Il Comitato Internazionale di Sostegno alla Guerra Popolare in India (ICSPWI) chiama le organizzazioni e i partiti comunisti marxisti-leninisti-maoisti, tutte le organizzazioni e i
partiti comunisti, i rivoluzionari, i progressisti e i sinceri
democratici, alla mobilitazione a sostegno della Guerra Popolare in
India e del partito che la dirige, il Partito Comunista dell'India
(Maoista), in occasione della Settimana dei martiri (28 luglio – 03
agosto).
Il sangue
versato dai martiri rivoluzionari indiani caduti per la Rivoluzione
di Nuova Democrazia in India, primo passo verso il Socialismo ed il
Comunismo, va onorato: é il sangue versato dai nostri compagni che
sono pronti all'estremo sacrificio per liberare l'India dal giogo
semifeudale e semicoloniale e dal capitalismo burocratico al servizio
dell'imperialismo.
L'India non
é solo il più grande paese al mondo con circa un miliardo e mezzo
di persone, ma é anche il regime hindutha (fascismo con
caratteristiche hindù) di Modi ed é il principale bastione
dell'imperialismo yankee nonché il principale sostenitore del regime
sionista in Sud Asia e nel mondo.
La
rivoluzione indiana (con la strategia della Guerra Popolare di Lunga Durata) é attiva sin
dal 1969, nei decenni é riuscita a liberare milioni di proletari e
contadini e tribali dall'oppressione feudale e di casta nelle zone in
cui si é sviluppata, arrivando a coprire un'area abitata da oltre 50
milioni di persone dall'estremo nord del subcontinente indiano fino
agli stati meridionali di Kerale e Karnataka.
Il Partito
Comunista dell'India (Maoista) é praticamente il più grande partito
rivoluzionario in armi in assoluto per numero di compagni, settori
delle masse che mobilita tramite organizzazioni sindacali, delle
donne, per la difesa dell'ambiente e degli adivasi (popolazioni
tribali) e senza casta. Il EPGL conta circa 20.000 uomini armati
senza contare le milizie popolari locali.
Questa
grande rivoluzione oggi attraversa una fase cruciale: il regime
hindutva di Modi tramite una brutale operazione militare e genocida
sostenuta dall'imperialismo e dal sionismo (tramite know how e droni
forniti direttamente dallo stato sionista israeliano), l'Operazione
Kagar che impegna decine di migliaia di poliziotti, paramilitari ed
esercito, dichiara che "sconfiggerà il maoismo" nel paese
entro l'aprile del 2026.
Mentre tale
scadenza si avvicina, l'Operazione Kagar si intensifica: lo scorso
maggio il segretario generale del Partito Comunista dell'India
(Maoista), il compagno 'Basavaraj, insieme ad altri 27 compagni e guerriglieri, é caduto in
combattimento dopo aver resistito ad un accerchiamento durato oltre
due giorni da oltre 2.000 paramilitari.
Nei mesi
scorsi centinaia di persone, non solo rivoluzionari ma anche abitanti
dei villaggi e tribali sono stati massacrati nel corso di tale
operazione militare.
La società
civile indiana ha fatto appello al governo di fermare immediatamente
questa "guerra contro il popolo" e di accogliere la
proposta del CPI (Maoist) a dare il via a delle negoziazioni, ma il
regime hindutva di Modi non solo prosegue per la sua strada ma
etichetta tali attivisti come "urban maoist" riservando
repressione anche per loro.
Quattordici
anni fa il primo luglio cadeva il compagno Azad, membro del comitato
centrale e dell'ufficio politico del partito in un falso scontro,
arrestato e poi ucciso successivamente a sangue freddo.
Pochi mesi
dopo, il 24 Novembre 2011, sempre in un falso scontro veniva
martirizzato il compagno Kishenji, membro dell'ufficio politico del
partito.
I martiri
della rivoluzione indiana sono i migliori figli del popolo indiano
che hanno sacrificato la propria vita non solo per la liberazione
dallo sfruttamento dell'India, ma del mondo intero, contribuendo alla
Rivoluzione Proletaria Mondiale.
Il Partito
Comunista dell'India (Maoista) dopo il 7 ottobre 2023 ha attivamente
sostenuto la Resistenza palestinese, nonostante le difficoltà che
sta attraversando, organizzando azioni di sostegno e propaganda in
India.
E' quindi un
dovere internazionalista sostenere questa avanzata esperienza
rivoluzionaria, ricordare i suoi martiri, che sono anche i nostri.
ICSPWI fa
appello dunque alla mobilitazione in tutti i paesi del mondo in
occasione della settimana dei martiri del PCI (Maoista), dal 28 luglio
al 03 agosto, e in accordo con le condizioni specifiche sia oggettive
che soggettive in ogni paese, organizzando:
Azioni
e proteste alle ambasciate e ai consolati indiani
Meeting
di sostegno
Azioni
di propaganda nelle fabbriche, nei posti di lavoro, tra gli operai e
i contadini in lotta, nei quartieri popolari e nelle università
I
martiri della rivoluzione sono immortali!
I
rivoluzionari del PCI (Maoista) sono i nostri compagni!
I
compagni Basavaraj, Azad e Kishenji, leader della rivoluzione di
nuova democrazia in India non saranno mai dimenticati, il loro
esempio darà vita a future generazioni di rivoluzionari!
Stop
'Operazione Kagar' ! Libertà immediata per tutti i prigionieri
politici in India!
Viva
il Partito Comunista dell'India (Maoista)!
Viva
la Guerra Popolare in India!
per
maggiori info e materiali contattare: csgpindia@gmail.com
ICSPWI
Call for mobilization on the occasion of Martyrs’ Week (July 28th
–
August 3rd) in India!
The
ICSPWI (International Committee to Support the People's
War in India) calls on MLM organizations and parties,
all communist organizations and parties,
revolutionaries, progressives, and sincere democrats, to
mobilize in support of the People's War in India and its
leading party, the Communist Party of India (Maoist), on
the occasion of Martyrs' Week (July 28th – August 3rd).
The blood shed by the Indian revolutionary martyrs who
fell for the New Democratic Revolution in India, the first
step towards Socialism and Communism, must be honored: it
is the blood shed by our comrades who are ready for the
ultimate sacrifice to free India from the semi-feudal and
semi-colonial yoke and from bureaucratic capitalism in the
service of imperialism.
India is not only the largest country in the world, with
approximately 1.5 billion people, but it is also the
country ruled by Modi's Hindutha (fascism with Hindu
characteristics) regime and the main bastion of Yankee
imperialism as well as the main supporter of the Zionist
regime in South Asia and the world.
The Indian revolution (Protracted People's War) has been
active since 1969. Over the decades, it has succeeded in
liberating millions of proletarians, peasants, and tribal
people from feudal and caste oppression in the areas where
it spreaded, covering an area inhabited by over 50 million
people from the far north of the Indian subcontinent to
the southern states of Kerala and Karnataka.
The Communist Party of India (Maoist) is virtually the
largest armed revolutionary party in absolute terms by
number of comrades, mobilizing sectors of the masses
through trade unions, women's organizations, environmental
organizations, and adivasis (tribals) and casteless
groups. The PLGA numbers approximately 20,000 armed men,
not counting local popular militias.
This great revolution is now entering a crucial phase:
Modi's Hindutva regime, through a brutal and genocidal
military operation supported by imperialism and Zionism
(using know-how and drones supplied directly by the
Zionist Israeli state), Operation Kagar, which involves
tens of thousands of police, paramilitary forces, and the
army, declares it will "defeat Maoism" in the country by
April 2026.
As this deadline approaches, Operation Kagar is
intensifying: last May, the general secretary of the
Communist Party of India (Maoist) himself, along with 27
other comrades and guerrillas, fell in combat after
resisting a two-day encirclement by over 2,000
paramilitaries.
In recent months, hundreds of people, not only
revolutionaries but also villagers and tribals, have been
massacred during this military operation.
Indian civil society has called on the government to
immediately stop this "war against the people" and accept
the CPI (Maoist)'s proposal to initiate negotiations, but
Modi's Hindutva regime not only continues its course but
also labels these activists "urban Maoists," repressing
them as well.
Fourteen years ago, on July 1st, Comrade Azad, a member
of the party's central committee and political bureau, was
killed in a fake encounter. He was arrested and
subsequently killed in cold blood.
A few months later, on November 24, 2011, Comrade
Kishenji, a member of the party's political bureau, was
martyred in another fake encounter.
The martyrs of the Indian revolution are the best sons of
the Indian people who sacrificed their lives not only for
the liberation of India, but of the entire world, from
exploitation, contributing to the World Proletarian
Revolution.
Since October 7, 2023, the Communist Party of India
(Maoist) has actively supported the Palestinian
resistance, despite the difficulties it is experiencing,
organizing support and propaganda actions in India.
It is therefore an internationalist duty to support this
advanced revolutionary experience and remember its
martyrs, who are also ours.
ICSPWI therefore calls for mobilization in all countries
of the world on the occasion of the CPI (Maoist) Martyrs'
Week from July 28 to August 3, and in accordance with the
specific objective and subjective conditions in each
country, organizing:
Actions and protests at Indian embassies and consulates
Support meetings
Propaganda actions in factories, workplaces, among
struggling workers and peasants, in working-class
neighborhoods, and in universities
The martyrs of the revolution are immortal!
The revolutionaries of the CPI (Maoist) are our
comrades!
Comrades Basavaraj, Azad, and Kishenji, leaders of the
new democratic revolution in India, will never be
forgotten; their example will inspire future
generations of revolutionaries!
Stop Operation Kagar /Immediate freedom for all political prisoners in
India!
Long live the Communist Party of India (Maoist)!
Long Live the People's War is on in India!