giovedì 12 dicembre 2024

pc 12 dicembre - Formazione operaia - Demolire la macchina statale borghese e al suo posto uno Stato nelle mani dei proletari - La grande esperienza della Comune di Parigi -da Stato e rivoluzione di Lenin

Come abbiamo detto nella precedente Formazione operaia, e ripreso da Lenin in questo capitolo, Marx, nel parlare di come sarà organizzata la nuova macchina dello Stato proletario una volta che il proletariato e le masse popolari con la rivoluzione rovescia, spezza la macchina statale di dominio della borghesia, "non inventa, non immagina una società "nuova". No, egli studia, come un processo di storia naturale, la genesi della nuova società che sorge dall'antica, le forme di transizione tra l'una e l' altra. Egli si basa sui fatti, sull'esperienza del movimento proletario di massa e cerca di trarne insegnamenti pratici. Egli "si mette alla scuola" della Comune...".

Ancora una volta Lenin mette in evidenza il metodo di Marx, di studiare, analizzare, prendere lezioni dall'esperienza reale del proletariato, andare a scuola del movimento operaio, della sua lotta di classe contro la classe sfruttatrice.. 

La Comune di Parigi, benchè durò poco più di due mesi, dal 18 marzo al 28 maggio 1871, fu la prima grande esperienza del proletariato di organizzazione di uno Stato che metteva fine al potere degli oppressori, e metteva le basi di una nuova società.

In questo capitolo Lenin riporta, riprendendo Marx, i caratteri principali di questo nuovo Stato, che restano caratteri universali e molto attuali. 

Oggi, nel 55° anniversario della strage di piazza Fontana del 1969, eseguita dai fascisti, ma voluta dallo Stato borghese per stroncare il grande movimento operaio, l'"Autunno caldo", e la stagione del '68, in cui lo Stato si mostrò in tutta la sua reale natura, organo di difesa, armata, del sistema del capitale, è importante questo studio di "Stato e rivoluzione" per comprendere che lo Stato borghese non è eterno e che si può e si deve abbattere. 

Invitiamo operai, giovani, donne a leggere il testo di Marx dedicato alla Comune di Parigi. "La guerra civile in Francia", un libro illuminante ed emozionante.

Di seguito, riprendiamo i passi più importante del III capitolo di 'Stato e rivoluzione'

pc 12 dicembre - Il miserabile Minniti al servizio di Leonardo e del governo Meloni/Crosetto


 Minniti non ha mai smesso di lavorare per gli interessi dell’imperialismo italiano, come politico del PD in stretto legame con i servizi segreti, con la Nato, come presidente di Med-Or, la fondazione di Leonardo, la ex Finmeccanica, partecipata dallo Stato, che opera nei settori di difesa, aerospazio, sicurezza, sempre attiva nei teatri di guerra e per questo al centro delle azioni del movimento antimperialista, del movimento contro la guerra, per i suoi profitti nella fornitura di armi agli eserciti reazionari e di tipo nazista, dall’Ucraina con il governo Zelensky a Netanyahu responsabile del genocidio in Palestina, ad Erdogan che le usa contro il popolo curdo, a Modi che le usa nella guerra interna contro il suo stesso popolo, arrivando anche ai droni venduti alla polizia italiana per i loro programmi di sorveglianza e i suoi legami all’interno delle Università italiane.

Per questo il rapporto SIPRI (Istituto internazionale di ricerche sulla pace di Stoccolma) colloca la Leonardo come primo produttore di armi nell’Unione Europea, il secondo in Europa, il 13° nel mondo. I profitti che ne ha ricavato con la fornitura di armi grondano di sangue dei popoli e definirli in questo modo non è certo esagerata retorica ma la realtà che è anche parziale perchè possiamo conoscere poche cose in tema di esportazione di armi ma notizie comunque abbastanza sufficienti per smascherare il suo ruolo.

Quindi Leonardo è un’azienda fondamentale del complesso militare-industriale dello Stato imperialista italiano: il ministro Crosetto del governo Meloni è stato (ma non dobbiamo parlarne solo al passato) sul

pc 12 dicembre - 12 dicembre 1969 fascisti stragisti al servizio dei padroni / 12 dicembre 2024 governo di stampo fascista erede degli stragisti

pc 12 dicembre - PADRONI ASSASSINI, GOVERNO COMPLICE, DI PROFITTO E DEI LORO DECRETI SI MUORE. E' GIUSTA LA RIVOLTA

 

tra i lavoratori in sciopero ieri per il rinnovo del contratto dei metalmeccanici,

mentre si svolgevano le iniziative a Calenzano per la strage al deposito, in fabbrica, nei cantieri, sui binari, in mare, quattro nuovi lavoratori uccisi per il profitto in questa guerra strisciante dove continuano a morire solo lavoratori.

Quale bandiera va alzata se non quella della RIVOLTA?

Dai posti di lavoro, nelle piattaforme degli scioperi, fino ad una Rete Nazionale per la Sicurezza nei posti di lavoro e sul territorio che unisca le forze  disponibili sul campo per questa battaglia.

"Strage annunciata" di Calenzano si dice oggi, ma ai lavoratori che hanno denunciato le irregolarità nelle operazioni di rifornimento è stato vietato l’ingresso al deposito.

Anche alla Toyota gli operai avevano denunciato le condizioni pericolose, ma i due operai uccisi il 24 ottobre dall’esplosione in reparto confermano amaramente che non basta.

Ai cancelli Tenaris ieri tra i gli operai in sciopero uscivano alla fine della loro giornata anche gli operai delle ditte esterne, ‘non coinvolti nello sciopero’, come i figli di un dio minore, spesso i più esposti reclutati negli appalti… lavoro precario fonte di pericolo e di ulteriore allo sfruttamento.

La rivolta che serve nei posti di lavoro richiede non uno ma più scioperi.

Proprio ieri in una funebre conferenza Stampa per presentare l’entrata in vigore del nuovo Decreto Lavoro, Caldirone e soci hanno spalancato le porte al precariato, nelle fabbriche e in tutti i luoghi di lavoro... mentre Salvini alza il tiro degli attacchi al diritto di sciopero dalle precettazioni ad una campagna per nuovi divieti strutturali

Padroni assassini, governo complice, ‘lasciamoli fare, lasciamoli sfruttare senza limiti’ dice Meloni.

Delle loro regole si muore!

Quale bandiera va alzata se non quella della RIVOLTA?

pc 12 dicembre - Il "Decreto flussi" è la criminale risposta che il governo Meloni da ai migranti - che in tanti continuano a morire vicino le coste italiane

Almeno altri 44 immigrati sono morti in mare l'altro giorno nel viaggio verso Lampedusa, unica superstite una coraggiosissima bambina di 11 anni, sopravvissuta per due giorni in mare mentre vedeva intorno a sè annegare i suoi compagni di viaggio, tra cui il fratello.

A questo orrore, che segue tanti altri avvenuti quest'anno, risponde l'altro orrore pregno di humus razzista, fascista, quello della politica di aumento dei respingimenti, e dei mille ostacoli all'accoglienza del governo Meloni, prima è stata tutta la vergogna dei centri in Albania - per ora clamorosamente fallita - ora ci ha riprovato con il "Decreto flussi", contro cui occorre una nuova mobilitazione, con l'impegno di varie forze, perchè anche questa operazione fallisca.

Il ""Decreto flussi" è un nuovo pesantissimo attacco ai migranti, fatto in aperta violazione del diritto internazionale e della nostra Costituzione.

Di fatto, più che "decreto flussi" si potrebbe chiamare "decreto respingimento"; perchè ogni articolo è per rendere difficile, quasi impossibile, entrare, restare in Italia, poter avere una casa, fare una vita normale anche coi propri familiari, ecc.

Che cosa contiene questo decreto:

- Un nuovo elenco dei Paesi considerati "sicuri" per legge e non più per decreto ministeriale. I "paesi sicuri" sarebbero: Albania, Algeria, Bangladesh, Bosnia-Erzegovina, Capo Verde, Costa d'Avorio, Egitto, Gambia, Georgia, Ghana, Kosovo, Macedonia del Nord, Marocco, Montenegro, Perù, Senegal, Serbia, Sri Lanka e Tunisia.
Di ognuno di questi paesi si potrebbe fare un lungo elenco delle gravi condizioni di vita, della miseria, di persecuzioni, repressione, negazione di diritti fondamentali democratici, ecc. Ma chiaramente l'elenco del governo è rapportato ai paesi di provenienza dei migranti, non alle condizioni delle popolazioni. Rendere legge questo elenco è poi la risposta della Meloni/Salvini inviperiti dalla giusta azione dei magistrati che finora hanno fatto saltare

pc 12 dicembre - Gli Stati e i governi imperialisti europei sempre più uniti nella criminale politica antimmigrati

 osservatorio repressione

Unione Europea: nuova legge per garantire la criminalizzazione della solidarietà

La prossima settimana, una nuova legge dell’UE sulla criminalizzazione del traffico di migranti sarà esaminata dal Consiglio “Giustizia e affari interni). Il Consiglio dovrebbe approvare la sua posizione di negoziati con il Parlamento europeo. La legge esistente è stata criticata per non essere riuscita a prevenire la criminalizzazione della migrazione e gli atti di solidarietà con migranti e rifugiati. Il nuovo testo sembra rischiare di peggiorare la situazione.

di Inés Marco, attivista e ricercatore sulla migrazione  da Statewatch

Nota: questa analisi si basa principalmente sulla versione del testo del Consiglio del 22 novembre 2024. Una versione successiva, datata 29 novembre, è stata resa pubblica, con solo piccole modifiche rispetto al predecessore.

Pacchetto dei facilitatori

La proposta di legge sostituirà le norme del 2002, note come pacchetto di facilitatori, che stabiliscono sanzioni per facilitare l’ingresso, il transito o il soggiorno non autorizzati nell’UE.

Le regole sono state ampiamente criticate negli ultimi anni per non aver impedito la criminalizzazione in corso dei migranti, delle loro famiglie e degli attivisti e delle organizzazioni che li sostengono.

La posizione del Consiglio sulla nuova legge (22 novembre, pdf) non risponde alle richieste di eccezioni chiare e obbligatorie all’azione penale per atti di umanitarismo e solidarietà. Al contrario, può rendere tali procedimenti più probabili.

L’approvazione da parte del Consiglio GAI nella riunione del 13 dicembre, a seguito della quale sarà

pc 12 dicembre - Aumentano i ricchi miliardari nel mondo… aumenta la povertà

 

“Questo inebriante aumento di ricchezza e di potenza… è del tutto limitato alle classi possidenti”, questo diceva già nel 1863 l’allora primo ministro inglese Gladstone in un discorso sul bilancio, citato da Marx nell’Indirizzo inaugurale dell’Associazione Internazionale degli Operai del 1864.

Questo è ciò che succede nella società capitalista-imperialista, ed è esattamente così anche per i miliardari di oggi e i loro reggicoda al governo! Un esempio per tutti che sta a cuore alla fascista Meloni, tanto da abbracciarlo non solo simbolicamente ma anche fisicamente, è quello di Elon Musk che ha un patrimonio “personale” intorno a 350 miliardi di dollari, messo anche a disposizione dell’elezione di Trump.

Della stessa banda di Musk (Tesla ecc.) fanno parte anche i padroni (Bezos, Zuckerberg….) dei “magnifici sette”: Apple, Amazon, Alphabet, Meta, Microsoft, Nvidia. Oltre, naturalmente, ai capi delle altre multinazionali, come le banche, i fondi di investimento, le industrie petrolifere, quelle siderurgiche dalla Cina, all’India, dagli Usa all’Italia…

E crescono anche gli affari miliardari che si fanno nelle Borse, come quella di New York, dove il valore

mercoledì 11 dicembre 2024

pc 11 dicembre - Corrispondenza dalla manifestazione di Calenzano dopo la strage all'Eni - ancora una inadeguata manifestazione del sindacalismo confederale

Un triste rituale

Difficile trovare parole migliori per descrivere il presidio indetto per oggi pomeriggio dai sindacati confederali contemporaneamente allo sciopero generale provinciale di 4 ore per protesta contro la strage in cui sono morti 5 operai e 26 sono rimasti feriti, alcuni molto gravemente.
Rituale a partire dalla stessa scelta del luogo, la piazza del vecchio municipio del paese, non vicina al luogo della strage, dove avrebbe richiamato i lavoratori della zona industriale circostante in sciopero e avuto un ben più forte impatto.
E così non drappelli di lavoratori in sciopero ma delegazioni dai diversi posti di lavoro - anche da fuori provincia - hanno riempito la piccola piazza, in tutto 2-3000 persone.
Eppure all'inizio rabbia e dolore in piazza erano, palpabili come il silenzio che ha preceduto e aperto il presidio, prima degli interventi.
Hanno aperto alcuni delegati sindacali della provincia, compreso un collega di lavoro di uno dei lavoratori uccisi, che hanno testimoniato le difficoltà di chi sui posti lavoro provi a lottare per la sicurezza: "ci vuole coraggio, spesso ci sentiamo soli e spesso nessuno ci ascolta", ha detto una di loro.
Sono poi seguiti, alternati, i discorsi dei rappresentanti delle istituzioni, sindaco e presidente di regione e provincia e di dirigenti sindacali, Tutti questi si sono premurati di precisare che nessuno era venuto lì ad additare i colpevoli, trovarli è compito della magistratura.
E dunque nessuna denuncia del sistema dei padroni, dei loro governi e partiti, della passività dei sindacati, nessun riferimento alla "rivolta sociale" necessaria per fermare la guerra quotidiana condotta contro la classe operaia ma blandi richiami alla Costituzione, a ridare dignità al lavoro, alla presa di responsabilità della "politica".
Gli stessi appelli e promesse a prodigarsi perché non si tengano mai più manifestazioni come queste, per "fermare la scia di sangue" suonavano poco credibili e il silenzio che prevaleva all'inizio ha via via lasciato il posto al chiacchiericcio dei commenti tra i capannelli, fino a quasi coprire la voce di chi interveniva.
E la rabbia e dolore si sono stemperati in semplice tristezza.

pc 11 dicembre - Il condono ai No-vax del governo Meloni fascista e anti scienza - Un commento del ricercatore Fabrizio Chiodo

I movimenti anti-scienza ed anti-vaccini, da almeno 135 anni, sono legati a lobbies di destra, fanno il gioco delle grosse compagnie farmaceutiche e sono nemici della classe operaia, come scrisse anche Engels già nel 1894. Il "condono" del Governo Meloni verso le diverse forme di rifiuto alla vaccinazione durante la pandemia COVID-19, oltre ad essere un'offesa verso i decessi e verso il drammatico impatto della pandemia sul sistema sociale, è l'ovvio comportamento di governi fascisti, anti scienza e reazionari, che già durante la compagnia elettorale aveva promesso questo tipo di approccio.

"Tra gli strumenti più utili nella Storia per diminuire le diseguaglianze sociali tra i diversi Paesi ma anche tra le diverse classi sociali dei Paesi più ricchi, vi sono i vaccini. Uno strumento che nella storia ha evitato ricoveri, pressione sui sistemi sanitari, proteggendo principalmente quelle classi sociali che non sarebbero state in grado di ricevere cure negli Ospedali privati come succede nella maggior parte dei Paesi. 

Le grandi compagnie farmaceutiche, che hanno fatto extra profitti record durante la pandemia, non sono mai state interessate - in generale - al concetto di vaccinazione. 

Perché’ dovrei proteggere qualcuno quando poi posso accumulare capitale con i ricoveri, farmaci, esami, apparecchiature ospedaliere etc.?" (Assemblea anticapitalista 2022).

pc 11 dicembre - Dal presidio di Firenze all'Inail per la strage dell'ENI - una manifestazione inadeguata del sindacalismo di base presente nella zona



pc 11 dicembre - Tiziano è libero! - lottare per rompere il divieto della manifestazione per la Palestina è stato giusto e necessario e ogni condanna va respinta fino in fondo

Il PM avevo chiesto 3 anni e 4 mesi di condanna.

A Tiziano sono state riconosciute le attenuanti generiche: è stato quindi condannato a 2 anni con sospensione della pena e esce dal processo con un foglio di via di 1 anno.
In virtù di tutto questo i domiciliari sono stati revocati.

pc 11 novembre - Appalto Stellantis - il ritiro dei licenziamenti è una buona cosa frutto innanzitutto della lotta. Ma la battaglia e la guerra è appena cominciata

Ritiro dei licenziamenti e proroga di 12 mesi della commessa da parte di Stellantis. Queste le basi dell'accordo raggiunto al tavolo della vertenza Trasnova in corso al ministro delle Imprese. Accordo che è alla stesura finale. Stellantis, di fronte ai licenziamenti, 97 in Trasnova, più quelli in Logitech e Tcnoservice per un totale di più di 300 licenziamenti, ha deciso di concedere 12 mesi in più di contratto. Commessa che sarebbe dovuta scadere al 31 dicembre di quest’anno. La società, che si occupa della logistica delle vetture nei piazziali delle fabbriche, era stata avvertita ad aprile della fine del contratto da Stellantis.

L'esito positivo della vertenza Trasnova, con il ritiro dei licenziamenti e la proroga di un anno della commessa, è il risultato di una dura lotta condotta dai lavoratori in questi giorni, che con il presidio dei sei ingressi giorno e notte, ha paralizzato le produzioni dello stabilimento Gianbattista Vico. Occorre ora rilanciare il settore dell'automotive, affinché siano garantiti i livelli occupazionali di Stellantis e dell'intero indotto. Alle

pc 11 dicembre - Corvetto/Milano le idee di rivolta non sono mai morte...

 Viaggio al Corvetto dove anche i muri chiedono “verità per Ramy”

Viaggio al Corvetto dove anche i muri chiedono “verità per Ramy”
Nel quartiere alla periferia sud di Milano viveva il ragazzo morto di Milano — Al Corvetto tutto bene, a parte il ragazzo in falsa tuta Adidas e false scarpe Nike, che spiega la sua rabbia, che è una grande rabbia, con un esempio semplice: «Vedi, la testa di Ramy è finita così, spaccata a metà», sfiorando con il piede un pomodoro pestato sul marciapiede, «ma adesso viene fuori la verità, le bugie della polizia sulla sua morte… E noi cosa dovremmo fare? Stare fermi? Aspettare il processo tranquilli?». “Siamo un posto di poveri, ma non sempre delinquenti”.

pc 11 dicembre - Il governo Meloni, il governo della feccia reazionaria NOVAX, paga il suo debito elettorale a chi ha contribuito a portarla al governo

Stop alle multe per i No Vax, protestano i medici: “Offesa alle vittime di Covid”

Medici sul piede di guerra dopo il condono delle multe ai No Vax che non hanno rispettato l’obbligo vaccinale. Lo ha deciso il governo, con il decreto Milleproroghe, approvato ieri in Consiglio dei ministri. La norma prevede “l’abrogazione, in modo da non dover procedere con una ulteriore proroga”, delle norme che prevedevano una multa di 100 euro nei confronti degli over 50, degli appartenenti alle forze dell’ordine, del personale sanitario e di tutte le altre categorie professionali che per legge avrebbero dovuto vaccinarsi contro il Covid, e non lo hanno fatto. E in concreto significa che le multe non ancora pagate – per un valore stimato che va dai 150 ai 170 milioni di euro – non lo saranno mai perché vengono annullate.

“Agli alluvionati non danno i rimborsi promessi, ma ai no vax tolgono le multe. Un bel messaggio natalizio con emergenze che bussano alla porta, una epidemia in Congo, l'aviaria che bussa e l' influenza che sta per esplodere", attacca Matteo Bassetti, direttore Malattie infettive dell'ospedale policlinico San Martino di Genova.

Per il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta, si tratta di “un condono raccattavoti diseducativo e irrispettoso". È preoccupato, Massimo Andreoni, direttore scientifico della Simit, della Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali. "Essere per principio contrari alla vaccinazione obbligatoria è sempre un pò pericoloso perché quello che può accadere in futuri eventi pandemici non è prevedibile”.

Mentre si congelano le multe ai No Vax, “quelli che mettevano in pericolo la propria vita e quella degli altri, anziani, malati, persone fragili”, non c'è un Euro in più per la sanità. Un governo di cinici e irresponsabili”, un “modo per strizzare l'occhio a complottisti no vax e negazionisti”

Sarà necessario tornare sulla questione perchè essa è strutturale di questo governo e dovremo tornare anche sulla pagina nera che si è consumata anche in pezzi dell'estrema sinistra e del sindacalismo di base che hanno sponsorizzato e dato sponda ai fascio nazisti di ogni risma sulla questione, contribuendo anch'essi alla divisione e confusione tra pezzi ristretti di proletari e masse popolari portandoli di fatto nel carro che ha permesso la vittoria del governo Meloni.

proletari comunisti

pc 11 dicembre - Calenzano, l’accusa dei pm: “Condotte scellerate dietro la strage”


CALENZANO — Non è stato un errore. Ma un «disastro». Una «chiara inosservanza delle rigide procedure previste», «una condotta scellerata» che ha portato alla morte di cinque operai e alla corsa in ospedale per 29 persone, due delle quali si trovano in gravissime condizioni.

Vigili del Fuoco durante i rilievi Il giorno dopo l’esplosione al deposito carburanti di eni a Calenzano Firenze
La procura di Prato indaga per disastro: procedure di sicurezza ignorate. Perquisiti il deposito e la ditta che stava eseguendo i lavori di manutenzione. Il testimone chiave: “C’erano operai che stavano intervenendo su alcuni tubi” Non è stato un errore. Ma un «disastro». Una «chiara inosservanza delle rigide procedure previste», «una condotta scellerata» che ha portato alla morte di cinque operai e alla corsa in ospedale per 29 persone, due delle quali si trovano in gravissime condizioni.

pc 11 novembre - La grave situazione sanitaria nel Congo


Un report informativo da Fabrizio Chiodo - ricercatore CNR

Tra il 24 ottobre e il 5 dicembre 2024, la zona del Panzi nella provincia di Kwango della Repubblica Democratica del Congo ha registrato 406 casi di una malattia non diagnosticata con sintomi di febbre, mal di testa, tosse, naso che cola e dolori muscolari. Tutti i casi gravi sono stati segnalati come gravemente malnutriti. Tra i casi, sono stati registrati 31 decessi. La maggior parte dei casi segnalati riguarda bambini, in particolare quelli di età inferiore ai cinque anni. L'area è rurale e remota, con accesso ulteriormente ostacolato dalla stagione delle piogge in corso. Data la presentazione clinica e i sintomi riportati, e un certo numero di decessi associati, polmonite acuta, influenza, COVID-19, morbillo e malaria sono considerati potenziali fattori causali con la malnutrizione come fattore contribuente. La malaria è una malattia comune in questa zona e potrebbe essere la causa o il contributo ai casi. Sono in corso test di laboratorio per determinare la causa esatta. In questa fase, è anche possibile che più di una malattia stia contribuendo ai casi e ai decessi.

Nella zona sanitaria di Panzi, i bambini di età compresa tra 0 e 14 anni rappresentano il 64,3% di tutti i casi segnalati, con le fasce di età 0-59 mesi, 5-9 anni e 10-14 anni che rappresentano rispettivamente il 53%, il 7,4% e il 3,9% dei casi. Tra i decessi, il 71% è di età inferiore ai 15 anni, con il 54,8% del totale in bambini di età inferiore ai cinque anni. Tutti i casi gravi sono stati segnalati come malnutriti.

L'area ha sperimentato un peggioramento dell'insicurezza alimentare negli ultimi mesi, ha una bassa copertura vaccinale e un accesso molto limitato alla diagnostica e alla gestione dei casi di qualità. C'è

pc 11 dicembre - Il rovesciamento di Assad in Siria e il nuovo governo reazionario sostenuto dalla Turchia e dagli imperialisti occidentali

Lo stato sionista di tipo nazista di Israele approfitta della crisi per bombardare attaccare per l'ennesima volta un paese sovrano in spregio alle leggi internazionali con il beneplacito di fatto di tutti - ndr

Quello che sta succedendo in Siria è come un incendio che si diffonde perché trova il terreno fertile, dal genocidio palestinese all'attacco al Libano e alla guerra in Libano che minaccia anche un nuovo attacco all'Iran che incendi tutta l'area, a servizio dell'imperialismo e degli interessi dello Stato sionista di Israele, gendarme del mondo in quell'area per conto delle multinazionali dei paesi imperialisti, per mantenere il tallone di ferro e il controllo delle fonti di energia e dell'assetto geostrategico, delle vie commerciali in questa area decisiva del sistema-mondo.

Il contagio si diffonde e la Siria entra ora nell'occhio del ciclone.

Partiamo da un dato: la Siria di Assad è un regime della borghesia al servizio dell'imperialismo e dei suoi padroni, un regime di capitalismo burocratico che conserva un sistema feudale che ha oppresso e opprime il popolo siriano tutto e che il popolo siriano in tutte le sue forme ha ragione di ribellarsi e la caduta di Assad è giusta e sacrosanta perché questi regimi sono dittature antipopolari che devono essere rovesciate.

Non difenderemo il regime di Assad in nessuna maniera. La facilità con cui è stato rovesciato il cammino senza reali ostacoli, comprese le feroci forze armate siriane usate da Assad per reprimere in tutte le forme il suo popolo tanto che questo regime è la causa essenziale della gigantesca fuga dalla Siria che abbiamo visto in questi ultimi anni e che continuerà anche in queste ore.

Noi siamo per la caduta del regime di Assad, ma la marcia senza ostacoli che ne ha portato

pc 11 dicembre - All'ENI di Calenzano l'ennesima strage operaia per il profitto dei padroni, sostenuto dai governi dei padroni, in primis oggi il governo Meloni


Davide Baronti (in alto a sinistra), Gerardo Pepe (sotto), Vincenzo Martinelli (al centro),
Franco Cirelli (in alto a destra), Carmelo Corso (sotto)

L'esplosione all'ENI di Calenzano è l’ennesima strage operaia, sono saliti a 5 gli operai morti e 26 feriti.

Le stragi sul lavoro sono state una caratteristica in questi mesi, quasi ogni mese abbiamo dovuto contare i morti operai, quasi ogni mese è calata pesante la morte operaia nel paese e nel mondo dei lavoratori, certamente non per cause naturali o fortuite ma la morte dentro il sistema di gestione da parte del Capitale e dei padroni delle condizioni di lavoro sui posti di lavoro.

La drammatica mancanza di sicurezza a cui corrispondono i mancati controlli dello Stato e delle sue istituzioni preposte, lo sfruttamento in ogni condizione, la precarietà, i bassi salari, il sistema degli appalti, dei subappalti, sono l'insieme delle cose che seminano lutti nelle file dei lavoratori dei loro familiari. L'esplosione di Calenzano dipende dal modo di produzione dell’ENI, che non è una fabbrichetta ma una delle principali multinazionali nel nostro paese, una multinazionale di Stato a servizio del profitto.

Come scrive il Presidente di Medicina Democratica: “nel 2017 e nel 2020 erano state segnalate criticità, poi nel 23 improvvisamente hanno detto che tutto andava bene”. Ecco come andava bene!

“I gestori - dice sempre il responsabile di Medicina Democratica - quando sono di fronte a uno scenario importante come la rottura di un tubo, tendono a minimizzare, tendono a dire che non ci sono rischi” e qui i rischi invece li abbiamo visti tutti e contiamo i morti, i feriti, i dispersi, ma in questa occasione l'esplosione in fabbrica si è riversata pienamente sul territorio, presentando per alcune ore i peggiori scenari, come l'inquinamento, la gente che deve rimanere chiusa in casa, il rischio che non riguarda la fabbrica ma riguarda tutti gli operai dell'area contigua all'ENI e che riguarda le abitazioni cittadine, "mettetevi le mascherine, non uscite di casa, tenete chiuse le finestre": il capitalismo oggi è

pc 11 dicembre - Siria, la variabile curda - un contributo per il dibattito

 

Siria, la variabile curda