sabato 24 marzo 2018

pc 24 marzo - Carceri e proteste nelle carceri - informare e mobilitarsi in solidarietà

prigioni

pc 24 marzo - Cronache e immagini da Pomigliano nella giornata di lotta del 23 marzo - 1 - A cura slai cobas per il sindacato di classe Taranto

FCA: centinaia di operai in sciopero - manifestazione corteo blocco a Pomigliano






pc 24 marzo - Di Maio-Salvini un amore che viene da lontano e va lontano - Ma dobbiamo farlo finire in tragedia per loro!

Finite le elezioni e le false promesse son cominciati gli inciuci tra Lega, Berlusconi e Movimento 5 Stelle.
Cambiare tutto perché nulla cambi.

Nessun testo alternativo automatico disponibile.

pc 24 marzo - Nelle Poste si continua a morire: continueremo la nostra lotta!



È morto ieri un portalettere, un lavoratore ed anche se non lo conoscevamo personalmente questo ci basta per piangerlo e pensare alle persone a lui care.
Quello che invece non accettiamo è che venga archiviato come “tragica fatalità” perché non lo è e non lo sono le migliaia di infortuni, più o meno gravi, che ogni anno si verificano in Poste Italiane.
L‘Azienda fa partecipare i portalettere alla formazione sulla sicurezza, fornisce i DPI, ma nega nei fatti l’indissolubile legame tra infortuni ed organizzazione del lavoro che con i tagli dei posti di lavoro, il conseguente aumento dei carichi e le continue pressioni a cui i postini sono sottoposti, sono le cause principali dell’aumento dei ritmi, del conseguente calo dell’attenzione e quindi di maggior rischio infortuni.
E questa situazione peggiorerà ancora con la nuova riorganizzazione che partirà ad aprile, se poi pensiamo allo stato del parco motomezzi, vecchi e malfunzionanti il quadro è completo.
Costretta per legge ad illustrare le norme a cui i lavoratori devono attenersi per limitare il rischio infortuni, è la stessa Azienda a far pressione sui portalettere per smaltire la corrispondenza, sostituire le unità mancanti con gli abbinamenti cosi che i postini escono con motorini stracarichi, con lo stress di dover consegnare tutta la corrispondenza nell’orario previsto, e questo aggiunto alle condizioni climatiche diminuisce la soglia di attenzione al traffico ed alla strada.

Anche per questo non si può accettare che vengano definiti “incidenti stradali” ma solo infortuni sul lavoro.
L’Azienda risponderà, insieme alle OO.SS. firmatarie, che la riorganizzazione si deve fare in nome del profitto anche a scapito però dell’occupazione, della sicurezza e della dignità di tutti i lavoratori.
Contro tutto questo, per non dimenticare, continueremo a lottare!
20 marzo ’18
Per l’unità del sindacalismo di base
CUB POSTE      COBAS POSTE       SI COBAS

pc 24 marzo - Campagna di sostegno al GRUP YORUM - testo internazionale

in via di traduzione

Yürüyüs magazine No.57, March 11, 2018)

MILLIONS GIVE AN ANSWER TO FASCISM
GRUP YORUM IS IN OUR HOUSE
GRUP YORUM IS EVERYWHERE

WITH THESE SONGS WE WILL ONCE AGAIN SHOW FASCISM THE POWER OF THE PEOPLE!
AS WE HAVE ALWAYS SAID: GRUP YORUM IS THE PEOPLE AND CANNOT BE SILENCED!

A music group that gives concerts to a million people...

pc 24 marzo - Dal Policlinico di Palermo al policlinico Umberto I° di Roma: Solidarietà!

LA REPRESSIONE CONTINUA AD ABBATTERSI
PURE SUI LAVORATORI DELLA SANITA’ PUBBLICA

SOLIDARIETA’ AI LAVORATORI DEL POLICLINICO UMBERTO I DI ROMA COLPITI DA PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI E MINACCE DI LICENZIAMENTO

Le lavoratrici e i lavoratori del Policlinico di Palermo, aderenti allo SLAI Cobas per il sindacato di classe, esprimono la propria solidarietà ai tre lavoratori del Policlinico Umberto I di Roma colpiti dalla repressione aziendale (provvedimenti disciplinari e minacce di licenziamento) in seguito ad una intervista rilasciata il 7 febbraio scorso sulle gravi ed ataviche carenze del suddetto nosocomio tra cui: mancanza di personale, che impedisce un’adeguata assistenza agli ammalati; privatizzazione ed esternalizzazione dei servizi e precarizzazione dei lavoratori; mancanza di posti letto con conseguente

pc 24 marzo - Giudice Sansa: il giudice Zucca «Ha detto solo la verità» - Chi dice il falso è il sepolcro imbiancato capo della polizia Gabrielli

G8 e torturatori, continua la polemica. Sansa si schiera con Zucca: «Ha detto solo la verità»


Genova - È un’altra giornata di polemiche sulle dichiarazioni di Enrico Zucca, pm che indagò sull’irruzione alla scuola Diaz durante il G8 del 2001, pronunciate a un incontro con i genitori di Giulio Regeni («chi ha coperto i torturatori del G8 è ai vertici della polizia, come possiamo chiedere all’Egitto di rispettare convenzioni che noi stessi violiamo?»).
In sua difesa interviene Adriano Sansa, ex pretore d’assalto ed ex sindaco di Genova: «Esprimo massima solidarietà a Zucca e non posso che stimarlo, se a sessant’anni ha ancora voglia di indignarsi. Anche a me capitò di subire due procedimenti disciplinari per dichiarazioni che feci, ne

pc 24 marzo - La strage dei compagni delle BR in via Fracchia - una esecuzione pianificata dello Stato borghese - su cui è bene venga fuori una qualche verità contro 'la verità di Stato'

Brigate rosse, la Procura chiede gli atti parlamentari su Via Fracchia


Il blitz dei carabinieri nel covo comunista combattente dopo l’assassinio di Aldo Moro. Sotto la lente i dubbi sulla morte del brigatista Riccardo Dura
Il procuratore capo di Genova Francesco Cozzi, nei mesi scorsi, aveva parlato di atto dovuto. Qualcosa, però, si sta muovendo, e potrebbe riscrivere più di un capitolo di storia italiana. Qualcosa si sta muovendo nell’inchiesta in mano al pubblico ministero Federico Manotti, magistrato del pool antiterrorismo, per omicidio “in danno di Riccardo Dura”.
Non si tratta di criminalità comune, non si tratta di eventi di oggi. Ma di uno dei momenti di svolta nella lotta della Stato alle Brigate Rosse: 28 marzo 1980, via Fracchia, l’irruzione dei carabinieri nel covo della “colonna genovese”, lo scontro a fuoco, la morte di quattro terroristi.

pc 24 marzo - L’imperialismo italiano, all’interno di quello europeo, paga le armi che la Turchia fascista di Erdogan usa per massacrare le popolazioni curde

Proprio mentre Erdogan ha scatenato tutte le armi nel massacro delle popolazioni curde di Afrin e altre città al confine siriano l’UE decide di pagare la seconda rata di 3 miliardi di euro (dei sei complessivi previsti dall’accordo antimmigrati), di fatto un sostegno alla politica genocida perpetrata dal dittatore turco. Altro che rispetto della democrazia! La Turchia è stata già condannata da diversi organismi internazionali per le “azioni illegali nel Mediterraneo e nel Mar Egeo”. Ma così ha già deciso il Consiglio Europeo “invitandola” in maniera assolutamente ipocrita e sfacciata, a «una soluzione veloce e positiva delle questioni attraverso il dialogo».


Il fascista Erdogan come oramai sanno anche i bambini, ha violato e viola ogni giorno tutte le regole previste dai trattati internazionali e la sua stessa Costituzione interna, arrestando, uccidendo e torturando migliaia di persone.

Pienamente complice è l’imperialismo italiano, con il suo governo, che deve versare 225 milioni, mentre l’UE ha già versato alla Turchia quasi 100 milioni di euro per comprare mezzi corazzati, come riporta l’articolo di Repubblica di oggi.
Ma “Bruxelles – dice il quotidiano ‘ingenuamente’ - non è in grado di sapere se questi mezzi — a prova di mina e dotati di apparati per stanare i cecchini — siano stati per caso usati nella presa di Afrin, l’enclave curda in Siria conquistata dall’esercito turco.” Ma secondo la stessa inchiesta della rivista L’Espresso “svolta con un pool investigativo internazionale … uno dei contratti risulta assegnato alla fabbrica bellica di un parlamentare del partito conservatore di origine religiosa fondato da Erdogan.”
Il massimo dell’ipocrisia tra tutti questi assassini lo raggiunge il “democratico” Alexis Tsipras: “Bene… ha detto al vertice il premier greco: «Dobbiamo essere molto diretti con la parte turca sui loro obblighi, specialmente sul rispetto della legge internazionale».

***
SE LA UE PAGA LE ARMI DELLA TURCHIA
Marco Ansaldo

Sì all’erogazione alla Turchia della seconda tranche di fondi — altri 3 miliardi di euro — per contenere e aiutare i migranti che premono alla frontiera d’Europa. 
Ma con l’obbligo per Ankara, condannata per le «azioni illegali nel Mediterraneo e nel Mar Egeo», di

pc 24 marzo - La cricca fascio populista Di Maio/Salvini regala la presidenza del Senato all'avvocato di Berlusconi! Denunciare sui posti di lavoro e nei quartieri questa vergogna

Operai lavoratori precari disoccupati – cittadini onesti
 
La cricca Di Maio/Grillo/Casaleggio si accorda apertamente con Salvini-Berlusconi per la elezione di Camera e Senato, e sottobanco per il governo.
Con il risultato di far diventare presidente del Senato, seconda carica della Repubblica – in caso di assenza del capo dello Stato fa le sue veci! – una signora da sempre nota per essere l’avvocato personale di Berlusconi, insieme a Ghedini.
La cricca Di Maio-Grillo- Casaleggio "non voleva corrotti alle cariche" ed elegge l’avvocato del più grande corruttore e corrotto della storia della Repubblica italiana, Berlusconi.
Una vergogna assoluta!
Chi ha votato i grillini per protesta o ignoranza, ecc. sappia che già dal primo giorno che vanno alle camere fanno una grande porcata, pur di essere sostenuti al governo da Salvini e Berlusconi.
 
Sarà necessario far partire la protesta dalle fabbriche e dalle masse popolari per smascherare il clan di ingannapopolo DI MAIO-GRILLO-CASALEGGIO.
 
slai cobas per il sindacato di classe

24 marzo 2018

pc 24 marzo - Il “progetto Blutec” in alto mare: operai che protestano per i mancati pagamenti e il sindaco di Termini Imerese che non si fida del “piano” ritira in ballo la Fiat…

Ieri mattina gli operai della Blutec (ex Fiat) di Termini Imerese sono stati costretti a manifestare con un sit-in davanti la fabbrica per reclamare il pagamento dello stipendio di febbraio non ancora arrivato.

Dall’altro lato il sindaco Giunta, che ha partecipato agli incontri a livello nazionale sembra che abbia capito che il famoso piano di rilancio della Blutec è tutta aria fritta, ma stranamente tira in ballo la Fca (ex Fiat) di Marchionne che non voleva avere più niente a che fare con lo stabilimento… insomma, siamo al chiarimento della presa in giro della cessione della Fiat alla Blutec e del suo piano (e prima ancora a tanti altri progetti...), presa in giro che dura oramai dal 2012. 
Mentre vengono riconfermati negli incontri solo ammortizzatori sociali!
Possono gli operai continuare ad andare avanti con gli “ammortizzatori” all’infinito…?

FABBRICHE
BLUTEC, Giunta: Fca riapre altrove, pensi a Termini
“Fca progetta di riaprire Rivalta e sta rimodulando nel territorio la propria presenza produttiva. Ma non si possono spegnere i riflettori sullo stabilimento di Termini Imerese che è uno dei migliori e dei più produttivi”. Il sindaco di Termini Imerese, Francesco Giunta, rimette sul tavolo delle trattative il caso della fabbrica ex Fiat chiusa nel 2012 e parzialmente riattivata con il piano Blutec. La realizzazione del progetto doveva essere verificata nei giorni scorsi ma l’incontro la Ministero non ha prodotto, secondo i sindacati, risultati incoraggianti rispetto alle commesse annunciate. Ora gli operai dell’indotto manifestano preoccupazioni per le scelte di Fca che sembrano escludere un interesse su Termini Imerese. Il sindaco è tornato a chiedere “altri segnali” e ha proposto di mandare in prepensionamento gli oltre 150 lavoratori Blutec che ne hanno i requisiti per essere sostituiti dagli operai dell’indotto rimasti privi di garanzie sociali.
Giornale di Sicilia
14 marzo ’18

pc 24 marzo - "Ennesima" conferma: la difesa, la legittimazione del fascismo E' ISTITUZIONALE, con buona pace dell'Anpi


Al cimitero Monumentale la commemorazione nel sacrario dei "martiri fascisti"
Una trentina di nostalgici scortati dalla polizia, cimitero blindato
di PAOLO BERIZZI

23 marzo 2018

Sono entrati alla chetichella, scortati da polizia e carabinieri che per ragioni di sicurezza hanno praticamente blindato ogni accesso al cimitero. Come annunciato, una trentina di camerati della Fiamma Tricolore si sono presentati nel pomeriggio al Monumentale per commemorare i tredici squadristi sepolti nel sacrario dei "Martiri Fascisti" eretto in loro onore nel 1925 dal Partito nazionale fascista.
Il gruppo di nostalgici, con in testa il segretario della Fiamma, Attilio Carelli, candidato (non eletto) alle scorse elezioni politiche, si è presentato dopo le 15: le forze dell'ordine, che presidiavano il camposanto per evitare problemi di ordine pubblico ed eventuali contestazioni, ha verificato che il gruppo non avesse bandiere insegne e simboli apologetici. Poi ha chiesto ai militanti neofascisti di raggiungere in fretta il monumento dove ha avuto luogo la commemorazione. In data odierna, nel 1919, nascevano i Fasci di combattimento. Un'altra coincidenza che ha suscitato le proteste di Anpi e Osservatorio democratico sulle nuove destre.
"A 73 anni dalla Liberazione dal nazifascismo e a ottant'anni dall'emanazione delle famigerate leggi antisemite del 1938, riteniamo inammissibile che nel nostro Paese e nella nostra città che vide nascere ma anche morire il fascismo si possa consentire lo svolgimento di una manifestazione di aperta apologia del fascismo", ha spiegato Roberto Cenati, presidente dell'Anpi che ha parlato di "commemorazione provocatoria, in aperto contrasto con i principi sanciti dalla nostra Carta Costituzionale"

pc 24 marzo - L'Italia legittima l'utilizzo di strumenti di omicidio contro le manifestazioni e le lotte sociali! Al via la sperimentazione della pistola Taser



Inizia oggi la sperimentazione a Brindisi, Caserta, Catania, Milano, Padova e Reggio Emilia.
Da oggi le Forze dell’Ordine inizieranno la sperimentazione del taser in Italia.
Si tratta di una pistola capace di rilasciare una potente scossa elettrica in grado di immobilizzare per alcuni secondi le persone che ricevono la scossa. Già più di dieci anni fa l’ONU l’ha ritenuta uno strumento di tortura e un’indagine di Amnesty International di qualche anno fa condotta negli Stati Uniti parla di centinaia di morti dal 2001 causati dalla complicazioni causate dalla pistola elettrica sopratutto tra le persone che soffrono di problemi cardiaci (secondo alcune ricerche la

pc 24 marzo - Riceviamo e pubblichiamo questo appello: [TURCHIA] Liberare gli arrestati politici: contro la repressione della libertà sindacale


In Turchia il regime reazionario dell’AKP ha utilizzato il fallito colpo di stato del 2016 per scatenare una feroce repressione con l’incarcerazione di piú di 50 mila persone e il licenziamento arbitrario di almeno 100 mila supposti oppositori. Il regime di Erdogan, oltre a reprimere col ferro e col fuoco la popolazione curda nell’Anatolia ora ha occupato Afrin in Siria (con la connivenza di Russia, Stati Uniti, il governo del presidente siriano Assad, Iran, Cina e potenze europee), per demolire una delle poche isole di partecipazione democratica, di solidarietà interetnica e interconfessionale, di emancipazione della donna nel Medio Oriente; si appresta anche ad attaccare Kobane. Intanto, continua ad estendersi ed intensificarsi in tutta la Turchia la repressione contro i lavoratori e le loro organizzazioni sindacali. Da Izmir (Smirne), la seconda città della Turchia, riceviamo il seguente appello che sottoscriviamo e diffondiamo.
Esecutivo Nazionale SI Cobas
Sindacati sotto attacco in Turchia!
I dirigenti del Sindacato dei Dipendenti Comunali (Tüm Bel-Sen) e dei Lavoratori dell’Istruzione e Ricerca  (Egitim-Sen) a Izmir (Smirne), in Turchia sono in stato di arresto da 6 giorni. Tüm Bel-Sen e Egitim-Sen fanno parte della Confederazione dei Sindacati del Pubblico Impiego (KESK) della Turchia. KESK, che è la prima e una delle maggiori confederazioni di sindacati del pubblico impiego, difende i diritti dei lavoratori della pubblica amministrazione e degli insegnanti.
Il Partito della Giustizia e Sviluppo (AKP) al governo ha dichiarato lo Stato di Emergenza (“OHAL” l’abbreviazione in turco) nel luglio 2016. Da allora l’AKP ha proceduto ad eliminare e purgare tutti i suoi oppositori – siano essi individui, organizzazioni e movimenti. L’AKP ha fatto pressioni anche sui sindacati. Chiediamo il vostro aiuto a portare l’attenzione internazionale su queste azioni illegali dell’AKP e sostenere i sindacati nella loro lotta contro l’istituzionalizzazione di un regime autocratico in Turchia.
Mostrate il vostro sostegno su Twitter giovedì 22 marzo 2018, utilizzando lo Hashtag #FreeTradeUnionistsInTurkey negli orari seguenti:
22:03 orario Turchia
20:03 orario Italia
19:03 orario Gran Bretagna
13:03 USA Eastern time
Organizzarsi sindacalmente è un diritto!
Liberare Çağdaş Yazıcı, Presidente di Tüm Bel-Sen Chamber 1, İzmir
Liberare Recep Temel, Segretario Esecutivo di Tüm Bel-Sen Chamber 1, İzmir
Liberare İdil Uğurlu, Segretaria di Eğitim Sen Chamber 6, İzmir
Liberare Abdülkerim Akdeniz, member of Egitim-Sen
#FreeTradeUnionistsInTurkey

Tüm Bel-Sen Chamber 1, İzmir