sabato 10 ottobre 2020

pc 10 ottobre - Il sostegno al boia golpista Al Sisi passa attraverso gli interessi dell'ENI, come documenta l'articolo che riportiamo

Anche per questo dai governi della borghesia imperialista italiana non potremo mai pretendere giustizia per l'omicidio di Stato di Giulio Regeni e la scarcerazione di Patrick Zaky

ENI ed Egitto: rapporti ottimali sotto il segno della "formula Mattei"

di Marco Barone

venerdì 9 ottobre 2020

L'ENI è stata fondata nel 1953 e già l'anno dopo metteva piede in Egitto. A significare i rapporti strettissimi che ci sono tra Italia ed Egitto e a confermare il fatto che alla fine dei conti è forse più l'Italia ad aver bisogno dell'Egitto che il contrario. 

Presente nella terra delle piramidi dal 1954, dove opera tramite IEOC Production e nel corso dei decenni l'intervento strutturale dell'ENI, che seppur quotata in borsa il controllo da parte dello Stato

pc 10 ottobre - La "sicurezza energetica" dei monopoli al centro degli interessi dello Stato borghese

Industrie e infrastrutture strategiche a rischio, c’è un dossier del Copasir

9 Ottobre 2020

Il Copasir, il comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica presieduto da Raffaele Volpi, ha dato il via alla seconda parte dell’indagine conoscitiva sui pericoli per il sistema economico nazionale. Dopo le banche, è la volta delle imprese strategiche, le infrastrutture critiche e i “campioni nazionali”, come li chiamano gli addetti ai lavori. Rischi moltiplicati dall’emergenza Covid in una prospettiva piena di incognite. Come spiega Marco Ludovico su Il Sole 24 Ore, “con tutte le turbolenze di mercato post Covid-19 è indispensabile fissare un fermo immagine sullo stato reale di grandi holding come Leonardo, Fincantieri, Eni, Enel, Terna, Snam. Allargare la foto fin nei dettagli: le filiere, le diversificazioni produttive, la competizione con l’estero”.

In ballo, per il Copasir, c’è anche l’area delle infrastrutture critiche. “Un sistema enorme con una sfilza di ministeri coinvolti oltre le imprese sul campo: Difesa, Interno, Economia e Finanza, Infrastrutture e Trasporti, Sanità, solo per citare i principali. La sicurezza energetica, con tutte le sue implicazioni, comprese le amministrazioni pubbliche e private, dovrebbe essere il primo capitolo da affrontare. Ma di certo un altro dossier per l’indagine del comitato sarà il settore biosanitario”.

pc 10 ottobre - Cile: ancora in piazza contro la brutalità della polizia e contro il governo reazionario di Piñera

Venerdì 9 ottobre, Plaza Dignidad si è riempita di nuovo contro la brutalità della polizia che ha fatto il giro del mondo con l'immagine di Anthony, il ragazzo di 16 anni, che è stato buttato giù dal Ponte Pio Nono da un ufficiale delle Forze Speciali dei Carabineros.Va notato che il giovane Anthony, nonostante la gravità dell'aggressione subita, è stato arrestato, questo ha generato grande indignazione.

Cile: Nuove proteste contro il presidente, Piñera 

Sabato 10 ottobre 2020

Continuano le proteste in Cile. La Plaza Baquedano in Cile è  ancora una volta il punto di incontro di centinaia di manifestanti che protestano contro il governo del presidente Sebastián Piñera  e chiedono una nuova Costituzione per il Paese, come confermato da Prensa Latina.

Secondo l'agenzia Anadolu, i manifestanti hanno protestato contro il governo Piñera e contro la violenza della polizia nel Paese, una settimana dopo che un giovane di 16 anni che il 2 ottobre è rimasto gravemente ferito cadendo da un ponte nel fiume Mapocho dopo essere stato spinto da un poliziotto.

All'inizio della settimana, l'Ufficio per il Sud America dell'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani ha chiesto “un'indagine esaustiva” del caso “e, se del caso, di giudicare e punire direttamente non solo la responsabilità individuale del funzionario dei Carabineros coinvolto, ma anche per indagare sulla possibile responsabilità dei comandanti incaricati dell'operazione ”, secondo il rappresentante delle Nazioni Unite per i diritti umani in Sud America, Jan Jarab.

L'incontro è iniziato alle 17:00 ora locale, quando la gente ha iniziato a raccogliersi intorno alla statua del generale Manuel Baquedano, mentre i membri della polizia cercavano di impedire alle persone di raggiungere la spianata.

La maggior parte della mobilitazione si è svolta in modo pacifico, anche se sono stati segnalati diversi danni agli spazi pubblici, mentre alcune stazioni della metropolitana sono state chiuse.

Dopo le otto di sera, i carabinieri hanno cercato di disperdere i manifestanti con serbatoi d'acqua e gas lacrimogeni, provocando nuovi scontri.

Il Paese celebrerà questo 18 ottobre un anno di sconvolgimento sociale, generato dall'aumento del prezzo dei biglietti della metropolitana, che ha anche aperto la strada a proteste più ampie che chiedono una migliore qualità della vita e la fine degli abusi di potere.


pc 10 ottobre - Contro i padroni/Bonomi e Confindustria - il tempo della lotta e dello scontro frontale

Pubblichiamo questo commento perchè lo condividiamo

L’emiro del Paraculistan. I “prenditori” sono il problema di questo paese

Il presidente della Confindustria, Carlo Bonomi, è andato nuovamente alla carica per accaparrarsi la maggior parte possibile dei fondi statali ed europei messi in cantiere per affrontare la crisi e l’emergenza Covid 19.

Lo aveva fatto da presidente dell’Assolombarda – il vero cuore nero di questo paese – e sin dalla sua investitura a capo degli imprenditori italiani. E qui cominciamo a fare i dovuti distinguo e giocare sulle parole.

Nel nostro paese piuttosto che di “imprenditori” dobbiamo parlare di una razza di “prenditori” voraci e un bel po’ parassitari. Rischiano poco del loro e sono attaccati come cozze ai fondi pubblici dai quali succhiano – e pretendono – tutto, ma sono poco disposti a concedere sul piano salariale, fiscale e degli investimenti.

Quelli che non campano e prosperano attaccati come alla spesa pubblica, appena possono vendono a multinazionali straniere o delocalizzano nei paesi a bassi salari.

Il presidente della Confindustria, ricorrendo alla solita tattica del vittimismo aggressivo – ha denunciato

pc 10 ottobre - Contro i CIE - info su campagna nazionale

CALTANISSETTA: SE QUESTO È UN UOMO

di Yasmine Accardo – Erano sulla nave quarantena GNV di fronte a Trapani. Ieri sera circa 200 persone sono state trasferite dentro il cara di Caltanissetta, in un’area posta proprio a fianco del cpr, al momento inagibile.
Giunti su loco intorno all’una di notte hanno trovato ad accoglierli materassi per terra in uno spazio circondato da polizia e militari. In condizioni disumane per tutta la notte hanno provato a protestare senza ottenere che parole monche e rimandi.

Il giorno successivo un unico operatore urlante insieme ad un mediatore ha spiegato a 200 persone, stanche e preoccupate di trovarsi in condizioni così degradanti quali sono le procedure: se vogliono chiedere la protezione la domanda verrà valutata dalla commissione in tempi rapidi: 5 gg. Chi non fa la domanda verrà rimpatriato.

Tra di loro vi sono persone vulnerabili con patologie croniche, come il diabete, che non hanno ricevuto i farmaci a loro indispensabili. Sulla nave hanno fatto il test per il covid risultando negativi, si aspettavano dunque di raggiungere un centro dia accoglienza degno di questo nome: invece il duro asfalto e materassi in gommapiuma a terra. Le condizioni dei bagni sono ovviamente impressionanti: “ se entri lì ci prendiamo una malattia certamente.

C’è grande preoccupazione inoltre per il covid-19. Alla fine del trasferimento gestito dalla Croce Rossa, si sono ritrovati tutti insieme gruppi provenienti da piani diversi del battello. Alcuni migranti dicono” al sesto ci stavano i negativi. Al 7 i positivi. Qui siamo tutti insieme. Tra noi ci sono alcuni positivi. Se eravamo negativi ora ci infetteremo tutti.  Altri ripetono “ ci hanno detto che proprio perché ci sono i positivi meglio che ci rimpatriano presto così non ci infettiamo”.

E’ il caos totale tra persone in lacrime e chi vorrebbe tentare il suicidio.  In una situazione di continui trattenimenti e scarsa informativa dove “ ci trattano come schiavi e peggio delle bestie. Può succedere qualsiasi cosa. Siamo tutti spaventati. Quanto manterremo l’equilibrio in questa situazione?” Anche le informazioni relativamente a chi è infetto e chi no derivano da una gestione delirante di chi ha mescolato persone senza spiegare nulla, come fossero chicchi di mais. Così aumenta la paura uno dell’altro e si rischi la caccia all’untore in un gruppo di persone già fortemente provato. Non hanno incontrato organizzazioni di tutela delle persone, tenute evidentemente alla larga o conniventi con quanto sta accadendo. Si tratta ancora una volta di situazioni di gravità assoluta che ricordano ancora una volta che in futuro sarà anche peggio e che dovrebbero portare ad una denuncia e mobilitazione univoca dell’intera massa di persone che ancora crede che esista un mondo di diritto.

I nuovi tanto acclamati decreti si inseriscono così perfettamente in questo contesto: lasciate ogni speranza voi che entrate.
Noi non ci stiamo! Chiediamo un’immediata mobilitazione perché vengano liberate queste persone trattenute illegittimamente ed in condizioni di trattamenti inumani e degradanti.
Noi vi accusiamo

pc 10 ottobre - Metalmeccanici e contratto nazionale - 24 ottobre giornata nazionale di lotta

...Per questo, facciamo appello a tutti/e coloro che non intendono piegare la testa all'arroganza di Bonomi e dei suoi sodali, a partecipare con noi alla costruzione di una grande giornata di lotta e di mobilitazione prevista in tutte le città per il prossimo 24 ottobre...

pc 10 ottobre - La presa di posizione dei compagni greci del KKE ml sul processo ai nazi AlbaDorada

 in via di traduzione

ATHENS: NEO-NAZI ‘’GOLDEN DAWN’’ TRIAL

Conviction combined with state repression

Which “democracy” won?

More than 25,000 people gathered on Alexandras Avenue and surrounding streets ­­erupted in applause with the announcement of the decision of the Criminal Court of Appeals at the Golden Dawn trial. Only minutes later, riot police attacked with an obvious predetermined government plan to dismantle the rally with chemicals, flash grenades and water spraying from modern their new armored vehicles. The largest part (including our block) walked towards Vassilissis Sofias Avenue and completed the demonstration at the Parliament, while the smaller one headed towards Patision Avenue.

CPG (m-l), formed a militant block from 9.30 in the morning, with the goal to express with its banner,

pc 10 ottobre - LA TURCHIA commette crimini di guerra! Oggi protesta a Strasburgo!

Contro queste pratiche della dittatura fascista sabato 10 ottobre alle 15:00 a Strasburgo, in Francia.

  La Turchia commette crimini di guerra e tortura i cadaveri dei guerriglieri

Dal 6 al 9 settembre nella provincia di Tunceli in Turchia, due guerriglieri TKP/ML - TIKKO, che hanno perso la vita sotto i massicci bombardamenti dell'esercito turco, i cadaveri di Erol Volkan Ildem e Fadime Çakıl non sono restituiti alle loro famiglie con l'accusa di non avere integrità fisica e che verranno effettuati test del DNA. I corpi dei guerriglieri, i cui nomi sono stati annunciati su Twitter dal ministro dell'Interno Süleyman Soylu, sono stati torturati. I corpi non sono stati restituiti per 1 mese con la motivazione che "l'identificazione non può essere effettuata" e i risultati del test del DNA richiederanno settimane o addirittura mesi, le famiglie stanno rilasciando comunicati stampa in merito.

Inoltre, mentre la famiglia di uno dei due guerriglieri TKP/ML – TİKKO, morto nella stessa area a seguito dei bombardamenti tra il 1° ottobre e il 4 ottobre, non ha dato l’autorizzazione alla sua identificazione, è stato osservato che la testa dell'altro guerrigliero era stata tagliata, lontano dal suo corpo durante la diagnosi.

Era già noto che i soldati turchi torturano cadaveri di guerriglieri grazie alle immagini pubblicate sui loro account sui social media.

Ma la decapitazione dei cadaveri, che ricorda i metodi dello Stato islamico, è stata scritta nella storia come un crimine di guerra disumano.

L'esercito turco, che tortura, decapita e non consegna cadaveri alle famiglie, sta commettendo un crimine di guerra.

Consegnate i cadaveri dei nostri compagni, FERMATE la tortura del DNA!

La politica di attacco totale dello Stato contro le forze rivoluzionarie e patriottiche continua come una

pc 10 ottobre - La dichiarazione del CC del TKP/ML sulla morte di 2 compagni in Italiano - fatela circolare

Cari compagni, amici,

Innanzitutto rivolgiamo il nostro saluto a tutti i compagni che hanno dato notizia dei nostri compagni martiri Nubar e Rosa, che li hanno ricordati con scritte e portati sui loro striscioni. La vostra solidarietà rivoluzionaria dà forza alla nostra lotta in Turchia.

Oggi, con la dichiarazione rilasciata dal TKP/ML CC-Politburo, abbiamo appreso di altre due perdite importanti: il comandante regionale TIKKO di Dersim, compagno Özgür e il combattente TİKKO compagno Asmin, caduti martiri sotto un bombardamento per mano dello Stato fascista turco.

Per di più, dopo più di un mese, con vari pretesti, le salme dei compagni Nubar e Rosa ancora non sono state consegnate alle loro famiglie.

Lo stato che tortura i nostri corpi tortura anche le nostre famiglie. Ancora più doloroso è sapere, dalla dichiarazione resa dai famigliari del compagno Asmin, che i compagni Özgür e Asmin sono stati decapitati. Scenderemo in piazza, ovunque ci troviamo, per smascherare lo Stato turco fascista che tortura anche i nostri morti. La nostra richiesta che che ci sosteniate là dove siete attiv, che chiamate lo Stato turco fascista che nega i cadaveri dei nostri compagni alle nostre famiglie, che tortura i loro corpi e taglia loro la testa, a renderne conto.

Di seguito la dichiarazione del TKP/ML CC- Politburo e il testo della convocazione raduno che si terrà a Strasburgo il 10 ottobre alle 15 del per denunciare lo Stato turco torturatore e celebrare il nostro funerale.

Con i nostri saluti rivoluzionari!


Comitato Centrale TKP/ML-Politburo: “Sono Coloro che diventano il sole al mattino che fanno sì che nessuno si svegli nel buoi!”… Il comandante regionale Dersim del TİKKO Özgür e il combattente Asmin sono immortali!

Ai proletari di nazionalità turca, curda e delle varie nazionalità, garanzia della nostra lotta, al proletariato internazionale;

In giorni in cui la dittatura fascista pensa di essere invincibile; in anni in cui gli attacchi a tutto campo contro le masse popolari, e specialmente le forze di guerriglia, sono continuati ininterrottamente; in un periodo di occupazioni e aggressioni militari, dal Rojava al Nord Africa, dal Caucaso al Mediterraneo

pc 10 ottobre - Brasile - urgente appello contro la minaccia di massacro poliziesco contro un accampamento di contadini in lotta per la terra

BRASIL: URGENTE! PM cerca covardemente Acampamento Tiago dos Santos e impede entrada de mantimentos (AND)

Camponeses do Acampamento Tiago dos Santos, localizado na região de Porto Velho, em Rondônia, denunciam o covarde cerco imposto pela Polícia Militar (PM) nesse momento. Os trabalhadores, que são organizados pela Liga dos Camponeses Pobres (LCP) de Rondônia e Amazônia Ocidental, estão sendo impedidos de entrar e sair do acampamento pela PM, assim como é impedida a entrada de mantimentos. 

Em um vídeo divulgado pelos próprios camponeses, mulheres, mães e crianças do acampamento denunciam o cerco feito pela PM, reivindicam leite e alimentação e afirmam que desde o dia 5 de outubro já falta leite para as crianças. 

De acordo com denúncia recebida pela redação de AND, os camponeses afirmam: “Estamos todos muito preocupados aqui com as violações de direitos que podem acontecer, assassinatos, torturas, humilhações e retaliações aos camponeses inocentes”.

O fato ocorre desde que mentiras foram propagadas pelo monopólio de imprensa

pc 10 ottobre - Francia - Un rapper proletario da conoscere

Le rap, historiquement, est l’expression culturelle du prolétariat. Le genre est devenu en hexagone la musique la plus écoutée. Le rap est devenu bien souvent l’expression du pourrissement de la société capitaliste. Les valeurs dominantes de la bourgeoisie ressortent d’autant plus qu’il n’y a pas le filtre et la bienséance de la pseudo culture bourgeoise. Eric Zemmour a beau jeu de traiter le rap de « sous-art » quand lui même est le représentant de la misère pseudo-intellectuelle d’une bourgeoisie qui a fait son temps historique.

Le rap commercial comme toute marchandise doit donc être ce qu’on attend de lui. Le rappeur qui veut faire de l’argent le sait très bien, il faut être le plus bas possible, dans une course effrénée pour se démarquer. Au cœur de ce rap, expression de la soumission du prolétariat aux rêves bourgeois, il y a la

venerdì 9 ottobre 2020

pc 9 ottobre - Le “eccellenti relazioni” tra l'imperialismo italiano e la Turchia, curate dal ministro della Difesa Guerini


“Eccellenti relazioni”. Così il ministro della Difesa Lorenzo Guerini riassume lo stato dei rapporti tra Italia e Turchia dopo l’incontro a Roma con il collega Hulusi Akar. Tra Mediterraneo e Nagorno Karabakh, in questi giorni Ankara non gode proprio di ottima fama nel panorama internazionale. Eppure resta “un partner importante dell’Italia e un prezioso alleato Nato”, un interlocutore imprescindibile per tanti dossier di interesse italiano, a partire dalla Libia.

pc 9 ottobre - Nella crisi i padroni aumentano i loro guadagni. La lotta per l'aumento del salario è ora!

Ora la costruzione del sindacato di classe per condurre la guerra contro i padroni!

Tra aprile e luglio 2020 i patrimoni dei miliardari italiani hanno compiuto un balzo del 31%, arrivando a 165,0 miliardi di dollari di valore complessivo. 

pc 9 ottobre - Autunno caldo in Indonesia: 3° giorno di protesta di studenti e lavoratori

contro la legge «licenziare e inquinare» e che abolisce il salario minimo. 
La repressione del governo accende sempre più la rivolta di massa



RIVOLUZIONE, unica soluzione

Da tre giorni la rivolta prosegue con gli scioperi di massa, in cui lavoratori inferociti e studenti hanno chiuso i posti di lavoro, si sono scontrati con la polizia e hanno preso d'assalto gli edifici governativi, contro la nuova legge del governo  – che è lunga 905 pagine e prevede la revisione di 79 leggi –  e che attacca i diritti dei lavoratori e dà mano libera ai padroni per la distruzione dell'ambiente. Da lunedì mattina, la polizia ha dispiegato migliaia di agenti nelle zone di confine di Jakarta per impedire ai lavoratori che lavorano nelle aree industriali che circondano la città di entrare nella capitale di organizzare proteste. I manifestanti hanno appiccato il fuoco alle postazioni di polizia, alle stazioni della metropolitana e hanno eretto barricate, ci sono stati scontri, la polizia ha usato gas lacrimogeni e più di 800 persone sono state arrestate. 

Il governo dell’Indonesia – il quarto paese più popoloso al mondo e la più grande economia del sudest asiatico – sostiene che la nuova legge sia necessaria per dare stimoli all’occupazione, creando nuovi posti di lavoro e attirando maggiori investimenti stranieri. 

La realtà per i lavoratori e le masse è un'altra: la legge abolisce il salario minimo settoriale, a favore dei minimi fissati dai governatori regionali; riduce l’indennità di licenziamento da 32 mensilità a un massimo di 19 anche se viene creato un fondo statale di sostegno; riduce i salari, la liquidazione e i giorni di ferie e rende più difficile per le lavoratrici ottenere il congedo di maternità; aumenta gli straordinari consentiti fino a un massimo di 4 ore al giorno e 18 ore settimanali; i giorni liberi si ridurranno da due a uno. Vengono poi ridotte le restrizioni sull’esternalizzazione e sui posti di lavoro in cui possano lavorare espatriati. 

L'Indonesia, il più grande produttore mondiale di olio di palma e minerale di nichel per le batterie dei veicoli elettrici, ha foreste più grandi di qualsiasi altra al di fuori dell'Amazzonia e del Congo, e le abbondanti riserve naturali del paese potrebbero essere distrutte a vantaggio dei profitti dei padroni secondo la nuova legge ai quali viene concesso di aggirare il documento di valutazione dell'impatto ambientale, eliminando l'obbligo per le aziende di consultare esperti ambientali. La legge precedente richiedeva che le isole indonesiane avessero una copertura forestale di almeno il 30%. Questo requisito è stato rimosso. La nuova legge elimina anche la punizione penale per la manipolazione illegale di rifiuti tossici.

pc 9 ottobre - Confindustria, dopo l'attacco al contratto dei metalmeccanici, al salario e agli ammotizzatori sociali, Bonomi: "ci sarà un numero molto importante di licenziamenti"

Bonomi, intervistato dal programma 'Piazzapulita' su La7: "Quando scadrà il divieto dei licenziamenti per le aziende sarà un momento critico. Temo che ci sia la necessità di riorganizzare le imprese, questo vuol dire ristrutturare. Io temo purtroppo che ci sarà non dico un'ondata, ma un numero molto importante di licenziamenti". "Noi abbiamo presentato la nostra idea di riforma perché non possiamo pensare che tutte queste persone rimangano senza reddito in un periodo di crisi così grave. La mia sensazione che qui si stia pensando al posto di lavoro e non all'occupabilità della persona, ma il posto di lavoro non esiste più in quanto tale. L'economia sta cambiando, il mondo sta cambiando. Dobbiamo mettere la persona al centro", aggiunge Bonomi, che in merito alla possibilità di nuove restrizioni causate dall'impennata dei casi di Covid in Italia dice: "Non possiamo permetterci un lockdown generalizzato per questioni economiche e di prospettiva sul futuro". 

pc 9 ottobre - LEGGERE O RILEGGERE "MISERIA DELLA FILOSOFIA" DI MARX - FA BENE CONTRO I PROUDHONIANI NOSTRANI

Pubblichiamo ampi stralci della lettera che Marx scrisse a Pavel Vasilevič Annenkov il 28 dicembre 1846, in cui dà un primo commento "pessimo" sul libro di Proudhon "Filosofia della miseria" - da cui il titolo al libro che scrive Marx: "Miseria della filosofia"... 

E' molto utile leggere o rileggere oggi tutto il libro di Marx contro i tanti "misticisti" nostrani, nell'ambito della sinistra, che vedono la realtà determinata da "Dio", e quindi non mutabile,  se non attraverso le "idee", vedono le relazioni economiche eterne, prodotto di categorie astratte e non dagli uomini; questi personaggi sono al massimo impegnati a chiamare vibrantemente il "popolo" alla lotta, avendone una visione astratta, interclassista, negativa, quindi, in ultima analisi, "reazionaria" anche se si dicono rivoluzionari.   


Caro signor Annenkov,

"...Le confesserò apertamente che, in generale, trovo questo libro cattivo, anzi pessimo... Proudhon non ci fornisce una critica errata dell'economia politica perché possiede una filosofia ridicola, bensì invece egli ci fornisce una filosofia ridicola perché non ha compreso lo stato sociale attuale nel suo ingranaggio...

Perché mai Proudhon parla di dio, della ragione universale, della ragione impersonale dell'umanità che mai sbaglia, che è sempre stata uguale a se stessa, di cui basta avere semplicemente la giusta coscienza per cogliere la verità? Perché fa del debole hegelismo per atteggiarsi a spirito libero?

Egli stesso ci fornisce la chiave di questo enigma. Proudhon scorge nella storia una serie determinata di sviluppi sociali; egli trova il progresso realizzato nella storia; egli trova infine che gli uomini, in quanto individui, non sapevano quel che si facevano, che essi si ingannavano sul loro movimento stesso, cioè che il loro sviluppo sociale appare a prima vista come una cosa distinta, separata, indipendente dal loro sviluppo individuale. Egli non è in grado di spiegare questi fatti e l'ipotesi della ragione universale, che si rivela, è un'invenzione bella e buona. Nulla è più facile che inventare cause mistiche, cioè frasi, prive di senso comune.

Ma Proudhon, confessando di non comprendere affatto lo sviluppo storico dell'umanità, - e questo egli

pc 9 ottobre - Sciopero generale in Sudafrica

 I sindacati del Sudafrica si preparano per uno sciopero storico il 7 ottobre

Pavan Kulkarni | peoplesdispatch.org
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

04/10/2020

Lo sciopero è stato annunciato dal Congresso dei Sindacati Sudafricani (COSATU), la più grande confederazione sindacale nel paese e alleato tradizionale del partito di governo ANC. Il sindacato afferma ora che l'ANC ha tradito la classe lavoratrice.

Il Sudafrica si sta preparando per uno degli scioperi generali più significativi del decennio che avrà luogo mercoledì 7 ottobre. I sindacati stanno protestando contro la corruzione dilagante e l'accapparamento dei fondi per il COVID-19 e il mancato rispetto da parte del governo di un accordo del 2018 sui salari nel settore pubblico.

Sindacati di vari settori si stanno mobilitando per lo sciopero, annunciato dal Congresso dei Sindacati Sudafricani (COSATU), la più grande confederazione sindacale nel paese, che organizza 1,8 milioni di lavoratori.

Il COSATU  è stato tradizionalmente un alleato del partito di governo African National Congress

giovedì 8 ottobre 2020

pc 8 ottobre - Due nuovi martiri della rivoluzione in Turchia - Onore ai compagni TKP/ML-TIKKO Özgür e Asmin

 in via di traduzione - massima informazione solidale e internazionalista

Dear comrades, friends,
First of all, we send our greetings to all comrades who made the news of our martyrs Nubar and Rosa comrades, commemorate them with graffiti and carry them on their banners. Your Revolutionary solidarity gives strength to the struggle in Turkey.
Today, with the statement made by TKP/ML CC-Politburo, we have learned two more important losses.TİKKO Dersim Regional Commander, Comrade Özgür and TİKKO fighter Comrade Asmin were martyred as a result of the bombardment of the Fascist Turkish State.
In addition, the dead bodies of comrades Nubar and Rosa have not been given to their families for a month under various excuses.
The state that tortures bodies also tortures our families. Even more painful, according to the statement

pc 8 ottobre - A Ghedi si prepara la nuova base per gli F-35 nucleari

Manlio Dinucci | ilmanifesto.it

06/10/2020
Nell'aeroporto militare di Ghedi (Brescia) stanno iniziando i lavori per realizzare la principale base operativa dei caccia F-35A dell'Aeronautica italiana armati di bombe nucleari. La Matarrese spa di Bari, che si è aggiudicata l'appalto con un'offerta di 91 milioni di euro, costruirà un grande hangar per la manutenzione dei caccia (oltre 6000 m2) e una palazzina che ospiterà il comando e i simulatori di volo, dotata di un perfetto isolamento termoacustico «al fine di evitare rivelazioni di conversazioni». Verranno realizzate due linee di volo, ciascuna con 15 hangaretti al cui interno vi saranno i caccia pronti al decollo.

Ciò conferma quanto pubblicammo tre anni fa (il manifesto, 28 novembre 2017), ossia che il progetto (varato dall'allora ministra della Difesa Pinotti) prevedeva lo schieramento di almeno 30 caccia F-35A. L'area in cui verranno dislocati gli F-35, recintata e sorvegliata, sarà separata dal resto dell'aeroporto e top secret. Il perché è chiaro: accanto ai nuovi caccia saranno dislocate a Ghedi, in un deposito segreto che non compare nell'appalto, le nuove bombe nucleari statunitensi B61-12. Come le attuali B-61 di cui

pc 8 ottobre - India - il regime fascista 'indutva'di Modi al servizio di capitalisti e imperialismo contro i lavoratori

Schiavizzare i lavoratori

Peoples Democracy | peoplesdemocracy.in
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
30/09/2020

I tre provvedimenti sul lavoro approvati dal Parlamento alla fine della sessione abbreviata della stagione dei monsoni rappresentano un grave attacco alla classe operaia del Paese. La legge sulle relazioni industriali, il codice sulla salute e sicurezza sul lavoro e sulle condizioni di lavoro e la legge sull'assicurazione sociale, così come il provvedimento sui salari approvato lo scorso anno, sono stati presentati come intesi a semplificare e modernizzare il gran numero di normative sul lavoro. L'intera operazione, tuttavia, aveva lo scopo di concretizzare un elemento essenziale delle riforme neoliberali, cioè la creazione di un regime di assunzioni e licenziamenti senza limiti, flessibilità del lavoro ed eliminazione di tutte le tutele che ostacolano la massimizzazione dei profitti da parte dei capitalisti.

Le nuove leggi sul lavoro hanno ulteriormente indebolito gli scarsi diritti e tutele garantiti ai lavoratori dalle leggi esistenti. L'applicabilità delle normative sul lavoro in relazione alle dimensioni delle fabbriche è stata modificata in modo tale da esentare un gran numero di impianti industriali dalla loro

pc 8 ottobre - Nagorno Karabakh, cerchiamo di capire - Un contributo

 da Resistenze

Il conflitto in Nagorno Karabakh e gli interessi in gioco

Gabriele Cinotti e Raffaele Timperi | senzatregua.it
05/10/2020

Nelle ultime settimane sono ripresi i combattimenti tra Armenia e Azerbaijan per il controllo della regione a maggioranza armena del Nagorno-Karabakh, lo scontro militare tuttavia in pochi giorni si è esteso ben al di fuori della regione contesa con bombardamenti aerei incrociati nei rispettivi paesi e scontri nelle zone del confine settentrionale. Per comprendere le ragioni di questo conflitto è utile prima di tutto comprendere come questo si integra nel contesto più generale dello scontro inter-imperialista e quali sono gli interessi immediati e strategici in gioco nella competizione tra monopoli nella regione.

Il contesto storico del conflitto

Durante il XIX secolo il Caucaso è stato terreno di scontri tra i tre imperi Ottomano, Persiano e Russo

pc 8 ottobre - IL DECRETO SICUREZZA NON HA NULLA A VEDERE CON WILLY - Un'intervista all'avvocato della famiglia Duarte

Il decreto usa emotivamente la vicenda di Willy ma non vuole e non può cogliere il "cuore" della questione: il fascismo e una giustizia che non ne combatte le conseguenze.
Coloro che hanno ucciso Willy avevano di fatto una ideologia fascista, perchè tali sono le concezioni machiste, di uso della violenza fisica per dimostrare la propria forza, le concezioni di proprietà verso le ragazze, l'ideologia da corpi palestrati, ecc.  
Tutto questo non solo non viene fuori, ma con le modifiche dei decreti sicurezza, parlando genericamente di rissa, violenze vicino i locali si mettono sullo stesso piano, risse "ordinarie",  con l'azione da branco di fascisti.

Pubblichiamo un'intervista apparsa oggi su il manifesto dell'avvocato della famiglia di Willy che respinge questo legame tra decreti sicurezza e uccisione di Willy.
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Avvocato Domenico Marzi, come legale della famiglia Monteiro Duarte, genitori e sorella del ragazzo ucciso a Colleferro da una gang di violenti, cosa pensa dell’iniziativa del ministro di Giustizia Bonafede di intitolare a Willy l’ultimo Decreto legge Sicurezza?
Mi lascia molto perplesso. Aumentare la pena del reato di rissa fino a sei anni, anziché cinque, significa sostanzialmente allungare i tempi di prescrizione e consentire in alcuni casi la custodia cautelare. Ma

pc 8 ottobre - Contratto metalmeccanici: contro l'attacco al salario da parte dei padroni organizzare la ribellione operaia

Fim-Fiom-Uilm hanno deciso in tutto 6 ore di sciopero: 2 per tenere le assemblee e 4 ore di sciopero nazionale il 5 novembre per riconquistare il contratto dei metalmeccanici. In alcune fabbriche del Piemonte, Veneto ed Emilia Romagna, sono già partiti i primi scioperi spontanei.

Se non partono le lotte dal basso e la costruzione di una piattaforma operaia per veri aumenti salariali e per la riduzione dell'orario a parità di paga, non si potrà organizzare l'alternativa ai confederali che si sono presentati con il cappello in mano alla trattativa con i padroni, pronti a firmare l'ennesimo accordo a perdere. 


La trattativa per il rinnovo del contratto dei metalmeccanici si interrompe al primo appuntamento per discutere del salario: la Federmeccanica ha infatti confermato la disponibilità solo ad aumenti sui minimi contrattuali strettamente legati all’inflazione ed i sindacati hanno deciso di interrompere la trattativa. Si tratta - sottolineano - di meno di 40 euro di aumento a regime al quinto livello nei prossimi tre anni (la durata prevista del nuovo accordo dovrebbe essere 2020-22 dato che il contratto è scaduto a fine 2019) a fronte dei circa 144 chiesti. In pratica si tratterebbe di appena il 2 per cento di aumento salariale a fronte dell’8% chiesto dai sindacati. Sono stati quindi annullati gli appuntamenti già fissati per giovedì e per il 14 e il 15 ottobre e per i lavoratori del settore (circa 1,4 milioni) è scattato lo stato di agitazione e il blocco degli straordinari.

Dall'intervista del corriere della sera a Re David (Fiom): 

Voi chiedete 156 euro lordi. Federmeccanica ne propone 40. I lavoratori della gomma plastica ne hanno spuntati 63. 156 euro sono forse troppi? 
«In realtà si parla di 145 euro al quinto livello... In ogni caso, chiediamo aumenti dell’8%. Questo proprio perché con il precedente contratto non si è “divisa la ricchezza in azienda”, come aveva promesso Federmeccanica».

pc 8 ottobre - FORMAZIONE OPERAIA - ENGELS SULLO STATO - 1° parte - Questa FO è interna alla celebrazione del 200° anniversario della nascita di Engels

Ai lettori,

Dopo aver completato una guida alla lettura del libro "La condizione della classe operaia in Inghilterra", in questi ultimi mesi dell'anno - in cui cade il bicentenario della nascita di Engels, 28 novembre 1820 - continueremo a pubblicare, indicare altri fondamentali scritti di Engels.
 
Celebrare Engels è prima di tutto restituire agli operai, alle donne proletarie, ai giovani "ribelli controcorrente" il suo grande lavoro teorico - parte del quale fatto insieme a Marx o fonte essenziale per il lavoro di Marx in particolare de Il Capitale; un lavoro immenso e su tutti i campi della scienza del proletariato, dell'umanità. 
Proprio per questa vastità del lavoro di Engels potremo solo in questi mesi dare nella Formazione Operaia alcuni brevi riferimenti, invitando i lettori ad "illuminare" la loro mente e il loro cuore e ad "armare" la loro pratica di lotta, con la lettura integrale dei libri di Engels.  

In questa Formazione Operaia pubblichiamo passi sullo Stato borghese, rapporto Forze produttive/Stato.

Cosa è lo Stato

"Lo Stato non è affatto una potenza imposta alla società dall'esterno e nemmeno "la realtà dell'idea etica" come afferma Hegel. Esso è piuttosto un prodotto della società giunta ad un determinato stadio di sviluppo, è la confessione che questa società si è avvolta in una contraddizione insolubile con sé stessa, che si è scissa in antagonismi inconciliabili che è impotente ad eliminare. Ma perché questi antagonismi, queste classi con interessi economici in conflitto non distruggano sé stessi e la società in una sterile lotta, sorge la necessità di una potenza che sia in apparenza al di sopra della società, che attenui il conflitto, lo mantenga nei limiti dell'«ordine»; e questa potenza che emana dalla società ma che si pone al di sopra di essa, e che si estranea sempre più da essa, è lo Stato.

Lo Stato, poiché è sorto dal bisogno di tenere a freno gli antagonismi di classe, ma contemporaneamente è nato in mezzo al conflitto di queste classi, è, per regola, lo Stato della classe più potente, economicamente dominante che, per mezzo suo, diventa anche politicamente dominante

pc 8 ottobre - ARCELORMITTAL - NON C'E' ALTRA STRADA CHE LOTTARE SERIAMENTE SU UNA PIATTAFORMA OPERAIA

La situazione all’ArcelorMittal resta molto grave a fronte di un piano industriale, tuttora non modificato, di AM che prevede: esuberi, cassa integrazione permanente, riduzione del costo del lavoro scaricata sulle condizioni operaie, situazione sempre precarie in materia di sicurezza e un piano ambientale che è lungi dall’essere d’emergenza e adeguato alle condizioni di inquinamento della città.

Contro il piano Mittal abbiamo proposto non le favole e la demagogia ma la lotta seria e organizzata per difendere posti di lavoro, condizioni di lavoro e migliorare la situazione in materia di sicurezza e ambientalizzazione.
Questa strada gli operai non l’hanno ancora percorsa. E quando hanno iniziato a percorrerla, come nei blocchi stradali e della port. C edei varchi nelle scorse settimane, sono stati fermati, solo per un incontro al Mise che ha prodotto poi solo Tavoli di cogestione sui  numeri di cassintegrati.

Occorre comprendere che a fronte del piano dei padroni occorreva e occorre una lotta prolungata che deve prevedere diversi scioperi; così come deve prevedere il blocco della fabbrica e della città, come si

mercoledì 7 ottobre 2020

pc 7 ottobre - Grandi manifestazioni di massa hanno accolto la sentenza contro i nazi di Alba Dorata. “La gente vuole i nazisti in prigione”.

Nelle scorse settimane c’è stata una forte mobilitazione in tutta la Grecia perché si arrivasse a una sentenza di condanna che riguardasse l’intero movimento. 

Ci sono stati scioperi ad Atene e in tutta la Grecia. Si sono mobilitati sindacati, organizzazioni di massa, associazioni studentesche.

Almeno 15mila persone si sono radunate fuori dal tribunale, esultando appena saputo della sentenza della Corte d’appello di Atene. Dopo il verdetto sono scoppiati scontri davanti al palazzo di giustizia tra polizia e manifestanti: gli agenti hanno usato gas lacrimogeni a un cannone ad acqua per disperdere un gruppo di dimostranti che ha attaccato la polizia con bombe molotov ai margini della manifestazione. 


In una delle 453 sedute la madre di Pavlos scaglia bottiglietta contro l'assassino nazista

La reazione di Magda Fyssa, la madre di Pavlos (KillahP) dopo il verdetto sui colpevoli dell’omicidio del figlio e sul reato di associazione a delinquere. 

pc 7 ottobre - Dall'ultimo numero di proletari comunisti - "Pandemia - imperialismo - lotta di classe"

Puoi richiedere l'ultimo numero a pcro.red@gmail. com

I giorni passano e appaiono evidenti due questioni: la pandemia non è affatto domata ne a livello mondiale ne a livello nazionale. Questo dimostra, al di là di tutto, che l’imperialismo, gli Stati e i governi non sono in realtà in grado né di fermarla e naturalmente meno che mai rimuovere la cause che l’hanno prodotta.

Mentre scriviamo sono superati i 35 milioni di contagi e ampiamente il milione di morti.

Ma non sono solo i dati generali che ci devono preoccupati, quanto i dati particolari, la crescita dei contagi giornalieri là dove non si è mai arrestata e la ripresa dei numeri di essa là dove sembrava che un contenimento parziale fosse andato in porto.

Negli Usa è chiaro che la linea di Trump fascio-populista e negazionista è un elemento aggravante che contrasta apertamente con la capacità che questo paese ha, e che è maggiore di tutti gli altri paesi al mondo, di affrontarla e contenerla. Ed è evidente come qui nei prossimi mesi sono in campo tre cose: la

pc 7 ottobre - GRECIA - OGGI CONDANNATO IL FONDATORE DI ALBA DORATA ASSASSINO DEL RAPPER PAVLOS

Il 7 ottobre il fondatore del partito neonazista Alba dorata, Nikólaos Michaloliákos, è stato riconosciuto colpevole di “direzione di un’organizzazione criminale”. Michaloliákos era uno dei 68 imputati nel processo che coinvolge il partito, sotto accusa per l’omicidio di un rapper nel 2013. Circa ottomila manifestanti antifascisti erano in attesa della sentenza fuori dal tribunale.

"Dopo 5,5 anni terribili di un processo giudiziario durante i quali siamo stati minacciati ed insultati dagli imputati, noi la famiglia di Pavlos Fyssas ci siamo confrontati con il mostro del nazismo e siamo rimasti in piedi. L'ora della sentenza è arrivata. 7 Ottobre 2020 alle 11:00 

7 anni torturanti dall'omicidio di Pavlos, per noi la condanna complessiva della leadership dell'organizzazione criminale Alba Dorata è una strada a senso unico. Il giorno della pronuncia della sentenza invitiamo tutta la gente che in tutti questi ci è stata vicina dentro l'aula del tribunale, ma anche tutti coloro che non sono potuti esserci fino ad oggi, il 7 di ottobre fuori dall'aula della Corte d'Appello.

pc 7 ottobre - Migranti, ad Agrigento scoppia la giusta rivolta nel centro di accoglienza: hanno deciso che era ora di dire Basta! dopo un mese di reclusione per la quarantena

Dopo la quarantena durata un mese all'interno della struttura gli hanno pure negato la richiesta di essere trasferiti in altre strutture. Nei lager di Stato c'è la negazione sistematica dei diritti e i ritocchi dei nuovi Decreti Sicurezza Salvini/Lamorgese lasciano in piedi tutto l'impianto repressivo che, come in questo caso, prevedono anche l’arresto immediato e direttissima per chi arrechi danni a un centro di permanenza e rimpatrio, insomma per chi migrante si rivolta dentro il suo lager.

Così come responsabilità di questo Stato assassino è la morte di due giorni fa del ragazzo migrante 15enne all’ospedale Ingrassia di Palermo, Abou: malato e senza cure era stato 15 giorni sulla nave quarantena. “Il suo corpo è martoriato da segni di tortura. Il viaggio non è stato facile”, aveva detto la tutrice, avvertendo del fatto che il giovane migrante mostrasse “segni di denutrizione e disidratazione”. Di quelle torture sono responsabili gli aguzzini libici finanziati dal governo italiano!


Circa 65 migranti hanno dato vita a una rivolta, ad Agrigento, nel centro di accoglienza di viale Cannatello al Villaggio Mosè, lanciando contro le forze dell’ordine estintori, reti dei letti, parti di finestre mandate in frantumi, pietre e altri oggetti di ogni genere. 

E’ divampato anche un incendio dopo che i migranti hanno dato fuoco ai materassi tentando di lanciarli addosso agli agenti. Alcuni sono riusciti ad allontanarsi dal centro dove erano sottoposti alla quarantena. Feriti 3 poliziotti del reparto mobile di Palermo.

pc 7 ottobre - DECRETI SICUREZZA: per favore, non parlate di cancellazione...


Alcuni giornali, compreso il Manifesto, a proposito del varo delle modifiche dei decreti sicurezza da parte del Consiglio dei ministri, chiamano questo provvedimento "cancellazione", "abrogazione" dei decreto Salvini. Si tratta in realtà di alcune modifiche - come dice lo stesso governo - che mantengono sostanzialmente un impianto pre decreti che aveva già visto lotte dei migranti e associazioni solidali, mentre introducono delle nuove disposizioni (per es. su risse, atti di violenza nei locali pubblici) che vanno valutate criticamente.

Ci riserviamo di fare un'analisi critica, di classe di queste modifiche. Intanto pubblichiamo stralci di un articolo uscito su L'Internazionale che sintetizza i punti principali.

Da L'Internazionale - stralci

Il 5 ottobre il consiglio dei ministri ha approvato la modifica dei cosiddetti decreti sicurezza e ha approvato un nuovo decreto con le modifiche che si chiama decreto immigrazione... 

La materia di cui si occupano le due norme è vasta: va dalla riforma della legge sulla cittadinanza alla gestione dell’ordine pubblico nelle manifestazioni, e le modifiche intervengono in maniera disomogenea su alcune parti... Per esempio sono state modificate in maniera radicale le parti sull’accoglienza, con il ripristino di una forma di protezione umanitaria e del sistema di accoglienza diffuso, mentre su altri punti come il soccorso in mare è rimasto in piedi l’impianto del decreto Salvini, anche se il principio della criminalizzazione del soccorso in mare è stato di fatto reso inefficace. Nei suoi rilievi al decreto, il capo dello stato Sergio Mattarella aveva chiesto di diminuire le ammende, rendendole proporzionali alla violazione, ma le modifiche sono andate oltre i rilievi del presidente, perché hanno reso il procedimento penale e non solo amministrativo...

sulla parte che riguarda la riforma della legge sulla cittadinanza: il decreto Salvini ne allungava i tempi per l’ottenimento per gli stranieri naturalizzati in Italia, portandoli da due a quattro anni. Le modifiche riducono i tempi a tre anni, ma non riportano il testo alla sua formulazione originaria, né lo migliorano ulteriormente. Inoltre non è abrogata la norma del decreto Salvini che prevede la revoca della cittadinanza per chi l’ha acquisita, in caso di condanna definitiva per reati collegati al terrorismo...

la parte dei decreti che riguardano la gestione dell’ordine pubblico con l’inasprimento delle pene per il reato di rissa, l’introduzione dei daspo dai locali pubblici e di intrattenimento per chi sia stato denunciato o condannato per atti di violenza.

Protezione speciale

Si ripristina di fatto un permesso di soggiorno per motivi umanitari che era previsto dal Testo unico

pc 7 ottobre - SPECIALE ASSEMBLEA NAZIONALE DI BOLOGNA - 7 - L'INTERVENTO DELLO SLAI COBAS SC DI TARANTO

"Parto dalle conclusioni...." 

Come prima questione c'è il problema che questa assemblea deve concludersi con la decisione dell'organizzazione di un coordinamento, di una struttura stabile che ci diamo, che sia rappresentativa delle varie realtà di lotte, di lavoro, proprio perchè abbiamo bisogno di dare continuità, come ha detto qualcuno, di non andare da un'assemblea ad un'altra assemblea, ma darci una struttura che anche possa dare seguito poi alle decisioni prese nelle assemblee. Questo alla fine è la questione più importante. 

L'altro problema riguarda le battaglie che dobbiamo fare e come farle
. Sono d'accordo sulla questione di non andare ad uno sciopero generale deciso “a tavolino”. Noi non siamo come i sindacati confederali, anzi siamo nettamente contro, né siamo come qualche sindacalismo di base, faccio un nome, l'Usb, che dicono dall'alto “scioperi generali” ma che poi si rivelano la morte/la fine degli scioperi, delle lotte che si stanno facendo, non invece una tappa per andare più avanti, per fare più lotte, più scioperi. Quindi noi qui non abbiamo il problema di darci una data x, ma invece quello di avanzare nell'unità, nel collegamento/coordinamento delle lotte. Perchè l'unità è assolutamente necessaria per dare forza e fiducia agli stessi lavoratori che stanno lottando. 
Mentre siamo d'accordo sul discorso di una giornata di lotta da realizzare nelle varie città, nei vari posti di lavoro. 
Sulla questione delle lotte mi soffermo un attimo. Molti hanno indicato la lotta per la riduzione dell'orario di lavoro a parità di salario, lotta sulla questione del salario, lotta sulla questione del lavoro. Ora, il problema è che per rendere concrete queste lotte bisogna partire dalla realtà. Partiamo dalle

pc 7 ottobre - BLOG FEMMINISMORIVOLUZIONARIO - LA NUOVA INTESTAZIONE NELL'AVANZAMENTO DELLA COSTRUZIONE DEL FRONTE PROLETARIO E RIVOLUZIONARIO DELLE DONNE

Da alcuni giorni è cambiata la foto di intestazione del blog "femminismorivoluzionario" del MFPR. 

Questa nuova vuole essere più in sintonia con la nuova fase della battaglia politica, teorica, pratica che stiamo facendo per la costruzione del fronte proletario e rivoluzionario del movimento di lotta delle donne. 

Certo, questa battaglia ha caratterizzato dall'inizio il lavoro del MFPR ed è stata portata avanti in ogni ambito. Ora però dobbiamo avanzare nel concretizzarla, nell'interesse dalla fondamentale e strategica lotta della maggioranza delle donne. Questo oggi è possibile. 

L'abbiamo visto recentemente all'assemblea telematica 'Donne/lavoratrici' del 17 settembre, dove la partecipazione e gli interventi nella stragrande maggioranza sono state di operaie, lavoratrici -  un'assemblea finalmente "differente". Di questa assemblea stiamo preparando una pubblicazione che uscirà a fine mese e una nuova assemblea telematica che cercheremo di fare ai primi di novembre. 

Quindi, la nuova intestazione del blog vuole rafforzare ed esprimere più chiaramente questa battaglia.

Essa ha le sue radici teoriche nelle elaborazioni e nel grande lavoro di prime organizzazioni delle donne delle comuniste rivoluzionarie marxiste leniniste maoiste - rappresentate nelle foto a sinistra dell'intestazione; ha i suoi riferimenti nella grande esperienza dell'azione delle donne nella Resistenza antifascista, rinnovata oggi dal ruolo in prima fila delle donne nelle guerre popolari in corso; e ha oggi la sua forza, voce, le sue gambe nella lotta delle donne proletarie, che devono essere l'avanguardia di un movimento di lotta delle donne su tutti i terreni, in primis la lotta contro la violenza sessuale/femminicidi, l'attacco all'aborto, ecc; in questo lo "sciopero delle donne" rappresenta oggi una sintesi/tappa del complesso ma entusiasmante cammino rivoluzionario.

Ed è la rivoluzione contro il "moderno medioevo", perchè "tutta la vita deve cambiare" che viene posta al centro dell'intestazione, perchè non c'è liberazione delle donne senza rivoluzione proletaria, senza una "rivoluzione nella rivoluzione" dalla terra al cielo, e non c'è rivoluzione senza la liberazione della metà del cielo.  


Dal blog femminismorivoluzionario