Cari Compagni,
i lavoratori di Mirafiori stanno affrontando un passaggio determinante per il loro futuro occupazionale e per le condizioni di lavoro.
La FIAT vuole imporre la sua strategia padronale applicando il suo modello fondato sull’abbassamento generalizzato dei diritti fondamentali, come la tutela della salute, il diritti allo sciopero fino alla cancellazione del contratto nazionale, banalizzando persino lo statuto dei lavoratori.
Sabato 18 dicembre, davanti alla porta 5 di Mirafiori, si è tenuto un presidio organizzato dalla FIOM, che rispondeva a un duplice scopo:
- dare un forte segnale di opposizione al nuovo corso della FIAT, partito dalla liquidazione di Termini Imprese, passando per l’accordo separato firmato da CISL, UIL, UGL e FISMI con governo e padronato, l’attacco di Marchionne ai diritti dei lavoratori con il piano per Pomigliano, nonché per le rappresaglie a Melfi, Termoli e il nuovo piano per Mirafiori;
- rispondere adeguatamente all’eventuale manifestazione pro-Marchionne sponsorizzata dai quadri e capi.
Il tentativo di replicare la marcia avvenuta nel 1980, come si sa, è clamorosamente fallito, evidentemente per scarsa adesione.
Comunque, al di là del presidio della FIOM, che è stato tempestivo ma, purtroppo, con una preoccupante modesta partecipazione, è giunta l’ora di alzare veramente la testa e di lavorare al rafforzamento delle lotte, necessarie per arrivare ad un reale cambiamento. In tale prospettiva, il primo passo da compiere deve andare in direzione dell’eliminazione della generale frammentazione della classe, voluta e indotta dai padroni e dai loro servi al governo del Paese, per indebolire i lavoratori.
Riappropriamoci dei nostri diritti e organizziamoci come comunisti per dichiarare guerra alla FIAT e CONFINDUSTRIA, in un più generale attacco al sistema capitalistico.
Per questo dobbiamo far emergere nei lavoratori la coscienza di classe e la consapevolezza che ciò sia obiettivamente possibile, ad iniziare da quelli più avanzati.
Saluti Comunisti - Angelo
Nessun commento:
Posta un commento