Voi dovete avere paura, non del giovane che ha scagliato la pietra ma delle migliaia di persone che lo hanno applaudito.
Indymedia Lombardia , 07.07.2011 15:03
Dal faccialibro...
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pubblicata da Massimo Bonato il giorno giovedì 7 luglio 2011 alle ore 0.00
Voi dovete avere paura,
non del giovane che ha scagliato la pietra ma delle migliaia di persone che lo hanno applaudito.
Dovete avere paura della signora di mezza età che chiama, senza conoscerli, “nostri figli” gli incarcerati che voi chiamate black block.
Dovete avere paura dell’operaio in tuta che rincorre i giornalisti di una stampa asservita al regime e la mette in fuga, in un clamore che grida Vergogna!, per la manipolazione e le falsità raccontate.
Dovete avere paura degli imprenditori che hanno cominciato a boicottare gli alberghi che ospitano le forze dell’ordine, evitando che se ne servano fornitori e rappresentanti.
Dovete avere paura del pensionato che ascolta con attenzione le istruzioni su come si indossa una maschera antigas.
Dovete avere paura degli amministratori comunali che fan da pacere.
Dovete avere paura del disperato bisogno di non usare la violenza per potersi fare ascoltare.
Dovete avere paura di voi stessi.
Perché siete accecati dalla vostra arroganza. Avete militarizzato una valle e permesso ai vostri pretoriani di sparare per primi, quando la folla era ancora a duecento metri dal presidio dichiarato.
Coprite sgherri che hanno sparato ad altezza uomo gas nocivi e scaduti, vietati addirittura dalla convenzione di Ginevra. Chiamate eroi personaggi che hanno manganellato e massacrato gli arrestati, trascinandoli tra due ali di picchiatori che dessero loro il ben servito e orinassero sui loro corpi, mentre li colpivano e negavano loro per ore il soccorso medico.
Dovete avere paura di tutta la gente che ha visto e che conosce queste cose e non si lascia più abbindolare dalla stampa di regime. Che non ha dubbi sugli articoli scritti perché non deve farsi raccontare cose viste coi propri occhi.
Dovete avere paura della gente comune, perché è questa che sfila davanti a voi.
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Anche solo una lettera o una cartolina può essere molto importante per gli arrestati, soprattutto se viene dalla valle resistente, facciamoli sentire parte di noi, mandiamo i nostri saluti, i nostri pensieri, disegni, sensazioni:
Marta Bifani
casa circondariale
via Pianezza, 300
10151 Torino
Roberto nadalini
casa circondariale
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Salvatore Soru
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Giancarlo Ferrari
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scritto a titolo personale
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