È
di queste ore la notizia che il PM di Piacenza, Matteo Centini ha
disposto la chiusura delle indagini preliminari relativa all'inchiesta
partita nel lontano 2018, e che ad agosto 2022 aveva portato agli
arresti domiciliari nei confronti di Aldo Milani, Mohamed Arafat, Carlo
Pallavicini e Bruno Scagnelli del SI Cobas e ad analoghi provvedimenti
contro alcuni sindacalisti di Usb, con l'accusa, tra l'altro, di
associazione per delinquere: ciò lascia presagire che, con ogni
probabilità, ci sarà il rinvio a giudizio.
Ricordiamo che nell'estate
di due anni fa, contestualmente alle imponenti mobilitazioni dei
lavoratori SI Cobas, il Tribunale della libertà di Bologna decise di
revocare ogni misura restrittiva nei confronti dei compagni, ritenendo
del tutto infondata l'accusa di associazione per delinquere, costruita
ad arte al solo fine di fermare il sindacalismo conflittuale in una
città come Piacenza e in settore come quello della logistica nel quale
la stragrande maggioranza dei lavoratori hanno voltato le spalle al
sindacalismo di stato di Cgil-Cisl-Uil, per aderire al SI Cobas o ad
altre sigle del sindacalismo di base.
Va peraltro ricordato che
contro il provvedimento dei giudici di Bologna, la Procura di Piacenza
ha fatto ricorso per ben quattro volte, e in tutti i casi tali ricorsi
sono stati respinti!
Dunque, sebbene il carattere tutto politico di
questo teorema sia stato ampiamente smascherato, ciò non ha frenato la
procura di Piacenza dal perseguire il proprio scopo di criminalizzare il
SI Cobas e i suoi dirigenti, per il solo fatto di aver organizzato
scioperi in difesa dei lavoratori e non aver piegato la testa ai
padroni.
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