

5 Luglio 2011 Ultimo aggiornamento alle 17:04 GMT
Il giudizio viene visto come un colpo significativo per il governo dello Stato.
Il governo considera i gruppi armati come una parte importante della sua battaglia contro i ribelli maoisti.
Il Chhattisgarh è uno degli stati al centro della rivolta dei ribelli maoisti.
La sentenza della Suprema Corte riguarda due tipi di gruppi armati.
Ufficiali di polizia speciale (SPOs) hanno uno status semi-ufficiale. Ricevono piccoli stipendi da parte del governo, sono armati da parte delle autorità e hanno una formazione di base.
Il movimento Salwa Judum è meno formalizzato. Il governo lo ha a volte descritto come una risposta spontanea ai ribelli maoisti.
Ma le autorità lo hanno certamente sostenuto, incoraggiando gli abitanti dei villaggi a organizzarsi in forze anti-maoiste, dice McGivering Jill della BBC, che ha visitato la zona.
Alcuni di questi abitanti dei villaggi hanno ricevuto anche la formazione e armi.
Preoccupazioni per i diritti umani
Il nostro corrispondente dice che questi gruppi locali hanno chiari vantaggi rispetto alle forze paramilitari indiane.
Hanno una conoscenza particolare della giungla e delle comunità vicine e possono capire i dialetti locali. Essi possono anche fornire preziose informazioni alle forze di sicurezza.
Ma ci sono stati problemi sui diritti umani a causa del loro ruolo di forze dell'ordine armate, anche a causa della mancanza di chiarezza circa i loro poteri e responsabilità.
Alcuni di loro sono stati accusati in passato di attacchi contro altri villaggi, di distruzione di case e uccisione di persone accusate di essere filo-maoiste.
I critici dicono che il fatto che hanno il sostegno del governo e possono agire impunemente ha anche minato lo stato di diritto e confuso il confine tra combattenti e civili.
Una questione chiave è come effettivamente sarà applicata la sentenza della Corte Suprema. Il monitoraggio del processo non sarà facile da seguire nelle remote foreste dello stato.
La sentenza potrebbe avere implicazioni anche per gli altri stati indiani che sostengono analoghe milizie.
Afghanistan: «Strage di bambini in raid Nato»
Secondo Al Jazira 14 civili sono rimasti uccisi tra cui 8 bimbi nella provincia di Khost
MILANO - Strage di bambini in un raid della Nato in Afghanistan nella provincia orientale di Khost. Quattordici civili afghani, ha riferito la polizia locale citata da Al Jazira, sono rimasti uccisi nei bombardamenti: tra di essi 8 bambini.
Il micidiale raid aereo è avvenuto un giorno dopo che due bambini sono stati uccisi in un attacco aereo nel sud-ovest, provincia di Ghazni.
Lo scienziato/ Zucchetti sui gas sparati in Val di Susa
“I Cs? Armi di distruzione di massa, i danni possono essere permanenti”
“E’ un’arma di distruzione di massa”. Usa parole forti Massimo Zucchetti a proposito dei gas Cs (orto-cloro-benziliden-malononitrile), sparati contro i dimostranti in Val di Susa nei giorni scorsi e a Genova nel 2001. Ingegnere nucleare di formazione, oggi docente di protezione dalle radiazioni al dipartimento di energetica del Politecnico di Torino, Zucchetti è anche consulente della Comunità montana della Val di Susa sull’impatto ambientale per la presenza di uranio e amianto nella montagna, nonché membro del Comitato scienziate e scienziati contro la guerra.
Perché i Cs sono pericolosi?
Prima di tutto tra i composti c’è il cloruro, quindi ha le caratteristiche proprie dei composti urticanti e rientra nella definizione di arma chimica. Contiene sostanze liquide, solide e gassose che producono lesioni di varia natura in via definitiva o temporanea, in più è metabolizzato sotto forma di cianuro: se non è cancerogeno quello! Insomma è un’arma chimica a tutti gli effetti, anzi direi un’arma di distruzione di massa. Che ne sia permesso l’uso in tempo di pace ì assurdo. Anche perché la convezione internazionale sulle armi chimiche del ’93, stata ratificata dall’Italia nel ’95, è in vigore dal ’97 e dice che non si possono usare in tutte le guerre internazionali.
La polizia dice: dobbiamo tenere lontano la folla…
Ero in Val di Susa, tra le istituzioni, e mi sono beccato io stesso i Cs: ho la raucedine da quattro giorni. Bisogna che si sappia che il Cs è anche cancerogeno perché ha gli stessi effetti degli idrocarburi policiclici aromatici. Inoltre dentro i Cs c’è anche un anti-agglomerante a base di silicone, perché si nebulizzi quando viene sparato. Quindi si deposita al suolo e rimane attivo per giorni e in un ambiente polv3rsos, va in sospensione, per cui si continua a respirare i materiale anche a distanza di tempo. Insomma ci sono effetti immediati e ritardati.
A Genova, a parte dieci denunce con referti depositate in procura nel 2001, non si fecero altri studi. Come avete intenzione di procedere in Val di Susa?
Per sgomberare mille persone, domenica ne sono stati sparati almeno 500 e altrettanti prima. Considerando che ogni lacrimogeno crea una nuvola di
Insomma farete uno studio epidemiologico?
Sto costruendo un modello in base ai codici dell’Agenzia per la protezione ambientale degli Stati Uniti (Epa), per capire quanta sostanza cancerogena ‘ stata inalata e i danni attesi. Questo della Val di Susa, a parte la guerra in Vietnam, mi pare il primo caso di esposizione prolungata su umani, visto che ci sono stati già due episodi in una settimana e su una popolazione ridotta. Per il medio termine, non sarebbe male che i medici locali raccogliessero i danni alle vie aeree.
Si è parlato anche di danni ai vigneti, soprattutto in occasione degli scontri della scorsa settimana…
Hanno sequestrato dei terreni nonostante l’opposizione dei proprietari. Hanno costruito una specie di Guantanamo, atro che cantiere! Ed è talmente militarizzato che è impossibile lavorarci. Poi abbiamo calcolato che se continua a permanere questa tensione, spenderanno solo per il mese di luglio 45 dei 650 milioni dell’Unione Europea solo per tenere lì 800 poliziotti. Ma tornando ai Cs, è inaccettabile che venga permesso il lancio di un materiale conclamatamente cancerogeno. Che lancino peperoncino, non il Cs.
Nel 2001 fu presentata anche un’interrogazione in parlamento. Lo considera uno strumento utile?
Sì. Sulla base di denunce, si potrebbe fare un’interrogazione all’Istituto superiore della sanità e anche al parlamento. In sostanza ci devono spiegare come sfruttano una piega della legge: il fatto che non ci sia scritto esplicitamente che non potendolo usare in guerra non si può usare neppure in pace. È un po’ come quando sono state bandite le bombe a grappolo.