venerdì 24 dicembre 2010

pc quotidiano 24 dicembre - milano..date la casa ai rom

Date le case ai rom...

Dopo la sentenza, e l'apertura dell'indagine su presunte discriminazioni nella vicenda delle case assegnate e poi negate, che ha dato ragione ai rom, puntuale si è scatenata la canea che ha caratterizzato la Milano nera della Moratti, De Corato, Salvini...

La prima ad insorgere e ad attaccare la sentenza è il sindaco Moratti che tenta di ribaltare il piano ed accusare, a sua volta, “Una sentenza preoccupante. Non vorrei ci fosse una discriminazione dei cittadini milanesi ed italiani”. Poi, richiamandosi ai “doveri” degli amministratori eletti che devono rispondere agli elettori, di contro ai giudici che eletti non sono, evidenzia come si è stati, in questa città, attraversati da una lunga campagna elettorale. La Lega Nord, con alla testa Salvini, ha prontamente promosso un presidio contro la sentenza con le stesse parole d'ordine, accolte da tutti gli esponenti politici principali dal Pdl a Lega, il vicesindaco, in polemica con il cardinal Tettamanzi, va in visita nel quartiere Rubattino: "Ringrazio i cittadini per la pazienza che hanno avuto nel sopportare l'abusivismo dei nomadi".

Ma, sopratutto, è il culmine di una guerra contro gli immigrati che, in questa città, in questa regione, ha visto una serie infinita di divieti e repressione, razzismo e intolleranza profusi a piene mani, nel tentativo di dividere i proletari per meglio sfruttarli. D'altronde, le vicende processuali riguardanti il “patto” con i rom hanno evidenziato come neanche per i proletari italiani questa giunta garantisce la soluzione dei problemi, in primis l'abitazione con migliaia di alloggi popolari lasciati vuoti e al degrado e che la “generosità” iniziale verso i rom sia stata piuttosto pelosa, visto che gli appartamenti concessi ai rom erano esclusi dall'assegnazione perchè degradati o comunque non adeguati. In una visione di “redenzione”, supportata dalla Casa della Carità di don Colmegna, per cui quella casa i rom se la sarebbero dovuta sudare, ristrutturandola, pur a fronte di uno sgombero di un campo “regolare” -la sola definizione chiede vendetta- per far spazio all'expo, cioè ad enormi speculazioni immobiliari in questa città.

Campagna elettorale, permanente, partita all’indomani dell’insediamento della giunta, “contro il degrado e per la vivibilità di Milano”, che ha fatto da apripista e supporto alle politiche securitarie nazionali, con la manifestazione del 7 febbraio 2007 dalla giunta Moratti, contestata da un piccolo gruppo di compagni, singoli cittadini-tra cui i compagni di proletari comunisti di Milano, che da subito si resero conto della portata reale di quel corteo. Si vide bene come l'attivismo di fascio leghisti istituzionali e non, sempre più apertamente e aggressivamente razzisti, avrebbe contribuito a legittimare e dare agibilità ai fascisti -e la concessione di Aler delle sedi ai fascisti, ne è una riprova- a tentare di dividere tra loro, in primis, gli immigrati attaccandoli su questioni “specifiche”: la scuola islamica, la moschea, Chinatown, i campi sia essi abusivi che non dei rom e i relativi ripetuti sgomberi-che ha portato all'intervento diretto dei neofascisti con l'incendio del campo di Opera, la paventata “invasione” dall'est in seguito all'entrata nella comunità europea dei paesi dell'Est e sopratutto di nomadi, l'eccessiva presenza di immigrati da “spalmare” in tutta Italia, i quartieri “monoetnici” e la lista potrebbe continuare.

Con questa vicenda la giunta fa un altro salto di qualità, introducendo il conflitto tra politica e magistratura anche nelle vicende milanesi, in piena sintonia col governo Berlusconi:«Stiamo lavorando con la Prefettura per verificare come procedere rispetto a questa situazione» dice il sindaco, che ricorda anche che «l’autorità per l’emergenza rom è il Prefetto e che tutte le decisioni sono state sempre prese a un tavolo con la Prefettura». E De Corato: “E' il secondo intervento a gamba tesa”. Il come procedere da parte della giunta Moratti è il probabile ricorso contro la sentenza.

Ma il problema non è lasciare questa vicenda ad esiti giudiziari, ma pone al centro il problema che l'antirazzismo, l'antifascismo non si possono delegare, che occorre costruire una mobilitazione popolare che unisca gli antifascisti, antirazzisti, in grado di contrastare sul campo la Milano nera della Moratti, De Corato....

proletari comunisti - Milano

24-12-10

pc quotidiano 24 dicembre - Napoli.. non vi illudete.. il futuro è appena incominciato

pc quotidiano 24 dicembre - l'accordo di mirafiori, altra tappa del fascismo padronale



Il piano fiat-Marchionne dopo Pomigliano, arriva a Mirafiori con l’attacco alla malattia e al diritto di sciopero, con i licenziamenti repressivi negli stabilimenti fiat. E’ un salto di qualità verso un regime di moderno fascismo e schiavismo in fabbrica e nella società’, portato avanti da padroni e governo - con l’appoggio dei sindacati complici CISL-UIL-UGL-Fismic...
serve che gli stabilimenti fiat diventino da gennaio ingovernabili
serve che gli esponenti sindacali che firmano questo accordo, vengano contestati
le loro sedi assediate
serve lo sciopero generale modello 14 dicembre degli studenti
ogni altra strada non porta nessun freno ai padroni, nessun risultato ai lavoratori
Estendiamo la lotta operaia in tutte le fabbriche e in tutto il paese per fermare questo attacco e questo regime in formazione: antioperaio, anticostituzionale, dittatoriale
costruiamo insieme dal basso il nuovo sindacato di classe e di massa con le energie migliori presenti nelle fabbriche e nei posti di lavoro.

ma questo non basta, bisogna sviluppare la lotta politica proletaria, non delegandola a nessun partito parlamentare complici del piano fiat

facciamo appello alle avanguardie operaie e proletarie per costruire insieme il nuovo partito della classe operaia, il partito comunista di tipo nuovo, proletario rivoluzionario, marxista-leninista-maoista, necessario per rovesciare il potere capitalista e conquistare il potere operaio


proletari comunisti-PCm italia
24 dicembre 2010
leggi e diffondi la nuova bandiera
leggi l'opuscolo speciale fiat

pc quotidiano 24 dicembre - sostenere la guerra popolare in india



Los maoístas están celebrando el 10º aniversario del Ejército Guerrillero de Liberación Popular desde el 2 de diciembre. La celebración está previsto que continúe por un período de un mes.

Numerosos actos de agitación y propaganda se están realizando a lo largo de las zonas de presencia maoísta.

Miles de carteles se han pegado en las paredes con tal motivo en los que advirten a los agentes policiales de no salir de sus cuarteles en los actos de celebración. Los carteles también instan a la gente del pueblo para conmemorar el aniversario del EGLP, ejército del pueblo oprimido, y en defensa de sus intereses.

pc quotidiano 24 dicembre - criminalizzazione del CAU... fascisti in parlamento

1- due articoli : l'articolo del mattino e del messaggero che citano il cau nell'elenco della "banda dei cattivi".

2- foto dei fatti del san carlo:
http://www.flickr.com/photos/cau_napoli/5227176966/in/set-72157625515285532/


3- Discussione al senato sui fatti di Roma nei quali viene citato il Cau da Gasparri:

http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=Resaula&leg=16&id=00515625∂=doc_dc-ressten_rs-gentit_rddsidmdisiaari14d201-trattazione_d-intervento_gasparripdl&parse=no




anche qui sotto:



PERDUCA (PD). Daspiamo! Daspiamo!




GASPARRI (PdL) Chi era presente lì? Penso a tutta una serie di centri sociali. Cito ancora un giornale che ieri pubblicava i rapporti inviati al Parlamento, che non sono atti riservati: è l'elenco dei centri sociali. Sono sempre gli stessi che il Ministero dell'interno segnala come portatori di violenze e protagonisti, certamente anche a Roma, di questi fatti: il Pedro di Padova, il Crash, il Teatro polivalente occupato, il Collettivo autonomo studentesco, il Collettivo Universitario autonomo e Aula C di Bologna, il Forte Prenestino e Acrobax di Roma, il Collettivo Autorganizzato Universitario e il Laboratorio Insurgencia di Napoli, lo Spazio Liberato 400 colpi e il Collettivo di Scienze Politiche di Firenze, il Collettivo Aut Aut, il Csoa Buridda e Zapata, il Terra di Nessuno e così via. Non bisogna andare a cercare sulla luna quelli che hanno fatto le violenze; non erano nemmeno stranieri o black bloc. L'informazione, cari colleghi!

I cattivi maestri tornano in circolazione: porterò tre esempi. Segnalo l'intervista a Franco Piperno su «il Riformista» del 16 dicembre. Piperno, non contento dei danni fatti in altre stagioni - ricorderete la geometrica potenza con cui si descrivevano gli atti delle Brigate Rosse sui giornali diretti da Piperno - ha dichiarato: «Parlare di black bloc fa passare quanto accaduto come un gesto specializzato di un settore minimale. Non è così: godevano della solidarietà della maggioranza degli studenti. È la stessa tecnica usata per Valle Giulia quasi cinquant'anni fa».

Dicevo, le parole di Piperno su «il Riformista» del 16 dicembre: «Una violenza arbitraria commessa dai poliziotti e da chi li comanda, che è più grave dell'incendiare un camion (...)». È pericoloso parlare così. Lo dico, attraverso il Parlamento, proprio a Piperno, che credo faccia il professore universitario a Cosenza, dopo aver fatto l'assessore. Non è un bel professore uno che dice queste cose ai suoi studenti.


Poi i padri e i figli. L'unico fermato che è rimasto in galera si chiama Miliucci...



LA RUSSA, ministro della difesa. È agli arresti domiciliari.



GASPARRI (PdL). Comunque, l'unico che ha avuto un trattamento un po' più severo rispetto agli altri. Il padre di Miliucci è stato uno dei capi del collettivo di via dei Volsci. È scritto sui giornali oggi. Ho qualche anno e ho vissuto a Roma. Ricordo il collettivo di via dei Volsci. Il figlio di Miliucci si chiama Mario. Si chiamava Mario anche un militante della destra, Mario Zicchieri, ucciso nel 1975 a Roma. Uno dei tanti caduti di destra e di sinistra di quegli anni. Non si è mai saputo chi lo abbia ucciso in via Gattamelata con una sventagliata di colpi di arma da fuoco. Il sospetto cadde su quel collettivo e anche su un tale Daniele Pifano, che poi non fu incriminato. Pifano e Miliucci erano i capi del collettivo di via dei Volsci. Il figlio di Miliucci, seguendo gli insegnamenti del padre e di Piperno, è andato a fare le cose che ha fatto.




Speriamo che gli scarcerati dell'altro ieri non vadano a fare altri danni nella città di Roma o altrove. Su questo tutti possiamo fare qualcosa. Non convinceremo quei padri, ma cerchiamo di trattenere i figli bravi dall'unirsi con i cattivi figli di cattivi padri. (Applausi dal Gruppo PdL, dei senatori Divina e De Angelis e dai banchi del Governo).









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pc quotidiano 24 dicembre - Palermo ...Prendiamo le distanze da chi prende le distanze! Sui fatti del 22 Dicembre


Prendiamo le distanze da chi prende le distanze! Sui fatti del 22 Dicembre a Palermo



Lo scorso 22 dicembre Palermo ha visto una nuova grande giornata di mobilitazione in cui migliaia di studenti sono tornati di nuovo in piazza contro la riforma Gelmini e il governo Berlusconi.

Dopo il grande assalto dei palazzi del potere a Roma dello scorso 14 dicembre, gli studenti palermitani hanno tenuta alta la bandiera del movimento, assaltando il palazzo della regione siciliana che alla stregua del parlamento nazionale è dimora di mafiosi e parassiti.

Nel pomeriggio un secondo corteo ha bloccato la vita economica della città paralizzando il centro storico e colpendo simbolicamente con vernice e spray banche e grossi esercizi commerciali come la Rinascente.

Smentiamo categoricamente la versione dei principali quotidiani che hanno parlato di “corteo di violenti la mattina” e di “corteo pacifico di pomeriggio” come scritto da Repubblica, non ci sono ne buoni ne cattivi, il movimento studentesco è unico e attua pratiche condivise. In questo senso sono giuste e rivendichiamo tutte le pratiche e le azioni di questo movimento, dall’assalto alla sede regionale, ai cassonetti ribaltati in questi giorni, ai blocchi selvaggi della città e dei suoi centri nevralgici, agli attacchi simbolici a banche, Mondadori, Rinascente ecc.ecc.

Tutto questo è stato messo in atto dal movimento studentesco che nonostante le sue molteplici anime si è trovato d’accordo su queste pratiche radicali.

Tutto ciò è stato possibile perché dal movimento dell’onda del 2008 il movimento attuale ha imparato dagli errori ed è cresciuto, ha imparato a tenere fuori i partiti e i sindacati istituzionali (leggi di regime) anche di falsa sinistra come PD e CGIL ma non solo.

In questo senso provocano un forte senso di sdegno le dichiarazioni di individui squallidi, come le organizzazioni di cui fanno parte, che vistosi relegati in un angolo dagli studenti adesso tentano di risalire alla ribalta complice la stampa compiacente.

Le dichiarazioni di mdu-udu-giovani pd-cgil-sel-unipablock che condannano gli scontri avvenuti la mattina del 22 dicembre davanti la sede regionale siciliana e il lancio di oggetti contro la questura di Palermo additando un piccolo gruppo di “violenti e facinorosi” sono semplicemente vergognose, "E' veramente triste e sconfortante assistere alla mortificazione del movimento operata da frange estremiste che poco hanno a che vedere con la popolazione studentesca", afferma Giovanni Pagano, segretario dei Giovani Democratici di Palermo. Quando mai i Giovani Democratici di Palermo hanno fatto parte del movimento? Si vedono nelle facoltà solo nei periodi elettorali…



Queste dichiarazioni non solo sono vergognose, ma sono anche in linea con quelle del Ministro dell’Interno Maroni e con il governo in generale.

Un governo che difende i mafiosi e i vari dell’Utri, non può permettersi di parlare di “
avamposti della lotta alla mafia” riferendosi alla questura.

I veri avamposti della lotta alla mafia sono i movimenti sociali che praticano l’antimafia sociale quotidianamente, non i luoghi del potere che arrestano e allo stesso tempo sono collusi. La lotta contro la mafia è indivisibile dalla lotta contro lo stato, la stessa questura che qualche mese fa ci ha mandato contro decine di sbirri in divisa e in borghese, arrestandoci per un semplice volantinaggio antifascista. La stessa questura che manda i suoi servi a reprimere le proteste sociali in città merita questo e altro ancora.



Gli estranei all’interno del movimento sono proprio i partiti di falsa sinistra come pd e sel che vorrebbero egemonizzare per i propri sporchi fini il movimento, i parassiti politici che quando al potere c’è il centro destra giocano a fare l’opposizione per fini elettorali e quando sale al potere il centro-“sinistra” che mette in atto le stesse politiche anti-popolari del centro-destra difendono l’operato del loro governo.

Estremisti? No, semplicemente non dimentichiamo. Non dimentichiamo i governi D’Alema e Prodi, non dimentichiamo la legge Treu che ha introdotto la precarietà nel nostro paese, non dimentichiamo i ministri dell’istruzione Berlinguer e Fioroni, non dimentichiamo le bombe sulla ex-Yugoslavia ecc ecc.

E lo sciopero generale che paventava la CGIL a Roma il 16 ottobre dopo che la piazza lo richiedeva a gran voce interrompendo più volte l’intervento del suo segretario Epifani? L’attuale segretario del sindacato più grande in Italia, la Camusso, ha dichiarato proprio il 22 che “secondo la CGIL attualmente non ci sono le condizioni per proclamarlo”!!! Di quanti altri disoccupati, cassaintegrati e precari la signora Camusso ha bisogno ancora perché ci siano “le condizioni” per proclamare uno sciopero generale?

Per tutto ciò dovrebbe essere chiaro come mdu, e udu ( i giovani della cgil) e i giovani del pd insieme alle loro organizzazioni madri siano nemici ed estranei al movimento, invitiamo gli studenti a prendere le distanze da questi loschi figuri! Che si facciano le loro carriere politiche e le loro scalate sociali lontani dal movimento studentesco.

Ma purtroppo non finisce qui…

In queste settimane di mobilitazione ne abbiamo viste veramente di tutti i “colori”: i giovani del PDL, il partito della Gelmini, che raccattando altri neofascisti si riciclano “in studenti in movimento” facendo finta di protestare contro la riforma del loro governo e prendendo in giro pochi studenti a parte ancor meno idioti che ci credono veramente. Abbiamo visto la “sinistra” di palazzo che dopo essere stata giustamente esclusa dal movimento, criminalizza e prende le distanze dal movimento.

Fin qui niente di nuovo, fascisti e riformisti sono sempre stati funzionali al potere e alla classe dominante.

Come se non bastasse anche chi sembrerebbe più interno al movimento, mercoledi 22 a Palermo si è messo contro le pratiche degli studenti scesi in piazza il pomeriggio, alcuni delegati e militanti della Confederazione Cobas hanno infatti strillato istericamente contro gli studenti che giustamente imbrattavano vetrine di banche e Rinascente. Cosa ancor più grave la dichiarazione a mezzo stampa della delegata del Cobas Confederazione Rina Ansaldi che farfuglia di partiti politici che dovrebbero essere più vicini alle richieste dei giovani ( ma quali? Gli stessi che ci fanno subire le loro politiche, che “prendono le distanze” e che ci condannano?) e ancora una volta ennesima dichiarazione di presa di distanze dagli “altri” studenti della mattina.

Un consiglio per tutti questi soggetti politico-sindacali più o meno istituzionali, la prossima volta statevi a casa!



Ormai gli studenti non si fanno strumentalizzare come nel 2008!

La riforma è legge, la lotta continua contro questo governo!

Sciopero generale dal basso!


red block

giovedì 23 dicembre 2010

pc quotidiano 23 dicembre - napoli.. gli studenti ancora in piazza

Circa 200 studenti universitari e medi, si sono dati appuntamento questo pomeriggio per altre iniziative di protesta e di comunicazione, mentre il Senato, sordo ai bisogni di questo paese, andava avanti nel suo processo autistico di approvazione della riforma Gelmini, che da il colpo di grazia all'Università pubblica.

Siamo andati perciò al museo nazionale, unendoci alla lotta di altri precari, gli operatori sociali, per rivendicare il diritto all'accesso pubblico alla cultura. Si è tenuta anche un assemblea comune all'interno del Museo. Poi gli studenti hanno cercato di effettuare una visita dell'esposizione per rivendicare la fruizione pubblica di questi luoghi. Una situazione che si è già verificata tante volte in altre simili iniziative in passato, tanto che i lavoratori del museo si erano tranquillamente predisposti a far effettuare la visita. Poi l'incredibile!! Il dirigente di polizia schierava la celere all'interno del Museo nazionale e nei successivi tentativi di mediazione faceva di tutto per sabotarli, esternando ai dirigenti amministrativi previsioni "terroristiche" su quello che questi studenti avrebbero mai potuto fare con un giro di visita nel Museo.

Mentre le persone all'interno gridavano "cultura libera", "università pubblica", "la cultura vi fa paura" è partita la carica per impedire agli studenti di entrare nell'area espositiva!! Ancora una volta, come al teatro San Carlo, come con l'arresto dei due cicloattivisti l'8 dicembre, la Questura di Napoli si produce in una gestione dell'ordine pubblico davvero inquietante...

Sta di fatto che due studenti, un universitario e un altro delle scuole superiori, hanno subito manganellate in testa del tutto gratuite, con ferite e contusioni. Ferite dedicate, come ha ricordato uno dei due colpiti, "a chi ci fa la predica e dice che di fronte a questi metodi il casco protettivo non serve...".

A quel punto, anche sulla notizia dell'approvazione in Senato del DDL Gelmini è partito un corteo spontaneo che ha attraversato via Roma, la via dello shopping per un Natale in cui c'è davvero poco da festeggiare per gli studenti e i giovani precari di questo paese. E ricevendo, ancora una volta, la forte solidarietà dei cittadini.

Infine il corteo si è concluso a palazzo Reale, di cui si è occupato il cortile con un assemblea, per rappresentare, simbolicamente, il passaggio di riappropriazione da un luogo della memoria culturale a un altro.

La protesta continua: il Cinema Astra nella strada dell'Università (via Mezzocannone), è in autogestione degli studenti in questi giorni, per tenere vivo il livello organizzativo durante questo periodo.

La riforma deve essere ritirata! Chi pensa che basta l'alzata delle manine dei protagonisti della casta per scoraggiarci non ha capito la posta in palio e sta prendendo l'ennesima cantonata... Il nostro futuro continua ad assediarvi!

Movimento studentesco napoletano

pc quotidiano 23 dicembre - maroni e l'attacco alla questura di palermo..il governo di dell'utri dovrebbe solo stare zitto

Informativa alla Camera del ministro dell'Interno sulle manifestazioni studentesche contro la riforma Gelmini. "Rattrista vedere lanciare pietre, bottiglie e uova contro uno degli avamposti della lotta alla mafia" Roberto Maroni
"Brutta cosa l'assalto alla questura di Palermo, luogo simbolo della lotta alla mafia, sede della sezione Catturandi della mobile che ha arrestato numerosi boss". Così il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, nell'informativa alla Camera sulle manifestazioni studentesche contro la riforma Gelmini del 14 dicembre e di ieri.

"Vedere lanciare pietre, bottiglie e uova contro uno degli avamposti della lotta alla criminalità organizzata - ha detto Maroni - mi ha profondamente rattristato, in una giornata in cui la protesta si è svolta in tutte le città senza incidenti". Il ministro ha ricordato che la questura di Palermo "ha arrestato i capimafia, da Riina a Provenzano, a Mimmo Racuglia".

Ieri, poco dopo i disordini davanti a Palazzo d'Orleans, sede della presidenza della Regione, un gruppo di manifestanti si è spostato in piazza della Vittoria dove ha sede la questura. Gli studenti hanno lanciato sassi, uova e bottiglie di vetro. I numerosi agenti schierati nella piazza non hanno reagito.

pc quotidiano 23 dicembre - si prepara una straordinaria settimana internazionale di mobilitazione a sostegno della GP in india



2-9 aprile con la guerra popolare in India, in ogni città, in ogni luogo di lavoro, in ogni università, scuola, centro sociale, luogo di lotta possibile
in 10 -100 -1000 forme
csgpIndia@gmail.com

pc quotidiano 23 dicembre - paesi baschi.. basta torture, repressione solidarietà militante




I sei giovani hanno denunciato di essere stati torturati e obligati dalla polizia a dichiarare di essere membri del Segi

I sei giovani hanno denunciato di essere stati torturati e obligati dalla polizia a dichiarare di essere membri del Segi. Ancora una volta sono comparsi davanti al giudice, hanno denunciato le torture e negato tutte le dichiarazioni rese alla polizia. Il movimento per l'amnistia annuncia che per tutto la giornata di oggi dffonderà informazione su questi nuovi casi di tortura.

Quanto agli avvocati arrestati in questa operazione, Haizea Ziluaga ha denunciato di essre stata schiaffeggiato una volta, ma per il resto ha ricevuto un trattamento corretto. Anche il trattamento di Haritz Eskudero è stato corretto.

Garazi Autor, Oihana López, Izaskun Goñi, Eneko Villegas, Ainhoa Villaverde, Saioa Zubiaur e gli avvocati Haizea Ziluaga e Haritz Escudero sono stati condotti ieri intorno a mezzogiorno davanti la Audiencia Nacional Española, dove l'inquirente Fernando Grande-Marlaska li ha tenuti isolati tra loro durante le diverse ore di interrogatorio, ha informato il movimento per l'amnistia.

Il pubblico ministero Pedro Martínez Torrijos ha richiesto il carcere senza condizionale oer Autor, López, Goñi, Villegas, Villaverde y Zubiaur, mentre gli avvocati Haritz Escudero e Haizea Ziluaga potranno essere rilasciati su cauzione di 18.000 euros, infirmano Efe e Europa Press.

Finora non nulla era trapelato sugli arrestati dal momento della cattura, la notte tra mercoledì giovedì, dato che il giudice ha respinto tutte le petizioni inoltrate per impedire torture e maltrattamenti.

pc quotidiano 23 dicembre - dal partito Comunista delle filippine



Partito Comunista delle Filippine

20 dicembre 2010


Il Partito Comunista delle Filippine in un comunicato del 20 dicembre ha definito il nuovo governo sdelle Filippine "stesso cane, con diverso collare".
E' stato anche affermato che il nuovo piano antisovversivo "Bayanihan" non potrà fermare l'avanzare della Guerra Popolare nelle Filippine.

Il precedente piano "Oplan Bantay Laya" era stato ampiamente criticato per aver provocato un'ondata di esecuzioni sommarie e sequestri , principalmente contro attivisti sociali e oppositori del governo e del sistema. Un piano famigerato per le brutali operazioni militari e altre gravi violazioni dei diritti umani che hanno causato sofferenze a larga parte della popolazione, sia contro cittadini sospettati di simpatizzare per il Nuovo Esercito del Popolo, sia contro persone impegnate nella lotta legale e parlamentare.

Più fi un migliaio di persone catalogate dal governo militare e e dalle forze di sicurezza come "militanti del Nuovo Esercito del Popolo" sono state fucilate sul posto da "squadroni della morte", ascrivibili alle Forze Armate.

Il Partito Comunista delle Filippine (PCF) dice il piano "Aquino Oplan Bayanihan" no ha niente di nuovo, cambia solo il nome, che si collega alla retorica della guida USA della guerra antisovversiva. Riflette la stessa dottrina brutale, militarista e applica le stesse ricette di tutti i precedenti piani disegnati dagli USA.

Il PCF denuncia che il governo Aquino ha incrementato le esecuzioni sommarie. Denuncia che dall'inizio del governo Aquino, ci sono state in media più di un'esecuzione stragiudiziale a settimana, una dato molto più alto rispetto al governo precedente.

mercoledì 22 dicembre 2010

pc quotidiano 22 dicembre --un primo bilancio, grande giornata di lotta in tutto il paese, ma a roma ..luci e ombre


facce un po' da imbecilli ...

questa giornata è stata caratterizzata non da Roma , ma da Palermo, così come importante le iniziative a Milano, Napoli, Genova

Le luci a Roma ...
la partecipazione e articolazione in tutta la città, lo spirito unitario..., il ribadire il peso del movimento nei confronti dell'avversario, lo sfuggire alla logica per la quale questa volta le forze repressive erano più preparate, il mantenimento di alto livello di solidarietà popolare
Le ombre ...
l'obiettiva minore incidenza nell'isolare realmente il parlamento e la zona rossa, che apparvero molto più isolate il 14 di quanto siano apparse oggi, la delegazione che si spertica in parole d'elogio per Napolitano non rispecchia affatto l'opinione generale del movimento a Roma come in tutto il paese.

Alcune questioni di qualità
Lo smascheramento del ruolo della direzione CGIL, che deve diventare assolutamente obiettivo delle prossime proteste.
L'iniziativa per la morte dell'operaio immigrato morto...

proletari comunisti

19:57 Il questore di Roma: "Agenti lontani, strategia vincente"
"Quella di oggi è stata una strategia vincente. La situazione era critica perché il percorso inizialmente non era stato concordato con gli organizzatori del corteo. Tenere gli uomini a distanza, una volta venuti a conoscenza del percorso, è stata la scelta giusta tra le varie alternative pianificate". Lo ha detto il questore di Roma, Francesco Tagliente
19:55 Domani il voto in Senato
Ostruzionismo finito in Aula al Senato e il ddl Gelmini sarà votato definitivamente domani dall'Aula di Palazzo Madama intorno alle 16. Un accordo in tal senso è stato raggiunto nella riunione della capigruppo
19:09 Studenti: "Napolitano pronto ad esaminare le nostre proposte"
''Il Presidente della Repubblica si e' detto pronto ad esaminare le nostre alternative alla riforma''. Lo ha detto ai cronisti uno studente della delegazione che ha appena incontrato il Capo dello Stato. 'Il Presidente della Repubblica ha preso atto delle nostre istanze. In questo momento e' l'unico interlocutore che abbiamo avuto finora. Questo è già un dato enorme - ha aggiunto - ed è importante che questo distacco sempre più forte tra la nostra generazione e le istituzioni del Paese, oggi per la prima volta, sia stato parzialmente colmato".

pc quotidiano 22 dicembre - le ultime battute della giornata di lotta secolo xix,riascente,cisl e cgil giusti obiettivi della protesta..

)
19:04 Genova, assaltata la sede de "Il Secolo XIX" 148 –Una cinquantina di manifestanti a volto coperto ha assaltato nel tardo pomeriggio di oggi la sede di piazza Piccapietra del quotidiano "Il Secolo XIX". Il gruppo si è staccato dal corteo che stava sfilando nella limitrofa via Roma. Il gruppo ha sfondato la porta a vetri d'ingresso del giornale, ha quindi riversato rifiuti nell'atrio. Sono stati lanciati oggetti sulle vetrate. E' intervenuto personale del VI Reparto Mobile della polizia che ha allontanato il gruppo di facinorosi
18:52 Roma, proteste davanti alla sede Cisl per l'operaio morto alla Sapienza 147 –Un centinaio di studenti hanno protestato davanti alla sede della Cisl in via Po a Roma. Gli studenti, in un corteo spontaneo, si sono recati davanti al sindacato per protestare e chiedere spiegazioni riguardo alla morte dell'operaio all'interno di un cantiere della città universitaria della Sapienza.
18:48 Palermo, studenti ancora in piazza stasera 145 –Sono tornati ancora una volta in strada gli studenti medi e universitari di Palermo che protestano contro la riforma Gelmini. Questa sera circa quattromila persone hanno attraversato via roma, una delle principali arterie del capoluogo siciliano, inneggiando contro il ministro. Momenti di tensione si sono vissuti quando un gruppo di ragazzi, a volto coperto, si è staccato dal resto dei manifestanti per lanciare palloncini pieni di vernice contro la saracinesca della Rinascente.
18:43 Nuovo corteo di studenti si dirige verso sede Cgil, deviati verso via Po 143 –Gli studenti ripartiti dalla sapienza si sono diretti, sembra, verso una sede della Cgil. I ragazzi, circa 300, sono stati però bloccati dalle forze dell'ordine in via Morgagni e 'deviati' verso via Po, dove si trova tra l'altro una sede della Cisl. La polizia ha anche chiuso al transito l'intera strada
17:35 Milano, gli studenti tentano di forzare la porta del rettorato 141 –Tre estintori, una cesoia e la base in cemento di un cestino di rifiuti da esterni: è quanto hanno usato invano gli studenti milanesi, che si erano riuniti in assemblea all'interno dell'Università Statale di Milano, per cercare di forzare l'ingresso agli uffici del Rettorato dell'ateneo. L'idea di occupare l'ufficio del rettore Enrico Decleva, che ricopre anche la carica di presidente della Crui, è nata durante l'assemblea ma si è andata a scontrare contro la tenacia del cancello in ferro che protegge la porta d'ingresso agli uffici. Gli unici danni riscontrabili, oltre al contenuto dei tre estintori che sono stati scaricati nell'androne, sono due pannelli in legno che rivestono le pareti ai lati del cancello, che sono stati divelti. Fallito il tentativo di occupare, il piccolo gruppo si è quindi sciolto definitivamente, allontanandosi dall'ateneo.

pc quotidiano 22 dicembre -- mirafiori...GUERRA DI RELIGIONE? NO, FASCISMO PADRONALE!

GUERRA DI RELIGIONE? NO, FASCISMO PADRONALE!

Nei giorni in cui la Fiat annuncia nuova cig a Mirafiori - per tutti i 5.500 dipendenti il 17 gennaio, poi a singhiozzo fino all'11 febbraio - continua l'offensiva fascio-padronale volta a far cedere la Fiom ai ricatti dell'infame ad del Lingotto, il canadese Sergio Markionne.
Secondo il presidente degli industriali torinesi, il 65enne Gianfranco Carbonato, "chi si oppone alla sua realizzazione (del modello Pomigliano a Torino, n.d.r.) si assume una responsabilità enorme nei confronti dei lavoratori e delle loro famiglie così come dei fornitori".
Insomma, lo schifoso capo dei padroni torinesi interviene per sostenere il suo degno compare prospettando, neppure troppo velatamente, la possibilità concreta che la Fiat lasci Torino, nel caso la Fiom non ceda all'ignobile ricatto di Markionne.
La conclusione dell'intervento di Carbonato, poi, è un concentrato di comicità; quest'essere ignobile ha il coraggio di dichiarare - vedasi Leggo di martedì 21 dicembre, pagina 24: "la Fiom sta assumendo una posizione da guerra di religione, il rischio è che succeda anche dall'altra parte. Ma le guerre di religione, si sa, non si vincono mai".
Secondo questo untermensch (sottouomo, n.d.r.) sarebbe la Fiom ad avere una posizione oltranzista, non quel vigliacco di Markionne che è soltanto capace di dire "o fate come dico io o me ne vado all'estero".
Che immensa faccia di tolla!

Torino, 21 dicembre 2010

pc quotidiano 22 dicembre -- palermo.. capitale della rivolta oggi !

pc quotidiano 22 dicembre - napoli.. una grande giornata di lotta


Gli studenti in corteo
bloccano via MarinaTraffico e ingorghi per la manifestazione contro la riforma Gelmini. Migliaia in piazza, fumogeni, petardi scagliati tra i rifiuti, uova piene di vernice lanciate contro la sede della Provincia
Migliaia di studenti sono scesi in piazza a Napoli per protestare contro la riforma del ministro Gelmini. Nel pomeriggio, in 600 hanno bloccato i binari della stazione centrale, concentrandosi per lo più tra le banchine del binario 13. Sul posto sono arrivate le forze dell'ordine che hanno cercato di allontanare gli studenti e permettere la ripresa della normale circolazione ferroviaria. L'occupazione non ha fatto registrare particolari tensioni. Intorno alle 16, lentamente, i manifestanti sono andati via.

Nel corteo di studenti universitari e medi c'erano anche disoccupati del progetto Bros,..... Poi docenti universitari e gruppi di genitori. La manifestazione è partita al mattino da piazza del Gesù e, dopo aver percorso via Toledo, è passata davanti alla sede della Provincia in piazza Matteotti. Contro il portone sono state lanciate uova piene di vernice rossa. Accesi numerosi fumogeni. Poco più avanti, nei pressi della sede della questura in via Medina, sono stati esplosi alcuni petardi. Altre uova con vernice rossa sono state scagliate contro la filiale della Bnl, la pittura ha imbrattato l'ingresso della banca. Subito dopo i manifestanti hanno raggiunto il Molo Beverello e, dopo aver tentato senza successo di occupare un traghetto, hanno bloccato il traffico in via Marina. Tensione con gli automobilisti che volevano oltrepassare il blocco.

In seguito si sono diretti nella vicina piazza Garibaldi e il traffico è andato in tilt anche in quella zona. Poi l'occupazione dei binari, cessata nel primo pomeriggio

pc quotidiano 22 dicembre - studenti alla sapienza.."22 dicembre 2010 è morto un operaio. La colpa è dei padroni!".

16:17Napoli, gli studenti liberano i binari 134 –Hanno liberato la stazione centrale di Napoli gli studenti che da qualche ora occupavano i binari provocando notevoli disagi alla circolazione ferroviaria con diversi convogli bloccati in entrata e in uscita. I manifestanti in corteo si sono diretti verso corso Umberto.
16:06Studenti ricordano con una scritta l'operaio morto 133 –Una cinquantina di studenti si sono radunati davanti al cantiere dove questa mattina è morto l'operaio tunisino. Armati di bomboletta spray hanno fatto una scritta sulle impalcature dello stabile: "22 dicembre 2010 è morto un operaio. La colpa è dei padroni!".
15:52Roma, studenti arrivati in piazzale Aldo Moro 132 –La testa del corteo degli studenti di Roma è appena giunta a piazzale Aldo Moro, dove dovrebbe sciogliersi per dare la possibilità agli studenti di partecipare ad un'assemblea.
15:40Milano, corteo rientra alla Statale 131 –E' rientrato in Statale il corteo degli studenti che ha attraversato la città paralizzando il traffico di alcune delle principali arterie. Qui gli universitari si incontranno con i colletivi degli studenti delle superiori per decidere insieme eventuali altre iniziative in attesa che dal Senato arrivino notizie della discussione attualmente in corso del ddl Gelmini di riforma dell'Università.
15:35Studenti si scusano, automobilisti comprensivi 130 –"Ci scusiamo per il disagio, ci scusiamo per il disagio". Intonando questo slogan e rivolgendosi agli automobilisti in coda gli studenti che manifestano a Roma contro il ddl Gelmini hanno attraversato il ponte Tiburtino in direzione dell'università 'La Sapienza'. Durante il corteo per le vie della capitale, dalla tangenziale al tratto urbano della A24 fino a Casalbertone, sono stati molti gli automobilisti che bloccati nel traffico in coda hanno espresso solidarietà agli studenti suonando il clacson.
15:23Roma, studenti si dirigono a San Lorenzo 128 –I manifestanti che protestano contro la riforma dell'università, dopo aver percorso via di Portonaccio a Roma, hanno ora 'preso possesso' di via Tiburtina in direzione centro. Il traffico è paralizzato perchè la tangenziale est e la stessa via Tiburtina sono parzialmente chiuse dai vigili urbani. I manifestanti che stanno ora costeggiando la stazione Tiburtina si dirigono verso San Lorenzo dove dovrebbero far ritorno per riunirsi in assemblea. 15:20Studenti Roma: "Siamo oltre 30.000" 127 –"Siamo oltre 30mila". Lo affermano gli organizzatori del corteo degli universiari partito questa mattina da Piazzale Aldo Moro. Il corteo si sta ora dirigendo verso la Sapienza dove gli studenti si riuniranno in un'assemblea

pc quotidiano 22 dicembre - non ci sono soldi per la scuola pubblica ma..750 milioni di euro e aumento dei militari in Afghanistan

Chiacchierano di pace, impongono la "pace sociale"
750 milioni di euro e aumento dei militari in Afghanistan

Roma, 22 dic. (Apcom) – Il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, ha confermato, alla presenza del capo dello Stato, Giorgio Napolitano, durante il tradizionale collegamento con i comandi delle principali missioni italiane all’estero per gli auguri di Natale, l’approvazione, da parte del Cdm, del
rifinanziamento delle nostre missioni internazionali di pace. “Il Cdm – ha detto La Russa – ha approvato il rifinanziamento delle missioni: si tratta di 750 milioni di euro. È vero che il numero di militari impiegati all’estero diminuisce di 400 unintà, ma cresce il numero dei componenti del contingente in Afghanistan”.
Il ministro della Difesa, nel suo breve messaggio di saluto, ha inoltre ringraziato il capo dello Stato “per tutta la sua attività e per essere vicino alle forze armate”, che operano “non solo nel loro tradizionale ruolo, ma anche in ogni circostanza in cui c’è bisogno del loro contributo”, come nel “garantire la sicurezza del territorio” o nel “portare aiuto e solidarietà in ogni circostanza in cui si rende necessario”.

Roma, 20 nov. (Apcom) – Per i duecento addestratori italiani inviati in Afghanistan il “costo sarà veramente assai modesto”. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Ignazio La Russa, a margine del vertice della Nato di Lisbona.
“Fino ai cento soldati nessun aumento di risorse necessario per sostenere questo aumento”, ha spiegato il titolare della Difesa, che ha ringraziato il capo di Stato Maggiore della Difesa, Vincenzo Camporini. “Per i cento soldati in più il costo” sarà di “qualche milione di euro, veramente assai modesto”, ha detto La Russa precisando che la spesa “complessivo delle missioni all’estero è
di 750 milioni di euro per il primo semestre”.

Roma, 17 nov. (Apcom) – Nei prossimi mesi, “entro la fine del 2011″, il contingente italiano in Afghanistan potrà registrare un ulteriore incremento di circa 200 istruttori, raggiungendo la quota totale di 4.200 militari. Lo ha detto il ministro della Difesa Ignazio La Russa alle Commissioni riunite Affari esteri e Difesa di Camera e Senato sul Vertice Nato di Lisbona del 19 e 20 novembre 2010. “Abbiamo dato parere positivo al presidente del Consiglio sull’opportunità di integrare con altri 200 uomini, per metà carabinieri e per metà militari dell’esercito, il nostro contingente in Afghanistan, che pertanto potrà salire, entro la fine dell’anno a 4.200 unità, circa 200 in più rispetto alle 4.000 indicate in precedenti occasioni”, ha affermato La Russa.

pc quotidiano 22 dicembre - torino presidio alla fiat mirafiori

Cari Compagni,
i lavoratori di Mirafiori stanno affrontando un passaggio determinante per il loro futuro occupazionale e per le condizioni di lavoro.
La FIAT vuole imporre la sua strategia padronale applicando il suo modello fondato sull’abbassamento generalizzato dei diritti fondamentali, come la tutela della salute, il diritti allo sciopero fino alla cancellazione del contratto nazionale, banalizzando persino lo statuto dei lavoratori.

Sabato 18 dicembre, davanti alla porta 5 di Mirafiori, si è tenuto un presidio organizzato dalla FIOM, che rispondeva a un duplice scopo:
- dare un forte segnale di opposizione al nuovo corso della FIAT, partito dalla liquidazione di Termini Imprese, passando per l’accordo separato firmato da CISL, UIL, UGL e FISMI con governo e padronato, l’attacco di Marchionne ai diritti dei lavoratori con il piano per Pomigliano, nonché per le rappresaglie a Melfi, Termoli e il nuovo piano per Mirafiori;
- rispondere adeguatamente all’eventuale manifestazione pro-Marchionne sponsorizzata dai quadri e capi.

Il tentativo di replicare la marcia avvenuta nel 1980, come si sa, è clamorosamente fallito, evidentemente per scarsa adesione.
Comunque, al di là del presidio della FIOM, che è stato tempestivo ma, purtroppo, con una preoccupante modesta partecipazione, è giunta l’ora di alzare veramente la testa e di lavorare al rafforzamento delle lotte, necessarie per arrivare ad un reale cambiamento. In tale prospettiva, il primo passo da compiere deve andare in direzione dell’eliminazione della generale frammentazione della classe, voluta e indotta dai padroni e dai loro servi al governo del Paese, per indebolire i lavoratori.
Riappropriamoci dei nostri diritti e organizziamoci come comunisti per dichiarare guerra alla FIAT e CONFINDUSTRIA, in un più generale attacco al sistema capitalistico.
Per questo dobbiamo far emergere nei lavoratori la coscienza di classe e la consapevolezza che ciò sia obiettivamente possibile, ad iniziare da quelli più avanzati.

Saluti Comunisti - Angelo

pc quotidiano 22 dicembre - compagni del ccp aderenti a proletari comunisti realizzano un presidio a torino contro la repressione

Mercoledì 22 dicembre alcuni compagni del CCP e altre individualità, hanno fatto un presidio informativo di fronte al Tribunale di Torino per sostenere le ragioni dei compagni sotto processo a Bologna, accusati di avere “collaborato” con il sito “Caccia allo sbirro” nel quale venivano pubblicate le foto dei componenti delle forze dell’ordine provocatori, picchiatori e infiltrati.
In un regime di moderno fascismo che tenta di radicarsi mettendo mano alla repressione delle libertà democratiche (come ad esempio il DASPO e l’arresto preventivo per chi manifesta, dirige o si applica con determinazione nel movimento di protesta contro le leggi infami di questo governo) è necessario sostenere attivamente tutti i compagni che lavorano per difendere le libertà democratiche sancite da quella parte sana della Costituzione nata dalla Resistenza antifascista.
Denunciare pubblicamente provocatori, sbirri infiltrati e picchiatori, significa praticare l’antifascismo e la parte sana della nostra Costituzione, quella cioè che dovrebbe garantire le stesse libertà democratiche.

pc quotidiano 22 dicembre - Palermo lavoratori con gli studenti

Nello stesso giorno in cui migliaia di studenti scendono in piazza per salvaguardare il proprio futuro questo governo, per bocca del ministro della guerra La Russa, e in presenza del Presidente Napolitano, annuncia l’approvazione dello stanziamento di 750 milioni di euro per le missioni militari

all’estero per i primi sei mesi del 2011, mostrando tutto il proprio disprezzo per le vite umane, innanzi tutto, e per le richieste e il futuro dei giovani



mentre la disoccupazione diventa galoppante e la spesa sociale viene letteralmente fatta a pezzi, la pensione diventa un miraggio e la precarietà (quando va bene!) dilaga… gli studenti fanno la loro parte: tocca adesso ai lavoratori, agli operai mettersi al fianco di una nuova ribellione di una generazione stanca di sopportare una società e un potere divenuti sempre più inaccettabili, per dare una spallata definitiva al governo dei padroni, al governo Berlusconi



per impedire la trasformazione di tutta la società nella “fabbrica governabile” di Marchionne e di tutti i padroni manifestiamo insieme agli studenti in lotta!





I PRECARI LAVORATORI DISOCCUPATI SLAI COBAS per il sindacato di classe

oggi pomeriggio in corteo con gli studenti a Palermo - Raccolta firme contro la criminalizzazione e la repressione degli studenti

pc quotidiano 22 dicembre - grande giornata di lotta a palermo...per il PD invece..inaccettabile violenza a Palermo..come sempre niente opposizione ..

I Giovani Pd: "Inaccettabile violenza a Palermo"
"E' veramente triste e sconfortante assistere alla mortificazione del movimento operata da frange estremiste che poco hanno a che vedere con la popolazione studentesca".
Lo afferma Giovanni Pagano, segretario dei Giovani Democratici di Palermo, in merito agli scontri avvenuti stamane durante il corteo contro il DDL Gelmini.

pc quotidiano 22 dicembre - venezia .. i parlamentari si comprano, gli studenti no

15:03
Napoli, studenti continuano il blocco dei binari
"Eravamo pronti a lasciare la Stazione ma poi abbiamo visto arrivare da lontano la polizia e allora abbiamo deciso di rimanere ancora qui per un poco". Lo dicono gli studenti che stanno bloccando i binari della Stazione centrale di Napoli con pesanti conseguenze sul traffico ferroviario. Gli studenti non vogliono che sia "imposto" loro di allontanarsi. La polizia controlla a distanza i manifestanti.
15:00
Roma, gli studenti vicini alla stazione Tiburtina
Gli studenti che in corteo hanno marciato per un tratto di autostrada A24 stanno lasciando il tratto autostradale e stanno percorrendo via di Portonaccio in direzione della Stazione Tiburtina. 14:56
Gli studenti attraversano il tunnel della A24
Gridando insulti contro il premier e "blocchiamo tutto", gli studenti che manifestano a Roma contro l'approvazione del ddl Gelmini hanno attraversato il tunnel che si trova nel tratto urbano della A24. Tra i cori intonati dagli studenti: "La gente come noi non molla mai".
14:55
Cosenza, studenti lanciano vernice colorata contro la prefettura
Un gruppo di studenti ha protestato questa mattina a Cosenza contro il ddl Gelmini sulla riforma dell'università e della ricerca. Si sono ritrovati davanti alla prefettura, contro la quale hanno lanciato palloncini con vernice colorata che hanno imbrattato i muri. Hanno poi proseguito lungo le strade del centro lanciando anche uova. Le forze dell'ordine hanno seguito il corteo senza intervenire.
14:50
Venezia, assedio in barca alla prefettura
Una decina di studenti hanno assediato la prefettura di Venezia in barca, stazionando in Canal Grande, per manifestare contro la riforma dell'Università. Il blitz è scattato nella tarda mattinata quando gli studenti, un trentina, hanno tentato di entrare in Prefettura. Scattate le misure di sicurezza i giovani sono rimasti però alla porta dove hanno appeso uno striscione con scritto "i parlamentari si comprano gli studenti no".
14:41
Palermo, durante gli scontri ferito un militare della Gdf
Negli scontri tra gli studenti e le forze dell'ordine di questa mattina a Palermo è rimasto ferito un militare della Guardia di Finanza. Il militare è all'ospedale Civico per farsi refertare. Ha una frattura alla mano. Non ci sarebbero feriti tra la polizia.
14: 14:30
Passaggio sulla A24 è solo una deviazione
Il corteo degli studenti della Sapienza sta sfilando sulla A24, la Roma-L'Aquila. I manifestanti sono diretti all'Università ma hanno fatto una deviazione del percorso 'immettendosi' sull'autostrada. Probabilmente percorreranno circa 300 metri per poi uscire a Casalbertone e andare verso La Sapienza.

pc quotidiano 22 dicembre - torino.. studenti contro saviano

13:08
A Torino lancio ortaggi al Pdl e slogan contro Saviano
Nuovo attacco degli studenti contro la sede del Pdl a Torino. I giovani dopo aver raggiunto in corteo la sede in corso Vittorio hanno lanciato pietre, uova, frutta ed acceso alcuni fumogeni. Dal corteo sono stati urlati anche slogan contro Saviano: "Saviano fatti i fatti tuoi alla riforma ci pensiamo noi".

pc quotidiano 22 dicembre - Napoli ...studenti contro " Bersani, a Confindustria Marcegaglia, alla Fiat Marchionne e sindacati

Ilcorteo studentesco di Roma dopo aver bloccato la tangenziale est si è diretto sulla Presentina. In questo momento il traffico sulla strada è bloccato
13:23
Bloccato porto di Napoli, accuse anche a Pd e Fiat
Non si ferma la protesta degli studenti a Napoli. Il corteo ha raggiunto piazzale Pisacane, il varco attraverso il quale i camion che trasportano le merci accedono al porto. Continuano ad invocare uno sciopero generale, per "bloccare il Paese e rispondere così a chi sta cercando di bloccare il loro futuro". Le contestazioni non sono rivolte solo al ministro Gelmini, ma anche "a Bersani, al Pd e a tutta l'opposizione, al presidente di Confindustria Marcegaglia, alla ad di Fiat Marchionne e ai sindacati che stanno distruggendo il contratto di lavoro". 1
13:22
A Palermo nuova manifestazione nel pomeriggio
Una manifestazione contro il ministro Gelmini e la riforma universitaria è stata annunciata da studenti universitari per oggi pomeriggio alle 16.30 davanti al Teatro Massimo di Palermo.
13:16
Manifestanti bloccano tangenziale est di Roma
I manifestanti che si sono mossi dalla Sapienza per sfilare in corteo lungo le vie di Roma hanno bloccato per circa mezz'ora l'uscita Prenestina della tangenziale est di Roma. Il traffico ha ripreso a scorrere regolarmente solo da pochi minuti.
13:15
Studenti romani annunciano: "Siamo 20 mila"
"Siamo ventimila". Lo dicono gli studenti della Sapienza che stanno dando vita ad un corteo 'periferico' lontano dalla zona rossa del centro.
13:14
Un corteo dei medi romani quasi arrivato al ministero
E' quasi arrivato al Ministero dell'Istruzione, a Viale Trastevere il corteo di studenti e lavoratori partito dalla Piramide. 'Scortato' da polizia e carabinieri, al grido di "scendi giù, scendi giù, manifesta pure tu", i manifestanti raccolgono anche la solidarietà di chi, - dall'alto di un balcone di Via Ippolito Nievo - li accoglie con un "bravi, bravi", mentre due fumogeni rossi, tenuti saldamente in mano da due ragazzi, hanno illumninato la strada sotto il cielo nuvoloso di Roma che a tratti non risparmia la pioggia.
13:12
Al Pigneto corteo romano dona pacco a immigrati
Gli studenti che manifestano a Roma contro l'approvazione del ddl Gelmini hanno consegnato un pacco al Comitato di quartiere Prenestino-Pigneto e in particolare ai migranti in segno di solidarietà. Si tratta del quinto pacco simbolico che gli studenti consegnano dall'inizio del corteo partito da piazzale Aldo Moro.
13:10
Nuova sassaiola a Palermo vicino ospedale
Nuovo lancio di sassi durante il corteo degli studenti medi e universitari di Palermo che stanno manifestando contro la riforma Gelmini. Il gruppo di manifestanti, arrivato in via Maqueda, all'altezza dell'Ospedale dei Bambini, ha iniziato a lanciare nuovamente sassi contro una decina di uomini ritenuti, dai giovani, agenti di polizia in borghese.
13:04
Corteo al Pigneto intona "Bella Ciao"
Il corteo studentesco di Roma sta attraversando ora il quartiere del Pigneto. I giovani intonano "Bella Ciao" ricevendo gli applausi di passanti e persone affacciate alle finestre.
–Il corteo degli studenti universitari milanesi, che protestano contro il ddl Gelmini, non si è fermato alla sede della facoltà di Scienze politiche, come era previsto, ma ha deciso di proseguire il suo tragitto. I circa 300 manifestanti hanno quindi bloccato per diversi minuti piazza del Tricolore, mandando in tilt il traffico lungo viale Bianca Maria e scatenando la furia degli automobilisti bloccati in lunghe code.

pc quotidiano 22 dicembre: ALL'ILVA DI TARANTO LA LOTTA DEGLI STUDENTI

CON gli studenti COME gli studenti in lotta
Prepariamo insieme lo sciopero generale!

Scuola – lavoro, la lotta è una sola!

Con queste parole d’ordini principali lo slai cobas per il sindacato di classe di Taranto ha fatto un presidio alle 6 di questa mattina alla più grande portineria dell'Ilva, e anche al'indotto.
Con megafono, striscioni, pannelli, e una raccolta di firme sull’appello nazionale contro la criminalizzazione fascista del movimento degli studenti e per la costruzione insieme, operai/studenti, dello sciopero generale.

Abbiamo portato la giustezza della battaglia degli studenti, soprattutto con l’assedio dei Palazzi del 14 dicembre; la lotta degli studenti sta mostrando la “fogna antidemocratica” che è diventato lo stesso parlamento.

Tanti operai hanno firmato, hanno espresso il loro appoggio. Ma soprattutto hanno denunciato la differenza tra la giusta e forte mobilitazione degli studenti e la situazione nelle fabbriche, in cui da un lato vi sono i sindacati padronali, fim, uilm – proprio all’Ilva di Taranto i dirigenti di questi sindacati sono sui libri paga dell’azienda e fanno carriera sugli accordi svendita - dall’altro la Fiom che al di là delle parole non proclama lo sciopero generale.
La grandiosa mobilitazione degli studenti, abbiamo detto, mostra in effetti quale lotta serve oggi; no le manifestazioni/processioni di sabato; la stessa manifestazione del 16 ottobre non è servita a nulla nonostante la grande partecipazione degli operai, di tantissimi lavoratori, neanche a far passare dalle parole ai fatti la richiesta di sciopero generale.
La Fiom ha perso una giusta occasione per proclamare lo sciopero il 14 dicembre - studenti e operai in piazza potevano effettivamente portare da un altro scenario, alla caduta del governo Berlusconi.

Gli operai oggi devono appoggiare la lotta degli studenti perché ora è la lotta più d’avanguardia contro il governo dei padroni, contro il parlamento antidemocratico; ma devono fare come gli studenti, per costruire insieme lo sciopero generale.

Slai cobas per il sindacato di classe - Ilva/appalto
Taranto 22.12.10

pc quotidiano 22 dicembre - Fiat di Termini Imerese: gli operai non possono essere soddisfatti

l’incontro di ieri, 21 dicembre, al Ministero dello Sviluppo Economico
tra il Ministro Romani e aziende e sindacati (senza operai tra i piedi…) le
“parti” si sono dette, chi più chi meno, “soddisfatte” delle “manifestazioni di
interesse” di diversi padroni, non solo di fabbriche che producono autoveicoli
e prodotti annessi, ma anche altri definiti complementari, compreso studi
cinematografici!
Un bel film, quindi, per fare una battuta, se non fosse che gli operai di
Termini Imerese staranno ancora in cassa integrazione per tutti i giorni delle
feste, riprenderanno per un breve periodo dal 9 gennaio e torneranno a
singhiozzo, a partire da fine gennaio e poi per tutto l’anno, in cassa
integrazione, con un misero salario, quindi, senza alcuna altra integrazione,
come purtroppo sta succedendo ad altri operai dell’industria.

E gli operai dovrebbero pure ringraziare per il “lavoro svolto”? “Manager” e
politici che per anni li hanno sfruttati e adesso si preoccupano di salvare
almeno la faccia (e provare a salvaguardare un discreto bacino elettorale…).

Sulla “short list” presentata da Invitalia, i sindacati si sono detti anche
cauti e quello più cauto di tutti è stato il segretario della Cisl, Bonanni,
che per fare bella figura e far capire che conosce i suoi polli, dice che non
deve succedere che questi “imprenditori” debbano venire qui per prendere i
soldi pubblici (praticamente quello che gli hanno permesso di fare in tutti
questi anni), ma devono investire i propri.
La “filosofia” di Bonanni si completa con la sua convinzione che per risolvere
il problema dell’industrializzazione del sud bisogna mettere in campo una
politica capace di attrarre gli investimenti; e come si fa ad attrarre
investimenti? I padroni, si sa, sono attratti dai profitti, meglio se sono
tanti e veloci, se pagano poche tasse o meglio niente, e non devono avere a che
fare con operai che pretendono diritti, esattamente quello che vuole
Marchionne! Bonanni infatti ha firmato l’accordo per Pomigliano e si accinge a
firmare quello per Mirafiori…

La Fiom, purtroppo, invece di prendere seriamente atto della gravissima
situazione in corso, non solo non dice niente di nuovo, ma rilancia con la
marcia! Invece di fare autocritica su una necessaria manifestazione nazionale a
Termini nei tempi giusti, per chiarire subito al padrone che si doveva
aspettare una buona resistenza e poi un vero rilancio della lotta, adesso la
spara grossa dicendo che non è detto che la Fiat lasci Termini. E questo lo ha
detto Landini durane l’iniziativa che hanno tenuto a Termini il 18 dicembre
scorso dal titolo “Fiat e indotto, con quale futuro?”, alla quale avrebbe
dovuto partecipare la Camusso, che grazie alla neve non è riuscita a
raggiungere il posto risparmiando agli operai presenti, pochissimi in realtà,
altre inutili chiacchiere oltre quelle ascoltate da Mastrosimone e Landini.

Le aziende presentate dal Ministro sono sette in diversi settori:

Auto: ricerca e sviluppo auto elettriche
Auto: De Tomaso costruzione mini Suv
Energia
Floricoltura
Protesi Ortopediche
Studi Cinematografici
Grande Distribuzione New Coop

Nessuna ha presentato ancora piani industriali e quindi la partita è ancora
tutta da giocare… gli operai hanno tutto l’interesse ad entrare in campo!

pc quotidiano 22 dicembre - ancora scontri a palermo

48Roma, cori contro Alemanno 85 –Cori contro il sindaco di Roma Gianni Alemanno dal corteo degli studenti: "Ha attaccato le manifestazioni per far dimenticare la parentopoli in cui è coinvolto".
12:43Roma, pacco al deposito Atac 84 –Un nuovo ''pacco di Natale'' e' stato consegnato dagli studenti universitari alla sede dell'Atac di Roma in piazzale Caballini, in zona Prenestino. Il lungo corteo ha appena imboccato la via Prenestina ed e' stato accolto dagli applausi di piu' persone affacciate dai balconi delle finestre. Applausi ai quali gli studenti hanno risposto con urli di gioia e saluti. 12:38Palermo, cassonetti incendiati 82 –Alcuni studenti che protestano contro il ministro Gelmini mentre seguono il corteo diretto all'ateneo palermitano si fermano rivoltando i cassonetti dell'immondizia che incontrano lungo il cammino. Alcuni contenitori sono anche stati incendiati.
12:32Torino, farina contro sede Mediolanum 81 –Gli studenti torinesi che stanno percorrendo in corteo le vie del centro del capoluogo piemontese hanno presidiato per alcuni minuti la sede della Banca Mediolanum, in corso Galileo Ferraris. Contro le vetrine sono state lanciate uova e farina e sono stati accesi alcuni fumogeni.
12:30Palermo, continuano gli scontri 80 –La protesta degli studenti contro la riforma Gelmini dell'università a Palermo continua a manifestarsi con gesti di violenza, sassaiole e il rovesciamento di cassonetti di rifiuti in mezzo alle strade. Davanti all'ospedale pediatrico "Di Cristina" alcuni dimostranti hanno additato un gruppo di uomini come poliziotti in borghese e li hanno bersagliati con sassi. Gli uomini si sono allontanati e sono stati inseguiti da individui con indosso caschi, che hanno continuato a lanciare pietre contro di loro.
12:27Roma, tensione per auto carabinieri in mezzo al corteo 79 –Gli studenti dopo avere attraversato il quartiere San Lorenzo stanno andando verso la via Prenestina dunque in direzione dei quartieri periferici della capitale. Momenti di tensione quando una macchina di carabinieri seguita da 4 auto blu è piombata in mezzo al corteo. Immediata la retromarcia accompagnata dalla reazione degli studenti

pc quotidiano 22 dicembre - operai ilva a sostegno degli studenti questa mattina

lo slai cobas per il sindacato di classe di taranto raccoglie questa mattina
centinaia di firme all'Ilva taranto a sostegno della lotta degli studenti e
per lo sciopero generale,

pc quotidiano 23 dicembre - la cgil di Camusso - no allo sciopero generale - contro gli studenti al servizio del governo

Camusso: "Adesso no allo sciopero generale" 73 –"Nessuno esclude lo sciopero generale, ma per ora a nostro avviso non ci sono le condizioni": lo ha detto la segretaria generale della Cgil Susanna Camusso

pc quotidiano 22 dicembre - la camusso e la cgil rispondono picche alla richiesta degli studenti

Camusso: "Adesso no allo sciopero generale" 73 –"Nessuno esclude lo sciopero generale, ma per ora a nostro avviso non ci sono le condizioni": lo ha detto la segretaria generale della Cgil Susanna Camusso
11:48Studenti ricevuti da segretaria Cgil Camusso 62 –Una delegazione di studenti è stata ricevuta stamane dal segretario generale Cgil Susanna Camusso. Ai giovani, che invocano lo sciopero generale contro il ddl Gelmini, la leader sindacale avrebbe promesso l'intenzione della Cgil di valutare azioni di protesta congiunte, eventualmente anche uno sciopero generale, da realizzare in primavera.

dallo speciale di proletari comunisti

In un paese normale, come usano dire i rappresentanti politici dell'opposizione e i dirigenti sindacali della Cgil, a fronte di una manifestazione come quella del 16 ottobre, alla scesa in campo del movimento degli studenti, alle proteste degli immigrati, ai tagli a tutti i settori sociali, all'emergenza dei rifiuti e dell'ambiente, lotte ed esigenze che hanno avuto una risposta totalmente sorda o negativa, ostentatamente negativa, sarebbe stato del tutto naturale promuovere lo sciopero generale per dare una spallata a questo governo, aiutarlo nella sua morte parlamentare e porre una ipoteca sugli sviluppi futuri nel paese.
Ebbene è assolutamente grave che questo sciopero generale la Cgil non lo abbia volutamente proclamato., lo abbia volutamente contrastato, e, infine, che il gruppo dirigente Fiom continua a chiedere come un disco rotto, senza indirlo, creando uno stato di fatto .
Altri sindacati, in altri paesi europei, ne hanno già fatto più di uno .
Il mancato sciopero generale vuol dire isolare il movimento degli studenti, consegnarlo alla repressione, salvare il governo, molto più dei parlamentari in vendita di turno.
La gravità di questo non è sufficientemente compreso nel movimento operaio e in parte rilevante della opposizione sociale e politica reale
Anche la serie di gruppi operaisti, comunisti, di opposizione reale che giustamente denunciano, combattono il passaggio armi e bagagli nel campo del padrone di cisl e uil sono ciechi, ottusi e opportunisti nel non cogliere che nel contesto politico della situazione attuale, il ruolo più nefasto di partito della conciliazione reale, lo svolge la Cgil con il suo gruppo dirigente e apparato
Il vero tappo che deve saltare, come Lama nel '77 sia pur in condizioni diverse – è il gruppo dirigente al servizio dell'opposizione parlamentare e dello Stato.
.Sappiamo benissimo che parlare di gruppo dirigente della Cgil significa anche parlare dei partiti dell'opposizione parlamentare, ex parlamentari o aspiranti parlamentari, a cui i singoli dirigenti appartengono e che ne fanno la linea generale. Ma sappiamo anche quanto siano delegittimati già e giustamente nel movimento i dirigenti di tutti questi partiti, la cui natura di politicanti è divenuta ben chiara anche in questi giorni - basti pensare che il portavoce della Federazione della Sinistra è un personaggio quale Diliberto che a fronte degli scontri di Roma, si fa fatica a distinguerlo da Maroni nelle sue dichiarazioni.
La Cgil, in quanto sindacato maggioritario e di opposizione, rappresenta d l'unico potere forte in grado di svolgere una funzione effettiva di contenimento del conflitto a fronte della radicalità effettiva che esso domanda e che in una certa misura le lotte di questi ultimi mesi mettono sul tappeto.
La Camusso è stata tra le prime a condividere le posizioni del governo con la sua dichiarazione
“la più totale condanna della guerriglia, di questa frangia violenta. E questo lo diceva mentre tutto il suo cuore era in Parlamento, tanto a ripetere pappagallescamente le parole di Fini: “In realtà non c'è più una maggioranza politica”, ifferenziandosi poi da Fini aggiungeva: “se non ci sono le condinzioni per riavere un governo del paese, è meglio andare alle urne”, portando la favola falsa, per cui: “il vero problema è che non c'è più il governo”, proprio mentre questo a tamburo battente e manu militari sta approvando la riforma Gelmini, dopo aver approvato il Collegato lavoro e la caterva di leggi e provvedimenti antioperai e antipopolari.
La Camusso, diventando più governativa del governo, aggiunge “saggezza e attenzione per il paese richiederebbero di determinare un'agenda che si occupi della crisi... temo, invece, che avere una situazione di instabilità e code velenose non saranno utili al paese e che sono sempre un grande rischio”.
Con questa posizione la Cgil non non ha certo intenzione di dichiarare lo sciopero generale; anzi, la vera possibilità è che si finisca per assistere a una nuova parodia degli scioperi “antiterrorismo” degli anni passati, a fronte di un eventuale ulteriore sviluppo di giornate di 'guerriglia e di frange violente' quali quelle del 14 dicembre.
Per questo diventa sempre più insostenibile, la posizione del gruppo dirigente della Fiom, anch'esso sceso immediatamente in campo con una oscena dichiarazione nei confronti della battaglia di Roma. Oscena perchè non condivisa dalla grande maggioranza dei partecipanti e perfino quella parte del drappello Fiom presente alla manifestazione che abbia occhi e onestà intellettuali per vedere quello che realmente è successo.
Ma non si può tornare a parlare di sciopero generale in sindacalese, come fa Landini nell'intervista a Il Manifesto, senza dare seguito al mandato che ha già e che le proviene dalla manifestazione del 16 ottobre e dalla virulenta emergenza nelle fabbriche di rispondere al fascismo padronale, che dalla Fiat si estende a tutto il padronato.
Il livello minimo della decenza è la parola d'ordine: “operai, studenti, prerari, disoccupati uniti nella lotta” che si traduca in uno sciopero generale che nel contesto attuale assuma la valenza di momento unificante e decisivo per dare uno sbocco politico e sociale al movimento in corso.

pc quotidiano 22 dicembre - scontri a palermo e milano, iniziative d'attacco a napoli

(Aggiornato alle 12:07 del 22 dicembre 2010)
12:07Dopo scontri, studenti Palermo puntano su ateneo 70 –Gli studenti palermitani che protestano contro la riforma dell'Università e il ministro Gelmini, dopo gli scontri in piazza Indipendenza, hanno percorso corso Vittorio Emanuele e ora si sono riuniti in un corteo che sta sfilando per via Maqueda diretto alla cittadella universitaria di viale delle Scienze.
12:05Studenti romani a S. Lorenzo: "Vicini a chi soffre la crisi" 68 –Sta attraversando via dei Reti, nel quartiere San Lorenzo, il corteo degli studenti che manifestano contro l'approvazione del ddl Gelmini. "Abbiamo scelto i quartieri popolari -sottolinea uno degli organizzatori della manifestazione- per essere vicini a chi soffre realmente la crisi".
12:04Studenti feriti in scontri con polizia a Palermo 67 –Negli scontri di Palermo anche alcuni giovani sarebbero rimasti feriti, secondo quanto loro stessi hanno raccontato, dalle manganellate delle forze di polizia. In particolare uno di loro ha affermato di essere stato colpito al capo, mentre alcuni studenti dicono che un altro ragazzo ha riportato la rottura della mascella. .
11:52Assunzioni lampo, Udc chiede dimissioni rettori romani 63 –L'Udc chiede le dimissioni dei rettori delle università romane La sapienza e Tor Vergata: "le assunzioni-lampo a pochi giorni dall'approvazione della riforma dell'università sono uno schiaffo agli studenti e ai ricercatori", afferma il deputato centrista Luca Volonté in una nota. 11:46Polizia carica studenti in piazza S. Nazaro in Brolo a Milano 61 –Scontro tra studenti e forze dell'ordine in piazza San Nazaro in Brolo. Le forze dell'ordine hanno usato i manganelli contro un gruppo di manifestanti partiti in corteo dalla Statale. 11:45Petardi e uova contro Questura di Napoli 60 –Alcuni petardi sono stati fatti esplodere al passaggio della coda del corteo dei manifestanti che sta sfilando a Napoli contro la riforma Gelmini. Le esplosioni sono avvenute nei pressi della sede della Provincia e della Questura. Dai manifestanti anche lanci di uova. 11:44Sassi e bottiglie contro Questura di Palermo 59 –Un gruppo di giovani, che faceva parte del corteo di protesta contro la riforma dell'Università, ha lasciato palazzo d'Orleans e si è diretto in piazza della Vittoria, dove ha lanciato sassi e bottiglie contro il portone della Questura di Palermo. Davanti gli uffici della polizia vi sono alcuni agenti

pc quotidiano 22 dicembre - la lotta degli studenti

Aggiornato alle 11:41 del 22 dicembre 2010)
11:41Studenti in corteo con post-it: "Siamo tutti indasponibili" 57 –"Siamo tutti indasponibili". E' lo slogan scritto sui post it che alcuni studenti che aprono il corteo contro il ddl Gelmini si sono attaccati in faccia. I manifestanti stanno per raggiungere piazzale del Verano.
11:37Manifestazione a L'Aquila: "No all'aziendalizzazione" 56 –Una delegazione di 50 studenti dell'università, delle scuole superiori e dei movimenti citatdini sta manifestando all'Aquila nel polo universitario di Coppito. Uno striscione dice "No all'aziendalizzazione", un altro, esposto dal "comitato 3.32", ricorda che "Il futuro dell'università è il futuro della città". 11:37A Torino studenti bloccano libreria Mondadori 55 –
Il corteo degli studenti torinesi che sta sfilando per le vie di Torino per protestare contro la riforma Gelmini, ha presidiato per qualche minuto l'ingresso della libreria Mondadori. Su una vetrata i manifestanti hanno attaccato uno striscione con la scritta "Questo governo è fumo negli occhi" mentre davanti all'ingresso hanno srotolato un altro striscione "Voi in Senato, noi nelle piazze". Ora il corteo sta riprendendo la marcia.
11:35Parte corteo a Milano, tensione con la polizia 54 –È partito a Milano il corteo degli studenti che si erano dati appuntamento di fronte all'università statale di per protestare contro il disegno di legge Gelmini. Sono oltre 300 al momento e stanno bloccando le vie del centro. Pochi minuti dopo la partenza del corteo ci sono stati attimi di tensione con le forze dell'ordine: gli studenti hanno "forzato" un iniziale blocco predisposto dalla polizia. Sul posto stanno accorrendo numerosi agenti in tenuta anti-sommossa e varie camionette della polizia di stato e dei carabinieri.
11:33Lancio di vernice contro provincia di Napoli 53 –Lanci di uova piene di vernice rossa contro il portone della Provincia di Napoli. Il gesto da parte di alcuni manifestanti alla testa del corteo contro la riforma Gelmini in corso a Napoli. Accesi numerosi fumogeni.
11:31Colpito giornalista in scontri a Palermo 52 –Davanti alal sede della Regione gli studenti palermitani hanno lanciato anche sassi. Uno di questi ha colpito un giornalista a una mano, rendendo inservibile il telefono cellulare che impugnava in quel momento. Il cronista non è rimasto ferito. Alcuni manifestanti hanno rovesciato un cassonetto di rifiuti in piazza Indipedenza e hanno appiccato il fuoco.
11:30Circa 10 mila gli studenti partiti da La Sapienza 51 –Stando a una stima approssimativa, sono circa diecimila gli studenti che si sono mossi in corteo dall'ateneo romano della Sapienza.
11:27A Roma altro corteo delle medie diretto a Ministero 50 –Un secondo corteo di poco meno di un centinaio di ragazzi delle superiori sta partendo dal Piazzale Ostiense e si sta muovendo verso il Ministero dell'Istruzione.
11:21A Napoli in corteo insieme studenti e disoccupati 49 –Un corteo di studenti universitari e medi, disoccupati del progetto Bros, Cobas e Centri sociali è partito poco fa da Piazza del Gesù, nel centro storico di Napoli. I manifestanti - "migliaia", secondo gli organizzatori, poco più di mille secondo le forze dell' ordine - dovrebbero raggiungere il centro della città, ma il percorso non è stato concordato.
11:20Scontri davanti palazzo Regione a Palermo 48 –Scontri tra studenti e forze dell'ordine davanti alla sede della presidenza della Regione siciliana a Palermo. I manifestanti hanno tentato ripetutamente di fare irruzione a Palazzo d'Orleans, e sono stati respinti da polizia e carabinieri. Dopo vari assalti, dai dimostranti è partito un lancio di uova e arance. Qualcuno ha divelto un cartello stradale che è stato pure scagliato contro le forze dell'ordine, le quali hanno caricato usando i manganelli. 11:20Presidente Senato convoca riunione capigruppo 47 –Il presidente del Senato Renato Schifani ha convocato la conferenza dei capigruppo subito dopo l'approvazione dell'art. 10 del ddl Gelmini. L'Aula ha ripreso stamane la votazione degli emendamenti in un clima di tensione. Il senatore del Pd Luigi Zanda, e prima di lui il capogruppo dell'IdV, Felice Belisario, hanno detto di non condividere la decisione di convocare la capigruppo.
11:17Studenti romani consegnano pacco al Policlinico 46 –Il corteo degli universitari romani ha sostato davanti al policlinico Umberto I dove ha simbolicamente consegnato un pacco di regalo con "i tagli della alla sanità ed alla ricerca di questo governo'.
11:16A Torino studenti vestiti da garabaldini 45 –E' appena partito da Palazzo Campana uno dei cortei degli studenti universitari torinesi. In testa lo striscione "Contro la farsa del Parlamento... Siamo l'inizio del cambiamento. Costruiamo l'altrariforma". A portarlo gli studenti vestiti da garibaldini, che hanno con se anche il tricolore e che in questo momento sono fermi davanti a Palazzo Carignano, sede del primo Parlamento italiano, dove intenderebbero entrare per votare simbolicamente la loro riforma.
11:15Petardi contro sede regione Sicilia 44 –Diversi pertardi sono stati lanciati a Palermo contro le sedi dell'Assemblea regionale siciliana e della presidenza della Regione durante la nuova protesta degli studenti contro la riforma Gelmini dell'università. 43 –
. 11:05Liceali romani in corteo con mani bianche 40 –Gli studenti medi di Roma hanno lasciato piazza Trilussa e stanno percorrendo Lungotevere Sanzio sollevando le mani dipinte di bianco "in segno di pace e contro ogni forma di violenza". A formare il corteo diverse centinaia di studenti dei licei della capitale. In testa lo striscione "La vostra cultura è la forza. La nostra forza è la cultura". 11:04Striscione alla Spaienza: "Zona rossa per il ddl" 39 –In cima alll'ingresso dell'università la Sapienza di Roma compare uno striscione disteso dagli studenti su cui c'è scritto 'zona rossa per il ddl' con il riferimento alla riforma Gall'esame del Senato. 11:01Il corteo degli studenti sta partendo da La Sapienza 38 –Il corteo degli universitari romani sta lasciando ora piazzale Aldo Moro, sede della Sapienza.
. 10:48A Venezia lucchetti agli ingressi delle facoltà 36 –Dalle dieci alle venti porte di sedi universitarie chiuse con lucchetti: il movimento studentesco veneziano ha aperto con una "operazione" in grande stile la giornata in cui il decreto del ministro dell'istruzione sta per essere approvato dal Senato. Lo scacco, che ha dato molto da fare ai vigili del fuoco i quali hanno dovuto aprire le sedi ad una ad una, ha scherzosamente simulato un maxisequestro dell'Università da parte delle forze dell'ordine a causa del comportamento dei rettori veneziani. 10:46A Milano corteo sindacati legge Costituzione ai semafori 35 –Una cinquantina di rappresentanti del Sindacato Indipendente Scuola e Ambiente è partita in corteo da largo Cairoli contro la riforma Gelmini, da ieri in discussione al Senato. Il gruppo si trova al momento in via Molino delle Armi e blocca il traffico fermandosi agli incroci per leggere gli articoli della Costituzione. 10:43Oltre 400 gli emendamenti ancora da esaminare al Senato 34 –Sono circa 400 gli emendamenti che il Senato in giornata dovrà esaminare e votare. Dopo la bagarre di ieri sera sull'articolo 6 del ddl Gelmini, dove è stato evidenziato un "pasticcio" dovuto ad una norma che viene modificata in quell'articolo e poi cassata in un articolo successivo, il 29, della stessa legge, su decisione della presidenza, l'esame degli emendamenti riprende dall'articolo 7 e proseguirà per l'intera giornata sui 29 articoli della riforma universitaria. L'articolo 6, per ora accantonato, verrà votato alla fine dell'esame del ddl e verranno rivotati quegli emendamenti che, in un momento di caos, erano stati dati per approvati dalla presidente di turno Rosi Mauro. Le opposizioni insistono, anche stamane, sulla necessità di modificare il ddl, perché gli articoli 6 e 29 sono in contraddizione fra loro mentre il governo intende sanare la contraddizione in sede di conversione del decreto legge milleproroghe. 10:36Studenti Palermo vogliono occupare sedi Regione 30 –Gli studenti palermitani sono pronti a tentare l'occupazione delle sedi della Regione siciliana. Le loro "armi" sono i book block, pannelli di polistirolo e legno con disegnate le copertine di libri famosi, che rappresentano gli "scudi" degli studenti, e palloncini pieni di vernice. Prima della partenza i professori hanno raccomandato agli studenti di "sorprendere non usando la violenza". 10:27Studenti gridano "noi non siamo black bloc" 29 –"Noi non siamo black bloc". Questo è uno degli slogan con cui sono scesi in piazza gli studenti dei licei romani. Sono oltre 200 i ragazzi che si sono radunati a piazza Trilussa nella capitale in una giornata cruciale per l'approvazione del ddl Gelmini. 10:24Studenti presidiano ingresso Statale di Milano 28 –Un centinaio di studenti stanno presidiando l'ingresso della statale di Milano, in via Festa del perdono, per protestare contro il disegno di legge Gelmini. Gli studenti hanno preannunciato piccole azioni simboliche ma senza creare disordini per evitare che si ripetano gli scontri di Roma. Alcuni studenti si sono appesi alle giacche dei post-it con scritte contro la riforma tra cui "armati di cultura", "il diritto allo studio è diritto costituzionale", "il ricercatore precario chiede di fare ricerca", "arresto preventivo della cultura".
. 09:20Letame davanti villa La Russa, ma è quella sbagliata 10 –Il movimento di studenti Onda-anomala ha reso noto di avere compiuto la notte scorsa un'azione dimostrativa contro "la violenza repressiva del governo nazionale" versando dello sterco davanti uno dei cancelli d'ingresso della villa del ministro alla Difesa, Ignazio La Russa, a Ragalna, paese del Catanese alle pendici dell'Etna. L'azione, che è stata rivendicata con un'e-mail alle redazioni di diverse testate giornalistiche accompagnate da tre foto, non ha però trovato riscontro dagli accertamenti compiuti dai carabinieri. Probabilmente gli studenti hanno sbagliato villa.