Tutta la nostra solidarietà alla Professoressa Rosa Maria Dell’Aria di Palermo per l'assurda e illegittima sospensione per chi giustamente difende il pensiero critico degli studenti che altrettanto giustamente hanno fatto il paragone tra il fascismo di ieri e il moderno fascismo di Salvini e del governo fascio-populista-razzista.
La solidarietà l'abbiamo espressa non solo a parole ma nei fatti, partecipando e intervenendo alla manifestazione di ieri a Palermo - come viene raccontato nell'altro post in questo stesso blog:
https://proletaricomunisti.blogspot.com/2019/05/pc-18-maggio-centinaia-di-studenti.html.
Mentre, diciamo chiaramente che riteniamo sbagliato l'accettazione dell'incontro con Salvini da parte della professoressa: con i fascisti, con i razzisti non si può avere dialogo.
Ma la vicenda del licenziamento della maestra antifascista Lavinia Cassaro di Torino è anche peggio - non solo è in piedi una denuncia penale, qui l'insegnante ha perso addirittura il lavoro - come e perchè lo racconta lei stessa in una lettera che pubblichiamo in questo blog: https://proletaricomunisti.blogspot.com/2019/05/pc-18-maggio-lettera-di-lavinia-flavia.html;
ma, in sintesi: per aver in una manifestazione antifascista (al di fuori dell'orario di lavoro) protestato, denunciato con forza il comportamento della polizia che lasciava piena libertà di manifestazione ai fascisti di Casapound, a cui anzi, riservava protezione, mentre caricava invece brutalmente i giovani, i lavoratori, le donne, i migranti che manifestavano a Torino in difesa dei valori antifascisti, della Resistenza partigiana.
Ma, a differenza della vicenda di Dell'Aria, non ne parlano i grandi mass media e questo gravissimo provvedimento - che ricorda, effettivamente, i licenziamenti politici ai tempi del fascismo, rischia di andare nel dimenticatoio. Perchè?
Eppure anche qui ci troviamo di fronte ad un provvedimento politico, da parte del Ministero della Pubblica Istruzione; ad una sentenza che dice che il comportamento di Lavinia di protesta verso la polizia sarebbe "in grave contrasto con i doveri inerenti alla funzione... anche se tenuti al di fuori delle mansioni e dell’orario di lavoro...; in contrasto con i doveri educativi connaturati alla sua funzione di docente di scuola primaria...; che si tratterebbe di un'attività dolosa che ha portato grave pregiudizio alla scuola, alla pubblica amministrazione, agli alunni, alle famiglie...".
Quindi, si dice che le maestre antifasciste sono un danno per la scuola, non un esempio!
Ciò che evidentemente è la colpa di Lavinia - e fa la differenza - è che questa maestra ha osato protestato contro la Polizia - non è un caso che sempre la sentenza scriva che il comportamento di Lavinia poteva diffondere un "senso di disprezzo per lo Stato e i suoi componenti".
Quindi, lo Stato, le sue forze di polizia che permettono, e oggi sempre più, una violazione aperta della Costituzione che vieta propaganda e ricostituzione di organizzazioni fasciste, non si toccano, non si possono denunciare!
Questa è la vera "colpa" di Lavinia.
NON PERMETTIAMO QUESTO LICENZIAMENTO POLITICO!
NON PERMETTIAMO CHE LA VICENDA DI LAVINIA CADA NEL SILENZIO!
FACCIAMOCI SENTIRE, MOBILITIAMOCI SENZA DISTINZIONI!
Firmate in tantissime, tantissimi l'appello - nel link di seguito segnalato - e inviatelo ai mass media e dovunque potete!
https://www.change.org/p/movimento-femminista-proletario-rivoluzionario-sempre-al-fianco-di-lavinia-flavia-il-licenziamento-di-lavinia-deve-essere-ritirato
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