioni che nei primi giorni del recente “colpo di Stato” hanno preso le organizzazioni comuniste maoiste e rivoluzionarie.

Nei primi giorni di agosto abbiamo realizzato dalla sede dello slai cobas sc di Palermo un’assemblea telematica informativa, con la presenza di un compagno di proletari comunisti che lavora in Tunisia. La registrazione di questa assemblea telematica è stata pubblicata in audio. Ora ne pubblichiamo la trascrizione per renderla accessibile ai compagni e alle forze proletarie e internazionaliste del nostro paese.

Non si tratta certo di pura informazione, per quanto assolutamente necessaria, ma essa è inserita nel lavoro di proletari comunisti che è fondato sul principio di lottare contro il nostro imperialismo che ha interessi economico-politici e militari in Tunisia e cogestisce col regime della borghesia compradora tunisina il fronte caldo della migrazione nel Mediterraneo. Noi lavoriamo perchè i comunisti delle due sponde si uniscano per condurre insieme la lotta in Italia e in Tunisia e naturalmente in tutto il bacino del Mediterraneo.

Anche questo lavoro esige il rafforzamento di proletari comunisti e il sostegno alla sua azione in tutte le forme. Un appello e un problema urgente che rilanciamo.

Info, contatti, materiali sulla Tunisia si possono richiedere a pcro.red@gmail.com. 

Trascrizione - prima parte

Introduzione

Approfittiamo della presenza del compagno e ricercatore presso l'Università di Manouba, per approfondire con lui gli ultimi eventi politici in Tunisia. La borghesia italiana è interessata alla Tunisia per interessi economici e per le questioni legate all'immigrazione, i dirigenti del governo italiano hanno fatto incontri ufficiali, il compagno vivendo lì da qualche anno ha una conoscenza delle varie lotte e anche delle questioni universitarie e studentesche quindi per quanto ci compete avremo un quadro chiaro a differenza dell'informazione borghese italiana ed europea che ci da un quadro molto confuso.

Proveremo a fare un'introduzione breve sui fatti e apriremo il dibattito:

I giornali italiani, europei e occidentali hanno parlato degli ultimi eventi utilizzando "parametri interpretativi occidentali" e di classe inerenti alla "democrazia" (borghese) in una maniera ritenuta

Politica proletaria - No Vax quattro gatti parafascisti amplificati da governo e mass media - ma nel nostro campo c'è chi semina confusione

Tutti  scrivono che le manifestazioni no vax di mercoledì sono state un flop. Chiaramente non si dice che queste manifestazioni si fondavano su fake news, annunci in internet di gruppi fascisti e reazionari che costituiscono la sostanza militante dei cosiddetti “no vax”, gruppi che cavalcano la tigre di parti ignoranti, individualiste e degradate delle persone.

I no vax sono un infima minoranza che si ciba dell’esistenza di una rete internazionale e nazionale che è parte integrante, base di massa di tendenze fascio populiste nel mondo, dei Trump, dei Bolsonaro, ecc.

Proprio per questo è giusto e sacrosanto in tempo di pandemia considerare queste posizioni non sono solo opinioni ma – come si dice per i fascisti – non sono opinioni ma crimini.

Naturalmente tocca ai proletari, alle masse popolari e nelle loro fila le realtà intellettuali contribuire alla campagna per la vaccinazione di massa, per la valorizzazione dei vaccini, come arma necessaria e indispensabile per fronteggiare la pandemia.

In questo, il governo, i suoi ministri, lo Stato e i suoi rappresentanti hanno gravi responsabilità nell’organizzazione della campagna per la vaccinazione di massa che registra forti ritardi ed inefficienze ancora in realtà estese del nostro paese.

Questo decisamente contro la volontà, la posizione della grande maggioranza degli operai, dei lavoratori nelle fabbriche, nei luoghi di lavoro, nella sanità, nella scuola, nelle grandi e piccole città del nostro paese che vogliono la vaccinazione di massa e spesso sono in grande difficoltà per

giovedì 2 settembre 2021

Internazionalismo - Afghanistan-Lottare contro l'imperialismo, contro il proprio imperialismo/Massimo sostegno alla Resistenza dei comunisti e delle forze antimperialiste e antifeudali

 

La ritirata degli invasori imperialisti USA/NATO/Europa/Italia dall’Afghanistan avviene a seguito della loro sconfitta, un duro colpo assestato ai loro piani di egemonia nella contesa mondiale. La loro fuga precipitosa, che ha persino anticipato i tempi dell’accordo con i talebani, è l’esito del colossale fallimento di vent’anni di occupazione militare, di montagne di miliardi per finanziare la loro macchina militare, i mercenari, la formazione di un regime corrotto al loro servizio e di una rete di Ong come parte della politica imperialista. Hanno raccontato al mondo la menzogna della “lotta al terrorismo” mentre i loro eserciti compivano stragi e ogni altro crimine contro il popolo afghano, coperti dalla propaganda mediatica che fomentava il messaggio razzista dello “scontro di civiltà”, della democrazia “da esportazione” con le bombe e con il modello irakeno “Abu Graib”, della strumentalizzazione dei diritti delle donne afghane. La “superiore civiltà” imperialista per il popolo afghano ha significato il terrore che viene dal cielo, dai droni e dagli aerei di guerra, sono le truppe militari che umiliano i resistenti.

Ma ora la crisi del sistema imperialista mondiale si approfondisce, il pantano afghano ha costretto gli Usa e l’Europa a rivedere i loro piani all’interno della contesa interimperialista che alimenta i venti di guerra.




Gli imperialisti hanno speso fiumi di denaro per la formazione delle "Forze di sicurezza della difesa nazionale dell'Afghanistan" [ANDSF] che non hanno difeso nemmeno il proprio governo, fantoccio dell’imperialismo, contro l’avanzata dei talebani. Ma un regime messo in piedi dall’imperialismo, corrotto da cima a fondo, senza alcun consenso popolare, come avrebbe potuto difendere il “suo” popolo? L'ultimo presidente, l’impresentabile Ghani, infatti, è fuggito con il bottino e alle forze di sicurezza, addestrate dall’imperialismo, è mancata la volontà di lottare perché sono truppe mercenarie.

Politica proletaria - TRA I LAVORATORI DUBBI SUI VACCINI - MA OCCORRE SCIENZA NON FAVOLE NERE

Tra una parte, comunque minoritaria, dei lavoratori è presente il timore verso i vaccini, alimentato dalla disinformazione che passa dai media ai social dando corda a teorie fortemente antiscientifiche e complottiste.

Tra gli operai abbiamo sentito affermazioni tipo: "Hanno preparato i vaccini in un mese...", "non hanno sperimentato niente, è ci usano come cavie...", "informatevi bene a livello sanitario sugli effetti che fanno i vaccini, delle malattie che si stanno riscontrando in molti casi... i milioni che potrebbero morire per un vaccino non così efficiente o che potrebbero avere conseguenze per il resto della vita...", "le varianti sono alimentate dagli stessi vaccini...", "ci iniettano i microchip..."
E via di questo passo.

Alcune di queste preoccupazioni non solo non hanno alcuna base scientifica, ma non hanno alcuna base nella realtà. I vaccini non stanno affatto provocando "milioni di morti", ma è vero il contrario la stragrande maggioranza dei malati e morti attuali sono gente non vaccinata; per i pochissimi decessi avvenuti in Italia, e non solo, la causa non è stata il vaccino in sè ma una

Denuncia politica - A Palazzo S. Gervasio protesta dei braccianti immigrati costretti a dormire in strada - massima denuncia e sostegno

Solidarietà a chi lotta ! Case, documenti, contratti per tutt*!

Il Comitato Lavoratori delle Campagne denuncia: 'Da alcuni giorni ci sono lavoratori che dormono fuori dall'ex tabacchificio di Palazzo San Gervasio (PZ), che quest'anno è stato dato in gestione all’associazioni “Le Rose di Atacama’’, “Polis Mathera’’ e ‘’Dafne’’, nell'ambito del progetto P.I.U. Su.Pr.Eme, e che ha aperto solo poco fa, con settimane di ritardo rispetto ai tempi previsti, ormai alla fine della stagione. Se fino a ieri le persone passavano notti all'aperto nell'attesa di fare il tampone la mattina successiva (requisito, insieme al permesso di soggiorno, per poter entrare nel centro), da ieri invece è stato comunicato che il centro ha raggiunto la sua capienza massima di 224 posti e che per la ventina di lavoratori lì davanti non ci sono soluzioni. Ad alcuni lavoratori è stata impedita anche la sistemazione nel ghetto Mulini Matinelle, lì nei pressi, con la motivazione che si tratta di un luogo degradante nel quale non si può stare, come se la strada fosse invece un luogo più idoneo. 

Anche quest'anno sembra che per le istituzioni locali, dal comune alla prefettura, la situazione sia nuova e inaspettata, e le soluzioni sembrano difficili da trovare "da un giorno all'altro". Peccato che siano anni

proletari comunisti cambia nel fuoco della lotta di classe in stretto legame con le masse

La situazione politica nazionale e internazionale, la situazione della lotta di classe nel nostro paese hanno spinto il recente seminario di proletari comunisti tenutosi a fine agosto a ridefinire i compiti del blog e del giornale con l'obiettivo esplicito di porli ancor più al servizio dell'intensificazione della lotta di classe, della battaglia politica d'avanguardia e di massa, della costruzione del partito necessario oggi alla classe operaia e masse popolari per lottare e combattere contro padroni, Stati e governi del capitale, nella prospettiva della lotta rivoluzionaria per il rovesciamento del potere politico della borghesia e la costruzione del nuovo potere proletario.

In questo senso il blog ha ridefinito e formato una redazione di proletari comunisti che possa svolgere il suo ruolo con articoli di orientamento politico, nazionale e internazionale, con lo sviluppo della denuncia politica, con le indicazioni per intensificare la lotta di classe nelle fabbriche e in tutti i luoghi di lavoro, nei quartieri proletari e nelle piazze.

Il blog ha svolto finora un ruolo importante rappresentando le lotte dei movimenti e raccogliendo articoli della stampa che potessero dare ai proletari e alle masse popolari un'altra informazione rispetto alla stampa borghese. Ma ora quello che è necessario è farlo agire come propagandista, agitatore e organizzatore collettivo.

Chiaramente un blog di questa natura non può e non deve contare solo sul lavoro stabile e sistematico della redazione di proletari comunisti ma ha bisogno di una massiccia ondata di collaboratori e corrispondenti che possano contribuire con scritti, notizie, denunce; così come ha bisogno di commenti agli articoli, critiche e proposte, a cui la redazione risponderà.

Una parte importante del lavoro del blog è rappresentare le posizioni e l'azione delle forze comuniste marxiste-leniniste-maoiste nel mondo. Per svolgere questo ha bisogno di compagni che possano aiutare con le traduzioni. 

Tutta l'azione del blog resterebbe nel campo dell'opinione rivoluzionaria se esso non contribuisse alla costruzione di organismi di sostegno e discussione, diffusione e azione della stampa comunista e rivoluzionaria. La forma che proponiamo, o meglio riproponiamo è quella dei 'circoli operai' e 'circoli  proletari comunisti' ovunque è possibile. 

Questi circoli sono allo stesso tempo luoghi di discussione della situazione politica nazionale e internazionale e di formazione teorico-ideologica di base, facendo leva sulla formazione on line che in questi anni è stata sviluppata e che sarà ripresa in autunno. 

Il giornale 'proletari comunisti' stampato sarà bimensile, raccoglierà articoli del blog che abbiano un valore di linea generale principale. Spazio nel giornale stampato in apposite sezione sarà dedicato alla polemica verso le posizioni errate nel movimento comunista e proletario e una sezione sarà dedicata al lavoro interno ed esterno per la costruzione del Partito.

proletari comunisti - settembre 2021 - info/contatti pcro.red@gmail.com

mercoledì 1 settembre 2021

Internazionalismo - INDIA: Il PCI (maoista) appoggia la lotta per l'immediata liberazione del compagno Gonzalo

proletari comunisti condivide e sostiene questo appello e prepara una iniziativa di solidarietà per settembre - Invitiamo tutti i compagni e realtà internazionaliste a prendere posizione e a unirsi alla campagna - info pcro.red@gmail.com

In spagnolo in via di traduzione

Traducción no oficial 

Gonzalo, el presidente del Partido Comunista de Perú (PCP) fue detenido en septiembre de 1992 junto con el Comité Central. Estuvo en total aislamiento durante los últimos 29 años.

El encarcelamiento, el aislamiento total y la actitud sumamente inhumana hacia el camarada Gonzalo a la edad de 86 años es muy despreciable. La situación necesita la atención de todos aquellos que piensan y trabajan en un cambio en la sociedad.

ʹLa sangre no ahoga la revolución sino que la riegaʹ

dijo el Presidente Gonzalo. El camarada Gonzalo se mantuvo firme en su compromiso con el pueblo oprimido del Perú y el mundo y en su fe en la causa y el éxito de la Revolución Socialista Mundial. Ahora necesita estar en los brazos de su amado pueblo y cuadros del Partido.

Va a morir de una enfermedad prolongada que incluye psoriasis y ahora cáncer de piel en las mazmorras del estado explotador fascista peruano. No queremos que muera. Entonces, alcemos la voz contra la crueldad del Estado peruano apoyado por los imperialistas del mundo.

El PCI (Maoísta) se suma a la lucha por la liberación inmediata del camarada Gonzalo. Hace un llamamiento a todas las fuerzas revolucionarias, democráticas y progresistas del mundo para que luchen por su liberación. El

Sindacato di classe - Stellantis, ex Fiat, ferma la produzione in Italia a settembre e prepara il piano di ristrutturazione e la sua “delocalizzazione”

Solo 5-6 giorni di lavoro a settembre! I problemi più urgenti, per così dire, per le operaie e gli operai che dovevano riprendere il lavoro a settembre sono quelli legati al fermo produttivo deciso dall’azienda per la mancanza di microchip, per il blocco temporaneo delle forniture come acciaio e plastiche… ma anche al fatto che l’attuale Amministratore Delegato della Stellantis (ex Fiat), Carlos Tavares, sta mettendo in atto i piani già previsti di ristrutturazione del gruppo, che è il quarto produttore mondiale di auto (oltre 7 milioni di auto).

Una ristrutturazione fondata, come avrebbe detto lui stesso, secondo alcuni organi di stampa, sull’abbattimento dei costi per gli stabilimenti italiani che sono superiori a quelli delle fabbriche spagnole e francesi, perché nel nostro Paese “non si può mantenere lo status quo”.

La riduzione dei costi per ogni padrone significa semplicemente riduzione del numero di operai e del loro salario! E ciò tocca gli operai e le operaie del gruppo, non solo Stellantis, che sono 7.200, ma anche dell’indotto, e cioè altre migliaia.

Alcune cifre sulla crisi che dura da anni e costringe le multinazionali ad unirsi, a diventare sempre più

Editoriale - LETTERA APERTA AI LAVORATORI E ALLE LAVORATRICI SU VACCINAZIONE/GREEN PASS

Lettera aperta ai ai lavoratori e alle lavoratrici

Su vaccinazione e ora sul green pass (che sono due interventi differenti, non vanno assimilati), vi sono tra i lavoratori, le lavoratrici, le masse popolari confusione, dubbi, timori, e tra alcuni di essi la posizione di non vaccinarsi. 
Prima di tutto, però, questa è una parte minoritaria dei lavoratori, la gran parte si voleva e si è vaccinata.
Ma la questione più importante e da contrastare tra le fila dei lavoratori, sui posti di lavoro è che il rifiuto alla vaccinazione (dovuto principalmente all'azione di disinformazione, voluta confusione del governo, del mass media, accompagnata da controlli vessatori e imposizioni a volte inutili - vedi green pass nelle mense delle fabbriche con il confinamento per la consumazione dei pasti di chi non lo ha) si accompagna ad una serie di concezioni, posizioni fortemente sbagliate, in generale espressione di un atteggiamento individualista, che fa oggettivamente proprie le posizioni dei no vax e le loro fake news, anche quando se ne discostano.

Noi comunisti facciamo appello alle proletarie, proletari d'avanguardia ad essere una "diga" a queste concezioni, facendo chiarezza, informazione, ma anche lotta, affinché i lavoratori abbiano una posizione di classe, una concezione collettiva, unitaria, autonoma. 

Noi appoggiamo la posizione dello Slai cobas sc che è per la vaccinazione obbligatoria per tutti, a partire dai settori, come sanità e scuola, che oggettivamente sono più a contatto con un pubblico di

Politica proletaria - SU NO VAX-GREEN PASS-VACCINI... RIPORTIAMO LA RIFLESSIONE INVIATACI DA UN OPERAIO DEL BERGAMASCO

1. No-vax

Parlare del Covid, dei vaccini e del GreenPass non è semplice: c’è il timore di uno scontro violento con chi non sembra nemmeno parlare lo stesso linguaggio. Per questo risulta difficile, nella vita della fabbrica, parlare con colleghi con i quali raramente si hanno discussioni profonde. I problemi sono molteplici e superficialità e arroganza ne sono, secondo me, i genitori. È da qui che nasce quel fenomeno che noi chiamiamo “complottismo”, ovvero l’atto pratico di voler trovare una sola risposta semplice e diretta, banalizzando una realtà molto più complessa e appiattendola al fine di renderla appetibile ad una mente semplice e non cosciente dei propri limiti.

È un fenomeno cavalcato dalle nostre classi politiche di maggioranza: dalla Lega al Partito Democratico, da Fratelli D’Italia al Movimento Cinque Stelle, il dibattito politico sembra essersi

Internazionalismo - Afghanistan - La posizione proletaria e internazionalista di proletari comunisti - Diffondere sostenere aderire!

proletari comunisti saluta la sconfitta dell'imperialismo Usa/Nato/Europa/Italia

E' comunque una sconfitta pilotata dall'accordo USA-Trump/Biden - Talebani e quindi solo in parte dovuta dell'avanzata talebana. Nessun paragone con Vietnam ecc.

Il popolo afghano non ha vinto - hanno vinto i talebani, ala reazionaria egemone della resistenza all'occupazione imperialista e al regime fantoccio messo dall'imperialismo.

I talebani sono nati con il sostegno imperialista in funzione antioccupazione Urss e con l'appoggio costante del Pakistan e delle monarchie saudite, ecc. Sono poi divenuti anti Usa, ma anche contro le altre ali più progressiste della resistenza popolare afghana.

 I talebani sono espressione della stessa classe borghesia compradora, latifondisti forze feudali dell'Afghanistan nei diversi territori, compreso quelle legate al narcotraffico.

Per questo il loro stato e regime islamico non potrà essere mai diverso da altri regimi di questa natura. Per questo ora che sono al potere devono essere combattuti dalle forze comuniste, antifeudali e progressiste antimperialiste sviluppando e rafforzando la guerra di popolo di resistenza rivoluzionaria e nazionale sulla  linea espressa dal Partito Comunista (Maoista) d’Afghanistan.

proletari comunisti deve innanzitutto combattere l'imperialismo e in particolare il nostro imperialismo che si ritira anch'esso rovinosamente dall'Afghanistan dopo aver commesso crimini verso le masse afghane e la loro resistenza;

proletari comunisti denuncia tutti coloro che sono stati complici e beneficiari collaborazionisti dell'occupazione imperialista e dei governi fantoccio dell'imperialismo - essi sono nemici giurati del popolo afghano e ora fuggono disperati; essi sono altrettanto criminali di guerra che è giusto che ora paghino per i loro crimini - uomini o donne che siano.

L'imperialismo, i suoi Stati e i suoi governi ora usano la questione delle donne per continuare la loro guerra con altri mezzi contro il popolo afghano. Tutte le forze e associazioni femminili che hanno legato la condizione delle donne al sostegno al l'occupazione imperialista sono forze reazionarie.

proletari comunisti e il movimento femminista proletario rivoluzionario hanno più volte denunciato questo fatto con scritti e materiali opponendosi al movimento delle donne borghesi e in parte piccoli borghesi dei paesi imperialisti e in Afghanistan.

Non dobbiamo unire la nostra voce alla canea strumentale dell'imperialismo che usa le donne per fare l'apologia di quello che è avvenuto durante l'occupazione imperialista. Nessun spazio deve essere dato alle denunce di questa provenienza che riempiono gli spazi di televisione e giornali. 
Altra cosa è il fatto che il regime talebano che si va a istaurare afferma che le donne possono essere nel governo ma sempre all'interno della sharia che è il tenebroso orrore medioevale per le donne. 
Ma solo le donne afghane che restano in Afghanistan e che combattono in tutte le forme il nuovo regime vanno sostenute con tutti i mezzi ed è compito centrale dei comunisti afghani e di tutte le forze progressiste antitalebane e antimperialiste farne la poderosa forza della lotta di liberazione, della rivoluzione di nuova democrazia e della rivoluzione socialista.

proletari comunisti

settembre 2021

info/contatti pcro.red@gmail.com


Sindacato di classe - Dalla Dalmine Bergamo un primo volantino

PER LA PARTECIPAZIONE DEGLI OPERAI ORGANIZZATI, NELLA DIFESA DELLA SALUTE E DELLA SICUREZZA A TUTTI I LIVELLI

Noi siamo dall'inizio per la vaccinazione obbligatoria.

Con il necessario rigore scientifico e accertamenti medici per i casi particolari.

Siamo contrari agli attuali scioperi e manifestazioni sul green pass che non rivendichino l'obbligatorietà del vaccino; chi non dice che bisognava e bisogna organizzare la vaccinazione obbligatoria a fronte di una pandemia, ha comunque posizioni da no vax.

Il movimento no vax è reazionario e fascista, sfrutta anche qualunquismo e individualismo presenti tra le masse, e nel suo insieme fa inevitabilmente capo a Salvini/Meloni.

Il green pass è una misura del governo per cercare di recuperare ciò che non ha voluto fare dall'inizio, affidandosi ora a controlli confusi e arbitrari, è una misura per correre ai ripari ipocritamente. Ma sia chiaro: contro il green pass sono in primis buona parte dei ristoratori, commercianti e bottegai perchè lo vedono come ostacolo ai loro guadagni.

Viene usato il concetto di libertà in una becera dimensione qualunquista, individualista, anarchica

Denuncia politica - Ventimiglia - ancora un migrante ucciso dalle leggi razziste dei paesi imperialisti Italia e Francia

la notizia 

Ventimiglia, migrante di 17 anni folgorato sul tetto del locomotore di un treno francese Il corpo è stato recuperato all'interno di una galleria in località Teglia dove il treno si era fermato. Aveva 17 anni, ed era del Bangladesh.

La cronaca della tragedia
E' successo nel primo pomeriggio di oggi nel buio di una galleria ferroviaria in località Peglia, a Ventimiglia (Imperia). Il macchinista ha fermato il convoglio nel tentativo disperato di salvare la vita a quel ragazzo che aveva visto saltare sul treno, appena partito dalla stazione della città di confine. Quando l'hanno tirato giù dal treno, hanno trovato un foglio, con data di nascita e nazionalità e l'invito a comparire in una questura italiana.

Ma il diciassettenne non ha obbedito e nella speranza di raggiungere la propria meta è saltato sul

Sindacato di classe - Scuola - Massimo sostegno alla posizione dello Slai cobas per il sindacato di classe - Fare circolare in tutte le forme - prendere contatti - aderire

In merito alla situazione SCUOLA

In epoca di pandemia da Covid -19, ci troviamo alla vigilia della ripresa delle attività scolastiche con le “novità” del green pass per tutti gli operatori scolastici per poter accedere nelle scuole.

A fronte di una pandemia così grave NOI SIAMO PER LA VACCINAZIONE OBBLIGATORIA PER TUTTA LA POPOLAZIONE.

Del green pass ai potrebbe parlare di arma di distrazione di massa ipocrita da parte del governo a fronte invece della sempre più necessaria vaccinazione obbligatoria che il governo ad oggi non ha messo in atto e nessuno dei provvedimenti veramente risolutivi per il mondo della scuola è stato adottato, vedi la questione degli spazi/distanziamento, delle scuole messe in sicurezza, di un piano serio di screening periodico, dei trasporti specifici per gli studenti e vogliamo parlare dei tanti banchi con le rotelle rimasti inutilizzati con spreco di soldi pubblici?

Insomma, come al solito si lancia il sasso e poi si cercano risposte ai tanti problemi che emergono e restano irrisolti e l’inizio dell’anno scolastico è di nuovo alle porte!

Mentre i confederali asserviti, che fino ad oggi hanno contribuito pienamente alla distruzione della scuola pubblica, con il loro “protocollo di intesa” con il Ministero dell’Istruzione ora ipocritamente strillano sulla questione della negazione dei tamponi pagati con fondi scolastici anche per il personale scolastico che rifiuta di vaccinarsi, avallando posizioni che di fatto inducono a deviare/sviare dalla vaccinazione con l’utilizzo dei tamponi.

Puntualmente e prontamente poi sindacatini iperburocratici come l’ANIEF non hanno perso né tempo nè occasione per intentare cause, raccolte firme inutili contro il green pass, provvedimento che ha creato confusione, scatenato una levata di scudi da parte di no vax e fautori in nome della “libertà di scelta” individualista, divisioni sia tra i lavoratori della scuola che con tutti gli altri lavoratori; è stato creato un coordinamento nazionale docenti e ATA contro il green pass che ha indetto una manifestazione alla vigilia della ripresa della scuola…si vede l’albero ma non la foresta del problema che oggi viviamo.

NOI SIAMO CONTRO QUESTE MANIFESTAZIONI!

Come Slai Cobas inoltre non possiamo condividere quelle posizioni di sindacati anche di base che sì