sabato 9 marzo 2024

pc 9 marzo - 8 marzo - La nostra azione nello sciopero delle lavoratrici/donne e in solidarietà con le donne Palestinesi

La nostra azione come compagne Mfpr e lavoratrici Slai Cobas per il sc nell’importante 8 marzo/sciopero delle donne di quest’anno ha avuto al centro in particolare due realtà.

Da un lato quella delle lavoratrici, delle operaie che vivono una situazione oggi più pesante di perdita dei posti di lavoro, di differenze enormi salariali, di mansioni, di negazione di diritti anche basilari, di discriminazioni, di violenza anche nei posti di lavoro, di scarico su di loro di tutto il lavoro di cura e domestico in famiglia..., una condizione di sempre più sfruttamento e oppressione dei padroni, del governo, oggi con a capo la fascista Meloni, di questo sistema sociale; ma che a fronte di tutto questo resistono, lottano in modo coraggioso e determinato, non si fermano, o vorrebbero lottare…


Dall’altro quella delle donne palestinesi che oggi fino in fondo sono il simbolo dell’oppressione più atroce delle donne di questo sistema sociale capitalista e imperialista, ma che trasformano la immane sofferenza, il dolore, in forza, in resistenza e lotta.

Nei volantini, locandine, striscioni che abbiamo portato in alcune fabbriche del Nord, nei posti di lavoro, nelle iniziative delle precarie dello Slai cobas, che abbiamo diffuso nelle manifestazioni di Nudm e dei/delle palestinesi a cui abbiamo partecipato a Milano, abbiamo portato un messaggio chiaro sul legame che c'è tra le donne in lotta, le lavoratrici in primis e le donne palestinesi

"...sia perché è il governo Meloni, sono i padroni di questo paese quelli che costruiscono le armi soprattutto, che sono i complici e corresponsabili del genocidio in Palestina. Questi mostri, come usano le nostre vite di lavoratrici per i loro profitti, i loro piani reazionari, razzisti, repressivi per impedire la libertà di noi donne, sono gli stessi che vogliono schiacciare il popolo e le donne palestinesi. La lotta delle donne palestinesi, quindi, è la nostra lotta, ci aiuta contro questo sistema putrefatto; e la lotta di noi donne lavoratrici, è la lotta anche delle donne palestinesi, perché indebolisce i nostri mostri imperialisti
…” (dal volantino dell'8 marzo).

Ecco tutto questo è stato al centro della nostra azione in questo 8 marzo proletario ed internazionalista!

*****

Siamo state innanzitutto alla fabbrica delle Montello/BG al turno serale tra il 7 e l'8 marzo, abbiamo parlato con diverse operaie di tutte le ragioni dello sciopero delle donne, della necessità di unirsi come operaie, facendo anche tesoro delle lotte già fatte in questi anni; i padroni temono l'unità delle operaie per questo cercano sempre di dividerle con ricatti, con pressioni, repressione; ma bisogna guardare con fiducia alla forza della lotta delle donne... in questo senso le donne palestinesi sono un esempio grande dell'oppressione che si trasforma in forza.




Il bello e forte appello di una operaia dello Slai Cobas sc alle altre operaie e donne a scioperare "perchè noi donne non ci dobbiamo fare schiacciare da nessuno" ha aperto lo sciopero delle donne/lavoratrici sin dalla notte dell'8 marzo.

La mattina dell'8 marzo siamo andate alla Fabbrica Beretta salumificio, a Trezzo. In questa fabbrica le operaie a maggioranza immigrate, vivono anch'esse una condizione di sempre più sfruttamento e meno diritti, subiscono discriminazioni e differenze di trattamento da padroni e capi in particolare se lottano, come fanno operaie Slai Cobas sc che hanno resistito e continuato a lottare. In questa fabbrica alcune operaie hanno anche subito gravi molestie da parte di un capo porco, e con coraggio hanno fatto anche delle denunce in merito. Diffondendo i volantini dello sciopero e parlando alle operaie, anche con interventi al megafono, al turno pranzo, un'operaia immigrata interinale in part
icolare ha voluto esprimere la condivisione delle ragioni dello sciopero e dell'importanza dell' unità delle operaie "... da sole non abbiamo forza e anche paura di perdere il lavoro..."; così come la giustezza delle azioni di solidarietà alle donne palestinesi e per fermare il massacro dei bambini e il genocidio...



Nella stessa mattina altre azioni di volantinaggio e sostegno alle lavoratrici sono state fatte, per esempio a Milano all'Istituto Nazionale Tumori verso le infermiere e Oss; mentre in altre città, in particolare del sud come Palermo e Taranto lavoratrici precarie delle Coop Sociali, degli asili nido, Ata della scuola dello Slai Cobas per il sc e studentesse in sciopero sono state protagoniste di combattivi presidi, e bello è stato il collegamento, anche telefonico, di queste iniziative di lotta con le azioni delle compagne tra le operaie alle fabbriche del Nord

Palermo

Taranto 

*****

Nel pomeriggio partecipando alla grande manifestazione a Milano promossa da Nudm che ha visto più di 20 mila manifestanti e che si è snodata dalla piazza della stazione centrale fino al Duomo invadendo la piazza e rompendo ƒinalmente un divieto da tempo in atto, abbiamo voluto portare l'essenza e le due realtà che abbiamo considerato centrali in questo 8 marzo/sciopero con lo striscione, i volantini, il megafonaggio nel corteo e in particolare con l'intervento di una compagna del Mfpr fatto dal camion che guidava il corteo...



pc 9 marzo - Immagini e voci dal MFPR al corteo dell'8 marzo a Milano

 


venerdì 8 marzo 2024

pc 8 marzo - Scioperi, manifestazioni e tante iniziative nelle città, dalle lavoratrici alle studentesse, in solidarietà con le donne palestinesi e con le donne protagoniste delle guerre popolari come le compagne dell'India, per la Rivoluzione che rovesci patriarcato, governi e sistema imperialista!

 da Controinformazione rossoperaia dell'8 marzo

L'8 Marzo è cominciato già da questa notte, dalle fabbriche, dalle operaie, spesso immigrate, che hanno risposto con forza e con lo sciopero che oggi, nei vari turni, ci sarà in alcune fabbriche.

L'8 Marzo sta ora proseguendo nelle varie città, prima di tutto con il ruolo delle lavoratrici che, oltre che scioperare, stanno facendo presidi e raccogliendo anche altre donne che dicono basta, che si ribellano.

Lo stesso, le studentesse questa mattina in alcune grandi città come Milano, Roma, ecc... stanno lottando insieme alle lavoratrici della scuola. Così le precarie delle cooperative sociali che rischiano costantemente di non avere più il lavoro e che hanno salari bassissimi, in tante città anche questa mattina stanno facendo presidi contro le Istituzioni responsabili prima di tutto di questa condizione di precarietà.

Poi ci saranno altre manifestazioni, cortei nel pomeriggio.

È una giornata nostra, è una giornata delle donne che si ribellano, è una giornata delle donne che vogliono scatenare la loro furia per un cambiamento totale, una Rivoluzione che sia una "Rivoluzione - come diciamo - dalla terra al cielo”

Lo sciopero delle donne, le mobilitazioni, tante, varie, che si stanno tenendo oggi, si articolano intorno in

pc 8 marzo - ORE 12 Controinformazione Rossoperaia - 8 Marzo proletario, femminista, internazionalista: voci e testi

 

pc 8 marzo - India - Libertà per Saibaba!

India, nuovamente assolto l’attivista ed ex docente universitario Saibaba

Il 5 marzo l’Alta Corte di Bombay ha assolto Gokarakonda Naga Saibaba, ex docente dell’università di Delhi, dall’accusa di avere legami con un’organizzazione maoista fuorilegge. 

È giunta dunque al termine una persecuzione giudiziaria durata dieci anni, determinata solo dalle prese di posizione di Saibaba contro la violenza e la discriminazione subite dalle comunità dalit e native dell’India.

Saibaba era stato arrestato nel 2014 e condannato, tre anni dopo, all’ergastolo ai sensi della repressiva legge sulla prevenzione delle attività illegali.

Dopo una mobilitazione di Amnesty International e di numerosi gruppi della società civile indiana, era stato assolto da ogni accusa nel 2022, ma la Corte Suprema aveva annullato la sentenza, rimandando il caso all’Alta Corte di Bombay per un riesame.

8 marzo - Le operaie della Montello (BG) aprono l'8 marzo e lo sciopero delle donne

  

giovedì 7 marzo 2024

pc 7 marzo - MILANO ANCORA IN PIAZZA. DAL FIUME FINO AL MARE, FREE PALESTINE, ALIMENTIAMO LA GRANDE ONDATA POPOLARE PER FERMARE IL GENOCIDIO, A SOSTEGNO DELLA RESISTENZA


Alcune immagini di sabato 2 marzo a Milano, corteo sfilato a pochi passi dal Consolato degli Stati Uniti con la forte denuncia gridata a gran voce "Netanyahu assassino", "Jo Biden assassino”, “Meloni assassina", e il nostro intervento alla manifestazione.

 

pc 7 marzo - Il governo Meloni rende sempre più pesante il clima da stato di polizia (da Controinfo rossoperaia del 7/03)

 

Una volta tanto siamo d'accordo con la Meloni. Ieri la signora ha incontrato i sindacati di polizia e tutta la pletora di associazioni delle forze dell'ordine, carabinieri, Guardia di Finanza. E ha dichiarato, sostanzialmente: “c'è un clima che non mi piace e che mi ricorda anni molto difficili per la nostra nazione”.

Chiaramente questo è ciò che condividiamo. Questo clima non piace neanche a noi e credo non piaccia agli studenti manganellati a Pisa, ai manifestanti sotto la sede Rai di Torino, di Napoli, non piaccia a tutti coloro che negli ultimi sei mesi di questo governo hanno subito cariche poliziesche e non solo, a tutti coloro che hanno subito vessazioni, persecuzioni, divieti, a tutti coloro che si stanno misurando dalla nascita di questo governo su una catena di provvedimenti sull'ordine pubblico e sulla sicurezza che attaccano sostanzialmente la libertà di manifestare, la libertà di protesta, la libertà di associazione e si trovano continuamente a rischio aggressione, repressione, denunce, processi, da parte di questo governo e

pc 7 marzo - Ore 12 settimanale n.14

 

clic per leggerlo e stamparlo

pc 7 marzo - L'attività sindacale equiparata ad "associazione a delinquere": la Procura di Piacenza ci riprova!

È di queste ore la notizia che il PM di Piacenza, Matteo Centini ha disposto la chiusura delle indagini preliminari relativa all'inchiesta partita nel lontano 2018, e che ad agosto 2022 aveva portato agli arresti domiciliari nei confronti di Aldo Milani, Mohamed Arafat, Carlo Pallavicini e Bruno Scagnelli del SI Cobas e ad analoghi provvedimenti contro alcuni sindacalisti di Usb, con l'accusa, tra l'altro, di associazione per delinquere: ciò lascia presagire che, con ogni probabilità, ci sarà il rinvio a giudizio.

Ricordiamo che nell'estate di due anni fa, contestualmente alle imponenti mobilitazioni dei lavoratori SI Cobas, il Tribunale della libertà di Bologna decise di revocare ogni misura restrittiva nei confronti dei compagni, ritenendo del tutto infondata l'accusa di associazione per delinquere, costruita ad arte al solo fine di fermare il sindacalismo conflittuale in una città come Piacenza e in settore come quello della logistica nel quale la stragrande maggioranza dei lavoratori hanno voltato le spalle al sindacalismo di stato di Cgil-Cisl-Uil, per aderire al SI Cobas o ad altre sigle del sindacalismo di base.
Va peraltro ricordato che contro il provvedimento dei giudici di Bologna, la Procura di Piacenza ha fatto ricorso per ben quattro volte, e in tutti i casi tali ricorsi sono stati respinti!
Dunque, sebbene il carattere tutto politico di questo teorema sia stato ampiamente smascherato, ciò non ha frenato la procura di Piacenza dal perseguire il proprio scopo di criminalizzare il SI Cobas e i suoi dirigenti, per il solo fatto di aver organizzato scioperi in difesa dei lavoratori e non aver piegato la testa ai padroni.

Si Cobas Lavoratori Autorganizzati

pc 7 marzo - La situazione nei due grandi complessi industriali, ex ILVA e Stellantis, al centro dell'Assemblea dell'11 Marzo a Torino e la sua importanza per tutta la classe operaia

 da Controinformazione rossoperaia del 6/03

La situazione nei due grandi gruppi industriali, l'ArcelorMittal/Acciaierie d'Italia, da oggi in amministrazione straordinaria e la Stellantis, dovrebbe concentrare l'attenzione del movimento sindacale, confederale e di base e dei lavoratori in generale, perché intorno alle vicende di queste due grandi fabbriche, due grandi complessi industriali presenti in diverse città italiane, si gioca la partita della ripresa generale della lotta operaia, che come sempre consideriamo fondamentale per un autentico sindacalismo di classe e per dare ai lavoratori e alle masse popolari, un inevitabile punto di riferimento nella lotta più generale contro padroni e in particolare contro questo Governo.

Il decreto che introduce l'amministrazione straordinaria nel gruppo Acciaierie d'Italia ha superato il primo passaggio in Senato e, nei prossimi giorni, con l'approvazione alla Camera, avrà completato il suo iter. Questo decreto gode dell'appoggio di tutti i sindacati confederali, secondo diverse sfumature. In questo va considerata anche la posizione dell'Usb che è di sostanziale appoggio, seppur con distinguo, al decreto governativo. Se guardiamo invece le cose dal punto di vista degli operai e dei lavoratori appare subito che

pc 7 marzo - ORE 12 Controinformazione Rossoperaia - Meloni avanza verso Stato di polizia e repressione verso il G7 di giugno

 

pc 7 marzo - Le questioni per noi centrali in questo 8 Marzo (da Controinformazione rossoperaia dl 6/03)


Quest'anno l'8 Marzo è un 8 Marzo particolare, viene dopo la grande manifestazione di mezzo milione di persone, la stragrande maggioranza donne e ragazze, che c'è stata il 25 novembre a Roma, che ha espresso una forza, una potenzialità di lotta, di unità delle donne, che veramente grande.

E quindi quest'anno l'8 Marzo deve essere - e sarà anch'esso - una mobilitazione vasta, con al centro lo sciopero delle donne, in ogni città, dal nord al sud, al centro, in ogni posto di lavoro, in ogni quartiere, in ogni settore in cui le donne lavorano in maniera sempre più sfruttate, sempre più discriminate, sempre più oppresse.

Noi vogliamo porre al centro di questo 8 Marzo due realtà. Da un lato la realtà delle lavoratrici, delle operaie che in questi mesi, in questo anno vivono una situazione molto pesante in cui la perdita dei posti di lavoro sta diventando una maniera quasi normale che soprattutto sta coinvolgendo anche le operaie

pc 7 marzo - A proposito dei licenziamenti discriminatori nel gruppo Stellantis - info solidale



FERRARI


PIAGGIO



pc 7 marzo - La collaborazione tra Italia e Israele si intensifica - stato imperialista italiano e governo Meloni complici del genocidio in corso

Un contributo informativo

Dual use e doppio standard. Nuova collaborazione della Farnesina con Israele

 l’Accordo di Cooperazione Industriale Scientifica e Tecnologica, in vigore dal 2002, sia uno degli strumenti con cui il nostro paese partecipa al massacro. Anche quest’anno il ministero degli Esteri non ha fatto mancare la pubblicazione del bando relativo.

Nel testo si prevede che, dagli organi preposti della Farnesina, verranno finanziati per metà del loro ammontare 11 “progetti congiunti di ricerca italo-israeliani“. I settori interessati sono tre, quelli delle tecnologie del suolo, dell’acqua, e dell’ottica di precisione, elettronica e tecnologia quantistica.

In pratica, l’intera gamma degli studi è parte integrante della politica

pc 7 marzo - Formazione operaia - Il compito principale dei comunisti - contro gli economisti - 'Che Fare?' di Lenin


Nel capitolo III del "Che fare?" Lenin parte dalla riaffermazione che esistono due politiche, la politica tradunionista e la politica socialdemocratica; dato che "gli economisti non negano in assoluto la politica ma deviano continuamente dalla concezione socialdemocratica verso la concezione tradunionista della politica".

Il testo poi passa ad esaminare l'importanza della denuncia economica e dei fogli che si occupano di questa. e la grande attenzione che gli operai prestano ad essa. "Le verità sulla vita operaia in questi fogli - scrive Lenin - erano effettivamente il più delle volte una dichiarazione di guerra perchè le loro rivelazioni provocavano un fermento tra gli operai, li incitavano ad esigere l'eliminazione delle ingiustizie più stridenti e suscitavano in loto la volontà di sostenere le proprie rivendicazioni con gli scioperi". E poi conclude: "Le denunce economiche sulle fabbriche erano e continuano ad essere uno strumento notevole di lotta economica. E così sarà finchè esisterà il capitalismo, il quale incita necessariamente gli operai a difendersi da sè... (Esse, quindi) diventano il punto di partenza di un risveglio della lotta di classe, l'inizio di una lotta operaia e della diffusione del socialismo". Anzi, Lenin dice che nessuno come i comunisti possono e devono fare queste denunce. "Queste denunce possono servire come punto di partenza e parte integrante dell'attività socialdemocratica (a condizione di essere convenientemente utilizzate dall'organizzazione dei rivoluzionari), ma possono anche, se ci si sottomette alla spontaneità, sboccare in una lotta puramente "tradunionista" e in un movimento operaio non socialdemocratico".

Questo è il punto.

"La socialdemocrazia - dice ancora Lenin - dirige la lotta della classe operaia non soltanto per

pc 7 marzo - Chiudere il lager Cpr Roma Ponte Galeria

Orrore Cpr, Ilaria Cucchi: “Sei tentati suicidi in sette giorni. Per i migranti quello è l’unico modo per tornare liberi”

Orrore Cpr, Ilaria Cucchi: “Sei tentati suicidi in sette giorni. Per i migranti quello è l’unico modo per tornare liberi”

Ponte Galeria: la dura denuncia della senatrice in prima linea contro i centri di rimpatrio. Yasmine Accardo ( LasciateCIEntrare): “Non c’è tutela dei diritti e riconoscimento delle persone che si trovano imprigionate in questi lager di Stato. A Roma sta nascendo la rete Stop-Cpr”Sei tentati suicidi in sette giorni. La tensione al Cpr di Ponte Galeria sale di giorno in giorno dopo i disordini dell’ultimo mese. Una lista della disperazione che si allunga dopo le proteste per le condizioni di invivibilità dentro al centro per il rimpatrio di Roma. Un carcere a tutti gli effetti con gabbie chiuse da inferriate alte oltre otto metri, igiene ridotta al lumicino, solitudine e disperazione di chi non viene nemmeno compreso quando parla

Il 27 febbraio il primo caso a poco meno di un mese dal suicidio di Ousmane Sylla che si impiccò. Hamid Chialaamin ha un numero identificativo, il 17166, come tutti gli altri finiti nella lista richiesta e ottenuta dalla senatrice Ilaria Cucchi, del gruppo di Alleanza Verdi-Sinistra. Il migrante è stato trovato esanime

pc 7 marzo - 8 MARZO proletario e internazionalista - SCIOPERO E MOBILITAZIONI L'8 E IL 9 MARZO

Le compagne, le lavoratrici del Mfpr nelle città in cui siamo presenti faremo sciopero delle lavoratrici nei vari posti di lavoro e presidi, manifestazioni.

Quest'anno centro di questa mobilitazione sarà Milano/Bergamo
8 MARZO: al mattino sciopero e presidi alle fabbriche - la sera partecipazione al corteo organizzato da Nudm a Milano
9 MARZO: al mattino iniziative volanti di propaganda solidarietà con le donne palestinesi - il pomeriggio partecipazione alla manifestazione pro Palestina
Per info, contatti, per partecipare alle iniziative: WA 3408429376
(fate girare questo volantino)
*****
8 Marzo

dalla parte delle lavoratrici in lotta

dalla parte delle donne palestinesi

Le lavoratrici in maniera indomita - con tutti gli attacchi al lavoro, i ricatti di essere licenziate per prime, con contratti che vengono resi ultra precari, subendo discriminazioni su salari, personali, attacchi alla salute, discriminazioni mosse anche da razzismo verso le lavoratrici immigrate, insieme a comportamenti inqualificabili di capi fino alle molestie sessuali - lottano, non si fermano.

Nessuno può schiacciarci, nessuno può attaccare la nostra dignità! Per questo, dopo la grande manifestazione di mezzo milione di persone del 25 novembre, l’8 marzo SCIOPERIAMO!

Le operaie, le lavoratrici in tanti paesi del mondo (vedi le operaie tessili del Bangladesh) che subiscono

pc 7 marzo - GRAVE AGGRESSIONE RAZZISTA E FASCISTA A GIOVANE COMPAGNA ARABA E AL PADRE CHE LUCIDAMENTE SI SONO DIFESI EVITANDO IL PEGGIO

28 giorni di prognosi con frattura dell'orbita e frattura del seno mascellare. Ribadisco che queste botte erano per me, mio padre se non si fosse intromesso io a quest'ora sarei morta come minimo, non ho mai visto tanto odio rabbia e furia sprigionarsi in pochi minuti. Continuate a negare che in Italia non vi siano problemi e questi sono i risultati. Fasci al potere, gente che si sente legittimata di fare ciò che vuole, razzisti a piede libero, poliizia e carabinieri che ti fanno sentire ancora più in pericolo che al sicuro. Io con la mia cittadinanza italiana oggi mi ci sono pulita il culo...

Con le parole di Chirine che chiaramente danno l'idea di come le bestie che l'hanno aggredita, a lei e a suo padre che ne ha subito preso le difese, anche tra l'indifferenza di qualche passante, nei pressi della stazione sulla tratta Bergamo Milano, ben si muovano e si sentano perfettamente a loro agio, sostenuti nel brodo di cultura, nelle campagne sempre più apertamente contro le donne, razziste, fasciste, repressive, alimentate dal nero governo della Meloni e dai suoi ministri, oggi al potere nel paese.

A Chirine compagna molto attiva nel sostegno alla resistenza palestinese, a suo padre, tutta la nostra più forte solidarietà e appoggio, gli auguri perchè i lividi e le fratture possano guarire in fretta e senza conseguenze. 

Ma 'non saranno qualche botta a farci rinuniare alle nostre idee, a farci stare zitti. Verissimo e la solidarietà, quando diventi bersaglio perchè sei donna, perchè sei araba, perchè porti la kefiah, non puiò che trasformarsi in una carica maggiore e ancora più determinazione in tutte le nostre lotte per rovesciare tutto questo.

 
 
 

mercoledì 6 marzo 2024

pc 6 marzo - I dossieraggi e la lotta necessaria per schiacciare il verminaio che c'è sotto (da Controinformazione rossoperaia del 5/03)

 

Le pagine della stampa sono piene della questione dei dossier dell'inchiesta di Perugia. C'è una indagine, a quanto pare, della procura di Perugia che utilizza indagini della Guardia di Finanza nel quadro ancora non si capisce bene di che.

Ma “dossier segreti”, uso della magistratura per colpire le parti avverse all'interno del sistema economico, politico e sociale di questo paese, sono connaturate al sistema capitalista che, dietro la veste di libertà e democrazia, copre una guerra tra bande, una guerra tra banditi per occupare le posizioni economiche principali, per fare profitti, per controllare economia, Stato, magistratura.

E quindi niente di nuovo sotto il sole. La natura di queste operazioni ce l'ha insegnata la P2. Operazioni che avevano lo scopo di fornire gli strumenti per una riforma istituzionale, per un vero cambio di regime nel nostro paese, per cancellare la Repubblica nata dalla Resistenza e instaurare una dittatura fascista di tipo moderno.

Il piano Gelli di rinascita nazionale: gli eredi di questo piano Gelli sono al governo e non da ora però, ma dal lungo ciclo che ha portato da Berlusconi alla Meloni.


Sono specialisti nell'utilizzo dei dossier segreti dei servizi cosiddetti “segreti”, degli apparati cosiddetti “deviati” dello Stato, dei magistrati pilotati. Sono specialisti.

Ora urlano al complotto.

Aveva cominciato il ministro della Difesa Crosetto, a dire: "ci sono delle inchieste, ci vogliono colpire con la magistratura".

Volesse il cielo fosse vero! Perché, effettivamente, dietro la foglia bianca della “vergine dal candido manto” della Meloni, si nasconde un verminaio di ministri corrotti, legati agli affari, legati al parassitismo, sociale e politico di questo paese. Crosetto, che è sul libro paga dell'industria bellica e ogni sua azione si basa sugli interessi dell'industria bellica, come un commesso dell'industria bellica, dovrebbe essere effettivamente indagato e colpito per

pc 6 marzo - No all'intervento militare imperialista a guida italiana nel Mar Rosso! Solidarietà ed appoggio agli attacchi dei ribelli contro le navi imperialiste!

da Controinformazione rossoperaia del 5/03

Ieri si è votata in Parlamento la missione militare nel Mar Rosso a cui l'Italia partecipa: la missione ASPIDES che avrebbe, secondo le dichiarazioni del governo, lo scopo di proteggere le vie commerciali e di proteggere le navi italiane che operano nell'area.

Proteggerle da chi? dall'attacco che viene addebitato ai “ribelli Houthi”, ovvero alle forze armate dello Yemen del Sud, che hanno avviato effettivamente un'azione militare di ostacolo delle navi commerciali, militari, che transitano nel Mar Rosso, da cui, secondo quando viene dichiarato, circola il 15% del commercio globale.

Perché lo ha fatto? Per solidarietà al popolo palestinese aggredito, massacrato e vittima di un piano genocida da parte dello Stato sionista di tipo nazista d'Israele. Un piano genocida che ha provocato finora oltre 30.000 morti, di cui circa la metà donne e bambini; che ha distrutto case, ospedali, strutture di ogni genere, della vita civile in Palestina.

Che ha costretto e costringe il popolo palestinese ad abbandonare la Striscia di Gaza, spinto verso un esodo e una deportazione che ricorda quella dei nazisti ai danni degli ebrei durante la Seconda guerra mondiale.

Che non ha avuto esitazioni a sparare - e a uccidere - contro le masse ridotte alla fame che cercavano il pane e dovevano averlo degli aiuti umanitari delle missioni Onu, ecc ecc. Israele ha sparato su donne e bambini. Questo crimine contro l'umanità è il genocidio in corso verso il popolo di Palestina, che ha

pc 6 marzo - ORE 12 Controinformazione Rossoperaia - 8 Marzo con le operaie e lavoratrici, con le donne palestinesi - Ex-Ilva, Stellantis: di male in peggio

 

pc 6 marzo - 80 anni dalla esecuzione dei compagni del gruppo Manouchian - la Francia gli rende omaggio... ma come?

un articolo in via di traduzione

N° 861 21/02/2024  Le 21 février 1944 étaient fusillés au Mont-Valérien vingt-et-trois combattants immigrés des réseaux résistants "FTP-MOI" dont leur chef, le communiste Missak Manouchian, d'origine arménienne.
Un hommage solennel lui sera rendu à l'occasion des 80 ans de son exécution. Il sera inhumé au Panthéon avec sa femme Mélinée. Une plaque sera également apposée pour honorer leurs camarades.
Isoler Missak et Mélinée Manouchian c’est nier leur appartenance à un groupe de combattants essentiellement communistes qui luttait contre le nazisme et le gouvernement collaborationniste de Pétain c’est une trahison et une insulte.
 
Un engagement communiste
En demandant en 1933 sa naturalisation qui restera sans suite, Missak Manouchian montre son

pc 6 marzo - Raffaele Guariniello sulle morti in ambiente di lavoro

Leggi su ORE 12 Controinformazione rossoperaia la nostra valutazione sul decreto sicurezza sul lavoro del governo Meloni/Calderone

Morti sul lavoro: dallo stillicidio quotidiano alle stragi periodiche. Il “che fare” è già nelle leggi (1)

Tre giorni prima della strage nel cantiere della Esselunga a Firenze la Corte europea dei diritti dell’uomo ha condannato la Svizzera per non aver «ottemperato al suo obbligo di garantire la celerità della procedura davanti al Tribunale Federale» sulle gravi lesioni subìte da un lavoratore prescritte dalla lentezza del processo. In Italia la nostra Cassazione ha riconosciuto nel 2019 il diritto all’oblio anche nei reati più gravi, e la Procura nazionale sulla sicurezza del lavoro resta confinata nel libro dei sogni quando potrebbe rendere più incisivo l’esercizio dell’azione penale. Sui lavori in appalto e subappalto gli obblighi di sicurezza sono già previsti e penalmente sanzionati a carico sia dei committenti, sia degli appaltatori o subappaltatori, sia dei lavoratori autonomi. Mancano organici adeguati e preparazione professionale dei controlli per esercitare una vigilanza sistematica e incisiva sull’applicazione delle norme. E mezzi effettivi ai rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza.

Dunque, gli appelli verbali (o canori) non bastano. È ormai chiaro anche alla luce della più recente casistica giurisprudenziale che, tra i molteplici problemi che ultimamente affliggono il mondo della sicurezza sul lavoro, drammatico si sta rivelando quello riguardante la tutela dei lavoratori delle imprese appaltatrici e subappaltatrici distaccati presso piccole e grandi aziende committenti. A maggior ragione appaiono, dunque, inaccettabili i fraintendimenti interpretativi e applicativi esplosi in materia. Non si pensi, anzitutto, che manchino le leggi. Il Testo unico della sicurezza su lavoro è quanto mai

pc 6 marzo - Alla sapienza di Roma - studenti in lotta per la Palestina - infosolidale

Roma, tensione al corteo pro Palestina: i manifestanti forzano il blocco ed entrano alla Sapienza

Circa 200 studenti hanno forzato il blocco che impediva loro di accedere all'università "La Sapienza" e sono entrati all'interno dell'Ateneo. Si tratta di appartenenti al movimento studentesco 'Cambiare Rotta' e al collettivo 'Zaum'. La manifestazione è contro "La collaborazione dell'Università con le imprese di guerra israeliane"

pc 6 marzo - Contro la militarizzazione dei quartieri proletari - il caso Barriera di Milano a Torino

infostampa

TORINO – A partire da dopodomani, giovedì 7 marzo, nelle aree più sensibili di Torino, saranno operativi ulteriori servizi interforze da parte della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri e dei militari dell’Esercito dell’Operazione Strade Sicure.

Le nuove misure, che usufruiscono degli altri 54 militari assegnati alla città di Torino, sono state condivise in Prefettura in seno al Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica. Gli interventi saranno rafforzati nella zona nord della città, in particolare nei pressi dei Ponti Mosca e Carpanini, nel mercato di Porta Palazzo e nell’area di San Salvario, nello specifico nel quadrilatero

pc 6 marzo - A proposito dell'assalto alla volante a Torino - infosolidale

Assalto alla volante della polizia di Torino, la rivendicazione degli anarchici: «Abbiamo inceppato il meccanismo»

Domenica è in programma un presidio a Milano: «Lui è un nostro compagno, un nostro amico. Ha fatto questa strada con noi e non potevamo che tentare il possibile»

«Lui è un nostro compagno, un nostro amico. Ha fatto questa strada con noi e non potevamo che tentare il possibile: inceppare il suo trasferimento in un Cpr, dove per 18 mesi può essere sottoposto a detenzione e violenza, può essere torturato, per poi, un giorno, arrivare alla deportazione. Mentre sotto i nostri occhi si muovevano gli ingranaggi del razzismo di Stato, non potevamo permetterci di rimanere inermi». È stato spiegato così, in un documento diffuso sui blog di area anarchica, l'assalto alla volante della polizia avvenuto a Torino lo scorso 28 febbraio durante la presa in consegna, da parte delle forze dell'ordine, di un migrante di origini marocchine.

L'uomo doveva essere portato al Cpr di Milano e poi rimpatriato. Su di lui, secondo gli attivisti, «è caduta più potente la brutalità della repressione perché ha scelto di lottare, ha scelto di organizzarsi».
Con il documento è stato annunciato un presidio di solidarietà al marocchino il 10 marzo davanti al Cpr di Milano in via Corelli.

martedì 5 marzo 2024

pc 5 marzo - ORE 12 Controinformazione Rossoperaia - Contro la missione imperialista in Mar Rosso - I dossier mostrano che questa classe dominante deve essere abbattuta

 

pc 5 marzo - A proposito della manifestazione di Bologna che ha contestato giustamente PD e Mattia Santori

Venerdì primo marzo, un corteo studentesco molto partecipato e determinato ha attraversato le strade del centro di Bologna.

Così gli studenti hanno “chiesto il conto” a chi di dovere, sanzionando simbolicamente Prefettura, Provveditorato e poi Rettorato.

Ma a fare le spesa della legittima rabbia degli studenti scesi in piazza è stato anche Mattia Santori, ex leader delle sardine e ormai appassito enfant prodige del Partito Democratico, che viene duramente contestato da due studentesse di OSA. Di fronte alle inutili scuse, il consigliere della maggioranza che governa il comune

pc 5 marzo - Esce il nuovo numero settimanale di ore12 Controinformazione Rossoperaia - richiedi a pcro.red@gmail.com

pc 5 marzo - Chi era Navalnj, da dove viene e cosa voleva

Riceviamo e pubblichiamo - con beneficio d'inventario

Nel 2007 fondò un movimento politico chiamato Narod (Popolo), che aveva come priorita' la tematica dell'immigrazione. Il movimento venne criticato per le sue posizioni xenofobe, come quando, in un video dell'organizzazione, lo stesso Naval'nyj paragonava i militanti jihadisti del Caucaso, scuri di pelle, a degli scarafaggi, asserendo che mentre gli scarafaggi possono essere uccisi con una paletta, per gli esseri umani consigliava di usare le pistole

pc 5 marzo - Un articolo eloquente

La linea filo Cina socialimperialista/ filo Vietnam capitalista di alcuni gruppi "comunisti" finisce per sostenere  l'imperialismo e i suoi preparativi di guerra

Nuovi sviluppi nella cooperazione tra ASEAN e Unione Europea

Due importanti eventi che hanno avuto luogo a Bruxelles a inizio del mese di febbraio hanno sottolineato l'importanza della cooperazione tra l’ASEAN e l’Unione Europea, con il Vietnam che ha giocato  ancora una volta un ruolo da protagonista.


Nuovi sviluppi nella cooperazione tra ASEAN e Unione Europea

A inizio febbraio, Bruxelles ha ospitato due importanti eventi volti a rafforzare la cooperazione tra l’Unione Europea e la regione dell’Asia-Pacifico, in particolare con i Paesi membri dell’ASEAN, l’Associazione delle Nazioni del Sud-Est Asiatico: si tratta del del terzo Forum ministeriale Unione Europea - Indo-Pacifico (IPMF-3) e del 24° Meeting Ministeriale ASEAN-UE (AEMM).

Nato come iniziativa dell'UE dal 2022, l'IPMF rappresenta un incontro che si tiene annualmente per riunire i ministri degli esteri dei Paesi UE e dell'Indo-Pacifico per condividere prospettive di cooperazione tra le due regioni. Le aree di cooperazione prioritaria finora si sono concentrate sulla prosperità inclusiva e sostenibile, sulla trasformazione verde, sulla governance degli oceani, sulle relazioni di partenariato e sulla governance digitale, sulla connettività, sulla sicurezza nazionale e sulla sicurezza umana.

Il Meeting Ministeriale ASEAN-UE è invece un evento biennale che riunisce i rappresentanti dei

pc 5 marzo - Riprendere la mobilitazione nelle scuole contro l'alternanza scuola/lavoro che ferisce e uccide - contro l'alternanza scuola/caserma - verso una giornata nazionale di lotta

info da Genova

Studente si amputa un dito in azienda

Genovagrave infortunio subito da uno studente 18enne durante uno stage in una ditta di Casarza Ligure.L’episodio risale a giovedì scorso. Il giovane stava lavorando con un tornio in una ditta di materiale tecnico in via Tangoni quando si è tranciato il dito di una mano. Il ragazzo è stato trasferito d’urgenza all’ospedale San Paolo di Savona, nel centro specializzato di chirurgia della mano dove i medici lo hanno sottoposto a intervento chirurgico.

La Cgil non si oppone vuole che passi dal sindacato. “Evidenziamo inoltre il pericolo dell’utilizzo degli studenti in Pcto come forza lavoro. Invece deve essere centrale la formazione, e fondamentale il ruolo delle organizzazioni sindacali e delle Rls per il controllo della sicurezza nei luoghi di lavoro”, conclude Bruzzese.

pc 5 marzo - Tutti i paesi imperialisti preparano la guerra... è bene prenderne atto e organizzarsi per lottare

 un articolo

Secondo quanto riportato dai mass media internazionali, alti ufficiali tedeschi avrebbero accidentalmente fatto trapelare segreti militari alla Russia per mezzo di una registrazione audio di una riunione in videoconferenza.

Al centro della conversazione in questione, il no di Berlino alla consegna di missili a lungo raggio Taurus a Kiev, oltre ad alcune indiscrezioni sul ruolo della Gran Bretagna nella guerra. Il tutto è poi finito in un servizio sul network televisivo russo Russia Today. A quel punto la bomba è esplosa con grande imbarazzo sia per la Germania che per la Gran Bretagna.

Alla riunione, quattro ufficiali, tra cui il capo dell’Air Force tedesca Ingo Gerhartz, discutono gli scenari di dispiegamento per i missili Taurus” in preparazione di un incontro con il ministro della Difesa

pc 5 marzo - Processo Solvay - disastro ambientale - info

In Tribunale ad Alessandria, l’udienza preliminare per il processo a due manager dello stabilimento della Solvay di Spinetta Marengo. Come parti offese si presentano anche una cinquantina di abitanti di Spinetta Marengo.

lunedì 4 marzo 2024

pc 4 marzo - Contestazione a Genova per Salvini/Toti


pc 4 marzo - Ex ILVA TARANTO - l'ora dell'autonomia operaia

ex ilva / appalto - contro l'amministrazione straordinaria del governo meloni, contro padroni pubblici privati, italiani, stranieri, contro complicità e collaborazionismo sindacale

 per l'autonomia operaia

contro licenziamenti, cassaintegrazione straordinaria e precarietà permanente per il ritorno al lavoro degli operai dell'appalto, pagamento dei salari, contratto unico

contro la cassaintegrazione permanente taglia salari e occupazione in acciaieria per il rientro in fabbrica dei cassintegrati in AS

per la sicurezza e ambientalizzazione in fabbrica e bonifica e salute sul territorio

sciopero e giornata di mobilitazione 19/aprile

comitato di lotta ( acciaierie- appalto. -cigs as) Taranto

info/contatti/adesioni wa 3519575628

pc 4 marzo - Dal blog tarantocontro -comitato #iostoconlapalestina

La riunione allo Slai cobas del comitato #iostoconlapalestina lancia 2 giornate di lotta a partire dal 15 marzo - luoghi e orari in seguito

Israele Criminale/Palestina Immortale

cessate il fuoco - fermare massacri e genocidio

delegazione internazionale/contingente internazionalista alla Corte di Giustizia dell'Aja e nei territori occupati

via le truppe imperialiste italiane dal Mar Rosso /dalla parte dei ribelli Huthi

la Puglia non è zona di guerra NO al G7 nella nostra terra

info/contatti/adesioni wa 3519575628