sabato 30 novembre 2019

pc 30 novembre - Non cresce l'occupazione, come sostiene il governo dei padroni, cresce la precarietà

COME LEGGERE I DATI
linkiesta
30 novembre 2019
Cresce l’occupazione, o meglio crescono gli autonomi: il decreto dignità è un flop
La crescita dell’occupazione dello 0,2% certificata da Istat è dovuta all’aumento dei lavoratori indipendenti, il contrario di quello a cui puntava il decreto dignità. Con il sospetto che dietro questi numeri ci siano molte false partite Iva

«Avanti così!», ha scritto sui social la ministra del Lavoro Nunzia Catalfo, davanti agli ultimi dati Istat (riferiti a ottobre), che segnano un aumento dell’occupazione dello 0,2% e una riduzione della disoccupazione dell’1,7% nell’ultimo mese. Ma la notizia, che potrebbe sembrare positiva, in realtà non lo è. E basta mettere insieme gli stessi dati forniti dall’istituto di statistica per capirlo. Se è vero che l’occupazione aumenta, è anche vero che non si tratta dei contratti stabili a cui puntava il decreto dignità grillino, ma soprattutto di lavoratori autonomi (38mila su 46mila). E chissà quante false

pc 30 novembre - Il parlamento si appresta ad affidare la fascistizzazione di internet al fascista La Russa

Il Garante della Privacy ha un ruolo cruciale. La nomina di Ignazio La Russa è da scongiurare
30 Novembre 2019

dalla stampa democratica borghese
Fabio Chiusi
valigiablu.it
Il Garante della Privacy ha un ruolo cruciale. La nomina di Ignazio La Russa è da scongiurare
Il 19 giugno scorso è scaduto il mandato di Antonello Soro come Garante Privacy. Da allora la poltrona è vacante, tra rinvii (multipli) e indiscrezioni a mezzo stampa per bruciare questo o quel nome, all’interno di un gioco politico per nulla trasparente e di norma del tutto interno alle logiche di partito, che con gli interessi degli utenti e dei cittadini ha poco o nulla a che vedere.
Il più recente rinvio parla di una data ultima del 31 dicembre 2019 per l’elezione del collegio del Garante. I suoi 4 membri, due eletti alla Camera e due al Senato, dovranno poi scegliere tra loro il presidente dell’Authority, come stabilito all’art.153 del Codice Privacy.
E pare che, finalmente, i nomi siano in dirittura d’arrivo. Scrive il Fatto Quotidiano del 29 novembre che “il presidente della Camera Roberto Fico ha invitato la presidente del Senato Elisabetta Casellati a convocare per il prossimo 17 e 18 dicembre il Parlamento in seduta congiunta” proprio per eleggere i nuovi membri del Garante Privacy, insieme a quelli dell’Agcom a loro volta in attesa.
Da giorni, poi, indiscrezioni — pubblicate dallo stesso Fatto Quotidiano e confermate a Valigia Blu da diverse fonti qualificate — vogliono che ci sia anche un favorito: il senatore di Fratelli d’Italia Ignazio La Russa. A cui potrebbe bastare anche un pareggio, tra i quattro del nuovo collegio: in quel caso, scrive il CorCom, “sarà eletto il più anziano”.
Le fonti interpellate, da diversi punti di osservazione privilegiati, concordano: a meno di un ennesimo incredibile colpo di scena, sarà proprio lui il nuovo Garante — tecnicamente, proprio grazie all’anzianità.

Ora, tutto questo impone una riflessione.
La nostra è un’era in cui i dati sono entrati in ogni cosa. Algoritmi decidono, sempre più in

pc 30 novembre - Non solo Fridays For Future: "stiamo trasformando il Black Friday in Block Friday, è un simbolo del capitalismo"

PARIGI (Reuters) - Gli attivisti hanno organizzato proteste contro il rivenditore online Amazon in Francia venerdì e hanno cercato di bloccare un centro commerciale a Parigi, denunciando lo sfrenato consumismo, la frenesia dello shopping del Black Friday statunitense che si è diffusa sulle coste europee.
Bloccato l'ingresso del centro commerciale Westfield Les 4 Temps come parte di una giornata di protesta per denunciare l'annuale frenesia dello shopping del Black Friday presso il quartiere finanziario e commerciale di La Defense a Puteaux vicino a Parigi, Francia, 29 novembre 2019. lo slogan recita "Bruciamo il capitalismo, non il petrolio".


Fridays For Future vs Black Friday: bloccata la via dello shopping a Torino
Tre cortei a Torino hanno paralizzato il centro nel giorno dello sciopero globale per l’ambiente. Il più partecipato, composto da circa 1300 studenti, ha raggiunto via Roma, la strada dello shopping torinese, dove oggi sono in corso le vendite sottocosto per il black friday. Alcuni manifestanti hanno chiuso simbolicamente la strada con del nastro bianco e rosso.

Firenze. Il Block Friday blocca lo shopping

A Bologna 3.000 persone hanno partecipato al corteo, partito da piazza XX Settembre, dietro uno striscione che portava la scritta "Block the Planet, Block Friday". Sanzionati un negozio di Zara e un Amazon Locker per denunciare gli effetti sull'ambiente  e sui lavoratori da parte del Black Friday.

pc 30 novembre - Controllare la Libia significa controllare il petrolio. Le truppe italiane al servizio dell'ENI nella guerra imperialista per il controllo delle materie prime

A Misurata un contingente italiano di oltre 300 uomini.
Dopo i droni abbattuti, uno italiano e uno USA, Haftar ha chiesto scusa solo agli Usa e non agli italiani, e ha bombardato i miliziani alleati di Tripoli che andavano a difendere i pozzi di El Feel, il più importante campo petrolifero dall’Eni in Libia.

Schierati in Libia dei contractor russi della Compagnia Wagner al servizio di Mosca, stato imperialista che ha forti e storici legami con l’Eni, e che ritiene che gli italiani possano contribuire a stabilizzare la Libia e a limitare le pretese energetiche della altre potenze visto che proprio l’Eni continua a fornire l’80% dell’energia ed è una compagnia chiave per lo sfruttamento del gas nel Mediterraneo orientale.
Anche grazie ai mercenari russi, l’Lna riesce ancora a controllare l’80% del territorio libico, con il sostegno dell’Egitto, degli Emirati e più timidamente della Francia.
Ai primi di dicembre è previsto a Roma l’arrivo del ministro degli Esteri russo Lavrov, in un primo momento accompagnato anche dal ministro per la difesa russo Shoigu intenzionato a incontrare i nostri vertici in vista anche della conferenza di Berlino sulla Libia. 

Haftar sta negoziando con gli Usa su tutto, dal petrolio agli aspetti politico-militari.

"Haftar è stato esplicito nell’affermare di non volere la cooperazione con l’Italia mentre la Russia, che ha forti e storici legami con l’Eni, ritiene che gli italiani possano contribuire a stabilizzare la Libia e a limitare le pretese energetiche della altre potenze visto che proprio l’Eni continua a fornire l’80% dell’energia ed è una compagnia chiave per lo sfruttamento del gas nel Mediterraneo orientale (ilmanifesto 29.11.2019 Alberto Negri)."


la mappa del petrolio

pc 30 novembre - NUOVO NUMERO DEL GIORNALE PROLETARI COMUNISTI - per richiederlo: pcro.red@gmail.com

pc 30 novembre - "Lanciamo una molotov all’Anpi" - il riciclo dei gruppi neonazisti.. e neo fascisti è un riciclo armato

Esso avviene all'ombra di Salvini e del suo stato in formazione e nell'apparato stesso dello Stato borghese - il tutto si chiama moderno fascismo - benchè anche a sinistra, pure 'estrema', si banalizza per difendere e diffondere elettoralismo, pacificismo, economicismo

Le notizie dalla stampa borghese
Trovati fucili e pistole nella casa del nazi albese finito nell’inchiesta “Ombre Nere”
Si conoscevano via internet nella chat «Militia», volevano costituire un movimento filonazi, xenofobo, antisemita: il «Partito Nazionalsocialista Italiano dei Lavoratori». Con struttura interna, responsabili territoriali, simbolo e programma dichiaratamente negazionista. All’alba di ieri i poliziotti (Digos, Postale, artificieri, con unità cinofile) si sono presentati anche in un cascinale di Langa, dove abita un pregiudicato di 32 anni. In casa aveva materiale di propaganda nazista e soprattutto fucili e pistole (anche ad aria compressa), spade katana, machete, balestre, tirapugni, un
fucile d’assalto M16 ad aria compressa. Tutto sequestrato. Ma le perquisizioni sono avvenute anche

pc 30 novembre - ILVA/TARANTO: SULLO SCIOPERO USB E MANIFESTAZIONE DEL 29 NOVEMBRE - LA SCELTA VERA...


Ieri sciopero e manifestazione indette dal Usb e da una parte dell’arcipelago ambientalista a Taranto, in occasione della nuova mobilitazione del venerdì di Friday for future.
Lo sciopero ha avuto una modesta riuscita in termini di partecipazione effettiva degli operai e naturalmente ha scontato le manovre tradizionali della direzione ArcelorMittal rispetto a scioperi non confederali: un incremento delle comandate e una pressione alla non partecipazione. Questo anche nelle imprese dell’appalto in cui, tranne alla Pellegrini, in generale lo sciopero non ha mobilitato gli operai.
Al mattino vi era stata una forte presenza ai cancelli di circa un centinaio di ambientalisti e studenti, insieme ad attivisti del Usb, che in particolare alla portineria D si è espressa con comizi volanti e anche con un cordone volto a premere sugli operai perchè non entrassero.
Tutto questo obiettivamente dimostra come da un lato cresca la mobilitazione e dall'altro le contraddizioni a fronte della nuova fase dell’azione di ArcelorMittal e governo.
Detto questo però sono fasulli i numeri che dà l’Usb (il 60%, di partecipazione degli operai allo sciopero non corrispondono affatto alla realtà). E questo è un cattivo costume. E odiosi e stupidi sono stati gli attacchi agli operai che entravano da parte delle espressioni più cialtrone della piccola borghesia ambientalista - Vergognatevi”, hanno urlato ai lavoratori che smarcavano il badge alcuni manifestanti, che hanno poi diffuso un video sui social. C’è chi ha chiamato gli operai che entravano “burattini” e “pecore; con Francesco Rizzo Usb che ha cercato di salvare "capra e cavoli": "l’intento non era “forzare” le persone, che possono entrare tranquillamente, ma faranno i conti con la propria coscienza”.
Lo sciopero è importante perché chiama gli operai a prendere posizione e a scendere in campo. Ma lo sciopero deve avvenire su posizione di classe, perchè gli operai non vengano schiacciati dai ricatti di padrone e governo, del sindacalismo aziendalista e dai "ricatti morali" di parte dell’arcipelago ambientalista, a cui di recente si è accodata la stessa Usb, come prima la Flmu/Cub; questo ha già provocato dei danni, finisce per esercitare sugli operai una pressione per metterli in difesa e rendergli più difficile lo sviluppo della propria autonoma posizione di classe nella lotta per il lavoro e la salute. 

Lo Slai cobas sc non ha aderito allo sciopero, perché il suo lavoro è altro: in fabbrica per elevare la

pc 30 novembre - Morti da amianto alla Fiat, nessun colpevole

All'ombra dei governi fascio/populisti al servizio dei padroni, nel cui ciclo va inserito anche il molto temporaneo governo Conte PD/M5 Stelle, c'è il ritorno alla grande della magistratura del padrone che assolve i padroni assassini
Sarà quindi un bene per tutti ritornare a slogan in voga nell'autunno caldo di 50 anni fa:
L'unica giustizia è quella proletaria!
Lo Stato borghese si abbatte e non si cambia

Se ne parla al convegno di Milano 13-14-15 dicembre - info pcro.red@gmail.com

La notizia

La Procura di Torino chiede l’archiviazione per Carlo De Benedetti, Romiti e Gabetti (scomparso a maggio)
Ci si ammalava e si moriva per amianto alla Fiat — tra gli Anni Cinquanta e Settanta — ma nessuno andrà a processo, per lesioni e omicidio colposi, i reati ipotizzati dall’inchiesta: la Procura di Torino ha infatti chiesto l’archiviazione per Carlo De Benedetti, 85 anni, Cesare Romiti, 96, e Gianluigi Gabetti, scomparso nel maggio scorso. Sulla decisione del pubblico ministero Alessandro Aghemo pesa la prescrizione e il fatto che i manager furono in carica troppo poco tempo, per poter far risalire a loro qualsiasi responsabilità penale. Un atto cui si opporranno, davanti al Gip, i legali di parte civile. Escluso Gabetti, ovviamente, il cui decesso comporta l’estinzioni delle accuse. «Le indagini della Procura — dice l’avvocato Ezio Bonanni, che tutela alcuni famigliari delle vittime ed è presidente dell’Osservatorio nazionale amianto — hanno accertato la sussistenza del nesso di causalità tra la diagnosi di mesotelioma dell’operaio e la sua attività lavorativa. Proseguiremo l’azione anche in sede civile».    

pc 30 novembre - Celebrazione del centenario della Fondazione della Terza Internazionale Comunista in BanglaDesh

pc 30 novembre - 1 - Finestre sul convegno di Milano sull'Autunno caldo 1969 - 13/14/15 dicembre a Panetteria Occupata via Conte rosso 20 zona lambrate Milano - info pcro.red@gmail.com

Nel corso del Convegno affrontate in parallelo negli interventi alcune questioni chiave dell'attuale movimento proletario, popolare, rivoluzionario

1
Una compagna di Soccorso Rosso Proletario facendo riferimenti al movimento di lotta contro la repressione e di solidarietà ai compagni in carcere in quell'anno - va considerato che dopo la strage di Piazza Fontana vi fu nelle settimane immediatamente seguenti una delle più grandi ondate repressive della storia del nostro paese - traccerà alcune lezioni e parole d'ordini utili alla battaglia oggi contro la repressione e sul carcere, guardando ai limiti dell'attuale movimento in corso.
Naturalmente si tratta di un  intervento aperto e volto al dibattito e al confronto con tutti i compagni e realtà organizzate sul tema che vorranno intervenire

 No, no, no, non si può più dormire...

venerdì 29 novembre 2019

pc 29 novembre - Fabbriche Bergamo: entra nel vivo la campagna per il convegno per un nuovo Autunno Caldo



pc 29 novembre - Verso il 50° anniversario della strage di Stato di piazza Fontana - manifestazione e convegno a Milano

Luna rossa

Il pomeriggio del dodici dicembre

in piazza del Duomo ce l'abete illuminato;

ma in via del Corso non ci sono le luci,

per l'Autunno caldo il comune le ha levate.


In piazza Fontana il traffico è animato,

c'è il mercatino degli agricoltori.

Sull'autobus a Milano in poche ore,

la testa nel bavero del cappotto alzato.


Bisogna fare tutto molto in fretta

perché la banca chiude gli sportelli;

oh come tutto vola così in fretta

risparmia gente tutto così in fretta


 No, no, no, non si può più dormire

 la luna è rossa e rossa di violenza!

 Bisogna piangere insonni per capire

 che l'ultima giustizia borghese si è spenta!


Scende Dicembre sopra la sera,

sopra la gente che parla di Natale;

se questa vita avrà un futuro

metterò casa potrà anche andare.


Dice la gente che in piazza Fontana

forse è scoppiata una caldaia;

là nella piazza 16 morti

li benediva un cardinale


 No, no, no, non si può più dormire...

Notti di sangue e di terrore

scendono a valle sul mio paese;

chi pagherà le vittime innocenti?

chi darà vita a Pinelli il ferroviere?


Ieri ho sognato il mio padrone

a una riunione confidenziale;

si son levati tutti il cappello

prima di fare questo macello.


No, no, no, non si può più dormire...


Sulla montagna dei martiri nostri,

tanto giurando su Gramsci e Matteotti;

sull'operaio caduto in cantiere,

su tutti i compagni in carcere sepolti


Come un vecchio discende il fascismo,

succhia la vita ad ogni gioventù;

ma non sentite l'urlo sulla barricata

La classe operaia l'attenderà armata!


 No, no, no, non si può più dormire...

 No, no, no, non si può più dormire...

pc 29 novembre - India 2-8 dicembre - il PCI Maoista celebra il 19° anniversario della fondazione dell'Esercito popolare (PLGA)









INDIA: Llamado del camarada Jagan, portavoz del Comité de Talengana del PCI (maoista) ha celebrar la "Semana del EGPL"

El portavoz del Comité de CPI (Maoísta) Telangana, Jagan, instó a las personas en las aldeas a celebrar el 19º día de formación del Ejército de Guerrilla de Liberación Popular (PLGA) del 2 al 8 de diciembre. En una carta enviada a las organizaciones de noticias el domingo por la noche, dijo que las celebraciones debe llevarse a cabo en pueblos y ciudades organizando seminarios, reuniones y manifestaciones durante la semana. Cabe señalar que los maoístas observan la Semana PLGA en honor de los líderes asesinados del ala armada del CPI (maoísta).

Alegó que el BJP, que llegó al poder en el centro por segunda vez, ha liberado a las fuerzas fascistas hindúes. Como resultado, los ataques contra los dalit, los adivasis y las minorías religiosas se han generalizado en todo el país.

El líder de Naxal dijo el 26 de agosto que se celebró en Nueva Delhi una reunión de los ministros principales de los estados afectados por los maoístas bajo la presidencia del ministro del Interior, Amit Shah. La reunión anunció un plan de acción de tres años para crear una India libre de Naxal. 

De hecho, la agenda de crear una "India libre de Naxal" tenía por objeto crear una nación fascista y dar fuerza a las fuerzas explotadoras, feudales, burguesas y capitalistas.

"La juventud del país debería unirse al partido y resistir tales fuerzas", dijo
.

CPI Maoist Calls On Supporters To Celebrate The 19th Anniversary Of PLGA’s Foundation


The CPI (Maoist) Telangana Committee spokesperson Jagan urged people in villages to celebrate the 19th formation day of People’s Liberation Guerilla Army (PLGA) from December 2 to 8. In a letter released to the news organizations late on Sunday night, he said the celebrations should be conducted in villages and towns by organizing seminars, meetings and rallies during the week. It might be noted that the Maoists observe the PLGA Week in honor of the slain leaders of the CPI (Maoist) armed wing.
He alleged that the BJP coming to power at the centre for the second time has set loose the Hindu Fascist forces. As a result, attacks on Dalits, Adivasis and religious minorities have become rampant across the nation.
The Naxal leader said on August 26, a meeting of the Chief Ministers of Maoist-affected States was held in New Delhi under the chairmanship of Home Minister Amit Shah. The meeting announced a three-year action plan towards creating a Naxal-free India. The agenda of creating a ‘Naxal-free India’ was in fact meant to create a Fascist nation and to give strength to exploitative, feudal, bourgeois and capitalist forces.
“The youth of the country should join the party and resist such forces,” he said.

pc 29 novembre - Oggi esce il nuovo numero di proletari comunisti - info pcro.red@gmail.com

pc 29 novembre - Taranto 29 novembre - non si sciopera per la chiusura della fabbrica e sotto l'egemonia dell'ambientalismo piccolo borghese

 Slai cobas per il sindacato di classe Taranto

La piattaforma dei lavoratori deve essere una sola e senza la lotta non si può ottenere

Nessuna chiusura/nessun esubero con un piano serio per il rientro dei cassintegrati - nelle ditte dell'appalto, salvaguardia di lavoro, salari e diritti – sicurezza in fabbrica, con una postazione ispettiva permanente sotto controllo operaio, dentro l’area ilva e appalto – trattazione del problema degli eventuali esuberi con l’estensione dei benefici amianto -anche con una legge speciale TARANTO – una reale bonifica e ambientalizzazione della fabbrica a tappe forzate, con un utilizzo generale dei lavoratori, che così rientrano al lavoro tutti i cassintegrati.
Sul fronte della salute, emergenza ambientale e sanitaria con la bonifica integrale del territorio si può e si deve fare di più.
Vogliamo nuovi fondi dello Stato a sostegno - torniamo agli 8 miliardi necessari indicati nel 2012 dall'inchiesta Todisco.

pc 29 novembre - In Colombia la lotta continua

Colombia
El llamado para salir nuevamente a las calles lo hizo el Comité Nacional de Paro, el cual también comunicó que buscarán rendir homenaje a Dilan Cruz, el joven asesinado por un disparo a quemarropa de bomba lacrimógena a la cabeza.
Grandes movilizaciones se iniciaron este miércoles en las principales ciudades de Colombia en una nueva jornada de huelga general contra las políticas del narco-régimen del presidente Iván Duque, y ante la falta de acuerdo en un supuesto diálogo que inició el régimen esta semana.

Las movilizaciones se producen luego que los representantes del comité se levantaron de la mesa

pc 29 novembre - Dal Cile - un numero speciale de El pueblo sulla rivolta popolare in corso

el pueblo - chile - viva la prensa popular y democratica


pc 29 novembre - Le mani egemoniste indiane sul Sry Lanka al servizio dell'alleanza militare imperialismo USA/regime fascista indutva di Modi

pc 29 novembre - Irak - Proteste e repressione. Via le truppe imperialiste italiane da questo paese!

giovedì 28 novembre 2019

pc 29 novembre - Milano - un incontro oggi a cui invitiamo a partecipare - che anticipa i temi del Convegno di dicembre


pc 28 novembre - Roma, Italia: Ti ricordi del 15 Ottobre?!... SI! solidarietà con i compagni processati - sviluppare informazione e controinformazione SRP srpitalia@gmail.com

La storia dovrebbe essere nota; in ogni caso, 15 compagne e compagni, già condannati in 1° grado con pene da 4 mesi fino a 9 anni più il pagamento di ingenti risarcimenti a beneficio di Ministeri (Ministero degli Interni, Ministero della Difesa, Ministero dell’Economia), banche (Banca Popolare del Lazio),Comune di Roma e aziende municipalizzate (ATAC e AMA), per reati che vanno dalla resistenza pluriaggravata a Pubblico Ufficiale al tentato omicidio (solo per alcuni), oltre e in aggiunta al reato di devastazione e saccheggio, stanno affrontando il 2° grado di giudizio tentando l’impresa: demolire l’impianto accusatorio teso a dimostrare la sussistenza di una pianificazione premeditata dietro all’esplosione di rabbia, collettiva, di quella giornata.Premeditazione che, sino ad ora, ha blindato le sentenze (anche) in punto di legittimazione al ricorso del reato di devastazione e saccheggio tra i capi di imputazione e quindi condanna.

pc 28 novembre - FORMAZIONE OPERAIA - "STATO E RIVOLUZIONE" DI LENIN - UN CONTRIBUTO DAL GRUPPO DI STUDIO DI PALERMO


Lo studio di "Stato e rivoluzione" serve per comprendere meglio la questione dello Stato e del potere politico.

"Stato e rivoluzione" è un testo che deriva da una necessità oggettiva legata al periodo storico tra la prima fase del processo rivoluzionario (la cacciata dello zar in Russia e la costituzione del governo provvisorio) e la fase volta alla presa del potere definitivo da parte del partito di Lenin; necessità di lanciare un'arma contro chi aveva assunto posizioni controrivoluzionarie (vedi la "soluzione" parlamentarista ed elettorale del partito socialdemocratico tedesco con Bernstein o la questione dei cosiddetti "crediti di guerra", cioè il sostegno alla guerra nel proprio paese, relativamente alla I guerra mondiale dei partiti della II internazionale…) e di porre dei paletti precisi sul percorso rivoluzionario da portare invece fino in fondo.
Lenin compie un grande sforzo teorico che, proprio come dice lui stesso, "si deve accentuare quando i compiti pratici diventano più incombenti".

Lenin spiega esattamente cosa si intende per dittatura, sia intesa come borghese che del proletariato, una dittatura della maggioranza nel periodo di transizione dopo la presa del potere.
Lo stesso vale per il concetto di “democrazia”, nella società borghese: (essa è) sempre compressa nel ristretto quadro dello sfruttamento capitalistico e rimane sempre, in fondo, una democrazia per la

pc 28 novembre - Perchè NO alla linea e allo sciopero USB - da tarantocontro

Commenti da Usb taranto facebook che criticano le cose che si dicono nell'assemblea in corso del Usb

Mariopaolo Sami 

La lotta del sindacato deve essere in difesa della salute e della sicurezza degli operai e delle popolazioni dei quartieri limitrofi A FABBRICA APERTA, non per la chiusura della fabbrica. La riconversione è una prospettiva aleatoria che tiene gli operai lontani e li chiude sotto il controllo di Uilm, Fim e Fiom

La nazionalizzazione non è una rivendicazione sindacale di classe. Non è proprio lo Stato attraverso l'IRI ad aver creato il siderurgico di Taranto e ad averlo gestito per anni? Non è lo stato ad averlo venduto prima ai Riva e poi ad Arcelor Mittal? Non è lo stato ad aver concesso l'esimente penale? Perché mai una fabbrica nazionalizzata dovrebbe difendere gli interessi dei lavoratori? Solo i lavoratori possono farlo, con la forza della loro lotta, contro i padroni e contro questo loro Stato

Far lottare gli operai per la chiusura della fabbrica significa metterli alla coda dei comitati cittadini, in cui per il loro carattere interclassista prevale l'interesse piccolo borghese. Gli operai devono essere chiamati alla lotta in difesa del salario, della salute e della sicurezza, a fabbrica aperta e i comitati che  sostengono questa lotta devono accodarsi agli operai non viceversa. Questo deve fare un vero sindacato di classe.

I cittadini sono una categoria interclassista. I lavoratori sono una classe sociale con interessi immediati e storici, sindacali e politici, opposti e diversi dalle altre classi. La piccola borghesia vuole vivere di turismo e non gliene frega nulla degli operai e del movimento operaio. Questo un sindacato che si dice di classe dovrebbe averlo ben chiaro.

Serve la forza dei lavoratori per difendere salute e sicurezza. Se rivendichi la chiusura i lavoratori li allontani e li butti nelle braccia dei sindacati di regime.

 Ti ripeto: solo la forza operaia può portare a dei risultati. E Usb con la rivendicazione della chiusura si aliena la possibilità di organizzare i lavoratori. La fabbrica in questo modo continuerà a produrre in modo inquinante finché i padroni e questo loro Stato vorranno. La lotta da fare e difesa della salute e della sicurezza degli operaia senza rivendicare la chiusura e una riconversione aleatoria. Si deve rivendicare il salario anche per i lavoratori a casa per rinnovo e manutenzione degli impianti.

Io non sono di Taranto ma i compagni dello Slai Cobas sì e portano avanti questa che secondo me è una posizione corretta





Il problema Pasquale è che gli operai sono i soli che hanno la forza potenziale di difendere la salute loro e dei quartieri limitrofi alla fabbrica. Bisogna toglierli dal controllo dei sindacati collaborazionisti. Se rivendico la chiusura ottieni l'effetto opposto.

pc 28 novembre - L'INTERVENTO DELLO SLAI COBAS SC ALL'ASSEMBLEA DI POTERE AL POPOLO SULLA QUESTIONE ILVA/TARANTO TENUTASI A TARANTO

pc 28 novembre - SULLA QUESTIONE AMBIENTALE - PER CUI IL 29 SCENDONO IN PIAZZA TANTI GIOVANI

La questione ambientale pone il rapporto dialettico e contraddittorio tra uomo e natura e tra grande industria e proletariato, unica classe che può rivolgere la potenza delle forze produttive generate dal capitale non nella distruzione dell'umanità ma come forze al servizio dell'umanità, della ricostituzione del rapporto uomo-natura, una volta liberate dalle catene del capitale.
NOCIVO E' IL CAPITALE NON LA FABBRICA

"Il capitale (…) nel suo movimento effettuale viene influenzato dalla prospettiva di un futuro imputridimento dell'umanità e di uno spopolamento infine incontenibile né più né meno di quanto su di esso influisca la possibilità della caduta della terra sul sole. Tutti sanno che in ogni imbroglio speculativo sulle azioni una volta o l'altra deve scoppiare il temporale, ma ciascuno spera che il fulmine cada sulla testa del suo prossimo, e non prima che egli abbia raccolto e portato al sicuro la pioggia d'oro. Après moi le deluge! è il motto di ogni capitalista e di ogni nazione capitalistica. Quindi il capitale non ha riguardi per la salute e la durata della vita del lavoratore, quando non sia costretto a tali riguardi dalla società. (…) Ma, considerando il fenomeno nel suo complesso, tutto ciò non dipende neppure dalla buona o cattiva volontà del capitalista singolo. La libera concorrenza fa valere leggi immanenti della produzione capitalistica come legge coercitiva esterna nei confronti del capitalista singolo".
K. Marx, F. Engels, Opere XXXI. Il capitale, La città del sole, Napoli 2011, p. 293

«La grande industria moderna ha creato da una parte un proletariato, una classe che per la prima volta nella storia può porre l'esigenza dell'abolizione non di questa o di quella particolare organizzazione di classe, o di questo o di quel privilegio particolare di classe, ma delle classi in generale (…). E dal fatto che la stessa grande industria, dall'altra parte, ha creato nella borghesia una classe che possiede il monopolio di tutti i mezzi di produzione e i mezzi di sussistenza, ma che, in ogni periodo di ascesa vertiginosa e in ogni crisi che lo segue, dimostra di essere incapace di dominare ancora in avvenire le forze produttive che, crescendo, sono sfuggite al suo potere; una classe sotto la cui guida la società corre verso la rovina, come una locomotiva il cui macchinista è troppo debole per aprire le valvole di sicurezza che si sono bloccate. In altri termini proviene dal fatto che sia le forze produttive create dal moderno modo di produzione capitalistico, sia anche il sistema di distribuzione dei beni da esso creato, sono caduti in flagrante contraddizione con quello stesso modo di produzione e precisamente in tal modo che, a meno che tutta la società moderna debba andare in rovina, deve aver luogo un rivoluzionamento del modo di produzione e di distribuzione che elimini tutte le differenze di classe. Su questo fatto materiale, tangibile, che, in una forma più o meno chiara, ma con necessità irresistibile, si impone alla mente dei proletari sfruttati, su questo fatto e non sulle idee che questo o quel filosofo in pantofole hanno del giusto e dell'ingiusto, si fonda la certezza di vittoria del socialismo moderno». 

F. Engelg, Antidüring, a cura di V. Gerrattana, Editori riuniti, Roma 19712, p. 167-168

pc 28 novembre - L'India del regime fascista 'indutva' di Modi e la crisi - un contributo

stralci

L'economia è in recessione virtuale: il governo Modi lo nega spudoratamente
Sitaram Yechury | peoplesdemocracy.in
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
24/11/2019

Il primo giorno della sessione invernale del Parlamento, il ministro delle Finanze ha dichiarato che, sebbene il sistema economico sia rallentato, siamo vicini all'obiettivo di realizzare un'economia di 5 mila miliardi di dollari entro il 2025.  Al tasso di crescita attuale, nonostante tutti i dati sfumati e gli sforzi per dimostrare la ripresa dell'economia, la realtà è che la crescita dell'India sta diminuendo costantemente e pericolosamente.

Il NCAER ha stimato il tasso di crescita attuale al di sotto del 5 per cento (4,9 per cento).  Il PTI aveva fatto uscire un articolo il 31 ottobre che riportava una valutazione di un think tank americano (Centro per lo sviluppo globale) per la quale la crescita dell'India è in zona appena positiva.  Anche

pc 28 novembre - La guerra interimperialista per il controllo delle materie prime - Un contributo

La Cina, gli USA e la geopolitica del Litio
F. William Engdahl * | globalresearch.ca
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
19/11/2019

Da diversi anni, dopo la richiesta globale di sviluppo su larga scala dei veicoli elettrici, l'elemento Litio è diventato un metallo strategico. La domanda è al momento enorme in Cina, nell'UE e negli Stati Uniti, e l'esigenza di garantire il controllo sulle forniture di litio sta già dando alla luce una propria geopolitica, non diversamente da quella legata al controllo del petrolio.

La Cina si sposta verso fonti sicure
Per la Cina, che ha fissato tra i suoi obiettivi importanti quello di diventare il più grande produttore mondiale di veicoli elettrici, lo sviluppo di materiali per batterie al litio è una priorità per il tredicesimo piano quinquennale (2016-20). Anche se la Cina ha le proprie riserve di litio, la scorta è limitata, e il paese è sbarcato all'estero per assicurarsi diritti di estrazione mineraria del materiale.

In Australia, la società cinese Talison Lithium, controllata da Tianqi, possiede le riserve di Spodumene, le più grandi e di più alta qualità del mondo, nel Greenbushes, in Australia occidentale,

pc 28 novembre - Il processo infinito Eternit di Casale Monferrato

Casale Monferrato: Eternit bis, si ritorna in aula, per 392 vittime udienza a gennaio

A 10 anni dall’inizio del primo storico processo, la procura di Vercelli contesta a Schmidheiny l’omicidio volontario
CASALE MONFERRATO. Tra pochi giorni, ricorre il decimo anniversario dell’inizio del maxiprocesso Eternit a Torino: era il 10 dicembre 2009. Fu il processo dei grandi numeri (migliaia di parti lese, tra malati ed eredi delle vittime, più enti e associazioni), del dolore e della fiducia nella giustizia. A ogni udienza, decine e decine di casalesi presenziavano, in silenzio, ognuno con l’intima speranza di raggiungere la verità. La prescrizione decretata 5 anni dopo dalla Cassazione (dopo le sentenze di condanna per disastro doloso nei primi due processi di merito) suscitò delusione, sofferenza e rabbia.

Ora si riparte, con un altro processo di grandi numeri. Un grosso numero sopra a tutti: 392 i nomi delle vittime casalesi dell’amianto elencati nel fascicolo del procedimento penale Eternit Bis contro l’imputato Stephan Schmidheiny. È solo un campione del dato reale: i morti di

pc 28 novembre - "Non devono pagare sempre i soliti, gli operai, le masse popolari"

Durante il programma tv "Carta Bianca" il delegato sindacale della fabbrica Embraco racconta la vicenda della sua azienda 

"Non devono pagare sempre i soliti, gli operai, le masse popolari". Sono bastate poche parole per far partire uno scrociante applauso negli studi televisivi di "Carta Bianca". Le ha pronunciate Daniele Barbuto, delegato sindacale della ex Embraco, rivolgendosi al capo della Lega, Matteo Salvini.
L'ex ministro dell'Interno era l'ospite della trasmissione di Raitre. A un certo punto Barbuto è intervenuto per raccontato gli ultimi sviluppi della vicenda che riguarda la sua azienda, con 400 lavoratori che temono per il proprio futuro a causa dell'empasse della Ventures, la società che avrebbe dovuto rilanciare la fabbrica di Riva di Chieri ma che dopo un anno non ha ancora avviato la produzione ma in compenso ha già prosciugato una parte consistente delle risorse che sarebbero servite a reindustrializzare il sito produttivo. Di fronte al racconto, Salvini l'ha buttata lì: "Non so se al ministero sia stato fatto tutto il necessario per far mantenere gli impegni" alla Ventures. L'operaio torinese ha ribattuto con flemma: "Il governo che ha avallato l'operazione è stato quello in cui era ministro Calenda, il problema è stato che il governo subito dopo, quello in cui c'era anche lei, doveva fare i controlli che non ha fatto. Ora il governo sta prendendo tempo, ma noi non ne abbiamo più

pc 28 novembre - NON DIMENTICARE MAI: 28/11/1977 Benedetto Petrone operaio comunista 18 anni


La sera del 28 una nutrita squadra di fascisti esce dalla sede Passaquindici del Msi, con in mano mazze ed in tasca alcuni coltelli.
L'agguato è premeditato: si dirigono verso Bari Vecchia con l'obiettivo di colpire alcuni capi del movimento studentesco. Il gruppo viene però avvistato da una ragazza che corre al bar del borgo vecchio dove si trovano i compagni. I fascisti tentano di avvicinarsi al locale ma vengono immediatamente messi in fuga per i vicoli della città. Arrivati nella piazza della prefettura, nel pieno centro cittadino, i fascisti vedono tre ragazzi, tra cui c'è Benedetto Petrone. I tre ragazzi cercano di

pc 28 novembre - La complicità italiana ed europea di fronte alla violazione dei diritti umani in Cile

Il prossimo numero del giornale proletari comunisti in uscita conterrà un articolo sul "Cile-come ai tempi di Pinochet- morti/stupri e torture"

Alessandra C.
da Dinamopress
novembre 28, 2019
Mentre il governo italiano esprime totale solidarietà al Presidente Piñera, Human Rights Watch denuncia la continua violazione di diritti umani durante le proteste che hanno colpito il Paese

«La mia visita in Cile del 5-7 novembre, ha voluto esprimere a nome del Governo italiano un messaggio di particolare vicinanza e solidarietà al popolo e alle istituzioni di questo Paese», così inizia il comunicato della vice ministra degli Esteri italiana Marina Sereni – consultabile sul sito www.esteri.it – davanti alla grave situazione che si sta vivendo nel Paese sudamericano.
La vice-ministra  ha condannato ogni tipo di violenza ma non ha fatto nessuna menzione alla violazione dei diritti umani da parte delle forze dell’ordine cilene, aggiungendo che «Il fatto che il

pc 28 novembre - L'imperialismo italiano, con l'ENI in prima fila, in cerca di nuove fonti di approvvigionamento energetico: il governo Conte bis, oltre il SI al TAP, firma l'intesa con la Grecia per il gasdotto Eastmed..

....sempre all'insegna della corruzione, della criminalità e del disastro ambientale, connaturate al profitto capitalista.

Dal movimento NO TAP: dopo il terremoto in Albania di questa notte, quali effetti potrebbe avere sul gasdotto TAP un evento del genere?

Sulle energie rinnovabili dipenderanno nuove alleanze interimperialistiche per gli stati imperialisti europei.




Il gasdotto Eastmed è al centro dell'area geopolitica strategica euromediterranea e mediorientale dominata dal quadrumvirato sul gas composto da Israele, Grecia, Cipro ed Egitto (con i favori degli Usa ed osteggiato dalla Turchia), alternativo alla dipendenza russa..
In una prima fase, il governo italiano, in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico del Politecnico di Bari, aveva sottolineato la contrarietà non all’infrastruttura in sé ma solamente al tratto finale che porterebbe sulle coste salentine il secondo gasdotto, dopo quello del Tap. “Sicuramente in questo momento il governo non ha alcuna sensibilità per realizzare un tatto finale quale Poseidon originariamente progettato”, erano state le parole di Conte (Poseidon è il gasdotto di collegamento offshore tra Grecia ed Italia. Nasce come l’ultimo tratto del gasdotto EastMed, e dovrebbe avere una lunghezza approssimativa di 200km lungo il Mar Ionio).

Dopo l’incontro di ieri a Palazzo Chigi tra il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ed il premier ellenico, Kyriakos Mitsotakis, ora c'è stata la firma dell'accordo tra il ministro Patuanelli e il sottosegretario greco all’energia Thomas: “La firma del Memorandum con il governo ellenico – ha dichiarato il ministro Patuanelli – pone le basi di una più stretta cooperazione tra i due Paesi nello strategico settore dell’energia, contribuendo così all’Unione energetica europea. Sarà ora possibile rafforzare la collaborazione tra i gestori dei sistemi di trasmissione e distribuzione del gas e dell’elettricità dei due Paesi, mediante nuovi accordi di cooperazione e partenariati strategici industriali, anche in vista del piano di privatizzazione del governo greco”. 
Le imprese italiane correranno a fare profitti sulla costruzione di un impianto sotterraneo di stoccaggio del gas in Grecia, oltre a quelli sulle altre reti di distribuzione di elettricità.
L’Eastmed sarà in assoluto il gasdotto più lungo grazie alle sue 1.250 miglia attraverso condotte terrestri e sottomarine, del costo di sei miliardi di euro. Una mega infrastruttura capace di trasportare fino a 20 miliardi di metri cubi di gas all’anno anche per via del fabbisogno europeo, che accusa un trend di crescita di 100 miliardi di metri cubi annui entro il 2030. Il primo tratto si snoderà a circa 170 chilometri dalla costa meridionale di Cipro e si estenderà per duemila chilometri fino a Otranto (stando al progetto iniziale), attraverso Creta e la Grecia continentale. I lavori dureranno cinque anni.


pc 28 novembre - Fascisti e neonazisti armati cresciuti all'ombra di Salvini e del fascio/populismo

Volevano costituire un partito neonazista: 19 perquisizioni in tutta Italia. C’è anche uno ‘ndranghetista ex referente di Forza Nuova

Volevano costituire un partito neonazista: 19 perquisizioni in tutta Italia. C’è anche uno ‘ndranghetista ex referente di Forza Nuova

Dalle indagini è emerso anche che alcuni degli accusati avevano fatto riferimento a una disponibilità di armi ed esplosivi e avevano condotto attività di reclutamento attraverso i propri account social. Ai vertici una donna padovana di 50 anni: si faceva chiamare 'Sergente maggiore di Hitler'


pc 28 novembre - Il partito di Renzi è il partito degli affari e dei privilegi personali

pc 28 novembre - Verso il 50° anniversario della strage di Stato di piazza Fontana - manifestazione e convegno a Milano

Luna rossa
Il pomeriggio del 12 Dicembre
in piazza del Duomo ce l'avete illuminato
ma in via del Corso non ci sono le luci
per l'Autunno caldo il comune le ha levate
In piazza Fontana il traffico è animato
c'è il mercatino degli agricoltori
sull'autobus a Milano in poche ore
la testa nel bavero del cappotto alzato
Bisogna fare tutto molto in fretta
perché la banca chiude gli sportelli
oh come tutto vola così in fretta
risparmi e gente tutto così in fretta
No, no, no, non si può più dormire
la luna è rossa e rossa di violenza
bisogna piangere i sogni per capire
che l'unica giustizia borghese si è spenta
scende dicembre sopra la sera
sopra la gente che parla di Natale
se questa vita avrà un futuro
metterò casa potrà anche andare
Dice la gente che in piazza Fontana
forse è scoppiata una caldaia
là nella piazza 16 morti
li benediva un cardinale
No, no, no, non si può più dormire
la luna è rossa e rossa di violenza
bisogna piangere i sogni per capire
che l'unica giustizia borghese si è spenta
Notti di sangue e di terrore
scendono a valle sul mio paese
chi pagherà le vittime innocenti?
chi darà vita a Pinelli il ferroviere?
Ieri ho sognato il mio padrone
a una riunione confidenziale
si son levati tutti il cappello
prima di fare questo macello
No, no, no, non si può più dormire
la luna è rossa e rossa di violenza
bisogna piangere i sogni per capire
che l'unica giustizia borghese si è spenta
Sulla montagna dei martiri nostri
tanto giurando su Gramsci e Matteotti
sull'operaio caduto in cantiere
su tutti i compagni in carcere sepolti
Come un vecchio discende il fascismo
succhia la vita ad ogni gioventù
ma non sentite il grido sulla barricata
la classe operaia continua la sua lotta!
No, no, no, non si può più dormire
la luna è rossa e rossa di violenza
bisogna piangere i sogni per capire
che l'unica giustizia borghese si è spenta
No, no, no, non si può più dormire
la luna è rossa e rossa di violenza
bisogna piangere i sogni per capire
che l'unica giustizia borghese si è spenta.

pc 28 novembre - IMMAGINI DA MADRID DELLA MANIFESTAZIONE DELLE DONNE PER IL 25 NOVEMBRE



mercoledì 27 novembre 2019

pc 27 novembre - Le truppe imperialiste francesi in Mali seminano vento raccolgono tempesta!

da  la cause du peuple

Mali : 13 soldats français meurent dans un pays où ils n’avaient rien à faire



Dans la nuit du 25 au 26 novembre, 13 soldats français sont morts au Mali dans une collision entre deux hélicoptères de l’opération Barkhane.
Si cet accident a eu lieu, c’est car l’État impérialiste français est engagé depuis 2013 dans une opération militaire au Mali. Officiellement, l’opération vise à « libérer le pays de la menace djihadiste » et à permettre l’émergence d’un « processus politique démocratique ». En réalité, cette opération vise en premier lieu à protéger les intérêts de la bourgeoisie impérialiste française dans la région et à permettre le maintien au pouvoir au Mali d’un régime compradore favorable aux intérêts impérialistes français. En effet, pour écouler des marchandises sur le marché malien, la bourgeoisie française a besoin que le régime malien lui soit favorable et que le pays soit stable. De même, pour