Una
ragazza di Milano è stata licenziata per essersi rifiutata di servire
Matteo Salvini. L’episodio si è verificato nel pomeriggio del 20 marzo.
Secondo quanto scrive la stessa gelateria (Baci sottozero di Piazzale
Siena) una giovane impiegata si è “rifiutata di servire un cliente per
ideologie politiche”. Un comportamento insostenibile per la gelateria
per cui comportamenti del genere “poco hanno a che vedere col lavoro”.
Baci sottozero nega ci sia stata una pressione da parte di Salvini, la
circostanza però è stata resa nota dalla madre della gelataia che
riferisce di una telefonata del segretario leghista per lamentarsi di
quella ragazza che aveva saputo tenergli testa. In ogni caso l’impiegata
è stata licenziata (tanto era in prova, dicono dalla pagina di Baci
sottozero).
Cosi è il lavoro al giorno d’oggi, gli impiegati devono
essere degli automi, lo spirito critico e il coraggio di prendere
posizione sono il peggior difetto mentre la precarietà rappresenta il
ricatto costante per cui bisogna dire sempre sissignore.
Per
fortuna, anche davanti alle bassezze di politici che usano i propri
privilegi per colpire chi ha il coraggio di far sentire il proprio
dissenso, c’è ancora chi ha la schiena dritta e non confonde la merda
con la cioccolata.
Una
ragazza di Milano è stata licenziata per essersi rifiutata di servire
Matteo Salvini. L’episodio si è verificato nel pomeriggio del 20 marzo.
Secondo quanto scrive la stessa gelateria (Baci sottozero di Piazzale
Siena) una giovane impiegata si è “rifiutata di servire un cliente per
ideologie politiche”. Un comportamento insostenibile per la gelateria
per cui comportamenti del genere “poco hanno a che vedere col lavoro”.
Baci sottozero nega ci sia stata una pressione da parte di Salvini, la
circostanza però è stata resa nota dalla madre della gelataia che
riferisce di una telefonata del segretario leghista per lamentarsi di
quella ragazza che aveva saputo tenergli testa. In ogni caso l’impiegata
è stata licenziata (tanto era in prova, dicono dalla pagina di Baci
sottozero).
Cosi è il lavoro al giorno d’oggi, gli impiegati devono essere degli automi, lo spirito critico e il coraggio di prendere posizione sono il peggior difetto mentre la precarietà rappresenta il ricatto costante per cui bisogna dire sempre sissignore.
Cosi è il lavoro al giorno d’oggi, gli impiegati devono essere degli automi, lo spirito critico e il coraggio di prendere posizione sono il peggior difetto mentre la precarietà rappresenta il ricatto costante per cui bisogna dire sempre sissignore.
Per
fortuna, anche davanti alle bassezze di politici che usano i propri
privilegi per colpire chi ha il coraggio di far sentire il proprio
dissenso, c’è ancora chi ha la schiena dritta e non confonde la merda
con la cioccolata.
Nessun commento:
Posta un commento