sabato 18 maggio 2019

pc 18 maggio - Lega e M5S: “30 dossier li dividono”, ma la sostanza del sostegno ai padroni li tiene bene insieme…

Berlusconi in questi giorni viene trasportato in giro per la propaganda elettorale e porta con sé come una reliquia un articolo ritagliato dal Sole24Ore del 14 maggio che mostra come un trofeo; in questo articolo vengono elencati appunto “30 dossier”, 30 motivi di dissenso che dividono i due partiti Lega e Movimento 5 Stelle al governo in questo momento.

Berlusconi mostra l’articolo per dimostrare che lui ha ragione nel criticare il governo, ma soprattutto la Lega che non lo fa cadere perché, appunto, troppe sarebbero le cose sui cui si dividono e che quindi “bloccano il paese”, cercando di farsi spazio nella difficile campagna elettorale in corso. Con tutta questa messinscena Berlusconi però vuole solo ingannare il “popolo”.

A parte il fatto che su molti di questi punti il dissenso è solo sulla carta come abbiamo riportato in diversi articoli su questo blog, Berlusconi non porta però con sé un altro ritaglio, o addirittura in questo caso un intero fascicolo del Sole24Ore dell’8 maggio sugli incentivi di cui godono i padroni e che essi stessi mettono in bella mostra; a questo lungo elenco bisogna aggiungerne tanti altri, per esempio gli incentivi “indiretti”, cioè quelli rivolti ai “consumatori” o la prevista apertura delle Zone Economiche Speciali, in cui i padroni potranno investire, fare profitti e non pagare le tasse!

I padroni si sa, non sono mai contenti, e infatti pubblicano questi incentivi per dire che non bastano, che sono pochi! Che il governo deve darsi da fare per trovarne altri e così permettere all’economia di “ripartire”.

Ecco su questo, come sulle leggi fatte finora come l’indegno decreto “dignità” che ha sancito la precarizzazione a vita fino ai licenziamenti e non ha affatto eliminato gli effetti del Jobs Act, la riforma delle pensioni che al di là dei proclami populisti per chi opta per la quota 100 prevede riduzioni economiche e in particolare per le donne, vedi anche la cosiddetta opzione donna, per cui non vi è stato alcun provvedimento di agevolarle ad andare in pensione prima, considerato il doppio lavoro dentro e fuori dal lavoro, senza una pesante penalizzazione, i tagli alle spese pubbliche, nello specifico della scuola la spesa per l’istruzione scolastica è stata tagliata del 10%, passando da 48 a 44 miliardi nel giro di tre anni, disinvestendo prevalentemente nell’istruzione primaria (meno due miliardi) e negli insegnanti di sostegno (quasi un miliardo e mezzo in meno) e servizi di assistenza contro i diritti degli studenti disabili, e meno male che questo governo ha istituito anche il ministero sulla disabilità! e le leggi fasciste come il decreto sicurezza i cui odiosi effetti repressivi investono ideologicamente e praticamente ogni ambito sociale…, su questo, dicevamo, i due vanno d'amore e d'accordo.

E in tutta l’azione del governo fasciopopulista, razzista e ingannapopolo, dalla politica interna appunto a quella estera, spira il vento che accomuna i due partiti, il vento del moderno fascismo.

Nessun commento:

Posta un commento