sabato 25 febbraio 2017

pc 25 febbraio - A TARANTO, VERSO LO SCIOPERO DELLE DONNE

pc 25 febbraio - Il governo militarizza Taormina per il G7 - ma intanto gli studenti occupano l'università a Palermo

    G7 a Taormina. Boschi annuncia l’occupazione militare della Sicilia

boschi a Taormina
La sottosegretaria Maria Elena Boschi, ieri a Taormina, ha di fatto, avviato il programma per il G7 di fine maggio. "Il Consiglio dei ministri – ha detto la Boschi – ha stanziato quindici milioni per il G7. Proseguiremo rapidamente e saremo pronti per maggio. La sicurezza è uno dei temi oggetto della riunione che, una volta a settimana, teniamo a Palazzo Chigi, sul G7. Saranno 6 mila le persone impegnate, tra forze dell’ordine e militari… Abbiamo tempi stretti, ma per gli appalti avremo molta attenzione sulle procedure da seguire e la trasparenza. 
Abbiamo stilato un protocollo con l’Anac (Agenzia nazionale anti corruzione, nda),ed è un ulteriore elemento di garanzia. I soldi pubblici, come sempre, vanno spesi tutti bene e in modo trasparente".
Fin qui la Boschi. Ma, cosa sta accadendo a Taormina?
Due elipiste per gli elicotteri per il trasporto dei 7 capi di Stato, la ristrutturazione del Palazzo dei Congressi per i meeting delle delegazioni, il manto  dell'autostrada Catania-Messina, il basolato della strada che porta al Teatro greco e quello delle strade della famigerata "zona rossa", la riqualificazione totale dell'arredo urbano. Tutto questo si sta svolgendo, praticamente,  in emergenza, come se a Taormina  ci fosse stato il terremoto. E, in questo contesto "d'emergenza", il governo nazionale ha deciso di attivare, per l'affidamento dei cantieri, una "procedura negoziata senza bando". Procedura che Raffaele Cantone,  il presidente dell'Autorità Nazionale Anticorruzione, considera "molto pericolosa e che non è mai stata fatta, neanche per il terremoto… i rischi di infiltrazioni mafiose per i cantieri previsti per il G7 ci sono e sono oggettivi".
Di quale "trasparenza" parla dunque la Boschi?
– Sono quindici i milioni di euro stanziati dal governo per questi cantieri. E ci sono altri 25 milioni di euro per i "servizi chiavi in mano del vertice mondiale". Per i servizi è già stato pubblicato un bando  e sono state  selezionate 21 aziende;  per i cantieri da attivare nel territorio di  Taormina e hinterland non c'è invece alcun bando di gara! Ad assegnare gli appalti sono i Provveditorati alle Opere pubbliche di Palermo e Messina, con procedure assolutamente semplificate, che consentono l'affidamento senza limiti di importo, e bastano solo cinque preventivi.
E la trasparenza?
Di norma la valutazione antimafia viene effettuata prima dell'affidamento dei lavori. In questo caso "d'emergenza", ovviamente, detta valutazione antimafia arriverà dopo, quando i lavori sono già fatti. Tutto "trasparente", insomma! La trasparenza è anche in questa occasione, quindi, un optional. Coerentemente con il Pd, anche i seimila militari e poliziotti annunciati dalla Boschi.

(su contropiano)

 Palermo: occupata la facoltà di lettere contro il G7  

16996634 10212388763422585 1646204425 n... è stata occupata la Facoltà di Lettere e filosofia di Palermo per avviare l'assemblea internazionale “Fora u G7”. Il 26 e 27 maggio a Taormina si terrà il vertice dei sette capi di Stato dei paesi occidentali più influenti al mondo. Sarà l'ennesima passerella politica in cui Gentiloni e compagnia proveranno a decidere i destini di milioni di persone, propagandando il solito modello di sviluppo predatorio e distruttore. Non è un caso, infatti, che questo vertice venga svolto in Sicilia, terra nella quale le politiche di questi criminali costringono, già oggi, migliaia e migliaia di giovani alla precarietà, alla disoccupazione e alla migrazione forzata e di massa. I temi che verranno maggiormente trattati durante il vertice sono: smart cities, cyber security e sicurezza antiterrorismo.
Gli studenti, infatti, discuteranno anche del ruolo che ha l'università oggi rispetto a questi temi.
In un momento in cui gli atenei ricevono sempre meno finanziamenti statali, gli investimenti privati rivestono un'importanza cruciale e fanno si che le università diventino mediatori di questi interessi diventando praticamente agenzia di marketing di aziende locali, territoriali e non solo. Luogo in cui studenti e ricercatori precari vengono messi a lavoro senza alcuna retribuzione. A Palermo numerosi accademici organizzano seminari e convegni per incentivare gli studi e la ricerca miranti a potenziare le capacità di difendere i soliti interessi. Nelle nostre università e nelle nostre scuole oggi vengono proposti bandi e concorsi per realizzare servizi Smart nei tratti turistici delle città, aree infrastrutturate con connettività wifi a banda larga e cloud privato, sviluppo dei siti web o mobile app e la messa in rete di tutti i servizi smart che dovranno essere “protetti”, non si capisce bene da chi e da cosa.  Le smart cities non fanno altro che concretizzare i processi di gentrificazione delle città e, quindi, di espulsione di intere fasce della popolazione dai centri città verso le periferie. Attraverso l'occupazione degli spazi universitari, gli studenti ribadiscono la loro opposizione a queste logiche e la necessità di ritagliarsi spazi di discussione, soprattutto nei luoghi deputati alla circolazione dei saperi. Rilanciano, inoltre, in avanti per costruire un fronte ampio di contrapposizione al G7


Contro il vertice del G7 a Taormina!
via il fascio-imperialista Trump dall'Italia!

Mandiamo in frantumi la vetrina dell’imperialismo e.. che non dormano sonni tranquilli!
Costruiamo insieme una grande e combattiva manifestazione contro Trump, contro il g7, contro l'imperialismo italiano, contro l'ntervento imperialista in Libia, in solidarietà con i proletari e popoli in lotta a sostegno dei migranti per l'accoglienza,la libertà di circolazione, per la chiusura di tutte le basi usa nato sul territorio, per la chiusura dei CIE,CARA, HOTSPOT

proletari comunisti/PCm Italia

pc 25 febbraio - Taranto, 5000 in piazza per rivendicare giustizia e salute - appello a partecipare in massa al processo il 1° marzo

pc 25 Febbraio - Incontro Mattarella – Essebsi: la Tunisia elemosina e rassicura l’imperialismo italiano

Recentemente un articolo de Il Sole 24 Ore, il giornale dei padroni italiani, apparso online lo scorso 8 febbraio con il titolo “Ridurre le distanze fra Nord e Sud”, ha sintetizzato i principali punti dell’incontro tra il presidente della repubblica italiana Sergio Mattarella e quello della repubblica tunisina Beji Caid Essebsi, quest’ultimo ha successivamente incontrato anche il primo ministro Paolo Gentiloni. Questo incontro bilaterale tra i due paesi segue quello avvenuto lo scorso gennaio in Tunisia tra il ministro degli esteri italiano Angelino Alfano con il suo omologo tunisino, Khemaies Jihnaoui e il primo ministro tunisino Youssef Chahed.
Nel primo incontro di Alfano si era affermata “la piena volontà del governo italiano di dare nuovo slancio alla collaborazione nei settori strategici di collaborazione bilaterale: sviluppo delle relazioni economiche e delle potenzialità del Paese, lotta al terrorismo e cooperazione migratoria“, il suo omologo tunisino, Jihnaoui gli fece eco chiedendo: “opportunità di formazione per la gioventù, sviluppo economico delle zone interne (questi primi due punti si collocano nel solco degli “interventi a pioggia” con funzione di “ammortizzatore sociale” per calmare temporaneamente gli animi dei giovani di queste regioni in perenne rivolta n.d.r.), lotta al terrorismo, invito al presidente Essebsi al Vertice G7 di Taormina, interconnessione energetica (progetto ELMED che coinvolge TERNA e l’omologa tunisina STEG) e ulteriore sviluppo dei nuovi insediamenti (in particolare palmeti) nel sud desertico del Paese.”
Tornando al recente incontro, commentiamo punto per punto l’artico de Il Sole 24 Ore:
Italia-Tunisia: uniti contro terrorismo e trafficanti:
«Tra Italia e Tunisia c’é la ferma determinazione ad aumentare la nostra

pc 25 febbraio - Blutec, ex Fiat Termini Imerese: Incontro a Roma, ovvero prove tecniche di tanta, tanta cassa integrazione...


In un suo comunicato la Fiom riporta l’incontro con l’azienda che si è tenuto a Roma il 23 febbraio scorso e dice che è positivo. Il lato positivo lo vede naturalmente la Fiom che grazie al giochetto del rilancio costante del piano produttivo, insieme al governo ha una scusa per continuare ad erogare gli ammortizzatori sociali in tutte le salse.
“L'azienda” dice la Fiom “ha comunicato che il piano prevede il rientro al lavoro per complessivi 350 lavoratori entro il 2017 per i quali, nello specifico, la calendarizzazione prevede quanto segue.

“1) 90 lavoratori sono già presenti nello stabilimento per la costruzione dei contenitori delle batterie e altri sono addetti alla ricerca e progettazione;
“2) 30 rientreranno ad aprile per occuparsi della prototipazione;
“3) 130 rientreranno ad agosto e si occuperanno, oltre ad altre attività, della trasformazione di Doblò e scooter con motori endotermici in motori elettrici;
“4) 100 saranno rioccupati nel mese di dicembre nell'area lighting.”

Ma quanto sono str… questi della Fiom. Se riusciamo ancora a fare i conti non si tratta di 350, ma di 260 perché 90 “sono già presenti nello stabilimento”! e questi 90 continuano a fare corsi di addestramento.
Ammesso che sia vero, ma noi dubitiamo, che gli altri “30 rientreranno in aprile” di cosa si occuperanno? Di fare corsi di addestramento! Gli altri 230, nonostante le belle parole non si capisce bene cosa dovrebbero fare e a che livello!
Visto questo magnifico piano, azienda e sindacati si rivedranno il 7 marzo, per avere uno strumento in più… per giustificare la cassa integrazione, e cioè la dichiarazione dell’area “di crisi complessa”.
Con la stessa ferrea certezza la Fiom ci ricorda che “ad aprile, l'azienda presenterà la fase 2 del piano che prevede il ritorno al lavoro di altri 350 lavoratrici e lavoratori.”
E alla fine della giornata, che sarà stata pesantissima, i rappresentanti della Fiom si congratulano, si dicono soddisfatti, anche se fanno i duri con l’azienda ricordando che ci sono ancora 20 milioni da spendere (non ricordano però chi glieli ha dati!) e alla fine si ricordano anche che però ci sarebbero ancora da sistemare gli operai dell’indotto…

Il tutto firmato: Roberto Mastrosimone, segretario generale Fiom Sicilia, e Michele De Palma, responsabile nazionale Fiom settore automotive… alé, anche questa è andata!

pc 25 febbraio - Per il 100° anniversario della Rivoluzione d'ottobre su youtube l'appello di proletari comunisti/PCm Italia

pc 25 febbraio - Il sindacalismo di classe giorno per giorno - leggi il blog

pc 25 febbraio - Per il dibattito sul lavoro con i migranti - Je so' pazzo Napoli

Ciao a tutti,

cerchiamo di rispondere alle sollecitazioni al dibattito che arrivano su questa mailing-list anche attraverso il lavoro che stiamo facendo. Questo perché crediamo sia estremamente utile il racconto delle concrete esperienze di lotta che si stanno portando avanti, anche al fine di cercare di capirsi sui reali processi che si stanno sviluppando e le eventuali distanze...
Per tale motivo come prima cosa giriamo i primi post a proposito dell’ultima assemblea (domenica) dei migranti ospitata e che abbiamo contribuito a organizzare all’ex-Opg “Je so’ pazzo”.
L’assemblea è stata molto partecipata e in quasi tutti gli interventi, più che le specifiche situazioni, si sono affrontati temi e rivendicazioni che... hanno riguardato il permesso di soggiorno, la necessità della lotta per i propri diritti e dell’unità, le battaglie contro il razzismo e contro i provvedimenti del Governo. Gli immigrati o migranti presenti erano sopratutto provenienti dai centri di accoglienza straordinaria e diversi che invece si trovano al di fuori del circuito dell’accoglienza.

Come questa assemblea, anche le lotte che si stanno sviluppando a Napoli e provincia dentro e fuori il sistema dell’accoglienza sono lotte che hanno a che fare con le diverse tematiche e rivendicazioni. Le principali tra queste riguardano l’ottenimento del permesso di soggiorno, i tempi di permanenza ai quali sono costretti in tali centri, i dinieghi da parte delle commissioni territoriali, le condizioni di vita nei centri di accoglienza straordinaria, ecc...
Molte delle mobilitazioni, delle proteste, delle denunce, delle rivendicazioni o delle rivolte che si sviluppano nei centri hanno a che fare con mancanze evidenti in merito alla vivibilità di tali centri,

pc 25 febbraio - L'intesa tra il governo Gentiloni e il premier fantoccio libico Serraj - un testo che condividiamo in larga parte

E' stata presentata come grande successo diplomatico italiano. L'intero consesso dei governi europei ha espresso le proprie congratulazioni. L'unica loro riserva riguarda la credibilità del soggetto contraente: un “governo” libico in realtà confinato nella sola Tripoli, e apertamente minacciato dal governo rivale di Bengasi, appoggiato da Francia, GB, Egitto e Russia. Eppure non sono riusciti a contenere la “fiduciosa speranza in un giro di boa nelle politiche migratorie”.

La ragione è molto semplice. Avete presente l'accordo tra UE e Turchia sul respingimento dei

venerdì 24 febbraio 2017

pc 24 febbraio - India Spring Thunder - la rivolta di naxalbari 1967/2017 - ieri come oggi - 20 maggio manifestazioni e azioni in tanti paesi del mondo - costruiamo l'iniziativa in Italia - info CISGP India - csgpindia@gmail.com


(First published as an editorial in People’s Daily, organ of the Central Committee of the Communist Party of China on 5 July 1967.)
A peal of spring thunder has crashed over the land of India. Revolutionary peasants in the Darjeeling area have risen in rebellion. Under the leadership of a revolutionary group of the Indian Communist Party a red area of rural revolutionary armed struggle has been established in India. This is a development of tremendous significance for the Indian people’s revolutionary struggle.
In the past few months, the peasant masses in this area, led by the revolutionary group of the Indian

pc 24 febbraio - In lotta contro sfruttamento e deportazioni - FCA Pomigliano Cassino


5 marzo

pc 24 febbraio - Contro il G7 di Taormina partono assemblee e iniziative - diffondi l'appello di proletari comunisti/PCm Italia

Stralci dal Report dall'incontro del 18 febbraio, a Giardini Naxos


16924062_1414681628595811_1245620826_n

"Si è svolta la seconda assemblea regionale... presenti attivisti da Catania, Caltanissetta, Enna, Messina, Palermo, Ragusa, Siracusa oltre che da Giardini Naxos e da Taormina. Si è concordemente deciso che la militarizzazione che sta subendo la città di Taormina in questi mesi è inaccettabile, come è inaccettabile quella che subisce la Sicilia da anni con le innumerevoli basi militari come quelle di Sigonella e del Muos.
Noi non vogliamo che nemmeno un centimetro quadro del nostro territorio sia usato per programmare, come farà questo G7, nuovi meccanismi di controllo, di repressione globale, di sfruttamento dei migranti, di guerra contro i paesi del terzo mondo, nuove strategie del debito. Per questo si è dato, concordemente ed unanimemente tra tutte le componenti dell'assemblea, mandato a un gruppo di compagni di comunicare alle questure e prefetture competenti la nostra presenza in corteo a Taormina il 27.
La contestazione sarà non solo un momento di piazza, ma verrà preceduta da un forum da tenersi il 26 e che raccoglierà il contenuto delle discussioni che i tavoli tematici che come momenti di dibattito e di confronto permanente attraverseranno l'intera Sicilia nei mesi precedenti al G7. La protesta contro il G7 non sarà, però, solo un dibattito ed un corteo, ma sarà visibile in piazza in ogni grande città siciliana. A partire dalle lotte contro il Frontex ed il Muos e per il lavoro ed i diritti sociali che rappresentano una vera e propria emergenza sociale in un territorio meridionale nel quale la disoccupazione giovanile è oltre la soglia del 40% e le devastazioni ambientali e le nocività assediano la vita delle popolazioni.
STOP G7 TAORMINA!
NO AL G7, NO AL MUOS!
SICILIA RIBELLE!".
L'assemblea di Giardini Naxos aveva dato il mandato ai compagni del comitato di Messina per recarsi in Questura, per fare presente la decisione del movimento di voler manifestare a Taormina durante il G7. L'incontro c'è stato, e la Digos di Messina, ha rimandato la decisione finale ad un prossimo incontro. Ovviamente, è chiaro ,che la Questura di Messina non autorizzerà alcuna manifestazione a Taormina contro il G7,ma il passaggio dei compagni è stato un giusto atto dovuto, nei confronti di tutti coloro che vorrebbero poter manifestare liberamente. 
Dopo l'assemblea del 18 febbraio, un'altra assemblea regionale, si svolge a Palermo- assemblea che prevede anche la partecipazione di rappresentanti internazionali – sabato 25 e domenica 26, presso l''Università degli studi, Facoltà di Lettere.
Ecco il documento che presenta l'assemblea denominata " ASSEMBLEA INTERNAZIONALE- FORA U G7":
"Il 26 e 27 maggio 2017 la città siciliana di Taormina ospiterà il G7, il vertice dei capi di stato delle sette maggiori potenze economiche, politiche e militari occidentali (Usa, Canada, Francia, Germania, Giappone, Gran Bretagna e Italia), che formalizza annualmente le misure di austerità neoliberiste da applicare internazionalmente o gli interventi di guerra planetaria sempre più spesso subappaltate all’organizzazione della NATO. In realtà, la stessa composizione di questa struttura è specchio della trasformazione geostrategica in atto dell’Alleanza politico-militare nordatlantica: da una NATO formale (i 28 paesi aderenti a “difesa” dell’Europa e dell’Occidente) a una NATO di fatto, allargata cioè a partner planetari (l’Unione europea che è “ospite” d’onore ai G7, il Giappone, l’Australia, i regimi arabi più reazionari, Israele, i governi latinoamericani neoliberisti, ecc.) e pronta – pur tra contraddizioni e conflittualità interne – ad intervenire militarmente in ogni scacchiere di “crisi” o deve vengano ad essere messi in discussione gli interessi economici-finanziari-
Per la prima volta in ambito G7, il tema delle “emergenze” prodotte dalle migrazioni mondiali.
Il vertice di Taormina avrà lo scopo di rafforzare le alleanze politico-militari nel quadro dell’escalation bellica globale e il contrasto con l’uso della forza delle migrazioni e della fuga di milioni di persone dalle guerre e dai crimini socio-ambientali. Scelte scellerate che avranno innanzitutto ricadute dirette sulla vita e le libertà dei cittadini dei paesi membri del G7: dalla ipermilitarizzazione di punti strategici interni (aree metropolitane di interesse finanziario, culturale, ecc., porti, aeroporti, punti di confini), ad una sempre maggiore restrizione dei diritti di espressione e utilizzo di social network, media-strumenti informatici (è in atto una vera e propria campagna globale che enfatizza la cosiddetta cyber security, nuova frontiera del capitale finanziario e del complesso militare-industriale), alla proposta tedesca di creare nei paesi occidentali “sempre più esposti” agli attacchi terroristici, una speciale guardia nazionale che contribuisca a “potenziare i livelli di sicurezza nelle città”, da affiancare alle forze dell’ordine e composta da “volontari con adeguato addestramento militare”. Si tratta cioè di implementare in larga scala quanto pianificato in ambito Usa-Ue-NATO con le cosiddette “Operazioni militari in ambito urbano”. La decisione di svolgere in Sicilia il G7 2017 non è del resto un caso. L’Isola ha assunto ormai un ruolo chiave nelle strategie di guerra mondiali: l’installazione a Niscemi del terminale terrestre del MUOS, il nuovo sistema di telecomunicazione satellitare delle forze armate USA; la trasformazione della grande base di Sigonella in uno dei maggiori centri per la operazioni dei droni USA, NATO e UE; l’uso costante degli scali aerei di Trapani-Birgi e Pantelleria per i bombardamenti e le attività di spionaggio top secret in Nord Africa; i devastanti processi di militarizzazione che hanno investito Augusta (hub navale Usa e NATO), Lampedusa, ecc., testimoniano la portata altamente distruttiva delle infrastrutture belliche realizzate e ampliate in Sicilia negli ultimi anni. A ciò si aggiunge il ruolo di vera e propria fortezza assunto dalla Sicilia per conto dell’Unione europea e della famigerata agenzia di controllo delle frontiere Frontex nelle politiche di contrasto delle migrazioni, con l’uso dei porti e degli aeroporti da parte dei mezzi militari Ue-Nato impegnati a far la guerra ai migranti e ai richiedenti asilo nel Mediterraneo o la trasformazione di sempre maggiori aree urbane ed extraurbane in hotspot e centri-lager dove detenere in condizioni disumane chi è scampato ai naufragi e ai bombardamenti. Pseudo modalità di “accoglienza” che rispondono esclusivamente a logiche di controllo securitario (anche grazie al coinvolgimento strumentale del “volontariato”) e che contribuiscono a dilapidare sempre più ingenti risorse pubbliche alimentando gli affari di grandi e piccoli operatori economici (che sempre più spesso si intrecciano con i circuiti dell’economia criminale) e la precarietà per i lavoratori".


appello di proletari comunisti/PCm Italia

Contro il vertice del G7 a Taormina!
via il fascio-imperialista Trump dall'Italia!

Mandiamo in frantumi la vetrina dell’imperialismo e.. che non dormano sonni tranquilli!

Il 26 e 27 maggio a Taormina, in Sicilia, i paesi imperialisti che fanno parte del cosiddetto G7 (USA, Giappone Germania, Francia Gran Bretagna, Italia, Canada) si incontreranno per discutere la loro

pc 24 febbraio - Contro il piano Minniti - 10 - 100 - 1000 manifestazioni - Oggi a Roma

Roma A piazza Esquilino assemblea cittadina contro decreto Minniti sulla sicurezza urbana

pc 24 febbraio - Lotta per la casa a Torino - non si può accettare la commedia degli inganni

Torino, Contro i padroni della città. Assemblea pubblica sabato 25 febbraio

  • - il M5stelle e la sua giunta son ben schierati con i padroni della città
  • - non si può continuare a stare con due piedi in due staffe

  • proletari comunisti/PCm Italia
immagini fb insalata parolePubblichiamo dalla pagina fb 18M Torino: Nella città della crisi Noi Contiamo, l'appello per l'assemblea pubblica che si terrà sabato 25 febbraio alla Cavallerizza Occupata per la costruzione del corteo cittadino del 18 marzo.
Anni di malgoverno PD ha impoverito la nostra città lasciando in mano tutta la ricchezza e tutta la gestione a quella piccola fetta soprannominata “Sistema Torino”. Questo insieme di poteri forti costituito da banche, fondazioni, grandi imprese, speculatori e palazzinari hanno ancora un grosso peso sulle decisioni in città anche se l'amministrazione comunale è cambiata, passando dal PD al M5S.
Se da una parte abbiamo la Compagnia San Paolo che controlla importanti porzioni di territorio - grazie ad agevolazioni fiscali concessi dal Comune, garantendo alla Compagnia la possibilità di ampliare il proprio potere sulla città - dall'altra parte abbiamo palazzinari speculatori che grazie alle loro influenze e conoscenze, oltre alla possibilità di

pc 24 febbraio - Italia e Israele stringono sempre più forti legami con l'Arabia saudita, l'altro puntello della Nato in Medioriente

Alfano incontra a Roma il suo omologo saudita
Italia Saudita. Sempre in ginocchio davanti ai petrodollari
di Marinella Correggia

L’Arabia saudita può bombardare funerali, mercati, scuole e ospedali (ben segnalati, non nascosti) in Yemen; può sostenere da anni in Siria gruppi armati il cui confine don Daesh e Al Qaeda è quanto mai labile; può vincere la gara dei più duraturi e generosi padrini del terrorismo mondiale; può decapitare e smembrare cittadini a piacimento; ma non importa: i governi dello Stivale sono sempre generosi di sorrisi e complimenti nei confronti della famiglia-Stato petro-monarchica wahabita, il cui re assoluto molto modestamente si fa chiamare«Custode delle Due Sacre Moschee».
Le «ottime relazioni bilaterali fra i due paesi» sono state ribadite anche lo scorso 20 febbraio nell’incontro a Roma fra il ministro degli esteri Angelino Alfano e il suo omologo di Riad, Adel Al Jubeir, il quale poi ha incontrato l’altrettanto cordiale presidente del consiglio Paolo Gentiloni.
Come riferisce un’agenzia stampa, «nel corso del cordiale colloquio fra i due ministri, sono state discusse (…) prospettive di ulteriore consolidamento della cooperazione nel campo dell'economia e degli investimenti tra le due parti».
Piatto ricco, infatti: oltre all’export di armi, che il governo di Roma considera legittimo «perché non c’è un embargo internazionale sui Saud», ecco l’altro specchietto per allodole: «il ministro Al Jubeir ha illustrato gli ambiziosi obiettivi della Saudi Vision 2030 e il ruolo che la Repubblica Italiana potrebbe svolgere in tale contesto»; un progetto di diversificazione dell’economia e industrializzazione nel quale le imprese italiane sperano.
Di conseguenza, la sintonia fra i due governi è stata totale anche sugli altri argomenti in discussione: le guerre in corso in Siria, Yemen, Iraq, Libia.
Devastazioni alle quali l’Arabia saudita e nel suo piccolo l’Italia possono dire di aver contribuito alacremente nei decenni.


Una Nato araba contro l’Iran, Israele alla corte dei Saud

Prende sempre più corpo l’idea di una alleanza militare tra Arabia saudita, Egitto, Emirati e

pc 24 febbraio - Brignano/BG - la lotta non operaia non si ferma - facciamo sentire la solidarietà di classe


pc 24 febbraio - Torino - la giunta grillina dell'Appendino sgombera un centro sociale


Torino, tensione per lo sgombero del Centro popolare "Miccichè" alle Vallette

Sgombero del Centro popolare "Miccichè" alle Vallette

La polizia in tenuta antisommossa allontana le persone che occupavano lo stabile

Tensioni per lo sgombero, questa mattina, del Centro Popolare Tonino Micciché, nel quartiere Pietra Alta, nella periferia nord di Torino. La polizia in tenuta antisommossa è intervenuta per allontanare le persone che da tempo occupavano lo stabile, di proprietà comunale, che un tempo ospitava un circolo, ma che da alcuni anni era stato lasciato vuoto. Alcune persone, trovate all'interno della struttura, sono state fermate per essere identificate dalle forze dell'ordine.

Non si trattava di una occupazione a scopo abitativo, ma di uno spazio usato come punto di incontro

pc 24 febbraio - TARANTO: GLI OPERAI DELLA SELEZIONE DELLA DIFFERENZIATA IN ASSEMBLEA PERMANENTE PER DIFENDERE I POSTI DI LAVORO - dal blog tarantocontro


Attualmente sono andati sull’impianto il presidente dell’Amiu, e un dirigente.
MA E’ NECESSARIO L’INCONTRO CON IL COMUNE
Il comunicato dei lavoratori Slai cobas sc:
Al SINDACO DI TARANTO
ALL'ASSESSORE FRANCESCO COSA
epc al capo di gabinetto, Licciardello

AL PRESIDENTE DELL'AMIU
epc AL RESPONSABILE DELLA PASQUINELLI

AL COMMISSARIO LIQUIDATORE, DR.SSA CHIECHI

ecp alla PREFETTURA DI TARANTO

TA. 24.2.17
OGGETTO: assemblea permanente all'impianto Pasquinelli dell'Amiu

La scrivente O.S

preso atto che il Comune di Taranto questa mattina ancora una volta non si è presentato all'invito della Provincia al Tavolo sulla procedura di licenziamento per i dipendenti de L'Ancora in liquidazione, nè ha inviato alcuna comunicazione;

tenendo presente che il Presidente dell'Amiu, presente all'incontro, non ha fornito notizie circa il proseguimento dell'attività lavorativa per i lavoratori della Pasquinelli, sia all'atto del fermo impianto per i lavori di automazione, sia successivamente a tali lavori, essendo solo il Comune responsabile delle eventuali soluzioni occupazionali;

tenendo presente che la situazione dei lavoratori della Pasquinelli resta molto incerta ed è fonte di forti preoccupazioni, dato che, a differenza degli altri servizi, nessuna gara d'appalto per la continuità del servizio è stata avviata o si intende al momento avviare 

COMUNICA

che i lavoratori dell'impianto Pasquinelli sono in assemblea e chiedono un immediato incontro costruttivo col sindaco e assessore al lavoro. I lavoratori riprenderanno l'attività lavorativa appena l'incontro richiesto si realizza.

pc 24 febbraio - G7: la sottosegretaria Elena Boschi a Taormina: "Saremo pronti per maggio…". Anche noi!

In questo momento si tratta più di desideri che altro, visto che i lavori non sono cominciati. Per non parlare della “trasparenza”, visto che i tempi stretti li “costringeranno” ad appaltare i lavori senza controlli sulle ditte!
G7: Boschi a Taormina: "Saremo pronti per maggio, trasparenza nei cantieri"
"6 mila agenti in campo"
Il sottosegretario in visita nei luoghi che ospiteranno il summit del 26 e 27 maggio. Incontro con sindaco e consiglio comunale, poi a piedi a Teatro Greco
Arriva puntuale alle 11 a Taormina il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Maria Elena Boschi per fare il punto sull'organizzazione del G7 in programma nella cittadina turistica del Messinese. Dopo l'allarme del sindaco sui ritardi nell'inizio dei lavori Boschi incontra per primo proprio Eligio Giardina e poi l'intero consiglio comunale. "Saremo pronti per il G7: abbiamo tutte le autorizzazioni necessarie per realizzare le due elipiste, i lavori cominceranno lunedì - dice Boschi dopo l'incontro in municipio - Il consiglio dei ministri - ha ricordato - ha stanziato 15 milioni per il G7. Proseguiremo rapidamente e saremo pronti per maggio".
Boschi a Taormina: "Trasparenza su opere G7"
Il sottosegretario, accompagnata dal segretario generale di Palazzo Chigi, Paolo Aquilanti ha compiuto poi anche un sopralluogo nei luoghi che ospiteranno il vertice. Una passeggiata con il sindaco per le vie del centro e poi al Teatro Greco destinato ad ospitare il grande evento di apertura. Poi il vertice più strettamente tecnico con il prefetto di Messina. "Abbiamo tempi stretti, ma per gli appalti avremo molta attenzione sulle procedure da seguire e la trasparenza". Ha Maria Elena Boschi: "Abbiamo stilato un protocollo con l'Anac - ha aggiunto - ed è un ulteriore elemento di garanzia. I soldi pubblici, come sempre, vanno spesi tutti bene e in modo trasparente. La sicurezza è uno dei temi oggetto della riunione che una volta a settimana teniamo a palazzo Chigi sul G7. Saranno 6 mila le persone impegnate, tra forze dell'ordine e militari, e siamo già a buon punto". 

"Stiamo passando dalla fase della preoccupazione a quella del fare. Bisogna accelerare e andare più veloci ma sono prevalentemente ottimista. L'unica preoccupazione è il palazzo dei Congressi: è da fare e subito", ha aggiunto il sindaco di Taormina, Eligio Giardina. "Se ci sarà Putin a Taormina? E' un G7..." ha risposto ai giornalisti Boschi sulla possibile presenza del leader russo in Sicilia a maggio.


*****
Contro il vertice del G7 a Taormina!
via il fascio-imperialista Trump dall'Italia!
Mandiamo in frantumi la vetrina dell’imperialismo e... che non dormano sonni tranquilli!
Il 26 e 27 maggio a Taormina, in Sicilia, i paesi imperialisti che fanno parte del cosiddetto G7 (USA, Giappone Germania, Francia Gran Bretagna, Italia, Canada) si incontreranno per discutere la loro

pc 24 febbraio - Governo e terremotati: il piano per la ricostruzione è un miraggio… non bastano le mille chiacchiere dei politici in passerella…

Una passerella sui cui si incamminano i Vasco Errani di turno che sono sempre parte in causa, in campagna elettorale permanente, ma fanno finta di cadere dalle nuvole.


Dal blog “Operaicontro”
Difficile anche parlare di ricostruzione, quando sono ancora da verificare 13.304 edifici e mancano all’appello oltre mille container. Ha fatto scalpore l’atto d’accusa lanciato dallo stesso commissario per la ricostruzione Vasco Errani ad Ancona, davanti a una platea di sindaci lo scorso 15 febbraio: “E’ tutto fermo. Questa non è ricostruzione, questa è emergenza”. Difficile dargli torto dando un occhio a certi numeri. Sono quelli sull’assistenza post sisma dal 24 agosto ad oggi elaborati dalla Direzione di comando e controllo (Dicomat) della Protezione Civile, aggiornati al 20 febbraio 2017. E sono numeri da emergenza piena, altro che ricostruzione. Sono ancora 11.726 i terremotati alloggiati con soluzioni temporanee: 9.154 stanno ancora in albergo, 6.048 sono sparsi tra hotel e residence, 1.812 vivono compulsati in palestre e palazzetti comunali e 760 nei 249 containers e soluzioni abitative d’emergenza (sae). Sono i numeri di un rapporto della Direzione di comando e controllo (Dicomat) della Protezione Civile, aggiornati al 20 febbraio 2017. Praticamente ieri. Se sono 11.726 oggi è bene sapere che erano 25.341 a novembre del 2016. Quindi in sei mesi l’assistenza ha sgonfiato la lista dei bisognosi ma per metà di loro non c’è soluzione abitativa che tenga. E ogni proclama intorno alla ricostruzione lascia il sapore amaro della post-verità.


pc 24 febbraio - INDIA: Contro il fascismo indù di Modi, intellettuali e attivisti dei diritti umani denunciano le atrocità del regime

Dr Suresh Khairnar Dr. GN Saibaba

"Se un musulmano parla contro il BJP, è etichettato come terrorista; Se lo fa un indù è un Naxalita"
Lo ha dichiarato il dottor Suresh Khairnar alla cerimonia di premiazione del NCHRO
Nuova Delhi: sabato, 4 febbraio Suresh Khairnar, attivista sociale e difensore dei diritti umani, ha criticato il governo Modi perché polarizza le varie comunità e soffoca la libertà di espressione nel paese.
Ha parlato durante la consegna del premio Mukundan C. Menon - 2016 che gli è stato assegnato per la sua partecipazione attiva nelle questioni sociale e dei diritti umani dall'organizzazione della Confederazione Nazionale dei Diritti Umani (NCHRO).
Il Dr. Suresh nel suo discorso ha detto: "Se un musulmano parla contro il Bjp, lui (o lei) viene etichettato come terrorista e se un indù parla contro di loro, allora viene chiamato naxalita. Siamo tutti consapevoli di come vengono trattati gli attivisti e gli intellettuali che hanno opinioni contrarie al partito di governo", ha detto il dottor Khairnar.
Inoltre, ha condiviso la sua esperienza rispetto alla sua visita in Kashmir. Ha criticato vivamente il governo per aver commesso atrocità contro gli abitanti della valle e ha fatto appello ad un ruolo attivo delle società civili.
"Dal mio ritorno dal Kashmir, mi sento inquieto. Basta andare a vedere la realtà delle atrocità commesse dalle forze [militari] sulle persone nella stanza numero 8 della facoltà di medicina del governo a Srinagar. È giunto il momento per tutti noi di interrogare il governo circa il continuo uso della forza contro il popolo del Kashmir", ha aggiunto.

Dr. Suresh Khairnar durante la premiazione NCHRO

Il premio è stato consegnato da Kuldip Nayar, giornalista e scrittore affermato in una elegante cerimonia organizzata dal NCHRO presso Indian Law Institute [Istituto di Legge dell’India] presso la Corte Suprema dell'India.
Alla cerimonia di premiazione hanno partecipato il professor G.N Saibaba, il professor S.A.R Geelani, Manisha Sethi di JTSA, EM Abdul Rahiman, presidente di Empower India Foundation e del Prof. P. Koya, segretario generale della NCHRO.
Centinaia di attivisti hanno partecipato alla cerimonia di premiazione.
Il premio è stato istituito dalla NCHRO in memoria di Mukundan Menon, fondatore segretario generale, come riconoscimento di individui, istituti o organizzazioni coinvolte nella protezione dei diritti umani e dell'ambiente. Il prezzo comprende una targa, citazione e un premio in denaro di 25.000 rupie.

giovedì 23 febbraio 2017

pc 23 febbraio - DALMINE: L'OPERAIO E IL PADRONE


Riportiamo un intervento di un operaio della Dalmine dello Slai cobas per il sindacato di classe e la risposta di padron Rocca, fatte il 20 febbraio all'incontro di questo padrone con i dipendenti.
L'operaio mette in evidenza le contraddizioni in cui si dibatte lo stesso capitale che da un lato cerca quote di mercato per superare la crisi di sovrapproduzione, addebitandone le cause all'esterno, la Cina, in primis; dall'altro è esso stesso, sono i capitalisti occidentali più grandi che producono questa sovrapproduzione; e la maniera in cui vogliono uscire dalla crisi e difendere e aumentare i loro profitti, l'aumento della produttività ed efficienza, la "velocità e flessibilità" - di cui parla anche padron Rocca in questo incontro, mentre glissa sulla risposta all'operaio - sono false soluzioni che fanno ricadere in una nuova crisi; mentre fa peggiorare sempre più la condizione degli operai, in termini di massima flessibilità allo sfruttamento, ma anche attaccare la lotta salariale, sostituendo al salario l'elemosina dei "buoni" del padrone. 



Per comprendere queste irrisolvibili contraddizioni, le loro ragioni che hanno le radici nello stesso modo di produzione capitalistico, e che quindi possono risolversi solo nell'abolizione di un sistema fondato sulla contraddizione più stridente: produzione sociale di milioni e milioni di proletari e appropriazione privata di un pugno di capitalisti, invitiamo gli operai, e non solo, a leggere un buon dossier "La crisi mondiale della siderurgia" e a richiedercelo: pcro.red@gmail.com
L'INTERVENTO DELL'OPERAIO DALMINE
Sono un operaio della Dalmine di Sabio. Sulle fette/quote di mercato non riusciamo a capire quali sono i dati. L'acciaio dal 2015 è interessata ad una sovrapproduzione a livello mondiale e dal 2015, cosa che non si verificava dal 2009, c'è una caduta di almeno il 3,3% della produzione. Questo problema non penso che si possa risolvere con le misure anti dumping verso la Cina; anche perchè dal 2009, nel momento in cui la Cina è entrata a far parte del cosiddetto “mercato”, è stata comunque un volano per la ripresa dei prezzi delle materie prime, e della maggioranza delle esportazioni di nuove tecnologie per le grandi acciaierie; tecnologie che sono in mano ai produttori occidentali, i quali hanno trovato in questo caso nella Cina uno sbocco delle loro merci, cosa che ha provocato un'espansione continua della produzione di acciaio in questi paesi, tant'è che anche la Tenaris ha installato in Cina una azienda che ha 10 anni di esistenza.
Non riusciamo a capire quali possono essere le prospettive per “ritagliarsi fette di mercato”, visto che la crisi di sovrapproduzione dell'acciaio è nello stesso tempo subita e provocata dall'azione stessa dei maggiori produttori occidentali.

LA RISPOSTA DI PADRON ROCCA
Quando parliamo della Tenaris, non dobbiamo guardare alla produzione dell'acciaio, dobbiamo guardare ad una società di servizi. Quando parliamo con le società petrolifere noi siamo percepiti come una società che produce materiali e servizi associati. Questa identificazione ci differenzia dall'acciaio e ha problemi diversi. Noi viviamo i cicli dell'energia. Quando noi siamo entrati in Dalmine aveva un orientamento tutto sulla meccanica, sull'acciaio, ma si è spostata verso l'energia con investimenti fatti. Io sono convinto che questo è il luogo in cui noi abbiamo più importanti risultati e difendiamo questa realtà industriale e anche le realtà industriali associate, perchè per una ragione o per l'altra riusciamo ad agganciarci meglio.
L'energia ha una dinamica diversa dall'acciaio. L'acciaio può essere delocalizzato in Cina, la Cina può fornire moltissimi prodotti che servono per la manifattura; però l'energia è un problema strategico. Per es negli Usa, dipendere esclusivamente per i servizi e i prodotti per l'energia dalle importazioni sarebbe impensabile, ricordiamo le parole di Trump.
Noi siamo lì e su questo dobbiamo costruire il futuro, non lavorare meno ma lavorare sul prodotto, sulla qualità e sull'efficienza, in un sistema integrato a livello mondiale.
Se riusciamo a fare questo non ci ferma nessuno, siamo la società che riesce a difendere i suoi risultati. Se ci muoviamo rapidamente, guadagniamo quote di mercato e non le perdiamo più. L'energia è così. Richiede velocità e flessibilità...
Non ho dubbi. Noi siamo dove dovremmo essere...  

pc 23 febbraio - LOGISTICA: CONTRO UN SISTEMA DISUMANO PER IL MASSIMO DELLO SFRUTTAMENTO LA LOTTA DEGLI OPERAI DI BERGAMO CONTINUA

Nel profondo silenzio istituzionale i facchini delle cooperative negli appalti Kamila a Brignano e Auchan nella piattaforma logistica Italtrans di Calcinate stanno ancora lottando con le cooperative per i diritti, sindacali ed umani, per difendere il posto di lavoro dai cambi appalto e la salute e la sicurezza dalle dure condizioni di lavoro e dai ritmi esasperati che consumano braccia e schiene, favoriscono gli incidenti;
e resistono contro i licenziamenti politici, le tantissime e ingiustificate contestazioni disciplinari e tutte le discriminazioni contro i lavoratori sindacalizzati che chiedono la fine di questo sistema ottocentesco. 
Solo un esempio:
Ci sono famiglie che non sanno più come tirare la fine del mese, nonostante lavorino in questi magazzini logistici. Questo perché ai lavoratori sindacalizzati le cooperative riducono arbitrariamente l'orario dimezzando lo stipendio!!! Alcuni lavoratori immigrati sono stati costretti a separarsi da moglie e figli, rimandati nel paese d'origine, perché non hanno più soldi per mangiare a causa di questo trattamento. Tutto questo mentre altri lavoratori vengono comandati a turni massacranti di 10/12 ore...
Tutto questo fino a quando?
Questo è un sistema disumano, un mondo senza regole per il massimo sfruttamento economico e fisico che consuma braccia e schiene con carichi e ritmi di lavoro esasperati.
Tra le altre cose i lavoratori sono ora in attesa dei risultati di un importante intervento da parte degli organi competenti di controllo effettuato contemporaneamente il 9 di febbraio nei due grandi appalti.

Nei prossimi giorni nuove iniziative e mobilitazioni cittadine per informazione e sostegno alla vertenza

Slai cobas per il sindacato di classe
sergio caprini
3407226074