lunedì 17 marzo 2025

pc 17 marzo - ORE 12 Controinformazione Rossoperaia - Riarmo e industria dell’auto, organizzare la risposta operaia

 

pc 17 marzo – Trump ordina l’attacco militare allo Yemen causando 53 morti e centinaia di feriti, soprattutto donne e bambini

 

Mentre continua a fare propaganda a piene mani, grazie ai mezzi di informazione al suo servizio, dicendo che vuole far finire le guerre, l’attuale rappresentante dell’imperialismo degli Stati Uniti, il moderno-fascista Trump, ha ordinato di attaccare militarmente lo Yemen: “Gli attacchi ordinati ieri da Trump hanno colpito radar, difese aeree e sistemi missilistici e di droni, con l'obiettivo di riaprire le rotte di navigazione nel Mar Rosso” come riporta l’Adnkronos.

"L'ho ordinato io", ha confermato il presidente americano Trump, spiegando di aver chiesto "all'esercito Usa di condurre un'azione militare decisa e potente contro questi terroristi" e seguendo da remoto le operazioni.

Ma come tutti oramai sanno, i veri motivi dell’attacco del terrorista n.1 al mondo, Donald Trump, contro il popolo yemenita sono quelli del sostegno alla resistenza del popolo palestinese e del pericolo per l’economia americana.

"È passato più di un anno - proseguiva Trump - da quando una nave commerciale battente bandiera statunitense ha navigato in sicurezza attraverso il Canale di Suez, il Mar Rosso o il Golfo di Aden … L'ultima nave da guerra americana ad attraversare il Mar Rosso, quattro mesi fa, è stata attaccata dagli Houthi più di una decina di volte.

pc 17 marzo - Il processo Ilva "Ambiente svenduto" è un processo al sistema capitalista - Ricomincia il 21 marzo a Potenza

 Intervento dell'avvocata Antonietta Ricci di parti civili slai cobas sc


Il processo dell'Ilva non è un processo di dati. E’ un processo al sistema, al modo di produzione capitalista.

Il libro "Un lungo processo raccontato attraverso 7 anni di udienze" che ha messo insieme i passaggi principali delle udienze del processo “Ambiente svenduto” di 1° grado è un lavoro preziosissimo. Nessuno potrà mai andarsi a leggere 3800 pagine delle motivazioni della sentenza di 1° grado per avere un quadro complessivo della situazione. È veramente complicato.

Per cui, questo libro, mettendo in evidenza dichiarazioni, testimonianze che illuminano su tutta la questione, come si svolgeva veramente il lavoro in Ilva di Taranto, è molto utile. Perché, se è vero che la sentenza di primo grado è stata totalmente annullata, quei fatti, quelle testimonianze, quello che è stato detto nel processo di primo grado non può essere annullato, rimane. E come era portata avanti la produzione, ciò che subivano i lavoratori è un dato di fatto che rimarrà per sempre.

Per esempio è stato molto interessante riportare nel libro la requisitoria di uno dei PM che dice a un certo punto: come è possibile che tutto ciò avvenisse senza che nessuno sapesse e senza che nessuno prendesse provvedimenti? E il pubblico ministero riporta per esempio le testimonianze dei cittadini dei

domenica 16 marzo 2025

pc 16 marzo - "Dio, patria, famiglia" - la corsa a chi lo applica per primo: per ora vince l'America di Trump ma segue l'Italia della Meloni/Valditara

Non aspettiamo in Italia, nè illudiamoci che resteranno "parole" le linee guida integraliste/reazionarie di Valditara. Occorre anche da noi combattere subito nelle scuole, nelle università il governo che vuole fare della scuola un luogo centrale per una cultura fascista, suprematista, razzista, militarista. 

Chi ancora chiede nel campo del femminismo piccolo borghese che questa scuola sia aperta all'educazione sessuale contro le concezioni e pratiche sessiste, maschiliste sempre più dilaganti che alimentano l'odio verso le donne che vogliono "rompere le catene", fino ai femminicidi, si dovrà rendere conto che questa scuola, sempre più anche in Italia a Ministri ignoranti e incompetenti, fomenterà le concezioni di subordinazione delle donne e del loro ruolo principe che deve essere nel produrre figli (non è un caso che vogliono fare corsi sì, ma sulla fertilità o infertilità).

E' chiaro poi che con queste "linee guida" gli insegnanti, il personale scolastico che non si adegua farà la fine dell'America di Trump: licenziato, denunciato, e... arrestato 

Educazione americana: dio, patria, famiglia

Da Il Manifesto - stralci

Ministero dimezzato I procuratori generali di 21 stati fanno causa al governo: il licenziamento del 50% del personale rende impossibile svolgere le funzioni del dipartimento. L’intento è liquidarlo

Nel panorama delle nomine del governo Trump, quella di Linda McMahon, dirigente della federazione di wrestling Wwe, a ministra della pubblica istruzione, si distingue per aver messo assieme la materiale

pc 16 marzo - Riparte dagli operai di Bergamo il terzo giro della formazione marxista degli operai - 27 marzo


 disponibili su podcast le prime lezioni - richiedere a pcro.red@gmail.com - wa 3519575628

pc 16 marzo – Usa e Israele vogliono deportare in Africa i palestinesi di Gaza… pressioni su Somalia, Sudan e Somaliland

 

Non bisogna mai farsi ingannare dalle parole degli imperialisti e da tutti i loro lacchè. Sulla deportazione dei palestinesi gli Usa e i nazisionisti fanno sul serio. La sparata del fascioimperilista Trump con annesso video su Gaza, di trasformare la striscia in un resort turistico, era stata attenuata da Trump stesso e dalla propaganda americana, ma come si vede dalla notizia che dall’altro ieri gira sui media come l’Ansa, che riprende un’esclusiva che della Associated Press, gli USA e l’entità nazisionista, stanno facendo tentativi con paesi africani come il Sudan, la Somalia e il Somaliland per spostarvi i palestinesi che vorrebbero deportare dalla Palestina.

La notizia viene riportata anche da un articolo del manifesto di ieri che ha per titolo “Usa e Israele vogliono deportare in Africa i palestinesi di Gaza".

“I colloqui, tenuti in gran segreto, riflettono la volontà dell’amministrazione di Donald Trump e del governo di Benyamin Netanyahu a portare avanti un progetto che è stato respinto dai palestinesi – «non

pc 16 marzo - Torino Università 17 marzo finanziamenti alle università, non alle armi


Inaugurazione anno accademico di Torino: finanziamenti alle università, non alle armi

Lunedì 17 marzo l’Università di Torino celebrerà in mattinata la cerimonia di inaugurazione del suo anno accademico, cerimonia a cui è stato invitato come “ospite di riguardo convocato per l’occasione” Enrico Letta.

da Assemblea Precaria Universitaria

In un momento storico in cui assistiamo al continuo disinvestimento nell’istruzione, mentre ingenti risorse vengono dirottate verso il finanziamento di guerra e spese militari, troviamo vergognoso e ridicolo l’invito all’ex primo ministro. Mentre si taglia sui fondi universitari, si precarizzano ricercatori e docenti e si aumentano le tasse per gli studenti, Letta si è reso recentemente protagonista della convocazione di una manifestazione per il riarmo dell’Unione Europea, dimostrando ancora una volta l’asservimento delle istituzioni agli interessi di guerra e dell’ industria bellica.

Da parte nostra rifiutiamo completamente questa impostazione e denunciamo la subordinazione delle politiche pubbliche agli scopi bellici, nonchè lo smantellamento dell’università pubblica in favore di questi ultimi. Per questa ragione ci ritroveremo lunedì 17 marzo dalle 10:30 in presidio davanti al Teatro Regio. Continueremo a chiedere senza sosta, a tutte le istituzioni locali e nazionali, un adeguato finanziamento dell’università pubblica, il superamento del precariato accademico, più garanzie per il diritto allo studio e la fine dei finanziamenti alle spese militari a discapito dell’istruzione.

CONTRO TAGLI GUERRA E PRECARIETA’ CI RIPRENDIAMO L’UNIVERSITA

pc 16 marzo - Terremoto. Una assemblea popolare nell’ex base Nato di Bagnoli affronta l’emergenza - info solidale

Ce lo avevano detto che non avrebbero fatto nulla, e così è andata. Stanotte a Pozzuoli e in tutta la zona flegrea ancora una scossa superiore a 4Md e non c’erano presidi permanenti dove ripararsi per avere un primo supporto e soprattutto un luogo sicuro dove stare. Nonostante la pioggia e il vento, non è stata montata nessuna tenda per passare la notte fuori le nostre abitazioni di nuovo riempite di crepe.
Davvero basta, non possiamo essere lasciati a noi stessi. Le istituzioni devono intervenire adesso e rispondere a queste necessità perché è già tardi. C’è ancora bisogno di un efficiente controllo a tappeto di tutte le abitazioni e di un piano di alloggio per gli sfollati che sia rapido e che preveda anche la requisizione diretta da parte dello Stato delle strutture alberghiere e delle case sfitte nelle zone limitrofe al territorio della zona rossa. Non possiamo vivere di nuovo quello che abbiamo vissuto a maggio 2024, vogliamo sicurezza.
È questo quello che abbiamo detto all’Assemblea tenutasi all’Ex base Nato di Bagnoli, che stanotte ha dato riparo a tante e tanti che non hanno detto aspettato l’inesistente risposta delle istituzioni. Vogliamo rilanciare queste nostre rivendicazioni assieme a tutta la popolazione dell’area flegrea colpita dal sisma. Vogliamo risorse per rispondere a questa crisi, non per le armi.

pc 16 marzo - Parte in Italia la preparazione della settimana internazionale di azione a sostegno della guerra popolare in India - info csgpindia@gmail.com

Dal blog https://guerrapopolare-india.blogspot.com/

Settimana di azione internazionale e internazionalista dal 7 al 12 aprile - Per una campagna lunga un anno da aprile 2025 a marzo 2026


La campagna mondiale contro la Operazione Kagaar, che continua, ha denunciato e colpito gli imperialisti e il governo Modi, che avevano posto l’obiettivo di cancellare il movimento democratico, popolare e rivoluzionario e la guerra popolare diretta dal PCI (Maoista), che sono la reale alternativa politica per i proletari e il popolo dell’India.

Tutte le campagne lanciate negli anni scorsi dal regime fascista di Modi , dalla “Operazione Green Hunt” in poi hanno fallito l’obiettivo posto dal regime.

Oggi Modi dichiara che spazzerà via la guerra popolare, il movimento rivoluzionario e il PCI(Maoista) entro marzo 2026.

Il Comitato Internazionale di Sostegno alla Guerra Popolare in India (ICSPWI) chiama tutti i partiti e organizzazioni marxiste-leniniste-maoiste, i partiti rivoluzionari, le forze antimperialiste a raccogliere la sfida lanciata dal governo Modi con una campagna lunga un anno da aprile 2025 a marzo 2026.

È a un anno di mobilitazione e sostegno alla rivoluzione indiana a cui il ICSPWI fa appello, a partire da una settimana internazionale e internazionalista di azione dal 7 al 12

pc 16 marzo - A ORE 12 lunedi 17 Controinformazione Rossoperaia

Guerra imperialista/riarmo/economia di guerra e crisi del settore auto - per organizzare la risposta operaia autonoma ai piani di padroni e governo.

sabato 15 marzo 2025

pc 15 marzo - Il 2 aprile a L'Aquila lo stato imperialista italiano e il suo governo fascio/imperialista, complice del genocidio in Palestina processa la resistenza palestinese - info srpitalia@gmail.com



Il 2 aprile 2025 presso il Tribunale dell’Aquila inizierà il processo contro Anan Yaeesh, Ali Irar e Mansour Doghmosh.

Processando loro vogliono processare la resistenza palestinese e il sostegno, la solidarietà alla resistenza palestinese.

Il 2 aprile dobbiamo essere in tante e tanti a processare il terrorismo dello stato naziosionista di Israele e la complicità, nella repressione e nel genocidio del popolo palestinese, del governo moderno fascista italiano

Questo processo è illegittimo, legittima è la resistenza, con ogni mezzo, al terrorismo organizzato del colonialismo sionista e dell’imperialismo.

Di seguito riportiamo un'intervista all'avvocato Flavio Rossi Albertini, difensore dei 3 palestinesi, da parte di Giuristi Democratici

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Il 2 aprile 2025 presso la Corte di Assise dell’Aquila inizierà il processo contro tre palestinesi, Anan Yaeesh detenuto dal gennaio 2024 e Ali Irar e Mansour Doghmosh, attualmente in libertà.

Tutti e tre sono accusati di essere partecipanti ad una associazione con finalità di terrorismo prevista e punita dall’art. 270 bis del codice penale.

E’ una vicenda che finora ha avuto troppo poca attenzione e che invece merita di essere conosciuta e raccontata per sue molteplici implicazioni. Per gli addetti ai lavori è una vicenda che si inserisce nel grave quadro complessivo di smantellamento del diritto internazionale. Per i non addetti ai lavori aggiunge un altro grave tassello alle già troppe, inaccettabili, complicità dello stato italiano con lo stato d’Israele.

In generale rappresenta un altro brutto esempio di diritto asservito alle esigenze politiche degli Stati.

Abbiamo intervistato l’Avvocato Flavio Rossi Albertini del Foro di Roma, che fa parte

pc 15 marzo - Internazionalismo proletario sul blog maoistroad - USA/ARGENTINA/COLOMBIAFRANCIA/ecc in tempo reale in lingua originale

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  • pc 15 marzo - Guerra e economia di guerra in marcia - il ministro Urso vuole trasformare l’industria dell’auto in un settore della difesa e della cybersicurezza

    Lunedi a ore 12 Controinformazione Rossoperaia - ascolta su questo blog

     
     

    Il ministro Urso propone di riconvertire l’industria automobilistica italiana verso settori in crescita come la difesa, l’aerospazio e la cybersicurezza, suscitando però polemiche tra sindacati e gruppi politici. Il piano mirerebbe a salvaguardare i posti di lavoro, ma è oggetto di forti critiche per le sue implicazioni etiche e industriali. da  Fanpage.it

    Il governo italiano sta esplorando un'idea che ha suscitato molte discussioni: spingere l'industria automobilistica a riconvertirsi verso il settore della difesa. L'industria dell'auto sta affrontando infatti da tempo una grave crisi, causata dalla transizione verso i veicoli elettrici e dalla difficoltà di grandi gruppi come, per esempio, Stellantis. Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy, ha spiegato che la proposta mirerebbe a "salvaguardare e valorizzare le competenze dei lavoratori" del settore, indirizzandoli verso settori in espansione, come la difesa, l'aerospazio, la blue economy e la cybersicurezza. L'obiettivo, secondo il ministro, sarebbe quello di diversificare e riconvertire l'attività delle aziende automobilistiche, sfruttando le loro capacità tecniche e il capitale umano già formato.

    La proposta del governo ha suscitato forti reazioni tra i sindacati: la Fiom-Cgil, che rappresenta i lavoratori del settore, ha risposto negativamente, definendo l'idea "assurda"; Samuele Lodi, responsabile

    pc 15 marzo - NO, NO al riarmo e alla guerra imperialista, NO alle manifestazioni pro-Europa del 15 marzo

    Il piano di riarmo dell'Europa presentato da Ursula von der Leyen a Strasburgo nella giornata del 12 Marzo è stato approvato con un voto fortemente maggioritario: 419 voti a favore, 204 contrari e 46 astenuti. Si tratta di un testo sul Libro bianco della Difesa europea che prevede un massiccio investimento di 800 miliardi di euro in armi per rispondere all'appello di Trump che dice che se gli europei vogliono difendersi lo facciano a spese loro.

    Al ricatto dell'imperialismo USA guidato da Trump, l'Europa ha risposto sì e ha risposto con le sue istituzioni e infine con un voto parlamentare.

    Cominciamo dal voto parlamentare che ha visto la convergenza di fatto di tutte le forze presenti in Parlamento che hanno un reale peso nei governi dei differenti paesi imperialisti. I cosiddetti socialisti, a guida dei socialisti tedeschi, che hanno ripetuto come sempre in periodi in cui si avvicinano le guerre interimperialiste mondiali il voto favorevole all’armamento, votano i crediti per le armi. Per questo sin dalla Prima guerra mondiale tutto quello che si chiama socialismo a parole - ma in realtà si tratta di socialdemocrazia, riformismo, qualunque siano il nome delle formazioni - in occasione delle guerre, passa armi e bagagli nel campo dell'imperialismo e nel sostegno dei suoi governi. Lì, anzi, sono tappe fondamentali per mostrare al proletariato, alle masse popolari e a tutti coloro che si definiscono socialisti di sinistra e così via, che partiti socialisti/socialdemocratici comunque si chiamino, sono

    pc 15 marzo - New York - la Trump Tower invasa!

     “Combattez les nazis pas les étudiants”, Libérez Mahmoud, Palestine Libre”

    Plusieurs centaines de militants et sympathisants de l’organisation Jewish Voice for Peace (La voix juive pour la paix) en faveur de la cause palestinienne ont mené ce jeudi 13 mars une opération coup de poing dans la Trump Tower. Vêtus de T-shirt rouges aux inscriptions blanches, ils ont investi en fin de matinée le gratte-ciel ultra-sécurisé de Manhattan. “Combattez les nazis pas les étudiants”, ont-ils chanté en chœur. “Libérez Mahmoud, Palestine Libre”, pouvait-on aussi lire sur une banderole de soutien à Mahmoud Khalil, porte-parole d’un mouvement étudiant pro-palestinien à l’Université de Columbia, arrêté le 9 mars et menacé d’expulsion La police New-yorkaise a procédé à 98 arrestations.

    venerdì 14 marzo 2025

    pc 14 marzo - Rheinmetall, carri armati negli impianti Volkswagen: il riarmo tedesco è partito - quello italiano della stessa natura a seguire - vedi Stellantis Cassino/Iveco

    L'attentato sventato al signore delle armi tedesco e la lista degli «obiettivi europei» che alza il livello di allerta

    Il produttore di armi tedesco ha fatto sapere che nei prossimi due anni prevede di assumere 8.000 lavoratori, passando dagli attuali 32.000 a circa 40.000

    Rheinmetall, il più grande produttore di armi in Europa, sta valutando di rilevare da Volkswagen lo stabilimento di Osnabrück, una delle tre fabbriche che il gruppo auto vuole chiudere in Germania. L’acquisto dipenderà dall’aumento degli ordini di carri armati, ha sottolineato Rheinmetall che dall’inizio della guerra in Ucraina ha decuplicato il suo valore di Borsa

    Il piano di Rheinmetall

    Il numero uno di Rheinmetall, Armin Papperger, parlando coi giornalisti dopo aver previsto una forte crescita delle vendite per il 2025, ha affermato che, sebbene Rheinmetall potrebbe riconvertire più stabilimenti automobilistici, è anche possibile acquistare siti dalle case automobilistiche, alle giuste condizioni. 
    Papperger ha spiegato che lo stabilimento Volkswagen di Osnabrück sarebbe «molto adatto» a una riconversione alla produzione militare. A dicembre Volkswagen aveva fatto sapere che stava valutando

    pc 14 marzo - Ramy è stato ucciso dai carabinieri, bisogna tornare a gridarlo forte nelle piazze... Non permettiamo che venga ucciso una seconda volta


    Mentre la canea mediatica reazionaria dalla rai ai giornali fascisti e filogovernativi ribadisce che: "L'inseguimento dei carabinieri fu corretto. Morte causata dal palo", spariscono prove determinanti come denuncia l'avvocata di Faires.

    Perso il giubbotto di Ramy Elgaml, l’avvocata della famiglia: “C’erano piume sulla targa dei carabinieri”. Barbara Indovina, avvocata della famiglia di Ramy Elgaml, ha spiegato a Fanpage.it che la giacca del 19enne, ora dispersa, sarebbe stata un elemento importante per le indagini. In particolare per verificare la corrispondenza tra l’imbottitura e alcune piume bianche trovate incastrate nella targa dell’auto dei carabinieri.

    Anche il palo semaforico contro il quale si è scontrato lo scooter guidato da Fares Bouzidi con a bordo Ramy sarebbe stato rimosso e sostituito nei giorni successivi all'incidente, rendendo impossibile recuperarlo. Stando a quanto ricostruito l'oggetto sarebbe stato smaltito da Amsa, l'azienda che si occupa della raccolta dei rifiuti a Milano.

    pc 14 marzo - ORE 12 Controinformazione Rossoperaia - No al riarmo e alla guerra imperialista - No alle manifestazioni pro-Europa del 15 marzo

     

    pc 14 marzo - PALESTINA: ISRAELE COMMETTE STUPRI E ATTI DI GENOCIDIO, secondo un’altra inchiesta dell’ONU

     

    La ferocia nazisionista viene messa ancora una volta in luce da questa inchiesta di una commissione indipendente dell’ONU che elenca i fatti accertati del terrorismo sistematico usato dal cane da guardia degli Stati Uniti in Medio Oriente, e cioè dall’entità sionista di Israele, contro la popolazione palestinese.

    Dalle violenze sessuale e stupri, usati come arma di guerra contro le donne, ad ogni tipo di violenza immaginabile…

    Una ferocia che continua nonostante la tregua durante la quale non si sono fermati un attimo gli attacchi in diverse forme nella stessa Gaza (ieri è stato ucciso un altro bambino di 3 anni), dove la popolazione in questo momento è di nuovo senza elettricità e cibo, e si sono aggravati ancora di più gli attacchi in Cisgiordania dove le popolazioni sono costrette a fuggire davanti agli attacchi quotidiani dell’esercito e dei coloni israeliani: sono già “40mila palestinesi sfollati su ordine dell’esercito israeliano dai campi profughi di Jenin, Tulkarem, Faraa e altri centri della Cisgiordania occupata, al centro dell’offensiva militare «Muro di ferro» lanciata dal governo Netanyahu il 21 gennaio” (il manifesto) sempre con la solita scusa di «sbaragliare i terroristi armati».

    Questa inchiesta dell’ONU dal titolo "Più di quanto un essere umano possa sopportare", dimostra, se ancora ce ne fosse bisogno, chi sono i veri terroristi.

    Contro questo orrore quotidiano sosteniamo fino in fondo la resistenza del popolo palestinese, lottando affinché venga spazzato via dalla faccia della terra il nazisionismo, cane da guardia dell'imperialismo USA, e ogni imperialismo.

    ***

    Inchiesta Onu: "A Gaza Israele commette stupri e atti di genocidio". Netanyahu: "Bugie"

    Una commissione indipendente Onu denuncia violenze sessuali usate da Israele come arma di terrore contro i civili palestinesi. Netanyahu: "Il Consiglio dei diritti umani Onu è un circo antisemita"

    04:26 14 Marzo

    L'inchiesta dell'ONU che accusa Israele, ecco i contenuti

    Distruzione sistematica degli ospedali e delle strutture riproduttive palestinesi, stupri, abusi e minacce sessuali a danno di uomini e donne, l'obbligo di togliere i vestiti in pubblico: sono alcune delle pratiche che rientrano tra gli "atti di genocidio" e "violenze sessuali" come strategia di guerra, secondo l'accusa che un nuovo rapporto delle Nazioni Unite muove contro Israele, nell'ambito delle offensive militari condotte nella Striscia di Gaza e nei Territori palestinesi occupati dopo il 7 ottobre 2023.

    pc 14 marzo - Il processo Ilva "Ambiente svenduto" trasferito a Potenza ricomincia male

    Dalla prossima settimana interventi, notizie su un processo che tutti: padroni, Stato, governi, sindacati collaborazionisti, politici e istituzioni complici, vogliono cancellare
    *****
    Già sono stati ridotti di più della metà (25) gli imputati del processo di 1° grado per prescrizione; per cui alcuni complici dell'azione criminale di Riva sono ora tranquillamente fuori dal processo.
    Ora l'altra novità: nell'organizzazione dell'udienza del 21 marzo il Tribunale di Potenza ha fatto una divisione - leggere l'avviso pubblicato sotto - per cui gli avvocati dei Riva e degli altri imputati saranno in un'aula, mentre gli avvocati delle parti civili, e le stesse parti civili, vittime del capitalismo assassino, saranno in altre due aule. 
    Così gli avvocati degli imputati saranno liberi di gestirsi la loro presenza all'udienza, al riparo dalle "fastidiose" parti civili, dai loro sguardi, commenti, proteste (come, sia pur in minima parte, è avvenuto negli anni a Taranto); le parti civili invece saranno in una specie di apartheid, probabilmente senza neanche poter guardare nelle facce i giudici.
    Inoltre il tribunale di Potenza vieta l'ingresso del pubblico. Una cosa illegittima!
    Si vuole fare un processo controllato, nel silenzio pubblico? Se l'inizio è questo, quale sarà la fine...?