sabato 18 maggio 2019

pc 18 maggio - La Sea Watch al largo di Lampedusa... alcuni migranti minacciano il suicidio


"Siamo molto preoccupati perché alcune delle persone a bordo della nave parlano di suicidio" ha scritto la Ong su Twitter postando il video di Karol, uno dei medici sulla 
nave.

pc 18 maggio - LA TRAGICA VICENDA "CUCCHI" NON E' L'ECCEZIONE, E' LA "NORMALITA'" DEL SISTEMA! A proposito di una iniziativa di ANM a Taranto

Dal blog tarantocontro
Giovedì scorso, a Taranto l’Associazione Nazionale Magistrati, presieduta dalla giudice Fulvia Misserini (che sta tenendo il processo Ilva "Ambiente svenduto") ha invitato le delegazioni della Rete di Scuole (Artistosseno-Ferraris-Archita-Pitagora e Maria Pia) ad assistere al film “Sulla mia Pelle”, che racconta gli ultimi sei giorni di vita di Stefano Cucchi: dall’arresto all’obitorio, passando per le violenze subite ed  oggi al centro di un processo che vede imputati a vario titolo cinque carabinieri.
Al termine del film, in una sala piena di studenti, hanno parlato con gli studenti, la giud. Misserini, il procuratore aggiunto della Repubblica di Taranto, Maurizio Carbone, l’avvocato Rosario Orlando e il neo questore, Giuseppe Bellassai.
Questi, come riporta anche la stampa, hanno parlato del "dramma di un ragazzo finito nella morsa della violenza e dell’indifferenza burocratica, dell’omertà in divisa, della superficialità,  della strafottenza quotidiana di una volgare routine che protocolla mostruosità. Ma - subito hanno aggiunto - lo Stato c’è, sa guardarsi dentro e quando sbaglia ha gli anticorpi giusti per reagire e fornire risposte in punta di Diritto e con la forza della Libertà di ognuno. La nostra Costituzione parla chiaro, hanno ribadito tutti, ognuno dalla propria angolazione istituzionale, e nessuno può considerarsi immune da una Giustizia chiamata a tutelare gli ultimi come i primi. L’Uguaglianza era e resta un principio sacrosanto e fondativo dello stato moderno e dunque della nostra Repubblica".

E' sicuramente stata una buona iniziativa, questa di ANM; un film come questo dovrebbe essere proiettato in tutte le scuole. Speriamo, come ha accennato la Misserini, che seguano altre di iniziative come questa.

Ma, c'è da dire che la denuncia pur sentita nei loro interventi non centra il problema. 
Di fatto ha teso a circoscrivere il "caso Cucchi" a una situazione che invece è la punta di

pc 18 maggio - PERCHE' IL LICENZIAMENTO DELLA MAESTRA ANTIFASCISTA NON VA SUI MASS MEDIA?

Tutta la nostra solidarietà alla Professoressa Rosa Maria Dell’Aria di Palermo per l'assurda e illegittima sospensione per chi giustamente difende il pensiero critico degli studenti che altrettanto giustamente hanno fatto il paragone tra il fascismo di ieri e il moderno fascismo di Salvini e del governo fascio-populista-razzista. 
La solidarietà l'abbiamo espressa non solo a parole ma nei fatti, partecipando e intervenendo alla manifestazione di ieri a Palermo - come viene raccontato nell'altro post in questo stesso blog: 
https://proletaricomunisti.blogspot.com/2019/05/pc-18-maggio-centinaia-di-studenti.html.
Mentre, diciamo chiaramente che riteniamo sbagliato l'accettazione dell'incontro con Salvini da parte della professoressa: con i fascisti, con i razzisti non si può avere dialogo.

Ma la vicenda del licenziamento della maestra antifascista Lavinia Cassaro di Torino è anche peggio - non solo è in piedi una denuncia penale, qui l'insegnante ha perso addirittura il lavoro - come e perchè lo racconta lei stessa in una lettera che pubblichiamo in questo blog: https://proletaricomunisti.blogspot.com/2019/05/pc-18-maggio-lettera-di-lavinia-flavia.html;
ma, in sintesi: per aver in una manifestazione antifascista (al di fuori dell'orario di lavoro) protestato, denunciato con forza il comportamento della polizia che lasciava piena libertà di manifestazione ai fascisti di Casapound, a cui anzi, riservava protezione, mentre caricava invece brutalmente i giovani, i lavoratori, le donne, i migranti che manifestavano a Torino in difesa dei valori antifascisti, della Resistenza partigiana.

Ma, a differenza della vicenda di Dell'Aria, non ne parlano i grandi mass media e questo gravissimo provvedimento - che ricorda, effettivamente, i licenziamenti politici ai tempi del fascismo, rischia di andare nel dimenticatoio. Perchè?
Eppure anche qui ci troviamo di fronte ad un provvedimento politico, da parte del Ministero della Pubblica Istruzione; ad una sentenza che dice che il comportamento di Lavinia di protesta verso la polizia sarebbe "in grave contrasto con i doveri inerenti alla funzione... anche se tenuti al di fuori delle mansioni e dell’orario di lavoro...; in contrasto con i doveri educativi connaturati alla sua funzione di docente di scuola primaria...; che si tratterebbe di un'attività dolosa che ha portato grave pregiudizio alla scuola, alla pubblica amministrazione, agli alunni, alle famiglie...".
Quindi, si dice che le maestre antifasciste sono un danno per la scuola, non un esempio!

Ciò che evidentemente è la colpa di Lavinia - e fa la differenza - è che questa maestra ha osato protestato contro la Polizia - non è un caso che sempre la sentenza scriva che il comportamento di Lavinia poteva diffondere un "senso di disprezzo per lo Stato e i suoi componenti".
Quindi, lo Stato, le sue forze di polizia che permettono, e oggi sempre più, una violazione aperta della Costituzione che vieta propaganda e ricostituzione di organizzazioni fasciste, non si toccano, non si possono denunciare!
Questa è la vera "colpa" di Lavinia.

NON PERMETTIAMO QUESTO LICENZIAMENTO POLITICO!
NON PERMETTIAMO CHE LA VICENDA DI LAVINIA CADA NEL SILENZIO!
FACCIAMOCI SENTIRE, MOBILITIAMOCI SENZA DISTINZIONI!

Firmate in tantissime, tantissimi l'appello - nel link di seguito segnalato - e inviatelo ai mass media e dovunque potete!
https://www.change.org/p/movimento-femminista-proletario-rivoluzionario-sempre-al-fianco-di-lavinia-flavia-il-licenziamento-di-lavinia-deve-essere-ritirato

pc 18 maggio - LETTERA DI LAVINIA FLAVIA CASSARO, MAESTRA ANTIFASCISTA DI TORINO - dall'intervento fatto in occasione di un'assemblea contro la repressione organizzata a Torino il 9 maggio da Potere al popolo

TUTTE, TUTTI AL FIANCO DI LAVINIA! FIRMATE L'APPELLO PER IL RITIRO DEL LICENZIAMENTO IN CHANGE ORG: 

LA LETTERA:
Sono stata un’insegnante precaria (diplomata magistrale, II fascia di Istituto), negli ultimi anni della mia vita. Più di un decennio, ormai.
Ho cominciato a lavorare nelle scuole primarie statali nell’Anno Scolastico 2006/07, nella provincia di Bologna. Dall’A.S. 2011/12 ho trasferito il mio servizio presso la provincia di Torino. Ho lavorato con continuità, cambiando ogni anno scuola e mansione fino al 2016/17, anno nel quale sono stata immessa in ruolo.
Ho sostenuto l’Anno di Prova presso l’Istituto Comprensivo di Montanaro (To). Ho superato la Commissione di Valutazione finale e ho ottenuto il “posto fisso” (qualcuno direbbe…); io ero contenta perché finalmente, dopo anni di precariato, potevo vantare la “privilegiata” condizione di lavoratrice a tempo indeterminato! Che tra l’altro nel caso specifico, nel caso cioè della categoria professionale dell’insegnamento, sarebbe o dovrebbe (ahinoi!), essere cosa non soltanto scontata, ma tangibile ed effettiva… La continuità è connaturata al mestiere dell’insegnamento. Esso non può essere reso, ridotto, nei fatti, ad un ammortizzatore sociale, atto a convogliare in questa sorta di “Limbo Occupazionale” migliaia di persone… In tutto il Paese. Scuola per Scuola. Istituto per Istituto… In questa interminabile (e delirante!) attesa del posto fisso… Appunto! Da anni… Per anni.
Per l’A.S. successivo (2017/2018), chiedo ed ottengo (in avvicinamento alla mia città di residenza), il trasferimento all’I.C. Leonardo Da Vinci/Pablo Neruda, di Torino.

Il 22 febbraio del 2018, in città (To), era previsto (in vista delle elezioni governative del 4 marzo) un comizio elettorale. Candidato premier: Simone di Stefano, esponente del gruppo di estrema destra casapound, apertamente afferente al fascismo e parecchio nostalgico del Ventennio Mussoliniano.

pc 18 maggio - E' fascista (o almeno complice) chi "evita di schierarsi". Secondo Di Maio ha sbagliato la sindaca Raggi a portare solidarietà alla famiglia rom di Casal Bruciato perchè "in questi casi bisogna evitare di schierarsi".

Vivere vuole dire essere partigiani, come ci ricorda con il suo esempio il comunista Gramsci
"...L’indifferenza è il peso morto della storia. L’indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l’intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l’assenteismo e l’indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un’eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch’io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?
....Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti”.

11 febbraio 1917

pc 18 maggio - Centinaia di studenti, docenti, lavoratori Ata, cittadini in protesta dalla prefettura e in corteo fino alla Scuola V.E. III in solidarietà alla Prof sospesa a Palermo e contro la scuola-regime che questo governo vuole imporre

https://palermo.repubblica.it/cronaca/2019/05/17/news/prof_sospesa_sit-in_degli_studenti_in_prefettura_i_sindacati_in_presidio_al_vittorio_emanuele-226527824/?fbclid=IwAR2v0YIE9j8iG4Wr0m6lJtKjgIQs2aSYaHbUXcap9V9pMppgAfnQgDF6mmo#gallery-slider=226528428

Intervento del compagno di Proletari Comunisti

https://youmedia.fanpage.it/video/aa/XN8k9OSwyvAHFPN7

YOUMEDIA.FANPAGE.IT



Sit in di protesta degli studenti davanti la Prefettura di Palermo a 
sostegno della Prof sospesa per due settimane dal servizio per non aver vigilato sull'attività dei suoi studenti che in alcune sli

pc 18 maggio - Prima, tantissimi, sui balconi, oggi in piazza: Mai con Salvini, Milano non ti vuole

altre lenzuolate

pc 18 maggio - 18 maggio 1944: Dante Di Nanni. Il Fiore Partigiano non è mai morto

Dante Di Nanni
Nel traffico del centro pedala sopra il suo triciclo
e fischia forte alla garibaldina.
Il carico che piega le sue gambe è l'ingiustizia,
la vita è dura per Dante di Nanni
la vita è dura per Dante di Nanni.

All'alba prende il treno e c'è odore di porcile
sui marciapiedi della sua pazienza,
e nella testa pesano volumi di bugie.
la sera studierà, Dante di Nanni
la sera studierà, Dante di Nanni

Trent'anni son passati, da quel giorno che i fascisti
ci si son messi in cento ad ammazzarlo
E cento volte l'hanno ucciso, ma tu lo puoi vedere:
gira per la città, Dante di Nanni
gira per la città, Dante di Nanni.

L'ho visto una mattina sulla metropolitana
E sanguinava forte, e sorrideva.
Su molte facce intorno c'era il dubbio e la stanchezza,
ma non su quella di Dante di Nanni
ma non su quella di Dante di Nanni

Trent'anni son passati, da quel giorno che i fascisti
Ci si son messi in cento ad ammazzarlo
E ancora non si sentono tranquilli, perché sanno che
gira per la città, Dante di Nanni
gira per la città, Dante di Nanni.

pc 18 maggio - Lega e M5S: “30 dossier li dividono”, ma la sostanza del sostegno ai padroni li tiene bene insieme…

Berlusconi in questi giorni viene trasportato in giro per la propaganda elettorale e porta con sé come una reliquia un articolo ritagliato dal Sole24Ore del 14 maggio che mostra come un trofeo; in questo articolo vengono elencati appunto “30 dossier”, 30 motivi di dissenso che dividono i due partiti Lega e Movimento 5 Stelle al governo in questo momento.

Berlusconi mostra l’articolo per dimostrare che lui ha ragione nel criticare il governo, ma soprattutto la Lega che non lo fa cadere perché, appunto, troppe sarebbero le cose sui cui si dividono e che quindi “bloccano il paese”, cercando di farsi spazio nella difficile campagna elettorale in corso. Con tutta questa messinscena Berlusconi però vuole solo ingannare il “popolo”.

A parte il fatto che su molti di questi punti il dissenso è solo sulla carta come abbiamo riportato in diversi articoli su questo blog, Berlusconi non porta però con sé un altro ritaglio, o addirittura in questo caso un intero fascicolo del Sole24Ore dell’8 maggio sugli incentivi di cui godono i padroni e che essi stessi mettono in bella mostra; a questo lungo elenco bisogna aggiungerne tanti altri, per esempio gli incentivi “indiretti”, cioè quelli rivolti ai “consumatori” o la prevista apertura delle Zone Economiche Speciali, in cui i padroni potranno investire, fare profitti e non pagare le tasse!

I padroni si sa, non sono mai contenti, e infatti pubblicano questi incentivi per dire che non bastano, che sono pochi! Che il governo deve darsi da fare per trovarne altri e così permettere all’economia di “ripartire”.

Ecco su questo, come sulle leggi fatte finora come l’indegno decreto “dignità” che ha sancito la precarizzazione a vita fino ai licenziamenti e non ha affatto eliminato gli effetti del Jobs Act, la riforma delle pensioni che al di là dei proclami populisti per chi opta per la quota 100 prevede riduzioni economiche e in particolare per le donne, vedi anche la cosiddetta opzione donna, per cui non vi è stato alcun provvedimento di agevolarle ad andare in pensione prima, considerato il doppio lavoro dentro e fuori dal lavoro, senza una pesante penalizzazione, i tagli alle spese pubbliche, nello specifico della scuola la spesa per l’istruzione scolastica è stata tagliata del 10%, passando da 48 a 44 miliardi nel giro di tre anni, disinvestendo prevalentemente nell’istruzione primaria (meno due miliardi) e negli insegnanti di sostegno (quasi un miliardo e mezzo in meno) e servizi di assistenza contro i diritti degli studenti disabili, e meno male che questo governo ha istituito anche il ministero sulla disabilità! e le leggi fasciste come il decreto sicurezza i cui odiosi effetti repressivi investono ideologicamente e praticamente ogni ambito sociale…, su questo, dicevamo, i due vanno d'amore e d'accordo.

E in tutta l’azione del governo fasciopopulista, razzista e ingannapopolo, dalla politica interna appunto a quella estera, spira il vento che accomuna i due partiti, il vento del moderno fascismo.

pc 18 maggio - ELEZIONI EUROPEE - 2 - GLI ACCORDI TRA BANDITI

"I trattati europei sono accordi tra banditi imperialisti che valgono solo per gli altri e imposti secondo la logica dell’imperialismo più forte. Sono gli imperialisti che li cambiano ogni qualvolta non sono più adeguati a difendere gli interessi nazionali degli imperialismi più forti". 

Leggi sul numero di maggio del giornale 'proletari comunisti' l'articolo: 
Elezioni europee
NO ai partiti dei governi imperialisti! NO ai fascio-populisti!
Richiedilo, on line, a pcro.red@gmail.com

pc 18 maggio - Battaglia campale contro Un “decreto sicurezza” che fa impallidire il Ventennio

di Dante Barontini - contropiano

Un delirio nazista in piena regola. Il “decreto sicurezza 2” che Salvini vorrebbe far approvare dal governo farebbe vergognare persino i gerarchi del Ventennio.


I primi tre articoli del provvedimento sono dedicati al tema principale della retorica salviniana: l’immigrazione, e dunque il “contrasto” al questo fenomeno epocale. Il delirio si concretizza in pochi fotogrammi. Il primo articolo aggiunge un solo comma al dl 286 del 1998, teso a impedire il salvataggio in mare di naufraghi, ma solo se “migranti”. In pratica, gli armatori delle navi che dovessero in futuro prestare soccorso verranno multati con una cifra variabile da 3.500 5.500 euro a testa, per ogni persona tratta in salvo. In caso di “reiterazione” del reato (chessò, due salvataggi a distanza di tempo) potrebbe essere sospesa la licenza di navigazione.
Già nell’immaginare che il soccorso in mare possa diventare un “reato” – è un obbligo previsto dagli accordi internazionali e dalla cosiddetta “legge del mare”, in vigore da millenni – c’è qualcosa di profondamente malato. Naturalmente l’aspirante “legislatore” prova a nascondere questa follia dietro

venerdì 17 maggio 2019

pc 17 maggio - Sciopero della scuola... in piazza a Palermo

I lavoratori e lavoratrici Slai Cobas sc hanno aderito allo sciopero della scuola di oggi, sono scesi in piazza con i lavoratori e lavoratrici del Cobas Confederazione.


PER FORTI AUMENTI SALARIALI, CONTRO LA PRECARIETA', 
CONTRO LA REGIONALIZZAZIONE, CONTRO LA SCUOLA REGIME

AL FIANCO DI LAVINIA FLAVIA CASSARO
IL SUO LICENZIAMENTO MODERNO FASCISTA DEVE ESSERE  CANCELLATO 
DIFENDERE I VALORI ANTIFASCISTI DENTRO 
E FUORI I POSTI DI LAVORO E' GIUSTO!

SOLIDALI CON LA PROF.SSA DELL'ARIA DELL'ITI V.E.III DI PALERMO
INGIUSTAMENTE SOSPESA PER AVERE RISPETTATO LA LIBERTA' 
DI PENSIERO E DI OPINIONE DEGLI STUDENTI
CONTRO LA SCUOLA DELLA REPRESSIONE 
DEL GOVERNO FASCIO-RAZZISTA SALVINI/LEGA/M5S

LA SCUOLA E' ANTIFASCISTA, SALVINI, SALVINI SEI IL PRIMO DELLA LISTA!






 Gli assistenti igienico personale dello slai Cobas sc  in assemblea sindacale si sono uniti allo sciopero della scuola in piazza a Palermo. Diritto al lavoro e allo studio non si toccano... 
Poi hanno spostato la loro protesta al Comune.

I compagni di Proletari Comunisti sostenendo lo sciopero
hanno diffuso la locandina/volantino di contro-campagna elettorale
in vista delle Europee

https://palermo.meridionews.it/articolo/77831/prof-sospesa-si-mobilitano-studenti-e-docenti-appello-dei-sindacati-bussetti-ritiri-sanzione/

pc 17 maggio - Viva il 70° anniversario della nascita di Ibrahim Kaypakkaya, dirigente della lotta per la Rivoluzione Proletaria Mondiale in Turchia!

Dichiarazione Congiunta da far conoscere, circolare, diffondere in forma militante ai proletari d'avanguardia, ai giovani ai comunisti e ai rivoluzionari, studiare e approfondire

İbrahim Kaypakkaya (1949 – May 18, 1973) was a major leader of the Communist movement in Turkey. He was the founder of the Communist Party of Turkey/Marxist-Leninist (TKP/ML).
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PROLETER DÜNYA DEVRİMİ MÜCADELESİNİN TÜRKİYE’DEKİ KOMÜNİST ÖNDERİ İBRAHİM KAYPAKKAYA YOLDAŞIN DOĞUMUNUN YETMİŞİNCİ YILINA ŞAN OLSUN 

!È il 46esimo anniversario dell'assassinio dell’esponente del proletariato internazionale in Turchia, fondatore del TKP/ML (Partito Comunista di Turchia / Marxista-Leninista) Ibrahim Kaypakkaya.
Il compagno Ibrahim Kaypakkaya aveva solo 24 anni quando il 18 maggio fu ucciso dallo Stato turco fascista in seguito alle feroci torture subite. Kaypakkaya aveva fondato il TKP/ML quando aveva solo 23 anni.
Ibrahim Kaypakkaya riuscì comunque a diventare leader permanente dell'idea comunista e della giusta linea rivoluzionaria in Turchia.
È uno dei migliori discepoli della Grande Rivoluzione Culturale Proletaria. Definì le sue idee e il TKP/ML da lui fondato, frutti della Grande Rivoluzione Culturale Proletaria. Negli anni '60 e '70, mentre le idee marxiste-leniniste si ripercuotevano a livello mondiale, mentre si sviluppavano lotte per la rivoluzione e il socialismo, la lotta di classe in Turchia faceva progressi incredibili. Soprattutto nella situazione del Movimento del 1968, che attraversava il mondo intero, tra gli studenti si formavano leve rivoluzionarie antifasciste e antimperialiste. L'anno scorso c’è stato il 50° anniversario di quel movimento. E in questa occasione, salutiamo ancora quel movimento, che ha fatto scosso il mondo e fatto tremare di paura l'imperialismo e le potenze dominanti.
Il movimento era influenzato dal marxismo-leninismo e aderì all'ondata rivoluzionaria, che si diffondeva nel mondo con l'idea della rivoluzione e l'affermazione della rivoluzione. Allo stesso tempo fu il periodo del processo in cui il campo socialista si divideva tra revisionismo e i principi marxisti-leninisti. Da un lato c'era la resistenza vietnamita, il Movimento studentesco del 1968 e numerose di lotte di liberazione nazionali e sociali, che a ritmo accelerato si schieravano contro l'imperialismo e il sistema dominante reazionario, e dall'altro lato c'era la lotta guidata da Mao Zedong in cui i comunisti combattevano il revisionismo sovietico e il revisionismo dei seguaci della via capitalista che stava sorgendo in Cina. Soprattutto, la Grande Rivoluzione Culturale Proletaria, cui si diede vita in Cina contro la borghesia, ha dato allo sviluppo di questa grande ondata rivoluzionaria entusiasmo, forza e coraggio immensi. Mentre da un lato si portavano avanti i processi rivoluzionari e se ne discutevano le necessità, dall'altro, con una lotta ideologica profonda e vibrante, procedevano i dibattiti nel quadro dei problemi del socialismo.
Con la la sua posizione sulla lotta di classe nel socialismo, sul social-imperialismo, la sua enfasi sulla guerra popolare, il suo legame con la lotta di classe e il saldo riferimento al presidente Mao Zedong, Kaypakkaya si incorporò profondamente nel proletariato internazionale. In questo contesto, prese a riferimento la coraggiosa marcia del Movimento Naxalita in India. Tracciò una netta linea di divisione tra sé e la linea avventurista del fochismo mondiale. Sistematizzando la linea guida comunista che crea il sentiero, basata sulla creatività delle masse popolari, riuscì a realizzare una rottura e forgiò la sua linea nello spirito e la coscienza internazionalista

pc 17 maggio - Ravenna - figura di m. di fascisti di m...

video
https://www.facebook.com/andrea.maestri.16/videos/pcb.10216383903604492/10216383900084404/?type=3&__tn__=HH-R&eid=ARB3Cw93E0EoLHnSUNPzcx2JglRGfC1n6epxn_OpEO4DJq6VHH36CV4EQXylzK0CYyPSNTLrjFoMnnxK

pc 17 maggio - Contro la brutalità poliziesca contro i NOTAV - una sentenza positiva

Torino, reagirono al calcio di un poliziotto: il giudice assolve quattro No Tav

La prova da un filmato: "Atto arbitrario delle forze dell'ordine"

Hanno risposto al calcio di un poliziotto: per questo quattro attivisti No Tav accusati di resistenza aggravata a pubblico ufficiale, lesioni e oltraggio sono stati assolti dal tribunale di Torino. I loro legali spiegano che il giudice ha riconosciuto nel loro comportamento la reazione all’atto arbitrario di pubblico ufficiale. La non punibilità è stata concessa a uno degli imputati, gli altri sono stati assolti.
"Sono soddisfatta - commenta l’avvocata Valentina Colletta - da una decina di anni nei processi relativi a conflitto sociale e in particolare in quelli che coinvolgono militanti No tav chiedo che sia riconosciuto l'atto arbitrario commesso dalle forze dell'ordine poste a protezione del cantiere e per la prima volta il tribunale lo ha riconosciuto".
I fatti risalgono al 3 ottobre 2015 quando cinque europarlamentari si presentarono al cantiere di Chiomonte insieme a una cinquantina di attivisti No Tav della Valle di Susa. Le forze dell'ordine si posizionarono in modo da impedire alla comitiva di varcare un ponte su un corso d'acqua. Dopo una trattativa fu permesso il passaggio a uno dei parlamentari (accompagnato da un piccolo gruppo di No Tav). In seguitò però avvenero degli scontri. Le difese (avvocati Danilo Ghia, Lea Fattizzo e Valentina Colletta) hanno sostenuto, basandosi anche su dei filmati, che in alcune circostanze gli agenti hanno travalicato i limiti delle loro attribuzioni, scalciando e utilizzando gli scudi in dotazione in modo inappropriato. E il giudice ha dato loro ragione.

pc 17 maggio - Arcelor Mittal Taranto - ancora un grave incidente - reazione di lotta

dal blog tarantocontro

INCIDENTE CARROPONTE REPARTO PLA2.
SCIOPERO PER LA SICUREZZA IN FABBRICA
Ennesimo grave incidente avvenuto ieri, 15 maggio, nel reparto PLA2 dove si è verificata la caduta di un carroponte. "Nei primi cinque mesi di gestione #ArcelorMittal - dichiara il coordinatore provinciale #USB Taranto, Francesco Rizzo - si sono verificati una serie di incidenti strutturali che si potevano evitare e che non hanno avuto conseguenze gravi con coinvolgimento dei lavoratori solo per pura fortuna e casualità. Tutti gli incidenti sono attribuibili alla mancanza di manutenzione ordinaria. Anche stavolta siamo vivi. #ArcelorMittal passi dalle parole ai fatti immediatamente prima che qualcuno muoia ammazzato da questi impianti. Tra poche ore proclameremo una giornata di sciopero per il rispetto della salute e della sicurezza nella fabbrica".
Questi incidenti accadono anche perché si svolgono operazioni con una richiesta ben oltre il limite di portata dei carroponti e quindi non previsti dalle loro schede tecniche. Per questo motivo, quando i lavoratori si rifiutano di svolgere queste operazioni pericolose che non seguono le pratiche operative, le manovre vengono effettuate direttamente da capiturno o dai capi reparto. Ciò significa mettere a rischio la vita dei lavoratori oltre a quella di chi si azzarda a svolgere manovre improprie su impianti che ogni giorno rappresentano un pericolo perché fatiscenti e privi di manutenzione.

pc 17 maggio - Video dallo sciopero generale della scuola dal Brasile

Brasil - Vídeos da manifestação da Greve Nacional da Educação no Rio de Janeiro Anova democracia


Foto: Ellan Lustosa/A Nova Democracia
Vídeos produzidos pelo jornal A Nova Democracia sobre a manifestação que levou cerca de 300 mil pessoas às ruas do Rio de Janeiro no último 15 de maio, dia de Greve Nacional da Educação.

pc 17 maggio - ANCHE A TARANTO, NO SALVINI! - dal blog tarantocontro



pc 17 maggio - GIU' LE MANI DALLE INSEGNANTI ANTIFASCISTE - DAL NORD AL SUD - MASSIMA SOLIDARIETA' E MOBILITAZIONE

Per Rosa Maria Dell’Aria

UNA FIRMA PER CHIEDERE L'IMMEDIATA CANCELLAZIONE DELLA SANZIONE COMMINATA ALLA DOCENTE DI PALERMO, sanzionata con una sospensione di 15 giorni dal provveditorato, per aver semplicemente svolto il suo ruolo di insegnante e non aver limitato la libertà di espressione dei propri alunni, che avevano operato, utilizzando un articolo presente in rete di un noto giornalista italiano, un legittimo accostamento tra il decreto sicurezza e le leggi razziali durante la celebrazione del Giorno della Memoria...

Per Lavinia Flavia Cassaro

IL LICENZIAMENTO DI LAVINIA DEVE ESSERE CANCELLATO!
Lavinia Flavia Cassaro è stata criminalizzata l'anno scorso per avere manifestato tutta la sua legittima indignazione verso la polizia che, a protezione dei fascisti, aveva caricato brutalmente i giovani, i lavoratori, le donne, i migranti che manifestavano a Torino in difesa dei valori antifascisti, della Resistenza partigiana, contro i fascisti di Forza Nuova e CasaPound, cui il governo di allora, con in prima linea il Ministro Minniti, aveva permesso di candidarsi alle elezioni, facendo carta straccia di tutto quello che c'è scritto nella Costituzione...
Essere licenziati per le proprie opinioni politiche, espresse, tra l’altro, fuori dal proprio luogo di lavoro e, quindi, NON nell’esercizio delle proprie funzioni, viola oltre che lo Statuto dei Lavoratori, anche la stessa Costituzione...