In un recente articolo pubblicato in questo blog: "Crisi di governo e posizione proletaria e comunista", abbiamo scritto: "In questo contesto l’emergere di proposte unitarie nell’ambito della sinistra, attualmente extraparlamentare, ma fortemente aspirante a divenire parlamentare, rappresenta una questione con cui fare i conti con un doppio aspetto.
L’aspetto di maggior visibilità, maggior attivismo contro la guerra e l’attacco della borghesia è un fatto positivo, ma la natura incancrenita, elettoralista, piccolo borghese e riformista, al di là delle parole, dei gruppi che sono in questo campo, rende da un lato impotente questa opposizione, dall’altro assai difficile che possa intercettare le istanze di protesta e di coscienza dei proletari e delle masse popolari.
Quest’area resta una parte del problema e non della soluzione e un ostacolo alla riorganizzazione comunista rivoluzionaria, proletaria e popolare del movimento".
Giorni fa a Roma è stata ufficialmente lanciata “Unione Popolare”, la nuova proposta della sinistra radicale che si ispira alla “Nuovelle Union Populaire ècologieque et sociale” (NUPES) e che ha come principale obiettivo la realizzazione della lista alle prossime elezioni politiche
A questa "Unione Popolare" aderiscono Rifondazione comunista e Potere al Popolo, all'assemblea erano presenti anche il gruppo Manifesta, Assocazione Un Ponte per…,
Associazione per la Tassazione delle Transizioni finanziare e per
l’Aiuto ai Cittadini (Attac), Casa delle Donne (Milano), gruppo
femminista “La società della cura”, “Riconquistiamo Tutto”-opposizione Cgil, Sinistra Anticapitalista.
Ma il suo rappresentante è Luigi De Magistris.
Il riferimento è chiaramente il risultato della "sinistra" nelle recenti elezioni in Francia, de la France Insoumise di Mélenchon. E dicono: "Di fronte al vecchio mondo e alla vecchia politica fatta di guerra, salari e pensioni da fame e ripudio della democrazia, abbiamo il dovere di riunire tutte e tutti coloro che vogliono progettare un futuro più giusto. Come in Francia e Colombia, così anche in Italia abbiamo bisogno di una Unione Popolare".
A parte che non si tratta affatto di "vecchia politica" a cui contrapporre una nuova, ma di "normale azione del sistema capitalista/imperialista, che proprio perchè in crisi diventa sempre più feroce, i riferimenti (Francia e Colombia) non hanno certo portato novità positive nè sono rassicuranti per le masse, in Francia sta ancora Macron e Le Pen ha scalato un bel pò di posti; per la Colombia rimandiamo all'intervista fatta a UOC per comprendere come stanno realmente le cose: https://proletaricomunisti.blogspot.com/2022/07/pc-12-luglio-importante-ed-esclusiva.html
Non bastano, certo, poi le parole e i cosiddetti "propositi" proclamati da De Magistris, di cui i proletari,