sabato 15 febbraio 2025

pc 15 febbraio - Centinaia di Ebrei in USA contro lo pulizia etnica a Gaza - appello sul New York Times

‘NO to ethnic cleansing’: Hundreds of US rabbis, Jewish celebs slam Trump in full-page NYT ad

Dozens of American Jewish celebrities and artists, as well as hundreds of rabbis, take out a full-page ad in The New York Times to object to ethnic cleansing in Gaza.

The ad is a response to US President Donald Trump’s calls to relocate the entire population of Gaza permanently, a proposal he has repeatedly doubled down on since taking office last month.

The brief text of the ad on page A7 reads: “Trump has called for the removal of all Palestinians from Gaza. Jewish people say NO to ethnic cleansing!”

The lead signatories are dozens of Jewish actors, artists and public figures, including Joaquin Phoenix

pc 15 febbraio - 3 - L'India è una potenza imperialista? - Verso una nuova campagna internazionale a sostegno della guerra di popolo in India - prepariamola innanzitutto con i compagni indiani

 terza e ultima parte

In prima linea nella rivoluzione: un'intervista esclusiva con il Partito Comunista dell'India (Maoista)

IL GOVERNO MODI HA CAMBIATO LE CONDIZIONI SOCIOECONOMICHE IN INDIA? ALCUNI dicono CHE L'INDIA SIA ORA UNA POTENZA IMPERIALISTA.

Il governo Modi ha solo peggiorato le condizioni socioeconomiche della popolazione del paese. I contadini stanno perdendo terreni agricoli e i popoli indigeni vengono spostati dalle loro foreste per le multinazionali. La crisi alimentare, la disoccupazione e gli sfollamenti stanno crescendo a un ritmo allarmante. L'agricoltura, l'industria e i settori manifatturieri sono stati privatizzati. Le persone vengono private dei loro bisogni fondamentali di vita. L'assistenza sanitaria è quasi nulla per le classi povere. Le pandemie stanno togliendo la vita a un gran numero di poveri. La maggior parte delle persone è in uno stato di miseria. Le lotte popolari nel paese svelano la situazione reale.

Modi ha usato la religione come un modo per distrarre le persone dalle condizioni in cui vive la stragrande maggioranza. In tal modo, ha diluito la diversità del nostro paese in nome dell'Hindutva. Per “zafferanizzare” il paese, sta attaccando la costituzione indiana, che prometteva al popolo indiano un governo laico. Il governo di Modi sta distruggendo le case delle comunità musulmane. In nome della "protezione delle mucche", sta linciando musulmani, dalit e adivasi in pieno giorno. L'incitamento all'odio viene trasmesso attraverso i canali dei media mainstream sostenuti dal governo.

Tutti i discorsi sull'India che diventa la "terza più grande economia" sono una grande farsa. Il paese sta registrando una crescita della disoccupazione. In realtà, i parametri con cui il governo rivendica il "progresso" nell'economia non sono accettati nemmeno dagli economisti borghesi. Ad esempio, la crescita del PIL del paese. La critica è che non è corretto includere gli investimenti delle società straniere per misurare il PIL. Il governo sta aiutando i membri della borghesia burocratica compradora come Adani e Ambani. La società indiana sta assistendo a una profonda rottura nell'armonia sociale con le azioni deliberate dell'Hindutva brahmanico sulla base della religione e della casta, nel suo tentativo di servire la classe compradora domestica e il suo padrone, gli imperialisti. Il pesante sviluppo tecnologico avvantaggia i capitalisti clientelari che servono gli imperialisti, mentre più della metà della popolazione vive al di sotto della soglia di povertà. L'India dipende dal capitale imperialista, dall'importazione di tecnologia e dai beni capitali. Non ha caratteri di imperialismo e non può essere etichettato come "imperialista". L'India è ancora un paese semi-coloniale e semi-feudale.

L'INDIA È MEMBRO DELLA COOPERAZIONE DI SHANGHAI. COME VALUTA QUESTA COOPERAZIONE CHE COMPRENDE RUSSIA, CINA, BRASILE E SUDAFRICA?

Nel 2006, è stato stimato che il valore totale del commercio bilaterale fosse dell'ordine di 20 miliardi di dollari. Mentre la Cina sviluppava nuove forme di relazioni politiche con i suoi vicini dell'Asia centrale,

pc 15 febbraio - Via le camicie nere dall'Università! L'intervento della rappresentante degli studenti dell'università di Padova

pc 15 febbraio - Genova corteo regionale per la Palestina - massima partecipazione

pc 15 febbraio - USA/Israele criminali/ Palestina immortale! Nulla e nessuno fermerà la marcia di liberazione!

La resistenza e il popolo palestinese ribadiscono che non c’è futuro per il piano Trump - Netanyahu di deportazione/ pulizia etnica / genocidio.

I sionisti vogliono riprendere la guerra di sterminio. Le borghesie arabe tra due fuochi devono ora nuovamente scegliere tra allinearsi all’imperialismo ora in salsa Trump o attenersi agli interessi dei loro paesi e popoli - Le masse arabe innanzitutto devono scendere in piazza in grandi manifestazioni.

L’Italia imperialista del governo fascio/imperialista Meloni è il più schierato a livello europeo con Trump. Per questo chiamiamo proletari e masse popolari italiane a schierarsi ora più che mai con la resistenza palestinese in una nuova grande manifestazione nazionale unitaria e pensiamo sia giusta che si svolga in occasione della "giornata della terra" di fine marzo.

Milano capitale della solidarietà deve chiamare tutti a una assemblea nazionale per lanciare la manifestazione nazionale

proletari comunisti 

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La Grande Marcia della Speranza: La resistenza di Gaza contro l'annullamento

Ramzy Baroud | palestinechronicle.com

11/02/2025


A million Palestinians return north as Al-Rashid Street reopens for pedestrians. (Photo: via QNN)

Sin dalla Nakba, Israele ha insistito nel voler scrivere la storia della terra tra il fiume Giordano e il mare. Ma i palestinesi continuano a dimostrare che si sbaglia.

Il ritorno di circa un milione di palestinesi dal sud di Gaza al nord, il 27 gennaio, è apparso come una coreografia prodotta dalla storia durante uno degli eventi più drammatici della memoria recente.

Centinaia di migliaia di persone hanno marciato lungo la strada costiera di Rashid, all'estremità più occidentale di Gaza. Sebbene queste masse di rifugiati siano rimaste separate in enormi campi profughi tra Gaza centrale e la regione di Mawasi, più a sud, hanno cantato le stesse canzoni, intonato gli stessi canti e usato le stesse argomentazioni.

Durante il loro sfollamento forzato, non hanno avuto elettricità né mezzi di comunicazione, tanto meno

pc 15 febbraio - Foibe e revisionismo storico - La «battaglia» l'hanno vinta loro?

Verso il 25 aprile contro imperialismo e moderno fascismo per una Nuova Resistenza

Eric Gobetti | ilmanifesto.it

09/02/2025

Foibe. Il Giorno del Ricordo nasce fin dall'inizio in contrapposizione al 25 aprile, nella logica di una presunta "pacificazione nazionale" secondo la quale ognuno degli schieramenti che si erano confrontati nella seconda guerra mondiale avrebbe dovuto avere la sua celebrazione.



Sono passati vent'anni dalla prima celebrazione del Giorno del Ricordo e due e mezzo da quando le forze politiche che l'hanno voluto governano il Paese. È possibile provare a tirare le somme, capire se questa data memoriale ha raggiunto il suo obiettivo originario.

E qual è il messaggio che sta veicolando nell'opinione pubblica. Fin dalla sua ideazione, il Giorno del Ricordo aveva carattere prettamente ideologico, non storico. La complessità delle dinamiche che hanno portato alla violenza di fine guerra al confine italo-jugoslavo era e rimane sostanzialmente sconosciuta. Ma le forze neofasciste che avevano sempre strumentalizzato tale violenza avevano altri scopi.

L'obiettivo principale era criminalizzare il comunismo in generale e la resistenza jugoslava in particolare. E, indirettamente, riabilitare il regime fascista, rappresentando i suoi fautori come vittime ed eroici difensori dei sacri confini della patria. Il Giorno del Ricordo nasce quindi fin dall'inizio in

pc 15 febbraio - Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina sulle dichiarazioni di Trump - info

  • Le dichiarazioni del Presidente degli Stati Uniti Donald Trump sul suo piano per la Striscia di Gaza non sono altro che un’estensione della guerra di annientamento condotta dal nemico sionista con la diretta copertura degli Stati Uniti, e un tentativo di stabilire un nuovo progetto coloniale basato sulla pulizia etnica e sullo sradicamento del nostro popolo dalla sua terra.
  • Gaza non è una proprietà nelle mani di un guerrafondaio come Trump o altri, è una parte autentica della Palestina storica che si estende da Ras al-Naqoura a Rafah, ed è la porta su cui le legioni del colonialismo si sono schiantate nel corso della storia.
  • Qualsiasi sogno di controllare Gaza è una pura illusione che si infrangerà sulla roccia della fermezza e della resistenza del nostro popolo, e il destino di qualsiasi forza di occupazione statunitense a Gaza non sarà diverso da quello del nemico sionista; il nostro popolo lo affronterà con tutta la forza e la determinazione con cui ha affrontato l’aggressione sionista; Gaza rimarrà sempre un cimitero per gli invasori e un’oasi di fermezza e resistenza per il suo popolo libero e onorevole.
  • Facciamo appello ai popoli liberi di tutto il mondo affinché affrontino questo progetto colonialista, e in particolare facciamo appello alle forze vive degli Stati Uniti affinché scendano in piazza e dichiarino il loro rifiuto di questo nuovo crimine, che riflette il vero volto dell’imperialismo americano in collusione con l’occupazione sionista.
  • La nostra battaglia contro questo progetto colonialista è la battaglia di tutti i popoli liberi che rifiutano la colonizzazione, lo sradicamento e la deportazione di un popolo libero dalla propria terra.

Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina

Dipartimento centrale dei media

venerdì 14 febbraio 2025

pc 15 febbraio - Rio deJaneiro - La Palestina non è in vendita!


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TRUMP E NETANYAHU, TIREM SUAS MÃOS DE GAZA! A PALESTINA NÃO ESTÁ À VENDA!

Nessa quinta, dia 13, estaremos nas ruas por todo o Brasil na frente da Embaixada e Consulados dos EUA para demonstrar nossa solidariedade à luta do povo Palestino e nosso mais completo repúdio às declarações criminosas de Donald Trump, que sugeriu uma limpeza étnica e deslocamento forçado dos Palestinos de Gaza para transformar o enclave em uma zona de turismo de luxo, que seria construída sobre milhares de cadáveres de mulheres, crianças, homens e idosos inocentes.

Esse plano genocida de Trump e Netanyahu é inaceitável, está fadado ao fracasso e encontrará pelo mundo todo muita luta e resistência, que perdurarão até que Gaza e toda Palestina sejam livres e soberanas do Rio ao Mar!

No Rio de Janeiro, nosso ato está marcado para às 17:00, na frente do Consulado Geral dos Estados Unidos da América (av. Pres. Wilson 147) próximo às estações de metrô e VLT Cinelândia.

Concentração na Cinelândia às 16:30.

Esperamos vocês lá!

#palestinalivre #handsoffgaza #palestinanãoestáavenda

pc 14 febbraio - Perchè gli operai devono armarsi della scienza del marxismo - Oggi 2° lezione del Prof. Di Marco a Taranto

Gli operai senza un pensiero autonomo sono succubi dei padroni, dello Stato, dei governi e manovrati dai partiti riformisti e dalle forze, sia pur di opposizione, non di classe.

L’”uccisione”, fatta dopo la Resistenza dall’ex Pci e dai partiti riformisti e dalla Cgil/Fiom, della coscienza di classe, e delle idee comuniste rivoluzionarie è stata “mirata” a disarmare, rendere impotenti gli operai di fronte al dominio del sistema del capitale in campo economico, politico ed ideologico. In questo, i guasti maggiori fatti dal riformismo tra gli operai non sono tanto rispetto allo spuntare ogni arma di lotta di classe contro il peggioramento delle condizioni di lavoro e di vita, quanto sul fronte politico, teorico, ideologico, sul fronte della “sogno” scientifico di una società, socialista, senza sfruttamento.

Gli operai senza la loro teoria rivoluzionaria sono alla mercè di spazzature di idee che hanno il solo scopo di mantenere il loro cervello all’ammasso e di farli essere strumento innocuo di teorie borghesi, riformiste o qualunquistiche (dalla sparizione delle classi e del conflitto di classe: per cui stiamo tutti nella crisi, allo sfogatoio del mercato delle idee totalmente innocuo di facebook, ecc.; alle sub sub teorie alla “grillo”, ecc. ecc.). Gli operai coscienti devono avere nausea di tutto questo.

La teoria rivoluzionaria è l’arma per la lotta rivoluzionaria, illumina la strada da percorrere e apre gli occhi, le orecchie, la testa. Ma, come dice Lenin, la scienza del proletariato va trattata appunto come “scienza”.

Certo, “pensare con la propria testa” richiede uno sforzo, ma ne vale la pena!

pc 14 febbraio - Monaco capitale della guerra imperialista e della guerra agli immigrati

 L'attentato a Monaco nella mattinata di ieri giunge a proposito nel pieno di campagna elettorale in cui l'estrema destra reazionaria e neonazista punta a un grande risultato e a entrare nel futuro governo e naturalmente i partiti parlamentari maggioritari li inseguono sullo stesso terreno, rilanciando misure poliziesche e espulsioni di massa dei migranti.

La stampa borghese e i neo nazisti scatenano quindi una canea per raggiungere il risultato e questo avviene mentre le potenze imperialiste, Nato innanzitutto, tengono una cosiddetta Conferenza sulla sicurezza, che ha l'obiettivo di confrontare analisi e proposte per alimentare la guerra imperialista e trattare le contraddizioni sempre più acute contro la guerra imperialista.

L'attentato è avvenuto mentre era in corso un corteo del sindacato dei verdi per i diritti dei lavoratori, questo dà chiaramente un segno all'attentato, comunque la stampa e i governi imperialisti lo vogliano presentare.

Ma nella giornata di domani si svolge un corteo, speriamo grande contro la Conferenza Nato, la guerra imperialista e il fascismo. proletari comunisti vi partecipa raccogliendo l'appello dell'Associazione dei lavoratori turchi in Europa (ATIK).

Naturalmente questo blog ha già parlato ieri della Conferenza e di questa manifestazione e tornerà a parlarne nei prossimi giorni.

info pcro.red@gmail.com

pc 14 febbraio - ORE 12 Controinformazione Rossoperaia - Dalle fabbriche: condizione operaia e lotta necessaria - La Marcegaglia di Ravenna

 

pc 14 febbraio - Cisl e Meloni uniti dalla ideologia e politica fascio-corporativa - da ORE 12 controinformazione rossoperaia del 12/2

All'assemblea nazionale della Cisl dei quadri e dei delegati sindacali dell'11 febbraio, che ha anche deciso il passaggio dal segretario nazionale, Luigi Sbarra, alla nuova segretaria Daniela Fumarola - ben conosciuta a Taranto, in Puglia per il suo servilismo padronale e governativo in particolare nella battaglia all'ex Ilva - è stata l'occasione per la Cisl e per la Meloni per rafforzare un'unità corporativa fascista, ideologica/politica contro i lavoratori, gli scioperi, le loro. lotte. Applausi, fiori, ovazioni si sono sprecati verso il lungo intervento della Meloni. La Meloni si è sentita a "casa sua"; ha usato il palco per approfondire l'affondamento del coltello su tanti temi centrali per il governo; ma soprattutto l'intervento è stato un attacco agli scioperi, alle lotte dei lavoratori, definite: “Tossica visione conflittuale”, insieme all'affondo contro Cgil e Landini.

"Un duetto, tanti complimenti ed elogi reciproci - scrive il Fatto quotidiano - grandi distinguo rispetto agli altri sindacati, sorrisi e carezze figurate, affondi contro Maurizio Landini senza nemmeno nominarlo. Giorgia Meloni e la Cisl sono sempre più sintonici". 

Sbarra non ha perso l'occasione dell'esplicito appoggio della Meloni e non solo - sul palco vi era anche ospite la ministra del Lavoro, Calderone - per attaccare a sua volta le lotte, le affermazioni (purtroppo finora solo affermazioni che non si traducono affatto in pratica di "rivolta sociale") di Landini, per bocciare scioperi, lotte dei lavoratori definendole “antagonismi”,“massimalismi”, “populismo”, “benaltrismo”.

Quindi, la Cisl è contro gli scioperi, le lotte, questo deve essere chiaro ai lavoratori. La Cisl si qualifica esplicitamente come sindacato "giallo" che vuole portare i lavoratori all'unità coi padroni e col

pc 14 febbraio - Attacco alla Corte Penale Internazionale come un colpo di stato

L’attacco alla Corte Penale Internazionale in corso è un atto eversivo pari ad un colpo di stato. Un colpo di stato internazionale contro la giustizia, la legalità democratica e il diritto internazionale e dunque la libertà e la pace.

L’obiettivo dei golpisti è chiaro: distruggere tutte le regole per poter dettare le proprie, distruggere la “Costituzione mondiale” (la Carta delle Nazioni Unite e il diritto internazionale penale e dei diritti umani) per imporre la propria, distruggere quel che resta dell’Onu e del sistema di Agenzie specializzate per non dover più rendere conto a nessuno.

Siamo ad un passo dalla cancellazione di tutte le più importanti conquiste democratiche dell’umanità degli ultimi 80 anni. Attenzione! Oggi tocca all’Onu, domani toccherà a noi!

L’adozione di misure sanzionatorie contro la Corte Penale Internazionale (CPI), i suoi funzionari e il suo personale, e contro coloro che cooperano con essa in conformità con lo Statuto di Roma (1998) da parte del Presidente degli Stati Uniti Trump, rappresenta un attentato gravissimo allo stato di diritto

pc 14 febbraio - Tutti i modi in cui l’Italia ha protetto la Libia - si chiama imperialismo e stati e governi che lo rappresentano

Sono ormai anni che le autorità italiane finanziano, legittimano e proteggono miliziani e funzionari: il caso Almasri insomma è solo l'ultimo in ordine di tempo

(AP Photo/Renata Brito, File)
(AP Photo/Renata Brito, File)

Il caso del rilascio immediato di Njeem Osama Elmasry, il capo della polizia giudiziaria libica noto anche come Almasri, arrestato il 19 gennaio a Torino su mandato della Corte penale internazionale e poi subito riportato in Libia dal governo italiano, è soltanto l’ultimo di una serie di operazioni politiche e diplomatiche con cui l’Italia ha legittimato e protetto i vari leader che hanno governato la Libia dalla caduta del regime di Muammar Gheddafi, nel 2011. Sono state operazioni spesso al limite del diritto internazionale e assai controverse, perché negli ultimi 15 anni la Libia è stata guidata di fatto da milizie armate implicate in potenziali crimini di guerra, vari traffici illeciti, violazioni sistematiche dei diritti umani, e non da governi legittimi e riconosciuti in tutto il territorio nazionale.

Dalla caduta di Gheddafi i vari governi italiani che si sono succeduti hanno avuto rapporti con queste milizie essenzialmente per due ragioni: mantenere un canale preferenziale di accesso ai pozzi di petrolio e ai giacimenti di gas naturale della Libia, controllati di fatto dalle milizie, e affidare loro il compito di bloccare con la forza i migranti che ogni anno cercano di arrivare via mare in Italia.

Mantenere un rapporto con queste milizie ha significato soprattutto fornire loro soldi, legittimazione politica e protezione da eventuali inchieste giudiziarie internazionali: tutte «cortesie», come le definisce per esempio Luca Gambardella del Foglio, uno dei giornalisti che segue con più assiduità l’evoluzione

pc 14 febbraio - 2 - L'INDIA SOTTO MODI - Verso una nuova campagna internazionale a sostegno della guerra di popolo in India - prepariamola innanzitutto con i compagni indiani

seconda parte 

In prima linea nella rivoluzione: un'intervista esclusiva con il Partito Comunista dell'India (Maoista)

L'INDIA SOTTO MODI HA UNA STORIA DI OPPRESSIONE DELLE MINORANZE RELIGIOSE ED ETNICHE SIA FISICAMENTE CHE NEI DISCORSI pubblici. QUAL È LA POSIZIONE DEL SUO PARTITO SU QUESTO TEMA?

Non è sciovinismo indiano ma sciovinismo indù. Sì. Hai assolutamente ragione sul fatto che il governo Modi sta umiliando le minoranze religiose ed etniche e polarizzando la società. Il nostro partito comprende che le minoranze religiose, in particolare le comunità musulmane, le tribù, i dalit e le donne, vivono come cittadini di secondo livello e hanno bisogno di unirsi contro lo sciovinismo indù praticato dal governo Modi per la loro emancipazione. Il nostro Partito mira a organizzarli nella guerra popolare in corso per la loro emancipazione. L'attuale governo combina la sua politica Hindutva di castismo e comunitarismo con la privatizzazione nell'interesse degli imperialisti, della borghesia burocratica compradora e dei latifondisti. Il BJP sta utilizzando la religione come un potente strumento per rimanere al potere e creare scismi nella società. Usando questo strumento religioso, il BJP sta distogliendo le masse dai veri problemi. La consacrazione del Tempio di Ram ad Ayodhya il 22 gennaio 2024 è l'esempio perfetto di come le masse vengano distratte dalle gravi crisi politiche, sociali ed economiche che il nostro Paese deve affrontare.

Il nostro partito sostiene il principio della laicità, il diritto alla libertà religiosa, la libertà di parola e incoraggia la diversità delle culture e delle lingue, le abitudini alimentari, ecc. Mentre il fascismo Hindutva è contro tutti questi valori democratici.

DURANTE LA RIVOLTA DI NAXALBARI DEGLI ANNI '60, I CONTADINI UCCISERO I GRANDI latifondisti E SI IMPADRONIRONO DELLE LORO TERRE. CHE RUOLO HANNO I CONTADINI NEL PCI (MAOISTA) E NELLA LOTTA ATTUALE?

Avete tirato in ballo le pratiche passate del nostro partito che sosteneva la linea avventurista di sinistra dell'annientamento del nemico di classe come l'unica via per il successo nella rivoluzione agraria indiana. Abbiamo già rettificato questa pratica errata. Sosteniamo il principio marxista dell'unità operai-contadini. Veniamo alla sua domanda. L'India è un Paese basato sull'agricoltura. I contadini costituiscono la maggioranza della popolazione del paese. I contadini costituiscono anche la maggioranza nel Partito, nell'EPGL, nelle organizzazioni rivoluzionarie di massa e nei comitati popolari rivoluzionari. In questo senso, i contadini fanno parte degli aspetti sociali, politici, militari ed economici della guerra popolare in corso. Tutti i capi dei comitati di partito, delle milizie e degli organi

pc 14 febbraio - Foibe: revisionismo e propaganda fascista. Intervista ad Alessandra Kersevan

da L'ordine nuovo | lordinenuovo.it

10/02/2025

Abbiamo il piacere di pubblicare un'intervista che ci è stata concessa da Alessandra Kersevan, che ringraziamo vivamente per il suo contributo. La professoressa Kersevan è una ricercatrice storica e autrice, specializzata nella storia del confine orientale nella prima metà del XX secolo, con particolare riferimento ai crimini di guerra italiani commessi durante l'invasione e l'occupazione dei territori dell'ex Jugoslavia, spesso omessi dalla narrazione storiografica nel nostro paese. Oltre alla redazione di diversi saggi e opere, Alessandra Kersevan ha costituito un gruppo di lavoro chiamato "Resistenza storica" facente riferimento alla casa editrice KappaVu, che ha fondato e di cui cura la collana dedicata agli studi sul confine orientale.

Riportiamo qui di seguito una serie di domande che abbiamo posto alla professoressa.

A proposito del 10 febbraio, nel resto del mondo questa ricorrenza ricorda la fine di un conflitto sanguinoso, mentre in Italia oggi assume un significato completamente diverso. Come interpreta questo fatto?

La premessa è che, in Italia, il 10 febbraio rappresenta una data revisionista, nel senso storico del termine. Il revisionismo è infatti una teoria sviluppata, soprattutto al termine della Prima Guerra Mondiale, da parte di una serie di paesi scontenti dei trattati di pace: da parte di questi paesi, insoddisfatti dei confini e degli assetti che si erano venuti a delineare, fu costituito un vero e proprio movimento finalizzato alla revisione dei trattati stessi.

In particolare, il fatto che in Italia si sia scelto di elevare a data simbolica con il nome di "Giorno del Ricordo" l'anniversario della firma del trattato di Parigi fra l'Italia e le potenze vincitrici della Seconda

giovedì 13 febbraio 2025

pc 13 febbraio - Formazione operaia - interventi di operai, lavoratrici sulla formazione su "Stato e rivoluzione" - contro il riformismo

1) Lo studio di "Stato e rivoluzione" è utile nella fase attuale in cui se le condizioni oggettive possono essere favorevoli mentre il soggetto rivoluzionario è ancora debole e si deve irrobustire e per questo è un arma. "Stato e rivoluzione" ci fa capire che la costruzione del vero partito rivoluzionario, comunista è principale, un partito che deve lavorare ed organizzarsi per "deviare" le masse dalle sponde dei partiti borghesi da un lato e dei revisionisti dall'altro, tutti al servizio del mantenimento di questo sistema capitalistico

Lenin in "Stato e rivoluzione", riprendendo Marx ed Engels, Lenin dice cosa è lo Stato, non un organo super partes ma il prodotto degli antagonismi di classe, che sono inconciliabili. Mette in chiaro che non è possibile cercare di cambiare le cose dall'interno del sistema. Lo Stato è lo strumento che la borghesia usa per opprimere l'altra classe. Altrochè se è di parte.

Lo Stato non può fare a meno del riformismo, che, pertanto, non è una realtà “esterna” perchè con la sua azione di conciliazione fa pienamente parte della funzione di dominio dello Stato borghese. 

Quindi, come bisogna vedere nella funzione dello Stato il doppio aspetto di repressore e attenuatore dei conflitti, così bisogna vedere nel riformismo e in tutte le forme dell’opportunismo la doppia funzione, quella di mistificare il ruolo dello Stato e quella di contribuire attivamente affinché esso funzioni come la borghesia vuole, secondo il suo interesse generale e la sua funzione generale come classe dominante, non necessariamente secondo l’interesse di una o l’altra delle sue frazioni. 

Noi proletari dobbiamo lottare tenacemente e saper essere autonomi dal riformismo in ogni sua forma; il riformismo costituisce il principale ostacolo all’abbattimento dello Stato. Scrive Lenin. “per gli uomini politici piccolo borghesi l’ordine è precisamente la conciliazione delle classi e non l’oppressione di una classe da parte di un’altra. Attenuare il conflitto vuol dire per essi conciliare e privare le classi oppresse di strumenti e mezzi di lotta per rovesciare gli oppressori”.

Quindi, non è sufficiente che le classi oppresse abbiano determinati strumenti e mezzi di lotta per rovesciare gli oppressori, la sostanza della via della rivoluzione consiste nel rompere la conciliazione sul piano teorico, politico, organizzativo, e quindi utilizzare gli strumenti e i mezzi di lotta per combattere in ogni conflitto la conciliazione.

Le posizioni di accumulazione delle forze solo attraverso una lunga lotta legale, trascurano il carattere della guerra che lo Stato borghese conduce contro i partiti proletari, e che la lotta legale non è sufficiente per contrastare la lotta illegale condotta anche dallo Stato democratico-borghese; questo non lo è stato nel passato e non lo è ancor di più oggi. Quindi, la stessa accumulazione di forza non può non avvenire dentro il carattere di guerra tra le classi.

2) Il legame Stato - violenza rivoluzionaria è la base della teoria rivoluzionaria del proletariato. Lo Stato è derivazione della società, è solo strumento di oppressione legalizzata.

Per Marx lo Stato è l'organo di dominio di classe, della classe borghese sulla classe proletaria,

pc 13 febbraio - La manifestazione a Monaco contro la Conferenza - 2 - L'appello dei compagni turchi sulla cui base aderiamo e partecipiamo

Appello per la Munich March contro la conferenza sicurezza della NATO!

La 61a Conferenza sicurezza della NATO, che si terrà a Monaco, in Germania, dal 14 al 16 febbraio, cade con un periodo in cui gli echi di una nuova guerra imperialista di divisione diventano sempre più forti.

L'aggressione imperialista, guidata da Stati Uniti e Regno Unito, tenta di recuperare la potenza indebolita provocando guerre regionali in Palestina, Ucraina, Libano, Sudan, Siria, Yemen e Congo, mentre cercano conquistare il predominio sui mercati a scapito paesi come Russia, Iran e, soprattutto, Cina. Così come, sostenendo il sionismo israeliano, ha ottenuto un qualche risultato col genocidio contro il popolo palestinese e nel fiaccare il potere di Hezbollah in Libano. Inoltre, per anni, hanno utilizzato le milizie di HTS (Hay'at Tahrir al-Sham) e SMO (Esercito nazionale siriano), addestrate dallo stato fascista turco, per rovesciare la dittatura di Assad e prendere il potere in Siria.

I preparativi di guerra rendono sempre più chiaro che l'aggressione imperialista è destinata a intensificarsi ulteriormente nel prossimo futuro. I segnali di preparativi per una nuova guerra di divisione imperialista diventano ogni giorno più evidenti e concreti.

Ci sono anche diversi nuovi sviluppi in Europa. Le potenze imperialiste dell'UE, che cercano la loro quota sempre nella più sempre più sempre più intensa guerra dei mercati, non restano a guardare. Gli stati dell'UE, nello sforzo di agire all’unisono con gli Stati Uniti, adottano politiche per il rafforzamento

pc 13 febbraio - La conferenza di Monaco - 1 - Un articolo utile a comprenderne natura e importanza

Le incognite su guerra e mondo multipolare al centro della Conferenza sulla Sicurezza di Monaco

Il prossimo venerdi a Monaco si aprirà la Conferenza sulla Sicurezza che ogni anno riunisce nella città tedesca ministri, capi di stato e analisti delle principali potenze euroatlantiche ma anche dei Brics.

Scorrendo le numerose e interessantissime pagine del documento preparatorio della edizione di quest’anno, appare evidente come – oltre a fare il punto sui conflitti in corso in Ucraina e Medio Oriente – il tema centrale siano le possibilità e le conseguenze di un mondo multipolare destinato a contrastare – e se possibile a sostituire – quello dell’imperialismo unipolare a egemonia statunitense degli ultimi tre decenni ma in evidente difficoltà dal ritiro dall’Afghanistan nel 2021.

Nel documento preparatorio della Conferenza , al quale è come di consueto allegato il Risk Index (indicatore della percezione dei rischi, ndr), si scontrano tesi diverse e sotto certi aspetti contrapposte.

Da un lato ci sono analisti e politici che vedono gli Stati Uniti mantenere la loro supremazia (soprattutto basata sui fattori militari e monetari), dall’altro quelli che invece affermano come l’emersione di nuove potenze nel Sud globale – la Cina soprattutto – determini una nuova multipolarità nelle potenze con poteri decisionali a vari livelli e nella dimensione internazionale.

Qui di seguito alcuni stralci del documento che sottolineano le principali contraddizioni e motivi di contrasto nelle relazioni internazionali.

La multipolarizzazione non è evidente solo nella diffusione del potere materiale, ma anche nel fatto

pc 13 febbraio - 1 - Verso una nuova campagna internazionale a sostegno della guerra di popolo in India - prepariamola innanzitutto con i compagni indiani

In prima linea nella rivoluzione: un'intervista esclusiva con il Partito Comunista dell'India (Maoista)

prima parte


L'odierna guerra popolare in India è riconosciuta come una delle lotte rivoluzionarie più avanzate al mondo. Il Partito Comunista dell'India (Maoista) che è stato definito la più grande minaccia alla sicurezza interna dell'India dallo stato indiano, è una forza trainante che combatte la privatizzazione delle risorse naturali, lo sfruttamento del lavoro e l’applicazione dell'agenda Hindutva di Modi.

In un'intervista esclusiva, abbiamo parlato con il portavoce del partito Amrut, membro del Comitato Centrale e dirigente dei Rapporti internazionali del Partito Comunista dell'India (Maoista), delle condizioni uniche in India, degli sforzi per costruire una nuova società all'interno delle zone di guerriglia e delle loro prospettive sulle questioni urgenti che la sinistra globale deve affrontare, tra cui il carattere della Cina e l'ascesa di nuove potenze imperialiste.

DA QUANTO TEMPO IL PCI (MAOISTA) È IMPEGNATO NELLA GUERRA POPOLARE IN INDIA E A CHE PUNTO È ATTUALMENTE QUESTO CONFLITTO?

Questa è la questione fondamentale della rivoluzione indiana. Per rispondere a questa domanda, permettetemi di tornare indietro di cinque decenni nella storia. La storia della guerra popolare in India è profondamente radicata nel clamoroso periodo della Grande Rivoluzione Culturale Proletaria (GPCR) degli anni '60, che fu ben noto come un decennio turbolento. Era il momento in cui i due leader di

pc 13 febbraio - Processo Ilva "Ambiente svenduto" si ultrarestringe - Ma chi resta fuori con la prescrizione non è "assolto"

 Dal blog tarantocontro



pc 13 febbraio - Torino processo Moussa Balde si comincia

I familiari di Moussa Balde si sono costituiti parte civile nel processo cominciato a Torino

Nel processo sono imputati per omicidio colposo Annalisa Spataro, responsabile del Cpr per conto della società di gestione Gepsa, e Fulvio Pitanti, medico nella struttura

TORINO – Si è aperto oggi (ieri) in tribunale a Torino il processo per la morte di Moussa Balde, il 23enne originario della Guinea che nel maggio del 2021 si tolse la vita nel Cpr del capoluogo piemontese. Nel processo sono imputati per omicidio colposo Annalisa Spataro, responsabile del Cpr per conto della società di gestione Gepsa, e Fulvio Pitanti, medico nella struttura.

I familiari di Moussa si sono costituiti parte civile con gli avvocati Gian Luca Vitale e Laura Martinelli. Sono costituiti parte civile anche l’associazione Frantz Fanon, l’Asgi e il Garante per i diritti dei reclusi. Moussa Balde era stato trasferito a Torino dopo aver subito un pesante pestaggio a Ventimiglia da un gruppo di italiani.

pc 13 febbraio - Politecnico di Torino/università e guerra - Così vogliono militarizzare cultura, pensiero... - Ma il punto è: dobbiamo davvero continuare così?

Bufera sulla prova d'esame al Politecnico di Torino: «C'è da bombardare l'Iraq, il candidato calcoli gli effetti sull'aereo»

La prova di appello del 2021 è stata riproposta alcune settimane fa in una esercitazione del corso «Progettazione di veicoli aerospaziali». Il caso finisce al Senato accademico

Il candidato organizzi un bombardamento al confine tra Siria e Iraq e ne studi gli effetti aerodinamici dopo lo sgancio degli ordigni o nel caso in cui l’aereo venga colpito. Questo, in estrema sintesi e tradotto dal linguaggio tecnico della fisica, il testo dell’esame di «Progettazione di veicoli aerospaziali», al secondo anno del corso di laurea magistrale in ingegneria aerospaziale. «Si vuole organizzare - si legge nel testo che tanto sta facendo discutere - una missione di bombardamento con partenza da portaerei in Golfo Persico e obiettivo Iraq-Siria a 1900 km di distanza». 

Le armi e le polemiche

Un esame del Politecnico ambientato in uno scenario di guerra. Un aereo partito dal golfo Persico, carico di esplosivo, pronto ad essere sganciato proprio in una delle aree più calde del Medioriente. Le armi tornano a dividere l’università e questa volta le bombe sono entrate addirittura dentro gli esami e il materiale didattico di insegnamento. Studenti e professori, una decina in tutto, hanno firmato un documento, che porteranno all’interno del Senato Accademico di giovedì, per chiedere una moratoria sull’uso dei testi a lezione o negli appelli. I riferimenti alla guerra devono sparire o, comunque, essere fortemente limitati nel rispetto di tutti, in particolare di chi proviene da paesi in conflitto. 

Esplode la polemica

Da settimane, tra le chat del Politecnico, gira una delle esercitazioni caricate sulla pagina web del corso oggetto di discussione. Si tratta dei cosidetti compiti a casa su cui lavorare in attesa dell’esame vero e proprio. Il documento, come recita anche il titolo, prende spunto da un appello di settembre 2021 e poche settimane fa è stato sottoposto di nuovo alle persone presenti a lezione. In un clima di grande attenzione ai conflitti, all’etica della ricerca e alla necessità di tenere ben distanti l’ambito militare e quello civile, la questione non è passata inosservata.

Gli studenti mediorientali

 A segnalare il «caso» per primi sono stati gli studenti di origine mediorientale, una presenza sempre più numerosa nei corridoi dell’ateneo.
«Non è difficile immaginare con quale stato d'animo la comunità studentesca in particolare coloro che hanno familiari e amicizie in quei territori (ma non solo), possa aver affrontato l'esame e le esercitazioni. Inoltre, desideriamo sottolineare il grave danno d'immagine che il nostro ateneo subisce

mercoledì 12 febbraio 2025

pc 12 febbraio - Verso il rilancio della campagna di mobilitazione per Anan Yaeesh, assemblea pubblica il 16

 


Verso il rilancio della campagna di mobilitazione per Anan Yaeesh

Ad oltre un anno dall’arresto di Anan Yaeesh, attivista palestinese residente in Italia e recluso nel carcere di Terni, rilanciamo la campagna e la mobilitazione per la sua liberazione. Arrestato il 26 gennaio 2024 su richiesta delle autorità israeliane, Yaeesh rischiava l’estradizione in Israele, dove sarebbe stato – in quanto palestinese – processato da un tribunale militare e sottoposto a torture e trattamenti inumani, come documentato da numerose organizzazioni internazionali. Grazie alla vasta campagna di mobilitazione portata avanti in tutta Italia, la Corte d’Appello de L’Aquila ha respinto, a marzo 2024, la richiesta di estradizione, riconoscendo il concreto rischio di tortura nelle carceri israeliane.

Nonostante questa importante vittoria, le autorità nostrane, decaduti i motivi per la sua carcerazione (fini estradizionali), hanno avviato un’indagine italiana per “associazione con finalità di terrorismo internazionale” (art. 270-bis c.p.), nel tentativo di trattenere Anan in carcere per non scontentare

pc 12 febbraio - Genova Fincantieri e Difesa - una iniziativa assurda anche se esemplare di come guerra ed economia di guerra vadano insieme

Serve che gli operai facciano sentire il loro NO

Accordo tra Fondazione Fincantieri e Centro Alti Studi Difesa per il premio intitolato a "Graziano"

Istituito il premio di dottorato alla memoria del "Generale Claudio Graziano"

Nella giornata di lunedì 10 febbraio, a Roma, presso il Centro Alti Sudi Difesa (CASD), è stato sottoscritto l'Accordo attuativo per l'istituzione del Premio di dottorato alla memoria del "Generale Claudio Graziano" tra il Generale di Corpo d'Armata Stefano Mannino, Presidente del Centro Alti Studi Difesa e Fausto Recchia, Presidente della Fondazione Fincantieri. Presenti alla firma il Presidente di Fincantieri Biagio Mazzotta e l'Amministratore Delegato e Direttore Generale di Fincantieri Pierroberto Folgiero.

Il premio intende onorare la figura del Generale Claudio Graziano, celebrandone e rimarcandone la dedizione, la competenza e la professionalità al servizio della Nazione, delle Forze Armate e delle

pc 12 febbraio - Agenzia spionistica Paragon e caso Almasri, c'è un legame? SI

David Yambio, testimone contro Almasri, è uno degli intercettati da Paragon: “Temo per la mia vita”
È una delle vittime dei crimini commessi dal torturatore libico Almasri. Lo scandalo si allarga ancora di più: “L’obiettivo era farmi tacere”.


A cura di Antonio Musella

David Yambio è il portavoce di Refugees in Libya, il collettivo di migranti rifugiati politici in Europa che denuncia da tempo le violenze e le torture che le persone migranti subiscono in Libya ad opera delle milizie in dei veri e propri lager. Anche lui è tra le vittime dello spionaggio illegale attraverso il software militare israeliano della Paragon, usato solo dagli Stati occidentali. Yambio è stato uno dei testimoni chiave contro Najeem Osama Almasri, il generale libico accusato di crimini contro l'umanità ricercato dalla Corte Penale Internazionale e liberato dalle autorità italiane, dopo essere stato arrestato lo scorso 19 gennaio, e riaccompagnato in Libia con un volo di Stato. Insieme a Lam Magok e Mohamed Daoud, David è stato tra le tre vittime di Almasri che hanno denunciato al parlamento italiano gli orribili crimini del torturatore libico. L'attività di spionaggio sarebbe stata svelata nello scorso mese di novembre, Yambio ne parlerà oggi al parlamento europeo a Strasburgo dove deve essere

pc 12 febbraio - Gli interessi dell'ENI e dell'imperialismo italiano in Libia la ragione della scarcerazione del torturatore libico

 un articolo su Domani di oggi svela la sostanza della questione

Minacce al GreenStream, il gasdotto dell’Eni: Almasri e il ricatto della Libia al governo

Il colosso energetico italiano è al centro della strategia dell’esecutivo di Tripoli per aumentare le esportazioni di gas verso l’Italia e l’Europa. In ballo tre nuove aree di esplorazione e 22 licenze per questo 2025. Le pressioni sulla diplomazia italiana a Tripoli per liberare il generale.

Lo pubblicheremo integrale appena disponibile

pc 12 febbraio - Assemblea per il boicottaggio di Israele a Palermo

 

pc 12 febbraio - ORE 12 Controinformazione Rossoperaia - Meloni/Cisl: il patto neocorporativo moderno fascista, antioperaio e anticomunista

 

pc 12 febbraio - Contrastiamo con forza il piano Trump/Netanyahu

La resistenza e il popolo palestinese ribadiscono che non c’è futuro per il piano Trump - Netanyahu di deportazione/ pulizia etnica / genocidio.

I sionisti vogliono riprendere la guerra di sterminio. Le borghesie arabe tra due fuochi devono ora nuovamente scegliere tra allinearsi all’imperialismo ora in salsa Trump o attenersi agli interessi dei loro paesi e popoli - Le masse arabe innanzitutto devono scendere in piazza in grandi manifestazioni.

L’Italia imperialista del governo fascio/imperialista Meloni è il più schierato a livello europeo con Trump. Per questo chiamiamo proletari e masse popolari italiane a schierarsi ora più che mai con la resistenza palestinese in una nuova grande manifestazione nazionale unitaria e pensiamo sia giusta che si svolga in occasione della "giornata della terra" di fine marzo.

Milano capitale della solidarietà deve chiamare tutti a una assemblea nazionale per lanciare la manifestazione nazionale