Riunione
di formazione del circolo di proletari comunisti di
Palermo
E' stato usato innanzitutto il numero della rivista teoricamarxista-leninista-maoista
'la Nuova Bandiera'
Stralci degli interventi fatti da lavoratori e lavoratrici presenti
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Formazione
necessaria, Interessantissimo questo speciale sulla rivoluzione di ottobre, già
sono rimasta colpita quando abbiamo fatto l’iniziativa in sede sull’anniversario
del Centenario, e noi vogliamo farli gli anniversari della classe proletaria con
tutti i sentimenti e dobbiamo anzi farli con orgoglio, nonostante la borghesia
li vuole oscurare ai proletari.
Lettura
che ti fa toccare con mano quegli avvenimenti storici che danno forza e la
carica in più anche per quello che facciamo quotidianamente, una lettura/studio
che incoraggia a continuare un percorso come questo del circolo alla luce di
quello che ci si prefigge, la costruzione del partito… le masse devono afferrare
la necessitò del partito… la vita quotidiana con tutta le sue problematiche ci
può fare abbassare gli stimoli, per questo questa lettura è utile e magari può
essere positivo arricchirla con la visione di film, immagini anche con giornate
dedicate … rafforzarci e rafforzare il percorso di costruzione del
partito.
Le
masse sembra che non capiscono e forse per certi aspetti è così ma ci sono delle
condizioni poste dalla classe dominante che servono per far stare le masse in
uno stato di assopimento, stordimento, bombardamento quotidiano per non farle
ribellare
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Se
dovessi fare un paragone con il libro di Marx ed Engels, Il Manifesto, che
abbiamo letto anni fa e che seppur complesso ricordo ancora per alcune cose,
quanto abbiamo letto dalla rivista risulta
semplice… anche ai tempi di Lenin era necessario studiare per capire come attaccare la classe borghese… gli operai ebbero un dirigente, Lenin, e altri compagni che portarono loro la teoria… capire anche il momento giusto, come fece Lenin, per l’attacco finale e dare le giuste indicazioni agli operai che erano l’unica classe che poteva cambiare la situazione… oltre ai numeri conta la guida, per fare un esempio oggi sono tante le maestre colpite dal governo, che hanno anche la cultura, ma hanno bisogno della giusta guida nella lotta per cacciare un governo che le vuole cancellare.
semplice… anche ai tempi di Lenin era necessario studiare per capire come attaccare la classe borghese… gli operai ebbero un dirigente, Lenin, e altri compagni che portarono loro la teoria… capire anche il momento giusto, come fece Lenin, per l’attacco finale e dare le giuste indicazioni agli operai che erano l’unica classe che poteva cambiare la situazione… oltre ai numeri conta la guida, per fare un esempio oggi sono tante le maestre colpite dal governo, che hanno anche la cultura, ma hanno bisogno della giusta guida nella lotta per cacciare un governo che le vuole cancellare.
Lenin
parla della cuoca al potere, ora la cuoca di suo già lo sa che cosa è il lavoro
pesante, conosce come si fa il suo lavoro ma per governare deve avere forniti
anche altri strumenti
La
borghesia inculca nella testa delle persone determinate cose non farti ragionare
(l’i-phone), per non farti pensare che le cose si possono
cambiare.
Lenin
parla anche di questo, Lenin è vecchio ma non ci
dice nulla di vecchio, non siamo in tanti ma almeno ci sono alcuni che vogliono
pensarla diversamente.
Non
mi è sembrata una lettura difficile quella di oggi, ti prende e la puoi
raccontare agli altri e ti fa riflettere sulle cose che fai.
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Queste
letture se le dovessi fare da solo sarei pigro, fatte così risulta più facile da
apprendere, tutto quello che abbiamo letto in realtà è come se nel nostro
piccolo lo avessimo fatto sul campo, non ci dobbiamo convincere a farlo perché
già lo facciamo, lettura come conferma sulle cose giuste da
fare.
Importante
la guida per i lavoratori, i proletari… cioè gli insegnamenti che poi aiutano la
pratica ti arrivano “di traverso” da altri, Lenin questo ha fatto.
Questo
è un approfondimento teorico … poi però quando torni in piazza e magari parli
con alcuni colleghi sembra che non capiscono, perché gli interessa solo la cosa
sindacale, sono un muro e tu ti chiedi “come facciamo ad aprirgli la mente?”.
La
speranza è allargare questo circolo perché anche piccoli ma siamo un
significativo punto di riferimento.
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La
lettura collettiva serve anche per vincere la non volontà individuale a farlo.
Se alcuni anni fa mi avessero detto che mi sarei ritrovato a leggere insieme ad
altri compagni sulla rivoluzione non ci avrei creduto, ma ho fatto un percorso
forse inverso… ho scelto voi con fatti e azioni sul campo pensavo una lettura pesante ma non è
stato così… a scuola lo studio di questi temi viene posto in modo pesante e
anche con un’altra ottica… mi ha colpito il racconto vivo degli
eventi che hanno portato alla fase finale della presa del potere in Russia da
parte dei proletari con la guida del partito di Lenin… Oggi a
scuola, nei media distorsione della realtà storica, necessaria una propria
contro-informazione.
Importante
la questione della strategia e della tattica su cui Lenin è un maestro e anche
la questione di capire anche il momento centrale su cui insiste,
l’ora della rivoluzione” intesa come la fase giusta per agire.
Questo è un insegnamento anche per le lotte che facciamo quotidiane da
analizzare sempre nei vari aspetti…
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Bella
questa questione dell’analisi che fa Lenin arrivando alla conclusione dopo un
lungo periodo di lotta del “momento giusto”. Sono entrata nel periodo, ho
cercato di immedesimarmi nel periodo storico e ho pensato alle donne russe che
sotto il dominio zarista non votavano ed erano molto oppresse, chi nasceva
contadino povero era incatenato a rimanere in questa condizione sociale per
tutta la sua vita senza possibilità di liberarsi, le classi di quel periodo… era
difficilissimo per un operaio, contadino povero “l’avanzamento” di classe…
l’analfabetismo come schiavitù…
La
rivoluzione di ottobre sconvolge tutto sul piano sociale… anche la cuoca che va
al potere perché già capace nel suo mestiere poi viene armata di altri strumenti
per governare, dice Lenin.
Ho
pensato e collegato al 68’ molto importante per l’Occidente come tentativo
rivoluzionario le conquiste che i proletari, gli operai ottennero che ancora
oggi per certi versi abbiamo… solo così la borghesia cede perché ha
paura…
Lenin,
Marx sono i nostri maestri da tenere sempre come esempio… ma non ti arrivano
normalmente se non c’è qualcun altro compagno più esperto che te li porta, che
ti coinvolge… la vita di ogni giorno ci soffoca e la borghesia ci vuole far
stare in questo soffocamento per non farci pensare (vedi la questione dei
cellulari…)
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Questi
scritti sono chiari e concreti in merito a quanto fatto dalla classe proletaria…
la borghesia scrive anche per convincerci che questa società è l’unica possibile
e giusta…
I
provvedimenti immediati e concreti fatti per il popolo in Russia attraverso
anche le decisioni dei soviet subito dopo la presa del potere… il decreto
operaio, sulla terra ecc.
Questa
esperienza di formazione ci serve per crescere come classe e sollevarci dalla
spontaneità pratica, dalla ribellione spontanea nella pratica… legame
teoria-pratica, pratica-teoria.
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La
borghesia dominante cerca sempre di tenere separati sul piano di classe il
lavoro intellettuale dal lavoro manuale, è un fatto scientifico al fine
di conservare il potere ( la buona scuola di oggi è una
delle modalità che a livello sovrastrutturale serve al sistema del Capitale per
porre in atto questa divisione e l’alternanza scuola-lavoro è la conseguente
forma pratica agita sugli studenti che non devono
sviluppare pensiero critico ma essere utilizzati già ora come braccia fresche
per i padroni…)
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Sulle
classi sociali anche oggi mi sembra che siamo in una situazione in cui i figli
degli operai non possono “avanzare” di classe, siamo
tornati indietro…
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Alcuni
concetti… le masse, non dobbiamo mai dimenticare delle masse che son quelle che
fanno la storia, e questo ce lo ha insegnato Marx, Lenin, Mao… sono le masse che
si muovono, che si ribellano, che lottano… le masse possono essere a volte non
facili ma da quelle dobbiamo sempre partire, carpire i movimenti delle masse per
capire in che modo intervenire, come e dove farlo avendo sempre fisso qual è
l’obiettivo della strategia… in questo senso non mero disprezzo delle masse
quando succede che non capiamo tutto o capiamo poco delle dinamiche o non
dinamiche delle masse… lo studio serve anche a questo… si è detto amorevoli,
pazienti, dare orientamento politico, correggere anche in toni più duri, lottare
e scontrarsi anche tra le masse per deviare in senso rivoluzionario… Stare nel
fuoco della lotta di classe in stretti legame con le masse Lenin ci insegna
questo… le masse devono avere, trovare la giusta guida
Lenin
nel Che fare? di cui leggeremo alcune parti, perché ne ritengo necessaria la
lettura per la formazione, parla di “embrione di coscienza” e
“deviazione” della coscienza… il connubio tra la coscienza spontanea e la
coscienza acquisita che si sviluppa via via con la pratica-teoria
rivoluzionaria… il Partito è lo strumento per questo processo, ma il Partito non
sarà formato da tutte le masse… il Partito avanguardia della classe operaia,
proletaria…
Rivoluzione
di ottobre: connubio tra la maggioranza delle masse proletarie e
il Partito della rivoluzione (costituito come scrive Stalin dagli
elementi migliori della classe nel senso di avanguardia), connubio tra la
maturazione delle condizioni oggettive e soggettive…
Strategia/tattica,
la capacità del partito di sapere cambiare e affrontare a seconda la situazione
in un processo rivoluzionario lungo che sbocca nell’ insurrezione
finale ma che inizia tanto tempo prima…
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Lenin
disse che non avrebbe visto la rivoluzione, parlando ai giovani, ma invece non
solo la vide ma la fece concretamente…
Questa
formazione è una delle forme di 'deviazione' di cui parla Lenin come necessità per
gli operai di allargare la visuale, maturare la coscienza politica che la sola
lotta economica/sindacale non può dare. E questa deviazione può arrivare agli
operai, ai proletari solo dall’esterno, ci dice Lenin nel Che
fare?
La
lotta sindacale porta anche a dei risultati ma è sempre dentro la
logica del sistema capitalistico, è la lotta politica rivoluzionaria che ha come
obiettivo la presa del potere proletario che “devia” i proletari, la lotta
sindacale nella difesa degli interessi immediati dei lavoratori è necessaria,
scuola di guerra per i proletari, lotta per costruire il sindacato
di classe ma deve essere posta al servizio della lotta più generale
rivoluzionaria che si pone come obiettivo la presa del potere proletario.
Da
sola non più bastare, e per questa lotta politica ci vuole il partito dei
lavoratori, dei proletari, quel partito che ci ha indicato e che hanno iniziato
a mettere in pratica Marx ed Engels innanzitto, che ha sviluppato Lenin
sull’esperienza riv della Russia e poi Mao sull’esperienza riv della Cina… oggi a questa esperienza ci stiamo lavorando…
Circolo
proletari comunisti Palermo
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