Da alcuni giorni è cambiata la foto di intestazione del blog "femminismorivoluzionario" del MFPR.
Questa nuova vuole essere più in sintonia con la nuova fase della battaglia politica, teorica, pratica che stiamo facendo per la costruzione del fronte proletario e rivoluzionario del movimento di lotta delle donne.
Certo, questa battaglia ha caratterizzato dall'inizio il lavoro del MFPR ed è stata portata avanti in ogni ambito. Ora però dobbiamo avanzare nel concretizzarla, nell'interesse dalla fondamentale e strategica lotta della maggioranza delle donne. Questo oggi è possibile.
L'abbiamo visto recentemente all'assemblea telematica 'Donne/lavoratrici' del 17 settembre, dove la partecipazione e gli interventi nella stragrande maggioranza sono state di operaie, lavoratrici - un'assemblea finalmente "differente". Di questa assemblea stiamo preparando una pubblicazione che uscirà a fine mese e una nuova assemblea telematica che cercheremo di fare ai primi di novembre.
Quindi, la nuova intestazione del blog vuole rafforzare ed esprimere più chiaramente questa battaglia.
Essa ha le sue radici teoriche nelle elaborazioni e nel grande lavoro di prime organizzazioni delle donne delle comuniste rivoluzionarie marxiste leniniste maoiste - rappresentate nelle foto a sinistra dell'intestazione; ha i suoi riferimenti nella grande esperienza dell'azione delle donne nella Resistenza antifascista, rinnovata oggi dal ruolo in prima fila delle donne nelle guerre popolari in corso; e ha oggi la sua forza, voce, le sue gambe nella lotta delle donne proletarie, che devono essere l'avanguardia di un movimento di lotta delle donne su tutti i terreni, in primis la lotta contro la violenza sessuale/femminicidi, l'attacco all'aborto, ecc; in questo lo "sciopero delle donne" rappresenta oggi una sintesi/tappa del complesso ma entusiasmante cammino rivoluzionario.
Ed è la rivoluzione contro il "moderno medioevo", perchè "tutta la vita deve cambiare" che viene posta al centro dell'intestazione, perchè non c'è liberazione delle donne senza rivoluzione proletaria, senza una "rivoluzione nella rivoluzione" dalla terra al cielo, e non c'è rivoluzione senza la liberazione della metà del cielo.
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