lunedì 7 ottobre 2024

pc 7 ottobre - oggi 7 ottobre la settimana internazionale di sostegno alla palestina è cominciata (7-13 ottobre)


 

pc 7 ottobre - martedi ore 12 Controinformazione Rossoperaia -speciale manifestazione di roma - su questo blog


 

pc 7 ottobre - Dichiarazione congiunta internazionale a base della Settimana internazionalista d'azione a sostegno della Resistenza Palestinese

Intensificare le azioni e fare avanzare in maniera sempre più poderosa il movimento militante, di massa, in appoggio alla causa palestinese.

Sono passati già 12 mesi dall’inizio dell’offensiva criminale da parte dello stato terrorista di Israele contro il popolo palestinese. Da allora oltre 40.000 palestinesi sono stati assassinati, tra essi donne e bambini e oltre 100 mila risultano feriti

I sionisti durante i loro bombardamenti, massacri e occupazioni, hanno obbligato più di un milione di palestinesi a spostarsi verso il sud della striscia di Gaza. Senza dubbio i genocidi sionisti stanno sviluppando un’operazione per occupare il sud della striscia di Gaza. I sionisti vogliono annientare il popolo palestinese, appropriarsi del suo territorio e risorse, cercando di spingere i palestinesi nel deserto del Sinai in Egitto, vecchio progetto di spostamento forzato che lasci il cammino libero all’occupazione definitiva di tutto il territorio della Palestina.

La loro intenzione di annientare il popolo palestinese pere appropriarsi del suo territorio e risorse, cercano di spingere i palestinesi nel deserto del Sinai in Egitto. Un vecchio progetto di deportazione forzata che lasci il cammino libero ad Israele per occupare definitivamente il territorio della Palestina.

Rafah, città a sud della striscia di Gaza, è servita come rifugio dei palestinesi, concentrando quasi un milione e mezzo di persone in un piccolo territorio, dove vivono sotto bombardamenti e ostacoli posti dalle forze israeliane perché arrivino aiuti umanitari.

Questo aggrava la crisi umanitaria poiché la popolazione palestinese che si trova a Rafah sta soffrendo malattie infettive prodotte dalla mancanza di acqua potabile, scarsità di mezzi di igiene, insicurezza alimentare, mancanza di ospedali e rifugi in buone condizioni causati dalla costante offensiva dei sionisti. Sono tanti i bambini che muoiono non solo per i bombardamenti ma per la mancanza di cure e di cibo.

Secondo le informazioni della stessa Agenzia sanitaria dell’ONU, circa l’80% dei bambini palestinesi minori di 5 anni non riescono a mangiare tutti i giorni.

Questo si unisce con l’intenzione dei sionisti di colpire anche moralmente il popolo palestinese con atti violenti che vanno al di là del massacro dei civili. La distruzione premeditata dei templi, dei luoghi di vita, scuole, università, ospedali, unita alla privazione di acqua, energie, attacca selvaggiamente la vita dei palestinesi, distrugge le speranze, li espone a morte lenta.

Gli assedi agli ospedali violano le fondamentali regole della guerra, causando effetti pesanti con distruzione delle infrastrutture per assistere infermi e feriti, assassinare il personale medico e assediare le zone vicine.

Il popolo palestinese deve sopportare soldati delle forze sioniste che burlano e disprezzano la loro condizioni, ballano sulle rovine delle loro case e riprendono disprezzabili scene che esaltano le loro azioni, fuse con assurdi spot commerciali delle TV. I loro video nei social sono pieni di discorsi anti palestinesi, uniti a dichiarazioni razziste dei governanti israeliani ed educazione violenta sui bambini, insegnandoli ad odiare i palestinesi fin da piccoli.

Il genocidio contro il popolo palestinese non è solo opera del sionismo israeliano. Gli Stati imperialisti che prestano il loro appoggio sono responsabili, specialmente Stati Uniti, Gran Bretagna con gli altri governi imperialisti europei, Germania, Francia, Italia, ecc. complici.

Gli imperialisti yankee appoggiano senza condizione il loro cane da guardia in Medio Oriente. Utilizzano il loro potere di veto nel Consiglio di Sicurezza dell’ONU per bloccare qualunque misura di iniziativa di pace, inviano armi e denaro ai sionisti per rafforzare il loro potere militare, e recentemente con un atto che molti considerano storico il Congresso degli Stati Uniti ha approvato un progetto di legge per sanzionare la Corte Penale Internazionale per aver disposto l’arresto dei dirigenti politici sionisti.

A fronte di tutto questo il popolo palestinese e le sue Organizzazioni di Resistenza, oppongono nelle condizioni date un’eroica resistenza, continuando ad assestare colpi alle truppe di occupazione, di invasione genocida.

Esprimiamo il massimo appoggio a questa Resistenza.

Il genocidio contro il popolo palestinese ha acceso la solidarietà internazionale che da ottobre non si è mai fermata.

I proletari e i popoli del mondo hanno mantenuta alta la causa della liberazione della Palestina, condannando la feroce offensiva sionista.

Respingendo la repressione degli Stati reazionari, le masse hanno realizzato meeting e grandi manifestazioni, richiedendo di fermare l’aggressione, sviluppando il boicottaggio delle imprese israeliane e di quelle che appoggiano i sionisti, esigendo la rottura delle relazioni e i trattati dei governi con Israele; fino allo straordinario sviluppo negli ultimi mesi del movimento degli studenti che ha incendiato le Università, le strade, dagli Usa, all’Europa a tutto il mondo, ricordando il movimento di solidarietà con la causa del popolo vietnamita degli anni 60 e 70.

Sotto la pressione delle masse, alcuni governi hanno interrotto le relazioni con Israele e hanno obbligato parte degli organismi internazionali a promuovere azioni giuridiche.

La Corte Internazionale di Giustizia ha accolto la domanda presentata dal Sud Africa e sostenuta da altri Stati che ordina ai sionisti la cessazione immediata delle operazioni militari contro la striscia di Gaza. La Corte Penale Internazionale ha emesso ordini di arresto contro il Ministro Netanyahu e il suo Ministro di Difesa, Gallant.

Ma nello stesso tempo ha ordinato la detenzione dei dirigenti di Hamas.

Quest’ultimo fatto dimostra il carattere borghese della CPI nell’equiparare la violenza degli oppressori e quella degli oppressi.

A fronte della situazione è necessario ora più che mai intensificare le azioni e fare avanzare in maniera sempre più poderosa il movimento militante, di massa, in appoggio alla causa palestinese.

La pressione popolare deve elevarsi a scioperi di solidarietà, ad azioni sempre più dure contro i governi che appoggiano Israele e le Ambasciate israeliane in ogni angolo del mondo.

I partiti e le organizzazioni comuniste marxiste-leniniste-maoiste devono svolgere un ruolo sempre più di prima fila in questo movimento, intorno alle rivendicazioni di massa condivise:

esigere che le truppe israeliane abbandonino la striscia di Gaza e la Cisgiordania;

esigere che le truppe imperialiste abbandonino la regione e cessino le loro azioni militari in Medio Oriente in appoggio allo stato di Israele e contro le forze solidali con il popolo palestinese, in Mar rosso, in Libano, ecc.;

esigere la rottura delle relazioni diplomatiche, commerciali, militari con Israele;

esigere che i governanti sionisti siano giudicati per crimini di guerra e genocidi.

Nello stesso tempo invitiamo che nelle manifestazioni di solidarietà con il popolo della Palestina e di denuncia del genocidio dei sionisti, si realizzi anche la denuncia dell’azione che sta realizzando lo stato fascista hindutva di Modi/India, grande sostenitore del governo di Netanyahu, appoggiato dall’imperialismo Usa contro i popoli indigeni, tribali in questo paese. Una campagna di stampo genocida, denominata ‘Operazione Kaghaar’, nel mezzo della quale vengono perpetrati massacri e deportazioni forzate, assassinati civili e dirigenti dei popoli tribali, attivisti e dirigenti rivoluzionari; così come vengono perseguitati giornalisti, difensori dei diritti umani che si oppongono. Operazione che mira a soffocare la lotta di liberazione delle masse indiane, la guerra di popolo anti imperialista delle masse popolari.

I lavoratori e i popoli del mondo devono appoggiare la resistenza e la guerra di liberazione nazionale del popolo palestinese, dentro la lotta di liberazione definitiva dei popoli dallo sfruttamento e l’oppressione capitalista, imperialista, che sarà possibile con il trionfo delle rivoluzioni in ogni paese e l’avanzata della rivoluzione proletaria mondiale, per sradicare dalla faccia della terra ogni forma di oppressione e sfruttamento.

Proletari e popoli del mondo uniamoci contro l’imperialismo!

Viva la lotta di liberazione del popolo palestinese!

Palestina libera!

 

Lista aperta di adesioni

International Commitee Support People's War India

Communist (Maoist) Party of Afghanistan 

Communist Party of Australia (Marxist-Leninist)

Communist Party of Turkey - Marxist Leninist (TKP-ML)*

Communist Worker Union (mlm) Colombia

Construction Committee of the Maoist Communist Party of Galicia

Maoist Communist Party – Italy

Proletarian Party Of Purbo Bangla(PBSP)/Bangladesh*

Red Road of Iran (Maoist group)

Revolutionary Study Group (USA)

Revolutionary Communist Party of Uruguay

Chinese Proletarian Alliance Communist Party*

Partito marxista-leninista italiano

Russian Maoist Party 

Reagroupacion Proletaria de Peru'

Maoist Communist Committee – Brazil. 

 

per materiali e adesioni alla Dichiarazione e alla settimana di azione

info per l'Italia pcro.red@gmail.com

 ICSPWI csgpindia@gmail.com 

*con nota di commento

sabato 5 ottobre 2024

pc 5 ottobre - Scontri alla manifestazione di Roma/Palestina, un corteo che non accetta i divieti da Stato di Polizia del governo fascista Meloni



 

pc 5 ottobre - GIA' IN MIGLIAIA A ROMA AL CONCENTRAMENTO DELLA MANIFESTAZIONE PER LA PALESTINA IN SFIDA AL DIVIETO FASCISTA DEL GOVERNO MELONI

Controlli serrati, perquisizioni di pullman, identificazioni, fermi della polizia nelle autostrade e stazione dei treni, compagni minacciati di fogli di via, non hanno però fermato la manifestazione a Roma. 

A Piramide più di settemila persone per dire forte e chiaro "NO al genocidio del popolo Palestinese" messo in atto dal criminale Stato nazisionista di Israele come "soluzione finale", per dire forte e chiaro che l'atroce oppressione della Palestina non è iniziata il 7 Ottobre ma dura da oltre 75 anni ed essere pienamente al fianco della giusta Resistenza del popolo Palestinese, a sostegno del popolo libanese e di ogni popolo oppresso dall'imperialismo, per lottare contro il governo fascista Meloni, complice del genocidio in atto.

In migliaia che non si fanno zittire, che non accettano divieti fascisti e sfidano apertamente l'agire sempre più repressivo del governo Meloni che vuole avanzare rapido verso un moderno regime




Slogan contro Biden, Israele e Meloni, Sale la tensione fra manifestanti e polizia: «Vogliamo sfilare»

La folla dei manifestanti scandisce: «Corteo». «Non ci terranno fermi, mettetevi tutti dietro allo striscione, partiamo in corteo». I manifestanti vorrebbero andare in direzione Colosseo per il corteo che era stato vietato dal Viminale. La Questura, guidata dal neo Questore di Roma, Roberto Massucci, aveva concesso una manifestazione statica in piazza Ostiense che ora è circondata dai mezzi blindati delle forze dell'rd di Polizia e Carabinieri. «Palestina libera, free free Palestine» sono i cori che salgono dai manifestanti. «È nostro diritto essere qui in questa piazza, insieme alla nostra resistenza», si sente dai megafoni. Il corteo vorrebbe muoversi verso viale Aventino.

pc 5 ottobre - IERI A PALERMO SIT-IN CITTADINO CONTRO IL DDL 1660 DEL GOVERNO FASCISTA MELONI, ma la mobilitazione deve continuare in ogni forma


Se da un lato abbiamo parlato con diversi passanti che si sono fermati ad ascoltare  gli interventi di denuncia condividendo le ragioni della protesta, un lavoratore diceva "con questo governo ci stiamo avviando verso un regime", dall'altro a diverse persone o non a conoscenza di quanto sta accadendo o  influenzati dalla propaganda martellante a livello di massa attraverso i media in mano al governo fascista Meloni, abbiamo spiegato che cosa è il Dl 1660, che cosa rappresenta e perchè il governo Meloni lo vuole approvare anche attraverso i volantini diffusi. 


L'intervento di una compagna di proletari comunisti 




venerdì 4 ottobre 2024

pc 4 ottobre - Contro il Divieto di manifestazione a Roma il 5 ottobre

 la dichiarazione di Amnesty Italia

In merito alla decisione della questura di Roma di vietare la manifestazione per la Palestina in programma per il prossimo 5 ottobre, Amnesty International Italia ricorda che il diritto di protesta è protetto da diverse disposizioni sui diritti umani e in particolare dall’interazione dei diritti alla libertà di riunione pacifica e di espressione.

Gli standard internazionali e regionali sui diritti umani che governano il diritto di assemblea pacifica sottolineano, come principio fondamentale, la “presunzione a favore delle assemblee pacifiche”, che dovrebbe riflettersi nelle politiche e nelle pratiche nazionali. Ciò obbliga gli stati a facilitare le assemblee e, tra le altre cose, a rimuovere gli ostacoli a partecipanti e a organizzatori, a dover giustificare pienamente qualsiasi tipo di restrizione venga applicata e a esercitare tolleranza e misura, anche nei confronti dei disagi.

Questo vale anche per le assemblee spontanee – quelle che rispondono o reagiscono a eventi attuali, per le quali non è possibile fornire un preavviso nei tempi e nelle procedure abituali – o non notificate. Anche queste ultime devono essere agevolate e protette allo stesso modo e non dovrebbero essere

pc 4 ottobre - ORE 12 Controinformazione Rossoperaia - Il significato e il valore della manifestazione del 5 ottobre a Roma

 

pc 4 ottobre - a Roma il 5 ottobre con la resistenza palestinese, contro le guerre imperialiste, contro il governo Meloni



noi a Roma ci siamo per dire forte e chiaro Viva la resistenza palestinese abbasso il sionismo genocida e i suoi complici

In perfetta sintonia con quanto affermato dai giovani palestinesi "Il 5 Ottobre 2024 scendiamo in piazza a Roma per una manifestazione nazionale, per sostenere il popolo palestinese e il suo movimento di liberazione nazionale, per onorare gli oltre quarantamila martiri di Gaza e i suoi combattenti che da un anno lottano senza tregua” 

Un’anno di resistenza-un’anno di genocidio- 7 ottobre 2023, è "l'insegnamento che l’oppressore può e deve essere combattuto… questo lo spirito con cui come gpi abbiamo voluto chiamare questa piazza”


Una  manifestazione che serve a difendere la natura, l’identità, i contenuti della resistenza del popolo palestinese e ovviamente a rivendicarli, una risposta chiara che il 7 ottobre non è stata un’azione terroristica ma un atto di resistenza partigiana che è parte dal 47 e da tutta la genesi del sionismo nei decenni precedenti, ma che però è un passaggio significativo  perchè ha messo in luce che le masse quando si organizzano possono attaccare e assestare dei colpi, e non è vero che devono essere sempre delle vittime, ma possono reagire, l’hanno fatto una volta e possono continuare. 


per questo imperialismo e la borghesia imperialista italiano, il governo hanno vietato la manifestazione così come anche le iniziative nelle università solo perché si tengono il 7 ottobre, per ribaltare che nella realtà l’unico vero terrorismo sono le bombe del sionismo dello stato di israele, gendarme dei paesi imperialisti nel medio oriente, che sono i veri mandanti e complici del genocidio Palestina, tra cui il governo italiano.


Per questo la manifestazione del 5 ottobre a Roma è una battaglia politica che va sostenuta

il governo usa questa giornata come un pretesto per alzare il livello di repressione che ha cercato di tenere alto dall’8 ottobre del 2023, ma gli è andata storta, alcuni attacchi sono stato respinti, ci sono state le manifestazioni di massa e continuative come i sabati a milano.


Ma oggi ci riprovano e basta leggere il dispositivo della questura “atteso che la manifestazione cosi come è pubblicizzata, potrebbe alimentare una spinta ideologica celebrativa della strage consumata in danno dello stato di israele” e "considerato che le espressioni utilizzate per pubblicizzare le iniziative a sostegno della causa palestinese per il 5 ottobre hanno una connotazione non compatibile con il diritto a manifestare pacificamente, garantito dall’ordinamento giuridico vigente”, così si vuole ribaltare la storia e  legittimare i carnefici nazi-sionisti e criminalizzare tutto il movimento di solidarietà con la lotta del popolo palestinese.


Si vuole negare il sacrosanto diritto alla resistenza dei popoli contro l’oppressore e  avvallare la politica di complicità del governo Meloni  con il genocidio portato avanti da israele, alimentando la propaganda ideologica verso le masse popolari

La repressione non ferma ma alimenta la ribellione

dicono i GPI: fondamentale della piazza del 5 ottobre, anche alla luce della situazione e futura approvazione del decreto 1660,

che criminalizza il dissenso e reprime conflitto sociale con strumento che sono estremamente sproporzionati rispetto alle condotte che vengono punite ...Da stato civile a stato penale

5 ottobre quindi non soloPalestina ma difendere i diritti fondamentali messi in discussione dal governo fascista per  imporre: l'Impossibilità di criticare azioni di Israele, tacere sul fatto che Italia smetta di vendere armi a Israele, tutto questo è inaccettabile e bisogna opporsi tutti e tutte con ogni mezzo necessario!... Per il governo , calpestando la vita e ogni singolo diritto del popolo palestinese hanno dimostrato che chi non si piega alle angherie dell’Impero, smette di far parte dell’umanità e per tanto non gode più di alcun diritto. Questa per noi palestinesi non è una novità, ma la sintesi di tutta la nostra storia.

Nel nostro paese e’ il governo Meloni chi sta amministrando per conto dei degli imperialisti e dei padroni la politica di attacco ai popoli che va a colpire anche i proletari del nostro paese, che mette in galera in italia per conto di Israele i compagni palestinesi colpevoli di essere dei partigiani della resistenza, ..che manda le armi  allo stato nazisionista di Israele che massacrano la popolazione, per i profitti dell’apparato industriale-militare italiano Leonardo in testa, che mantiene i soldati in Libano e nel mondo per ritagliarsi un posto al sole nella spartizione del bottino e difendere gli interessi nazionali dei padroni, ..


i GPI che fanno appello direttamente al movimento italiano: riprendiamo l’entusiasmo che l’anno scorso si era scatenato ma con una consapevolezza ancora maggiore per andare oltre le azioni di solidarietà e le piazze numerose, che non basta più…. dobbiamo organizzarci per praticare delle azioni di boicottaggio di questo sistema della guerra, subito...Questa è la strada che fa davvero paura a quelle istituzioni della guerra che lo alimentano ….

il miglior aiuto alla causa palestinese è quello di lottare contro il nostro imperialismo in stretto legame internazionalista con i popoli nel mondo che lottano contro il comune nemico

come proletari comunisti portiamo in questa manifestazione lo spirito della dichiarazione congiunta internazionale per la Palestina - base della settimana internazionale di solidarietà con la Resistenza Palestinese 7 ottobre/13 ottobre ‘ intensificare le azioni e fare avanzare in maniera sempre più poderosa il movimento militante, di massa, in appoggio alla causa palestinese.

La pressione popolare deve elevarsi a scioperi di solidarietà, ad azioni sempre più dure contro i governi che appoggiano Israele e le Ambasciate israeliane in ogni angolo del mondo.


per

  • esigere che le truppe israeliane abbandonino la striscia di Gaza e la Cisgiordania;

  • esigere che le truppe imperialiste abbandonino la regione e cessino le loro azioni militari in Medio Oriente in appoggio allo stato di Israele e contro le forze solidali con il popolo palestinese, in Mar rosso, in Libano, ecc.;

  • esigere la rottura delle relazioni diplomatiche, commerciali, militari con Israele;

  • esigere che i governanti sionisti siano giudicati per crimini di guerra e genocidi.


Viva la lotta di liberazione del popolo palestinese!

Palestina libera!

Proletari e popoli del mondo uniamoci contro l’imperialismo!


proletari comunisti

3- 10 -2024


pc 4 ottobre - Voto in condotta - la scuola del governo Meloni/Valditara della repressione

La Camera ha approvato il Ddl “Valditara” scuola sul voto in condotta che introduce regole più severe sul comportamento degli studenti.

Con un voto in condotta pari a 5 scatterà automaticamente la bocciatura, con il sei si è rimandati a settembre, i voti in decimi vengono reintrodotti anche nelle scuole di primo grado e faranno media, solo gli studenti che avranno o 9 o 10 in condotta “meriteranno”, termine che piace tanto al ministro Valditara, il massimo dei crediti scolastici che tra l'altro incideranno anche sulla maturità. Sono inasprite le misure disciplinari, come le sospensioni che saranno anche collegate all'obbligo per gli studenti di prendere parte ad attività sociali nei casi più gravi e vengono introdotte anche multe in caso di aggressione al personale scolastico tra i 500 e addirittura fino ai 10.000 euro.

Quindi se non si avrà un comportamento considerato consono o si è bocciati o si è obbligati ai lavori socialmente utili.

Per il ministro Valditara tutto questo sarebbe una “rivoluzione”, quella di un sistema scolastico che, a suo dire, “responsabilizzerà gli studenti e restituirà autorevolezza ai docenti”. In realtà siamo di fronte a un altro pezzo del pacchetto di riforma della scuola che è un vero e proprio altro salto di qualità più che reazionario di questo governo Meloni : dalla riforma degli istituti tecnici professionali, volta a imporre una scuola sempre più adeguata agli interessi dei padroni e delle imprese private, con al centro il potenziamento dell'alternanza scuola lavoro, alle nuove linee guida sull'educazione civica che rappresentano un vero e proprio manifesto, innanzitutto, dell'ideologia fascista di questo governo a suon di “patria, rispetto e impresa” che deve essere imposto in primis agli studenti., al pezzo appunto della riforma sul voto in condotta, volto a una scuola che proprio perché deve imporre questa logica ideologica/politica al servizio dei padroni di un lato e al servizio della loro patria dall'altro deve essere sempre più repressiva.


Quindi una scuola dove i presidi da un lato saranno sempre più manager e dall'altro sempre

giovedì 3 ottobre 2024

pc 3 ottobre - Mobilitazioni nel mondo contro la criminale aggressione in Libano

 red herald - in via di traduzione

The peoples of the world reject the criminal aggression against Lebanon. Israel receives blows

The Israeli aggression against sovereign Lebanese territory continues. Israel still claims to be dealing blows to “terrorist” targets, but what it is doing is continue its criminal bombardments no only on Southern Lebanon but also on Beirut, where harsh bombardments have been witnessed during the whole night and they continued during the morning. According to the Lebanese Health Ministry, yesterday 55 people were murdered and other 156 were injured. Among other targets which have nothing to do with military targets, Israel has destroyed the TV-channel headquarters of Al-Sirat in Lebanon. Israel continues extending the war through the whole region. There are reports of Israeli airstrikes on Damascus, Syria, where at least three civilians have been murdered.

Hezbollah stated that it has rejected Israeli raids in the village of Maroun al-Ras, where the Israelis admitted that one of their soldiers has been killed. Hezbollah also states that they rejected more raids in the town of Adaisseh and they caused harsh casualties among the Israeli troops. As well as it reports that it has carried out several military operations including one ambush which caused several casualties among Israeli troops.

The Israeli army has demanded to the Lebanese Army to withdraw its troops 5 kilometers into Lebanon. Reportedly the Lebanese army has accepted this demand and withdrawn from its bordering posts. This

pc 3 ottobre - ORE 12 Controinformazione Rossoperaia - Il G7 di Matera contro le donne

 

pc 3 ottobre - No alla revoca dello status di rifugiato. Presidio a sostegno di Seif Bensouibat

Se sei immigrato ed esprimi opinioni non allineate con quelle del governo rischi anche l'espulsione.

pc 3 ottobre - ORE 12 settimanale N. 24 - per leggerlo e stamparlo

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mercoledì 2 ottobre 2024

pc 2 ottobre - Per saperne di più sulle armi nucleari in Italia.

 

90 bombe atomiche Usa, 50 ad Aviano e 40 a Ghedi Torre
 Pacifisti a Ghedi, dove l’Italia ospita le bombe nucleari americane.  L’Italia ha firmato nel 1975 il Trattato di Non Proliferazione Nucleare (TNP). Nell’articolo 2 si impegna a “non ricevere da chicchessia armi nucleari”. Ma la realtà della base di Ghedi contraddice questo impegno.
 Per l’elenco delle basi militari si veda questa mappa in via di realizzazione.
Pubblicato sul Sito  il 30 Settembre 2024

pc 2 ottobre - La vostra repressione non ferma ma alimenta la lotta e la ribellione - Torino info

Torino: 18 rinvii a giudizio per i disordini durante il corteo per Cospito

Tra i reati contestati, quello per devastazione. Il processo si aprirà nel maggio del prossimo anno

30.09 ore 14:17. Rinviate a giudizio 18 persone per i disordini del 4 marzo dello scorso anno a Torino durante un corteo in segno di solidarietà ad Alfredo Cospito.

18 i rinvii a giudizio

Sono 18 le persone rinviate a giudizio per i disordini che si verificarono a Torino il 4 marzo dello scorso