lunedì 30 settembre 2024

pc 30 settembre - 5 ottobre il governo vieta la manifestazione di roma - ma questo divieto non si può accettare - la manifestazione si farà lo stesso e noi ci saremo!



 il comunicato diffuso da Giovani Palestinesi d’Italia:

“La questura di Roma ha vietato formalmente ogni manifestazione prevista il 5 ottobre a Roma, coerentemente con le dichiarazioni del ministro Piantedosi.

La prescrizione da parte della questura di Roma è un divieto politico, come si evince dalle motivazioni espresse da parte delle autorità. Ancora una volta il governo italiano, forte della sua complicità con “Israele”, utilizza gli strumenti della repressione per mettere a tacere ogni forma di solidarietà nei confronti del popolo palestinese.

Dietro alla questione dell’ “ordine pubblico” si cela invece la volontà politica di censurare la nostra mobilitazione in un clima di repressione politica mai visto prima. Dopo il divieto del 27 gennaio e le ripetute violenze da parte delle forze dell’ordine durante le manifestazioni in solidarietà al popolo palestinese, questo divieto ribadisce la posizione del governo italiano ad un anno dall’inizio del genocidio.

La gravità di questo provvedimento è inaudita.

Dopo un anno di Genocidio in Palestina, mentre assistiamo al massacro in Libano, è il movimento italiano di solidarietà alla Palestina ad essere colpevole. Dopo più di 42mila vittime in Palestina e 600 in 3 giorni di attacchi indiscriminati in Libano, è la nostra resistenza il colpevole. È il movimento di solidarietà con la Palestina, non i macellai di Tel Aviv, quello da fermare, solo perché diciamo: è giusto resistere al colonialismo e all’oppressione. A questo punto il problema non è solo “Israele”, che da 76 anni porta avanti coerentemente il progetto coloniale sionista.

La democrazia è malata e sta fallendo, e il problema è l’Italia, che arma e protegge il regime genocidario, mentre cerca di reprimere chi si oppone alla guerra.
Questo divieto non è altro che il preludio dello stato di guerra che entrerà in vigore con il ddl 1660, il nuovo decreto sicurezza del Governo Meloni, messo a punto per reprimere brutalmente qualsiasi forma di protesta e di dissenso, come nel nostro caso. Un precedente pericoloso per chiunque si batte per il diritto alla libertà di manifestazione e di espressione.

Scendere in piazza il 5 ottobre è  un atto minimo di disobbedienza, contro “Israele” e i suoi crimini, contro la NATO che ci ha portati nel barato della guerra, contro il Governo Meloni, prima che sia troppo tardi, prima che non esistano più le libertà fondamentali. Contro l’accanimento nei confronti del nostro popolo e di tutte le nostre forme di resistenza al colonialismo che ci priva di vivere la nostra terra e le nostre famiglie da più di un secolo e che oggi colpisce ancora una volta, i nostri fratelli libanesi. Scendiamo in piazza, non ci renderanno complici della protezione e impunità di “Israele”.

Il 5 ottobre in piazza denunceremo a voce alta l’illegittimità dell’intoccabile alleato italiano e ricorderemo i nostri martiri palestinesi e libanesi.”


pc 30 settembre - "Non basta la lotta e l'organizzazione sindacale.... serve il partito" - Intervento di una compagna di Palermo all'assemblea organizzata da proletari comunisti

Il governo che sta al potere fa gli interessi della borghesia dominante. Ma non sono tutti uguali i governi. Ogni governo ha la sua faccia più o meno feroce. Oggi il governo Meloni è un governo di stampo fascista, in termini ideologici, politici e pratici. Noi dobbiamo lottare per la cacciata di questo governo, lottare per un governo anticapitalista, antifascista e antimperialista, come linea di fase, contro la guerra imperialista e per la solidarietà internazionalista.

Quindi si tratta di una lotta molto più ampia nella prospettiva rivoluzionaria di una nuova società. Quando si dice una nuova società non significa migliorare, abbellire questa, ma significa una nuova società a tutti gli effetti, che chiamiamo socialista. Perché noi proletari, noi lavoratori, donne e in generale l'umanità nel suo complesso, vogliamo arrivare veramente a una nuova società che non sia più basata sullo sfruttamento degli operai, dei lavoratori.

Gli operai in fabbrica producono socialmente, cioè producono per tutti, però poi il profitto, la ricchezza se la prendono un pugno di capitalisti, un pugno di ricchi, e i lavoratori sono sempre in condizioni peggiori. Noi aspiriamo a una società in cui il potere sia nelle mani degli operai, dei proletari, in cui non ci sia più un'appropriazione privata della ricchezza prodotta, ma ci sia una produzione sociale per tutti i lavoratori, per tutti gli operai, per l'umanità.

Per questo vogliamo fare la rivoluzione, perché pensiamo che sia veramente la soluzione per l'umanità.

Prendiamo l'esempio delle donne. Se una delle cartine di tornasole perché una società venga

pc 30 settembre - Manifestazioni in tutto il mondo dopo l'assassinio di Nasrallah

Millions take to the streets all over the world to protest the murder of Hassan Nasrallah

extracts - integral on https://redherald.org/2024/09/29/millions-take-to-the-streets-all-over-the-world-to-protest-the-murder-of-hassan-nasrallah/

Featured image: US embassy security forces in Iraq surrounded by protesters. Source: Mehr News

Israel continues bombing Lebanon. The Lebanese Ministry of Health reported that 33 people were murdered and 195 were injured as a result of the attacks on Saturday. It has also stated that since the middle of September, Israel has murdered 1,030 people in Lebanon. There is also an estimated number of 1 million Lebanese people displaced.

While Israel states that the attacks are very precise and directed against Hezbollah, the reality shows a very different situation: Palestine Chronicle has revealed that so far there are 11 medical workers murdered by Israel in Lebanon, a number that might increase soon. Additionally, the death-toll is also significantly increasing among children, proving once more how criminal this aggression by Israel is. Today, a representative from UNICEF (United Nations International Children’s Emergency Fund)-Lebanon stated to France24: “We are really seeing a mounting death toll among children and we believe that this may be higher, given that many children and their families remain under the rubble in different parts of the country. The bombardments continued again last night and since Friday, we have seen an escalation in the conflict around Beirut, especially in the southern suburbs.” In this horrendous crimes by Israel, US is as much as guilty as Israel, since they provide the bombs used against the Lebanese

pc 30 settembre - Sull'attacco al Libano, la morte di Nasrallah - editoriale

L’attacco al Libano dell’esercito israeliano ha raggiunto un obiettivo, quello di colpire Hezbollah, parte del fronte di resistenza a sostegno del popolo palestinese.

Con l’uccisione del leader Nasrallah attraverso un bombardamento criminale, del genere di quello in atto da circa un anno a Gaza, l’estensione della guerra di aggressione ha raggiunto una tappa irreversibile. Lo Stato sionista di Israele intende occupare militarmente il Libano, cancellare la resistenza e guadagnare un’altra postazione, nel quadro del piano di “grande Israele” e di potenza egemone in tutta l’area, per sé, per conto dell’imperialismo soprattutto americano, contro gli Stati, le nazioni, le masse arabe in tutta l’area.

Ora, come a Gaza e in Cisgiordania, in tutto il Libano 1640 morti, più quelli sepolti dai bombardamenti, anche qui tante donne, bambini, masse povere, anche qui il terrore dispiegato. Oltre 118mila persone in fuga dal sud e dall’area orientale che si aggiungono alle 110mila persone già sfollate dall’inizio dell’azione genocida dello Stato di Israele – i Dati sono dell’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati. Unhcr, Unrva dicono: “73% proviene dalle zone meridionali del Libano, 27% da Beirut”.

Le masse libanesi colpite, innanzitutto la comunità sciita, sono scese in piazza. Secondo il Manifesto “in maniera impressionante”. Rabbia e dolore sono fusi. E il loro slogan “Nasrallah vive” è stato un grido possente che dimostra senz’ombra di dubbio il legame con la resistenza di Hezbollah di queste

pc 30 settembre - Israele aggredisce il Libano come ha fatto con Gaza

A Gaza e la Cisgiordania i crimini di guerra di Netanyahu e del suo governo di terroristi, razzisti, integralisti hanno raggiunto livelli di atrocità e di barbarie di cui non si riesce ancora a vedere neppure la fine. Questo genocidio dei palestinesi ancora in atto con più di 41 mila morti è stato coperto dalla propaganda di guerra israeliana che ha raccontato al mondo intero che le sue atrocità di tipo nazista sono per “sradicare” Hamas in Palestina, “riportare a casa” gli ostaggi israeliani nelle mani della resistenza palestinese. utte menzogne ipocrite per coprire l’orrore di tipo nazista che morte di bambini e di civili nelle case, negli ospedali, nei mercati, nei punti di raccolta per la distribuzione degli aiuti umanitari.

Ma Hamas e ostaggi sono obiettivi che Israele non ha raggiunto.

Con il popolo palestinese invece è cresciuta sempre più la solidarietà dei popoli oppressi dall’imperialismo e delle masse nei paesi imperialisti. In Spagna c’è stato uno sciopero generale di 24 ore "contro il genocidio e l’occupazione in Palestina”, indetto da oltre 200 sindacati e organizzazioni a cui hanno aderito gli studenti che hanno manifestato nella capitale, un importante esempio da generalizzare perché vede protagonisti i lavoratori e le loro organizzazioni unite a quelle degli studenti.

Con il criminale di guerra Netanyahu si sono schierati solo i governi imperialisti, dagli USA all’Europa,

pc 30 settembre - Ancora sulla manifestazione di Bari dal blog tarantocontro - video e immagini







domenica 29 settembre 2024

pc 29 settembre - Roma - Manifestazione contro i bombardamenti israeliani sul Libano e al fianco della Palestina

Sabato pomeriggio nella centrale Piazza della Minerva si è svolta una manifestazione di protesta contro i bombardamenti israeliani sul Libano e per ribadire la solidarietà con il popolo palestinese.

Stiamo assistendo a una vera e propria escalation e carneficina da parte di Israele nei confronti del popolo libanese, con già quasi 800 morti e migliaia di feriti e sfollati” hanno denunciato alcuni interventi.

Dopo Gaza anche il Libano rischia di diventare un nuovo mattatoio. I bombardamenti israeliani vanno fermati subito per bloccare una nuova sanguinosa escalation in Medio Oriente.

Denunciamo il gravissimo silenzio e l’ennesima complicità che il nostro governo e l’Unione Europea stanno dimostrando ancora una volta nei confronti di Israele, della sua politica di occupazione, di guerra e di colonizzazione. Fermare subito i bombardamenti e i massacri in Libano e in Palestina”.

pc 29 settembre - Milano per la Palestina, un sabato importante e particolare verso il 5 ottobre a Roma

 







pc 29 settembre - "Questo governo è in continuità con gli altri, però ha una diversità e questa diversità la impone nel paese" - Dalla relazione di proletari comunisti all'assemblea di Palermo - 1° PARTE


Le caratteristiche del governo Meloni sono in parte in continuità dei precedenti governi dei padroni. I padroni di questo paese vogliono un governo stabile sul piano economico, politico che gli assicuri i loro affari in Italia e in Europa; vogliono un paese che sia inserito nel contesto internazionale al carro dei grandi padroni del mondo nelle vicende economiche, politiche, sociali che sempre più diventano militari. Tutti i governi che nascono nel quadro di questo sistema sono nella sostanza "comitati d'affari" della borghesia, della classe dominante, siano essi di destra, di centro, di falsa sinistra, e in un certo senso gli abbracci recenti tra Meloni e Draghi ci dicono appunto che alla fin fine sono tutti "figli alla stessa cagna" e rispondono agli stessi interessi. 

Però il governo Meloni ha anche caratteristiche sue. Queste caratteristiche nascono dal curricula della Meloni e del gruppo dei ceti politici di cui si è contornata, che nel caso della Meloni sono anche i ceti familiari, venuti fuori in maniera spudorata nell'estate della Meloni. Si tratta di un governo fascista, come programmi, come uomini che lo compongono, che sono gli ex fascisti che sono ritornati a galla dalle fogne, favoriti dal fatto che la "sinistra", invece di fare la sinistra, ha fatto la politica dei padroni e la gente l'ha mollata. 

Chiaramente, una volta che i fasci vanno al potere, la prima cosa che fanno è di accreditarsi verso i poteri forti, perché sono i poteri forti che devono avanti, la grande industria, la finanza, le autorità

pc 29 settembre - Manifestazione a Bari all'inaugurazione della Fiera del Levante, con la Palestina, contro le guerre imperialiste, contro il governo Meloni

Dal blog tarantocontro
  
 

Doveva esserci la Meloni, poi non si è presentata, rinviando la sua presenza diretta al 22 ottobre per la Conferenza delle Regioni. In "compenso" c'è stato un suo video e il Ministro Urso a sostituirla

Il Tavolo di coordinamento regionale post G7 divenuto oggi "per la Palestina, contro le guerre imperialiste e il governo Meloni" aveva lanciato una manifestazione regionale per contestare la presenza della Meloni, riprendendo i temi innanzitutto della solidarietà alla Palestina, della lotta alle guerre imperialiste, in particolare l'Ucraina e la lotta naturalmente contro il governo Meloni e, in particolare in questi giorni, contro il Ddl liberticida 1660.

La Fiera derl Levante offriva inoltre l'occasione per denunciare la Regione Puglia di Emiliano, mai schieratasi contro il genocidio in Palestina e sempre più asservita alle logiche economiche e politiche