sabato 6 giugno 2020

pc 6 giugno - "Facciamo pagare la crisi/pandemia del sistema capitalista ai padroni, governi" - In piazza a Palermo nella giornata nazionale di lotta lanciata dal Patto d'Azione

Una manifestazione che ha visto scendere in piazza lavoratori e lavoratrici della scuola, sanità, precari coop sociali dello Slai Cobas per il sc, donne proletarie del Movimento Femminista Proletario Rivoluzionario, lavoratori della Cub Flaica, lavoratrici Call Center, compagni e compagne di Proletari Comunisti, del Fronte della Gioventù Comunista, di Potere al popolo, del Partito Comunista dei lavoratori...

Tanti gli interventi al megafono, gli slogan che hanno portato in piazza con forza l'ampia denuncia contro il sistema capitalistico nei suoi diversi aspetti che è la causa vera dello sfruttamento e oppressione dei proletari e delle masse popolari, che riserva solo  miseria, precarietà, disoccupazione, morti sul lavoro, pandemie, guerre imperialiste, repressione... e che non può in alcun modo essere riformato ma solo rovesciato.
In questo attacco alla classe a 360 gradi è necessario rispondere colpo su colpo a 360 gradi unendo le diverse lotte dalle fabbriche, ai posti di lavoro, alle scuole, ai quartieri popolari... in un fronte unico di classe. 

La manifestazione si è aperta con un saluto solidale e applausi verso le lotte in corso negli USA a seguito dell'uccisione di George Floyd, contro la repressione poliziesca e fascio-imperialista del governo Trump


Durante gli interventi è stato diffuso il volantino/piattaforma del Patto d'Azione per un fronte unico anticapitalista.

pc 6 giugno - Riprendiamoci le piazze in tutta italia per fare del patto d'azione una realtà - facciamo pagare la crisi ai padroni

pc 6 giugno - i padroni Italpizza querelano i sostenitori delle lotte dei lavoratori

  • Correggio. ItalPizza querela Casa del Popolo Spartaco e chi difende i lavoratori
  • Ad un anno dalla partecipazione come Casa del Popolo Spartaco, insieme con altre realtà, associazioni, partiti e sindacati, alla campagna di “consumo consapevole” in solidarietà alle lavoratrici e ai lavoratori di Italpizza, ci è stata recapitata una querela per diffamazione aggravata, per un video da noi girato che documentava un volantinaggio davanti ad un supermercato.
    In un clima che vede trattare i sacrosanti diritti delle lavoratrici e dei lavoratori come questione di ordine pubblico (in questo caso tra l’altro si sta chiedendo l’applicazione del contratto collettivo e delle norme previste) e sono continue le intimidazioni e i ricatti per chi denuncia lo sfruttamento in un’azienda da tempo militarizzata, noi rivendichiamo la nostra azione politica collettiva, in un paese che dovrebbe avere ancora la libertà di dissenso e di espressione.
    Continueremo a sostenere chi lotta per la propria dignità e i propri diritti, che sono quelli di tutta la classe lavoratrice. 

    pc 6 giugno - La farsa dello “sgombero” di Casapound

    La farsa dello “sgombero” di Casapound


    Siamo da sempre impegnati nei movimenti per la casa e in difesa attiva delle occupazioni degli immobili.
    Nell’occuparci dunque della “minaccia di sgombero” di Casapound dal lussuoso palazzo di via Napoleone III a Roma, a 100 metri dalla stazione Termini, l’unico aspetto che vogliamo tralasciare è proprio l’”occupazione abusiva”. Sappiamo benissimo che gli sgomberi riguardano soprattutto famiglie realmente senza casa e con redditi insufficienti (quando pure ci sono), oppure gli spazi sociali che offrono servizi ai quartieri circostanti.
    Non a caso, il prefetto di Roma a suo tempo nominato da Salvini, Gerarda Pantalone, ha continuato a cercare di proteggere i “fascisti del terzo millennio” obiettando a Virginia Raggi che prima di loro ci sono almeno altri 30 sgomberi da effettuare.
    Il primo di quella famosa lista che gira ormai da anni è stato effettuato nel quartiere di

    pc 6 giugno - Solidarietà con la rivolta negli USA





    Alcuni scatti dalla manifestazione a Pisa

    pc 6 giugno - ArcelorMittal. Il piano industriale è quello che ci si aspettava ed è irricevibile - la posizione portata già da ieri in fabbrica dallo Slai cobas per il sindacato di classe

    La società ArcelorMittal Italia ha inviato  al governo il nuovo piano industriale 2020-2025


    Il nuovo piano prevede, secondo le informazioni disponibili (si parla di un documento di oltre 500 pagine), di una produzione annua di sei milioni di tonnellate di acciaio tra il 2021 e almeno il 2023, rispetto alle otto previste (e prospettate dal governo) dall’accordo dello scorso marzo tra azienda e commissari straordinari di Ilva in AS per conto del governo, che pose fine alla causa civile aperta presso il tribunale di Milano. Con l’obiettivo però di tornare dal 2024-2025, o comunque dal 2026, agli 8 milioni di tonnellate annue. 
    Nel periodo transitorio, tra il 2020 e il 2023, gli esuberi prospettati dall’azienda saranno tra i 3.200 e i 3.300 in tutto il gruppo: il piano proposto al governo prevede di gestirli attraverso l’utilizzo degli ammortizzatori sociali. L’obiettivo è di tornare a 10mila lavoratori diretti entro il 2025.
    Nessuna prospettiva di reintegro per i 1600 lavoratori non assunti da ArcelorMittal nel 2018 e traghettati nella società Ilva in AS: secondo l’accordo avrebbero dovuto ricevere un’offerta di lavoro da ArcelorMittal entro il 2023.
    Se prima del biennio 2024-2025 si verificheranno impulsi positivi in particolar modo da parte del governo, con incentivazione del piano infrastrutturale, rottamazione e alzata dei dazi doganali, l’azienda si è detta disponibile a tornare sugli otto milioni annui di produzione. 
    Modifiche anche per quanto riguarda il piano ambientale: non ci sarà il revamping dell’altoforno 5 di Taranto, spento dal 2015, il più grande d’Europa e capace di pesare sul 45% della produzione. Al momento il suo restyling è accantonato, visto lo scenario del mercato dell’acciaio, in calo già del 10% prima della pandemia da Covid-19, la cui ripresa è prevista non prima del 2022 dagli esperti di settore.
    Sono confermati invece investimenti pari a 300 milioni di euro per la realizzazione di due forni elettrici, come previsto dall’accordo dello scorso marzo. 
    (Da Corriere di Taranto)

    Slai cobas per il sindacato di classe
    ArcelorMittal annuncia un nuovo piano industriale all'insegna di esuberi strutturali, cassaintegrazione permanente, intensificazione dello sfruttamento, mano libera su sicurezza e inquinamento... con in più, la partecipazione e i soldi dello Stato.

    Occorre contrapporre lotta e piattaforma operaia
    che valga ora e anche se va via Mittal 
    che non può essere quella insufficiente targata sind. confederali e USB

    Difesa di tutti i posti di lavoro - Rientro dei cassintegrati, compresi quelli in Ilva AS
    Difesa del salario – cassintegrazione al 100%
    Riduzione dell'orario di lavoro a parità di paga
    Accelerazione con organico interno dei lavori di ambientalizzazione, bonifica, risanamento impianti

    Regolazione dell'eventuale esubero solo con provvedimenti di prepensionamento dei lavoratori (amianto - 25 anni bastano) necessari nella siderurgia e a Taranto in particolare.

    Aderisci e organizzati con Slai cobas per il sindacato di classe via Livio Andronico 47 Taranto
    slaicobasta@gmail.com 3475301704 blog tarantocontro.blogspot.com

    pc 6 giugno - Alla solidarietà alle masse proletarie afroamericane in rivolta in USA va aggiunta una riflessione seria

    proletari comunisti l'ha fatta a viso aperto in uno streaming del 2 giugno:

    Minneapolis: il 'vento dell'ovest' apre la stagione calda nei paesi imperialisti 
    https://proletaricomunisti.blogspot.com/2020/06/pc-4-giugno-minneapolis-dalla-parte.html

    Ora pubblichiamo altri testi che meritano attenzione e commento, anche se in alcuni punti non sono da noi condivisi
    Un respiro profondo
    «Non andartene docile in quella buona notte
    Infuriati, infuriati contro il morire della luce»
    Dylan Thomas
    No, questa volta no. L'ennesimo omicidio di un nero da parte della polizia, avvenuto lo scorso lunedì 25 maggio a Minneapolis (Minnesota), nel «paese più libero del mondo», non passerà inosservato, non finirà anch'esso a fare numero in qualche statistica. Schiacciato sotto il peso di tre poliziotti, uno dei quali col ginocchio premuto sul suo collo, George Floyd ha inutilmente invocato pietà. Le sue ultime parole sono state: «non riesco a respirare, non riesco a respirare, per favore, signore, per favore, per favore, per favore, non riesco a respirare». Ma ai signori che compongono il braccio armato dello Stato, di qualsiasi Stato, è inutile chiedere favori. È il loro lavoro non fare respirare, calpestare e soffocare ogni slancio vitale. Si arruolano appositamente per questo, per godere del potere di togliere il respiro a chi sta sotto di loro. Vengono addestrati e pagati appositamente per questo, per impedire ogni movimento di chi sta sotto di loro. E poi, se una tale richiesta proviene per di più da un poveraccio nero ed è rivolta a sbirri bianchi, allora l'esito finale è quasi sempre scontato. Talmente scontato che l'omicidio da parte della polizia è un fatto quotidiano negli Stati Uniti,

    pc 6 giugno - Covid: SI all'inchiesta dal basso - si alla persecuzione giudiziaria dei responsabili - in particolare in Lombardia - presidente Fontana, Autorità sanitarie

    Non calamità naturale imprevedibile né tsunami ma strage epidemica colposa. Bisogna smettere di proporre rimozioni e manovre ipnotiche. Occorre guardare in faccia la realtà. Prospettive per il futuro a partire dalla riflessione critica sul passato: per affermare verità e giustizia.

    APPELLO ALL’INCHIESTA POPOLARE “DAL BASSO”
    Riflessioni dall’osservatorio del territorio della Ausl di Bologna (non la situazione peggiore) con osservazioni forse utili per tutto il territorio italiano.
    PREMESSA
    Senza dubbio siamo stati travolti dagli eventi. Via via che passavano le settimane si è fatto fatica a comprendere quali dovessero o potessero essere i punti su cui concentrare la nostra attenzione e i nostri interventi. Dopo la redazione di numerosi documenti (citati in calce e tutti reperibili anche attraverso “la bottega del barbieri”) con il tentativo infruttuoso di ottenere maggiori informazioni e dati epidemiologici dagli enti istituzionali, abbiamo comunque cercato di essere presenti soprattutto su uno dei fronti più problematici di questa guerra non dichiarata: la sicurezza nei luoghi di lavoro. Detto per inciso abbiamo appreso che presso la Ausl ha lavorato un gruppo di persone (fino a 40) specificatamente sulle indagini epidemiologiche ma i loro risultati non sono stati socializzati se non molto parzialmente. Probabilmente il Dipartimento di sanità pubblica non ha ritenuto di dover girare i nostri quesiti a questo gruppo, preferendo “non rispondere”. La logica è che i dati devono rimanere nelle mani delle istituzioni perché evidentemente i cittadini meritano di rimanere all’oscuro o, peggio, le loro richieste di accesso sono “pericolose”.
    Ci sarà da lavorare. A esempio nel confrontare i riscontri del gruppo Ausl di via Gramsci

    pc 6 giugno - L'estensione della pandemia in Perù e nelle carceri peruviane domanda la liberazione di Abimael Guzman (presidente Gonzalo)

      soccorso rosso proletario si unisce all'appello 
    condivide il  testo che segue in via di traduzione

    El Centro Brasileño de Solidariedad a los Pueblos y la Asociación Brasileña de los Abogados del Pueblo manifestamos nuestro apoyo a la solicitación de medida cautelar requerida en el inicio de abril de 2020 a favor de Abimael Guzmán, prisionero de guerra y preso político peruano, para que sea garantizado su derecho a la salud y a la vida, según la petición remitida a la Comisión Interamericana de Derechos Humanos (CIDH) - Medida Cautelar - CIDH - 0000054310

    El Profesor Abimael Guzmán Reynoso se encuentra hace 27 años preso en una celda subterránea en la base naval de Callao en absoluta situación de aislamiento. Es una persona mayor de 85 años de

    venerdì 5 giugno 2020

    pc 5 giugno - Palermo per la manifestazione del 6 giugno Piazza Pretoria ore 10,30


    AI CANTIERI NAVALI E NEI QUARTIERI POPOLARI 

    pc 5 giugno - Fincantieri lavoratori sfruttati, ma per i manager stipendi milionari”

    ...nella relazione sul bilancio che verrà presentata il 9 giugno all’assemblea di Fincantieri: l’amministratore delegato Giuseppe Bono ha incassato azioni e quote di retribuzione per un totale di 4 milioni di euro....

    ...La notizia arriva nel momento in cui un’indagine della Guardia di Finanza ci informa che alla Fincantieri di Ancona è presente una vasta rete di sfruttamento, subappalti e caporalato! E dopo che analoghe situazioni sono emerse a Marghera e Monfalcone. ...
    ....Giuseppe Bono é terzo nella classifica dei manager delle partecipate dallo stato più pagati, essendo preceduto da Descalzi dell’Eni (5,69 milioni) e da Starace dell’Enel (5,4 milioni)....
    ...Più il lavoro è stato precarizzato e impoverito più sono cresciute le retribuzioni dei manager dello sfruttamento.....
    ....Giuseppe Bono è stato confermato alla guida di Fincantieri nel 2019 con fortissima sponsorizzazione di Salvini e Meloni. Tra i meriti ci sarà quello di aver consentito un sistema di sfruttamento di migliaia di lavoratori migranti nei subappalti?...

    da una denuncia di rifondazione comunista

    pc 5 giugno - Il razzismo di casa nostra e il "Black Lives Matter" di casa nostra

    Aram, picchiata sul bus perché era nera: "Non solo Minneapolis, anche in Italia il razzismo sta crescendo"

    Tre anni fa, quindicenne, fu aggredita sul bus a Torino. Dopo l'uccisione di George Floyd pubblica un video su Instagram: "Discriminazioni inconsapevoli e diffuse, a scuola mi sono sentita dire 'ti sbianco con la candeggina se non impari'. Ma io sono nera e orgogliosa di esserlo"
    Fu vittima di un episodio di razzismo, aggredita e insultata a 15 anni da un uomo sessantenne su un bus di Torino, e dopo l'uccisione di George Floyd a Minneapolis ha deciso di pubblicare un video su Instagram per riflettere sul razzismo. "Ho deciso di fare questo video perché, a quanto pare, certa gente non ha capito che quello che sta succedendo in America succede anche in Italia".
    Aram, diciottenne italiana di origini senegalesi, giocatrice di basket a Moncalieri, alle porte di

    pc 5 giugno - Il 2 giugno a Roma - i due pesi e due misure dello stato borghese verso i fasciopopulisti e verso i proletari migranti e anticapitalisti

    Il 2 Giugno 2020 a Roma, in Largo B. Perestrello è stato organizzata dall’Associazione Dhuumcatu una manifestazione statica, regolarmente autorizzata dalla Questura di Roma, benché la stessa Associazione avesse comunicato e richiesto, nei giorni precedenti, di poter effettuare anche un breve corteo nella stessa zona, corteo prevedibilmente negato dalle forze di polizia in base alle norme vigenti regolate dal DPCM.
    La manifestazione statica si è svolta regolarmente, vi hanno partecipato circa 150 persone e si sono susseguiti vari interventi al microfono messo a disposizione dagli stessi organizzatori a chi volesse

    pc 5 giugno - CORRISPONDENZA DI UNA LAVORATRICE DELLE POSTE DI MILANO SULLO SCIOPERO DI IERI

    Ieri c’è stato uno sciopero in Poste Italiane proclamato in modo unitario dalle sigle sindacali di base
    (Si Cobas Poste, Slg cub, Cub Poste, Confederazione Cobas Poste), uno sciopero riuscito discretamente, anche se a macchia di leopardo, si sono tenuti dei presidi in 4 città Roma, Milano, Firenze, Salerno.
    I motivi che ci hanno portato allo sciopero sono numerosi e presenti da tempo in categoria: la continua e inarrestabile fuoriuscita del personale sostituito con lavoro precario continuamente sotto ricatto (continue promesse di assunzioni definitive, solo raramente mantenute), diritti disattesi con scuse burocrate, infinite (graduatorie di trasferimenti anch’esse sempre disattese, c’è chi attende da 10 anni), un'organizzazione del recapito a giorni alterni che ha causato aumenti dei carichi di lavoro più del doppio e continui disservizi per i cittadini che si vedono costretti a recarsi presso gli uffici

    pc 5 giugno - 14 MORTI SUL LAVORO IN 4 GIORNI! QUESTA EMERGENZA PER PADRONI E GOVERNO DIVENTA LA NORMALITA' DELLO SFRUTTAMENTO

    Con le due morti di ieri a Napoli, dove è morto colpito da un tubo di ferro Raimondo Martinelli nel depuratore regionale di Acerra e del pescatore morto per il ribaltamento del peschereccio a Anzio arriviamo a contare 14 morti sui luoghi di lavoro in soli 4 giorni. Sono rimasti uccisi molti più lavoratori per infortuni sul lavoro che per infortuni per il coronavirus. le altre vittime in diverse province italiane: da Napoli (quattro in 4 giorni) a Bologna, Roma, Arezzo, Treviso, poi Foggia, la Spezia, Caserta, Bologna (un altro) e Teramo. Guarda il video della poesia "morti bianche" recitata da Flavio Insinna

    pc 5 giugno - Imperialismo criminale: soldi UE a Malta e Libia per i respingimenti di uomini, donne, bambini migranti

    Soldi non a sanità ed aiuti a lavoratori e masse o a difesa dei diritti umani ma a finanziare i criminali e razzisti respingimenti in mare che i governi imperialisti europei appaltano a Malta e Libia, con accordi per il controllo dell’intero Canale di Sicilia

    Accordo Malta-Libia: insieme daranno la caccia ai migranti. Con i soldi Ue
    Nello Scavo giovedì 4 giugno 2020
    Centrali operative e pattugliamenti congiunti. Nessuna menzione al rispetto dei diritti umani. Fonti Onu: è una regolazione dei respingimenti illegali. E Roma perde il controllo del canale di Sicilia.
       
    Dopo la scoperta degli accordi segreti con Tripoli, siglati tre anni fa, Malta ha deciso di uscire allo

    pc 5 giugno - Oggi all'ArcelorMittal Taranto volantinaggio verso il 6 giugno

    6 giugno ore 18 Taranto piazza immacolata

    Portiamo in piazza in città la denuncia di quello che realmente sta accadendo con ArcelorMittal/Ilva AS su lavoro, bonifiche, ambientalizzazione, salari, salute sicurezza, diritti e complicità sindacali.

    Prima iniziativa del patto d’azione nato a livello nazionale per un fronte unito del sindacalismo classista e combattivo e movimenti di lotta anticapitalisti

    A Taranto aderisce lo slai cobas per il sindacato di classe

    Info Slaicobasta@gmail.com
    via livio andronico 47 Taranto 347-5301704
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    ArcelorMittal annuncia un nuovo piano industriale... ma sarà sempre all'insegna di esuberi strutturali, cassaintegrazione permanente, intensificazione dello sfruttamento, mano libera su sicurezza e inquinamento...
    con in più, la partecipazione e i soldi dello Stato

    Occorre contrapporre lotta e piattaforma operaia…
    che valga ora e anche se va via Mittal

    che non può essere quella insufficiente targata sind.confederali e USB


    Piattaforma dello Slai cobas per il sindacato di classe

    Difesa di tutti i posti di lavoro – cassaintegrazione al 100%
    Rientro dei cassintegrati, compresi quelli in Ilva AS
    Difesa del salario Riduzione dell'orario di lavoro a parità di paga
    Accellerazione con organico interno dei lavori di ambientalizzazione, bonifica, risanamento impianti
    Regolazione dell'eventuale esubero solo con provvedimenti di prepensionamento dei lavoratori (amianto - 25 anni bastano) necessari nella siderurgia e a Taranto in particolare.

    pc 5 giugno - Per un 19 giugno di mobilitazione nazionale contro la repressione

    Appello

    19 giugno mobilitazione nazionale contro l’uso dell’emergenza coronavirus per intensificare la repressione antiproletaria e antipopolare – l’attacco al diritto di sciopero e alla libertà di manifestazione – contro il carcere assassino e il carcere tortura – a sostegno delle lotte nelle carceri e in solidarietà con i prigionieri politici nel mondo

    A fronte della crisi economico/pandemica, frutto del modo di produzione capitalista nella fase imperialista, il governo sfrutta le lezioni dell’emergenza per imporre le leggi e gli interessi dei padroni ed affinare le armi della repressione a tutti i livelli.
    La Fase 2 per padroni e stato è all’insegna delle leggi e i provvedimenti liberticidi. Ai vari decreti e pacchetti sicurezza si aggiungono misure emergenziali, sanzioni e controllo sociale sempre più capillare, per usare il distanziamento sociale e le leggi anti-assembramento per impedire le lotte sociali e i movimenti di opposizione politica anticapitalista, antirazzista e antimperialista
    Il cuore è l’attacco preventivo al diritto di sciopero – già esercitato in occasione della giornata internazionale delle donne – al diritto di manifestazione sindacale e politica in un quadro in cui si vuole cancellare ogni forma di libertà di espressione, militarizzando ogni aspetto della vita sociale.
    Ogni manifestazione di dissenso viene immediatamente punita, sia attraverso multe comminate a proletari sia utilizzando

    pc 5 giugno - Fascisti europei a Roma travestiti da ultras?

    da Osservatorio sul fascismo e Roma
    stralci
    Gira ormai da giorni sui media e sui social la notizia della manifestazione nazionale a Roma delle formazioni ultrà il 6 giugno a Roma. Da cosa nasce la notizia?
    Uno tra i primi a diffonderla è Paolo Berizzi in un articolo su Rep: Repubblica del 20 maggio; nell’articolo annuncia che  “andrà in scena la prima manifestazione politica nella storia degli ultrà in Italia. Non era mai successo. Il calcio per una volta – almeno ufficialmente – non c’entra. Un’iniziativa sorprendente per chi conosce il mondo delle tifoserie, inedita non tanto nelle modalità quanto per i contenuti. Perché se è vero – e lo è – che sia i promotori (gli ultrà del Brescia, Brigata Leonessa) sia le curve che hanno aderito sono tutti accomunati da idee di estrema destra, va pure detto che non si erano mai visti i supporter del calcio schierarsi apertamente contro un governo che ha distrutto il nostro paese. E per di più su temi che nulla hanno a vedere con le partite, i campionati e gli stadi.  Tutto inizia tre giorni fa (il 17 maggio), quando da Brescia rimbalza un comunicato: il sedicente gruppo “Ragazzi d’Italia” chiama a raccolta tutte le formazioni ultrà che “hanno a cuore il bene e il destino del nostro Paese”.

    L’appello vira subito sul tema gestione emergenza coronavirus, lockdown e ripartenza dell’Italia: “La cosa è partita da noi di Brescia – scrivono i promotori – città

    pc 5 giugno - Sit in a Roma in sostegno alla protesta negli USA


    pc 5 giugno - Posizione congiunta dei ministri della difesa dei governi imperialisti Francia-Germania-Italia e Spagna

    Francia, Germania, Italia e Spagna spingono per l’Esercito europeo


    Si tratta di una posizione congiunta che guarda oltre l’emergenza Covid-19, ,,,
    La lettera mette a sistema un puzzle articolato di iniziative già avviate e lo rilancia affermando un elevato livello di ambizione. La Permanent Structured Cooperation (Pesco) è definito “il” framework chiave per la cooperazione europea nella difesa, i cui progetti devono portare risultati nei prossimi quattro anni pena la loro chiusura, e devono beneficiare del sostegno economico del European Defence Fund (Edf) quando ne rispettino i criteri.
    I quattro ministri spingono anche per l’adozione della proposta della presidenza di turno finlandese sulla partecipazione degli stati terzi alla Pesco, giudicata un compromesso equilibrato. Definire le regole del gioco per i Paesi non Ue è particolarmente importante oggi per tenere agganciato in qualche modo il Regno Unito all’Europa della difesa nella nuova situazione post-Brexit.

    Sovranità industriale, tecnologica e digitale

    Quanto a politica industriale della difesa, si afferma l’obiettivo come Europa di una “sovranità industriale, tecnologica e digitale”, che passa per il controllo da parte dei Paesi europei di determinate tecnologie e capacità produttive, per la riduzione della dipendenza da fornitori extra-UE, un filtro agli investimenti stranieri, il sostegno alla ricerca tecnologica più dirompente.
    In altre parole, occorre connettere meglio le politiche economiche con gli interessi di sicurezza. In questo quadro, l’Edf è fondamentale per il sostegno alla ricerca tecnologica nella difesa, e deve quindi avere un bilancio “ambizioso” ed una attuazione rapida.

    Più autonomia per le missioni Ue

    Pesco ed Edf dovrebbero essere i due lati di una stessa medaglia: la costruzione di maggiori e migliori capacità militari europee. Capacità che per essere utilizzate adeguatamente e autonomamente necessitano un rafforzamento della struttura di comando e controllo Ue, comprese maggiori responsabilità dell’Eu military staff su tutto il “continuum operazioni-dottrina-sviluppo capacitivo”.
    L’obiettivo è far condurre alle strutture Ue tutte le missioni militari all’estero dell’Unione, attraverso la military planning and conduct capability. Di fatto c’è il mandato politico per la piena realizzazione del quartier generale Ue, da tempo voluto dalla Francia come tassello dell’autonomia strategica dell’Unione e reso possibile dalla Brexit. Si tratta di un elemento non da poco per Paesi come l’Italia che vedono nelle missioni all’estero uno strumento importante nel quadro di un approccio complessivo alla stabilizzazione della regione del Mediterraneo.|

    Communiqué_Lettre des ministres de la défense française, allemande, espagnole et italien, le 29 mai 2020

    pc 5 giugno - Pisa 6 giugno giornata di mobilitazione

    La sanità non ha bisogno di elemosina
    Di sanità non parleremo mai abbastanza e soprattutto non credano, Governatori regionali e Ministri, di cavarsela con finanziamenti una tantum.
    Mentre incalza la retorica degli infermieri, medici e OSS “eroi” si sono mandati gli stessi sul “fronte” senza dispositivi di sicurezza idonei  per non parlare poi dei contratti a tempo determinato,  ebbene  molti di questi “eroi” sono stati liquidati con un bel “arrivederci e grazie”.

    I soldi destinati alla sanità pubblica sono insufficienti al rilancio e potenziamento della stessa, parliamo di strutture ospedaliere e sanitarie efficienti, di presidi sanitari e interventi atti a potenziare la medicina preventiva, non ci riferiamo a managers e dirigenti o altre figure apicali.

    40 miliardi di euro in 5 anni per la sanità sono cifre enormi in apparenza ma ben

    pc 5 giugno - Bergamo 6 giugno ore 16 piazza via veneto

    pc 5 giugno - Milano in piazza il 6 giugno - FACCIAMO PAGARE LA CRISI AI PADRONI!

    Sabato 6 giugno ore 16 in via Larga angolo via Pantano - vicino Assolombarda - nella Giornata nazionale di mobilitazione indetta dal Patto d'Azione per un fronte anticapitalista con la partecipazione di numerose organizzazioni sindacali politiche e sociali

    pc 5 giugmo - Bologna scarcerati e liberati i compagni anarchici

    Dal tribunale del riesame arrestati il 13 maggio nell’ambito dell’inchiesta ‘Ritrovo’. 

     Crolla l’impianto accusatorio contro i dodici compagni anarchici bolognesi
    Vincente il ricorso della difesa guindata dall’avvocato Ettore Grenci. Non solo è stata annullata l’ordinanza di custodia cautelare per associazione con finalità di terrorismo,  ma sono cadute, anche, le aggravanti eversive e sono state ridimensionate in modo significativo le accuse.
    Sette erano finiti in carcere, sei ora hanno obblighi di dimora o il divieto di allontanarsi da casa dalle 22 alle 6. Mentre gli altri sei non hanno più alcuna limitazione.
    da radio Onda d'urto

    giovedì 4 giugno 2020

    pc 4 giugno - Lo Stato fascista turco ha ucciso il partigiano Hasan Ataş (Şerzan) del TKP / ML TIKKO

    Erdogan terrorista!

    Imperialisti complici dello Stato fascista e terrorista turco, Italia in testa che lo arma e lo sostiene!
    La Guerra popolare non è terrorismo!

    I partigiani combattenti sono i figli migliori del popolo e sono immortali!




    La partecipazione popolare al suo funerale è stata impedita dai militari


    Turchia: combattente TKP / ML TIKKO ucciso dall'esercito turco

    Martedì 2 giugno a Ovacık nella regione di Dersim, il combattente TKP / ML TIKKO Hasan Ataş (Şerzan) è stato ucciso durante gli scontri con l'esercito turco. Hasan Ataş era nella "lista dei terroristi ricercati" dallo stato fascista turco.
    Lo scontro è avvenuto vicino al villaggio di Hacibirim, nel distretto di Ovacik nella provincia di Dersim. Le informazioni attualmente disponibili indicano che l'operazione delle unità speciali della gendarmeria è ancora in corso e che almeno quattro residenti nel villaggio di Büyükkaya (situato vicino all'area dello scontro) sono stati arrestati. Ieri sera, tre di loro sono stati rilasciati dopo aver rilasciato dichiarazioni al comandante della polizia locale, mentre uno è rimasto in detenzione. Gli abitanti del villaggio rilasciati hanno detto che i poliziotti li hanno minacciati.
    Nel frattempo, una dichiarazione ufficiale è stata rilasciata dall'ufficio del governatore di Dersim, in cui si afferma che il guerrigliero Hasan Ataş è stata ucciso in un bombardamento condotto dall'esercito militare turco con l'uso di droni nell'area.
    Tuttavia, fonti locali affermano che questo non convalida ciò che è realmente accaduto, in particolare perché la zona era molto nuvolosa quella notte, quindi le condizioni non erano adatte per l'uso dei droni.
    Il suo corpo è stato portato dall'Istituto di medicina legale Malatya e a Mazgirt a circa 250 chilometri dal luogo del martirio dove l'esercito ha impedito al popolo di rendergli l'ultimo saluto.

    striscioni al Politecnico della città di Atene


    pc 4 giugno - ARCELORMITTAL/CRISI DELL'ACCIAIO - LOTTA E VISIONE CHIARA

    Negli ultimi anni, e in particolare quest'anno il mercato dell'acciaio ha iniziato ad essere sommerso da una valanga di acciaio a prezzi sempre più bassi, svelando lo stato di enorme sovrapproduzione in cui versa il comparto siderurgico su scala mondiale. Il Coranavirus ha amplificato la crisi di sovrapproduzione, "con una domanda in regressione e un'offerta in espansione al traino solo dei mercati emergenti" (Sole 24 ore). E' in atto una guerra commerciale intorno all’acciaio che sta assumendo aspetti sempre più drammatici - a vendere sottocosto i prodotti della propria industria siderurgica sono le nazioni che si ritrovano oggi con il maggior eccesso di capacità produttiva, Cina in testa.
    "Al 18 maggio - scrive il Sole 24 ore - la capacità produttiva in Europa è stata ridotta del 12%... La stessa ArcelorMittal ha ridotto la capacità produttiva di 245 milioni di tonnellate e prevede una riduzione del 30% delle spedizioni nel secondo trimestre".
    Gli effetti di questa crisi di sovrapproduzione e della guerra commerciale vengono scaricati sugli operai, prima di tutto con un massiccio taglio di posti di lavoro, che sono in proporzione più del doppio del taglio della produzione, ma anche riduzione rilevante dei salari (sempre più coperti con lunghi periodi di cassintegrazione che copre solo il 60% del salario perso), taglio ai costi della sicurezza, e chiaramente ai diritti dei lavoratori e sindacali.
    In questo modo i capitalisti cercano di salvaguardare la produzione e i profitti con meno operai e più

    pc 4 giugno - FORMAZIONE OPERAIA - DALL'ASSEMBLEA TELEMATICA SU MARX C/ PANDEMIA 1a parte

    Riportiamo la prima parte dell'assemblea telematica che si è tenuta il 29 maggio.
    In questa vi l'intervento iniziale del Prof. Di Marco, e tre interventi da Palermo, Tunisia, Taranto.

    Il prossimo giovedì pubblicheremo la registrazione di altri interventi.nuovamente di Di Marco e delle conclusioni.

    ascolta la registrazione

    pc 4 giugno - SCIOPERO POSTE: presidio in Prefettura a Milano. a cura dello Slai Cobas sc MI

    Nonostante un tempo inclemente una 20a di rappresentanti delle sigle del sindacalismo di base e di classe, a cui lo Slai Cobas sc ha portato il sostegno e la presenza, ha manifestato in piazza. verso le 12 una delegazione è stata ricevuta dal Prefetto. Su l'esito dell'incontro riferiremo dopo dando voce alla compagna del Si Cobas presente

    pc 4 giugno - MINNEAPOLIS - DALLA PARTE DELLA RIVOLTA E OLTRE... - Lo streaming del 2 giugno del PCm

    pc 4 giugno - NO ALLA REPRESSIONE VERSO MIGRANTI E SOLIDALI - LA SOLIDARIETA' RAFFORZA LA LOTTA!

    Da Campagne in lotta
    Adesso la solidarietà si chiama associazione a delinquere e istigazione: Ecco le motivazioni per i fogli di via alle compagne in Calabria.

    Negli ultimi giorni due richieste di fogli di via sono state confermate a due solidali per aver partecipato il 6 dicembre scorso al blocco del Porto di Gioia Tauro. In quell'occasione, chi vive nei ghetti e lavora nelle campagne era sceso in strada, in maniera autorganizzata e consapevole: non solo per chiedere (per l'ennesima volta) documenti, case e contratti, ma anche per dimostrare di poter prendere parola in maniera libera e autonoma, a differenza di quanto restituisce l'immaginario mainstream. Per questo appare grave, falsa e feroce la ricostruzione dei fatti promossa dalle forze dell'ordine, con cui si motiva la pericolosità sociale e quindi la fondatezza del foglio di via notificato

    pc 4 giugno - SABATO 6 GIUGNO: TORNIAMO NELLE PIAZZE IN TUTTE LE CITTA' - BERGAMO

    pc 4 giugno - OGGI SCIOPERO NAZIONALE ALLE POSTE - "LA VOSTRA E LA NOSTRA FASE 2"

    Volantino del Si.Cobas Milano

    mercoledì 3 giugno 2020

    pc 3 giugno - Minneapolis la rivolta prosegue... ma la classe dominante cerca di compattarsi all'insegna di reprimerla e fermarla

    mentre continua in tutto il Paese la protesta .. 2Donald Trump, ha ricordato con un tweet David Dorn "ucciso da spregevoli saccheggiatori la scorsa notte. Onoriamo i nostri agenti di polizia, forse più di prima. Grazie!".
    Esponenti di spicco democratici marciano con i manifestanti.. ma sopratutto per condannare 'la violenza delle manifestazioni di protesta la senatrice democratica Elizabeth Warren, ex candidata alle primarie presidenziali, si è unita ai manifestanti davanti alla Casa Bianca per la morte di George Floyd. Alle proteste di Houston si è unito anche il deputato Will Hurd, unico repubblicano di colore al Congresso Usa. "Sto marciando a Houston per esprimere solidarietà alla famiglia di George Floyd", ha dichiarato Hurd che rappresenta il Texas, condannando chi con la scusa di protestare distrugge e saccheggia.

     Trump: “New York fatta a pezzi da feccia e sinistra radicale”. Lacrimogeni sui manifestanti pacifici per farlo sfilare con la Bibbia.
    bibbia e moschetto fascista perfetto

    Sulla rivolta ascolta l'intervento di proletari comunisti ieri in streaming su you tube
     disponibile al link: https://youtu.be/es7xzSOxRT0

    pc 3 giugno - COME SALVARE IL CAPITALE Bonomi/Visco/governo qualche distinzione 'fiscale' nell'interesse generale - ma uniti nel patto sociale neocorporativo e antioperaio

    Il problema ora è salvare il capitale da una crisi - post pandemia - che aggrava quella già in atto e che vari economisti assimilano alle crisi storiche (1929 - post II guerra mondiale). Le ricette sono quelle ispirate alla linea dura: molto e strategico "facendo scelte anche dolorose" - di cui Bonomi attuale presidente della Confindustria è punta di lancia - e quelle più soft - che si presentano come proposta di dare un colpo al cerchio e uno alla botte, con lo spirito "dell'unità di intenti" tra Governo, imprese, società civile, che per i capitalisti significa un pò di riforma fiscale ma molti incentivi/aiuti per la crescita economica, per nuove tecnologie e innovazione; per i lavoratori, i disoccupati, le masse popolari vuol dire comunque sempre e più sacrifici.
    Visco governatore della Banca d'Italia, Visco più attento alle contraddizioni generali rispetto alla spinta puramente padronale ricorda la necessità di una politica keynesiana che propone sia al governo, sia alle imprese
    Ma è chiaro che padroni e banchieri di stato e privati sono d'accordo su pace sociale con "un contratto sociale", una 'union sacrèe", all'insegna "siamo tutti nella stessa barca dell'emergenza". Questo per la Confindustria di Bonomi vuol dire , ora e subito, dare un nuovo strategico colpo al diritto di sciopero e al superamento dei contratti collettivi nazionali di lavoro per far passare quello che sta accadendo nelle fabbriche, e in tanti posti di lavoro: licenziamenti, intensificazione dello sfruttamento, con aumento dei ritmi di lavoro, tagli al salario con la miseria della cassa integrazione, polizia/carabinieri/esercito sui posti di lavoro per impedire scioperi, assemblee, normale lavoro sindacale. 

    In ogni caso è bene conoscere la linea Visco e stare a vedere come si intersecherà e incarnerà con Confindustria e governo

    Riportiamo stralci di un articolo sulla linea Visco uscito su il Manifesto  
    In uno scenario post-bellico, Visco cita Keynes
    Bankitalia. In "Come pagare il costo della guerra" (1940), l’economista inglese annoverava due misure: l’introduzione di un reddito di base e della tassa patrimoniale
    di Alfonso Gianni
    "...Visco è stato cauto, filosoficamente saggio. Ha affermato che “con il dissiparsi della pandemia potremo ritrovarci in un mondo diverso” rispetto al quale, e a quali conseguenze sociali ed economiche porterà con sé, conviene solo riconoscere di “sapere di non sapere”.
    Il termine forse più citato nelle 33 pagine a stampa che compongono le Considerazioni finali è

    pc 3 giugno - Fascisti in azione e in libertà in Piemonte - riprendere la pratica del contrasto e dell'antifascismo militante nella fase 2

    Vandali disegnano svastiche davanti al monumento della Resistenza a Cuneo, stesso raid a Boves

    Svastiche e croci celtiche sull’asfalto di fronte al Monumento della Resistenza di Cuneo e all’ex caserma Cerutti di Boves, città Medaglia d’Oro al valor civile e militare per la guerra di Liberazione. Due atti vandalici avvenuti nella notte (tra sabato 30 e domenica 31 gennaio), forse della stessa

    pc 3 giugno - La Confindustria di Bonomi - fascismo padronale e neocorporativismo militarizzato anti sciopero e contratti

    Bonomi, Confindustria: li vogliamo lavoratori-soldati

    https://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/3/36/Roman_harvester%2C_Trier.jpg/440px-Roman_harvester%2C_Trier.jpg
    Si è appena insediato il nuovo presidente di Covindustria, Carlo Bonomi, forte di un 99,9% di consenso. Il suo discorso di insediamento merita un breve commento perché esprime al meglio la feroce determinazione con cui il padronato punta alla ripresa. A riprendere a macinare profitti dopo il tracollo economico di questi mesi.
    Con l’uscita della Fiat di Marchionne (nel 2011) e quelle di Finmeccanica, UnipolSai, Salini Impregilo, Luxottica, etc. avvenute negli anni seguenti, la storica associazione degli industriali, già sponsor del fascismo e della DC, ha conosciuto un evidente declino di influenza politica, per la perdita di peso della grande industria privata e il contemporaneo rafforzamento del sistema bancario. Bonomi intende ora rilanciarla alla grande come il vero partito politico dei capitalisti italiani. Non a caso ha esplicitamente ritirato ogni forma di delega ai partiti esistenti, tutti ammalati a suo dire,

    pc 3 giugno - Saluzzo/Piemonte - padroni e militari "accolgono" i migranti, pronti allo sfruttamento padronale e di Stato

    Nel principale distretto ortofrutticolo del Piemonte comincia la stagione delle raccolte.
    All’inizio dell’estate nella zona arrivano dodicimila lavoratori, in gran parte immigrati.
    Ogni anno per loro non ci sono né case, né tende. Al foro Boario, luogo di incontro informale dei migranti e, per anni, anche zona dove trovavano rifugio per la notte, quest’anno è arrivato l’esercito.
    Negli anni si sono susseguite misure diverse: dai decreti flussi, ai voucher sino al “lavoro agli

    martedì 2 giugno 2020

    pc 2 giugno - POSTE - IL PRIMO SCIOPERO NAZIONALE NELLA FASE 2 - Massimo sostegno e circolazione

    pc 2 giugno - Manifesto nazionale - discorso odierno disponibile al link: https://youtu.be/es7xzSOxRT0

    pc 2 giugno - La settima notte della rivolta negli USA dilaga in nuove città e si radicalizza - Trump: legge e ordine, coprifuoco e poteri antinsurrezione

    Oggi 2 giugno alle 10.50 diretta streaming proletari comunisti
    Un primo ragionamento da parte nostra.

    Minneapolis - il 'vento dell'ovest' apre la stagione calda nei paesi imperialisti  
    ecco il link:
    https://youtu.be/es7xzSOxRT0

    George Floyd, ma non possiamo lasciare il Paese in balia di una massa violenta. La sommossa deve finire. Queste non sono più proteste: 
    questi sono atti di terrorismo. Sconfiggeremo i gruppi “antifa” che istigano alla violenza
    L’America è basata sullo stato di diritto: è questa la chiave della nostra prosperità».  L’America è basata sullo stato di diritto: è questa la chiave della nostra prosperità
    Donald Trump mobilita l'esercito "e tutte le risorse federali disponibili" contro i manifestanti "per

    pc 2 giugno - REGOLARIZZAZIONE MIGRANTI: PER POCHI E BREVE - MA L'ESTATE PUO' ESSERE CALDA

    Da ieri si è avviata la regolarizzazione dei migranti braccianti e colf, badanti che durerà fino al 15 luglio.
    Pensiamo che alla fine in realtà pochi saranno regolarizzati, dato che la procedura principale è affidata alla volontà dei padroni. Questi dovranno versare prima della presentazione della domanda un contributo forfettario, pari a € 500,00 per ciascun lavoratore, più un forfait da fissarsi per decreto per le somme dovute dal datore di lavoro a titolo retributivo, contributivo e fiscale.
    Quante aziende preferiranno rischiare una multa piuttosto che pagare queste somme? O scaricheranno sui lavoratori i costi della regolarizzazione, con contratti formalmente regolari ma in realtà fasulli?
    Il Decreto prevede comunque una sanatoria breve, i migranti avranno infatti solo un permesso di soggiorno temporaneo, giusto il tempo necessario per i lavori in agricoltura.
    Poi i migranti possono pure essere cacciati...
    La sanatoria riguarda solo i lavoratori occupati nei settori agricoltura, allevamento e zootecnia, pesca e acquacoltura e attività connesse.
    Vi sono due possibilità:
    Le aziende potranno sottoscrivere un nuovo rapporto di lavoro subordinato o di dichiararne uno

    pc 2 giugno - LA REPUBBLICA DELLO SFRUTTAMENTO - CON L'UNITA' PADRONI-SINDACATI

    La fase 2 per i padroni è recuperare i profitti persi con la fase 1

    Ansaldo Energia, accordo coi sindacati: più turni di lavoro per recuperare il tempo perso

    "Necessario recuperare i due mesi e mezzo di fermo aziendale a causa dell'emergenza coronavirus"
    Genova. Ansaldo Energia, le organizzazioni sindacali hanno sottoscritto un accordo per incentivare la produttività a causa della sospensione delle attività produttive dovute all’emergenza sanitaria Covid.
    “E’ evidente la necessità di recuperare i circa 2 mesi e mezzo di fermo aziendale. Questo fermo, se recuperato, ci permetterà di rispettare i tempi di consegna previsti per le varie commesse ad oggi in lavorazione (Porto Marghera, Turbigo e Presenzano), evitando così il rischio di incorrere in penali, che in questo particolare momento aziendale, potrebbero avere impatti estremamente negativi. L’ accordo regolamentato secondo i criteri di rispetto del diritto al riposo settimanale, prevede un impianto incentivante proporzionale, è di carattere prettamente volontario che riteniamo sia una condizione imprescindibile”, spiega Marco Bergamini, delegato della Fim Cisl Genova.
    L’accordo è valido a partire dal 1 giugno al 31 dicembre, e pertanto entro tale limite temporale è necessario raggiungere gli obiettivi paganti. Le giornate considerate ai fini dell’obiettivo saranno tutti i sabati o domeniche compresi nel periodo sopraelencato: sei ore lavorative saranno sufficienti per garantire la validità del turno per il conteggio totale. “Come Fim riteniamo sia un ottimo accordo che premia la disponibilità dei lavoratori e delle lavoratrici, puntando al raggiungimento di obiettivi strategici aziendali”, sottolinea Alessandro Vella, segretario generale Fim Cisl Liguria.                             

    lunedì 1 giugno 2020

    pc 1 giugno - Trump idiota! La repressione non spegne ma alimenta la ribellione!

    La rivolta popolare in Usa dopo l'assassinio di George Floyd

    si allarga e si estende in mille forme e ottiene una vasta solidarietà a tutti i livelli

    Trump attacca i governatori: “Se non fate arresti siete degli idioti”. Tre morti e 4mila in manette. Coprifuoco in 40 città e Guardia Nazionale in 26 Stati



    pc 1 giugno - Minneapolis diretta streaming

    Un primo ragionamento da parte nostra
    Minneapolis - il 'vento dell'ovest' apre la stagione calda nei paesi imperialisti

    2 giugno ore 10.50 diretta streaming


    ecco il link:

    pc 1 giugno - La strage senza fine nei luoghi di lavoro. Padroni assassini: Napoli,

     2 operai travolti da un muro di contenimento.

    A Pianura(Napoli) frana muro di contenimento, due operai morti      
    Lun 01 Giugno 2020 

    È accaduto in via Caianiello, tra via Archimede e via Montagna Spaccata, nel quartiere di Pianura. Uno smottamento di terra si è verificato dopo il crollo di un muro di contenimento. Sul posto i vigili del fuoco che hanno recuperato, senza vita, i corpi dei due uomini sepolti. Il crollo è avvenuto poco prima delle ore 12,30 
    I corpi senza vita di due operai sono stati estratti dalle macerie del crollo avvenuto poco prima delle 12,30. Sul luogo della tragedia, dove è arrivato il magistrato di turno, sono presenti carabinieri, vigili del fuoco e personale della polizia municipale di Napoli.
    Le vittime sono due operai, un napoletano di 61 anni e un extracomunitario, che si trovavano nella parte più alta dell'edificio. I due sono stati seppelliti dai detriti provocati dal crollo di un muro di contenimento che reggeva un terrapieno. Altri due operai, che invece erano in una posizione più laterale, sono riusciti a ripararsi e sono stati estratti vivi dalle macerie dai vigili del fuoco occorsi numerosi sul posto insieme ai carabinieri e alla polizia municipale.
    Sul posto il magistrato e l’unità Antibusivismo. A crollare è stato un rudere di 40 metri quadri che era stato abbattuto al fine di costruire una villetta di due piani nuova. Era abusiva perché non conforme nella cubatura. La casa era finita, almeno per quel che riguarda il grezzo, non rifinita. Volevano fare un muro di contenimento per contenere il costone. Sopra c’è un’altra palazzina. All’improvviso, mentre lavoravano, è franato il terreno. Migliaia di metri cubi di terreno sono rovinati sugli operai che si trovavano sotto a fare il muro. I vigili del fuoco sono impegnati anche ad eseguire accertamenti sulle case del circondario. Diffida ai residenti della palazzina di sopra al fine di non scendere nell’orto. Ai vicini di casa diffida a non praticare i luoghi. Nei confronti del proprietario della villetta è scattato il sequestro della palazzina e rischia un’incriminazione per omicidio colposo.

    PADRONI ASSASSINI! 
    LE NOSTRE VITE, LA NOSTRA SICUREZZA E 
    LA NOSTRA SALUTE, VALGONO PIU' DEI VOSTRI PROFITTI!

    IL 6 GIUGNO SCENDIAMO IN PIAZZA A DARE FORZA ALLA PIATTAFORMA DEL PATTO D'AZIONE PORTANDO LA LOTTA A DIFESA DELLA VITA DEGLI OPERAI 
    NEI LUOGHI DI LAVORO

    Report morti sul lavoro nei primi 5 mesi del 2020 
    Dall'inizio dell’anno sono morti complessivamente 444 lavoratori, di questi 216 sui luoghi di lavoro – 21% rispetto allo stesso periodo del 2019, il lockdown ha fatto diminuire i morti sul lavoro. occorre però aggiungere a questo numero di morti 355 lavoratori morti nei vari settori (soprattutto medici e infermieri) per il covid 19. 
    Il 9,25% sono stranieri: l’agricoltura da sola ha oltre il 30% dei morti sui luoghi di lavoro. Sempre per il lockdown crollano al 15% i morti in edilizia. Si contano sulle dita di una mano i morti nelle fabbriche.