Le azioni dello Yemen contro le navi imperialiste commerciali e militari sono nel quadro della solidarietà del popolo yemenita al popolo palestinese contro l'azione genocida dello stato sionista di Israele sostenuta da tutte le potenze imperialiste USA/GB in testa a cui si aggiunge l'infame missione Aspides europea
Gli Houthi avevano detto che, assumendo il comando di Aspides, "l'Italia mette a repentaglio la sicurezza delle sue navi militari e commerciali".
Sono le truppe imperialiste che sono estranee al Mar rosso e sono esse che sostenendo Israele la causa delle tensioni dell'area;
sono loro che intendono la libertà di navigazione come considerazione del Mar rosso come loro proprietà al servizio dei profitti imperialisti e del controllo geostrategico delle vie di comunicazione nell'area
proletari comunisti/PCm Italia
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Un drone lanciato dallo Yemen e diretto verso nave Carlo Duilio, il cacciatorpediniere della Marina Militare che sarà la base della nascente operazione europea Aspides sotto la guida del contrammiraglio Stefano Costantino.
Gli Houthi lanciano il loro primo attacco diretto all'Italia che, fino ad oggi, avevano effettuato raid solo
verso imbarcazioni statunitensi e britanniche.Per la prima volta dall'inasprirsi della situazione in Medio Oriente, dunque, l'esercito yemenita prendono di mira un'imbarcazione militare italiana che, già da febbraio, staziona nell'area per garantire la sicurezza della navigazione alle navi mercantili dirette verso Suez.Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, parla di "grave violazione del diritto internazionale" e di "attentato alla sicurezza dei traffici marittimi".
Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, evidenzia il ruolo della Marina Militare che - scrive - "difende il diritto alla libera navigazione nel Mar Rosso dagli attacchi degli Houthi".
Un
drone, lanciato dallo Yemen, è volato in direzione del Duilio facendo
scattare immediatamente l'allerta a bordo e attivando i sistemi di
autodifesa. Il velivolo è stato abbattuto a 6 chilometri di distanza
dall'imbarcazione, grazie ad un equipaggiamento che può contare su tre
cannoni, due mitragliere, un sistema missilistico antiaereo, due
lanciarazzi, due lanciasiluri antisommergibile e un elicottero. La nave
militare, presente nell'area da inizio febbraio, ha preso il posto della
fregata Martinengo che tre settimane fa ha ricevuto il comando
dell'operazione europea Atalanta.L'attacco di oggi appare essere
l'ennesimo guanto di sfida lanciato dagli Houthi non solo all'Italia, ma
all'Europa intera.Il Duilio, infatti, sarà l'ammiraglia che comanderà la flotta
dell'altra missione europea, la Aspides, lanciata da Bruxelles il 19
febbraio scorso e in attesa del passaggio parlamentare che darà
ufficialmente il comando all'ammiraglio Costantino. La prima discussione
in Senato è stata calendarizzata per il prossimo 5 marzo.Proprio ieri la stessa premier Giorgia Meloni, durante l'incontro con
il presidente statunitense Joe Biden alla Casa Bianca, aveva definito
"inaccettabili" gli attacchi degli Houthi definendo la missione Aspides
un'"importante risposta" europea contro gli Houthi. Tre giorni fa,
invece, era toccato alla fregata tedesca "Hessen", anche lei parte della
flotta di Aspides, far fronte ad un attacco degli Houthi. Per la prima
volta, anche in questo caso, l'imbarcazione aveva respinto due droni "in
rapida successione" diretti proprio verso la fregata.
"Questi
attacchi - chiosa Crosetto - sono parte di una guerra ibrida, che usa
ogni possibilità, non solo militare, per danneggiare alcuni Paesi e
agevolarne altri".
Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, parla di "grave violazione del diritto internazionale" e di "attentato alla sicurezza dei traffici marittimi".
Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, evidenzia il ruolo della Marina Militare che - scrive - "difende il diritto alla libera navigazione nel Mar Rosso dagli attacchi degli Houthi".
Per la prima volta dall'inasprirsi della situazione in Medio Oriente, dunque, i terroristi yemeniti prendono di mira un'imbarcazione militare italiana che, già da febbraio, staziona nell'area per garantire la sicurezza della navigazione alle navi mercantili dirette verso Suez. Un drone, lanciato dallo Yemen, è volato in direzione del Duilio facendo scattare immediatamente l'allerta a bordo e attivando i sistemi di autodifesa. Il velivolo è stato abbattuto a 6 chilometri di distanza dall'imbarcazione, grazie ad un equipaggiamento che può contare su tre cannoni, due mitragliere, un sistema missilistico antiaereo, due lanciarazzi, due lanciasiluri antisommergibile e un elicottero. La nave militare, presente nell'area da inizio febbraio, ha preso il posto della fregata Martinengo che tre settimane fa ha ricevuto il comando dell'operazione europea Atalanta.L'attacco di oggi appare essere l'ennesimo guanto di sfida lanciato dagli Houthi non solo all'Italia, ma all'Europa intera.
Il Duilio, infatti, sarà l'ammiraglia che comanderà la flotta dell'altra missione europea, la Aspides, lanciata da Bruxelles il 19 febbraio scorso e in attesa del passaggio parlamentare che darà ufficialmente il comando all'ammiraglio Costantino. La prima discussione in Senato è stata calendarizzata per il prossimo 5 marzo.
Proprio ieri la stessa premier Giorgia Meloni, durante l'incontro con
il presidente statunitense Joe Biden alla Casa Bianca, aveva definito
"inaccettabili" gli attacchi degli Houthi definendo la missione Aspides
un'"importante risposta" europea contro gli Houthi. Tre giorni fa,
invece, era toccato alla fregata tedesca "Hessen", anche lei parte della
flotta di Aspides, far fronte ad un attacco degli Houthi. Per la prima
volta, anche in questo caso, l'imbarcazione aveva respinto due droni "in
rapida successione" diretti proprio verso la fregata.
"Questi
attacchi - chiosa Crosetto - sono parte di una guerra ibrida, che usa
ogni possibilità, non solo militare, per danneggiare alcuni Paesi e
agevolarne altri".'avvertimento degli Houthi all'Italia era arrivato già nelle passate
settimane quando i vertici del gruppo terroristico avevano detto che,
assumendo il comando di Aspides, "l'Italia mette a repentaglio la
sicurezza delle sue navi militari e commerciali".
"Colpiremo le navi
che aggrediscono il nostro Paese o che ostacolano la decisione di
impedire alle navi israeliane di attraversare il Mar Rosso", la minaccia
dei ribelli che dall'inizio della guerra a Gaza si muovono - a loro
dire - in sostegno al popolo palestinese. "Le minacce nei nostri
confronti - ribadì allora il ministro Crosetto - sono parte della loro
guerra ibrida. Attaccare navi commerciali di nazioni estranee a ciò che
accade a Gaza, disseminare false informazioni, lasciar passare
liberamente nel Mar Rosso le navi russe e cinesi ma non le altre,
minacciare l'Italia per l'assunzione del comando tattico dell'operazione
Aspides sono tentativi di minare la coesione nostra e dell'Unione
Europea".
L'avvertimento degli Houthi all'Italia era arrivato già nelle passate
settimane quando i vertici del gruppo terroristico avevano detto che,
assumendo il comando di Aspides, "l'Italia mette a repentaglio la
sicurezza delle sue navi militari e commerciali".
"Colpiremo le navi
che aggrediscono il nostro Paese o che ostacolano la decisione di
impedire alle navi israeliane di attraversare il Mar Rosso", la minaccia
dei ribelli che dall'inizio della guerra a Gaza si muovono - a loro
dire - in sostegno al popolo palestinese. "Le minacce nei nostri
confronti - ribadì allora il ministro Crosetto - sono parte della loro
guerra ibrida. Attaccare navi commerciali di nazioni estranee a ciò che
accade a Gaza, disseminare false informazioni, lasciar passare
liberamente nel Mar Rosso le navi russe e cinesi ma non le altre,
minacciare l'Italia per l'assunzione del comando tattico dell'operazione
Aspides sono tentativi di minare la coesione nostra e dell'Unione
Europea".
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