Ai domiciliari anche l'assessore alle opere pubbliche, in carcere quello al bilancio. Di Maio: 'C'è emergenza corruzione'
Azzerata la giunta leghista di
Legnano: ai domiciliari il sindaco e l'assessore alle opere pubbliche, in
carcere l'assessore al bilancio. Gravi le accuse della procura che parla tra
l'altro di 'scarsissimo senso della legalità'.
All'attacco
sul tema corruzione il vicepremier M5s, Luigi Di Maio. 'E' chiaro ed evidente
che c'è
un'emergenza corruzione, una Tangentopoli bis, che colpisce tutti i partiti e noi dobbiamo arginare questi fenomeni'. E anche il ministro Bonafede interviene: "Non commento mai le indagini in corso, ho massimo rispetto per l'autonomia della magistratura che deve lavorare in pace ma rilevo - dice il ministro - che in Italia c'è una emergenza corruzione".
un'emergenza corruzione, una Tangentopoli bis, che colpisce tutti i partiti e noi dobbiamo arginare questi fenomeni'. E anche il ministro Bonafede interviene: "Non commento mai le indagini in corso, ho massimo rispetto per l'autonomia della magistratura che deve lavorare in pace ma rilevo - dice il ministro - che in Italia c'è una emergenza corruzione".
C'è
il sindaco di Legnano, Gianbattista Fratus, della Lega, tra gli arrestati nell'operazione
su turbata libertà degli incanti e corruzione elettorale dei finanzieri del
Comando Provinciale di
Milano, su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Busto Arsizio. A Fratus sono stati concessi gli arresti domiciliari così come all'assessore alle opere pubbliche Chiara Lazzarini.
Milano, su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Busto Arsizio. A Fratus sono stati concessi gli arresti domiciliari così come all'assessore alle opere pubbliche Chiara Lazzarini.
In
carcere invece l'assessore al bilancio e vicesindaco del comune di Legnano Maurizio
Cozzi. I tre sono indagati a vario titolo per turbata libertà degli
incanti, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente e corruzione elettorale.
Gravissime
le accuse della procura. "La cosa più allarmante e disarmante - ha
detto la procuratrice in conferenza stampa - è che gli indagati tutti hanno
scarsissimo senso della legalità e non percepiscono assolutamente la gravità
delle loro azioni, quasi fosse un modus operandi che, solo
perché diffuso, è legalizzato. Così non è".
Un incarico presso una
partecipata alla figlia di un candidato escluso al primo turno, in cambio
dell'appoggio elettorale al ballottaggio, è l'accusa al sindaco di Legnano
Gianbattista Fratus, arrestato stamattina insieme a due assessori con l'accusa
di corruzione, turbativa d'asta e corruzione elettorale. La promessa, stando
all'inchiesta delle fiamme gialle e coordinata dal Pm Nadia Calcaterra, è stata
mantenuta con un incarico presso la Aemme Linea Ambiente s.r.l.
La
nomina di "soggetti e amici e conoscenti, manovrabili e in futuro
riconoscenti" attraverso "spregiudicate manipolazioni di
procedure": è quanto c'è alla base dell'indagine che ha coinvolto il
sindaco di Legnano Gianbattista Fratus e due assessori della sua giunta,
secondo quanto spiegato dal procuratore aggiunto di Busto Arsizio Giuseppe
D'Amico.
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