mercoledì 21 marzo 2018

pc 21 marzo - La Formazione Operaia al centro dell'azione dei circoli di proletari comunisti

Riunione di formazione del circolo di proletari comunisti di Palermo

E' stato usato innanzitutto il numero della rivista teoricamarxista-leninista-maoista 
'la Nuova Bandiera'

Stralci degli interventi fatti da lavoratori e lavoratrici presenti
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Formazione necessaria, Interessantissimo questo speciale sulla rivoluzione di ottobre, già sono rimasta colpita quando abbiamo fatto l’iniziativa in sede sull’anniversario del Centenario, e noi vogliamo farli gli anniversari della classe proletaria con tutti i sentimenti e dobbiamo anzi farli con orgoglio, nonostante la borghesia li vuole oscurare ai proletari.
Lettura che ti fa toccare con mano quegli avvenimenti storici che danno forza e la carica in più anche per quello che facciamo quotidianamente, una lettura/studio che incoraggia a continuare un percorso come questo del circolo alla luce di quello che ci si prefigge, la costruzione del partito… le masse devono afferrare la necessitò del partito… la vita quotidiana con tutta le sue problematiche ci può fare abbassare gli stimoli, per questo questa lettura è utile e magari può essere positivo arricchirla con la visione di film, immagini anche con giornate dedicate … rafforzarci e rafforzare il percorso di costruzione del partito.
Le masse sembra che non capiscono e forse per certi aspetti è così ma ci sono delle condizioni poste dalla classe dominante che servono per far stare le masse in uno stato di assopimento, stordimento, bombardamento quotidiano per non farle ribellare

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Se dovessi fare un paragone con il libro di Marx ed Engels, Il Manifesto, che abbiamo letto anni fa e che seppur complesso ricordo ancora per alcune cose, quanto abbiamo letto dalla rivista risulta
semplice… anche ai tempi di Lenin era necessario studiare per capire come attaccare la classe borghese… gli operai ebbero un dirigente, Lenin, e altri compagni che portarono loro la teoria… capire anche il momento giusto, come fece Lenin, per l’attacco finale e dare le giuste indicazioni agli operai che erano l’unica classe che poteva cambiare la situazione… oltre ai numeri conta la guida, per fare un esempio oggi sono tante le maestre colpite dal governo, che hanno anche la cultura, ma hanno bisogno della giusta guida  nella lotta per cacciare un governo che le vuole cancellare.
Lenin parla della cuoca al potere, ora la cuoca di suo già lo sa che cosa è il lavoro pesante, conosce come si fa il suo lavoro ma per governare deve avere forniti anche altri strumenti
La borghesia inculca nella testa delle persone determinate cose non farti ragionare (l’i-phone), per non farti pensare che le cose si possono cambiare.
Lenin parla anche di questo, Lenin  è vecchio ma non ci dice nulla di vecchio, non siamo in tanti ma almeno ci sono alcuni che vogliono pensarla diversamente.
Non mi è sembrata una lettura difficile quella di oggi, ti prende e la puoi raccontare agli altri e ti fa riflettere sulle cose che fai.

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Queste letture se le dovessi fare da solo sarei pigro, fatte così risulta più facile da apprendere, tutto quello che abbiamo letto in realtà è come se nel nostro piccolo lo avessimo fatto sul campo, non ci dobbiamo convincere a farlo perché già lo facciamo, lettura come conferma sulle cose giuste da fare.
Importante la guida per i lavoratori, i proletari… cioè gli insegnamenti che poi aiutano la pratica ti arrivano “di traverso” da altri, Lenin questo ha fatto.
Questo è un approfondimento teorico … poi però quando torni in piazza e magari parli con alcuni colleghi sembra che non capiscono, perché gli interessa solo la cosa sindacale, sono un muro e tu ti chiedi “come facciamo ad aprirgli la mente?”.
La speranza è allargare questo circolo perché anche piccoli ma siamo un significativo  punto di riferimento.

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La lettura collettiva serve anche per vincere la non volontà individuale a farlo. Se alcuni anni fa mi avessero detto che mi sarei ritrovato a leggere insieme ad altri compagni sulla rivoluzione non ci avrei creduto, ma ho fatto un percorso forse inverso… ho scelto voi con fatti e azioni sul campo  pensavo una lettura pesante ma non è stato così… a scuola lo studio di questi temi viene posto in modo pesante e anche con un’altra ottica…  mi ha colpito il racconto vivo degli eventi che hanno portato alla fase finale della presa del potere in Russia da parte dei proletari con la guida del partito di Lenin…  Oggi a scuola, nei media distorsione della realtà storica, necessaria una propria contro-informazione.
Importante la questione della strategia e della tattica su cui Lenin è un maestro e anche la questione di capire anche il momento centrale su cui insiste,  l’ora della rivoluzione” intesa come la fase giusta per agire. Questo è un insegnamento anche per le lotte che facciamo quotidiane da analizzare sempre nei vari aspetti…

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Bella questa questione dell’analisi che fa Lenin arrivando alla conclusione dopo un lungo periodo di lotta del “momento giusto”. Sono entrata nel periodo, ho cercato di immedesimarmi nel periodo storico e ho pensato alle donne russe che sotto il dominio zarista non votavano ed erano molto oppresse, chi nasceva contadino povero era incatenato a rimanere in questa condizione sociale per tutta la sua vita senza possibilità di liberarsi, le classi di quel periodo… era difficilissimo per un operaio, contadino povero “l’avanzamento” di classe…  l’analfabetismo come schiavitù…
La rivoluzione di ottobre sconvolge tutto sul piano sociale… anche la cuoca che va al potere perché già capace nel suo mestiere poi viene armata di altri strumenti per governare, dice Lenin.  
Ho pensato e collegato al 68’ molto importante per l’Occidente come tentativo rivoluzionario le conquiste che i proletari, gli operai ottennero che ancora oggi per certi versi abbiamo… solo così la borghesia cede perché ha paura…
Lenin, Marx sono i nostri maestri da tenere sempre come esempio… ma non ti arrivano normalmente se non c’è qualcun altro compagno più esperto che te li porta, che ti coinvolge… la vita di ogni giorno ci soffoca e la borghesia ci vuole far stare in questo soffocamento per non farci pensare (vedi la questione dei cellulari…)

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Questi scritti sono chiari e concreti in merito a quanto fatto dalla classe proletaria… la borghesia scrive anche per convincerci che questa società è l’unica possibile e giusta…
I provvedimenti immediati e concreti fatti per il popolo in Russia attraverso anche le decisioni dei soviet subito dopo la presa del potere… il decreto operaio, sulla terra ecc.
Questa esperienza di formazione ci serve per crescere come classe e sollevarci dalla spontaneità pratica, dalla ribellione spontanea nella pratica… legame teoria-pratica, pratica-teoria.

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La borghesia dominante cerca sempre di tenere separati sul piano di classe il lavoro intellettuale dal lavoro manuale, è un fatto scientifico al fine di  conservare il potere ( la buona scuola di oggi è una delle modalità che a livello sovrastrutturale serve al sistema del Capitale per porre in atto questa divisione e l’alternanza scuola-lavoro è la conseguente  forma pratica  agita sugli studenti che non devono sviluppare pensiero critico ma essere utilizzati già ora come braccia fresche per i padroni…)

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Sulle classi sociali anche oggi mi sembra che siamo in una situazione in cui i figli degli operai  non possono  “avanzare” di classe, siamo tornati indietro…

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Alcuni concetti… le masse, non dobbiamo mai dimenticare delle masse che son quelle che fanno la storia, e questo ce lo ha insegnato Marx, Lenin, Mao… sono le masse che si muovono, che si ribellano, che lottano… le masse possono essere a volte non facili ma da quelle dobbiamo sempre partire, carpire i movimenti delle masse per capire in che modo intervenire, come e dove farlo avendo sempre fisso qual è l’obiettivo della strategia… in questo senso non mero disprezzo delle masse quando succede che non capiamo tutto o capiamo poco delle dinamiche o non dinamiche delle masse… lo studio serve anche a questo… si è detto amorevoli, pazienti, dare orientamento politico, correggere anche in toni più duri, lottare e scontrarsi anche tra le masse per deviare in senso rivoluzionario… Stare nel fuoco della lotta di classe in stretti legame con le masse Lenin ci insegna questo… le masse devono avere, trovare la giusta guida
Lenin nel Che fare? di cui leggeremo alcune parti, perché ne ritengo necessaria la lettura per la formazione, parla di “embrione di coscienza” e “deviazione” della coscienza… il connubio tra la coscienza spontanea e la coscienza acquisita che si sviluppa via via con la pratica-teoria rivoluzionaria… il Partito è lo strumento per questo processo, ma il Partito non sarà formato da tutte le masse… il Partito avanguardia della classe operaia, proletaria…
Rivoluzione di ottobre: connubio tra la maggioranza delle masse proletarie e  il Partito della rivoluzione (costituito come scrive Stalin dagli elementi migliori della classe nel senso di avanguardia), connubio tra la maturazione delle condizioni oggettive e soggettive…
Strategia/tattica, la capacità del partito di sapere cambiare e affrontare a seconda la situazione in un processo rivoluzionario lungo che sbocca nell’ insurrezione  finale ma che inizia tanto tempo prima…

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Lenin disse che non avrebbe visto la rivoluzione, parlando ai giovani, ma invece non solo la vide ma la fece concretamente…
Questa formazione è una delle forme di 'deviazione' di cui parla Lenin come necessità per gli operai di allargare la visuale, maturare la coscienza politica che la sola lotta economica/sindacale non può dare. E questa deviazione può arrivare agli operai, ai proletari solo dall’esterno, ci dice Lenin nel Che fare?
La lotta sindacale porta anche a  dei risultati ma è sempre dentro la logica del sistema capitalistico, è la lotta politica rivoluzionaria che ha come obiettivo la presa del potere proletario che “devia” i proletari, la lotta sindacale nella difesa degli interessi immediati dei lavoratori è necessaria, scuola di guerra per i proletari,  lotta per costruire il sindacato di classe ma deve essere posta al servizio della lotta più generale rivoluzionaria che si pone come obiettivo la presa del potere proletario.
Da sola non più bastare, e per questa lotta politica ci vuole il partito dei lavoratori, dei proletari, quel partito che ci ha indicato e che hanno iniziato a mettere in pratica Marx ed Engels innanzitto, che ha sviluppato Lenin sull’esperienza riv della Russia e poi Mao sull’esperienza riv della Cina… oggi a questa esperienza ci stiamo lavorando…

Circolo proletari comunisti Palermo

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