Il nuovo focolaio di guerra si è acceso da alcune settimane nel Caucaso. E’ importante sapersi orientare in queste vicende, vedere quali sono gli aspetti generali e gli aspetti particolari, per definire la posizione proletaria e internazionalista.
Non abbiamo dubbi nel considerare il governo dell’Azerbaijan, sostenuto dai turchi, come il nemico principale nell’area; così come non abbiamo dubbi che le potenze imperialiste, Francia, Russia e Stati Uniti, pur divise dai loro interessi, colludono con il regime di Azerbaijan. E non bisogna avere dubbi nel denunciare la Nato che chiede proprio ad Ankara di utilizzare tutta la sua influenza per calmare le
acque, che non vuol dire altro che coprire in maniera preventiva l’intervento militare diretto della Turchia.La Turchia nega ogni richiesta di indipendenza armena e il suo obiettivo resta sempre di schiacciare e cancellare l’Armenia e il Nagorno karabakh
Gli orientamenti delle forze che combattono il Nagorno karabakh non sono ispirate dalla liberazione sociale e politica delle masse armene, ma da orientamenti indipendentisti di stampo feudale che non corrispondono agli interessi reali delle masse.
Noi siamo per l’autodeterminazione nazionale delle masse armene, siamo contro gli interventi di tutti gli imperialisti e i regimi reazionari di Azerbaijan e Turchia.
Sugli interessi economici e strategici che sono dietro questo conflitto torneremo in seguito, utilizzando commenti e analisi del movimento comunista e internazionalista.
Nessun commento:
Posta un commento