Il ministro della Difesa Roberta Pinotti, colta in contropiede, prova a metterci una pezza, assicurando che i soldati “non andranno a combattere” ma solo “a proteggere il lavoro dell’impresa italiana che compirà il lavori sulla diga”. Insomma, Mosul come la Tav in Val di Susa: militari a protezione di un cantiere, nulla di più. Ma come faranno i soldati italiani a respingere la crescente offensiva dell’Isis contro questo strategico obiettivo senza combattere?

Le forze del Califfato, acquartierate poco a sud della diga, non hanno mai allentato la pressione