neanche in piazza alimonta si potrà andare !
vergognatevi signori
la libertà di manifestare è sacra e non lo si decide in combutta con la polizia
questa si che è una violenza !
con buona pace vostra
alla diaz a bolzaneto a piazza alimonta il 22-23 luglio il movimento ci sarà
proletari comunisti
luglio2011
"G8, niente vendette nel corteo"
Il Forum 2011 isola i violenti Percorso ridotto, presìdi per lavoro e ambiente. "Vogliamo solo riproporre con forza che un altro mondo è possibile e ogni ipotesi di vendetta è totalmente fuori tema".
Il corteo eviterà di sfilare di fronte a quelli che possono essere considerati "obiettivi sensibili": la sede di Confindustria o la Questura, piazza Alimonda, scenario della morte di Carlo Giuliani, il Ducale dove si riunirono gli otto "grandi"di DONATELLA ALFONSO
Solo il 18 luglio sarà reso noto il programma definitivo del corteo commemorativo del G8, previsto per il pomeriggio di sabato 23. Ma, mettono le mani avanti gli organizzatori del comitato "Loro la crisi noi la speranza", "vogliamo solo riproporre con forza che un altro mondo è possibile e ogni ipotesi di vendetta è totalmente fuori tema", come sottolinea Antonio Bruno, del Forum ambientalista. Rischi di "contaminazioni" da parte di frange violente del movimento antagonista, dopo le violente contestazioni di domenica in Val di Susa che hanno stravolto la protesta No Tav e con il tam tam via web di alcuni gruppi per "riprendersi la piazza" di Genova? Tra i promotori del Forum Genova 2011 - da Cgil e Fiom ai gruppi pacifisti, da Legambiente all'Arci, dai partiti di sinistra ai cattolici - la preoccupazione esiste ma, come si sottolinea da più parti, "ognuno si prenderà la proprie responsabilità. Con noi non verranno".
Anche perché nel percorso, che lega idealmente il ponente al centro, non si sfilerà di fronte a quelli che possono essere considerati "obiettivi sensibili": la sede di Confindustria o la Questura, ad esempio. Neanche piazza Alimonda, scenario della morte di Carlo Giuliani, o piazza de Ferrari su cui si affaccia il Ducale in cui si riunirono gli otto "grandi", al centro della Zona Rossa: il senso è legare i luoghi dove i cittadini vogliono farsi sentire (le fabbriche, i quartieri dove ci sono proteste contro l'inceneritore o la gronda) e il cuore della città: ripresentando nuovi modelli di sviluppo e di cittadinanza, anche alla luce delle nuove emergenze, dal lavoro alla crisi economica. Di quanto è accaduto dieci anni fa, si testimonia nel fitto programma di eventi culturali e di incontri che accompagna queste settimane. Se ci dovessero essere arrivi di manifestanti con intenzioni violente, questi non saranno accettati nel corteo ufficiale dove peraltro questa volta non mancherà il servizio d'ordine.
Di sicuro il corteo, però, non sarà lungo otto chilometri come si era ipotizzato in un primo momento, partendo dalla Fincantieri di Sestri Ponente per arrivare a piazza Caricamento. Se n'è discusso ancora ieri sera e se ne discuterà ancora, e le decisioni finali saranno rese note, come si è detto, solo lunedì 18. Ma otto chilometri da fare con il caldo di luglio e qualche problema logistico hanno consigliato un tragitto più ridotto (da Sampierdarena o dalla Stazione Marittima a Caricamento) mentre a Sestri e nelle altre piazze ci saranno presìdi e altri eventi (biciclettate, musica, incontri) che riportino ai territori ed ai loro problemi. Superfluo, come chiede Gianni Plinio, ora responsabile sicurezza del Pdl, chiedere una limitazione del corteo e un pagamento della cauzione da parte degli organizzatori. Ma è ovvio che in Comune e in prefettura e presso i promotori, oltre che in questura, c'è la massima attenzione per quanto potrebbe verificarsi.
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