lunedì 26 agosto 2024

Fronte popolare per la liberazione della Palestina: L’operazione di Hezbollah è una promessa veritiera che riflette la volontà della nazione.

Fronte popolare per la liberazione della Palestina:

L’operazione di Hezbollah è una promessa veritiera che riflette la volontà della nazione.

Il Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina ha affermato che l’operazione di Hezbollah all’alba di oggi, che ha colpito obiettivi strategici del nemico sionista, è stata un’esecuzione di una decisione coraggiosa e una promessa veritiera da parte della leadership della resistenza. Questa operazione avrà effetti significativi sulla guerra condotta dal nemico sionista contro il nostro popolo.

Estendiamo il nostro saluto alla leadership di Hezbollah, ai suoi quadri, combattenti, soldati, comandanti, alla sua orgogliosa culla [popolare] e al fraterno popolo libanese per questa operazione qualitativa, che ha incarnato l’adempimento di una promessa veritiera e una decisione coraggiosa di rispondere ai crimini dell’occupazione, in particolare l’assassinio del martire Sayyed Mohsen Shukr.

La decisione di Hezbollah di rispondere è stata eseguita nonostante tutte le minacce, le intimidazioni e la mobilitazione militare degli Stati Uniti volta a proteggere l’entità sionista e minacciare il nostro popolo e la nostra nazione con l’aggressione.

L’eroica operazione di Hezbollah, che rappresenta un’estensione della sua decisione di affrontare il nemico oppressivo a sostegno del popolo oppresso della Palestina e della sua valorosa resistenza, ha incarnato la volontà della nazione contro tutte le politiche di sottomissione, umiliazione e marcia verso la normalizzazione e la collusione con l’entità sionista criminale.

Questa operazione, che rappresenta una sfida strategica all’asse del genocidio che prende di mira il nostro popolo e che mira a soggiogare e umiliare i popoli della regione, funge da lezione ispiratrice per tutti i combattenti e le persone onorevoli per resistere al nemico sionista e ai suoi alleati e per intensificare la loro lotta su tutti i fronti.

L’operazione qualitativa che ha colpito in profondità nel centro sionista conferma che la resistenza possiede la volontà, la prontezza e la credibilità di affrontare l’aggressione e umiliarla, ed è in grado di sostenere e aiutare il nostro popolo su tutti i fronti di battaglia. Questo spirito solido e coraggioso è sufficiente per sconfiggere l’aggressione e contrastare i suoi obiettivi.

Sottolineiamo che la brutale aggressione contro il popolo libanese e i popoli della regione è un altro crimine aggiunto al record della sua brutalità, e che il silenzio arabo e la complicità internazionale con questi crimini sono una partnership nell’aggressione.

Il Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina

Dipartimento centrale dei media

25 agosto 2024

Le ragioni di una riunione nazionale aperta il 31 agosto a Taranto

Le ragioni di una riunione nazionale aperta il 31 agosto a Taranto

Lenin: "prima di unirci, occorre delimitarci"  

Proletari comunisti appoggia e sostiene tutte le manifestazioni di solidarietà con la Palestina e oggi più che mai alla resistenza palestinese, fatta segno di vili assassini mirati di suoi dirigenti, violando ogni norma internazionale e perfino ogni regola di guerra.

Noi sostentiamo tutte le risposte che la resistenza, le masse arabe, i regimi che si oppongono allo stato sionista di Israele e all’imperialismo Usa.

Siamo per il ritiro del contingente italiano dal Libano e salutiamo ogni azione che sia di opposizione alla sua presenza nell’area.

Siamo contro la guerra imperialista e contro i preparativi e i passi ulteriori di essa da parte dell’imperialismo Usa/Nato sanciti dal G7 di Puglia e dai recenti Vertici Nato negli Usa.

Appoggiamo e sosteniamo tutte le manifestazioni contro la guerra imperialista, contro la guerra per procura di Usa/Nato – imperialismo russo in Ucraina.

Siamo per la fraternizzazione dei soldati e delle masse ucraine e russe, contro il regime dell’oligarchia capitalista ucraina rappresentata dal governo con dentro i nazisti di Zelensky e contro la borghesia imperialista russa.

Siamo contro l’imperialismo italiano e la sua partecipazione attiva all’interno dell’alleanza Nato alla guerra e ai preparativi di guerra mondiale, sanciti dall’invio di armi offensive e da altre forme di presenza nella guerra in Ucraina e nei paesi vicini.

Alla marcia della guerra imperialista corrisponde l’avanzamento della reazione e del moderno fascismo in tutti i paesi imperialisti, la repressione interna contro ogni opposizione, il nazionalismo e il neo colonialismo anti immigrati, anti popoli oppressi dall’imperialismo, contro il riarmo e il rafforzamento dell’industria bellica, Leonardo in testa, l’economia di guerra in genere scaricata sui proletari e le masse popolari.

Appoggiamo e sosteniamo tutte le lotte proletarie, antifasciste, antimperialiste, nel nostro paese.

Serve un salto di estensione, qualità nella lotta su questi terreni.

Questi temi saranno affrontati da proletari comunisti in una riunione nazionale aperta, ad inviti, il 31 agosto a Taranto.

Nel corso della riunione: la questione della centralità della lotta operaia sulla base dell'autonomia operaia: Acciaierie d'Italia/appalto Taranto/ fabbriche siderurgiche/ Stellantis da Melfi a Mirafiori, passando per Cassino, Termoli, ecc, - le fabbriche della guerra e dell'economia di guerra Leonardo/Fincantieri

Compagni/compagne e realtà che vogliono partecipare possono scrivere all’email pcro.red@gmail.com o WA 3519575628

domenica 25 agosto 2024

Nei paesi imperialisti i governi reprimono e censurano la informazione e solidarietà con la Palestina - mentre prosegue il genocidio sionista - info solidale

Bandito il canale telegram @PalestineResist — Resistance News Network, 
è stato appena BANDITO in tutta l'UE pochi istanti fa, come parte della 
repressione in corso della resistenza palestinese in tutta Europa. 
Stiamo condividendo la dichiarazione di RNN non come un forward ma come 
nuovo testo per evitare che questo messaggio venga bloccato per le persone 
nei paesi dell'UE. 
Chiediamo la fine immediata della censura della resistenza palestinese e 
condivideremo le loro informazioni di backup non appena saranno disponibili.
Rassicuriamo i nostri abbonati che attiveremo e condivideremo il nostro 
canale di backup a breve.

Nel frattempo, puoi seguire le pagine al seguente link per rimanere 
aggiornato sulle novità.

Pagine in inglese:

Eye on Palestine: https://t.me/eyeonpal
Samidoun Network: https://t.me/samidounnetwork
The Cradle: https://t.me/thecradlemedia
Hezbollah Military media (inglese): https://t.me/mmirlb
Ali Resistance channel: https://t.me/resistance_channel
Qassam Brigades e canali mirror di Saraya Al-Quds: 
https://t.me/resistmirror1

Pagine in arabo:

Al-Mayadeen: https://t.me/almayadeen
New Press: https://t.me/newpress1
Palestine Today: https://t.me/paltoday_tv
Corrispondente di Al-Manar Ali Shoeib: https://t.me/alichoeib1970
Younes Zaatari: https://t.me/youneszaatari
Hezbollah Military Media: https://t.me/C_Military1
Quds News Network: https://t.me/QudsN
Al-Carmel:
https://t.me/alqarmel
Commission of Prisoners and Ex-Prisoners:
https://t.me/commission_of_detaineesaffairs
Prisoners' Club:
https://t.me/ppsmo
Ministero della Salute palestinese:
https://t.me/palmoh
Ministero degli Interni palestinese:
https://t.me/moigovps 
 
dal blog maoistroad
represssione in gran bretagna, francia e USA 
 Royaume-Uni: Ecosse, Condamnation de 5 activistes d’Action Palestine 
Cinq activistes ont été condamnés à de lourdes peines de 
prisons pour avoir occupé une usine d’armes à Glasgow. Le 1er juin 2022,
 des militants d’Action Palestine sont montés sur le toit de 
l’entreprise d’armement Thales et ont déployé une banderole de soutien au 
peuple palestinien.
 Deux 
activistes sont entrés dans les bâtiments de production en usant de 
fumigènes qui ont déclenché l’alarme incendie, ils ont ensuite détruit 
plusieurs armes, les militants restés sur le toit du bâtiment se sont 
collés au revêtement de celui-ci. Malgré leur nombre, les forces de 
l’ordre n’ont pas pu les déloger, l’occupation à duré toute la nuit. 
Trois des militants ont été condamnés à 12 mois de prisons, le quatrième
 à 14 mois de prison et le dernier à une peine de 16 mois de prison.
A ce jour, plus de 40 personnes sont emprisonnées au Royaume-Uni pour avoir 
apporté leur soutien à la Palestine, 16 d’entres elles sont liés au groupe 
« Action Palestine », 26 autres au collectif « Just Stop Oil ».



France: Répression des étudiants soutenant le peuple palestinien
De Paris à Marseille, de nombreux cas de répressions administratives ou 
judiciaires envers des étudiants ont été dénoncés dans plusieurs campus 
français, cela fait suite à la grande mobilisation étudiante de soutien à 
la Palestine au printemps. La direction d’Aix-Marseille Université a engagé 
des poursuites disciplinaires pour diffamation contre des étudiants qui ont 
diffusé des tracts dénonçant les partenariats de leurs établissements avec 
les universités israéliennes. Une relaxe à été prononcée envers l’un des 
militants mais une plainte a été déposée envers un autre étudiant 
syndicaliste, ce dernier devra se présenter devant le tribunal correctionnel
 de Marseille le 4 septembre, il encoure plusieurs milliers d’euros 
d’amende. A Paris, 25 étudiants sont convoqués en section disciplinaire 
pour leur soutien au peuple palestinien au sein de leur établissement 
universitaire.

Une campagne de soutien s’organise contre la répression des soutiens 
étudiants au peuple palestinien


Etats-Unis: Chicago, intervention de la police lors de plusieurs 
manifestations de soutien à la Palestine
En parallèle de la convention du Parti démocrate Américain qui a débuté 
lundi à Chicago, des manifestants pro-palestiniens ont brièvement ouvert 
une brèche dans le périmètre de sécurité extérieur de la convention. Prise 
sous des jets de bouteilles et de gazages au poivre, la police a violament 
repoussé les manifestants . 20.000 personnes étaient présentes revendiquant 
la fin du génocide à Gaza et sommant le Parti démocrate à cesser toute aide 
américaine à Israël.

Ce mardi des manifestants se sont à nouveau rassemblés sous les mêmes 
revendications que la veille devant le consulat israélien à Chicago. Dès 
leur arrivée, le département de Police a renforcé la sécurité de la zone, 
déployant un grand nombre de policiers armés de matraques et d’agents en 
casques anti-émeute. La police a arrêté et repoussé les manifestants 
confisquant leurs pancartes et drapeaux alors qu’ils tentaient de former un 
cortège et de prendre la rue. Des slogans tels que « Le monde entier 
regarde ! » et « Free Palestine » ont résonné dans de la ville. Au cours 
des événements, 15 personnes ont été arrêtées, dont trois journalistes.

Video e immagini della manifestazione per la Palestina del 24 agosto a Milano