Al cimitero Monumentale la
commemorazione nel sacrario dei "martiri fascisti"
Una trentina
di nostalgici scortati dalla polizia, cimitero blindato
di PAOLO
BERIZZI
23 marzo 2018 |
Sono entrati
alla chetichella, scortati da polizia e carabinieri che per ragioni di
sicurezza hanno praticamente blindato ogni accesso al cimitero. Come
annunciato, una trentina di camerati della Fiamma Tricolore si sono presentati
nel pomeriggio al Monumentale per commemorare i tredici squadristi sepolti nel
sacrario dei "Martiri Fascisti" eretto in loro onore nel 1925 dal
Partito nazionale fascista.
Il gruppo di nostalgici, con in testa il segretario della Fiamma, Attilio
Carelli, candidato (non eletto) alle scorse elezioni politiche, si è presentato
dopo le 15: le forze dell'ordine, che presidiavano il camposanto per evitare
problemi di ordine pubblico ed eventuali contestazioni, ha verificato che il
gruppo non avesse bandiere insegne e simboli apologetici. Poi ha chiesto ai
militanti neofascisti di raggiungere in fretta il monumento dove ha avuto luogo
la commemorazione. In data odierna, nel 1919, nascevano i Fasci di
combattimento. Un'altra coincidenza che ha suscitato le proteste di Anpi e
Osservatorio democratico sulle nuove destre.
"A 73 anni dalla Liberazione dal nazifascismo e a ottant'anni dall'emanazione delle famigerate leggi antisemite del 1938, riteniamo inammissibile che nel nostro Paese e nella nostra città che vide nascere ma anche morire il fascismo si possa consentire lo svolgimento di una manifestazione di aperta apologia del fascismo", ha spiegato Roberto Cenati, presidente dell'Anpi che ha parlato di "commemorazione provocatoria, in aperto contrasto con i principi sanciti dalla nostra Carta Costituzionale"
"A 73 anni dalla Liberazione dal nazifascismo e a ottant'anni dall'emanazione delle famigerate leggi antisemite del 1938, riteniamo inammissibile che nel nostro Paese e nella nostra città che vide nascere ma anche morire il fascismo si possa consentire lo svolgimento di una manifestazione di aperta apologia del fascismo", ha spiegato Roberto Cenati, presidente dell'Anpi che ha parlato di "commemorazione provocatoria, in aperto contrasto con i principi sanciti dalla nostra Carta Costituzionale"
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