Fuori Casapound dalla nostra città! #Noalsabatonero
Per il secondo sabato consecutivo la peggiore feccia fascista tenterà
di portare le passerelle elettorali di odio, xenofobia e razzismo nella
nostra città.
Dopo l'ex latitante di Forza Nuova, Roberto
Fiore, costretto a berciare di fronte ad una ventina di teste rasate in
piazza Dante perché accerchiato dalla mobilitazione antifascista, questo
sabato è il
ll raduno si apre con i festeggiamenti per la scarcerazione di Giovanni Codraro e Carlo Mancuso, che oggi sono stati scarcerati dopo essere stati accusati dell'azione contro al segretario di Forza Nuova Massimiliano Ursino. "Carlo
e Gianmarco finalmente liberi!", esultano dal Centro sociale Anomalia,
mentre qualcuno porta un vassoio di dolci. Una compagna dello Slai
Cobas/proletari comunisti attacca la Iena Ismaele La Vardera,
ex candidato sindaco di Palermo per la Lega, scontro stato
sedato dagli agenti. In piazza si canta "Bella ciao" e fra i militanti
c'è Giovanni Impastato, fratello di Peppino Impastato.
I militanti dei centri sociali mostrano nastro adesivo, riferendosi
all'aggressione di martedì: "Non condanno nessuno perchè non sono un
giudice - commenta Giorgio Martinico, leader di Anomalia -. Non è stato un
pestaggio, è stato umiliato un fascista".
Palermo, corteo antifascista arriva ai Quattro Canti, slogan contro “tutti i fascismi”...l corteo di Palermo I centri sociali intonano slogan contro Massimiliano
Ursino, il
Palermo, in via Roma il muro della polizia per evitare che il corteo antifascista vada verso piazza Croci alla manifestazione di Forza Nuova con Fiore #corte
LA LOTTA E NON IL VOTO E' L'UNICA ARMA DEL MOVIMENTO!
Alberto Perino attacca
Nicoletta Dosio, la “pasionaria” del movimento No Tav che si è candidata
alle prossime elezioni nelle liste di “Potere al Popolo”. Lo ha fatto
in pubblico, senza mezzi termini, venerdì sera al palasport di
Bussoleno, durante la presentazione dei candidati del M5S. La
registrazione è stata pubblicata su diversi siti del M5s e dei movimenti
No Tav.
La questura per problemi di "ordine pubblico" concede a Casapound addirittura l'auditorium di piazza della libertà in pieno centro città per presentare la lista... Bergamo antifascista appuntamento ore 16 tutti in piazza davanti al Comune
Dopo l'attacco incendiario al Cs Magazzino 47, non ci facciamo intimidire, oggi ci prendiamo le strade di #Brescia,
la nostra città, per dire che non c'è spazio per delle minoranze
fasciste che propagandano odio e vogliono far crescere un clima
xenofobo.
Brescia è antirazzista e antifascista, nessuno ci fermerà.
Oggi alle 14.30 tutti in Piazza della Loggia per il corteo antirazzista della comunità sinti e rom!
sabato 17 «l’internazionale nera» si era data appuntamento a Sofia.
L’occasione era il 75esimo anniversario della morte del leader nazista
bulgaro Hristo Lukov ucciso dai partigiani comunisti il 13 febbraio del
1943. Lukov era un generale bulgaro che resse il ministero della guerra
tra il 1935 e il 1938. Durante la sua partecipazione al governo invocò
la «Legge per la protezione della nazione» – ben presto approvata – che
proibiva il matrimonio tra ebrei e bulgari, l’imposizione di tasse
proibitive nei confronti delle aziende semite, il divieto ai cittadini
di «razza ebrea» di frequentare l’università. IN SEGUITÒ FONDÒ l’organizzazione nazista «Unione
delle legioni nazionali bulgare», formazione affine alla rumena «Guardia
di ferro» che si distingueva per i pogrom antisemiti, xenofobia,
tradizionalismo, culto della gerarchia. La sua organizzazione giovanile
aveva come logo la
Roberta Lombardi è la candidata dei 5 stelle alla presidenza regionale del Lazio, è una fascio razzista più o meno dichiarata
Il suo slogan elettorale - 'più turisti, meno migranti' che poi continua 'preferite il turista americano che rilancia l'economia locale ' o il migrante nigeriano 'che invece pesa sull'economia locale'?
Nessun stupore, la Lombardi è di famiglia fieramente almirantiana - come DiBattista peraltro -
ma non solo, sin dal 2013 quando è stata portata in politica da Grillo dichiara che c'è un fascismo buono... prima che degenerasse - quello buono "con altissimo senso dello Stato".
Nonostante questo la Lombardi ha buonissimi rapporti con la USB... e non più tardi di ieri è a un dibattito promosso dalla USB:
L’USB vuole promuovere una terminologia alternativa per
l’agenda del nuovo governo della Regione Lazio.
Confronto pubblico con alcuni capolista alle prossime elezioni regionali
Elisabetta Canitano Potere al Popolo
Monica Gregori Liberi e Uguali
Roberta LombardiMovimento 5 Stelle
Carlo PicozzaLista Civica Zingaretti
venerdì 23 febbraio ore 18
centro sociale Intifada – via di Casalbruciato 15
PER CAMBIARE DAVVERO HAI BISOGNO DI UN SINDACATO
CHENON FA SCONTI A NESSUNO...
Bè .. in materia di fascismo.. forse qualche sconto lo fa
...che ha assolto due esponenti di CasaPound che durante la squallida, e patetica commemorazione organizzata a Milano da Fratelli d'Italia nel 2014, avevano fatto il saluto fascista.
Imputati giustamente per concorso in manifestazione fascista, previsto dall'art.5 legge Scelba.
Con una risibile decisione:
'se il saluto romano ha intento commemorativo segni e simboli dell'ideologia fascista non sono vietati dalla legge, possono essere considerati una libera manifestazione del pensiero...'
Secondo la Suprema Corte 'la legge non punisce tutte le manifestazioni usuali del disciolto partito fascista, ma solo quelle che possono determinare il pericolo di ricostituzione di organizzazioni fasciste'
Così la Cassazione non applica la legge, ma ne fa un'altra diversa.
Inoltre chiunque sa che lo scopo della commemorazione, il saluto romano, la militanza in Casa Pound
hanno esattamente lo scopo di determinare la ricostituzione di organizzazioni fasciste.
Negarlo è pura ipocrisia.. per non dire di peggio!
Presidente del parlamento europeo - candidato alla presidenza del consiglio se vince Berlusconi o nel quadro del governo di unità nazionale.
Il gruppo di estrema destra, Generazione Identitaria, autore delle infami azioni nel mediterraneo contro i migranti e le ONG che li prendevano davanti alle coste libiche, mercoledì scorso è stato al parlamento europeo di Bruxelles invitato da quel rottame leghista di Borghezio a una conferenza
Una serie di parlamentari guidati da Barbara Spinelli avevano inviato una lettera al Presidente Tajani per annullare l'evento. Tajani ha fatto orecchie da mercante...
Roma - Nel silenzio mediatico migliaia di maestre sono
scese in piazza. La polizia le prende a calci.
Le strade di Roma oggi sono state attraversate da
oltre un migliaio di maestre e maestri in sciopero contro la sentenza che
manderebbe a casa circa 60.000 precari della scuola.
La rabbia e la determinazione delle maestre ha ritenuto soffocanti le limitazioni
della manifestazione che avrebbe dovuto tenersi staticamente di fronte al
Ministero dell'Istruzione.
Fin da subito alcune delle organizzazioni sindacali
hanno provato ad anteporre le proprie bandiere davanti ai corpi dei lavoratori
e delle lavoratrici in piazza (contrariamente a quanto deciso nell'ultima
assemblea nazionale tenutasi a San Lazzaro-Bologna), cercando di disinnescare
l'autodeterminazione di chi dopo anni di false promesse non si sente
rappresentato da nessuno. Così successivamente ad un blocco dei binari del
tram lungo Viale Trastevere, le maestre hanno conteso la testa del corteo agli
iscritti di alcune sigle sindacali, ponendosi come obiettivo l'arrivo al
Parlamento. Il corteo si è mosso fino al Pantheon con di fronte le bandiere dei sindacati
staccate decine di metri dagli spezzoni della maestre e dei maestri
autorganizzati, che scandivano slogan di lotta e indicavano senza timore i
responsabili politici della prospettiva di precarietà imposta alle proprie
vite.
Di fronte al Ministero di Grazia e Giustizia gli spezzoni hanno gridato, senza
ipocrisie, libertà per gli antifascisti detenuti. Una volta arrivati al
Pantheon lo spezzone autorganizzato ha ignorato il vuoto e retorico comizio
delle sigle provando in ogni modo a raggiungere Montecitorio. La polizia ha
risposto schierando blindati e uomini ad ogni via di accesso. A questo
punto non paghi di una già lunga giornata di lotta i lavoratori e le
lavoratrici hanno cercato di aggirare i blocchi dividendosi in diversi
gruppi.
Alcuni sono riusciti a raggiungere il Parlamento mentre altri sono stati
fermati violentemente dalla polizia che non ha esitato a prendere a calci le
maestre. In un contesto elettorale in cui tutte le forze politiche stanno
ignorando il licenziamento di 60mila persone, forse troppo impegnate nei propri
teatrini elettorali e a non confrontarsi con i problemi reali del paese, oggi
un grido di dignità e di rabbia si è alzato nelle strade di Roma. Con la
promessa chiara e scandita a più riprese: "il 4 Marzo vi licenziamo noi".
Le stesse parole d'ordine con cui domani migliaia di
lavoratori autorganizzati del sindacato SiCobas, assieme a giovani, precari,
studenti torneranno a riempire le strade della capitale, convinti che non
siederanno mai amici nei palazzi del potere.